MILLE - ECONOMIA Europa area depressa, sottosviluppata, cfr

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MILLE - ECONOMIA Europa area depressa, sottosviluppata, cfr
MILLE - ECONOMIA
All'inizio del Mille
Europa area depressa, sottosviluppata, cfr. bizantina e araba.
Commerci ridotti, moneta quasi scomparsa, soprattutto
scambi basati sul baratto. Città spopolate, attività principale agricoltura
solo monasteri e castelli centri vitali, ma basato solo sull'autosufficienza
Dalla seconda metà dell'XI
Sviluppo demografico che porta
anche maggiore richiesta di generi
alimentari
ROTAZIONE TRIENNALE (prima biennale)
Maggese, perchè lavorata nel mese di maggio
(il terreno veniva comunque arato in modo che
rimanesse soffice e ossigenato)
Innovazione
MIGLIORAMENTI NEL SETTORE AGRICOLO:
- estensivo: più terre messe a coltura grazie a bonifica
delle paludi, trasformazione di boschi in prati e
terreni seminativi
- intensivo: far fruttare di più la terra
Inizia lo sviluppo economico
Questo fu possibile grazie anche alla riconquista delle terre incolte,
favorita da una manodopera più numerosa e libera di muoversi
Innovazione
MULINO AD ACQUA. Conosciuto già nell'antichità,
ma non usato a scopi produttivi, comparve
nelle campagne europee dal X sec. In Asia, dalla Cina alla Siria
ben prima del Medioevo e i musulmani lo usavano già dal VII sec.
Forse gli Europei lo presero dalla penisola iberica.
All'inizio usato solo per macinatura dei cereali e spremitura delle olive.
L'acqua muoveva ruote che muovevano macine. Poi usato per
la follatura dei tessuti e dei panni: trasformando il movimento rotatorio
continuo delle pale in movimento alternato si azionava una coppia di ceppi
in legno che pestavano i panni all'interno delle tinozze. Queste macchine furono chiamate
GUALCHIERE (forse francese gauchier, muoversi da un posto all'altro).
Poi passò alla lavorazione del ferro e all'industria cartiera (Fabriano, 1276)
Si diffondono moltissimo i mulini ad acqua in Europa, si realizza poi il mulino a vento
Innovazione
Innovazione
ARATRO PESANTE (a ruota: più facile da
manovrare, andava più a fondo grazie
al suo peso; fu dotato di coltro e vomere,
due lame ricurve che incidevano il
terreno, e versoio, che aveva il compito
di rovesciare le zolle),
erpice (o frangizolle, robusto telaio
di legno dotato di grossi denti, incideva
il terreno preparandolo alla semina
o all'interramento del concime),
correggiato a cerniera
per la battitura delle spighe che
fino a quel momento veniva effettuata
attraverso il calpestio di buoi e cavalli
COLLARE A SPALLA per il traino, riduceva al minimo il rischio
di soffocamento dell'animale (prima il collare era
tracheale, appoggiato sul collo) utile nel trasporto terrestre
e nei lavori agricoli; si potè utilizzare il cavallo che rispetto
al bue aveva una capacità lavorativa maggiore del 50%
a fronte di una spesa di mantenimento del 30%
in meno. Ferratura degli zoccoli. Attracco in fila di diversi cavalli