E` l`ultima birra...» Lui tira fuori il coltello e ferisce 7
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E` l`ultima birra...» Lui tira fuori il coltello e ferisce 7
SABATO 24 GIUGNO 2006 Il fatto [ RAPTUS DI FOLLIA. DUE CASI IN POCHE ORE ] Sfiorata una strage a Riposto dove ieri sera, in un bar di piazza del Commercio, Salvatore Sciuto, pregiudicato in evidente stato di ebbrezza, ha colpito ripetutamente il gestore e gli avventori. L’uomo è stato arrestato poco dopo dai carabinieri NOSTRO INVIATO RIPOSTO. «Me l’ha ordinato Satana!». Ripetendo ossessivamente questa frase, Salvatore Sciuto, un uomo grande e grosso di 55 anni, noto nel Giarrese col soprannome di «Sigaretta», per una birra negata, ha aggredito con un coltello e con una cesoia i gestori e i clienti di un bar, ferendo in modo abbastanza serio sette persone. Alla fine, è stato bloccato dai carabinieri mentre correva verso l’ospedale di Macchia di Giarre dove, accecato dalla follia, cercava ancora di raggiungere le sue vittime. «E’ stata una scena da film dell’orrore», raccontano ancora scossi alcuni testimoni. Salvatore Sciuto, giardiniere, assunto da una cooperativa che fornisce servizi al Comune di Riposto come lavoratore socialmente utile, una fedina penale particolarmente corposa (droga, armi, furto e lesioni) e le connessioni cerebrali non del tutto efficienti, ieri ha rischiato di compiere una strage. Solo la Provvidenza ha evitato che i suoi fendenti, con un coltello prima e con una cesoia dopo, causassero ferite mortali alle sue vittime. L’uomo si è presentato ieri sera al bar Sicilia, in piazza del Commercio, accanto alla pescheria comunale. Sedutosi a uno dei .7 LA SEQUENZA VILLASMUNDO Si barrica in casa e minaccia di fare una strage «E’ l’ultima birra...» Lui tira fuori il coltello e ferisce 7 persone LUIGI RONSISVALLE LA SICILIA tavoli sistemati sulla strada, ha ordinato una prima birra, poi una seconda e poi ancora una terza «bionda». La sua presenza e il suo modo di fare non particolarmente sereni erano stati notati dal gestore del bar, il tunisino Rejeb Boubaker, di 53 anni, e dalla moglie di questi ,Allalla DiJamila (anche lei di 53 anni). Con molto tatto, allora, Boubaker ha avvisato Sciuto che quella sarebbe stata l’ultima birra e che subito dopo sarebbe stato meglio che fosse andato via. E’ stata questa la scintilla che ha fatto scattare la molla della follia di Sciuto. L’uomo ha estratto dalla tasca un coltello e ha aggredito dapprima Boubaker, poi la moglie di questi, quindi i clienti. Superate la sorpresa e la paura, chi ha potuto ha cercato prima di ripararsi usando le sedie di metallo come scudo, poi usando le stesse sedie per colpire l’aggressore. Pochi minuti di urla e strepiti con Sciuto che ripeteva «Satana me lo ha detto» e il sangue che schizzava dappertutto. E’ seguito un improvviso silenzio. Sciuto è andato via. Sembrava tutto finito. Ma non era così. L’uomo ha svoltato l’angolo e ha raggiunto la sua auto, una Polo grigio scuro, posteggiata in corso Italia. Dal cofano, dove c’era anche una motosega, ha tirato fuori una cesoia per le potature, ed è tornato al bar Sicilia. Altri minuti di inferno. Sciuto ha ferito così il proprietario del bar, Nunziato Sanfi- «E’ stato Satana ad ordinarmelo» Lo chiamano «Sigaretta»: in passato altri episodi di follia come un indemoniato lippo di 70 anni, che, impedito dall’uso delle stampelle, non ha fatto in tempo a scansarsi. Poi alcuni clienti: Salvatore Bonaccorsi (63 anni), Giuseppe Caltabiano (55 anni), Antonio e Leonardo Mostaccio (48 e 20 anni, padre e figlio) tutti ricoverati in ospedale con prognosi superiori a un mese. Solo i pesanti colpi di sedia e di tavolo che lo hanno raggiunto sulla testa e sulle spalle hanno infine costretto Sciuto alla ritirata. Nel frattempo è scattato l’allarme: sono intervenuti i carabinieri che sono riusciti ad ammanettare l’energumeno che, ancora in preda a un evidente stato d’agitazione, era intenzionato a corre in ospedale per aggredire le sue vittime. L’accusa è di tentato omicidio plurimo. MARIO PRIVITERA RIPOSTO. All’ospedale S. Isidoro di Giarre, i parenti delle persone rimaste ferite vorrebbero linciarlo. Quasi fanno ressa davanti al pronto soccorso presidiato dai carabinieri. «Quello va in giro con le cesoie per uccidere le persone e ora si finge pazzo e magari fra qualche giorno ce lo rivediamo in giro. Vogliamo giustizia, ha rovinato per sempre la vita a tanti poveri lavoratori che adesso porteranno per sempre i segni di un folle lasciato in assoluta libertà e per di più nell’indifferenza di tutti». Salvato- PANICO Lunghi attimi di panico ieri sera in un bar di Riposto (in alto a sinistra) dove un pregiudicato, Salvatore Sciuto, in stato di ubriachezza ha accoltellato 7 persone. L’uomo è stato arrestato al pronto soccorso (sopra) foto Di Guardo VILLASMUNDO. Si barrica in casa e minaccia di fare una strage: da 48 ore le forze dell’ordine cingono d’assedio una palazzina di Villasmundo dove A. B., di 40 anni, minaccia di dare fuoco all’intero isolato con la benzina. Sembra che in passato l’uomo abbia sofferto di crisi depressive che hanno indotto i familiari come il fratello ad optare per un trattamento sanitario obbligatorio in un clinica psichiatrica. Ma l’altro ieri proprio un diverbio con il fratello avrebbe provocato l’ennesima crisi di nervi. Sono intervenuti i carabinieri, ma l’uomo ha reagito versando della benzina addoso a uno dei militari. Per fortuna, le forze dell’ordine sono riuscite ad evacuare l’edificio: gli altri condomini sono così andati in un albergo a spese del Municipio mellillese. Per loro, secondo la Protezione civile del Comune che fin dalle prime ore è arrivata sul posto, potevano esserci pericoli se l’uomo avesse messo in atto il suo insano gesto. Tutta la zona è ora presidiata dai carabinieri della locale stazione, che operano insieme con i vigili urbani di Melilli, la Protezione civile e i vigili del fuoco. Fino a tarda notte si è invano cercato di convincere l’uomo a consegnarsi nelle mani di un medico. re Sciuto, 55 anni, ripostese, conosciuto con l’appellativo di «sigaretta», ad un operatore del 118 sussurra una frase tipica di chi è davvero indemoniato: «Ho ucciso tanti diavoli, cosa vuoi che siano 10, 20 persone». L’uomo conferma il capitano dei Cc di Giarre, Saverio Lombardi - era tornato in ospedale, non tanto per medicarsi le ferite riportate nella drammatica rissa al bar «Sicilia» bensì per portare a termine la sua missione criminale. «Autorizzato» da Satana avrebbe voluto raggiungere i feriti e continuare ad affettarli con la sua temibile cesoia che i carabinieri di una pattuglia sono riusciti a toglier- ANNA BURZILLERI gli dalle mani, prima di immobilizzarlo, proprio davanti l’ingresso del pronto soccorso. Una personalità controversa quella di Sciuto, sempre pronto alla lite, in più di una occasione era andato in escandescenze. Alcuni anni fa nella chiesa del Carmine di Riposto, colto da un altro raptus di pazzia allo stato puro, aveva distrutto a mazzate quasi tutte le statue della chiesa. Anche in quella occasione era stato Satana ad ordinarglielo. Così come quando si scagliò contro un carabiniere che aveva tentato di bloccarlo, in preda ad un altro momento di pura follia.