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COLUMNS settembre 2011.indd
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SETTEMBRE
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RE 2011
200111
Mahler
Gergiev
Le sinfonie
Con l’uscita della Nona
Valery Gergiev e la London Symphony Orchestra
chiudono il ciclo dedicato alle sinfonie
del grande compositore austriaco
In questo numero…
Hyperion
LSO
CPO
Chandos
Audite
Supraphon
Mariinsky
Tactus
Testament
Urania
Playa Sound
Linn
Clear Audio
Impex Records
JVC XRCD
OMR
Speackers Corner
ORG
Pure Pleasure
Premonition
Reference Recordings
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Servizio novità
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Più premiati
34
Primo piano
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GAETANO DONIZETTI
LUCIA DI LAMMERMOOR
MAR0512
Natalie Dessay, Orchestra e Coro
del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Valery Gergiev
RAVEL
INTEGRALE DELLA MUSICA PER VIOLINO E PIANO
Alina Ibragimova, violino; Cédric Tiberghien, piano
G. Lekeu: Sonata per violino e pianoforte M. Ravel: Sonata n. 1 per violino e pianoforte; Sonata n. 2 per violino
e pianoforte; Tzigane “Rapsodie de concert” per violino
e pianoforte; Berceuse sur le nom de Gabriel Fauré per
violino e pianoforte
Le opere per violino e pianoforte dell’ultima fase creativa
di Maurice Ravel sono considerate tra i massimi capolavori del repertorio cameristico. Sotto il profilo stilistico,
queste opere rivelano l’influsso di numerose correnti
musicali, dal jazz all’impressionismo, e riescono a far
coesistere i delicati colori di Debussy con il lirismo di
Franck. Composta durante gli anni di studio di Ravel e
pubblicata postuma, la Sonata in un movimento per violino e pianoforte è considerata un’antenata dal carattere
lirico della splendida Sonata in sol maggiore, con la sua
scrittura molto originale e il suo coinvolgente andamento
blues. La spontaneità, la ricchissima tavolozza di colori e
le suggestioni esotiche dei lavori per violino e orchestra
possono essere affrontate adeguatamente solo da interpreti di grande talento e alcuni passaggi della sfrenata
Tzigane sembrano fatti apposta per mettere alla prova il
virtuosismo dei violinisti. Alina Ibragimova si accosta a
questo vero e proprio tour de force con una verve incontenibile, sfoggiando una straordinaria varietà espressiva
e una maturità interpretativa che conosce pochi rivali.
La Ibragimova è accompagnata al pianoforte da Cédric
Tiberghien, autore di una prova elegante e impeccabile
sotto tutti i punti di vista e capace di ricreare con grande
efficacia l’iridescente scrittura pianistica di Ravel. Il programma di questo splendido disco è degnamente completato dalla Sonata per violino e pianoforte di Guillaume
Lekeu, ritenuta il massimo capolavoro del compositore
francese scomparso all’età di soli 24 anni.
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IBRAGIMOVA NEL CATALOGO HYPERION
HARTMANN
ROSLAVETS
BACH
SZYMANOWSKI
CONCERTO FUNEBRE
CONCERTI PER VIOLINO
SONATE E PARTITE
MUSICA PER VIOLINO E PIANO
WHLive045
WHLive036
WHLive041
IBRAGIMOVA E TIBERGHIEN NEL CATALOGO WIGHMORE HALL LIVE
BEETHOVEN
BEETHOVEN
BEETHOVEN
SONATE PER VIOLINO - VOL. 1
SONATE PER VIOLINO - VOL. 2
SONATE PER VIOLINO - VOL. 3
Columns - SETTEMBRE 2011
MUZIO CLEMENTI
CAPRICCI E VARIAZIONI
Howard Shelley, pianoforte
THE ROMANTIC PIANO CONCERTO - VOLUME 54
SIR ARTHUR SOMERVELL – SIR FREDERIC HYMEN COWEN
Martin Roscoe, pianoforte
BBC Scottish Symphony Orchestra, Martyn Brabbins
CDA67837 (CD alto prezzo)
F. Hymen Cowen: Concertstück per pianoforte
e orchestra A. Somervell: Variazioni sinfoniche Normandy; Concerto
per pianoforte e orchestra Highland
I tre lavori presentati in
prima registrazione mondiale in questo disco costituiscono nel loro insieme l’integrale delle opere per pianoforte e orchestra sia di
Somervell sia di Cowen (anche se quest’ultimo compose
durante i suoi anni di studio un concerto per pianoforte e
orchestra andato perduto).
Il Concertstück di Hymen Cowen fu scritto nel 1897 per
Ignacy Jan Paderewski, che lo eseguì per la prima volta di
fronte a un pubblico in delirio.
Questo lavoro si fa notare soprattutto per la sua ricchissima tavolozza orchestrale e per la brillante scrittura virtuosistica del pianoforte.
Conosciuto soprattutto per le sue splendide opere vocali, Sir Arthur Somervell si dedicò relativamente poco al
repertorio orchestrale. Le Variazioni sinfoniche Normandy furono tenute a battesimo nel 1913 da Donald Francis Tovey, che in seguito si impegnò moltissimo per farle
conoscere al pubblico più vasto possibile. Composto nel
1921, il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra
Highland è invece un’opera della maturità e il fatto di non
essere mai stato pubblicato lo fece cadere molto presto
nell’oblio.
Quest’opera fu dedicata al pianista scozzese Jessie Munro
e sotto l’aspetto stilistico può essere definita un divertissement gradevole e aproblematico, basato su temi dal sapore scozzese, che furono comunque scritti da Somervell.
Sebbene non si tratti di musica particolarmente profonda,
una volta ascoltata farete fatica a togliervela dalla mente.
La splendida interpretazione di Martin Roscoe accompagnato da una BBC Scottish Symphony Orchestra in forma
smagliante accompagnata da un ispirato Martyn Brabbins
contribuisce a rendere questo gradevolissimo disco una
nuova pietra miliare della straordinaria collana The Romantic Piano Concerto
4
CDA67850 (2 CD al prezzo di 1)
M. Clementi: Capriccio
op. 17; Capriccio op. 34
n. 3; Capriccio op. 34 n.
4; Capriccio op. 47 n. 1;
Capriccio op. 47 n. 2; The
Black Joke con 21 variazioni WO2; La chasse op.
16; Dodici Monferrine op.
49; Fantaisie e variazioni
su Au clair de la lune op.
48; Variazioni su Batti
batti dal Don Giovanni di Mozart WO10; Variazioni su un
minuetto del Signor Collick WO5; Rondò WO8; Pezzi caratteristici op. 19
L’integrale delle sonate per pianoforte di Muzio Clementi
realizzata da Howard Shelley è stata acclamata dalla stampa
specializzata non solo per il suo eccellente livello interpretativo, ma anche per aver consentito di riscoprire un compositore ai suoi tempi di grande importanza, la cui lunghissima
carriera ebbe inizio negli ultimi anni di vita di Domenico
Scarlatti e si chiuse all’epoca di Chopin. Questo cofanetto
doppio dedicato ai capricci e alle variazioni costituisce una
sorta di appendice a questa edizione. Le opere giovanili offrono la possibilità di apprezzare il lato più leggero e brillante
dello stile di Clementi. La maggior parte di queste opere venne scritta allo scopo di intrattenere e di divertire il pubblico,
un fatto che contribuisce a spiegare i numerosi spunti virtuosistici dai toni improvvisativi che le caratterizza. Le opere
della maturità risalgono invece ai primi anni del XIX secolo,
quando Clementi aveva ormai perso la prolificità che lo aveva reso famoso in gioventù. Sebbene molte di queste opere
siano state concepite per un uso privato, questo cofanetto
comprende diversi lavori di notevole livello artistico, come i
due Capricci op. 47. In questi due dischi Howard Shelley dimostra di essere ormai perfettamente a suo agio con le opere
di Clementi, sfoggiando un approccio come sempre del tutto
impeccabile.
ORLANDO DI LASSO
PROPHETIAE SIBYLLARUM
Brabant Ensemble, Stephen Rice
CDA67887 (CD alto prezzo)
O. di Lasso (1530/32-1594): Prophetiae Sibyllarum; Magnificat Quant’in mille anni il ciel; Iustorum animae; Deficiat
in dolore vita mea; Tristis est anima mea; Missa Amor ecco
colei
Columns - SETTEMBRE 2011
Orlando di Lasso si dedicò
con incomparabile maestria
a tutti i generi vocali in auge
nell’ultima fase del Rinascimento, spaziando con
incredibile ecletticità dal
Lied tedesco alla messa latina. Oltre che ispirato, Lasso si rivelò anche uno dei
compositori più prolifici
della seconda metà del XVI
secolo e questo splendido disco ci offre la possibilità di ascoltare
le straordinarie architetture polifoniche della Missa Amor ecco
colei e delle Prophetiae Sibyllarum, quest’ultima tra le sue opere
più famose. Con la scrittura spiccatamente cromatica e le continue modulazioni delle Prophetiae Sibyllarum, Lasso contribuì
ad allargare di molto i confini della musica dell’epoca, consegnando ai posteri uno dei lavori più importanti e innovativi del
tardo Rinascimento. Grazie a un brillante stile esecutivo in cui
coesistono un assoluto rigore e una sorprendente libertà istintiva,
Stephen Rice e il Brabant Ensemble si rivelano gli interpreti ideali di questo repertorio quanto mai impegnativo e, grazie a un
fraseggio morbidissimo e a sonorità molto luminose, riescono a
ridare piena vita a queste opere di incomparabile complessità.
Il Brabant Ensemble su HYPERION:
THOMAS CRECQUILLON NICOLAS GOMBERT
MISSA MORT M’A PRIVÉ
TRIBULATIO ET ANGUSTIA
CDA67596 (CD alto prezzo) CDA67614 (CD alto prezzo)
FRANZ JOSEPH HAYDN
20
The London Haydn Quartet
QUARTETTI PER ARCHI OP.
CDA67877 (2 CD al prezzo di 1)
La splendida raccolta di quartetti fatta pubblicare da Haydn
come op. 20 è giustamente considerata una delle pietre miliari
della storia del quartetto per archi, in quanto per scrivere i sei
lavori dai toni contrastanti che lo compongono Haydn adottò
tecniche compositive che nei decenni successivi sarebbero state
prese a modello da schiere di compositori in ogni parte d’Europa. In particolare, in questi quartetti si nota una deviazione dalla
leggerezza dei quartetti op. 9 e op. 17 verso una maggiore intensità emotiva e un’invenzione melodica dai toni più seri.
Sotto il profilo stilistico,
questi lavori presentano
una scrittura raffinata e di
straordinaria consistenza,
basata su un’ampia varietà
di forme e di stili, con un
sapiente dosaggio di dinamiche e di energia. Inoltre,
l’intreccio polifonico si
arricchisce di contenuti
drammatici e il violoncello viene liberato sempre più spesso dall’ingrata funzione di
basso continuo, dialogando spesso su un piano di sostanziale
parità con gli altri tre strumenti. Con questa lettura elegante,
luminosa e spesso irresistibilmente vivace, il London Haydn
Quartet conferma di essere tra gli interpreti più autorevoli del
repertorio cameristico haydniano.
DIETERICH BUXTEHUDE
INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO
Christopher Herrick, organo
– VOLUME 4
CDA67876 (CD alto prezzo)
D. Buxtehude: Praeambulum BuxWV158; Ich ruf
zu dir, Herr Jesu Christ
BuxWV196; Praeludium
BuxWV148; Canzonetta
BuxWV167;
Toccata
BuxWV156; Christ unser
Herr zum Jordan kam
BuxWV180;
Fuga
BuxWV176; Nun lob,
mein Seel, den Herren
BuxWV214; Canzona BuxWV173; Toccata BuxWV164; Gott
der Vater wohn uns bei BuxWV190; Canzonetta in la minore;
Passacaglia BuxWV161; Wie schön leuchtet der Morgenstern BuxWV223; Nun komm, der Heiden Heiland
BuxWV211; Der Tag, der ist so freudenreich BuxWV182; In
dulci iubilo BuxWV197; Praeludium BuxWV142
Il quarto volume dell’integrale delle opere per organo di
Dieterich Buxtehude varata dalla Hyperion vede Christopher
Herrick alla consolle del magnifico organo della Cappella del
Trinity College di Cambridge.
Tutti i lavori presentati in questo splendido disco furono
composti oltre tre secoli fa, in un’epoca in cui le stampe musicali costituivano ancora una rarità e gli organisti dovevano
essere in possesso di una spiccata propensione per l’improvvisazione.
In questa irresistibile registrazione Herrick sfoggia tutto il
suo straordinario talento comunicativo e le sue ispirate interpretazioni sono talmente brillanti e coinvolgenti da sembrare
quasi improvvisate.
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Columns - SETTEMBRE 2011
AA.VV.
JOHANN SEBASTIAN BACH
MUSICA PER ENRICO V E I LANCASTER
VARIAZIONI GOLDBERG
Binchois Consort, Andrew Kirkman
Leopold String Trio
CDA67868 (CD alto prezzo)
Enrico V: Gloria Anonimo: Antifone e Responsorio da The Office for St
John of Bridlington;
Asperges me, Domine;
Missa Quem malignus
spiritus; Ave regina caelorum; Gloriosae virginis; Ite missa est – Agimus tibi gratias (Lucca
Choirbook); Tota pulchra es L. Power: Ave regina caelorum; Gloriosae virginis T. Damett: Salvatoris mater / O Georgi Deo care J.
Cooke: Alma proles / Christi miles N. Sturgeon: Salve
mater Domini / Salve templum gratie W. Frye: Ave regina
caelorum a 4
In questo disco di straordinaria suggestione il Binchois
Consort rivela tutta la bellezza e la grandiosità della musica che veniva eseguita ogni giorno nelle cappelle più
importanti dell’Inghilterra del XV secolo, mettendone
in evidenza gli stili e i generi principali, alcuni dei quali
sorprendentemente brillanti e virtuosistici. Il programma
comprende una serie di opere sacre cerimoniali composte
sia per re Enrico V sia per invocare Giovanni di Bridlington, santo patrono della casa dei Lancaster, e alcuni mottetti dalla scrittura molto elaborata.
Le autorevoli note di copertina firmate da Philip Weller
collocano queste opere nel loro giusto contesto storico
e l’interpretazione del Binchois Consort raggiunge vertici che non temono confronto da nessun altro ensemble
specializzato in musica antica oggi in circolazione. Ogni
nuance viene espressa con la dovuta enfasi e ogni frase è
eseguita con la giusta espressività: un disco davvero imperdibile!
CDA67826 (CD alto prezzo)
La Hyperion è orgogliosa
di presentare un nuovo
splendido disco del Leopold String Trio, uno delle stelle più luminose
della galassia cameristica
dell’etichetta londinese.
Le Variazioni Goldberg
di Bach sono considerate
tra le più grandi opere
per strumento a tastiera
di tutti i tempi. Concepita per un clavicembalo a due manuali, quest’opera vanta un linguaggio talmente universale
da diventare nel corso dei secoli successivi uno dei modelli più popolari per gli arrangiamenti, tra i quali meritano di
essere ricordati quello per due pianoforti di Joseph
Rheinberger, quello per quartetto di legni di Andrei
Eshpai, quello per organo di Jean Guillou, quello per chitarra di József Eötvös e la brillante parafrasi Gilded
Goldbergs di Robin Holloway presentata dalla Hyperion
alcuni anni fa (CDA67360). La trascrizione di Dmitri
Sitkovetsky venne scritta nel 1985 per celebrare il terzo
centenario della nascita di Johann Sebastian Bach e fu dedicata alla memoria di Glenn Gould, la cui straordinaria
registrazione delle Variazioni Goldberg effettuata nel
1955 per la Columbia divenne nel giro di pochissimo tempo un best seller e fece conoscere quest’opera straordinaria a una intera generazione. L’arrangiamento di Sitkovetsky è un’opera affascinante e deliziosa, soprattutto se
ascoltata nella vigorosa e sensibile interpretazione del
Leopold String Trio.
Il Leopold String Trio su HYPERION:
Il Binchois Consort su HYPERION:
AA.VV.
GUILLAUME DUFAY
A MARRIAGE OF ENGLAND AND BURGUNDY
MESSA PER SANT’ANTONIO ABATE
CDA67129 (CD alto prezzo) CDA67474 (CD alto prezzo)
6
SERGEI IVANOVIC TANEYEV
AA.VV.
TRII PER ARCHI
TRII PER ARCHI
CDA67573 (CD alto prezzo) CDA67429 (CD alto prezzo)
Columns - SETTEMBRE 2011
CONSTANT LAMBERT
SUMMER’S LAST WILL AND TESTAMENT
English Northern Philharmonia, David Lloyd-Jones
CDH55388 (CD medio prezzo)
REYNALDO HAHN
OPERE CAMERISTICHE
Room-Music
CDH55379 (CD medio prezzo)
C. Lambert: The Rio
Grande; Aubade héroïque;
Summer’s Last Will and Testament
RECORD OF THE YEAR
(THE INDEPENDENT)
- CRITICS’ CHOICE.
(GRAMOPHONE) – PENGUIN GUIDE ROSETTE
R. Hahn: Sonata per violino e pianoforte; Soliloque et Forlane; Notturno
in mi bemolle maggiore;
Romanza in la maggiore;
Quartetto n. 3 per archi e
pianoforte; Si mes vers
avaient des ailes
SEBASTIAN KNÜPFER
JOSQUIN DESPREZ
OPERE SACRE
MISSA PANGE LINGUA
The King’s Consort, Robert King
Westminster Cathedral Choir, James O’Donnell
CDH55393 (CD medio prezzo)
CDH55374 (CD medio prezzo)
S. Knüpfer: Vom Himmel hoch,
da komm ich her; Was mein Gott
will, das gescheh allzeit; Wenn
mein Stündlein vorhanden ist;
Ach Herr, strafe mich nicht in deinem Zorn; Quemadmodum desiderat cervus; Super flumina Babylonis; Jesus Christus, unser
Heiland; Die Turteltaube lässt
sich hören
EDITOR’S CHOICE (GRAMOPHONE) - CRITIC’S CHOICE (INTERNATIONAL RECORD REVIEW)
JOHANN SCHELLE
J. Desprez: Missa Pange
lingua; Planxit autem David; Vultum tuum deprecabuntur
TOMÁS LUIS DE VICTORIA
MISSA VIDI SPECIOSAM E MOTTETTI
OPERE SACRE
The King’s Consort, Robert King
Westminster Cathedral Choir, David Hill
CDH55358 (CD medio prezzo)
CDH55373 (CD medio prezzo)
J. Schelle: Lobe den Herrn,
meine Seele; Wohl dem, der
den Herren fürchtet; Aus der
Tiefen; Herr, lehre uns bedenken; Gott, sende dein Licht;
Komm, Jesu, komm; Christus,
der ist mein Leben; Christus
ist des Gesetzes Ende; Vom
Himmel kam der Engel Schar
CRITICS’ CHOICE (GRAMOPHONE)
T.L. de Victoria: Ave Maria a 4; Ave maris stella;
Ne timeas, Maria; Sancta
Maria, succurre miseris;
Vidi speciosam; Missa
Vidi speciosam
CRITICS’
CHOICE
(GRAMOPHONE)
7
Columns - SETTEMBRE 2011
WOLFGANG AMADEUS MOZART
LIEDER
Joan Rodgers, soprano; John Mark Ainsley, tenore
Roger Vignoles, pianoforte
SERGEI RACHMANINOV
33 E OP. 39
Howard Shelley, pianoforte
ÉTUDES-TABLEAUX OP.
CDH55403 (CD medio prezzo)
CDH55371 (CD medio prezzo)
W.A. Mozart: Abendempfindung K.523; Oiseaux, si tous les ans K.307;
Dans un bois solitaire
K.308; An die Freude
K.53; An die Einsamkeit
K.391; Wie unglücklich
bin ich nit K.147; Komm,
liebe Zither K.351; Der
Zauberer K.472; An Chloe
K.524; Das Lied der Trennung K.519; Das Veilchen K.476; Ridente la calma K.152;
An die Freundschaft K.148; Die Zufriedenheit K.473; Des
kleinen Friedrichs Geburtstag K.529; Die kleine Spinnerin
K.531; An die Hoffnung K.390; Als Luise die Briefe K.520;
Das Traumbild K.530; Lied der Freiheit K.506; Die Alte
K.517; Das Kinderspiel K.598; Sehnsucht nach dem Frühlinge K.596; Im Frühlingsanfang K.597; Die ihr des unermesslichen Weltalls K.619
TOMÁS LUIS DE VICTORIA
MISSA DUM COMPLERENTUR, INNI E SEQUENZE
Westminster Cathedral Choir, James O’Donnell
CDH55452 (CD medio prezzo)
T.L. de Victoria: Veni
Sancte Spiritus; Dum
complerentur; Missa Dum
complerentur;
Popule
meus; Vexilla regis; Veni
Creator Spiritus; Pange
lingua gloriosi; Lauda
Sion salvatorem
100 GREATEST DISCS OF THE DECADE
(CLASSIC CD).
AA.VV.
A SONG FOR FRANCESCA
Andrew Lawrence-King, arpa; Gothic Voices, Christopher Page
CDH55291 (CD medio prezzo)
Andreas de Florentia:
Astio non morì mai; Per la
ver’onestà Giovanni da
Cascia: Quando i oselli
canta; Constantia; Quando la stella F. Landini:
Amor mi fa cantare a la
Francesca; Non na el so
amante; Ochi dolenti mie;
Per seguir la sperança G.
Dufay: O regina seculi/
Reparatrix Maria; Quel fronte signorille in paradiso Loqueville: Puisque je suy amoureux; Pour mesdisans ne pour leur
faulx parler; Confort d’amours; Qui ne veroit que vos deulx
yeulx Lantins: Plaindre m’estuet Haucourt: Je demande ma
bienvenue Grossin: Va t’ent souspir
VINCITORE DEL GRAMOPHONE AWARD
8
ANTON BRUCKNER
MESSA IN FA MINORE. SALMO
150
Corydon Singers, Matthew Best, direttore
CDH55332 (CD medio prezzo)
CRITICS’ CHOICE
(GRAMOPHONE)
Gergiev
Mahler
integrale delle sinfonie
GUSTAV MAHLER
SINFONIA N. 9
London Symphony Orchestra, Valery Gergiev
Questo disco chiude trionfalmente l’integrale delle sinfonie di Gustav Mahler portata
avanti dalla London Symphony Orchestra diretta da Valery Gergiev e accolta con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Mahler scrisse la Nona
Sinfonia in un periodo di grande sofferenza sia fisica sia morale, uno stato d’animo che
trova piena espressione nella musica, di volta in volta inquieta e serena, energica e delicata, che tratteggia con commovente sincerità le emozioni del compositore e si chiude
con una toccante coda nella quale Mahler sembra accettare l’idea della sua mortalità.
Una degna conclusione per uno dei progetti sinfonici più grandiosi degli ultimi tempi.
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Gergiev
Columns - SETTEMBRE 2011
ERMANNO WOLF-FERRARI
OPERE ORCHESTRALI
Münchner Rundfunkorchester, Ulf Schirmer
CPO777567 (CD alto prezzo)
E. Wolf-Ferrari: Triptychon op. 19; Arabeschi su
un’aria di Ettore Tito op.
22; Divertimento op. 20;
Suite Veneziana op. 18
Sebbene oggi sia difficile
da credere, nei due decenni
precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale
Ermanno Wolf-Ferrari era
uno dei compositori d’opera viventi più eseguiti del mondo, come Giacomo Puccini
e Richard Strauss. I suoi continui successi gli consentirono di
condurre una vita agiata, tuttavia l’ingresso nella prima guerra
mondiale dell’Italia contro la Triplice Alleanza mandò in frantumi una carriera che sembrava avviata a raggiungere i massimi livelli. Questo terribile conflitto – che lui stesso definì una
guerra tra la sua patria per parte di madre e quella per parte di
padre – finì per prostrarlo, non solo nell’animo. Al crollo fisico
fece seguito una profonda crisi creativa e, anche se dopo la fine
della guerra questo disturbo venne superato, Wolf-Ferrari non
riuscì più a raggiungere i successi che avevano segnato la prima
fase della sua carriera. All’inizio degli anni Trenta Wolf-Ferrari
si congedò dai teatri dell’opera e compose la serie di lavori orchestrali che la CPO presenta oggi in questo bellissimo disco.
Anche se a giudicare dai loro titoli – Divertimento, Arabeschi e
Suite Veneziana – sarebbe difficile crederlo, queste opere sono
pervase da un’ombra di profonda malinconia. Si tratta infatti di
opere scritte per dare l’addio al pubblico, esattamente come i
lavori dell’estrema fase creativa di Richard Strauss e di Hans
Pfitzner. Per questi tre compositori (e altri artisti della loro generazione) il periodo del romanticismo e della pura bellezza era
ormai definitivamente finito.
WILHELM STENHAMMAR
3, 4, 5 E 6
Oslo String Quartet
QUARTETTI PER ARCHI N.
CPO777426 (2 SACD alto prezzo)
«Questo lavoro richiede tutte le mie energie e le prove dei quartetti di Sten mi ha impegnato completamente. Lavoriamo come
pazzi senza concederci la minima distrazione. Personalmente
mi sento coinvolto molto più che in qualsiasi altra occasione,
10
perché ho capito l’essenza di questo lavoro con una lucidità così
disperata da sognarmelo anche di notte».
Con queste parole Tor Aulin
descrisse la profonda empatia che sentì durante le prove per la prima esecuzione
del Quartetto n. 4 del suo
amico Wilhelm Stenhammar. Purtroppo Stenhammar continua ancora oggi a
far parte di quella schiera di
compositori che potremmo
definire illustri sconosciuti,
sebbene tutte le sue opere siano caratterizzate da un livello artistico decisamente elevato. In questa eccezionale nuova registrazione in DSD degli ultimi quattro quartetti per archi di Stenhammar l’Oslo String Quartet dimostra al di là di qualsiasi dubbio
che il compositore svedese merita uno spazio di gran lunga
maggiore di quello che gli è stato riservato fino a oggi.
JULIUS ROENTGEN
CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N.
2 E N. 4
Matthias Kirschnereit, pianoforte
NDR Radiophilharmonie Hannover, David Porcelijn
CPO777398 (CD alto prezzo)
Julius Roentgen non fu solo
un pianista di grande talento, ma scrisse anche concerti per pianoforte e orchestra
di notevole valore stilistico.
Il Concerto n. 2 venne portato a termine nell’estate del
1879, uno dei periodi più
felici della vita di Roentgen. Quest’opera fu eseguita per la prima volta a
Lipsia il 27 ottobre del 1881, ottenendo un grandissimo successo. Sotto il profilo stilistico, questo concerto presenta parecchi
elementi del Romanticismo tedesco, con il Classicismo di Lipsia
che si combina in maniera sorprendentemente felice con le linee
eleganti e leggere di Mendelssohn e le strutture più elaborate di
Schumann e di Brahms. A dispetto della grande ammirazione
che provava nei confronti di Beethoven e di Brahms, va detto
che nei suoi quattro concerti per pianoforte e orchestra Roentgen
inserì ben poche reminiscenza degli stili di questi grandi compositori. In una lettera dell’11 febbraio del 1907 Roentgen confidò
al suo amico Edvard Grieg che quest’opera era «terribilmente
difficile», un giudizio tutt’altro che esagerato, soprattutto per
quanto riguarda i passaggi più animati dell’ultimo movimento.
Secondo alcuni addetti ai lavori, sarebbe proprio questa la ragione per cui dopo il 1907 nessun pianista si prese più la briga di
affrontare il Concerto n. 4 di Roentgen, un fatto che ci rende
Columns - SETTEMBRE 2011
ancora più felici nel presentare questa straordinaria registrazione
effettuata per la CPO dal grande virtuoso tedesco Matthias Kirschnereit.
MIECZYSLAW WEINBERG
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI
Quatuor Danel
- VOLUME 5
CPO777566 (CD medio prezzo)
M. Weinberg: Quartetto per archi n. 1 op. 2/141; Quartetto per
archi n. 3 op. 14; Quartetto per
archi n. 10 op. 85; Capriccio per
archi op. 11; Aria per archi op. 9
Con questo splendido disco l’integrale dei quartetti
per archi di Mieczyslaw
Weinberg curata per la CPO
dal Quatuor Danel approda
al quinto volume. Weinberg
compose il suo primo quartetto per archi a Varsavia nel 1937, un
anno prima che Shostakovich si accostasse per la prima volta
a questo genere. In seguito Weinberg adottò un atteggiamento
molto critico nei confronti di questo quartetto giovanile, un fatto
che 48 anni più tardi lo spinse a sottoporlo a una profonda revisione, che contribuì a renderla meno spigolosa. Il Quartetto
n. 3 di Weinberg è un’opera molto ambiziosa divisa in tre movimenti di ampio respiro che si susseguono senza soluzione di
continuità. Quando compose il Quartetto n. 10, Weinberg era
ormai giunto alle soglie dello stile della sua estrema maturità,
che presenta gli stessi tratti scarni, ellittici ed enigmatici del
suo grande amico Shostakovich. Un nuovo grande successo del
Quatuor Danel, che si conferma tra migliori formazioni cameristiche specializzate nel repertorio del XX secolo in circolazione.
GIOVANNI VALENTINI
MUSICHE CONCERTATE (1619)
La Capella Ducale, Musica Fiata, Roland Wilson
CPO777533 (CD alto prezzo)
Il veneziano Giovanni Valentini è considerato uno
dei migliori allievi di Giovanni Gabrieli, che gli insegnò molto più delle nozioni
di base che forniva alla
maggior parte dei numerosi
musicisti italiani e stranieri
che si recarono a studiare da
lui. Nel 1619 Valentini diede alle stampe le Musiche
concertate come terzo libro di madrigali e nel 1626, quando era
già stato chiamato a ricoprire la carica di direttore musicale della
corte di Vienna, aveva già raggiunto diversi prestigiosi obiettivi
professionali. Analogamente a Lully, Valentini concepì uno stile
molto personale che venne identificato con lo stile della corte
asburgica e che venne imitato da parecchi compositori contemporanei. Tutti i brani contenuti nelle Musiche concertate rivelano una sorprendente vena sperimentale, un fatto che comunque
non elimina la grande propensione per la sintesi di Valentini. Nel
corso del XX secolo molti eminenti musicologi hanno sottovalutato la grande bellezza e l’innegabile valore artistico di
quest’opera, posponendola spesso sotto l’aspetto dell’importanza storica agli altri lavori pervenutici di Valentini. Solo di recente di studiosi hanno iniziato a rendersi conto del grande valore di
questa raccolta e questa splendida registrazione degli ensemble
La Cappella Ducale e Musica Fiata diretti da Roland Wilson
contribuisce a colmare una grave lacuna nella nostra conoscenza
del repertorio vocale del XVII secolo.
CHARLES KOECHLIN
OPERE PER ORGANO
Christian Schmitt, organo
CPO777512 (SACD alto prezzo)
C. Koechlin: Choral en Fa op.
90bis; Deux Vocalises op. 212b;
Corale “Final du Requiem” op.
161; Sonatina III op. 107; Quattro Corali op. 98; Piece pour orgue op. 226; Fuga op. 133 II;
Adagio op. 201; Sonatina II op.
107; Adagio op. 211; Sonatina I
op. 107; Fugue modale op.
204bis
Considerato uno degli organisti più autorevoli della sua generazione, Christian Schmitt
presenta in questo splendido disco una interessantissima silloge
di opere – quasi tutte in prima registrazione mondiale! – di Charles Koechlin eseguite sul nuovo organo Goll della Marktkirche
di Hannover. Koechlin è considerato una sorta di fenomeno tra i
compositori francesi vissuti nella prima metà del XX secolo, in
quanto la profondità stilistica delle sue numerose e complesse
opere abbraccia un’infinità di generi e presenta parecchi elementi contraddittori. Inoltre Koechlin non fu un organista, ma un
pianista di buon talento e un compositore portato soprattutto per
i lavori orchestrali di ampio respiro. Nonostante questa fama,
le opere presentate in questo disco appaiono originali ed eccezionalmente innovative se messe a confronto con la produzione
coeva. Inoltre, a differenza delle opere degli organisti-compositori suoi contemporanei come Charles-Marie Widor, Olivier
Messiaen, Jehan Alain e altri, i lavori di Koechlin non sono concepiti per un organo specifico. A tratti alcuni spunti melodici e
contrappuntistici rivelano l’aspirazione di Koechlin a sviluppare
la tensione melodica presente nelle sue opere in una scrittura
11
Columns - SETTEMBRE 2011
definita e completamente strutturata. Un disco di sorprendente
bellezza, che saprà conquistare anche gli appassionati dai gusti
più difficili.
FRANZ LEHÁR
FRASQUITA
Solisti, Chor des Lehar Festivals; Franz Lehar-Orchester, V. Praxmarer
CPO777592 (2 CD alto prezzo)
Per Franz Lehár il 1919 fu
un anno estremamente produttivo, in quanto il grande
compositore di Komárno
portò a termine ben tre operette di grande successo,
Die blaue Mazur, Die gelbe
Jacke (che in seguito sarebbe stata rielaborata con il
titolo Das Land des
Lächelns) e Frasquita.
Lehár completò la riduzione per pianoforte nel novembre del
1920 e due anni più tardi l’operetta venne eseguita per la prima
volta al Theater an der Wien. Come si può notare anche nella
successiva Giuditta, Lehár era affascinato dall’idea di scrivere
un’operetta ispirata alla Carmen di Bizet. A ogni buon conto,
scrivendo Frasquita Lehár evitò di tratteggiare la «Carmen dai
ritmi troppo accentuati» che avrebbe messo in musica in Giuditta. Come scrisse giustamente il critico Ludwig Hirschfeld, la
Spagna di Lehár «confina con la Francia, l’Ungheria e la Boemia». Sebbene in Frasquita siano presenti le nacchere e danze
allora esotiche come il bolero cubano, il tango, l’habanera e la
valse spagnola, la scrittura di Lehár «accarezza i sensi» o – come
disse il suo primo biografo – rivela «sonorità dai tratti sensuali».
I critici dell’epoca sottolinearono la raffinatezza dell’orchestrazione di «questa recente operetta scritta per la maggior parte
senza soluzione di continuità da un numero all’altro» e dichiararono che «tra i compositori di operette dei giorni nostri» Lehár
«non conosce rivali nel proporre e nel collegare tra loro sempre
nuovi spunti melodici».
VICTOR HERBERT
OPERE ORCHESTRALI
Maximilian Hornung, violoncello
Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim, S. Tewinkel
CPO777576 (CD alto prezzo)
V. Herbert: Serenata per orchestra d’archi; Sette Pezzi per violoncello e orchestra d’archi; Tre Pezzi per orchestra d’archi
Victor Herbert fu uno dei musicisti più eclettici della sua generazione e svolse con successo le professioni di direttore d’orchestra, di violoncellista e di compositore sia di “musica seria” sia
di melodie popolari.
12
Dopo aver trascorso la sua
giovinezza in Germania,
Herbert si trasferì negli Stati Uniti per cercare fama e
fortuna. Herbert cominciò
la sua carriera nel Nuovo
Mondo come violoncellista
d’orchestra, diventando ben
presto solista, poi assistente
del celebre direttore Anton
Seidl e quindi direttore della banda del 22° Reggimento della Guardia Nazionale di New
York. In seguito fondò la Victor Herbert Orchestra, con la quale
ottenne nel giro di pochissimo tempo un grande successo soprattutto grazie a un indovinato mix di celebri brani di musica classica e di brani più leggeri. Antonín Dvorák giudicò in maniera
molto lusinghiera il Concerto per violoncello e orchestra di Herbert, ma purtroppo quest’opera molto ambiziosa non gli portò i
guadagni che aveva sperato. Di fronte a questo risultato poco
felice, Herbert non tardò a rendersi conto che avrebbe potuto
guadagnare molto di più con brani di puro divertimento che con
opere sinfoniche di ampio respiro. In possesso di un’incredibile
capacità lavorativa, Herbert fu considerato un vero genio della
melodia, sempre pronto a inventare sui due piedi temi di irresistibile bellezza. Queste caratteristiche lo resero il maestro incontrastato dell’operetta americana. Questo disco propone alcune
bellissime opere per violoncello e orchestra nella splendida interpretazione di Maximilian Hornung e della eccellente
Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim diretta da Sebastian Tewinkel.
AA.VV.
VESPRI DA CAMERA - PICCOLI CAPOLAVORI DEL BAROCCO ITALIANO
C. Wilkinson, mezzosoprano; G. Glenton, cornetto; The Gonzaga Band
CHAN0782 (CD alto prezzo)
O. Tarditi: Domine ad adiuvandum; Nisi Dominus A. Banchieri: Dixit Dominus; Magnificat
G.P. Cima: Sonata per cornetto
G. Finetti: Laudate pueri A. Piccinini: Toccata per tiorba F. Petrobelli: Laetatus sum G. Frescobaldi: Canzon terza per strumento grave e organo; Capriccio
sopra un soggetto per clavicembalo N. Monferrato: Lauda Jerusalem A. Crotti: Sonata sopra Sancta Maria M. Cazzati: Regina caeli
G.F. Sances: Ave maris stella
Importante liturgia serale della chiesa cattolica, i vespri hanno
fornito lo spunto e l’ispirazione per alcune delle opere più son-
Columns - SETTEMBRE 2011
tuose della storia della musica. Va comunque detto che nel corso
del XVII secolo molte chiese non disponevano dei complessi
necessari per eseguire opere grandiose come il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi. Molte delle chiese più piccole trovarono un compromesso per la celebrazione vespertina nell’esecuzione di brani cameristici di dimensioni ridotte. Questa
consuetudine spinse molti compositori del XVII secolo a scrivere opere concepite per pochi cantanti ed ensemble strumentali
poco numerosi, come quelle che vengono eseguite in questo
disco dalla Gonzaga Band. In questo modo i salmi di Banchieri, Finetti, Petrobelli e Monferrato vengono inframmezzati da
una serie di brillanti brani strumentali di Tarditi, Cima, Piccinini, Frescobaldi, Crotti, Sances e Cazzati. La Gonzaga Band è
stata fondata nel 1997 dal cornettista Jamie Savan per eseguire
con un approccio storicamente informato il repertorio vocale e
strumentale del XVI e del XVII secolo e in questa registrazione
accoglie tra le proprie fila il mezzosoprano Clare Wilkinson e il
cornettista Gawain Glenton.
FRANZ JOSEPH HAYDN
INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE
Jean-Efflam Bavouzet, pianoforte
– VOLUME 3
CHAN10689 (CD alto prezzo)
F.J. Haydn: Sonata n. 16 Hob.
XVI: 14; Sonata n. 29 Hob. XVI:
45; Sonata n. 33 Hob. XVI: 20;
Sonata n. 38 Hob. XVI: 23; Sonata n. 42 Hob. XVI: 27
Dopo essere stato insignito
dalla stampa specializzata
di tutto il mondo di un gran
numero di riconoscimenti
di grande prestigio, JeanEfflam Bavouzet presenta
il terzo volume della sua integrale delle sonate per pianoforte
di Franz Joseph Haydn. Questo progetto fa seguito all’integrale
delle opere per pianoforte di Claude Debussy e ad alcune registrazioni che hanno visto il pianista francese accompagnato
da alcuni dei migliori direttori in circolazione. Anche se nel
corso degli anni molti pianisti hanno affrontato su disco le sonate di Haydn, secondo Bavouzet nelle opere del compositore
di Rohrau c’è sempre uno spiraglio che lascia spazio a nuove
interpretazioni. «Molti appassionati tendono a dimenticare che
Haydn lasciò nei manoscritti delle sue opere per tastiera pochissime indicazioni sulle nuances, sul fraseggio e sugli stacchi di
tempo. Da un lato questa carenza non fa altro che rendere ancora
più affascinanti queste sonate, ma dall’altro crea molti problemi
e non pochi rischi per l’esecutore, che deve cercare di ricostruire
un universo espressivo e logiche interne, nella speranza di non
stravolgere troppo le intenzioni del compositore ». Per questo
disco Bavouzet ha deciso di utilizzare un pianoforte Yamaha in
grado di esprimere le sonorità che aveva in mente per l’esecu-
BÉLA BARTÓK
CONCERTI N. 1 E 2 PER VIOLINO E ORCHESTRA
James Ehnes, violino e viola
BBC Philharmonic Orchestra, Gianandrea Noseda
B. Bartók: Concerto n. 1 per violino e
orchestra; Concerto
n. 2 per violino e orchestra; Concerto per
viola e orchestra
Accompagnato dalla
BBC Philharmonic
Orchestra diretta da
Gianandrea Noseda,
James Ehnes esegue
in questo disco i due
concerti per violino
e orchestra di Béla
Bartók con lo strai migliori a prezzo speciale
ordinario Stradivari
“Marsick” del 1715 e
il Concerto per viola e
€
orchestra con il Rolla
(prezzo consigliato - fino al 31.10.2011)
costruito da Giuseppe Guadagnini nel 1793. Bartók compose il Concerto n. 1 nel
1908 per la giovane violinista Stefi Geyer per la quale all’epoca
provava una romantica passione. In seguito il compositore ungherese accantonò questo concerto, che venne eseguito nuovamente solo mezzo secolo dopo la sua prima esecuzione. Il Concerto n. 2 fu commissionato dal violinista ungherese Zoltán
Székely quasi trent’anni dopo il completamento del Concerto
n. 1. Per questa commissione Bartók avrebbe preferito scrivere
una serie di variazioni, ma Székely si dimostrò irremovibile e
disse che, dal momento che era lui a pagare per quest’opera,
il compositore ungherese avrebbe dovuto soddisfare le sue richieste. Bartók cedette a questa imposizione, ma in seguito non
mancò di precisare che aveva anche seguito il proprio estro,
come si può notare dal secondo movimento strutturato secondo
il modello del tema con variazioni e dal Finale. Il Concerto per
viola e orchestra è una delle ultime opere a cui Bartók lavorò.
Alla morte di Bartók quest’opera era ancora allo stato di schizzi
e fu portata a termine da Tibor Serly, sincero amico di Bartók.
Se paragonato con le opere precedenti di Bartók, questo concerto presenta una costruzione armonica piuttosto sobria e la
sottile vena melodica che pervade la maggior parte delle sue
opere, che si acuì sensibilmente nei suoi ultimi anni di vita.
PRIMA SCELTA
14.90
CHAN10690
Gianandrea Noseda dirige Bartók
su CHANDOS:
BÉLA BARTÓK (1881-1945)
CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA
Jean-Efflam Bavouzet, pianoforte
BBC Philharmonic Orchestra
Gianandrea Noseda
CHAN10610 (CD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE (GRAMOPHONE) ORCHESTRAL CHOICE (BBC MUSIC MAGAZINE)
13
Columns - SETTEMBRE 2011
zione delle opere in programma in questo disco, che comprende
la Sonata n. 16 in re maggiore, la Sonata n. 29 in mi bemolle
maggiore, la Sonata n. 33 in do minore, la Sonata n. 38 in fa
maggiore e la Sonata n. 42 in sol maggiore.
Già disponibili:
nella quale il tenore viene accompagnato dagli archi, dall’arpa
e dal pianoforte. Eseguita dal baritono Christopher Purves, Les
Espaces du sommeil costituisce un altro valido esempio del carattere lirico che avrebbe pervaso le opere orchestrali composte
da Lutoslawski nell’ultima fase della sua carriera. Chantefleurs
et Chantefables è basata su nove brani intrisi di una sottile vena
umoristica che esplorano la sbrigliata fantasia e i colori vivaci
del mondo naturale visto attraverso gli occhi innocenti di un
bambino. Già disponibile il volume dedicato alle Opere Orchestrali con i medesimi interpreti CHSA5082 (CD alto prezzo).
RICHARD WAGNER
– VOLUME 4
Royal Scottish National Orchestra, Neeme Järvi, direttore
TRASCRIZIONI
INTEGRALE DELLE SONATE
PER PIANOFORTE – VOLUME 1
CHAN10586 (CD alto prezzo)
INTEGRALE DELLE SONATE
PER PIANOFORTE – VOLUME 2
CHAN10668 (CD alto prezzo)
WITOLD LUTOSŁAWSKI
OPERE VOCALI
L. Crowe, T. Spence, C. Purves, BBC Symphony Orchestra, E. Gardner
CHAN10688 (CD alto prezzo)
W. Lutosławski: Chantefleurs et Chantefables; Silesian Triptych; Sleep, sleep;
Lacrimosa; Les Espaces du
sommeil; Paroles tissées
La BBC Symphony Orchestra guidata da Edward
Gardner presenta il secondo volume dedicato al
repertorio polacco con una
bella antologia di lavori
vocali di Witold Lutoslawski. L’orchestra inglese viene affiancata da Lucy Crowe, Toby Spence e Christopher Purves, grandi
protagonisti di alcune delle opere giovanili per voce e orchestra
del grande compositore polacco e di tre lavori di ampio respiro
composti dopo il 1960, Paroles tissées, Les Espaces du sommeil
e Chantefleurs et Chantefables. Tra le opere composte durante il periodo giovanile, il Lacrimosa è l’unico frammento pervenutoci di un Requiem mai portato a termine e l’unico brano
sacro scritto da Lutoslawski. In completo contrasto si pone il
Silesian Triptych, un’opera scritta al culmine della Guerra Fredda, quando la dottrina sovietica imponeva musica in grado di
infiammare i cuori di folle oceaniche. Queste due opere vedono assoluta protagonista Lucy Crowe, che sfoggia un luminoso
timbro sopranile. Dieci anni dopo la fine della seconda guerra
mondiale la Polonia riuscì a risollevarsi dall’oppressione culturale in cui era caduta e per Lutoslawski ebbe inizio un periodo
di profonda evoluzione. Nella prima metà degli anni Sessanta la
sua musica era pervasa da una incontenibile energia, mentre a
partire dal 1965 sviluppò sonorità molto più intime. Questo nuovo stile venne presentato per la prima volta in Paroles tissées,
14
CHSA5092 (SACD alto prezzo)
R. Wagner: Die Meistersinger:
an Orchestral Tribute; Entreacte
tragique n. 1; Entreacte tragique
n. 2; Eine Faust-Ouvertüre; Ouverture a Columbus
Questo disco presenta
l’arrangiamento sinfonico
realizzato dal compositore
e percussionista olandese
Henk de Vlieger dei Maestri cantori di Norimberga,
l’unica opera comica composta da Wagner e l’unica ambientata
in un’epoca e in un luogo ben definiti anziché in un passato leggendario immerso nei miti germanici. La vicenda di quest’opera
si svolge a Norimberga verso la metà del XVI secolo e si riallaccia alla gilda dei maestri cantori, un’associazione di poeti e
musicisti dilettanti che si accostarono alla musica con un solido
approccio artigianale. Wagner lasciò i due entreactes tragiques
incompiuti e oggi possiamo ascoltarli nell’orchestrazione portata a termine da De Vlieger. Il programma è completato dalle
poco eseguite ouverture di Columbus e Eine Faust-Ouvertüre.
Composta nel 1835 in un gradevole stile weberiano, l’ouverture
a Columbus era basata sulla celebre opera teatrale di Theodor
Apel e precedette di un lustro la Eine Faust-Ouvertüre, che venne portata a termine nel 1840. Traendo ispirazione dal poema
di Goethe, questa grandiosa ouverture divenne l’archetipo insieme alla Sinfonia fantastica di Hector Berlioz della musica a
programma che fece furore nella seconda metà del XIX secolo.
Già disponibili con gli stessi interpreti:
TRASCRIZIONI - VOL. 1
TRASCRIZIONI - VOL. 2
TRASCRIZIONI - VOL. 3
CHSA5060 (SACD alto prezzo) CHSA5077 (SACD alto prezzo) CHSA5087 (SACD alto prezzo)
Columns - SETTEMBRE 2011
KURT SCHWERTSIK
OPERE ORCHESTRALI
BBC Philharmonic Orchestra, H. K. Gruber
CHAN10687 (CD alto prezzo)
K.
Schwertsik:
Baumgesänge op. 65;
Herr K. entdeckt Amerika
op. 101;, Nachtmusiken
op. 104
In questo disco vengono proposte tre opere di
Kurt Schwertsik nell’interpretazione della BBC
Philharmonic Orchestra
diretta da H.K. Gruber,
intimo amico di Schwertsik, con il quale ha fondato l’ensemble MOB art & tone ART e la Terza Scuola di Vienna.
Il Baumgesänge (Canto degli alberi) op. 65 fu composto nel
1992 su richiesta della ORF per il Wien Modern Festival di
quell’anno. Come ha detto lo stesso autore: «Gli alberi sono
amici. Salire su un albero è sempre stato per me fonte di gioia e lo è ancora oggi. Nei sei movimenti di quest’opera ho
cercato di dare voce agli alberi […] Chi cerca di dimenticare
i sogni della sua giovinezza ha perso tutto». In questo disco
possiamo ascoltare anche Herr K entdeckt Amerika op. 101,
un’opera ispirata ad Amerika, novella rimasta incompiuta di
Franz Kafka. Nonostante il titolo (Il signor K. scopre l’America), in quest’opera non c’è molto che possa essere definito
propriamente americano, sebbene l’andamento ondeggiante
e gli interventi della fanfara del primo movimento e il senso
degli ampi spazi aperti del terzo movimento contribuiscano
a sottolineare l’evidente senso di viaggio che pervade questa
musica. L’ultima opera composta da Schwertsik è Nachtmusiken op. 104, commissionata dalla BBC ed eseguita per la
prima volta nel 2010 a Manchester dalla BBC Philharmonic
Orchestra sotto la direzione di Gianandrea Noseda. Nei suoi
“pensieri notturni” Schwertsik presenta una serie di notturni
urbani, di elegie e di amare reminiscenze in un fascinoso mix
di passione, dolore e malinconia, da cui l’ascoltatore non può
che rimanere conquistato.
Già disponibile:
H.K. GRUBER
FRANKENSTEIN!! PERPETUUM MOBILE. DANCING IN THE DARK
BBC Philharmonic Orchestra, H.K. Gruber
CHAN10404 (CD alto prezzo)
RAFAEL KUBELIK DIRIGE BRUCKNER
Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, R. Kubelik
AUD95543 (CD medio prezzo)
A. Bruckner: Sinfonia n.
3 Wagner
La Terza Sinfonia di
Bruckner rende omaggio
all’amatissimo Richard
Wagner, a cui è anche
dedicata. Oltre a questo,
la Terza – sulla quale
Bruckner lavorò per oltre vent’anni – è anche il
primo esempio veramente
compiuto della monumentale concezione sinfonica del grande compositore di Linz, un insieme di sonorità brillanti e di
spunti liturgici, di un romanticismo dai tratti demoniaci e di
una incrollabile fede nel Paradiso. Grazie alla Audite è finalmente di nuovo disponibile la scultorea registrazione di
quest’opera realizzata dalla Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks diretta da Rafael Kubelik il 30 gennaio del
1970 presso la Herkules-Saal di Monaco di Baviera, un’occasione da non farsi assolutamente sfuggire.
EDVARD GRIEG
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 2
WDR Sinfonieorchester Köln, Eivind Aadland
AUD92579 (SACD alto prezzo)
E. Grieg: Due Melodie
elegiache per orchestra
d’archi op. 34 (Hjertesår;
Våren); Dai tempi di Holberg per orchestra d’archi
op. 40; Due Melodie per
orchestra d’archi op. 53
(Norsk; Det første møte);
Due Melodie nordiche per
orchestra d’archi op. 63 (I
folketonestil; Kulokk e
Stabbelåten)
Questo SACD costituisce il secondo dei cinque volumi
dell’integrale delle opere orchestrali di Grieg affidata dalla Audite alla WDR Sinfonieorchester diretta da Eivind
Aadland. Le opere per orchestra d’archi presentate in questo
disco sono magistrali arrangiamenti di lavori vocali e di brani
per pianoforte. Se gli arrangiamenti di canti popolari delle
15
Columns - SETTEMBRE 2011
Melodie elegiache op. 34 e delle Due Melodie op. 53 possono essere considerate una sorta di “prodotto da esportazione”
per i paesi non scandinavi, la suite Dai tempi di Holberg op.
40 rende omaggio a Ludvig Holberg, il caustico “Molière del
nord”, di cui nel 1884 si era celebrato a Bergen il secondo
centenario della nascita. Per solennizzare questo evento,
Grieg compose una suite “alla vecchia maniera” basata su
danze tipiche dell’ultima fase del Barocco, senza comunque
rinnegare il suo stile romantico. Le Due Danze nordiche op.
63 furono scritte da Grieg durante le tournée che lo videro
protagonista in molti paesi in veste di direttore d’orchestra,
quando in assenza di opere di ampio respiro, ampliò il suo
repertorio con una serie di brani di breve durata.
AA.VV.
OPERE FRANCESI PER CORNO E PIANOFORTE
Guglielmo Pellarin, corno; Federico Lovato, pianoforte
AUD97538 (CD alto prezzo)
C. Saint-Saëns: Romanza
per corno e pianoforte op.
36; Romanza per corno e
pianoforte op. 67 J.-M.
Damase: Sonata per corno e pianoforte J.-M. Defaye: ALPHA per corno e
pianoforte F. Poulenc:
Elegie per corno e orchestra P. Dukas: Villanelle
per corno e pianoforte
La storia del corno e la sua evoluzione tecnica hanno rivestito una grandissima importanza per gran parte della storia
della musica francese. Contrariamente a quanto avvenne
in Germania, i cornisti francesi evitarono di utilizzare per
parecchio tempo il corno a pistoni inventato nel corso del
XIX secolo, un fatto che si rifletté nello stile dei compositori francesi dell’epoca. L’abbinamento di opere per corno
e pianoforte del XIX e del XX secolo consente di mettere
a confronto le diverse tecniche esecutive dello strumento e
di notare lo sviluppo dal corno naturale a quello a pistoni, il
cui momento di passaggio è idealmente rappresentato dalla
Villanelle di Paul Dukas. I due musicisti italiani Guglielmo
Pellarin (corno) e Federico Lovato (pianoforte) fanno il loro
esordio nel catalogo Audite con un programma molto stimolante che comprende una bella silloge di opere di compositori
francesi, tra i quali spiccano i lavori di Jean-Michel Damase
e di Jean-Michel Defaye, due compositori contemporanei nel
cui stile fanno sorprendentemente capolino alcuni elementi
jazz. Da notare che la Sonata di Damase viene presentata in
prima registrazione mondiale.
16
MUSIC FROM EIGHTEENTH-CENTURY PRAGUE
ANTONÍN REICHENAUER
OPERE CAMERISTICHE
Musica Florea, Marek Štryncl, violoncello barocco e direzione
SU4056 (CD alto prezzo)
A. Reichenauer: Sonata
per due trombe, timpani,
violoncello, archi e basso continuo; Concerto
per oboe, archi e basso
continuo; Concerto per
violoncello, archi e basso continuo; Ouverture
per due oboi, fagotto, archi e basso continuo;
Concerto per violino, archi e basso continuo; Concerto per flauto, archi e basso
continuo
Pressoché sconosciuto fino a non molto tempo fa, Antonín
Reichenauer è oggi citato dagli appassionati del repertorio settecentesco come uno dei compositori più importanti
del Barocco boemo. Dopo il grande successo ottenuto dal
primo disco di concerti di Reichenauer, la Supraphon arricchisce la propria serie Music from Eighteenth-Century
Prague con un nuovo volume di lavori concertanti del
maestro boemo eseguiti in prima registrazione mondiale
dall’ensemble Musica Florea. Forte di un’esperienza ventennale nella riscoperta filologica del repertorio boemo
del XVIII secolo, oggi Musica Florea è considerato una
formazione di levatura internazionale con una discografia premiata con alcuni dei maggiori riconoscimenti della
stampa specializzata, tra cui il Cannes Classical Award e
il Diapason d’Or. L’assoluta padronanza degli strumenti
d’epoca e la vasta conoscenza della prassi esecutiva settecentesca dei membri dell’ensemble Musica Florea consentono loro di esaltare la ricchissima tavolozza sonora,
l’incantevole vena melodica e il trascinante virtuosismo
che caratterizzano i concerti di Reichenauer presentati in
questo disco.
Già disponibile:
ANTONÍN REICHENAUER
CONCERTI
Solisti, Musica Florea, Marek Štryncl
SU4035 (CD alto prezzo)
Erich Kunzel
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fino al 30.11.2011
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FIESTA!
RODGERS
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SONGBOOK PER ORCHESTRA
SONGBOOK PER ORCHESTRA
TELCD80278
TELCD80375
GERSHWIN: PORGY AND BESS,
’FAVORITE SELECTIONS’,
BLUE MONDAY - FEAT. CAB CALLOWAY
TELCD80434
THE BEAUTIFUL HOLLYWOOD
MAGICAL MUSICALS
TELCD80440
TELCD80483
THE VERY BEST OF KUNZEL, TOP 20
TELCD80401
& HAMMERSTEIN II:
LERNER
& LOEWE:
THE MAGICAL MUSIC OF DISNEY
TELCD80381
THE GREAT MOVIES SCORES
ON BROADWAY
MEGA MOVIES
MUSIC OF THE BEATLES
DAI FILMS DI STEVEN SPIELBERG
TELCD80498
TELCD80535
FEAT. KING’ SINGERS
TELCD80540
TELCD80495
TCHAIKOVSKY: 1812 OVERTURE,
GOT SWING! - FEAT, MANHATTAN TRANFERT
CLASSICS AT THE POPS
EPICS
CAPRICIIO ITALIANO, MARCIA SLAVA
J. PIZZARELLI, J SIEGEL
TELCD80595
TELCD80600
TELCD80541
TELCD80592
BALLET FAVORITES
RUSSIAN NIGHTS
GREAT FILM FANTASIES
THE NEVER-ENDING WALTZ
TELCD80625
TELCD80657
MUSIC FROM STAR WARS
TELCD80668
HARRY POTTER, LORD OF THE RING
TELCD80664
TCHAIKOVSKY: LO SCHIACCIANOCI
MASTER AND COMMANDER
RAVEL: BOLERO, BORODIN
VINTAGE CINEMA
‘FAVORITE SELECTIONS’
TELCD80674
TELCD80682
MUSIC FROM KISMET, BIZET
TELCD80708
SUITES FROM CARMEN
TELCD80703
10 CD a € 14,90
fino al 30.11.2011
NICE ‘N’ EASY
MUSIC OF THE BEATLES
CELEBRATING SINATRA
FEAT. KING’ SINGERS
TELSA60532
TELSA60540
TCHAIKOVSKY: 1812 OVERTURE
GOT SWING! - FEAT, MANHATTAN TRANFERT
EPICS
BALLET FAVORITES
CAPRICIIO ITLAIANO, MARCIA SLAVA
J. PIZZARELLI, J SIEGEL
TELSA60600
TELSA60625
TELSA60541
TELSA60592
ROZSA: TRE SUITES CORALI
THE NEVER-ENDING WALZT
RAVEL: BOLERO, BORODIN
VINTAGE CINEMA
DA BEN HUR, QUO VADIS, KING OF KINGS
TELSA60668
MUSIC FROM KISMET, BIZET
TELSA60708
TELSA60631
SUITES FROM CARMEN
TELSA60703
Nei migliori negozi o sul sito www.soundandmusic.com
Sound and Music srl
Via Mazzarosa, 105 55100 Lucca - Italia - Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115 - [email protected]
GAETANO DONIZETTI
LUCIA DI LAMMERMOOR
Natalie Dessay, Orchestra e Coro
del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Valery Gergiev
Gli appassionati di tutto il mondo hanno imparato ad aspettare
con ansia ogni nuova uscita della Mariinsky Live per ascoltare
i più grandi capolavori della letteratura russa – che spaziano da
lavori molto famosi come le sinfonie di Dmitri Shostakovich e
l’Ouverture 1812 di Ciaikovsky ad altri pressoché sconosciuti
come Il naso dello stesso Shostakovich e le opere di Rodion
Schchedrin – nella insuperabile direzione di Valery Gergiev.
Con questo cofanetto doppio offerto a un prezzo particolarmente
interessante l’etichetta del teatro di San Pietroburgo abbandona
per la prima volta il suo repertorio d’elezione per accostarsi al
massimo capolavoro di Gaetano Donizetti ispirato al celebre romanzo The Bride of Lammermoor di Sir Walter Scott. Il ruolo
della protagonista è interpretato dallo straordinario soprano francese Natalie Dessay, alla quale fanno corona alcuni dei migliori
cantanti del Teatro Mariinsky. Da parte sua, Gergiev aggiunge
una direzione brillante ed estremamente teatrale, che contribuisce a rendere questa versione della Lucia una delle novità più
interessanti del panorama discografico lirico degli ultimi tempi.
MAR0512 (2 SACD prezzo speciale)
RODION SHCHEDRIN
OPERE ORCHESTRALI
S. Aleksashkin, P. Kapustinskaya
E. Akimov, Orchestra e Coro
del Teatro Mariinsky
V. Gergiev, direttore
MAR0504 (2 SACD prezzo speciale)
IGOR STRAVINSKY
OEDIPUS REX. LES NOCES
S. Semishkur, E. Nikitin
E. Semenchuk, G. Depardieu
Orchestra e Coro del Teatro
Mariinsky di S. Pietroburgo,
V. Gergiev
MAR0510 (SACD alto prezzo)
RICHARD WAGNER
DMITRI SHOSTAKOVICH
PARSIFAL
IL NASO
G. Lehman, V. Urmana, R. Pape
E. Nikitin, A. Tanovitski,
N. Putilin, Orchestra e Coro del
Teatro Mariinsky
di San Pietroburgo, V. Gergiev
MAR0508 (4 SACD al prezzo di 3)
Solisti, coro e orchestra del Teatro
Mariinsky, V. Gergiev, direttore
MAR0501 (2 SACD a prezzo speciale)
Columns - SETTEMBRE 2011
AA.VV.
BOHEMIAN IMPRESSIONS
Czech Philharmonic Orchestra, Prague Philharmonia
Václav Neumann, Libor Pešek e Jiří Bělohlávek
BERNARDO PASQUINI
OPERE PER ORGANO
SU4058 (CD medio prezzo)
B. Smetana: Dai prati e
dai boschi di Boemia A.
Dvořák: Suite ceca op. 39
(Preludio. Pastorale; Romanza); Nel regno della
natura op. 91 J. Suk: Racconto d’estate op. 29 (Intermezzo – I musicisti ciechi) V. Novák: Suite moravo-slovacca op. 32 (Gli
amanti. Andante quasi allegretto; I musicisti di campagna. Allegro strepitoso) B.
Martinů: Idillio (Bouquet di fiori H.260) L. Janácek: La
piccola volpe astuta (Introduzione orchestrale); Danze di Lachi (I boscaioli) Z. Fibich: Idillio per orchestra al crepuscolo (Poema)
Bedrich Smetana, Antonín Dvořák, Leos Janácek e Bohuslav
Martinů sono giustamente considerati tra i massimi alfieri del
patrimonio musicale ceco. Per scrivere le loro opere questi
compositori si ispirarono spesso alla bellezza e ai motivi popolari della loro patria, che in questo modo riuscì a essere
conosciuta dagli appassionati di musica di tutto il mondo.
Sotto questo aspetto l’opera più rappresentativa è senza dubbio il ciclo La mia patria di Smetana, tuttavia anche molti altri compositori tradussero in musica il fascino del loro paese
come Janácek nelle Danze di Lachi, Novák nella Suite moravo-slovacca, Dvořák nella Suite ceca e Martinů nel Bouquet
di fiori. Significativamente intitolato Bohemian Impression,
questo disco presenta una ricca silloge delle opere che furono
ispirate dai paesaggi e dalla cultura della Boemia. Ascoltando
questo disco di fronte a voi si aprirà quasi per magia un paesaggio incantato in cui regnano l’amore, i colori, i profumi e
la serenità, dove vi sentirete davvero vivi.
Letizia Romiti, organo
TC631803 (CD alto prezzo)
B. Pasquini: Toccata VII;
Fantasia la, mi, fa, fa; Bergamasca; Ricercare in D, sol re;
Passagagli; Toccata Ad istanza del Melani; Versetti in fa;
Partite diverse di Follia; fantasia in e, la, mi; Canzona
Francese in f, fa, ut; Tastata
per il Signor Melani; Variationi per il Paggio Todesco; Toccata in sol minore; Pastorale
La Tactus prosegue con immutato impegno la propria esplorazione del repertorio organistico italiano del XVI e XVII secolo
con un nuovo CD dedicato alla produzione di Bernardo Pasquini, compositore originario di Massa Valdinievole, a cui in
precedenza aveva già dedicato due dischi di notevole interesse.
Sotto l’aspetto stilistico Pasquini si ispirò ai due massimi esponenti della scuola romana che lo avevano preceduto, Giovanni
Pierluigi da Palestrina e Girolamo Frescobaldi, e delineò magistralmente i principi didattici basati sull’insegnamento del basso
continuo e del ricercato “partimento” presenti anche nell’opera
di Alessandro Scarlatti e di Gaetano Greco e che dopo di lui
passarono a Leonardo Leo e a Francesco Durante. Scelti per la
maggior parte dal manoscritto autografo Ms. L.215 custodito
presso la Deutsche Staatsbibliothek di Berlino e considerato la
fonte più affidabile delle opere di Pasquini, i 14 brani contenuti
in questo imperdibile disco consentono di apprezzare l’arte raffinata di questo grande protagonista del repertorio strumentale
italiano della seconda metà del XVII secolo nell’autorevole interpretazione di Letizia Romiti, per l’occasione alla tastiera di
due splendidi organi storici che esaltano al massimo livello le
caratteristiche di questi lavori.
Bernardo Pasquini su TACTUS:
VARIATIONI E PARTITE (1702)
Silvia Rambaldi, clavicembalo
TC631801 (CD basso prezzo)
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MOTTETTI A VOCE SOLA
E COMPOSIZIONI PER ORGANO
Ensemble Alea Musica,
Alexandra Nigito, organo e direzione
TC631802 (CD alto prezzo)
Columns - SETTEMBRE 2011
MARCO ENRICO BOSSI
TESTAMENT
OPERE CAMERISTICHE
M.E. Bossi: Inspiration à
Baveno – Melodie op. 4a
pour Violoncelle et Piano;
Romanze op. 89 für Violoncello mit begleitung des
Pianoforte; Feuillets d’Album op. 111 pour Violoncelle et Piano; Canto
dell’Anima – Aspirazione
per Violoncello e Pianoforte; Pezzo Lirico n. 2 – Aspirazione per Violino e Pianoforte; Deux Morceaux op. 119 pour
Violon et Piano; Santa Caterina da Siena – Poemetto per Violino e Pianoforte
L’integrale delle opere per organo di Marco Enrico Bossi portata avanti da Andrea Macinanti – che nel mese di ottobre si
arricchirà del sesto volume – potrebbe far credere a qualcuno
che il grande compositore di Salò si sia dedicato allo strumento
di cui fu insuperabile virtuoso in maniera pressoché esclusiva,
un po’ come fece Fryderyk Chopin con il pianoforte. In realtà,
Bossi dimostrò di possedere un grande talento anche in ambito
cameristico, riallacciandosi allo stile di Johannes Brahms e dei
principali esponenti del Tardo Romanticismo tedesco, come
ha potuto rendersi conto chi ha ascoltato il disco dedicato ai
trii per archi e pianoforte realizzato dallo SchuberTrio. I tre
componenti di questa formazione presentano in questo disco
le quattro opere che Bossi dedicò al violoncello e al pianoforte
e tre lavori per violino e pianoforte che costituiscono il primo tassello dell’integrale delle opere da lui scritte per questa
formazione. L’opera più importante di questo disco è Santa
Caterina da Siena, un poemetto composto da Bossi nell’ottobre del 1924, pochi mesi prima di morire. Divisa in sette parti,
quest’opera di ampio respiro ripercorre gli episodi salienti della vita della santa, dai primi fervori alla trionfale assunzione
in cielo, con una scrittura estremamente evocativa, che a tratti
sembra richiamarsi alla morbida fluidità di Debussy e di Ravel. Un nuovo disco di grande interesse, che da un lato getta
ulteriore luce su un compositore degno di essere rivalutato ai
massimi livelli e dall’altro ricorda che tra la fine del XIX e
l’inizio del XX secolo il panorama musicale italiano non era
limitato al solo melodramma.
Già disponibile:
MARCO ENRICO BOSSI
INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
SchuberTrio
TC862704 (CD alto prezzo)
CARLO MARIA GIULINI
DIRIGE WEBERN E MUSSORGSKY
Berliner Philharmoniker, C.M. Giulini
A. Webern: Sei Pezzi
per orchestra op. 6 M.
Mussorgsky: Quadri
di un’esposizione
TES1464 (CD alto prezzo)
CARLO MARIA GIULINI DIRIGE MAHLER
B. Fassbaender, F. Araiza
Berliner Philharmoniker, C.M. Giulini
G. Mahler: Il canto
della Terra
La Testament arricchisce la propria serie
dedicata a Carlo Maria
Giulini con due nuovi
volumi registrati dal
vivo alla Philharmonie
di Berlino nel 1977
e nel 1984, quando
il grande direttore di
Barletta aveva raggiunto l’apice dei suoi
ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi. Il primo disco presenta un abbinamento piuttosto insolito, con i Sei Pezzi per orchestra
di Anton Webern, capofila insieme ad Alban Berg della Seconda
Scuola di Vienna che diede nuova linfa alla musica della metà del
secolo scorso, e i Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky,
considerati tra i massimi capolavori sinfonici degli ultimi anni del
XIX secolo e passati alla storia anche grazie all’insuperabile orchestrazione di Maurice Ravel. Il secondo disco è invece interamente
dedicato al Canto della Terra di Gustav Mahler, nel quale Giulini
è affiancato da due cantanti del calibro di Brigitte Fassbaender e
Francisco Araiza. Come sempre, la Testament ha effettuato una accurata rimasterizzazione che garantisce un ascolto di stupefacente
realismo.
TES1465 (CD alto prezzo)
TES1463 (CD alto prezzo)
TC862705 (CD alto prezzo)
TES1462 (2 CD a prezzo speciale)
R. Noferini, violino, A. Noferini, violoncello; G. Giurato, pianoforte
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Columns - SETTEMBRE 2011
VINCENZO BELLINI
BEATRICE DI TENDA
Joan Sutherland, Raina Kabaivanska, Giuseppe Campora
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano, Antonino Votto
URNWS128 (2 CD a prezzo di 1)
Beatrice di Tenda soffre ancora oggi di una discografia
scarsa e di livello non sempre adeguato alla sua bellezza. Al di là di Joan Sutherland – e in anni più recenti di Edita Gruberova –
si può affermare che nessuna delle grandi cantanti del
Novecento ha affrontato
questo ruolo. Il soprano australiano ha registrato quest’opera nel 1967, in parallelo con
l’esordio discografico di Luciano Pavarotti. Non bisogna però
dimenticare che prima di allora c’era stata quella che può essere
considerato il modello dell’interpretazione della Sutherland del
ruolo di Beatrice e questa edizione, molto curata dal punto di
vista sonoro, si incarica di testimoniare una di quelle importanti
recite scaligere. Non entriamo nel dettaglio di un lavoro filologico, dal punto di vista del canto, operato dalla Sutherland. Diciamo solo che la sua interpretazione rappresenta ancor oggi un
punto di riferimento nello sviluppo del teatro d’opera del Novecento. Questa edizione si avvale peraltro di due interpreti di altissimo livello, quali Raina Kabaivanska e Giuseppe Campora.
La versione manca di alcune piccole scene, tagliate dal maestro
Votto per questa produzione milanese del 1961.
LUDWIG VAN BEETHOVEN
INTEGRALE DEI CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA
Claudio Arrau, pianoforte; Philharmonia Orchestra, A. Galliera
URNWS129 (3 CD a prezzo speciale)
L. van Beethoven: Concerto n. 1
per pianoforte e orchestra op. 15;
Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 19; Concerto n. 3 per
pianoforte e orchestra op. 37; Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra
op. 58; Concerto n. 5 per pianoforte
e orchestra op. 73 Imperatore; Sonata n. 28 per pianoforte op. 101;
Sonata n. 31 per pianoforte op. 110
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Pianista onnivoro e dotato di una straordinaria capacità mnemonica, Arrau è considerato uno dei pianisti più carismatici del
XX secolo. La sua discografia è molto estesa, soprattutto quella
curata dalla Philips nell’ultima parte della sua carriera. Va però
detto che Arrau cominciò a registrare verso la fine degli anni
Venti e che nella piena maturità era di fatto in esclusiva con
la Columbia europea (EMI). Realizzata con tecnologia stereofonica alla fine degli anni Cinquanta, questa registrazione integrale dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven
documenta quegli anni di pensosa e malinconica maturità. Con
l’accompagnamento preciso e mai invadente di Alceo Galliera
e della Philharmonia Orchestra, l’approccio di Arrau all’opera
concertistica di Beethoven si rivela un’analisi pacata e assai poco
virtuosistica delle partiture beethoveniane, il genere di approccio
comunemente evocato quando si parla del pianismo di Arrau e
definito da alcuni “filosofico”: se per filosofico si intende un rapporto sentimentale con la musica basato sulla coscienza del dolore
e del Fato, allora possiamo tranquillamente affermare che Arrau è
un filosofo. Oltre ai cinque concerti, questo cofanetto triplo comprende anche le versioni stereofoniche delle sonate op. 101 e op.
110 delle stesso Beethoven, registrate negli stessi anni.
LEOPOLD STOKOWSKI DIRIGE ORFF E STRAVINSKY
Houston Symphony Orchestra, Berliner Philharmoniker
Leopold Stokowski
URNWS130 (CD basso prezzo)
C. Orff: Carmina Burana I.
Stravinsky: L’uccello di fuoco
L’eccezionale
lavoro
compiuto da Leopold
Stokowski sul repertorio del Novecento è stato
spesso poco riconosciuto, a
differenza di alcuni suoi illustri colleghi come Scherchen e Mitropoulos. In realtà, gran parte della cospicua
discografia di Stokowski è dedicata ai suoi contemporanei. Tra i
maggiori esiti di questo imponente lascito discografico merita di
essere citata la sua interpretazione dei Carmina Burana di Carl
Orff. Questa versione, tra la prime (se non la prima) a essere
registrata è a sua volta un capolavoro di icasticità ed essenzialità e ricolloca Orff nella temperie del suo tempo e non – come
sarebbe poi accaduto – in una specie di trionfale romanticismo
cresciuto su radici trobadoriche. La registrazione del 1958 ripubblicata dalla EMI soffriva di una totale mancanza di restauro, di un suono chiuso e assolutamente non brillante. Senza mai
snaturarne l’origine, la Urania ha effettuato un autentico restauro, restituendo alla versione originale lo splendore stereofonico
tipico dei primi LP. Lo stesso discorso vale per la misteriosa
interpretazione che Stokowski diede della suite dell’Uccello di
fuoco di Igor Stravinsky.
Columns - SETTEMBRE 2011
GIAPPONE
HENRY PURCELL
MUSICA PER KOTO E SHAKUACHUI
TWELVE SONATAS IN THREE PARTS
Fumie Hihara, Sôzan Chiaki Kariya
PSSA141219 (CD basso prezzo)
Aoi Tori (L’uccello blu);
Hiyaku (Slancio); Sakura
(Il ciliegio); Asakazé; Midare; Kôjô no stuki hensoukyoku; Ame (La pioggia); Haru no umi (Il mare
in primavera); Hototogisu
(L’usignolo); Aki no
otozuré (L’arrivo dell’autunno)
Lo stupefacente virtuosismo di Fumie Hirara, considerato una delle massime autorità
nel campo del koto, e il magistrale stile esecutivo di Sôzan
Chiaki Kariya, uno dei più grandi maestri dello shakuhachi,
danno vita a un album che traccia un suggestivo spaccato
dell’universo di questo strumento, noto anche con il nome
di arpa giapponese. Il programma comprende lavori di compositori sia contemporanei sia molto antichi, alcuni dei quali
sono attribuiti al fondatore della musica per koto, Yatsuhashi
Kengyô (1614-1685).
STATI UNITI
MUSICA DEI NATIVI AMERICANI
Lil’ Bear Singers
PSSA141220 (CD basso prezzo)
Deer Creek Song; Broken
Arrow; Bear Song; Snake
River’s Verlin Gold; Brother of White Eagle; White
Eagle; Chiniki Lake; Southern Straight Contest;
Buffalo Song
Il Lil’ Bear Singers è un
ensemble composto da
quattro fratelli cantanti e
strumentisti di etnia hopi
che partecipa da diversi anni a suggestive manifestazioni di
musica e danza chiamate pow pow, che hanno contribuito a
far conoscere anche all’estero. Grazie a queste manifestazioni culturali i nativi americani preservano le loro antiche tradizioni, una eco delle quali è presente in questo imperdibile
disco della Playa Sound.
Retrospect Trio
LINNCKD374 (SACD alto prezzo)
H. Purcell: Sonata I
Z.790; Sonata II Z.791;
Sonata III Z.792; Sonata
IV Z.793; Sonata V Z.794;
Sonata VI Z.795; Sonata
VII Z.796; Sonata VIII
Z.797; Sonata IX Z.798;
Sonata X Z.799; Sonata XI
Z.800; Sonata XII Z.801
Le dodici Sonatas in three
parts costituiscono uno
degli esempi più lampanti della impareggiabile capacità di
Henry Purcell di far coesistere gli stili francese, italiano e
inglese in una scrittura estremamente originale, che viene
esaltata da un geniale utilizzo di dissonanze dal sapore vagamente esotico e da elaborate architetture contrappuntistiche.
Dopo il grande successo ottenuto con il disco dedicato alle
dieci Sonatas in four parts (premiato nel 2009 da Gramophone con un Editor’s Choice e la nomination ai Gramophone Awards e inserito dal Sunday Times nella lista
dei cento dischi più belli dell’anno), il Retrospect Trio fa
ritorno all’Orpheus Britannicus con una nuova registrazione
destinata a collocarsi ai vertici della discografia di Purcell.
Costola cameristica del Retrospect Ensemble, il Retrospect
Trio è composto da tre dei massimi specialisti del repertorio barocco inglese guidati al clavicembalo e all’organo dal
direttore artistico del gruppo Matthew Halls e sta portando
avanti per la Linn un progetto legato alla riscoperta delle trio
sonate del Sei-Settecento che non potrà che essere apprezzato
dagli appassionati della musica antica eseguita su strumenti
originali.
Il Retrospect Ensemble su LINN:
HENRY PURCELL
JOHANN SEBASTIAN BACH
ORATORI DI PASQUA E DELL’ASCENSIONE
Retrospect Trio
Solisti, Retrospect Ensemble, M. Halls
LINNCKD332 (SACD alto prezzo) LINNCKD373 (SACD alto prezzo)
TEN SONATAS IN FOUR PARTS
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Columns - SETTEMBRE 2011
AA.VV.
THE SUPER AUDIO COLLECTION
- VOLUME 5
LINNAKP389 (SACD prezzo speciale)
Sara (Barb Jungr) F. Sor: Minuetto per chitarra op. 11 n. 7
(William Carter) Moon Blue (Carol Kidd e Nigel Clark) When the
Sunny Sky Has Gone (Fiona Mackenzie) With Every Breath I Take
(Claire Martin e Richard Rodney
Bennett) F. Poulenc: Cantilena
dal Concerto per flauto e orchestra op. 164 (Katherine Bryan
flauto; Royal Scottish National
Orchestra, Paul Daniel) N. Rorem: Early in the morning (The Prince Consort) I. Albéniz: El puerto dal Primo libro di Ibéria (Artur Pizarro, pianoforte) J.S. Bach: Adagio dalla Sonata n. 1 per violino BWV 1001 (Pavlo Beznosiuk); Kyrie eleison dalla Messa in si minore BWV 232 (Dunedin Consort and
Players, John Butt); Loben Gott in seinen Reichen dall’Oratorio dell’Ascensione BWV 11 (Retrospect Ensemble, Matthew Halls) J. Ward: Fantasia n. 2
a 5 la Rondinella (Phantasm) P. Rogier: Agnus Dei dalla Missa Domine
Dominus noster (Magnificat, His Majestys Sagbutts and Cornetts, Philip
Cave) F. Schubert: Der Lindenbaum da Winterreise D.911 (Peter Harvey,
basso) T.A. Arne: The soldier, tir’d of war’s alarms da Artaxerxes (Classical
Opera Company, Ian Page) G.F. Händel: Andante dal Concerto grosso op. 6
n. 2 HWV 320 (Avison Ensemble, Pavlo Beznosiuk)
Il quinto volume della famosa serie della Linn “The Super Audio
Collection” propone un meraviglioso programma comprendente alcuni dei brani più significativi pubblicati dall’etichetta inglese tra il
2010 e il 2011, spaziando brillantemente dalle suggestive atmosfere
di due leggende del jazz come Carol Kidd e Claire Martin alla straordinaria intensità emotiva della celeberrima Messa in si minore di
Bach e della virtualmente sconosciuta Missa Domine Dominus noster di Philippe Rogier e dalle solenni architetture polifoniche della
Fantasia per consort di viole di John Ward alle atmosfere tormentate del Winterreise di Schubert. Insomma un disco assolutamente
imperdibile, sia per chi desidera conoscere meglio il catalogo della
Linn sia per chi vuole mettere alla prova il proprio impianto con
una serie di brani dalla qualità sonora semplicemente straordinaria.
Già disponibili:
THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 1 THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 2
Artisti vari
Artisti vari
LINNAKP245 (SACD prezzo speciale) LINNAKP284 (SACD prezzo speciale)
26
THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 3 THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 4
Artisti vari
Artisti vari
LINNAKP305 (SACD prezzo speciale) LINNAKP357 (SACD prezzo speciale)
WOLFGANG AMADEUS MOZART
CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA N. 4 E N. 5
Berliner Philharmoniker, Wolfgang Schneiderhan, violino e direzione
CLEDG139463 (LP da 180 grammi)
Mozart compose i suoi
cinque concerti per violino e orchestra sicuramente
attribuibili a lui nel 1775,
quando a 19 anni era il primo violino dell’orchestra
di corte del principe-arcivescovo di Salisburgo.
Come quasi tutte le opere
scritte prima dei viaggi a
Parigi e a Mannheim del
1777 e del 1779, questi concerti sono pervasi da quella irresistibile vena melodica e di quella innata eleganza che hanno
spinto alcuni studiosi a definire Mozart il Raffaello della musica. In questi lavori non si avvertono ancora né le inquietudini dello Sturm und Drang che proprio in quegli anni si stava
diffondendo nei paesi di lingua tedesca né il lancinante senso
di amarezza e di disincanto che caratterizzerà le ultime opere
del periodo viennese. Questa serena gioia di vivere trova piena espressione nell’aristocratica interpretazione di Wolfgang
Schneiderhan proposta in questo disco, nella quale il grande
violinista austriaco scomparso nel 2002 ricopre il doppio ruolo di solista e di direttore dei mitici Berliner Philharmoniker.
Come sempre, l’accurata rimasterizzazione della Clearaudio
riesce a esaltare anche i dettagli più piccoli, regalando un’esperienza d’ascolto di rara bellezza.
Columns - SETTEMBRE 2011
IMPEX RECORDS
WILLIE NELSON
RED HEADED STRANGER
IMP6003 (LP da 180 grammi)
Time of the Preacher; I
Couldn’t Believe It Was
True; Time of the Preacher Theme; Medley: Blue
Rock Montana/Red Headed Stranger; Blue Eyes
Crying in the Rain; Red
Headed Stranger; Time of
the Preacher Theme; Just
as I Am; Denver; O’er the
Waves; Down Yonder;
Can I Sleep in Your Arms; Remember Me (When the Candle
Lights Are Gleaming); Hands on the Wheel; Bandera
Dopo il lusinghiero successo ottenuto con Phases and Stages, Willie Nelson fece il suo esordio nel catalogo della
Columbia con un album basato sulla canzone e sulla storia
dello “straniero con i capelli rossi”. Questo disco presenta
uno splendido mix di brani classici e di canzoni originali.
Tra i vertici di Red Headed Stranger meritano di essere citate
le intensissime interpretazioni di “Blue Eyes Crying in the
Rain”, “Time of the Preacher” e “Can I Sleep in Your Arms”
del cantautore Hank Cochran. In Red Headed Stranger Willie
è affiancato dai membri della sua famiglia, con sua sorella
Bobbie al pianoforte, Jody Payne alla chitarra e al mandolino, Mickey Raphael all’armonica e Billy English alla batteria. Rimasterizzato a partire dai master analogici originali da
George Marino presso lo Sterling Mastering Studio, questo
disco della Impex è destinato a diventare il principale punto
di riferimento per gli audiofili.
BILLY JOEL
52ND STREET
IMP6006 (LP da 180 grammi)
Big Shot; Honesty; My
Life; Zanzibar; Stiletto;
Rosalinda’s Eyes; Half a
Mile Away; Until the
Night; 52nd Street
Galvanizzato dal grande
successo ottenuto con The
Stranger, Billy Joel fece
ritorno in sala di registrazione con il producer Phil
Ramone per registrare il
seguito, 52nd Street. Invece di allontanarsi dal sound che
aveva utilizzato in The Stranger, Joel decise di espanderlo,
dando vita a una scrittura più sofistica e con qualche reminiscenza jazz. Con questo album Joel mise in mostra tutto
il suo grande talento melodico e uno stile esecutivo molto
grintoso, dimostrando di conoscere alla perfezione il modo
in cui deve essere realizzato un disco. Se giudicato canzone
per canzone, 52nd Street potrebbe sembrare inferiore a The
Stranger, tuttavia tutti i brani in programma sono di buon
livello e si ascoltano sempre con grande piacere grazie all’elegante produzione di Ramone e alla vena melodica di Joel.
Non si può che rimanere ammirati nel notare che con appena
tre album al suo attivo, Joel era riuscito a trovare la formula
giusta per produrre dischi di successo, una formula che non
lo rese solo uno degli artisti più venduti della sua epoca, ma
anche l’interprete più apprezzato del mainstream. 52nd Street
costituisce la prova più evidente di questo grande successo.
ANTON BRUCKNER - LUDWIG VAN BEETHOVEN
OPERE ORCHESTRALI
NHK Symphony Orchestra, Lovro von Matacic
JMXR24700 (2 XRCD24 alto prezzo)
A. Bruckner: Sinfonia n.
8 L. van Beethoven: Sinfonia n. 2 op. 36; Sinfonia
n. 7 op. 92
Questo disco testimonia e
rende omaggio ai 18 anni
di collaborazione che unirono la NHK Symphony
Orchestra di Tokyo a Lovro von Matacic dal 1967
al 1985, anno della scomparsa del grande direttore di origine
croata. Matacic fu uno dei direttori più interessanti e originali del secondo dopoguerra, quando assunse il prestigioso
incarico di direttore della Staatskapelle di Dresda, e si distinse soprattutto nel repertorio romantico. In questo nuovo
disco della JVC possiamo apprezzarne la monumentale lettura dell’Ottava Sinfonia di Bruckner, di cui Matacic riesce
a cogliere i contenuti più reconditi senza indulgere ad alcuna
forma di retorica, e della Seconda e della Settima di Beethoven. I tecnici della JVC hanno compiuto un ottimo lavoro
con questo master, esaltando come mai era accaduto prima
la ricchissima tavolozza sonora dell’orchestra di Tokyo. Un
disco da non perdere.
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Columns - SETTEMBRE 2011
JAMES TAYLOR
JT
James Taylor
MFSL1-354 (LP da 180 grammi)
Your Smiling Face; There We
Are; Honey Don’t Leave
L.A.; Another Grey Morning;
Bartender’s Blues; Secret O’
Life; Handy Man; I Was Only
Telling a Lie; Looking for
Love on Broadway; Terra
Nova; Traffic Jam; If I Keep
My Heart Out of Sight
Disco più venduto di James
Taylor dai tempi del suo capolavoro dei primi anni Settanta Sweet Baby James, JT venne
pubblicato nel 1977 e si aggiudicò la bellezza di ben tre Dischi
di Platino, un fatto che gli consentì di essere uno degli album più
fortunati e venduti del cantautore americano, anche grazie a una
scrittura che fa coesistere in maniera molto efficace il country,
il blues e il rock. Questo album – il primo di Taylor pubblicato
dalla Columbia – lo catapultò sotto le luci della ribalta e contribuì in maniera determinante a renderlo la voce più autorevole
del panorama folk e rock di quegli anni. Rimasterizzato a partire
dal master analogico originale, questo LP da 180 grammi della
OMR possiede un calore, un’immediatezza e un intimismo nettamente superiori a quelli di tutte le ristampe precedenti. Questo
titolo è disponibile anche su SACD ibrido (MUDSACD2070).
CAROLE KING
THE CARNEGIE HALL CONCERT
King appartiene a quella ridotta schiera di dischi super selezionati, il preziosissimo documento di un periodo magico della
carriera della leggendaria cantautrice, che consente di dare uno
sguardo in retrospettiva allo straordinario carisma di un’artista
trasformatasi in superstar. Rimasterizzato a partire dai nastri originali, questo doppio LP della OMR offre la possibilità di rivivere quell’indimenticabile concerto con una brillantezza, una profondità, un realismo e una trasparenza finora inimmaginabili. Il
titolo è disponibile anche in SACD (MUSSACD2067)
KEB’ MO’
KEB’ MO’
MUDSACD2054 (SACD Alto prezzo)
«L’album d’esordio di Keb’
Mo’ propose agli appassionati una raccolta di brani
country blues dai toni energici. Con questo disco molto ambizioso Keb’ Mo’ iniziò a esplorare nuovi territori espressivi, cercando di
inserirvi parte delle nuove
tendenze, senza per questo
perdere di vista la tradizione che aveva reso il blues l’arte viva e palpitante che oggi conosciamo. Le brillanti sonorità della sua chitarra e il suo coinvolgente stile vocale, oltre a una serie di brani ai limiti della perfezione sotto l’aspetto tecnico contribuiscono a rendere il disco
d’esordio di Keb’ Mo’ un titolo da tenere in seria considerazione» La recensione del critico di All Music Guide danno pienamente la misura dell’altissimo livello di questo disco, che viene
ulteriormente valorizzato dalla splendida rimasterizzazione effettuata dai tecnici della Pure Pleasure. Quest’album è disponibile anche in versione analogica ristampato dall’etichetta inglese
Pure Pleasure (PPAN57863)
STEVE RAY VAUGHAN
COULDN’T STAND THE WEATHER
MFSL2-351 (2 LP da 180 grammi)
MUDSACD2075 (SACD Alto prezzo)
Di tanto in tanto (non molto
spesso, per la verità) capita
di imbattersi in un album in
grado di catturare il cuore,
la mente e l’attenzione con
un’intensità che si fa fatica
a spiegare ai familiari, agli
amici e ai vicini di casa.
Pubblicato nel quadro delle
celebrazioni per il venticinquesimo anniversario di
Tapestry, The Carnegie Hall Concert: June 18 1971 di Carole
28
Con il suo sorprendentemente abile modo di suonare la chitarra Stevie Ray
Vaughan dette inizio negli
anni ’80 al un revival del
blues; ispirandosi nella
stessa misura a bluesmen
come Albert King, Otis
Rush e Hubert Sumlin e
esecutori di rock & roll
players come Jimi Hen-
Columns - SETTEMBRE 2011
drix e Lonnie Mack, così come al chirattista jazz Kenny Burrell, sviluppòun suo stile eclettico e unico che non assomigliava a nessun altro chitarrista di qualsiasi genere. Vaughan
gettò un ponte sul gap tra il blues e il rock come nessun altro
artista aveva fatto sin dai tardi anni ’60 Per circasette anni
Stevie Ray Vaughan fu il punto di riferimento del blues Americano, facendo sempre il pieno ai suoi concerti mentre i suoi
album conquistavano regolarmente il Disco D’Oro. La sua
tragica morte nel 1990 enfatizzò ulteriormente la sua influenza nel blues e nel rock & roll americani. Questo SACD in
Edizione Limitata e Numerata è stato remasterizzato dal master originale del 1984 e quest’album non ha mai suonato a
questi livelli.
HERB ELLIS
NOTHING BUT THE BLUES
Herb Ellis
SC-VER8252 (LP da 180 grammi)
Pap’s Blues; Big Red’s
Boogie Woogie; Tin Roof
Blues; Soft Winds; Royal
Garden Blues; Patti
Cake; Blues For Janet;
Blues For Junior
Nothing but the Blues fu
il secondo disco realizzato da Ellis per la Verve.
Ripensando alla sua giovinezza, Ellis affermò:
«Mia madre dice che ho sempre suonato il blues». Questo
è né più né meno quello che Ellis fa in questo disco del
1957: blues di ogni genere, di ogni sentimento e di ogni
ritmo. Questo disco non conosce un secondo di pausa,
un concetto assolutamente impensabile quando a esibirsi sono musicisti del calibro di Ray Brown e Stan Levey.
In Nothing but the Blues Ellis decise di fare a meno del
pianoforte (e forse anche della presenza ingombrante di
Oscar Peterson). Ascoltando questo album – soprattutto
“Royal Garden Blues”, nel quale si mettono in grandissima evidenza il sanguigno trombettista Roy Eldridge,
soprannominato “Little Jazz”, e l’elegante e rilassato tenorsassofonista Stan Getz – non farete nessuna fatica a
capire perché il blues sia considerato la voce più autentica
delle città americane.
WEATHER REPORT
HEAVY WEATHER
ORGLP113-45 (2 LP 45 giri)
Heavy Weather è il disco
più famoso dei Weather
Report. Jaco Pastorius
suona su tutti i pezzi e ne
scrive due. È l’ottavo album del gruppo, pubblicato nel 1977dalla Columbia Records. Heavy
Weather fu subito un
grande successo, vendendo quasi trecentomila copie appena dopo la pubblicazione.
Il brano di apertura, Birdland, è dedicato al locale newyorkese dove negli anni cinquanta si esibivano i jazzisti più
famosi (Zawinul ricorda in un’intervista di essersi ispirato
alle atmosfere della big band di Count Basie e non, contrariamente a quanto è opinione diffusa, a Charlie Parker).
Divenne subito uno standard, e fu ripreso da tantissimi altri artisti tra cui spiccano Maynard Ferguson, i Manhattan
Transfer e Quincy Jones.
Il secondo brano, A Remark You Made, è una ballad che
sembra scritta da Zawinul appositamente per risaltare il
basso fretless di Pastorius. Il terzo brano, Teen Town, scritto da Pastorius è il manifesto del basso elettrico; Pastorius
suona anche la batteria, ed esegue col basso un tema di
rara potenza, suonato con una velocità e precisione mai
sentita prima. Harlequin è scritto da Wayne Shorter, e il
motivo della sua bellezza è difficilmente esprimibile a parole: il basso di Pastorius sembra avere una voce umana.
Rumba Mama è un assolo di batteria (Alex Acuna) e percussioni (Manolo Badrena anche alla voce) ispirato alle
atmosfere cubane. Su Palladium un tema frammentato si
contrappone ad un incessante pattern ritmico di Pastorius.
The Juggler e Havona chiudono alla grande il disco.
Questa incredibile ristampa su doppio album a 45 giri in
Edizione limitata a 2500 copie numerata è stata remasterizzata da Bernie Grundman. Gli amanti di questo gruppo
rimarranno a bocca aperta quando ascolteranno questa
nuova versione.
29
Columns - SETTEMBRE 2011
CHET BAKER
CHET BAKER AND STRINGS
Chet Baker
PPCL549 (LP da 180 grammi)
You Don’t Know What Love
Is; I’m Thru With Love;
Love Walked In; You Better
Go Now; I Married An Angel; Love; I Love You; What
A Diff’rence A Day Made;
Why Shouldn’t I?; A Little
Duet For Zoot And Chet;
The Wind; Trickleydidlier
Sei anni dopo aver inventato l’LP a 33 giri, la Columbia Records presentò sul mercato una nuova innovazione
destinata a ottenere un grande successo: un album in cui la fantasmagorica tromba di Chet Baker veniva accompagnata da una
formazione di archi. Baker si rivelò una scelta del tutto felice per
questo esperimento, grazie al lirismo e alla cantabilità del suo
stile esecutivo. Per realizzare Chet Baker With Strings la Columbia mise al lavoro diversi arrangiatori di grande talento, tra cui
Johnny Mandel, Marty Paich, Shorty Rogers e Jack Montrose.
Tra i brani in programma merita di essere citata la splendida “I
Love You” di Cole Porter, eseguita nel meraviglioso arrangiamento di Mandel.
GIL EVANS ORCHESTRA
GREAT JAZZ STANDARDS
Gil Evans Orchestra
PPWP1270 (LP da 180 grammi)
St. Louis Blues; King Porter
Stomp; Willow Tree; Struttin’
With Some Barbecue; Lester
Leap In; ’Round Midnight;
Manteca; Bird Feathers; Davenport Blues; Straight No
Chaser; Ballad Of The Sad
Young Men; Joy Spring;
Django; Chant Of The Weed;
La Nevada (The Theme)
Questo album fu registrato
da un Evans in forma smagliante, dopo aver preso parte alla
registrazione dei grandi successi di Miles Davis Miles Ahead
e Porgy and Bess. In Great Jazz Standards è possibile apprez30
zare la band di ottoni – dalla scrittura molto creativa, con arrangiamenti quanto mai ricchi e un contrappunto estremamente
elaborato, che vedeva la partecipazione di diversi solisti di alto
livello – che sarebbe diventata una sorta di marchio di fabbrica
di Evans. In ogni caso, il vero valore aggiunto di questo album è
rappresentato dal ruolo di grande importanza rivestito dal sax di
Steve Lacy e dal clarinetto di Budd Johnson, che con i loro assoli continuano a far rimanere a bocca aperta gli appassionati di
jazz. Da parte sua, l’eccellente trombettista Johnny Coles ha l’inevitabile sfortuna di venire paragonato a Miles Davis e a uscire
perdente (pur con tutti gli onori) dal confronto. Nel complesso,
si tratta di un disco di grande im portanza per comprendere pienamente uno dei periodi più particolari del jazz.
PREMONITION
PATRICIA BARBER
CAFÉ BLUE
Patricia Barber
PRE90760 (2 LP da 180 grammi)
What A Shame; Nardis; The
Thrill Is Gone; Wood Is A
Pleasant Thing To Think
About; Manha de Carnaval; Inch Worm; Ode To
Billy Joe; Too Rich For My
Blood; A Taste Of Honey
Quest’album venne pubblicato alcuni anni fa in versione a 45 gire dalla Original Master Recordings , ma
questa versione è ormai introvabile. La Premonition Records
che è l’etichetta originale che pubblicò il titolo ha deciso di ristampare questa versione a 33 giri ma su doppio vinile, avvalendosi dei migliori tecnici disponibili sul mercato. Patricia Barber
è una tastierista e una cantante di grande talento, due ruoli a cui
in questo album aggiunge anche quello di autrice, un’attività per
cui si è sentita particolarmente portata fin dall’inizio della sua
carriera, visto che dalla sua penna è uscita circa la metà delle
canzoni del suo album d’esordio Companion. Di solito ci vuole
un po’ di tempo per abituarsi alla sua voce scura e ai suoi testi
dai contenuti alquanto esoterici, ma dopo due o tre ascolti la sue
canzoni e il suo stile esecutivo si rivelano sorprendentemente
accessibili. La musica della Barber spazia da un pop sensibile
e sofisticato all’avanguardia con un tocco di minimalismo, ma
in assoluto è difficile definire con sicurezza a quale categoria
appartenga la sua musica. La Barber da una nuova prospettiva a
“The Thrill Is Gone”, “Ode to Billy Joe” e anche a “A Taste of
Honey” e la sua voce appare al tempo stesso evocativa e incredibilmente attuale. La presenza del chitarrista John McLean costituisce un ulteriore motivo di ascolto per questo splendido album.
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Analogico:
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AFZLP120
Speckers Corner
SC-VER8252
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OMR
MFSL2-351
OMR
MFSL1-354
Pure Pleasure
PPCL549
Premonition
PRE90760
ORG
ORLP0113/45
Reference Recoding
RRLP1502
Reference Recoding
RRLP2501
Digitale:
Linn Records
LINNAKP389
OMR
MUDSACD2054
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AFZ102
Audio Fidelity
AFZ096
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Reference Recoding
RR123CD
Trent'anni fa la Reference Recording iniziò la sua avventura nel mondo della hi-end
pubblicando i suoi primi titoli su vinile da 180 grammi; con il passare del tempo si
affermò nel mondo audiophile con una serie di titoli che hanno fatto la storia e che sono
divenuti ormai oggetti di culto.
Con l'avvento del CD e dei nuovi formati ad alta densità, il vinile fu rimpiazzato nel suo
catalogo che pur continuò ad espandersi.
Ogg,i nel 2011, ricomincia l'avventura 'analogica' con due tra i più bei titoli dell'etichetta,
stampati su vinile da 200 grammi nella nuova 'pressing plant' della Acoustic Sounds a
Salina, nel Kansas.
IGOR STRAVINSKY
OPERE ORCHESTRALI
Minnesota Orchestra, Eiji Oue
RRLP1502 (LP da 200 grammi)
I. Stravinsky: L’uccello di fuoco; Il canto della falena; La sagra della primavera
La Reference Recordings ripropone su LP da 180 grammi uno dei dischi a cui
è maggiormente legata la sua fama di etichetta audiophile, che vede grande
protagonista il direttore giapponese Eiji Oue alla testa della Minnesota Orchestra in tre delle pagine più famose di Igor Stravinsky. Il nuovo supporto non
fa che esaltare ulteriormente un’immagine sonora già strepitosa, offrendo la
possibilità di vivere un’esperienza d’ascolto di incredibile realismo. «Oue ha
l’abilità di svelare i misteri della musica senza svilirli e di eccitare il pubblico
senza manipolare le sue emozioni, Probabilmente questa é la sua maggiore
dote». (The Philadelphia Enquirer) «Non ci sono molti artisti capaci di bilanciare con successo passione e tecnica» (The Detroit News).
DICK HYMAN
FROM THE AGE OF SWING
Dick Hyman
RRLP2501 (2 LP da 200 grammi)
From the Age of Swing; You’re Driving Me Crazy / Moten Swing; Topsy; Moonglow; Them There Eyes; Dooji Wooji; Soft Winds; What Is There to Say;
’Deed I Do; Rose Room; I Know What You Do; Mean to Me; I’m Getting
Sentimental Over You; From the Age of Swing
Per realizzare questo splendido disco vennero riuniti – probabilmente per l’ultima volta – alcuni dei più grandi jazzisti protagonisti dell’era dello swing.
Dick Hyman creò gruppi composti da quattro, cinque e sette elementi, che il
mitico Prof. Keith Johnson registrò in una sala da concerto dotata di una acustica straordinaria. Tutti i musicisti dichiararono di essere stati felici di suonare
insieme secondo lo stile dei vecchi tempi e di non essere stati costretti a sottostare a tutti gli orpelli che le nuove tecniche di registrazione stavano poco alla
volta imponendo (nessuno fu obbligato a calcarsi sulla testa una cuffia). Questa vera e propria pietra miliare della storia del jazz ci viene oggi riproposta
dalla Reference Recording nello splendore sonoro del vinile da 180 grammi.
Questo titolo è disponibile anche in HRx (RR59HR).
CHRIS BRUBECK - MICHAEL GANDOLFI – LUKAS FOSS
PREMIÈRES WORKS FOR REFERENCE RECORDINGS
Wendy Putnam, violino; Thomas Martin, clarinetto; Vytas Baksys, pianoforte, Owen Young, violoncello; Lawrence Wolfe, contrabbasso; Daniel
Bauch, percussioni
RR122CD (HDCD alto prezzo)
C. Brubeck: Danza del soul M. Gandolfi: Line Drawings L. Foss: Central
Park Reel
«Sono molto orgogliosa di annunciare la realizzazione del primo progetto
discografico della Concord Chamber Music Society. È stata un’esperienza
irripetibile suonare nella Mechanics Hall, collaborando con Chris Brubeck e
Michael Gandolfi e l’eccezionale team di tecnici del suono della Reference
Recordings» (Wendy Putnam, fondatrice della CCMS). Le opere di Chris Brubeck e di Michael Gandolfi – due dei compositori americani attualmente più
richiesti – proposte in questo disco sono al tempo stesso ardite sotto l’aspetto
stilistico e facilmente comprensibili. Il mitico Prof. Keith Johnson, vincitore
di un Grammy Award, ha compiuto un autentico miracolo registrando queste
opere nella superba acustica naturale della Mechanics Hall di Worcester, uno
dei più imponenti edifici del XIX secolo degli Stati Uniti. L’approccio di Keith
Johnson esprime nel modo migliore l’obiettivo della RR di avvicinarsi il più
possibile al suono assoluto, fissando su disco musiche speciali in ambienti altrettanto speciali.
MIKE GARSON
THE BOWIE VARIATIONS
Mike Garson, pianoforte
RR123CD (HDCD alto prezzo)
Space Oddity; John, I’m Only Dancing; Life on Mars; Heroes; Ashes to
Ashes; Variations on “Changes”; Let’s Dance; Battle for Britain / Loneliest
Guy / Disco King; Tribute to David; Wild is the Wind Bonus track: Space
Oddity (take 2)
All’inizio del 1972 l’eclettico pianista Mike Garson si esibì, andò in tournée e
registrò dischi con uno dei protagonisti più creativi della musica pop di quegli
anni, David Bowie. Avendo eseguito le canzoni più famose di Bowie in un
gran numero di concerti, Garson ha iniziato a sentire il desiderio di registrare le
sue variazioni originali su questi celebri brani e la Reference Recordings gli ha
offerto la possibilità di trasformare il suo sogno in realtà. Grazie alla avanzata
tecnologia digitale del pianoforte Disklavier Yamaha, Garson ha potuto creare
diversi splendidi overlay sonori, senza per questo tradire l’approccio audiophile che caratterizza da sempre tutte le registrazioni della Reference Recordings.
Questo disco è stato registrato nel Center for the Performing Arts di Oxnard, in
California, la stessa sala in cui sono stati realizzate molte altre incisioni di grande successo della Reference Recordings. Questo disco presenta caratteristiche
di spazialità che non possono essere ottenute con le tecnologie che vengono
utilizzate nelle normali incisioni in studio. Con The Bowie Variations il Prof.
Keith Johnson ha creato una nuova pietra miliare nel campo delle registrazioni
pianistiche.
Columns - SETTEMBRE 2011
I più premiati
I dischi del catalogo Sound and Music
che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali
Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA SETTEMBRE 2011
MSTISLAV ROSTROPOVICH
INTERPRETA BACH
M. Rostropovich, violoncello
SU4044 (2 CD medio prezzo)
ROBERT SCHUMANN
FRANZ LISZT
OPERE CAMERISTICHE
ODI FUNEBRI
HENRYK GÓRECKI
BENJAMIN BRITTEN
FRANK MARTIN
I TRE QUARTETTI PER ARCHI
OPERE ORCHESTRALI
DER STURM
GIUSEPPE VERDI
FRYDERYK CHOPIN
INTEGRALE DEI VALZER
S. Hough, pianoforte
CDA67849
LEO FALL
Royal String Quartet
CDA67812 (2 CD al prezzo di 1)
FALSTAFF
T. Gobbi, R. Tebaldi, R. Capecchi
F. Barbieri, M. Freni
Orchestra e Coro Teatro di San
Carlo di Napoli, M. Rossi
URNWS121 (2 CD al prezzo di 1)
34
Mandelring Quartett
AUD92574 (SACD alto prezzo)
Glasgow Singers, BBC Scottish
Symphony Orchestra, I. Volkov
CDA67856 (CD alto prezzo)
L. KOGAN, R. BARSHAI E M. ROSTROPOVICH
INTERPRETANO BEETHOVEN
L. Kogan, violino, R. Barshai, viola
M. Rostropovich, violoncello
SU4052 (2 CD medio prezzo)
WILHELM FURTWÄNGLER
DIRIGE BRUCKNER
S. Connolly, mezzosoprano, M. Rysanov, viola Solisti, Netherlands Radio
Berliner Philharmoniker, W. Furtwängler
BBC Symphony Orchestra, E. Gardner Philharmonic Orchestra; T. Fischer TES1466 (CD alto prezzo)
CHAN10671 (CD alto prezzo)
CDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)
DER FIDELE BAUER
Solisti, Chor des Lehar Festivals
Franz Lehar-Orchester
V. Praxmarer
CPO777591 (2 CD alto prezzo)
AA.VV.
RENATA TEBALDI: THE QUEEN
R. Tebaldi, soprano
Orchestre e direttori vari
URNWS126 (3 CD prezzo speciale)
Columns - SETTEMBRE 2011
I più premiati
I dischi del catalogo Sound and Music
che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali
GRAMOPHONE Editor’s Choice AGOSTO 2011
FRANK MARTIN
CARL LOEWE
DER STURM
LIEDER E BALLATE
PIOTR ILIC CIAIKOVSKY
IGNAZ PLEYEL
LE GRANDI SINFONIE
TRII PER ARCHI E PIANOFORTE
Solisti, Netherlands Radio
Philharmonic Orchestra,
T. Fischer
CDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)
Hallé Orchestra, Sir John
Barbirolli
URNWS119 (2 CD al prezzo di 1)
Il Venerdì del 1/07/2011
F. Boesch, baritono
R. Vignoles, pianoforte
CDA67866 (CD alto prezzo)
Trio 1790
CPO777544 (CD medio prezzo)
Il Venerdì del 14/07/2011
THE ROMANTIC PIANO CONCERTO - VOL. 52
H. GOETZ - J. WIENIAWSKI
H. Milne, pianoforte
BBC Scottish Symphony Orchestra
M. Dworzyński
CDA67791 (CD alto prezzo)
Il Venerdì del 22/07/2011
AA.VV.
RARE OPERE FRANCESI
PER VIOLINO E ORCHESTRA
P. Graffin, violino
Ulster Orchestra, T. Fischer
CDH55396 (CD medio prezzo)
Il Venerdì del 29/07/2011
35
Columns - SETTEMBRE 2011
25 anni di stile italiano
nella musica classica
36
Sound and Music Columns - SETTEMBRE 2011