Piero della Francesca e Leonardo Testimonial delle Marche e dell

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Piero della Francesca e Leonardo Testimonial delle Marche e dell
Piero della Francesca e Leonardo
Testimonial delle Marche e dell’Italia di mezzo
Le Marche, Urbino e la Valle del Metauro accolgono con Umbria Toscana ed
Emilia Romagna i turisti e gli appassionati dell’arte alla scoperta dei luoghi del
grande Piero della Francesca
Marche, Toscana, Emilia Romagna ed Umbria insieme nella promozione congiunta del
primo “museo a cielo aperto” dedicato al padre della prospettiva pittorica e alle sue
opere: Piero della Francesca – Tanti itinerari lungo i sei comuni (Rimini, Urbino,
Sansepolcro, Monterchi, Arezzo, Perugia) che ospitano i capolavori del maestro
quattrocentesco (dalla Madonna del Parto al Polittico di Sant’Antonio, passando per la
Flagellazione e il ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San
Sigismondo), attraversando suggestivi paesaggi e panorami che lo ispirarono.
Piero della Francesca costituisce a tutti gli effetti uno degli assoluti vanti culturali
dell’Italia nel Mondo. L’idea alla base del progetto “Terre di Piero” è offrire ai turisti
stranieri ed italiani una full immersion nel mondo del pittore. Vedere dal vivo,
attraversandoli, i paesaggi che sono diventati scenario dei suoi quadri, assaporare i
cibi tipici di cui lui stesso si nutriva, ripercorrere le sue tappe tra le regioni e le
signorie del suo tempo, dai Malatesta ai Medici passando per i Montefeltro: tutto per
rendere la visione e la comprensione dei suoi capolavori un’emozione unica ed
irripetibile.
Un viaggio tra le più importanti signorie del ‘400 di Umbria, Toscana, Emilia Romagna
e Marche. Tanti itinerari diversi che, partendo da Rimini e dal Montefeltro, con le sue
splendide rocche e castelli (come San Leo, già nelle Marche e Urbino), proseguono
attraverso paesaggi e scenari di straordinaria bellezza. Dall’Appennino fino al mare, la
Valmetauro è un paesaggio armonioso composto da viti, ulivi, colli e borghi medievali.
Qui Piero della Francesca ambientò alcune tra le sue opere più celebri, tra cui
la Natività, i Trionfi e il Ritratto di Federico da Montefeltro.
Nella Regione Marche, due sono i capolavori di Piero che si possono ammirare : “la
Flagellazione di Cristo” dipinto, olio su tavola di datazione incerta (oscillante tra
il 1444 e il 1470) e conservata nella Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e “la
Madonna di Senigallia” dipinto, olio su carta riportata su tavola di noce, e conservato
anche esso nella Galleria Nazionale delle Marche. La datazione è molto incerta,
oscillante tra il 1470 e il 1485, e il nome dell'opera deriva dalla collocazione più antica
conosciuta, la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia.
Per conoscere i paesaggi sfondo di molte delle opere di Piero della Francesca , la
Regione Marche promuove la visita dei Balconi di Piero, diffusi tra Romagna e Marche.
Si tratta di un’opportunità in più per il turista sulle tracce di Piero della Francesca che
visita il Montefeltro, splendido paesaggio che si estende nell'entroterra della Provincia
di Rimini, ai confini fra la Provincia di Pesaro e la Toscana. La possibilità di ammirare, dal
vivo, i paesaggi che fanno da sfondo ad alcuni suoi celebri dipinti, quali il “Dittico dei
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Duchi” o “Il Battesimo di Cristo”. Grazie alle ricerche di due studiose di storia
dell’arte, sono stati localizzati ed identificati, ad oggi, sette panorami che Piero ritrasse
nelle sue opere, tutti attrezzati con una speciale postazione, veri e propri balconcini a
cui ci si può affacciare avendo sott’occhio un’immagine del dipinto in questione per
confrontare i punti di contatto fra l’opera dipinta e la realtà che si ha davanti a gli occhi.
Il terzo balcone si trova a Urbania (PU), in località Pieve del Colle. A questi tre
balconi se ne sono recentemente aggiunti altri quattro: il Balcone a Monteboaggine
(nel Comune di Montecopiolo) per l’opera “la Natività di Cristo”; Balcone a Pugliano
Vecchia (Comune di Montecopiolo) per l’opera: “Resurrezione di Cristo” e il Balcone di
Petrella Guidi (Comune di Sant’Agata Feltria) per l’opera: “Il Battesimo di Cristo”.
Nella Regione Marche la scorsa estate è stato aperto un nuovo punto di osservazione
attrezzato, il Balcone Cà Mocetto (nel Comune di Urbania) per l’opera “profilo di
Federico da Montefeltro – Dittico dei Duchi di Urbino”.
Nel segno di Piero e dell’importanza che ha avuto per l’arte della nostra regione, le
Marche sostengono con l’Umbria l’itinerario Terre del Duca che dopo Urbino arriva
nelle città rinascimentali di Pesaro, dove i Musei civici ospitano la monumentale
Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini e Senigallia nota per la grande Rocca
roveresca e ricca di capolavori di Perugino e Federico Barocci.
APPROFONDIMENTO
Un nuovo modo per vedere e conoscere le Marche è rappresentato dalla grande
opportunità che oggi ci viene offerta dalle nostre opere d’arte e da una nuova chiave di
lettura di esse. Ognuno di noi può entrare in un paesaggio d’arte, “vieni nel
Montefeltro e affacciati sui balconi da cui ammirare i paesaggi dipinti dai nostri più
grandi artisti”.
Il progetto Montefeltro Vedute Rinascimentali (MVR) è un progetto che ha lo scopo di
ridare luce al “Paesaggio Invisibile” ; restituire al mondo i “paesaggi dipinti” che i
pittori del Rinascimento scelsero per gli sfondi delle loro grandi opere che purtroppo
s’erano perduti, dietro cinque lunghissimi secoli, tra le insidie della natura e
dell’uomo. Un progetto messo a punto da Rosetta Borchia, Olivia Nesci, insieme a Silvia
Storini (promoter) con l’obiettivo di creare nel Montefeltro un nuovo modello museale,
diverso ed unico al mondo. Con questo progetto, l’opera d’arte non si guarda dentro
una cornice all’interno di una stanza, ma offre l’opportunità di entrare direttamente nel
quadro, in quella parte che rappresenta il paesaggio. Si tratta di un’offerta turisticaculturale di assoluta originalità, finora mai presentata, un tesoro di rara qualità
rappresentato dalla scoperta nel Montefeltro dei veri fondali delle opere di Piero della
Francesca e non solo.
Il primo paesaggio ritrovato è quello che fà da sfondo al ritratto di Federico da
Montefeltro di Piero della Francesca. Federico da Montefeltro, Duca di Urbino,
valoroso uomo d’arme e grande umanista. In questo caso, siamo sulla piana del fiume
Metauro tra i Comuni di Urbania, Peglio e Sant’Angelo in Vado. Sullo sfondo verso
l’orizzonte si intravede Sant’Angelo in Vado e dietro l’Appennino tosco-marchigiano
con la Massa Trabaria, l’Alpe della Luna, i Sassi Simone e Simoncello ed il Carpegna. Il
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fiume Metauro si snoda lungo la piana tra campi coltivati e filari di alberi fino ad
allargare il suo alveo per trasformarsi in un largo specchio d’acqua. Sulla sinistra del
paesaggio dipinto, il fiume ed il lago lambiscono la tenuta di caccia dei Signori
Montefeltro: il Barco Ducale. E’ possibile visitare il balcone che si trova tra Urbania e
Sant’Angelo in Vado.
Il secondo paesaggio ritrovato fa da sfondo ai carri trionfali dei Duchi di Urbino;
Federico e Battista vengono ritratti uno di fronte all’altra sul terrazzo della Pieve del
Colle su cui si apre la meravigliosa piana del Metauro. La vallata dei Trionfi è una vasta
pianura attraversata dal fiume Metauro a cavallo dei Comuni di Urbania, Fermignano,
Urbino ed Acqualagna. Ai bordi della valle, una catena di colline si unisce come a
disegnare un grande anfiteatro. Sui primi terrazzi e sulla parte più elevata dei colli c’è
sempre una pieve, una cappella, un monastero. Anche per questa veduta, Piero della
Francesca ricorre al “volo d’uccello”. Dalla località Pieve del Colle sale fino a circa
1000 metri di altitudine per abbracciare un territorio che dalla piana di San Silvestro
sul Metauro si allarga fino ad Urbino, ai monti delle Cesane, e poi arriva fino ad
Ancona. E’ possibile visitare il balcone che si trova a Piana di San Silvestro tra
Fermignano ed Urbania.
Il terzo paesaggio ritrovato fa da sfondo al ritratto di Battista Sforza, donna colta ed
apprezzata per i legami profondi con il territorio del Montefeltro. Dietro la Duchessa, si
trova la Valmarecchia: il cuore più antico del Montefeltro. E’ possibile visitare il
balcone che si trova tra San Leo e l’Alta Valmarecchia.
Ultimo paesaggio ritrovato fà da sfondo alla scena in primo piano di San Gerolamo a
colloquio con un devoto, presumibilmente Girolamo Amadi, nobile veneziano. Alle
spalle della scena, in primo piano (San Gerolamo ed un devoto), appare un altro
sipario sulla Valmarecchia. Il punto d’osservazione si trova nella dorsale di Monte
Gregorio e, diversamente dai tre paesaggi del Dittico, la prospettiva usata da Piero
della Francesca per questo sfondo, non è aerea ma solo panoramica. E’ possibile
visitare il balcone che si trova a San Leo al mare di Rimini.
A seguito di anni di studio, approfondimento e ricerche, Rosetta Borchia pittrice e
fotografa e Olivia Nesci, docente di Geografia fisica, ideatrici insieme a Silvia Storini
(promoter) come già precedentemente scritto, del Progetto Montefeltro Vedute
Rinascimentali (MVR), hanno confermato ciò che è stato il risultato di tutto il loro lavoro
scientifico: il ritrovamento del reale paesaggio della Gioconda ossia una veduta aerea
estesissima sull’antico Ducato di Urbino vista dalle alture della Valmarecchia, oggi
territorio appartenente alle Marche, all’Emilia Romagna ed in parte, alla Toscana. Per
identificare il paesaggio che fa da sfondo alla Gioconda, le due studiose, definite
“cacciatrici di paesaggi” hanno dovuto trovare la chiave di lettura giusta con cui
Leonardo aveva creato; si tratta di una particolare tecnica di rappresentazione
prospettica che coglie e sintetizza la bellezza: “compressione”. Le due ricercatrici che
già nel 2007 avevano scoperto nel Montefeltro sette paesaggi riconducibili alle opere
pittoriche di Piero della Francesca, amano affermare “è Pacifica che ci ha cercato, che
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ci è venuta incontro”. Contemporaneamente a questa grande ed importante scoperta,
è stato confermato un altro mistero che ruota attorno alla donna ritratta da Leonardo. La
vera identità della dama non è Monna Lisa ma è quella di Pacifica Brandani, dama alla
corte di Urbino, amante di Giuliano De’ Medici, morta dando alla luce il figlio avuto da
Giuliano. La scoperta dell’identità della donna la si deve allo storico Roberto Zapperi
che ha pubblicato nel 2012 “Monna Lisa addio. La vera storia della Gioconda”, teoria
peraltro già sostenuta fin dagli anni ’50 dai più grandi storici di Leonardo ossia Chastel,
Pedretti e Perrig.
Per
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e
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guidate:
+39.0541.916306; [email protected]
+39.366.9508583;
Sito web: www.montefeltroveduterinascimentali.eu
Links utili-approfondimenti: www.cacciatricidipaesaggi.it
Tutte le informazioni sui seguenti siti ufficiali
www.turismo.marche.it
www.terredipiero.it/
www.montefeltroveduterinascimentali.eu.
www.terredelduca.it
#destinazionemarche
DMO Marche Tourism
Via Gentile da Fabriano, 9
60125 Ancona
Tel.+39 071 8062316
e-mail: [email protected];
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www.turismo.marche.it
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