Riunione N - ULSS 6 Vicenza

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Riunione N - ULSS 6 Vicenza
REGIONE DEL VENETO
AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 “VICENZA”
PROVVEDIMENTO
DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
“Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali”
delegato dal Direttore Generale dell’Azienda con delibera regolamentare 28.3.2000 n. 225
n.384
del 4-9-2014
OGGETTO
Indizione selezione pubblica per il conferimento di un incarico di collaborazione ccoordinata e
continuativa ad un laureato in biologia o in biotecnologie mediche
Proponente: Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali
Anno Proposta: 2014
Numero Proposta: 1241
Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali/2014/1241
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IL RESPONSABILE
del Servizio “Risorse Umane e Relazioni Sindacali”
Con nota prot. n. 05.08.2014, il Direttore dell’U.O.C. di Ematologia ha chiesto l’indizione di un
avviso di selezione pubblica per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e
continuativa ad un laureato in biologia ovvero in biotecnologia mediche rappresentando quanto segue:
“Presso l’U.O. di Ematologia si intende avviare il progetto di ricerca “Ruolo dell’infezione da
Epstein-Barr Virus nella Leucemia Linfatica Cronica”.
Per questo motivo si richiede un incarico di collaborazione professionale, così strutturato:
Introduzione e contesto epidemiologico
La leucemia linfatica cronica (CLL) è la leucemia più diffusa nel mondo Occidentale ed è
caratterizzata dall’espansione clonale di cellule B mature nel sangue periferico, nel midollo osseo, nei
linfonodi e nella milza [1]. Il virus di Epstein-Barr (EBV), un herpes virus umano di tipo 4, è
l’oncovirus umano che è stato più frequentemente associato allo sviluppo di disordini linfoproliferativi
B e T. Il virus dell’EBV, identificato la prima volta circa 40 anni fa da colture di cellule di linfoma di
Burkitt [2], è in grado di infettare, solitamente in maniera asintomatica, circa il 90% degli individui,
dove causa la mononucleosi infettiva. Il principale sito di persistenza dell’infezione virale nell’uomo è
rappresentato dalle cellule linfoidi B, dove il virus si mantiene in maniera latente [3,4]. Come altri
herpes virus gamma, l’EBV può indurre la proliferazione dei linfociti B e ha un ruolo patogenetico
riconosciuto in alcune malattie linfoproliferative cosiddette “EBV-correlate” quali il linfoma non
Hodgkin dell’immunodepresso HIV-correlato o post-trapianto, il linfoma di Burkitt endemico, il
linfoma di Hodgkin, i linfomi T/NK ad origine extranodale e il recentemente riconosciuto linfoma B a
grandi cellule dell’anziano.
La CLL è stata associata all’infezione da EBV in maniera piuttosto saltuaria [5,6]. Studi in
vitro hanno evidenziato che le cellule della CLL non si attivano, né si immortalizzano, né hanno la
tendenza a trasformarsi in forme blastiche se esposte ad EBV in assenza di altri stimoli da parte del
microambiente, apparendo quindi insensibili all’effetto stimolatorio del virus. Tuttavia, le cellule B
della CLL esprimono regolarmente il CD21, il recettore di EBV, e possono essere quindi … infettate.
Recentemente, è stata riportata una associazione tra l’espressione di EBER e una maggiore
aggressività di malattia nella CLL. Ulteriori studi mirati alla caratterizzazione dell’infezione da EBV
in pazienti da CLL hanno dimostrato la presenza dell’mRNA di LMP-1 nelle cellule isolate da sangue
periferico con un’incidenza superiore (14%) rispetto ai controlli sani (1%). In questo studio è stata
inoltre riportata un’associazione tra infezione da EBV e l’utilizzo della sequenza stereotipata IGHV434 del B-cell receptor (BCR). Recenti lavori ex-vivo su cellule di CLL infettate in vitro dal virus EBV
hanno ipotizzato la presenza di un nuovo tipo di latenza virale (IIB), caratterizzato dall’espressione
proteica di EBNA ma non di LMP-1 [7]. Queste osservazioni appaiono in contrasto con gli studi sopra
riportati eseguiti in vivo che riportavano invece l’espressione di LMP-1 da parte delle cellule
neoplastiche infettate. Infine, alcuni esperimenti mirati alla misurazione di Interleuchina-10 hanno
suggerito che in una parte dei pazienti con CLL vi sarebbe attiva produzione di citochine da parte del
virus.
Contesto locale
Questo progetto nasce all’interno del più ampio “Progetto di razionalizzazione e
standardizzazione di diagnosi e terapia della leucemia linfatica cronica: attivazione di una rete tra
strutture ematologiche della Regione Veneto”, detto anche “CLL Veneto”. Il progetto è stato
approvato dal comitato etico per la sperimentazione scientifica della provincia di Vicenza con delibera
n 415 del 10.10.2008 (sperimentazione 60/08). Lo sviluppo del progetto avverrà presso il laboratorio
del reparto di Ematologia dell’Ospedale San Bortolo, diretta dal Prof Rodeghiero. Alcune indagini
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attinenti, verranno svolte in collaborazione con la Divisione di Microbiologia, diretta dal Dr Rassu e
presso l’Anatomia Patologica, diretta dal Dr D’Amore.
Scopi
Gli obiettivi del progetto sono:
valutare la possibile implicazione dell’infezione da EBV nella patogenesi, nello
sviluppo, nel decorso clinico e nella prognosi di un gruppo di pazienti affetti da CLL.
valutare l’impatto eventuale dell’infezione da EBV sulla contemporanea presenza di
alterazioni molecolari o genetiche e la correlazione con la prognosi di questo
disordine linfoproliferativo.
elaborazione di data-base che permetta di valutare nel tempo l’andamento dei
pazienti in correlazione con l’eventuale infezione virale.”
Con nota già citata, il medesimo Direttore ha specificato che “per lo svolgimento di tale
progetto, che viene a sovrapporsi all’attività istituzionale programmata già in essere, sarà necessario
avvalersi di un professionista specificamente dedicato non essendo possibile destinare a questo
incarico nessuno dei biologi o biotecnologi medici attualmente in servizio.”
Il Direttore ha poi proseguito precisando che le attività specifiche, finalizzate al
raggiungimento degli obiettivi posti, che il Professionista indicato dovrà eseguire sono:
- compilazione e gestione di data-base informatici di pazienti affetti da CLL.
- collaborazione con l’Anatomia Patologica e la Microbiologia per i test effettuati presso tali Divisioni
nei pazienti con CLL.
- estrazione degli acidi nucleici: DNA e RNA saranno estratti rispettivamente dai pellet e i lisati
cellulari congelati. Le estrazioni verranno effettuate con l’utilizzo dell’estrattore automatico Qiacube
(Qiagen) usando i Qiaamp DNA Blood mini kit e l’RNEASY mini kit rispettivamente per l’estrazione di
DNA e RNA.
- analisi dello stato mutazionale delle catene pesanti delle immunoglobuline (IGHV) e conformazione
del B-cell receptor.
- determinazione della presenza del DNA virale di EBV: la ricerca e la quantificazione del DNA virale
di EBV mediante Real Time PCR condotta su RotorGene utilizzando il kit “artus EBV QS-RGQ”
(Qiagen). Tale ricerca sarà effettuata su lisati cellulari, su DNA estratto, su plasma e su siero dei
pazienti con CLL.
- determinazione dello stato di latenza virale di EBV: L’RNA totale dei pazienti positivi per il genoma
virale di EBV sarà sottoposto ad un’analisi trascrizionale mediante Real Time PCR mediante l’utilizzo
del kit QuantiTect Multiplex RT-PCR (Qiagen).
- determinazione della clonalità virale di EBV mediante taglio enzimatico con enzimi di restrizione,
separato mediante elettroforesi su gel di agarosio, trasferito su membrana mediante Southern Blot e,
successivamente, ibridato con una sonda non radiomarcata specifica per le terminal repeats (TRs)
caratteristiche del genoma virale di EBV. La determinazione finale di un’unica banda relativa alle TRs
permetterà di stabilire la clonalità del virus”.
“Si richiede pertanto che venga indetto un avviso di collaborazione coordinata e continuativa
della durata di 12 mesi per un professionista che abbia le seguenti caratteristiche:
- Laurea in biologia o biotecnologie mediche
- Esperienza precedentemente maturata nell’analisi molecolare del genoma umano”
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“L’importo previsto è di Euro 20.000 lordi, compresi gli oneri a carico dell’ente che potranno
essere finanziati con il Fondo “D02”.
Visto che da verifiche svolte dal Servizio Finanziario e Fiscale, il fondo D02 è sufficientemente
capiente.
Visto il bando allegato, parte integrante ed essenziale del presente provvedimento.
DISPONE
1. di bandire selezione pubblica, con valutazione dei curricula e di un colloquio, per il
conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa ad un laureato in
biologia ovvero in biotecnologia mediche approvando il relativo bando, come da testo allegato,
parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;
2. di prescrivere che il presente bando sia pubblicato nel sito internet dell'Azienda;
3. di disporre che il presente bando venga a scadere il 10° giorno successivo a quello della data di
pubblicazione sul sito internet dell’Azienda;
4. di prescrivere che il presente atto venga pubblicato all’Albo on-line dell’Azienda.
IL DIRETTORE DEL SERVIZIO
RISORSE UMANE E RELAZIONI SINDACALI
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Il presente atto è eseguibile dalla data di adozione.
Il presente atto è proposto per la pubblicazione all’Albo on-line dell’Azienda con le seguenti modalità:
Oggetto e contenuto
Copia del presente atto viene inviato in data odierna al Collegio Sindacale (ex art. 10, comma 5, L.R.
14.9.1994, n. 56).
IL RESPONSABILE PER LA GESTIONE ATTI
DEL SERVIZIO AFFARI LEGALI E
AMMINISTRATIVI GENERALI
Vicenza, ________________
Copia conforme all’originale,
amministrativo.
_________________________________
composta di n.
fogli (incluso il presente), rilasciata per uso
IL RESPONSABILE PER LA GESTIONE ATTI
DEL SERVIZIO AFFARI LEGALI E
AMMINISTRATIVI GENERALI
Vicenza, ________________
_________________________________
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Prot. N. 1241
Gestione Atti del Servizio Affari Legali e Amministrativi Generali
Si attesta che la presente proposta di provvedimento è pervenuta a questa Sezione da parte del Servizio
proponente il giorno __________________
Provv. adottato il
Il Responsabile ____________________
_________________ al n. _________ Il Responsabile ____________________
OGGETTO DEL PROVVEDIMENTO
Indizione selezione pubblica per il conferimento di un incarico di collaborazione ccoordinata e
continuativa ad un laureato in biologia o in biotecnologie mediche
Si attesta la congruità del presente atto agli indirizzi e obiettivi dipartimentali
Data _______________
Il Direttore del Dipartimento
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Il presente atto è pervenuto al Servizio Finanziario e Fiscale.
La presente proposta è stata correttamente imputata al conto.
Il Direttore del Servizio
Data _______________
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Note:
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