Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs
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Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs
Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001 PARTE GENERALE aggiornamento del 14 luglio 2012 Modello di organizzazione gestione e controllo Introduzione La sosietà Astellas Pharma SpA appartiene al gruppo multinazionale Astellas, una tra le prime 20 aziende farmaceutiche del Mondo. Tutte le aziende del Gruppo sono tenute a rispettare la “Carta delle Norme di Condotta Aziendale di Astellas”: “Il Gruppo Astellas si propone di incrementare il proprio valore d’impresa in modo sostenibile attraverso le proprie attività svolte su scala mondiale, e di ottenere la fiducia di tutti gli stakeholders, tra cui i propri clienti, azionisti, dipendenti e la comunità globale. Per realizzare questo obiettivo, non dobbiamo solo continuare ad offrire valore agli stakeholders attraverso la nostra attività, ma dobbiamo anche adottare in modo proattivo misure atte a garantire il rispetto delle leggi e dell’ambiente, riconoscendola nostra responsabilità, come azienda, nei confronti della società civile.” L’adozione del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, previsto dal D.Lgs. 231/2001, deve essere pertanto inteso dai dipendenti di Astellas Pharma SpA, così come dai suoi stakeholders, quale ulteriore atto concreto della Società per garantire l’assoluto rispetto delle leggi nella conduzione delle proprie attività, coerentemente ai nostri principi. “I nostri principi sono alla base del codice di condotta che da sempre fa parte del nostro essere. Astellas sarà sempre un gruppo di persone che agiscono in base a queste convinzioni. • • • • Elevato senso etico – Gestiremo sempre la nostra attività con il massimo senso etico Attenzione al cliente - Cercheremo sempre di anticipare i bisogni dei clienti; il nostro obiettivo costante sarà la loro soddisfazione. Creatività - Non ci accontenteremo mai, ma punteremo sull’innovazione continua per creare nuovo valore. Competitività - Il nostro sguardo sarà sempre rivolto al mondo esterno e continueremo a creare sempre più valore, sempre più tempestivamente.” PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 1 Modello di organizzazione gestione e controllo 2 INTRODUZIONE 1 IL D. LGS. 231/2001 4 FINALITÀ DEL DECRETO REATI CONSIDERATI DAL D.LGS. 231/2001 DEFINIZIONE DI REATO TRANSNAZIONALE L’ESENZIONE DELLA RESPONSABILITÀ DELL’ENTE PREVISTA DAL D. LGS. 231/2001 4 4 10 10 IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO DI ASTELLAS PHARMA SPA 13 ADOZIONE DEL MODELLO FINALITÀ DEL MODELLO METODOLOGIA APPLICATA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL MODELLO STRUTTURA DEL MODELLO CAMPO DI APPLICAZIONE 13 13 14 17 17 SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE 18 GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE 19 PRINCIPI APPLICATI SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE SISTEMA INFORMATICO A SUPPORTO DELLA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE 19 19 20 ORGANISMO DI VIGILANZA 21 DEFINIZIONE DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA FUNZIONE E AUTORITÀ-POTERI DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA REPORTING DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA INTERNO PER GLI ORGANI SOCIETARI FLUSSI INFORMATIVI NEI CONFRONTI DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA FUNZIONAMENTO INTERNO DELL’ORGANISMO 21 22 23 23 25 SELEZIONE, FORMAZIONE E INFORMAZIONE 26 SELEZIONE DEL PERSONALE FORMAZIONE DEL PERSONALE SELEZIONE DEI FORNITORI ESTERNI INFORMAZIONE DEI FORNITORI ESTERNI 26 26 27 27 PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA Modello di organizzazione gestione e controllo SISTEMA DISCIPLINARE 28 PRINCIPI GENERALI SANZIONI PER I LAVORATORI DIPENDENTI MISURE NEI CONFRONTI DEI DIRIGENTI MISURE NEI CONFRONTI DEGLI AMMINISTRATORI MISURE NEI CONFRONTI DI FORNITORI ESTERNI 28 28 28 29 29 Allegati parte integrante del Modello di organizzazione gestione e controllo 1. Parte Speciale “A” – Reati contro la Pubblica Amministrazione e il patrimonio 2. Parte Speciale “B” – Reati societari 3. Codice etico di Astellas PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 3 Modello di organizzazione gestione e controllo IL D. LGS. 231/2001 Finalità del Decreto In data 8 giugno 2001 è stato emanato – in esecuzione della delega di cui all’art. 11 della legge 29 settembre 2000 n. 300 – il Decreto Legislativo n. 231 (di seguito denominato il “Decreto”), entrato in vigore il 4 luglio successivo, con lo scopo di adeguare la normativa interna in materia di responsabilità delle persone giuridiche ad alcune Convenzioni internazionali a cui l’Italia ha già da tempo aderito, quali la Convenzione di Bruxelles del 26 luglio 1995 sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità Europee, la Convenzione anch’essa firmata a Bruxelles il 26 maggio 1997, sulla lotta alla corruzione nella quale sono coinvolti funzionari della Comunità Europea o degli Stati membri e la Convenzione OCSE del 17 dicembre 1997 sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche e internazionali. Con tale Decreto, dal titolo “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, è stato introdotto nell’ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa (riferibile sostanzialmente alla responsabilità penale) a carico degli enti (da intendersi come società, consorzi, ecc., di seguito denominati “Enti”) per alcuni reati commessi, nell'interesse o vantaggio degli stessi, (i) da persone fisiche che rivestano funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione degli Enti stessi o di una loro unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonché da persone fisiche che esercitino, anche di fatto, la gestione e il controllo degli Enti medesimi, nonché (ii) da persone fisiche sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti sopra indicati. Tale responsabilità si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto. L’ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere nella punizione di taluni illeciti penali gli Enti che abbiano tratto vantaggio dalla commissione del reato. Tra le sanzioni previste, le più gravi sono rappresentate da misure interdittive quali la sospensione o revoca di licenze e concessioni, il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione (PA), l'interdizione dall'esercizio dell'attività, l'esclusione o revoca di finanziamenti e contributi, il divieto di pubblicizzare beni e servizi. La responsabilità prevista dal suddetto Decreto si configura anche in relazione a reati commessi all’estero, purché per gli stessi non proceda lo Stato del luogo in cui è stato commesso il reato. Reati considerati dal D.Lgs. 231/2001 Le fattispecie di reato che, in base al Decreto Legislativo 231/01 e successive integrazioni, sono suscettibili di configurare la responsabilità amministrativa da reato della società sono soltanto quelle espressamente elencate dal legislatore ed in particolare: PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 4 Modello di organizzazione gestione e controllo Reati contro la Pubblica Amministrazione e contro il Patrimonio (Artt. 24-25 D. Lgs. 231/2001): - Indebita percezione di contributi, finanziamenti o altre erogazioni da parte dello Stato o di altro ente pubblico (art. 316-ter c.p) - Truffa in danno dello Stato o di altro ente pubblico (art. 640, 2° comma, n.1 c.p.) - Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) - Frode informatica in danno dello Stato o di altro ente pubblico (art. 640-ter c.p.) - Malversazione a danno dello Stato o di altro ente pubblico (art. 316-bis c.p.) - Concussione (art. 317 c.p.) - Corruzione per un atto d’ufficio (art. 318 c.p.) - Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 c.p. e 319 bis c.p.) - Corruzione in atti giudiziari (art. 319-ter c.p.) - Istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.) - Peculato, concussione, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri (art. 322bis c.p.) - Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio (320 c.p.) Reati in materia di falsificazione (Art. 25 – bis): - Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate (art. 453 c.p.) - Alterazione di monete (art. 454 c.p.) - Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate (art. 455 c.p.) - Falsificazione dei valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati (art. 459 c.p.) - Contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo (art.460 c.p.) - Fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata (art. 461 c.p.) - Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede (art. 457 c.p.) - Uso di valori di bollo contraffatti o alterati (464 c.p.) PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 5 Modello di organizzazione gestione e controllo - Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni (art. 473 c.p.) - Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.) Delitti contro l’industria e il commercio (Art. 25 – bis 1.): - Turbata libertà dell'industria o del commercio (art. 513 c.p.) - Illecita concorrenza con minaccia o violenza (art. 513-bis c.p.) - Frodi contro le industrie nazionali (art. 514 c.p.) - Frode nell'esercizio del commercio (art. 515 c.p.) - Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (art. 516 c.p.) - Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.) - Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale (art. 517-ter c.p.) - Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari (art. 517-quater c.p.) Reati societari (art. 25-ter): - False comunicazioni sociali (art. 2621 c.c.) - False comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori (art. 2622 c.c.) - Impedito controllo (art. 2625 c.c.) - Indebita restituzione dei conferimenti (art. 2626 c.c.) - Illegale ripartizione degli utili e delle riserve (art. 2627 c.c.) - Illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante (art. 2628 c.c.) - Operazioni in pregiudizio dei creditori (art. 2629 c.c.) - Formazione fittizia del capitale (art. 2632 c.c.) - Indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori (art. 2633 c.c.) - Illecita influenza sull’assemblea (art. 2636 c.c.) - Aggiotaggio (art. 2637 c.c.) - Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle Autorità pubbliche (art. 2638 c.c.) PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 6 Modello di organizzazione gestione e controllo Reati aventi finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico (art. 25 quater): - Associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico (art. 270 bis, c.p.) - Assistenza agli associati (art. 270 ter, c.p.) - Arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale (art. 270 quater, c.p.) - Violazioni art. 2 della Convenzione Internazionale sulla repressione del terrorismo stipulata a New York il 9 dicembre 1999. Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili: - Reati di cui all’articolo 25 quater, D. Lgs. 231/2001 (in particolare art. 583-bis c.p.) Reati contro la personalità individuale (art. 25 quinquies): - Reati contro la personalità individuale di cui all’art. 25 quinquies, D.Lgs. 231/2001 Reati ed illeciti amministrativi di abuso e manipolazione di mercato (art. 25-sexies D.Lgs. 231/2001 e 187 quinquies D.Lgs. n. 58/1998): - Abuso di informazioni privilegiate di cui agli artt. 184 e 187 bis,TUF - Manipolazione del mercato di cui agli artt. 185 e 187 ter, TUF Reati di crimine organizzato transnazionale: - Associazione per delinquere (art. 416, c.p.) - Associazione di tipo mafioso (art. 416 bis, c.p.) - Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 377 bis, c.p.) - Favoreggiamento personale (art. 378, c.p.) - Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri (art. 291 quater, D.P.R. n. 43/1973) - Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 74, D. P. R. n. 309/1990) - Disposizioni contro le immigrazioni clandestine (art. 12, commi 3, 3 bis, 3 ter e 5, D.Lgs. n. 286/1998) PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 7 Modello di organizzazione gestione e controllo Reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (25-septies): - Omicidio colposo (art. 589, c.p.) - Lesioni personali colpose (art. 590, comma 3, c.p.) Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita: - Ricettazione (art. 648 c.p.) - Riciclaggio ( art. 648-bis c.p.) - Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ( art. 648-ter) Delitti in materia di diritto d’autore (25-novies): - Messa a disposizione del pubblico, in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, di un'opera dell'ingegno protetta, o di parte di essa (art. 171, l. 633/1941 comma 1 lett a) bis) - Reati di cui al punto precedente commessi su opere altrui non destinate alla pubblicazione qualora ne risulti offeso l’onore o la reputazione (art. 171, l. 633/1941 comma 3) - Abusiva duplicazione, per trarne profitto, di programmi per elaboratore; importazione, distribuzione, vendita o detenzione a scopo commerciale o imprenditoriale o concessione in locazione di programmi contenuti in supporti non contrassegnati dalla SIAE; predisposizione di mezzi per rimuovere o eludere i dispositivi di protezione di programmi per elaboratori (art. 171-bis l. 633/1941 comma 1) - Riproduzione, trasferimento su altro supporto, distribuzione, comunicazione, presentazione o dimostrazione in pubblico, del contenuto di una banca dati; estrazione o reimpiego della banca dati; distribuzione, vendita o concessione in locazione di banche di dati (art. 171-bis l. 633/1941 comma 2) - Abusiva duplicazione, riproduzione, trasmissione o diffusione in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, di opere dell'ingegno destinate al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio di dischi, nastri o supporti analoghi o ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento; opere letterarie, drammatiche, scientifiche o didattiche, musicali o drammatico musicali, multimediali, anche se inserite in opere collettive o composite o banche dati; riproduzione, duplicazione, trasmissione o diffusione abusiva, vendita o commercio, cessione a qualsiasi titolo o importazione abusiva di oltre cinquanta copie o esemplari di opere tutelate dal diritto d'autore e da diritti connessi; immissione in un sistema di reti PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 8 Modello di organizzazione gestione e controllo telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, di un'opera dell'ingegno protetta dal diritto d'autore, o parte di essa (art. 171-ter l. 633/1941) - Mancata comunicazione alla SIAE dei dati di identificazione dei supporti non soggetti al contrassegno o falsa dichiarazione (art. 171-septies l. 633/1941) - Fraudolenta produzione, vendita, importazione, promozione, installazione, modifica, utilizzo per uso pubblico e privato di apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato effettuate via etere, via satellite, via cavo, in forma sia analogica sia digitale (art. 171-octies l. 633/1941) Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 25-decies) Reati ambientali (25-undecies): - Uccisione, distruzione, prelievo o possesso di esemplari di specie animali e vegetali selvatiche protette (art. 727-bis, c.p.) - Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto (art. 733-bis, c.p.) - Scarico di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose (art. 137, D.Lgs. 152/2006) - Attività di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256, D.Lgs. 152/2006) - Inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio (art. 257, D.Lgs. 152/2006) - Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari relativi alla tracciabilità dei rifiuti (art. 258, D.Lgs. 152/2006) - Traffico illecito di rifiuti (art. 259, D.Lgs. 152/2006) - Associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti. (art. 260, D.Lgs. 152/2006) - Condotte di falsificazione e detenzione di certificazioni SISTRI falsificate (art. 260-bis, D.Lgs. 152/2006) - Emissioni in atmosfera oltre i valori limite o in violazione delle prescrizioni (art. 279, D.Lgs. 152/2006); - Detenzione, importazione, esportazione o riesportazione, senza autorizzazione o con autorizzazione falsa, di specie animali e vegetali in via di estinzione (L. n. 150/1992) - Produzione, consumo, importazione, esportazione, detenzione e commercializzazione di sostanze lesive dell’ozono e dell’ambiente (L. n. 549/1993) PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 9 Modello di organizzazione gestione e controllo - Inquinamento provocato dalle navi (D. Lgs. n. 202/2007) Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies) Per una descrizione particolareggiata degli specifici reati considerati a rischio per la tipologia di attività esercitata dalla Società, si rinvia alle parti speciali del Modello a loro dedicate. Definizione di reato transnazionale Legge 16 marzo 2006, n. 146: Ratifica ed esecuzione della convenzione e dei protocolli delle nazioni unite contro il crimine organizzato transnazionale, adottati dall’assemblea generale il 15 novembre 2000 e il 31 maggio 2001. - Art. 3 Definizione di reato transnazionale. Si considera reato transnazionale il reato punito con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, qualora sia coinvolto un gruppo criminale organizzato, nonché: a) sia commesso in più di uno stato; b) ovvero sia commesso in uno stato, ma una parte sostanziale della sua preparazione, pianificazione, direzione o controllo avvenga in un altro stato; c)ovvero sia commesso in uno stato, ma in esso sia implicato un gruppo criminale organizzato, impegnato in attività criminali in più di uno Stato; d) ovvero sia commesso in uno Stato, ma abbia effetti sostanziali in un altro Stato; - Art. 10 Responsabilità Amministrativa degli Enti. In relazione alla responsabilità amministrativa degli enti per i reati previsti dall’articolo 3, si applicano le disposizioni sanzionatorie previste dalla norma in esame. Agli illeciti amministrativi previsti dal presente articolo su applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. L’esenzione della responsabilità dell’ente prevista dal D. Lgs. 231/2001 L’articolo 6 del Decreto, nell’introdurre il suddetto regime di responsabilità amministrativa, prevede, tuttavia, una forma specifica di esonero da detta responsabilità qualora l'Ente dimostri che: a) l’organo dirigente dell’Ente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi; PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 10 Modello di organizzazione gestione e controllo b) il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli, nonché di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell’Ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo; c) le persone che hanno commesso il reato hanno agito eludendo fraudolentemente i suddetti modelli di organizzazione e gestione; d) non vi sia stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo di cui alla precedente lett. b). Il Decreto prevede, inoltre, che – in relazione all’estensione dei poteri delegati e al rischio di commissione dei reati – i modelli di cui alla lettera a), debbano rispondere alle seguenti esigenze: a) individuare le attività nel cui ambito esiste la possibilità che vengano commessi i reati previsti dal Decreto; b) prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’ente in relazione ai reati da prevenire; c) individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee a impedire la commissione di tali reati; d) prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello; e) introdurre un sistema disciplinare interno idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello. Lo stesso Decreto prevede che i modelli di organizzazione e di gestione possano essere adottati, garantendo le esigenze di cui sopra, sulla base di codici di comportamento redatti da associazioni rappresentative di categoria, comunicati al Ministero della Giustizia che, di concerto con i Ministeri competenti, può formulare entro 30 giorni, osservazioni sulla idoneità dei modelli a prevenire i reati. Per quanto concerne i reati commessi con violazione delle norme a tutela della salute e sicurezza sul lavoro, i requisiti e le condizioni di efficacia del modello organizzativo, idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, sono stati precisati e specificati dall’art. 30, comma1, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 (“Testo Unico Sicurezza”): - Il modello organizzativo e gestionale deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attività prescritte per il rispetto degli obblighi antinfortunistici, specificate dal comma 1 dello stesso art. 30 (art. 30 comma 2). - Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione e dal tipo di attività svolta, un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 11 Modello di organizzazione gestione e controllo gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello (art. 30, comma3). - Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico (art. 30, comma 4). - In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6 (art. 30, comma 5). PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 12 Modello di organizzazione gestione e controllo IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO DI ASTELLAS PHARMA SPA Adozione del Modello Astellas Pharma Spa, al fine di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, a tutela della propria posizione e immagine, delle aspettative dei pazienti, del lavoro dei propri dipendenti e della classe medica, ha definito e attuato il Modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal Decreto Legislativo 231/2001 (di seguito “Modello”). Tale iniziativa si integra con l’adozione del Codice Etico da parte del Gruppo Astellas e dall’attuazione di altri programmi aziendali relativi agli aspetti di eticità e trasparenza. In particolare Astellas Pharma Spa è attiva sul programma di certificazione delle attività di Marketing e Informazione Scientifica, richiesta da Farmindustria, ottenuta con la nuova denominazione sociale nel Febbraio 2006 e soggetta a rinnovo annuale. Sebbene le prescrizioni del Decreto indichino il Modello stesso come elemento facoltativo e non obbligatorio, Astellas è convinta che l’adozione del Modello possa costituire un ulteriore valido strumento di sensibilizzazione nei confronti di tutti coloro che operano in nome e per conto di Astellas Pharma Spa, affinché seguano, nell’espletamento delle proprie attività, dei comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati nel Decreto. Il presente Modello è stato adottato per la prima volta, con effetto dal 14 luglio 2012, con delibera del Consiglio di Amministrazione. I successivi aggiornamenti del Modello, intervenuti per le mutate condizioni aziendali o legislative sono stati anch’essi apportati mediante delibera del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di affidare ad un organismo costituito ad hoc il compito di vigilare sul funzionamento, sull’efficacia e sull’osservanza del Modello stesso, nonché di proporre all’organo amministrativo i necessari aggiornamenti così come richiesto dal Decreto. Finalità del Modello Il Modello si propone di definire, diffondere e applicare un sistema strutturato e organico di procedure, nonché di attività di monitoraggio e controllo, da svolgersi anche in via preventiva (controllo ex ante), volto a prevenire o quantomeno a ridurre in maniera consistente il rischio del verificarsi degli eventi di reato contemplati dal decreto. In particolare, mediante l’individuazione delle “aree di attività e processi a rischio” e la loro conseguente regolamentazione in procedure, il Modello si propone come finalità quelle di: ◊ determinare, in tutti coloro che operano in nome e per conto di Astellas Pharma Spa nelle “aree di attività e processi a rischio”, la consapevolezza di incorrere, in caso di PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 13 Modello di organizzazione gestione e controllo cosciente violazione delle disposizioni ivi riportate, in un illecito passibile di sanzioni penali e personali; ◊ ribadire che tali forme di comportamento sono illecite e sono condannate da Astellas in quanto (anche nel caso in cui la Società fosse in condizione di trarne vantaggio) sono comunque contrarie ai principi etici a cui la Società intende attenersi nell’espletamento della propria missione e dei valori aziendali; ◊ consentire ad Astellas, grazie a un’azione di monitoraggio sulle “aree di attività e processi a rischio” e ad una visione realistica ed economica dei fenomeni aziendali, di intervenire tempestivamente per prevenire o contrastare la commissione dei reati stessi. Il presente Modello organizzativo si caratterizza per: ◊ l’attività di sensibilizzazione e diffusione, a tutti i livelli aziendali, delle regole comportamentali e delle procedure istituite; ◊ la mappatura delle “aree di attività e processi a rischio” dell’azienda, vale a dire delle attività e processi, nel cui ambito si ritiene più alta la possibilità che siano commessi i reati, e la valutazione periodica dell’indice di rischio ad essi correlato; ◊ l’attribuzione all’Organismo di Vigilanza di specifici compiti di vigilanza sull’efficace e corretto funzionamento del Modello; ◊ la verifica e documentazione delle operazioni a rischio; ◊ il rispetto del principio della separazione delle funzioni per permettere l’indipendenza dei controlli rispetto alle responsabilità di esecuzione delle attività; ◊ la definizione di poteri autorizzativi coerenti con le responsabilità assegnate; ◊ la verifica dei comportamenti aziendali, nonché del funzionamento del Modello con conseguente aggiornamento periodico. Metodologia applicata per la predisposizione del Modello Il Modello di Astellas Pharma SpA è stato predisposto seguendo le procedure metodologiche conseguenti a quanto indicato dal Decreto e come meglio esplicitate dalle Linee Guida predisposte da Confindustria e Farmindustria: La predisposizione del Modello, così come i suoi aggiornamenti successivi, sono stati preceduti dalle seguenti attività: - Identificazione dei rischi, attraverso un’analisi del contesto aziendale per evidenziare in quali aree e settori di attività e secondo quali modalità potessero verificarsi i reati previsti dal Decreto; PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 14 Modello di organizzazione gestione e controllo Valutazione delle procedure e controlli già adottati dalla Società, al fine di verificare la loro adeguatezza o meno a prevenire in maniera efficace la commissione dei reati previsti dal Decreto; Adeguamento delle procedure e controlli interni esistenti, al fine di correggere gli eventuali “gap” individuati per le finalità del Decreto. - - Al fine di meglio addivenire alla individuazione dei rischi di commissione dei reati previsti dal Decreto, la Società ha definito una apposita procedura interna (SOP 23101) che individua le specifiche fasi necessarie per il loro accertamento (“Risk assesment”) e conseguente gestione (“Risk management”). Di seguito si riportano in sintesi le fasi della procedura FASE 1: Assessment La fase di assessment si sviluppa nel modo seguente: Assessment A Definizione modalità di valutazione rischi B Individuazione Processi-attività da sottoporre ad analisi C Esecuzione analisi dei rischi Principi chiave in base ai quali deve essere condotto l’assessment sono: • l’uniformità e l’oggettività dell’approccio, • la ripetitività della valutazione, • la focalizzazione sui fattori di rischio prioritari. Finalità principale della fase di assessment è proprio quella di fornire una metodologia ripetibile e condivisa per stabilire delle priorità di intervento nel contenimento dei rischi aziendali ai fini del Decreto Legislativo 231/2001 (di seguito “231”). La valutazione dei rischi prevede l’assegnazione a ciascun processo/attività identificati come a rischio per la 231 di un indice che lo renda confrontabile con gli altri processi/attività presenti in lista. L’indice di rischio, “Probabilità che si verifichi uno dei reati previsti dal D.lgs 231”, viene valutato considerando le seguenti variabili: Indice di rischio = Gravità x Probabilità Probabilità = Valutazione della probabilità x Regolamentazione dell’attività PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 15 Modello di organizzazione gestione e controllo L’identificazione dei processi e delle attività a rischio si basa sul Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231, considerando, in particolare, i risvolti che tale disciplina può avere nell’ambito del settore farmaceutico e nell’ambito delle specifiche attività di Astellas Pharma SpA. A tale proposito, viene utilizzato come riferimento il documento “Responsabilità degli Enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato nel settore farmaceutico” prodotto dallo Studio Casellato per Farmindustria il 26 gennaio 2004. Una volta impostato l’elenco dei processi/attività a rischio, l’esecuzione dell’analisi dei rischi, secondo la metodologia descritta per la fase A, avviene attraverso: • interviste con personale rappresentativo delle diverse funzioni, • valutazione dei documenti, procedure, moduli, sistemi di deleghe atte a controllare e regolamentare le varie attività del gruppo, in base alla loro adeguatezza alla prevenzione dei reati connessi alla normativa, • attuazione dei piani di contenimento precedenti. Per ogni processo identificato viene calcolato l’indice di rischio. FASE 2: Reporting e Piano di contenimento Al termine della valutazione dei rischi vengono prodotti dei report che dettagliano, con immediato impatto visivo, la definizione delle aree prioritarie di intervento. A tali report deve essere poi allegato il dettaglio dell’analisi dei rischi. I report prodotti sono presentati e approvati dall’Organismo di Vigilanza e resi noti ai Responsabili di funzione e al CdA per la loro adozione e diffusione. A questo punto i Responsabili di funzione dovranno elaborare il piano delle contromisure atte a contenere il rischio per le diverse aree, prendendo spunto anche dalle informazioni raccolte nel corso dell’analisi dei rischi. FASE 3: Attuazione L’attuazione delle azioni di contenimento deve essere svolta tramite l’organizzazione di gruppi di lavoro selezionati, che provvedono alla realizzazione delle procedure, alla definizione dei punti di controllo e a tutte quelle misure di prevenzione e di contenimento dei rischi di reato che sono state identificate nel piano delle contromisure. FASE 4: Monitoraggio L’attività e i risultati di tale lavoro devono essere periodicamente monitorati dall’owner previsto nel piano di contenimento, dalle direzioni interessate e dal Responsabile dell’applicazione del Modello. Qualora nel monitoraggio del piano di contenimento si ravvisino ritardi tali da pregiudicare la governance aziendale secondo le priorità dei rischi associati il Responsabile PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 16 Modello di organizzazione gestione e controllo dell’applicazione del Modello 231 comunica quanto accaduto all’Organismo di Vigilanza, proponendo anche eventuali azioni correttive per garantire il rispetto di quanto pianificato. Il monitoraggio del rispetto del piano avviene anche attraverso i sistemi di controllo e monitoraggio descritti nella procedura Sistema di controllo interno per D.Lgs. 231. Il modello presentato deve essere costantemente aggiornato e possibilmente migliorato, tenendo conto dei risultati del monitoraggio. Struttura del Modello Il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 di Astellas Pharma S.p.A. si compone della presente Parte Generale, contenente indicazioni applicabili a tutte le fattispecie di reato previste dal Decreto, e da specifiche Parti Speciali dedicate alle tipologie di reato che la Società ritiene potenzialmente a rischio di commissione, in funzione della propria attività caratteristica svolta e a seguito del processo di “risk assesment” effettuato. E’ parte integrante del Modello anche il Codice Etico del Gruppo Astellas, così come lo sono tutte le procedure interne citate nella presente Parte Generale e nelle Parti Speciali. Campo di applicazione Il Modello, sia per la presente Parte Generale che per le sue Parti Speciali, trova applicazione nello svolgimento, diretto od indiretto, in Italia e in Paesi Comunitari o terzi, dell’attività caratteristica o straordinaria di Astellas Pharma SpA. I comportamenti dei dipendenti ed amministratori e delle terze parti che agiscono per conto della Società, devono obbligatoriamente uniformarsi alle regole di condotta previste dal Modello. Qualunque dipendente, amministratore o terzo, come sopra definito, che contravvenisse all’applicazione di quanto contenuto nel Modello risulterà passibile di sanzioni da parte della Società. Quanto indicato dal Modello e la sua applicazione integra ma non sostituisce gli obblighi richiesti dal Codice Etico del Gruppo e dalle altre procedure emanate dalla Società, né contempla tutte le politiche aziendali che in nessun caso sono, né dovranno essere, in contrasto con le procedure e i principi contenuti nel Modello. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 17 Modello di organizzazione gestione e controllo SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE La responsabilità per lo svolgimento di ogni attività della Società che impegni la medesima dovrà sempre fare capo ai soggetti muniti di formali e specifici poteri. Così come specificato anche nelle Linee Guida di Confindustria per una buona pratica aziendale, l’organo preposto a conferire ed approvare formalmente le deleghe e i poteri di firma è il Consiglio di Amministrazione della Società. I limiti di spesa assegnati ai vari titolari di deleghe sono fissati in stretta coerenza con la funzione e il livello di responsabilità del destinatario della delega o procura. La Società ha inoltre istituito un flusso informativo nei confronti di tutte le funzioni aziendali, a qualsiasi titolo interessati, incluso l’Organismo di Vigilanza e il Collegio Sindacale, al fine di garantire la tempestiva comunicazione dei poteri e dei relativi cambiamenti. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 18 Modello di organizzazione gestione e controllo GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE Principi applicati Al fine di una corretta gestione delle proprie risorse finanziarie e affinché queste non possano essere utilizzate per la commissione dei reati indicati al Decreto (in particolare, ma non esclusivamente, in relazione ai reati contro la Pubblica Amministrazione, reati societari, reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita) le procedure di Astellas si basano sui seguenti principi, contenuti anche nel proprio Codice Etico: ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ Astellas non accetterà o participerà ad attività di riciclaggio di denaro di provenienza illecita; Astellas non accetta e non effettua pagamenti in contanti; Astellas impone la segregazione delle funzioni, così che tutti gli esborsi siano richiesti, effettuati e controllati da funzioni indipendenti; la gestione della liquidità deve essere improntata alla conservazione del patrimonio, con divieto di compiere operazioni finanziarie a rischio le operazioni che comportano l’utilizzazione di risorse finanziarie devono avere una causale espressa ed essere documentate, correttamente registrate e verificabili. In particolare sono stabilite specifiche procedure al fine di rendere verificabili e, pertanto, controllabili le seguenti attività: ◊ apertura e chiusura di conti bancari e postali; ◊ autorizzazione ed esecuzione di bonifici bancari ed emissione assegni; ◊ autorizzazione, gestione, valutazione e custodia di titoli commerciali ed altri investimenti; ◊ autorizzazione ed esecuzione di ordini di cambio valuta e di transazioni in valute straniere. Sistema di controllo di gestione Il sistema di controllo di gestione della Società prevede meccanismi di verifica della gestione delle risorse finanziarie che devono garantire, oltre che la verificabilità e tracciabilità delle spese, l’efficienza e l’economicità delle attività aziendali, mirando ai seguenti obiettivi: ◊ definire in maniera chiara, sistematica e conoscibile le risorse (monetarie e non) a disposizione delle singole aree aziendali e il perimetro nell’ambito del quale tali risorse possono essere impiegate, attraverso la programmazione e la definizione del budget; PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 19 Modello di organizzazione gestione e controllo ◊ ◊ rilevare gli eventuali scostamenti rispetto a quanto predefinito in sede di budget, analizzarne le cause e riferire i risultati delle valutazioni agli appropriati livelli gerarchici per gli opportuni interventi di adeguamento, attraverso la relativa consuntivazione; la tracciabilità dei flussi finanziari, la trasparenza delle operazioni con approvazione da parte di personale autorizzato. Sistema informatico a supporto della gestione delle risorse finanziarie Astellas utilizza sistemi informatici che garantiscono, tramite adeguati sistemi di controllo, la sicurezza dei dati e delle registrazioni delle attività svolte e la rintracciabilità delle modifiche. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario-amministrativo Astellas segue la politica di strutturare le proprie attività attraverso flussi informatici predefiniti al fine di garantire il più possibile il rispetto delle procedure, riducendo così il rischio di deviazione da quanto dichiarato nelle procedure stesse. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 20 Modello di organizzazione gestione e controllo ORGANISMO DI VIGILANZA 1 Definizione dell’Organismo di Vigilanza L’art. 6, lett. b del Decreto pone come condizione per la concessione dell’esimente dalla responsabilità amministrativa, che sia affidato ad un organismo dotato di autonomi poteri, di iniziativa e di controllo, “il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello nonché di curarne l'aggiornamento”. L’Organismo di Vigilanza di Astellas è nominato dal Consiglio di Amministrazione di Astellas Pharma SpA e dura in carica 3 anni. All’interno dell’Organismo di Vigilanza viene nominato un Supervisore dell’applicazione delle prescrizioni del Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs 231/01, con i compiti operativi di gestione della documentazione del Modello, di supervisione sulle necessità di aggiornamento di quest’ultimo, di attuazione operativa delle attività di audit e controllo interno, di coordinamento delle iniziative di miglioramento e di gestione di eventuali criticità nell’applicazione del Modello stesso. La suddetta configurazione di Organismo di Vigilanza con l’individuazione di un Supervisore dell’Applicazione Modello quale supporto tecnico-operativo, è stata individuata come la più adeguata a soddisfare i requisiti previsti dal Decreto di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità d’azione. Tenuto conto della peculiarità delle attribuzioni all’Organismo di Vigilanza e dei contenuti professionali specifici ad esso richiesti, nello svolgimento dei compiti di vigilanza e controllo l’Organismo di Vigilanza può essere supportato da uno staff dedicato (utilizzato, anche a tempo parziale), oltre che avvalersi del supporto delle specifiche competenze delle altre funzioni interne di Astellas che, di volta in volta, si rendessero a tal fine necessarie. Mediante appositi documenti organizzativi interni e procedure verranno stabiliti i criteri di funzionamento del suddetto staff dedicato, il personale che sarà utilizzato nel suo ambito, il ruolo e le responsabilità specifiche conferiti da parte dell’Organismo di Vigilanza al personale stesso. 1 Nelle precedenti versioni del Modello di Astellas, tale organismo, con le stesse funzioni dell’attuale, veniva denominato “Organismo di controllo interno”. Pertanto, nelle procedure ed altri documenti organizzativi interni predisposti precedentemente al presente aggiornamento, ove citato l’”Organismo di controllo interno” o anche in breve “OdC” deve ora intendersi ”Organismo di vigilanza”. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 21 Modello di organizzazione gestione e controllo Funzione e autorità-poteri dell’Organismo di Vigilanza All’Organismo di Vigilanza è affidato sul piano generale il compito di vigilare: ◊ sull’osservanza delle prescrizioni del Modello da parte dei destinatari (tutti i dipendenti, i partner commerciali e i collaboratori); ◊ sulla reale efficacia e concreta capacità del Modello, in relazione alla struttura aziendale, di prevenire la commissione dei reati di cui al Decreto; ◊ sull’opportunità di aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso in relazione a mutate condizioni aziendali e del contesto legislativo. Su di un piano più operativo è affidato all’Organismo di Vigilanza, supportato tecnicamente ed operativamente dal Supervisore dell’applicazione del Modello, il compito di: ◊ attivare le procedure di controllo, tenendo presente che una responsabilità primaria sul controllo delle attività, anche per quelle relative alle aree di attività a rischio, resta comunque demandata al management operativo e forma parte integrante del processo aziendale (“controllo di linea”); ◊ condurre ricognizioni dell’attività aziendale al fine della costante mappatura e conseguente aggiornamento delle aree di attività e dei processi a rischio nell’ambito del contesto aziendale (Analisi dei rischi); ◊ effettuare periodicamente verifiche mirate su determinate operazioni o atti specifici posti in essere nell’ambito delle aree di attività a rischio; ◊ promuovere idonee iniziative per la diffusione della conoscenza e della comprensione del Modello e vigilare affinché la documentazione organizzativa interna sia adeguata ed aggiornata; ◊ raccogliere, elaborare e conservare le informazioni rilevanti, in ordine al rispetto del Modello; ◊ coordinarsi con le altre funzioni aziendali (anche attraverso apposite riunioni) per il migliore monitoraggio delle attività nelle aree a rischio. A tal fine, l’Organismo di Vigilanza, viene tenuto costantemente informato sull’evoluzione delle attività nelle suddette aree a rischio, e ha libero accesso a tutta la documentazione aziendale rilevante. All’Organismo di Vigilanza e al Supervisore dell’ applicazione del Modello devono essere inoltre segnalate da parte del management eventuali situazioni dell’attività aziendale che possano esporre l’azienda al rischio di reato; ◊ controllare l’effettiva presenza, la regolare tenuta e l’efficacia della documentazione richiesta, in conformità a quanto previsto nelle singole procedure aziendali; PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 22 Modello di organizzazione gestione e controllo ◊ condurre le indagini interne per l’accertamento di presunte violazioni delle prescrizioni del presente Modello; ◊ verificare che gli elementi previsti dalle singole procedure aziendali (adozione di clausole standard, espletamento di procedure, ecc.) siano comunque adeguati e rispondenti alle esigenze di osservanza di quanto prescritto dal Decreto, provvedendo, in caso contrario, a un aggiornamento degli elementi stessi; ◊ coordinarsi con i Responsabili delle altre Funzioni aziendali per i diversi aspetti attinenti all’attuazione del Modello (definizione delle clausole standard, formazione del personale, provvedimenti disciplinari, ecc.). Reporting dell’Organismo di Vigilanza interno per gli organi societari Sono assegnate all’Organismo di Vigilanza di Astellas Pharma Spa, coadiuvato dal Supervisore dell’applicazione del Modello, due linee di reporting: ◊ Il reporting di routine, su base annua, nei confronti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. ◊ Il reporting di situazioni di emergenza, direttamente al Presidente e/o all’ Amministratore Delegato di Astellas Pharma Spa; Ogni anno, comunque, l’Organismo di Vigilanza trasmette al Consiglio di Amministrazione una relazione scritta sull’attuazione del Modello presso la Società. L’Organismo di Vigilanza di Astellas Pharma SpA potrà essere convocato in qualsiasi momento dal Consiglio di Amministrazione, dall’Amministratore delegato o Dal Collegio Sindacale e potrà, a sua volta, presentare richiesta in tal senso, per riferire in merito al funzionamento del Modello o a situazioni specifiche. Flussi informativi nei confronti dell’Organismo di Vigilanza Segnalazione da parte di esponenti aziendali e di terzi Nell’ambito aziendale dovrà essere portata a conoscenza dell’Organismo di Vigilanza, oltre alla documentazione prescritta nelle singole Parti Speciali del Modello secondo le procedure ivi contemplate, ogni altra informazione, di qualsiasi tipo, proveniente anche da terzi e attinente all’attuazione del Modello, così come le informazioni relative alle aree a rischio. Valgono al riguardo le seguenti prescrizioni: ◊ devono essere raccolte eventuali segnalazioni relative a possibili ipotesi di commissione di reati previsti dal Decreto, o comunque a comportamenti non in linea con le regole di condotta adottate da Astellas; PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 23 Modello di organizzazione gestione e controllo ◊ l’Organismo di Vigilanza valuterà le segnalazioni ricevute e adotterà gli eventuali provvedimenti conseguenti, a sua ragionevole discrezione e responsabilità, ascoltando eventualmente l’autore della segnalazione e/o il responsabile della presunta violazione e motivando per iscritto eventuali rifiuti di procedere a una indagine interna; ◊ le segnalazioni potranno essere in forma scritta e avere ad oggetto ogni violazione o sospetto di violazione del Modello. L’Organismo di Vigilanza agirà in modo da garantire i segnalanti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione, assicurando altresì la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società o delle persone accusate erroneamente e/o in mala fede. Questo aspetto deve essere in linea con la modalità definite nel Codice Etico. Obblighi di informazione nei confronti dell’Organismo di Vigilanza Oltre alle segnalazioni anche ufficiose di cui al paragrafo precedente devono essere obbligatoriamente trasmesse all’Organismo di Vigilanza le informative concernenti: ◊ i provvedimenti e/o notizie provenienti da organi di polizia giudiziaria, o da qualsiasi altra autorità, dai quali si evinca lo svolgimento di indagini, anche nei confronti di ignoti, per i reati di cui al Decreto; ◊ le richieste di assistenza legale inoltrate dai dirigenti e/o dai dipendenti in caso di avvio di procedimento giudiziario per i reati previsti dal Decreto; ◊ i rapporti preparati dai responsabili di altre funzioni aziendali nell’ambito della loro attività di controllo e dai quali possano emergere fatti, atti, eventi od omissioni con profili di criticità rispetto all’osservanza delle norme del Decreto; ◊ le notizie relative all’effettiva attuazione, a tutti i livelli aziendali, del Modello organizzativo con evidenza dei procedimenti disciplinari svolti e delle eventuali sanzioni irrogate (ivi compresi i provvedimenti verso i Dipendenti), ovvero dei provvedimenti di archiviazione di tali procedimenti con le relative motivazioni. Questo ultimo aspetto è dettagliato nella procedura aziendale relativa al sistema sanzionatorio. Sistema di deleghe All’Organismo di Vigilanza, infine, deve essere comunicato il sistema delle deleghe adottato da Astellas Pharma Spa. Modalità operative La Società si è dotata di apposita procedura definita “Flussi informativi verso l’OdC” contenente, conformemente a quanto disposto dal presente Modello, le modalità, le tempistiche, i processi da seguire e le responsabilità per l’inoltro delle segnalazioni e delle informazioni di cui ai paragrafi che precedono. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 24 Modello di organizzazione gestione e controllo Funzionamento interno dell’organismo Spetta all’Organismo di Vigilanza stabilire nella prima riunione conseguente alla delibera di nomina, il proprio regolamento di funzionamento (modalità di convocazione, votazioni, etc.) e le modalità di svolgimento della propria attività (criteri e procedure dei controlli, strumenti e tempistica, assegnazione di funzioni specifiche in capo ai membri, etc.). PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 25 Modello di organizzazione gestione e controllo SELEZIONE, FORMAZIONE E INFORMAZIONE Selezione del personale L’Organismo di Vigilanza, in collaborazione con il Responsabile delle Risorse Umane, può istituire specifici sistemi di valutazione del personale in fase di selezione, che tengano conto delle esigenze aziendali in relazione all’applicazione del Decreto, come esplicitato nella procedura operativa aziendale di recruiting del personale. Formazione del personale La formazione del personale sul Modello, l’Etica aziendale e sulle procedure che regolamentano i processi a rischio, è gestita dall’Organismo di Vigilanza di Astellas in stretta cooperazione con il Responsabile delle Risorse Umane e con il Supervisore dell’applicazione del Modello e sarà sviluppata con le modalità di seguito riportate: ◊ incontro di formazione iniziale esteso di volta in volta a tutti i neo assunti; ◊ eventuali incontri di aggiornamento; ◊ e-mail di aggiornamento; ◊ accesso a una cartella condivisa in rete contenente i documenti e le procedure costituenti il Modello e aggiornata dall’Organismo di Vigilanza; ◊ sottoscrizione per accettazione del Codice etico della Società. L’attività di comunicazione e formazione potrà essere diversificata a seconda dei destinatari cui essa si rivolge, ma dovrà essere, in ogni caso, improntata a principi di completezza, chiarezza, accessibilità e continuità al fine di consentire ai diversi destinatari la piena consapevolezza di quelle disposizioni aziendali che sono tenuti a rispettare e delle norme etiche che devono ispirare i loro comportamenti. Ogni responsabile di funzione avrà la responsabilità di promuovere, all’interno della propria area, modalità operative e comportamentali in linea con le prescrizioni del presente Modello, nonché di divulgare i dettagli tecnico-operativi di ciascuna procedura che la coinvolge. La gestione delle attività di formazione relative al Modello e al D.Lgs 231/01 prevede una pianificazione puntuale delle iniziative da parte dell’Organismo di Vigilanza e la registrazione della frequenza dei partecipanti. E’ necessario valutare, l’ efficacia della formazione effettuata. Tale valutazione deve essere registrata e può avvenire con diverse modalità che variano a seconda della tipologia e degli strumenti utilizzati nei diversi interventi formativi. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 26 Modello di organizzazione gestione e controllo Selezione dei fornitori esterni Su proposta dell’Organismo di Vigilanza potranno essere istituiti, nell’ambito della Società, appositi sistemi di valutazione per la selezione di rappresentanti, consulenti e simili (“Collaboratori esterni”) destinati a cooperare con l’azienda nell’espletamento delle attività a rischio. Informazione dei fornitori esterni Dovranno essere altresì forniti a soggetti esterni alla Società (Rappresentanti, Consulenti, Partner commerciali) apposite informative sulle politiche e sulle procedure adottate dalla Società per le aree a rischio, se inerenti all’attività prestata, anche sulla base del presente Modello organizzativo. Potrà essere richiesto ai suddetti soggetti l’impegno formale al rispetto delle politiche e delle procedure adottate da Astellas Pharma Spa, la violazione delle quali comporterà le azioni previste al capitolo “Sistema disciplinare” del presente Modello. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 27 Modello di organizzazione gestione e controllo SISTEMA DISCIPLINARE Principi generali Per conferire effettività al Modello è stato predisposto un adeguato sistema sanzionatorio per la violazione delle regole di condotta imposte ai fini della prevenzione dei reati di cui al Decreto, e, in generale, delle procedure interne previste dal Modello stesso. L’applicazione delle sanzioni disciplinari prescinde dall’esito di un eventuale procedimento penale in quanto le regole di condotta imposte dal Modello sono assunte dall’azienda in piena autonomia, indipendentemente dall’illecito che eventuali condotte possano determinare. Sanzioni per i lavoratori dipendenti I comportamenti tenuti dai lavoratori dipendenti in violazione delle singole regole comportamentali dedotte nel presente Modello sono definiti come illeciti disciplinari. Con riferimento alle sanzioni irrogabili nei riguardi di detti lavoratori dipendenti, esse rientrano tra quelle previste dal codice disciplinare aziendale, nel rispetto delle procedure previste dall’articolo 7 della legge 30 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori) ed eventuali normative speciali applicabili. In relazione a quanto sopra, il Modello fa riferimento al CCNL dell’Industria Chimica (vedi art. 50 “Provvedimenti disciplinari”). In particolare, le sanzioni adottabili sono: ◊ richiamo verbale o scritto; ◊ multa; ◊ sospensione dal servizio e dalla retribuzione; ◊ licenziamento. Ulteriori dettagli sono riportati nella procedura interna “Sistema Sanzionatorio per D.Lgs. 231/2001” (SOP 23102 LINK alla procedura) di cui la Società si è dotata e che è parte integrante del presente Modello. Misure nei confronti dei dirigenti In caso di violazione, da parte di dirigenti, delle procedure interne previste dal presente Modello o di adozione, nell’espletamento di attività nelle aree a rischio, di un comportamento non conforme alle prescrizioni del Modello stesso, si provvederà ad applicare nei confronti dei responsabili le misure più idonee in conformità a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Dirigenti industriali. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 28 Modello di organizzazione gestione e controllo Misure nei confronti degli Amministratori In caso di violazione del Modello da parte degli Amministratori, l’Organismo di Vigilanza informerà l’intero Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, i quali provvederanno, ciascuno nella propria sfera di competenza, ad assumere le opportune iniziative previste dalla vigente normativa. Misure nei confronti di fornitori esterni Nel caso in cui la violazione del Modello fosse invece posta in essere da un lavoratore autonomo, fornitore, partner commerciale, collaboratore o altro soggetto avente rapporti contrattuali con l’impresa, potrà prevedersi, quale sanzione, la risoluzione di diritto del contratto. A questo scopo è previsto l’inserimento di clausole risolutive espresse nei contratti di fornitura o collaborazione (agenzia, partnership, ecc.) che facciano esplicito riferimento all’obbligo, per chi contrae l’incarico, di rimettersi alle disposizioni del D.Lgs 231/01. Tali clausole devono essere pertanto previste e proposte al fornitore per tutti i contratti di fornitura relativi ad attività a rischio. Le clausole potranno prevedere, ad esempio, l’obbligo da parte di detti soggetti terzi, di adottare ed attuare efficacemente procedure aziendali e/o di tenere comportamenti idonei a prevenire la commissione, anche tentata, dei reati in relazione ai quali si applicano le sanzioni previste nel d.lgs. 231/2001. Astellas Pharma SpA valuterà, in caso di inadempimento, anche parziale, di tale obbligazione, se il comportamento tenuto dal fornitore si possa qualificare come grave inadempimento delle obbligazioni contrattualmente assunte e, in tale caso, provvederà: • alla sospensione dell’esecuzione del contratto, oppure • al recesso unilaterale dal contratto stesso, anche in corso di esecuzione, oppure • alla risoluzione per colpa del contratto. Resta salva la prerogativa di Astellas Pharma SpA di richiedere il risarcimento di danni subiti in conseguenza della perdita di immagine sul mercato, ove esistente, ovvero il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi in conseguenza dell’applicazione in sede giudiziaria, nei confronti di Astellas, delle misure previste dal Decreto. PARTE GENERALE Astellas Pharma SpA 29