Capacità non cognitive

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Capacità non cognitive
ECONOMIA E PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA’
JAMES J. HECKMAN
UNIVERSITA’ DI CHICAGO
FESTIVAL DELL’ECONOMIA:
IDENTITA’ E CRISI GLOBALE
TRENTO, ITALIA
29 MAGGIO 2009-05-27
1. Economia e psicologia erano un tempo strettamente collegate.
2. Uno sviluppo fondamentale dell’economia della prima metà del XX secolo è
stato il progressivo distacco dell’economia dalla psicologia, culminato
nell’analisi delle preferenze rivelate che ha sostituito l’utilità misurabile su
scala cardinale con l’utilità misurabile su scala ordinale.
3. Negli ultimo 60 anni c’è stato un lento riavvicinamento delle due discipline.
4. A partire dalla metà dell’ultimo secolo gli economisti sono ritornati ad alcune
versioni dell’utilità cardinale per capire le scelte compiute in situazioni
rischiose.
5. Il settore emergente dell’economia comportamentale è andato via via
attingendo alla psicologia delle preferenze e ha introdotto in economia una
serie di nuove categorie di preferenze, al fine di spiegare il comportamento –
sia quello misurato in laboratorio, sia quello misurato nei mercati reali.
• 6. Sono stati introdotti nuovi concetti di avversione al rischio, di time discounting,
avversione alle perdite, avversione all’ambiguità e preferenze sociali, per spiegare
tutta una serie di comportamenti che la teoria standard non riesce a spiegare
oppure lo fa solo attraverso meccanismi molto contorti.
• 7. Più recentemente, alcuni economisti, a partire da Bernanrd van Praag, hanno
intrapreso delle ricerche congiunte con degli psicologi per misurare la “felicità”,
quantificando in questo modo una versione dell’utilità sociale di Jeremy Bentham.
• 8. Ancor più recentemente, gli economisti hanno attinto e contribuito al tempo
stesso alla psicologia della personalità.
• 9. La personalità è un aspetto dell’identità e ben si confà al tema di questa
conferenza.
Come è successo che gli economisti hanno cominciato
ad interessarsi della psicologia della personalità?
1. La scelta, così come viene tradizionalmente definita, è il risultato di preferenze
e vincoli.
2. Fra i vincoli si contano anche le informazioni e le aspettative su eventi futuri,
date però le informazioni correnti.
3. La motivazione dell’interesse degli economisti per la psicologia dell’identità
deriva dal desiderio di comprendere meglio questi vincoli.
• Come sottolineato da Becker, per quanto siano irrazionali, le
persone operano comunque all’interno di vincoli.
• Molte delle implicazioni della tradizionale teoria economica
sono conseguenze di questi vincoli.
• Consideriamo la legge della domanda.
Per la maggior parte, l’economia non ha bisogno delle
preferenze: ciò che conta sono i vincoli
• 4. I vincoli sono spesso più semplici da misurare.
• 5. Gli economisti sottolineano da tempo che la costruzione psicologica del QI
è un fattore decisivo del reddito, il vincolo principale che ha un impatto sulla
grande maggioranza delle persone.
• 6. Gli economisti hanno studiato la personalità come determinante del reddito,
così come delle informazioni e delle preferenze. In generale, possiamo vedere
la personalità come una serie di vincoli, come il QI. Entrambi questi vincoli
influiscono sulle opzioni fra cui le persone possono scegliere.
• 7. Per comprendere i comportamenti, gli economisti dovrebbero affidarsi
meno alle preferenze e più ai vincoli.
• 8. Ciò riduce la tentazione di fare ricorso a spiegazioni tautologiche.
Recenti ricerche hanno studiato l’origine delle preferenze,
della personalità, della cognizione e come le famiglie e altre
istituzioni sociali influiscono su di loro.
• Queste ricerche ci permettono di comprendere un’importante
fonte delle origini delle diseguaglianze e ci aiutano ad elaborare
delle misure per ridurle.
• Alcune evidenze sull’importanza delle abilità non cognitive
• Le evidenze del programma GED.
• Il GED è un programma che negli USA e in Canada offre una seconda
opportunità agli studenti che hanno abbandonato la scuola secondaria.
• La partecipazione al programma GED è in continuo aumento.
Attualmente, il 14% dei diplomati delle scuole secondarie superiori degli
Stati Uniti sono studenti che avevano abbandonato la scuola.
• I partecipanti GED devono superare un test delle capacità cognitive.
• Questo test è di per sè stesso un successo.
Densità di punteggi AFQT, aggiustati per l’età, beneficiari GED e
diplomati delle scuole superiori con 12 anni di istruzione
Densità di punteggi AFQT, aggiustati per l’età, beneficiari GED e
diplomati delle scuole superiori con 12 anni di istruzione
• Eppure i partecipanti GED guadagnano allo stesso modo degli
studenti che abbandonano la scuola.
• I partecipanti GED sono altrettanto “bravi” dei normali
diplomati di scuola secondaria superiore.
• Sono privi di capacità non cognitive.
• I partecipanti GED sono ragazzi saggi che non riescono a
finire nulla.
Incorporare la personalità arricchisce l’economia
1. Un insieme principale, di numerosità ridotta, di capacità, spiega
tutta una serie di differenti risultati socioeconomici.
2. Le capacità cognitive e non cognitive possono essere misurate
con accuratezza e sono entrambe importanti determinanti causali
di molti risultati sociali ed economici.
3. Non solo sono geneticamente determinate, ma possono essere
rafforzate dagli investimenti fatti dalle famiglie e dalla società.
4. Ci sono dei periodi particolarmente cruciali per il loro sviluppo:
a) Nell’infanzia, per le capacità cognitive
b) Più tardi, per le capacità non cognitive
5. Questo ha importanti implicazioni per la progettazione della
politica economica.
• Le persone rivelano una sostanziale eterogeneità per quanto
riguarda queste caratteristiche.
• Il modello di ”agente rappresentativo” è una struttura inadeguata
per analizzare le capacità umane.
• Un’importante scoperta della microeconomia e della psicologia è
l’eterogeneità e la diversità fra le persone per quanto riguarda le
preferenze, le caratteristiche e i vincoli.
• Questo produce un vantaggio comparato in molti aspetti della vita
e delle scelte economiche e sociali.
II. Capire la Molteplicità e il Potere delle Capacità
1. La capacità conta e le capacità sono per natura molteplici.
Capacità cognitive
• Intelligenza fluida e cristallizzata
• Differenti profili di età per il loro sviluppo
• Capacità non cognitive
•
•
•
•
Perseveranza
Motivazione
Time preference
Avversione al rischio
Auto-stima
Auto-controllo
Leisure preference Coscienziosità Comportamento previdente
Evidenze sostanziali che le caratteristiche cognitive e non cognitive non
sono esclusivamente legate ad una particolare situazione.
• Ogni caratteristica cambia nel corso del tempo, è influenzata
dall’ambiente, ma con il passare del tempo i tratti di ciascuna
caratteristica diventano positivamente (ma non perfettamente) correlati.
• Sono variamente influenzati dalla famiglia e dall’ambiente sociale.
• I due tipi di capacità hanno effetti diretti causali su:
• Reddito
istruzione
salute
(tenuto conto del livello di scolarizzazione)
• Risultati negli esami
criminalità
• Aderenza ai protocolli sanitari
gravidanza in adolescenza
fumo
• E su molti altri aspetti della vita sociale ed economica.
Valore predittivo delle caratteristiche
cognitive e non cognitive
Validità predittiva, QI, e le 5 grandi Variabili
Redditi medi entro i 30 anni (uomini)
I parametri delle Preferenze Economiche sono in
parte spiegati dalla cognizione e dalla personalità
•
In economia e in psicologia sono stati sviluppati due sistemi
paralleli di parametri delle preferenze.
• La ricerca è molto attiva nel collegare le preferenze
economiche alle misurazioni psicologiche.
• I parametri delle preferenze economiche includono la time
preference, l’avversione al rischio, l’avversione all’ambiguità,
la leisure preference e le preferenze sociali (altruismo,
reciprocità e avversione alle diseguaglianze).
3. Per le caratteristiche sia cognitive, sia non cognitive,
differenze di abilità fra singole persone e fra diversi
gruppi socioeconomici emergono fin dai primi anni di
vita e persistono nel tempo.
La tendenza del punteggio cognitivo mediano in base
al livello di istruzione della madre
Ciascun punteggio è standardizzato all’interno del campione osservato.
Utilizzando tutte le osservazioni e assumendo che i dati mancanti siano
distribuiti casualmente.
• La scuola dopo la seconda elementare svolge un ruolo minimo
nella creazione o riduzione dei divari.
• Simile andamento per le competenze non cognitive.
• Se si tiene conto dell’ambiente famigliare nei primi anni di vita, si
riduce sostanzialmente il divario.
• Non possiamo contare sulla scuola perché riduca le differenze, né
dovremmo incolpare di queste differenze le scuola.
• Queste evidenze lasciano aperta la domanda di quali aspetti famigliari siano
responsabili di queste differenze.
• È genetico?
• È dovuto all’ambiente famigliare? (Famiglie “bene pubblico”)
• Agli investimenti fatti dalle famiglie?
• Le evidenze derivanti dagli studi di intervento suggeriscono un ruolo
importante degli investimenti e dell’ambiente famigliare nel determinare le
capacità dei figli una volta adulti.
4. C’è una grossa variazione negli investimenti che le
famiglie fanno per i figli
•L’investimento sui figli varia sostanzialmente a
seconda del tipo di famiglia.
•Le differenze persistono per tutto il ciclo di vita del
figlio.
Nel mondo si assiste a un peggioramento dell’ambiente
famigliare di molti bambini
• Si sta aprendo un divario negli Stati Uniti e in molti altri paesi fra
gli avvantaggiati e gli svantaggiati sotto il profilo della qualità
dell’ambiente famigliare nei primi anni di vita del bambino.
• Coloro che nascono in ambienti svantaggiati ricevono
relativamente meno stimoli e meno risorse per la crescita rispetto ai
bambini di famiglie avvantaggiate.
• Questo crea disuguaglianze fra intere generazioni.
Sono stati documentati Periodi Cruciali e Sensibili per lo Sviluppo
delle Capacità sia negli Esseri Umani, sia negli Animali
Sono stati ampiamente documentati periodi cruciali e sensibili per
lo sviluppo di molte capacità.
1.Acquisizione del linguaggio per gli esseri umani (Newport,
2002)
2.Carenze di vitamine/nutrienti nei primi anni di vita possono
avere effetti negativi duraturi sullo sviluppo umano.
Per es. carenza di ferro, vitamina A e iodio.
Cecità, basso QI, ecc.
Difficile rimediare in età adulta.
compensare in parte i rischi che possono emergere da
ambienti svantaggiati
• Un canale importante tramite cui operano molti interventi è quello della
valorizzazione delle capacità non cognitive.
• Programma di Scuola Materna Perry HIGHSCOPE
• Il programma di scuola materna Perry HIGHSCOPE ha arricchito la vita
di bambini neri a basso reddito con QI iniziali sotto 85 all’età di 3 anni.
• Valutati con il metodo dell’assegnazione casuale.
• Persone seguite per 40 anni.
• Non ha portato a sostanziali aumenti del QI.
• Eppure, ha avuto un tasso costante di ritorno del 10%
all’anno, sia per i maschi, sia per le femmine, superiore all’indice di redditività sui titoli (ROE) del
mercato azionario USA del dopoguerra, stimato intorno
al 5,8%.
• Opera soprattutto attraverso canali non cognitivi.
Stabilità delle caratteristiche per tutto il Ciclo di Vita
• Le caratteristiche non sono scolpite nella roccia.
• Possono essere modificati dagli investimenti.
• Né sono esclusivamente legate ad una particolare situazione.
L’intelligenza fluida diminuisce, mentre quella
cristallizzata aumenta durante la vita
Cambiamenti nella personalità (cumulativi medi) nel
corso della vita
Coscienziosità
Rimediare successivamente agli svantaggi dei primi anni
di vita è costoso e spesso inefficace
• Così come sono attualmente realizzati, la gran parte degli
sforzi correttivi attuati durante l’adolescenza, soprattutto
quelli mirati ad adolescenti svantaggiati per aumentarne la
capacità cognitiva, hanno risultati economici modesti. Per
esempio:
1.
2.
Programmi occupazionali attivi
Riduzione delle dimensioni delle classi (ridurre di
cinque il numero di bambini per classe)
3.
Programmi di istruzione per adulti
4.
Programmi di formazione professionale pubblici
5.
Politiche di riduzione delle tasse scolastiche
• Schema: i risultati di questi programmi sono migliori per i più
abili (sia cognitivi, sia non cognitivi).
• Minori risultati per gli adolescenti meno abili (sia cognitivi,
sia non cognitivi).
• Tuttavia, alimentare questi programmi motivazionali –
programmi che costruiscono competenze sociali e
promuovono comportamenti sociali – è efficace negli anni
dell’adolescenza, ma costoso.
Compromessi Equità-Efficienza
• Ci sono sostanziali compromessi equità-efficienza per i meno
abili nell’ambito di questi programmi di intervento su
adolescenti e giovani adulti, specialmente quelli mirati a
promuovere le capacità cognitive.
• Nessun compromesso equità-efficienza per interventi precoci
nel caso di persone svantaggiate.
Capacità umane caratterizzanti e loro formazione
• Un agente all’età t è caratterizzato da un insieme di capacità
Cosa significano le misurazioni delle caratteristiche e degli
outcomes? Come sono generate?
• L’outcome (esito) dell’attività k all’età t è Ytk
• ekt è lo sforzo dedicato all’attività k al tempo t, laddove la
funzione dello sforzo dipende dai premi e dalle doti
• Molti modi per conseguire un certo livello di performance in
un dato compito.
• Per esempio, sia le caratteristiche cognitive, sia quelle della
personalità determinano il reddito.
• Uno può compensare le carenze in una dimensione,
potenziando l’altra.
• Diversi compiti richiedono diverse capacità. Le persone
cercano il proprio vantaggio comparato districandosi fra
diversi compiti.
• Le misurazioni sono legate al contesto
• Dobbiamo tenere conto del contesto (incentivi a manifestare
le caratteristiche), quando confrontiamo le misurazioni dei
parametri di preferenze o le caratteristiche nelle diverse
situazioni.
• Ma le caratteristiche non sono esclusivamente legate ad una
situazione.
Processo di formazione delle capacità
• Il processo di formazione di capacità è governato da una
tecnologia multi-fase.
• Ogni fase corrisponde ad un periodo nel ciclo di vita di un
ragazzo.
• Una caratteristica cruciale della tecnologia che aiuta a spiegare
molti riscontri della letteratura sulla formazione di capacità è
la sinergia o complementarietà delle capacità con gli
investimenti:
L’effetto è maggiore tanto maggiori sono θ t e θPt (sinergia o
complementarietà)
• La sinergia spiega le prove secondo cui ambienti iniziali
stimolanti influenzano la capacità di apprendere degli essere
umani e degli animali.
• Spiega perché gli investimenti sui bambini svantaggiati sono
così produttivi.
• Aumentano inoltre la produttività dei successivi investimenti.
• La sinergia spiega anche perché gli investimenti in adulti con
scarse capacità spesso danno risultati così modesti – perché il
valore di θ t è basso.
La dinamica dell’evoluzione delle capacità e le
implicazioni per le politiche sociali
• I periodi sensibili per le capacità cognitive sono quelli dei primi
anni di vita.
• I periodi sensibili per le capacità non cognitive sono gli anni
dell’adolescenza (associati ad uno sviluppo delle caratteristiche).
• Per ragioni di semplicità, consideriamo due periodi dell’infanzia.
• Cerchiamo di massimizzare il livello di istruzione per un periodo
fisso di scuola.
Fig. 1 Investimenti ottimali precoci (a sinistra) e investimenti tardivi (a destra),
in base alle condizioni iniziali di capacità cognitive e non cognitive del
bambino, massimizzando l’istruzione aggregata
• La strategia ottimale è investire molto nei primi anni di
vita dei bambini svantaggiati
• I modelli di investimento in un secondo periodo sono meno brillanti e
favoriscono leggermente i bambini più avvantaggiati.
• Questo è un esempio di complementarietà dinamica che produce un
rapporto equità-efficienza, che caratterizza gli investimenti in una fase più
tardiva, ma non gli investimenti precoci.
• È socialmente ottimale investire più nel secondo periodo della vita dei
bambini avvantaggiati, rispetto ai bambini svantaggiati.
• Tuttavia, i bambini nati in ambienti avvantaggiati ricevono normalmente
maggiori investimenti dalla famiglia rispetto ai bambini che nascono in
ambienti svantaggiati.
• Il rapporto ottimale fra investimenti precoci e tardivi dipende dal risultato
voluto, dalle doti e dagli ambienti che circondano i bambini e dal capitale
disponibile.
• Consideriamo la densità del rapporto fra investimenti precoci e tardivi per
la scuola e il crimine.
• Il crimine è più legato alla capacità non cognitiva rispetto al livello
scolastico, che dipende molto di più dalle capacità cognitive.
• Dato che la compensazione per l’avversità in capacità non cognitive è
meno costosa nel secondo periodo di vita, rispetto al primo, mentre vale
l’opposto per le capacità cognitive, è ottimale orientare gli investimenti
del primo e del secondo periodo (di vita) nella direzione indicata nella
figura.
Fig. 2 Densità dei rapporti fra investimenti precoci e tardivi con massimizzazione dell’istruzione aggregata, rispetto alla minimizzazione del crimine aggregato
• Il momento e il livello ideale degli interventi su bambini
svantaggiati dipendono dalle condizioni dello svantaggio e
dalla natura dei risultati voluti.
• Le strategie mirate possono avere buoni risultati soprattutto
per diversi obiettivi, che soppesano in maniera diversa le
caratteristiche cognitive e quelle non cognitive.
Riassunto e Conclusioni
• Le capacità, sia cognitive, sia non cognitive, producono una
varietà di comportamenti ed effetti.
• Nuovi studi collegano le misure psicologiche della personalità e
della cognizione con parametri di preferenza economici ed
estendono le preferenze convenzionali all’economia.
• Il vantaggio comparato è una caratteristica empiricamente
importante della vita economica e sociale.
• Lo stesso insieme di caratteristiche personali ha una produttività
diversa in compiti diversi e le persone con caratteristiche
differenti si comportano di conseguenza.
• Recenti studi empirici sulla tecnologia della formazione delle
capacità offrono un quadro empirico operativo.
• Le capacità non sono caratteristiche immutabili e sono
causalmente influenzate dagli investimenti della famiglia.
• Le capacità non sono esclusivamente legate alla situazione
• Necessità di standardizzare le misurazioni all’ambiente in cui
vengono prese – un principio basilare della scienza. Altrimenti i
tratti appaiono instabili nelle diverse situazioni.
• La tecnologia della formazione delle capacità razionalizza un
grande corpus di evidenze di economia, psicologia,
neuroscienze.
• Le capacità sono auto-produttive e inter-produttive.
• Le sinergie nella produzione spiegano perché è produttivo investire nelle
capacità cognitive dei bambini piccoli svantaggiati, ma perché i risultati
sono così bassi per gli investimenti cognitivi nei bambini svantaggiati più
grandi e sono ancora più bassi per gli adulti svantaggiati.
• Non esiste un tradeoff equità-efficienza per gli investimenti nelle capacità
dei bambini svantaggiati piccoli.
• Esiste un sostanziale compromesso equità-efficienza per gli investimenti
nelle capacità dei bambini svantaggiati più grandi.
• Azioni correttive tardive devono mirare alle caratteristiche non cognitive
legate alla personalità.