1 Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria SEDUTA DEL 2
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1 Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria SEDUTA DEL 2
Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria SEDUTA DEL 2 FEBBRAIO 2016 VERBALE N. 4 (seduta n. 781) Il giorno 2 febbraio 2016 nei locali della sede di Via Solferino n. 15 in Roma, è riunito il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria per discutere il seguente ordine del giorno: 1. Relazione del Presidente. 2. Istanze preliminari. 3. Approvazione del verbale relativo alla seduta del 19 gennaio 2016. 4. Approvazione di prese d’atto: Ufficio I: cessazioni per dimissioni, raggiunti limiti di età e decessi; composizione collegi e calendari; congelamento sezione. Ufficio II: nomine garanti; composizione Ufficio Massimario. Ufficio IV: rinuncia. Ufficio VIII: assenze per malattie e motivi professionali. 5. Approvazione proposte di delibere: Ufficio I - Status dei giudici tributari: esiti interpelli; reimmissione nei collegi per cessata causa di incompatibilità; revoca applicazione; riassegnazione procedimenti pendenti; reiterazione richiesta nomina a pc; cessazione per dimissioni e nomina pc f.f.; soppressione sezione; osservazioni a decreto composizione sezioni; interpello nazionale per applicazioni ps. Ufficio II – Studi e documentazione: esecutività delibere di decadenza. Ufficio IV- Concorsi: interpelli ps e vps (bando 14.07.2015): graduatorie; nomina g (bando interno 3.6.2014). Ufficio V – Incompatibilità: archiviazione procedimenti decadenza; archiviazione atti; richiesta informazioni; richiesta integrazione dichiarazione atto notorio. Ufficio VII – Contenzioso: ricorso straordinario al Capo dello Stato-costituzione e rapporto difensivo all’Avvocatura Generale dello Stato. Ufficio VIII - Assenze e compensi dei giudici tributari: autorizzazioni e diniego autorizzazioni assenze. 1 Presenti: Mario CAVALLARO, Presidente Giuseppe CARACCIOLO, Vice Presidente Lorella FREGNANI, Vice Presidente Giuseppe SAVOCA, Consigliere Fausto ALBERGHINA, Consigliere Alfredo MONTAGNA, Consigliere Lucio DI NOSSE, Consigliere Lucia PICONE, Consigliere Domenico AIELLO, Consigliere Michele ANCONA, Consigliere Giuseppe DI MARTINO, Consigliere Assenti: Massimo SCUFFI, Consigliere Santi CONSOLO, Consigliere Barbara DE DONNO, Consigliere Giuliana PASSERO, Consigliere La seduta ha inizio alle ore 10,50. Preso atto della regolare costituzione assume la Presidenza il Presidente Mario CAVALLARO e con funzioni di segretario verbalizzante la Dott.ssa Angela DELLO IACONO. Il PRESIDENTE, in apertura di seduta, propone l’inversione dell’ordine del giorno nel senso di anticipare l’esame dei punti 4 e 5. Il Consiglio approva. Sul quarto punto all’ordine del giorno: Approvazione di prese d’atto: Ufficio I: cessazioni per dimissioni, raggiunti limiti di età e decessi; composizione collegi e calendari; congelamento sezione. Sono approvate le delibere dal n. 189/2016 al n. 205/2015, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno. RELATORE DI NOSSE Protocollo Atto o mozione Nominativo trattato in delibera Giudice CTP Giudice DI NOSSE CTP DI NOSSE Giudice CTR Oggetto della delibera Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 16/01/2016. Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 08/01/2016. Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 01/01/2016. IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N Presa d’atto 189/2016 Presa d’atto 190/2016 Presa d’atto 191/2016 2 DI NOSSE Giudice CTR DI NOSSE Vice Presidente di Sezione CTR Giudice DI NOSSE CTP Giudice DI NOSSE CTP Giudice DI NOSSE CTR Giudice CTR Giudice DI NOSSE CTR Giudice CTP DI NOSSE CTR CTR Giudice CTR CTP Vice Presidente di Sezione DI NOSSE 193/2016 Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 24/12/2015. Presa d’atto 194/2016 Cessazione dal servizio per decesso a decorrere dal 24/12/2015. Presa d’atto 195/2016 Cessazione dal servizio per raggiunti limiti di età a decorrere dal 03/02/2016. Presa d’atto 196/2016 Presa d’atto 197/2016 Presa d’atto 198/2016 Presa d’atto 199/2016 Presa d’atto 200/2016 Presa d’atto 201/2016 Presa d’atto 202/2016 Presa d’atto 203/2016 Presa d’atto 204/2016 Presa d’atto 205/2016 Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 21/12/2015. Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 01/01/2016. Risposta a delibera n. del 24/11/2015 DI NOSSE DI NOSSE Presa d’atto Decreto composizione calendari per il 1° semestre 2015 – Decreto variazione collegi e calendari per il 2° semestre 2015. Congelamento sez. Ricollocazione componenti – Riassegnazione dei procedimenti pendenti sede staccata Vice Presidente di Sezione DI NOSSE 192/2016 Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 01/01/2014. DI NOSSE CTR Liguria Presa d’atto Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 04/01/2016. Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 01/01/2016. DI NOSSE DI NOSSE Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 01/01/2016. Cessazione dal servizio per raggiunti limiti di età a decorrere dal 07/12/2015. Cessazione dal servizio per decesso a decorrere dal 24/11/2015. CTR Ufficio II: nomine garanti; composizione Ufficio Massimario. Sono approvate le delibere dal n. 206/2016 al n. 211/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Vice Presidente FREGNANI relaziona in sostituzione del Consigliere Scuffi assente. RELATORE FREGNANI Protocollo Atto mozione Nominativo trattato in delibera CTR Oggetto della delibera Nomina Garante del Contribuente IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N Presa d’atto 206/2016 3 CTR Proroga incarico Garante del Contribuente FREGNANI CTR FREGNANI FREGNANI 207/2016 Presa d’atto 208/2016 Presa d’atto 209/2016 Presa d’atto 210/2016 Presa d’atto 211/2016 Nomina Garante del Contribuente FREGNANI FREGNANI Presa d’atto CTR Nomina Garante del Contribuente CTR Nomina Garante del Contribuente CTR Composizione dell’Ufficio del Massimario presso l Ufficio IV: rinuncia. E’ approvata la delibera n. 212/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno. . RELATORE Nominativo trattato in delibera PICONE Oggetto della delibera IL CONSIGLIO DELIBERA Delibera di presa d’atto della RINUNCIA a Giudice nella CTR DI PRENDERE ATTO DELLA RINUNCIA DELLA PREDETTA DELIBERA N 212/2016 Ufficio VIII: assenze per malattie e motivi professionali. Sono approvate le delibere dal n. 213/2016 al n. 243/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere DI MARTINO relaziona anche in sostituzione del Consigliere Savoca assente. RELATORE Protocollo Atto d’impulso o della mozione Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N DI MARTINO CTP Malattia dal 18 novembre al 3 dicembre 2015 Presa d’atto 213/2016 DI MARTINO CTP Assenze di un giorno II Semestre 2015 Presa d’atto 214/2016 Motivi di salute 20 gg. dal 29.04.2015 al 18.05.2015 Presa d’atto 215/2016 malattia 4 giorni Presa d’atto 216/2016 malattia 6 giorni Presa d’atto 217/2016 DI NOSSE CTR DI MARTINO CTP DI MARTINO CTP 4 DI MARTINO CTP Assenze di un giorno II Semestre 2015 Presa d’atto 218/2016 DI MARTINO CTP Assenze di un giorno II Semestre 2015 Presa d’atto 219/2016 DI MARTINO CTR Reinserimento nei collegi Presa d’atto 220/2016 DI MARTINO CTP malattia dal 3 al 13 novembre 2015 Presa d’atto 221/2016 DI MARTINO CTR malattia dal 30 giorni Presa d’atto 222/2016 DI MARTINO CTP malattia 1 giorno Presa d’atto 223/2016 DI NOSSE CTP Motivi di salute 8 gg. dal 22.10.2015 al 29.10.2015 Presa d’atto 224/2016 Motivi di salute 5 gg. dal 10.07.2015 al 14.07.2015 Presa d’atto 225/2016 Motivi di salute 17 gg. dal 20.10.2015 al 5.11.2015 Presa d’atto 226/2016 CTP DI NOSSE DI NOSSE CTP DI NOSSE CTP Ris. 1/2011 2° semestre 2015 Presa d’atto 227/2016 DI NOSSE CTP Ris. 1/2011 2° semestre 2015 Presa d’atto 228/2016 Modifica data decorrenza astensione per motivi prof. Presa d’atto 229/2016 Ris. 1/2011 2° semestre 2015 Presa d’atto 230/2016 Ris. 1/2011 2° semestre 2015 Presa d’atto 231/2016 Assenza di 1 giorno motivi di famiglia Presa d’atto 232/2016 Presa d’atto 233/2016 Presa d’atto 234/2016 Presa d’atto e Decurtazione compenso fisso 235/2016 CTR DI MARTINO DI NOSSE CTP CTP DI MARTINO CTP DI MARTINO . SAVOCA CTP SAVOCA CTP SAVOCA CTP Ris. 1/2011, 2° semestre 2015. Assenze sporadiche coincidenti con la data dell’udienza, autorizzate dal Presidente di Commissione. Assenze del 26.06.2015, 25.09.2015, 10.07.2015, 24.07.2015 e 11.09.2015 motivi professionali. Assenze del 22.06.2015, 5.10.2015, 9.11.2015 motivi professionali. 5 SAVOCA CTP SAVOCA CTP Assenze del 8.06.2015, 15.06.2015, 19.07.2015 gg.3, 14.09.2015 - motivi professionali. Assenze del 25.05.2015, 29.06.2015, 20.07.2015, 13.07.2015, e del 28.09.2015 - motivi professionali. Presa d’atto e Decurtazione compenso fisso 236/2016 Presa d’atto e Decurtazione compenso fisso 237/2016 Assenze del 15 e 22.06.2015- motivi professionali Presa d’atto e Decurtazione compenso fisso 238/2016 Assenze del 14.07.2015, 24.11.2015 e 15.12.2015motivi professionali Presa d’atto e Decurtazione compenso fisso 239/2016 Assenze del: 24.09.2015, per gg. 3; 30.10.2015 per gg. 10; 22.10.2015 malattia. Presa d’atto 240/2016 Assenze di un giorno II Semestre 2015 Ratifica 241/2016 Motivi prof. Ud. 15.12.2015 Presa d’atto 242/2016 Presa d’atto e Decurtazione compenso fisso 243/2016 SAVOCA CTP SAVOCA CTP SAVOCA CTP DI MARTINO CTP DI NOSSE CTP Motivi di salute 52 giorni DI NOSSE CTP Sul quinto punto all’ordine del giorno: Approvazione proposte di delibere: Ufficio I - Status dei giudici tributari: esiti interpelli; reimmissione nei collegi per cessata causa di incompatibilità; revoca applicazione; riassegnazione procedimenti pendenti; reiterazione richiesta nomina a pc; cessazione per dimissioni e nomina pc f.f.; soppressione sezione; osservazioni a decreto composizione sezioni; interpello nazionale per applicazioni ps. Sono approvate le delibere dal n. 244/2016 al n. 256/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere DI NOSSE relaziona anche in sostituzione del Consigliere Consolo assente. RELATORE DI NOSSE DI NOSSE Protocollo Atto mozione Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N CTP Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 4 PS e n. 3 VPS. L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEI VPS ALLA CTP PER 12 MESI 244/2016 CTP Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 2 VPS e n. 4 Giudici Tributari. L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEI VPS E DEI GIUDICI ALLA CTP PER 12 MESI 245/2016 6 DI NOSSE Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 4 VPS e n. 7 Giudici Tributari. CTP L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEI VPS E DEI GIUDICI 246/2016 - ALLA CTP PER 12 MESI DI NOSSE Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 1 PS e n. 5 Giudici Tributari. CTP L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEL PS E DEI GIUDICI 247/2016 ALLA CTP PER 12 MESI DI NOSSE Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 4 PS e n. 9 Giudici Tributari. CTR DI NOSSE DI NOSSE 248/2016 ALLA CTR PER 12 MESI Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 3 Giudici Tributari. L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEL VPS ALLA CTR PER 12 MESI 249/2016 CTP Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 1 VPS e n. 5 Giudici Tributari. L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEL GIUDICE ALLA CTP PER 12 MESI 250/2016 CTP Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 2 Giudici Tributari - NEGATIVO DI PRENDERE ATTO DELL’ESITO NEGATIVO DELL’INTERPELLO 251/2016 Reimmissione nei collegi DI REINTEGRARE IL PREDETTO NELLE FUNZIONI PRESSO LA CTP DI 252/2016 CTR DI NOSSE L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEI GIUDICI Giudice DI NOSSE CTP Il Vice Presidente CARACCIOLO in ordine alla Delibera n. 252/16, relativa al giudice formula due rilievi, il primo riguarda la circostanza che il predetto giudice ha espletato l’incarico di del Governo italiano e non di il secondo si riferisce soprattutto al contesto di questa delibera nella quale si parla della cessazione di una causa di incompatibilità, ritenendo l’espressione totalmente errata perché non c’è nessuna incompatibilità per la quale sia stato messo fuori ruolo ma invece è stato sospeso con delibera consiliare per l’esercizio di funzioni all’estero. Il Consiglio approva gli emendamenti alla proposta. Alle ore 11,00, giunge il Consigliere DE DONNO. RELATORE DI NOSSE Protocollo Atto mozione Nominativo trattato in delibera Giudice CTP Oggetto della delibera Revoca applicazione temporanea non esclusiva presso la CTP a decorrere dal 01/03/2016. IL CONSIGLIO DELIBERA LA REVOCA DELL’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEL PREDETTO PRESSO LA CTP DELIBERA N 253/2016 7 DI NOSSE DI NOSSE CTR Riassegnazione procedimenti pendenti dalla sede staccata di alla CTR DI PRENDERE ATTO DI QUANTO PERVENUTO 254/2016 Dott. Reiterazione richiesta nomina a PC della Commissione di - RIGETTO DI RIBADIRE CHE NON PUO’ ESSERE ACCOLTA LA RICHIESTA DEL PREDETTO E DELLA RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA 255/2016 Cessazione dal servizio per dimissioni a decorrere dal 16/12/2015 – Nomina PC f.f. dott. a decorrere dal 16/12/2015 DI PRENDERE ATTO E DI AFFIDARE L’INCARICO DI PRESIDENTE F. F. DELLA CTR AL PS 256/2016 Soppressione sez. ^ a decorrere dal 01/01/2016. DI AUTORIZZARE LA SOPPRESSIONE DELLA SEZ. DALL’1.1.16 EX D..M. 11.4.2008 257/2016 258/2016 Presidente di Commissione DI NOSSE CTR DI NOSSE CTP DI NOSSE CTP Interpello in sede nazionale per applicazione temporanea non esclusiva di n. 2 PS. DI PROCEDERE AD EFFETTUARE UN INTERPELLO IN SEDE NAZIONALE PER L’APPLICAZIONE TEMPORANEA NON ESCLUSIVA DI N. 2 PS ALLA CTP PER 12 MESI FREGNANI CTP Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 1 VPS e n. 1 Giudice Tributario. L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEL GIUDICE ALLA CTP PER 12 MESI 259/2016 FREGNANI CTP Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 2 VPS - NEGATIVO DI PRENDERE ATTO DELL’ESITO NEGATIVO DELL’INTERPELLO 260/2016 L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEI PS E DEI GIUDICI ALLA CTR PER 12 MESI 261/2016 FREGNANI CTR Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 2 PS, n. 4 VPS e n. 12 Giudici Tributari. Il Vice Presidente CARACCIOLO in ordine alla proposta di Delibera n. 254/2016, relativa alla C.T.R. , evidenzia che il Presidente facente funzione della citata Commissione che ha ritenuto di trasferire una certa quantità di fascicoli dalla sezione di alla sede centrale per ragioni di distribuzione del carico, e, nel dispositivo della delibera si “autorizza” lo spostamento delle pratiche. Al riguardo, esprime dubbi sulla correttezza della formula, perché è una competenza del Presidente della Commissione quella di trasferire le pratiche, il Consiglio non ha la facoltà di autorizzare ma può al massimo prendere atto della comunicazione del Presidente, per cui propone un emendamento soppressivo. Il Consiglio approva l’emendamento. Il Vice Presidente FREGNANI relaziona in ordine alla Commissione tributaria di per spiegare esattamente la situazione che si è creata, evidenziando che la Commissione Status ha formulato una proposta di delibera ma probabilmente potrebbe essere emendata. Evidenzia che il Presidente della Commissione ha mandato il decreto annuale di composizione delle Sezioni del primo semestre 2015, il Consiglio, con un po’di ritardo prende atto di questo decreto di composizione e anche delle osservazioni formulate dal 8 Presidente di Sezione dottor - ma sono . Il predetto, rileva che in relazione alla sezione operative le sezioni alla Commissione di - ci sarebbe un problema in quanto manca il presidente di sezione per cui è nominato il vicepresidente di sezione che svolge, praticamente, le funzioni di Presidente per cui non c’è alternativa nella composizione dei Collegi e quindi nelle decisioni. Il Consiglio prende atto di queste osservazioni e afferma, nella delibera che ha adottato a giugno del 2015: ” prende atto del decreto di composizione delle Sezioni, però, formula l’espresso invito al Presidente della Commissione di provvedere a quanto ritenuto utile e necessario per garantire l’alternanza nella composizione dei Collegi e nella Presidenza degli stessi per quanto riguarda la sezione . Il Presidente della Commissione, successivamente, a luglio 2015, manda nuovamente il decreto di composizione delle sezioni per il secondo semestre, nel quale testualmente dice: “siccome non ho capito bene cosa mi ha chiesto il Consiglio nella prima delibera e siccome ritengo che non ci siano i tempi necessari per provvedere, mantengo la stessa composizione dei collegi del primo semestre”, ovviamente, avverso tale decreto sono pervenute di nuovo le osservazioni ed il reclamo del Presidente di sezione che, in questo caso, a maggior ragione, rileva come non sia stato data dato seguito al provvedimento del Consiglio. Con un po’di ritardo, dovuto a problemi interni di gestione di questi fascicoli, la Commissione Status ha preso atto di questa situazione e nuovamente ha deciso di accogliere quelle che sono state osservazioni del dottor effettivamente, la situazione della Sezione perché, è irregolare. In detta sezione c’è solo un vicepresidente e un giudice soltanto assegnato a quella sezione quindi ogni volta per la composizione dei collegi non si capisce in quale modo provvedano, nello stesso tempo, quindi, le soluzioni che vengono proposte dal Consiglio con questa proposta di delibera sono sostanzialmente due. Da un lato si dice al Presidente di provvedere all’interpello all’interno della Commissione per individuare i componenti che possono essere applicati alla sezione , in modo da formare dei collegi regolari e uniformi pur nell’alternanza e di nominare il Vicepresidente attuale della sezione come Presidente facente funzioni, disponendo l’interpello anche per il vicepresidente. Nello stesso tempo, però, preso atto che gli stessi presidenti di sezione nel decreto di inizio anno comunicano che gli affari da trattare nella Commissione sono diminuiti in maniera consistente e che, probabilmente, ad aprile saranno già stati esauriti i ricorsi attualmente pendenti, si suggerisce anche al Presidente di provvedere alla soppressione della sezione Commissione di . In base al decreto Visco la sarebbe composta da due sezioni mentre, attualmente, ce ne sono tre in funzione e vengono mantenute tre perché c’è questo vice presidente ed anche in relazione al carico dei lavori. Il relatore fa presente che ora, il carico del lavoro, in relazione al numero di componenti complessivi della Commissione, non costituirebbe più motivo per mantenere in piedi un’ulteriore sezione, pertanto, chiede al Consiglio se si 9 ritiene opportuno mantenere la delibera così come è stata proposta, cioè con le due alternative oppure se non sia il caso di invitare il Presidente a ridurre il numero delle sezioni e quindi a ricondurre le sezioni a quello che è l’effettivo organico previsto dal decreto attualmente vigente. La proposta di delibera che è uscita dalla Commissione è la seguente: “si invita il Presidente a provvedere fin d’ora con la necessaria urgenza a nominare un vicepresidente titolare della sezione così come denominata al trentun dicembre, quale Presidente di sezione facente funzioni, a provvedere all’interpello interno per acquisire la disponibilità alla nomina di applicati alla sezione di un Vice Presidente e di almeno due giudici, al fine di assicurare la regolare composizione dei collegi all’alternanza nella loro presidenza, procedendo d’ufficio in mancanza di candidati sufficienti secondo i criteri di cui alla risoluzione annuale del 24.11.2015. In alternativa a quanto indicato nei punti precedenti, tenuto conto dell’esiguo carico di lavoro dichiarato dai Presidenti di Sezione e di quanto disposto dal Consiglio con la menzionata risoluzione n.8/15, in merito alla riconduzione delle sezioni al numero previsto dal decreto Visco, di procedere all’adeguamento del numero delle sezioni a quelle previste nella determinazione degli organici del decreto con conseguente rotazione della figura del Vice Presidente che risulta in esubero rispetto ad essa. Chiede al Consiglio e quindi ai Componenti di riaprire la discussione su questo punto se ritenuto utile, se non sia invece il caso di proporre una soluzione secca ossia quella della riduzione delle sezioni. Il PRESIDENTE evidenzia che si è in presenza di una delibera il cui testo sostanzialmente da una parte dice che ha ragione il Presidente ha detto , ma, dall’altra, di fatto, attua ciò che , in particolare al punto “risultano pienamente condivisibili nella parte in cui motiva etc.”, ritiene quindi che il Consiglio non debba fare il mediatore, se si afferma di dover ricondurre il numero delle sezioni non si può poi affermare il contrario di quello che si è dedotto in via principale. Il Consigliere DI NOSSE chiarisce che si è cercato di dare una risposta alle doglianze del per morigerare i costumi in quella Commissione quindi si è detto che sono fondate le osservazioni dando anche una risposta ad una legittima istanza e per stigmatizzare la condotta del Presidente. Ritiene esatte le osservazioni che enunciava il Consigliere Fregnani proponendo una serie di alternative secondo il dettato normativo e delle Risoluzioni consiliari perché non è facile dare una risposta secca nel far conoscere al che le sue doglianze sono state valutate e per aiutare il Presidente a trovare una soluzione coerente con le Risoluzioni. Il PRESIDENTE ritiene che per come è stata impostata la risposta, potrebbe assumere più la forma di una lettera da scrivere al Presidente, altrimenti, si deve optare per una soluzione nel rispetto delle valutazioni perché, a suo parere, la motivazione risulta perplessa. Ritiene che bisogna dare una risposta. 10 Il Vice Presidente CARACCIOLO ritiene che la questione sia di altro genere, ossia il Presidente della Commissione ha redatto delle tabelle sia pure dicendo mi dispiace non abbiamo i tempi per fare le sostituzioni, andiamo avanti in questi termini, il Presidente di sezione fa delle osservazioni rispetto a questo provvedimento tabellare. Il Consiglio deve dire semplicemente se il provvedimento tabellare è corretto o se non lo è quindi a suo parere, la risposta non può essere di indicazioni su come fare in alternativa, deve essere semplicemente una decisione sulla legittimità o illegittimità del provvedimento adottato dal Presidente di Commissione. Quindi concorda pienamente con quello che dice il Presidente Cavallaro sull’impossibilità di far trasparire questa possibilità di alternativa perché la deliberazione consiliare deve essere secca o ha ragione sull’illegittimità del provvedimento della Commissione o non ha ragione, non si può deliberare una terza via. Ritiene che se il collega ha ragione si debba restituire al Presidente la delibera. A questo punto, la proposta di delibera della C.T. RELATORE Protocollo Atto mozione SAVOCA Nominativo trattato in delibera CTR Oggetto della delibera Risposta a delibera del 16/06/2015. viene restituita in Commissione. IL CONSIGLIO DELIBERA DI PRENDERE ATTO DI QUANTO PERVENUTO DELIBERA N 262/2016 Il Consigliere DI NOSSE chiede di poter trattare immediatamente un’istanza preliminare della Commissione Status relativa alla C.T.P. di Il Consiglio accoglie la richiesta ed il PRESIDENTE ne dispone l’immediata trattazione. RELATORE DI NOSSE Protocollo Atto mozione Nominativo trattato in delibera CTP Oggetto della delibera Esito interpello per applicazione temporanea non esclusiva di n. 2 VPS e n. 3 Giudici Tributari. IL CONSIGLIO DELIBERA L’APPLICAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA DEI GIUDICI E ALLA CTP PER 12 MESI DELIBERA N 263/2016 Ufficio II – Studi e documentazione: esecutività delibere di decadenza. Il Consigliere DE DONNO in sostituzione del Consigliere Scuffi assente, relaziona in ordine alla proposta di delibera concernente la problematica della esecutività delle delibere di decadenza. Omissis 11 Il Vice Presidente CARACCIOLO ritiene che questo problema non sia di agevole soluzione e rimettendo la questione in Commissione in realtà semplicemente si lascia alla Commissione una valutazione, mentre invece, a suo parere, ci vorrebbe una chiara indicazione da parte del Consiglio sul da farsi, si potrebbe prendere spunto dalla presentazione di questa proposta per invitare a un dibattito che, ovviamente può essere utile per la Commissione ai fini della formulazione della sua proposta. Ritiene che vi è un’alternativa abbastanza confliggente perché è compito del Presidente della Commissione quello della composizione dei collegi e questa composizione dei collegi non è una semplice facoltà è un dovere d’ufficio ed è un dovere d’ufficio che, ovviamente, si esplica considerando tutti i componenti della Commissione che hanno titolo a comporre i collegi. Il Presidente della Commissione non ha la facoltà di inserire o di non inserire i giudici che sono componenti della Commissione nei collegi, ha l’obbligo di farlo ovviamente secondo i criteri in applicazione del metodo tabellare, ora il problema che si pone qui è quello di conciliare questo dovere del Presidente dell’ufficio con la delicatezza dei casi che si realizzano quando un componente la Commissione è già stato per così dire condannato e si è in attesa semplicemente del provvedimento attuativo della delibera del Consiglio che ne dispone la decadenza. Evidenzia che già il CPGT ha deliberato in precedenza, formulando una Risoluzione nella quale si invitavano i Presidenti a non inserire questi “decadenti” nei collegi e sostanzialmente lasciando la scelta nelle mani dei Presidenti e la risposta di qualche Presidente è stata nel senso che fino a che qualcuno non dice che il signor Tizio non deve essere inserito in un collegio, non gli è dato di escluderlo dai Collegi perché è suo dovere istituzionale. Rassegna le sue perplessità in ordine a questa possibilità cioè che il Consiglio disponga, mettendo in una condizione sostanzialmente di incertezza e di delicata ambiguità i Presidenti degli uffici, che costoro non provvedano a quanto dovuto per legge quasi sollevandoli da un dovere istituzionale. Ritiene che via sia una forzatura in tutto questo, anche se discutendone in Commissione con il Presidente Scuffi era stato d’accordo, però, ripensandoci in questo momento direbbe che forse è una forzatura eccessiva e che per risolvere un problema pratico, si possa commettere un arbitrio. Il Consigliere ANCONA non è d’accordo col collega Caracciolo, nel senso che le discussioni vanno fatte, devono essere consapevoli ma devono presupporre la conoscenza del tema quindi oggi si è appreso che esiste una sentenza del TAR e ritiene che, se non conosce il contenuto della motivazione non è in grado di intervenire in una discussione sensata, ponderata. Propone quindi di rimettere la delibera in Commissione perché possa approfondire le tematiche. In linea di massima gli pare che l’orientamento del Consiglio esista ed è quello di consentire ai Presidenti di non inserire nei collegi gli ex giudici o i giudici dichiarati decaduti, valutando lo strumento legale corretto. 12 Il Consiglio restituisce la proposta di delibera alla Commissione Studi. Ufficio IV- Concorsi: interpelli ps e vps (bando 14.07.2015): graduatorie; nomina g (bando interno 3.6.2014). Sono approvate le delibere dal n. 264/2016 al n. 296/2015, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere PICONE relaziona anche in sostituzione del Consigliere Passero assente. Il Consigliere PICONE fa presente che per il Dott. da approvare in quanto il predetto oltre che alla C.T.P. di C.T.P. di vi è anche una istanza preliminare risulta vincitore anche alla per cui sarà poi lo stesso a scegliere la sede definitiva. Il Consiglio accoglie la richiesta ed il Presidente ne dispone l’esame unitamente alla delibera proposta nell’o.d.g.ordinario. . RELATORE PICONE PICONE PICONE DE DONNO Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N Delibera di graduatoria n. 1 P.S. CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO 264/2016 Delibera di graduatoria n. 7 PS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO 265/2016 Delibera di graduatoria per Presidente di Commissione CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO 266/2016 Delibera di graduatoria n. 6 PS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI 267/2016 CTP DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI DOMANDE DI PARTECIPAZIONE ALLE PROCEDURE DI INTERPELLO NON POSSONO ESSERE ATTIBUITI I POSTI INDICATI 268/2016 Delibera di graduatoria n. 5 PS CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI 269/2016 Delibera di graduatoria PS CTR PICONE PICONE 13 PICONE Delibera di graduatoria n. 2 PS CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI 270/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 1 PS CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI 271/2016 Delibera di graduatoria n. 1 PS CTP DE DONNO Delibera di graduatoria n. 12 PS CTP DE DONNO Delibera di graduatoria n. 1 PS CTP PICONE DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 272/2016 273/2016 274/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO 275/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 3 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI 276/2016 DE DONNO Delibera di graduatoria n. 14 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I TREDICI POSTI RESTANO VACANTI 277/2016 CTP DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI DOMANDE DI PARTECIPAZIONE ALLE PROCEDURE DI INTERPELLO NON POSSONO ESSERE ATTIBUITI I POSTI INDICATI 278/2016 Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 279/2016 . Delibera di graduatoria PS CTR DE DONNO DE DONNO 14 DE DONNO Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 280/2016 DE DONNO Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTR DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 281/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 2 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI Delibera di graduatoria n. 2 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI PICONE Delibera di graduatoria n. 6 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI PICONE Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 285/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 286/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 287/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 288/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 13 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I TREDICI POSTI RESTANO VACANTI 289/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 3 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I TRE POSTI RESTANO VACANTI 290/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 291/2016 PICONE Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE 292/2016 PICONE 282/2016 283/2016 284/2016 15 Delibera di graduatoria n. 3 VPS CTP PICONE DE DONNO Delibera di graduatoria n. 3 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI- DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I TRE POSTI RESTANO VACANTI 293/2016 DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I TRE POSTI RESTANO VACANTI 294/2016 295/2016 296/2016 DE DONNO Delibera di graduatoria n. 1 VPS CTP DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE PICONE Delibera di nomina n. 1 Giudici CTR DI NOMINARE IL PREDETTO Ufficio V – Incompatibilità: archiviazione procedimenti decadenza; archiviazione atti; richiesta informazioni; richiesta integrazione dichiarazione atto notorio. Sono approvate le delibere dal n. 297/2016 al n. 303/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere ALBERGHINA relaziona anche in sostituzione del Consigliere Consolo assente. RELATORE Protocollo Atto o della mozione Nominativo trattato in delibera ALBERGHINA – CTP ALBERGHINA – CTR ALBERGHINA – CTP DI NOSSE – CTP PICONE – CTR PICONE – CTP Oggetto della delibera IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N Delibera archiviazione procedimento di decadenza L’ARCHIVIAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI DECADENZA 297/2016 L’ARCHIVIAZIONE DEGLI ATTI 298/2016 L’ARCHIVIAZIONE DEGLI ATTI 299/2016 DI INVITARE IL PREDETTO GIUDICE A FORNIRE INFORMAZIONI IN MERITO A QUANTO RILEVATO 300/2016 L’ARCHIVIAZIONE DEGLI ATTI 301/2016 L’ARCHIVIAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI DECADENZA 302/2016 Archiviazione atti Archiviazione atti Richiesta informazioni (art. 8 comma 1 bis) Archiviazione atti Archiviazione procedimento di decadenza 16 PICONE – CTP Richiesta integrazione dichiarazione atto notorio 2015/2018 (art.8 comma 1 lett. i) DI INVITARE IL PREDETTO VPS A FORNIRE INFORMAZIONI IN MERITO A QUANTO EVIDENZIATO 303/2016 Ufficio VII – Contenzioso: ricorso straordinario al Capo dello Stato-costituzione e rapporto difensivo all’Avvocatura Generale dello Stato. E’ approvata la delibere n. 304/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno. RELATORE Protocollo Atto o mozione Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera Ricorso straordinario al Capo dello Stato Delibera di costituzione in giudizio e rapporto difensivo all’Avvocatura PICONE IL CONSIGLIO DELIBERA DI INVIARE LA RELAZIONE ISTRUTTORIA AL CONTENZIOSO DEL MEF PER LA DIFESA IN GIUDIZIO DELIBERA N 304/2016 Ufficio VIII - Assenze e compensi dei giudici tributari: autorizzazioni e diniego autorizzazioni assenze. Sono approvate le delibere dal n. 305/2016 al n. 317/2015, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno. Protocollo Atto d’impulso o della mozione Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera DI MARTINO CTR Astensione 6 mesi per motivi professionali DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO 305/2016 DI MARTINO CTP Astensione per congedo parentale DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO 306/2016 DI MARTINO CTP malattia 35 giorni DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO 307/2016 CTP Grave patologia DI AUTORIZZARE L’ASSENZA 308/2016 RELATORE DI MARTINO CTP DI MARTINO CTP DI MARTINO Assenza non sporadiche 360 giorni per incarico internazionale IL CONSIGLIO DELIBERA DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO DELIBERA N 309/2016 310/2016 17 DI MARTINO CTR Ulteriori 60 gg di malattia (grave patologia) DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO 311/2016 DI MARTINO CTP 1 giorno DI AUTORIZZARE L’ASSENZA 312/2016 DI MARTINO CTP 1 giorno DI AUTORIZZARE L’ASSENZA 313/2016 DI MARTINO CTP 2 anni (fino a febbraio 2018) per incarico internazionale DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO 314/2016 DI NOSSE CTP Motivi di salute 80 gg. dal 24.10.2015 all’11.01.2016 DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO 315/2016 DI NOSSE CTP Motivi familiari 20 gg. dal 16.09.2015 al 5.10.2015 DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI DECURTARE IL COMPENSO FISSO 316/2016 Il Consigliere DI MARTINO relaziona in ordine alla istanza, in autotutela, formulata con nota del, dalla RSU della CTR , concernente la modifica della delibera sulle Commissione virtuose anni 2011-2012. Il relatore fa presente che si è stigmatizzata l’improprietà della richiesta per cui, se nel contempo sono state valutate le motivazioni dedotte a sostegno della richiesta, si è anche evidenziato che sono state considerate le scoperture di organico, la produttività, gli eventi straordinari, in più, per è stato preso in considerazione il trasloco della sede e sono state date per decise tutte quelle sentenze poste in udienza e rinviate per effetto del trasloco, ciò detto e ciò spiegato, la proposta di delibera si conclude affermando che la richiesta è impropria perché proviene da soggetti che non sono giudici tributari e non vi è luogo a provvedere sulla stessa. Il Consiglio approva. Delibera n. 317/2016. Alle ore 11,50, giunge il Consigliere CONSOLO. Il Vice Presidente CARACCIOLO evidenzia che la questione dei criteri di distribuzione dei compensi aggiuntivi per le Commissioni cosiddette virtuose è stata oggetto di discussione e in uno degli ultimi Plenum pare che sia emerso da quanto è stato complessivamente considerato, che la migliore delle soluzioni possibili da assegnare a questo il problema dei criteri di distribuzione sia quella di confermare i criteri che già il CPGT aveva rassegnato per gli anni 2011 e 2012, senza modificazione alcuna. Evidenzia, infatti, che la Commissione competente di cui fa parte, si è espressa proprio in termini molto nitidi e peraltro sintetici e proponendo di confermare i criteri di ripartizione delle risorse CUT già applicate per gli anni 2011 e 2012. Resta solo da dire che questa proposta è stata deliberata in Commissione a maggioranza perché vi è un dissenso, che era già emerso peraltro, nel corso del dibattito del Consiglio e che immagina sarà riproposto come emendamento rispetto a detta proposta che è stata riassunta in due parole “propone a maggioranza dei suoi componenti di confermare i criteri di ripartizione delle risorse”. 18 Il Consigliere DI NOSSE fa presente che le motivazioni che hanno indotto a conservare i criteri dell’altra volta risiede anche nella circostanza di non dare occasione al MEF di dilatare i tempi, probabilmente non si è nemmeno tutti convinti della bontà del vecchio criterio ma si è adottato per evitare di perdere altro tempo. Il Consigliere DI MARTINO esprime il proprio dissenso nei confronti di questa delibera perché come ha già rappresentato, ritiene il criterio adottato in precedenza un criterio che non è conforme e rispondente allo spirito della norma che è una norma diretta a premiare l’efficienza delle Commissioni tributarie. E’ vero che la norma premia le Commissioni tributarie efficienti, ma è anche vero ed ovvio che debba tener conto anche all’interno della Commissione stessa della diversa efficienza, del diverso contributo che i singoli giudici hanno profuso per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ritiene che si voglia far passare la conferma dei criteri adottati per gli scorsi anni come un male necessario per ridurre i tempi per addivenire all’ottenimento dell’erogazione dei fondi da parte del MEF. Detta motivazione gli sembra riduttiva rispetto ad una questione che sottende principi abbastanza complessi, peraltro, ritiene di avere individuato un criterio che può contemperare le diverse esigenze, e che non può comportare alcun ritardo da parte l’Amministrazione. E’ un criterio che fonde e utilizza l’applicazione dei due principi utilizzati per le scorse annualità, ovviamente per quanto riguarda la parte del contributo relativa alle Commissioni virtuose, ed è quello di dividere a metà il contributo, ma se si vuole si possono anche modificare le percentuali, e ripartire una parte secondo il criterio adottato per il 2011-2012 e quindi pro-capite, per l’altra parte il riparto andrà fatto secondo il criterio previsto per la parte a pioggia. Ritiene che sia un criterio che è immediatamente applicabile, perché si applica per una parte, il criterio a pioggia e per l’altra metà il criterio pro capite immediatamente applicabile perché già adottato per i due anni precedenti. Evidenzia che il vantaggio è che da un lato, viene riconosciuto un premio a tutti i componenti delle Commissioni virtuose indistintamente, dall’altro, all’interno delle Commissioni virtuose si introduce una differenziazione in funzione del diverso contributo che ciascuno ha dato al raggiungimento dell’obiettivo da parte della Commissione; quindi chi è stato più assiduo più attento più disponibile riceverà un quid aggiuntivo rispetto a chi è stato meno disponibile. Ribadisce che questo criterio immediatamente applicabile sia molto più coerente e molto più conforme al dettato normativo ed allo spirito della norma. Ribadisce, altresì, che se si vogliono modificare le percentuali, anziché fare cinquanta e cinquanta, quaranta e ottanta, sessanta e venti, si può fare, importante è chi ci sia una differenziazione all’interno delle virtuose tra i giudici in funzione del contributo che ciascuno ha dato. Chiede, quindi, che la sua proposta, che ha mandato a tutti indistintamente via email, sia anch’essa messa ai voti come emendamento alla proposta formulata dalla Commissione. 19 Il Vice Presidente CARACCIOLO esprime totale contrarietà alla approvazione dell’emendamento Di Martino che ha ad oggetto l’introduzione di un criterio puramente arbitrario che trasformerebbe il Consiglio in legislatore stravolgendo la disciplina prevista dalla legge espressamente, l’arbitrarietà di questo criterio è comprovato dal fatto che il dottor Di Martino absit iniuria verbis, ha modificato di volta in volta questo criterio. Infatti, ha proposto una pluralità di soluzioni ad alternative variabili quasi che sia possibile sceglierne una qualunque pur di raggiungere un obiettivo, in realtà il criterio unico a questo riguardo è quello previsto ex legge che consiste nella identificazione delle Commissioni virtuose solamente in ragione dell’abbattimento di un arretrato preesistente. Questo abbattimento identifica le Commissioni come destinatarie del compenso aggiuntivo e voler distinguere poi all’interno delle Commissioni tra buoni e cattivi, tra diligenti negligenti, crede che sia un arbitrio puro anche perché non tiene conto in nessun modo della molteplicità degli apporti che ciascuno dei componenti della Commissione profonde ai fini della realizzazione di questo risultato, primo tra tutti il Presidente della Commissione il quale, ovviamente, per la realizzazione di questo risultato profonde ogni suo buon ufficio che manifestamente non può trasfondersi nella redazione della motivazione della sentenza che secondo il collega sarebbe diciamo così la bacchetta magica per identificare i negligenti rispetto ai diligenti. Crede che sia veramente impossibile per questo Consiglio stravolgere il senso della disciplina normativa e che sarebbe arbitrario voler introdurre criteri che la legge non contempla per questa quota, perché, viceversa, il criterio che il collega Di Martino ci propone è un criterio già espressamente previsto dalla legge con riferimento al riparto dell’altra parte, dell’altra quota del contributo e se quindi il legislatore ha voluto espressamente considerare questo criterio ai fini della distribuzione dell’altra quota, è manifesto che lo abbia voluto escludere nell’applicazione dei criteri per la distribuzione della quota diversa, quindi, ritiene veramente che non ci sia margine alcuno per quanto il Consiglio si voglia spingere aldilà delle sue competenze per intervenire in questa materia. Il Consigliere SAVOCA evidenzia che questa delibera alla quale si sta facendo riferimento per il passato e che è la proposta che la Commissione invita a riconsiderare, è una delibera che è passata a maggioranza con il voto del Presidente della seduta che, occasionalmente, in quel giorno ero lui, quindi è passata a maggioranza per quel voto e lo ricorda molto bene sul quale tante chiacchiere sono state fatte e, quasi, è stato organizzato un linciaggio mediatico sulla lista dell’AMT. Oggi, apprende, non essendo stato presente alla scorsa seduta del Consiglio, una seduta in cui c’è stata l’ennesima audizione dell’AMT sul tema, di aver capito che le Associazioni e non solo l’AMT, le Associazioni ora si sono pronunciate favorevolmente a quel criterio. Allora forse si dimentica che era stato lui a farlo passare. Immagina che in una organizzazione in cui ci sia un Organo istituzionale non compete all’Organo istituzionale di garanzia - che potrebbe essere il Consiglio di Presidenza - dare 20 indicazione sulla distribuzione di emolumenti perché detta responsabilità se la deve prendere interamente, dal suo punto di vista il MEF, oggi, domani e dopodomani per distribuire emolumenti, in modo tale che se sbaglia non sarà il Consiglio ad aver sbagliato. Apprezza moltissimo lo sforzo e il segnale che vuol dare il collega Di Martino sulla questione di premiare i magistrati che sono più produttivi, ma ricorda a se stesso, avendo presieduto sin dal 1976 un collegio della giustizia, che i Presidenti delle Commissioni partecipano alla discussione, la indirizzano, hanno il dovere di leggersi le carte, hanno il dovere se del caso di scrivere il dispositivo quando c’è qualcuno che non lo sa scrivere e comunque non risultano estensori della sentenza, ma ci hanno molto partecipato mentre il criterio indicato dal collega Di Martino escluderebbe da un trattamento di valutazione i Presidenti delle Commissioni. Per detti motivi ritiene che vada confermato il criterio precedente però, deve risultare a verbale il netto dissenso che anche i giudici tributari hanno espresso nelle forme in cui lo possono esprimere, per questo discorso delle Commissioni cosiddette virtuose. Segnala infine che c’è un problema di partecipazione nelle Commissioni tributarie tra magistrati ordinari e laici, però ritiene che una diversa valutazione sulla linea Di Martino, creerebbe un ulteriore problema del rapporto tra magistrati togati e non togati. Il Consigliere CONSOLO ritiene che uno degli indici della professionalità è sicuramente la produttività, però, per come tutti quanti hanno potuto sperimentare, non è né l’unico indice né quello assolutamente determinante, atteso che spesso si è potuto verificare che non disgiunta dalla produttività c’è una notevole dose di sciatteria nella cura dei provvedimenti con le ricadute per quel che riguarda la giustizia tributaria molto pesanti in secondo grado. Avendo maturato l’esperienza nella Commissione tributaria regionale, ha potuto constatare che spesso le sentenze si dovevano riscrivere in toto quindi ragionando sui criteri e sui correttivi crede che abbastanza equilibrata e condivisibile sia la proposta della Commissione. Ritiene che, comunque, tale proposta non deve essere disgiunta quanto ad impegno di questo Consiglio, in una verifica molto più attenta, più oculata più penetrante e rigorosa per quel che riguarda il profilo della dirigenza anche sotto il profilo disciplinare, perché giungono notizie di molte Commissioni provinciali ove la produttività è andata alle stelle ma le motivazioni dei provvedimento sono pressoché inesistenti e continuare ad avallare questo sistema crede che sia la fine della dignità del ruolo del CPGT e della funzione. Il Consigliere DI MARTINO chiede di replicare evidenziando che, giustamente, il Consigliere Caracciolo, è abile dicitore e fine interprete della norma però, a suo parere, la interpreta un po’a modo suo. Invece, secondo la sua lettura è vero il contrario, ovverosia, il criterio dell’anno scorso non è previsto dalla norma, il contributo è diretto all’incremento del compenso variabile del giudice tributario. Nell’ambito di quella finalità poi viene prevista una parte destinata alle Commissioni virtuose ma sempre ad incremento del compenso 21 variabile. Ritiene che si sia forzata quella interpretazione e dato un riparto proprio procapite a tutti i giudici indipendentemente dal compenso variabile quindi, questa è la norma com’è scritta giustamente. Per rispondere al Presidente Savoca, evidenzia che non è neanche vero quello che sostiene perché, il Presidente di sezione che è più disponibile e che si fa applicare a più sezioni, prenderà il contributo sul lavoro di tutti i giudici che sono nelle sue sezioni perché il riparto da lui proposto, per una parte è calcolato con lo stesso criterio di quello a pioggia quindi il Presidente prenderà la sua quota sul modello di tutti i giudici della sua sezione, più la quota che gli spetta come parte del collegio e quindi anche i Presidenti troveranno vantaggio. In questo criterio, ovviamente, rientrano i Presidenti che sono più disponibili quelli che lavorano di più, quelli si rendono disponibili a sostituzione, ad applicazioni, a reggere magari due sezioni, chiaramente, il Presidente che non si fa sostituire e non si fa applicare, riceverà un poco di meno ma solo un pò. Concorda, infine, con il Consigliere Consolo che questo criterio è un criterio assurdo che premia il cottimo però e il criterio che pervade il compenso del giudice tributario fino a quando non sarà riformato il modo di retribuire il giudice tributario, ma la parte prevalente della retribuzione sarà formata dal cottimo, il principio è questo quindi se si vuole formulare una proposta di riforma dei compensi ribadisce la sua proposta. Il PRESIDENTE ritiene che, oramai, sembra ampiamente sviscerato il tema, fra l’altro, comunque, si è raggiunto l’effetto di discuterne; sintetizza in due parole: Di Martino propone di stabilire dei criteri che tengano conto non più soltanto della virtuosità della Commissione ma della virtuosità del singolo giudice componente che è un principio diametralmente opposto. Evidenzia che il fatto di non essere giudice tributario non è che non dà diritto a interloquire in questa materia e la questione è sicuramente fondatissima de iure condendo, nel senso che però il CPGT è un collegio di Autogoverno, di organizzazione e amministrazione della magistratura, per primo e più volte è stato detto che è il sistema complessivo dei compensi dei giudici tributari ad essere inadeguato e, una delle componenti di inadeguatezza più grave è il debordante prevalere del cosiddetto compenso variabile tradotto in un vero e proprio compenso cottimistico, il quale, per sua stessa natura produce tendenzialmente una ricerca di una quantità di produzione giurisprudenziale piuttosto che di una qualità. Ritiene che spesso si produca anche secondo una serialità, come segnalava il consigliere Consolo, anche a danno della qualità media degli standard ma aggiunge che, per la verità, il Consiglio si sta impegnando anche in questa direzione, perché intanto quello che ha deliberato sulle ispezioni e quello che si sta attuando sulla formazione, rende il magistrato tributario più responsabile, il tutto pare che non possa entrare nell’attuazione di quella disposizione. Crede che almeno in misura larghissimamente prevalente, si è convinti che il dato normativo, non può che riguardare le Commissioni e, d’altra parte, significherebbe introdurre una serie di elementi 22 particolarmente complessi e difficili da valutare perché bisognerebbe fare una serie di pesature del lavoro dei singoli giudici. Osserva che non c’è un’attività monocratica e poi almeno sotto il profilo della sensazione ma anche sotto il profilo dell’esperienza che è stata tratta, non è che il MEF abbia finora dimostrato una celerità nell’erogazione di questi emolumenti, tant’è vero che si sta parlando del 2011-2012, adesso del 2013, che deve essere programmato, dopodiché bisogna fare gli attuativi e, ad oggi, non è stato liquidato questo compenso variabile ma solo quello a pioggia. Ciò posto e pur comprendendo le ragioni che motivano la proposta Di Martino, ritiene che si debba votare con questa premessa cioè che il Consiglio è consapevole che occorre verificare. Evidenzia che tra le altre cose, si è discusso in delegazione, della costituzione di questo famoso tavolo sui compensi ed è questo anche l’oggetto di una lettera che ha già mandato ai due Presidenti delle Commissioni finanze di Camera e Senato, chiedendo di incardinare una forma d’indagine conoscitiva o di presa d’atto istituzionale di questi temi. Si permette di aggiungere che, per la verità, non è neanche così, nel senso che il tema del compenso è una conseguenza dello status, non viene prima, cioè qualunque forma di contratto, qualunque rapporto che ha per oggetto una prestazione, prima si determina la prestazione e poi la retribuzione. Detto questo pone in votazione la proposta e quindi nel termine nel quale l’ha riassunta il Consigliere Di Martino. Votano in 13: (Assenti Scuffi e Passero). Voti a favore: 1 Voti contrari: 9 Voti di astensione: 3 La proposta è bocciata. Il PRESIDENTE pone in votazione la proposta della Commissione VIII. Il Consigliere SAVOCA vota detta proposta a condizione che risulti dal verbale il suo dissenso perché detta funzione sarebbe propria del MEF, quindi della DGT e non del CPGT. Votano in 13: (Assenti Scuffi e Passero). Voti a favore: 10 Voti contrari: 1 Voti di astensione: 2 (Ancona ed Aiello). La proposta è approvata. Delibera n. 318/2016. Il PRESIDENTE presenta la giornalista che il Comitato di Presidenza ha incaricato ieri, Dott.ssa che collaborerà con il Consiglio, con il Presidente e con tutti i Consiglieri, per la promozione delle iniziative e delle attività consiliari, si è specificato nel contratto che l’incarico non è referente solo nei confronti del Presidente ma dell’intero Consiglio. 23 Sul secondo punto all’ordine del giorno: Istanze preliminari. Il PRESIDENTE chiede ai Presidenti delle Commissioni se oggi vi sono altre istanze preliminari. Il Consigliere PICONE fa presente che vi è un’altra proposta di delibera della Commissione Concorsi relativa ad uno scorrimento di graduatoria per rinuncia. Il Consigliere ANCONA fa presente che vi è una proposta di delibera della Commissione Formazione ed Aggiornamento Professionale relativa ad una richiesta di patrocinio. Il Consigliere MONTAGNA fa presente che vi sono due proposte di delibera della Commissione Disciplina relative ad una integrazione di richiesta di avvio dell’azione disciplinare e ad una sospensione obbligatoria. Il Consiglio accoglie le richieste ed il PRESIDENTE dispone siano trattate immediatamente. Ufficio IV- Concorsi. . RELATORE Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N DI PRENDERE ATTO DELLA RINUNCIA Rinuncia incarico di PC della CTP PICONE 319/2016 Scorrimento graduatoria PC della CTP DI PROCEDERE ALLO SCORRIMENTO DELLA GRADUATORIA NELLA QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO Ufficio III: Programmazione e coordinamento della formazione e aggiornamento. RELATORE Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera IL CONSIGLIO DELIBERA ANCONA O.D.C.E.C. NAPOLI CONVEGNO A NAPOLI 15 FEB 2016 Richiesta patrocinio DI ACCORDARE IL RICHIESTO PATROCINIO DELIBERA N 320/2016 Ufficio VI – Provvedimenti disciplinari e di decadenza. 24 RELATORE MONTAGNA MONTAGNA Nominativo trattato in delibera Oggetto della delibera - Giudice C.T.P. Delibera di integrazione di richiesta dell’esercizio azione disciplinare - Giudice C.T.P. Sospensione dall’incarico di giudice e dal relativo compenso fisso IL CONSIGLIO DELIBERA DELIBERA N DI INVITARE IL PRESIDENTE CONSIGLIO MINISTRI ED IL PRESIDENTE DELLA CTR A FAR CONOSCERE SE INTENDONO PROMUOVERE L’AZIONE DISCIPLINARE DI SOSPENDERE LA PREDETTA DALL’INCARICO DI GIUDICE E DAL RELATIVO COMPENSO FISSO 321/2016 322/02016 Sul primo punto all’ordine del giorno: Relazione del Presidente. Il PRESIDENTE fa presente di dover fare solo due comunicazioni, la prima riguarda l’esito di due incontri che con i due Vice Presidenti, si sono avuti con la dottoressa , dell’Ufficio legislativo del MEF, alla quale sono state elencato doglianze abbastanza corpose, molto concentrate su alcune questioni relative non solo ai compensi, ma alla conflittualità sempre più diffusa che sta prendendo l’intero mondo della giurisdizione tributaria e che riguarda essenzialmente il Consiglio, il MEF ed i giudici tributari. La dottoressa, in quanto Capo di Ufficio che non ha poteri, naturalmente, è stata cortese quindi anche a nome di tutti ufficialmente la ringrazia, è stata anche molto fattiva nel senso che ha preso atto e di alcune questioni che sono state sollevate, già informata, ha chiesto di riconfigurarle con una nota, e, soprattutto, ha detto e gli è parso questo un impegno che si prende per buono, che, a brevissima scadenza, collocherà un incontro ufficiale con il Capo del Dipartimento delle Finanze e con il Direttore della DGT, dal quale lei auspica che esca una soluzione o una rotta per trovare soluzioni a tutti questi temi. Nel frattempo il Consiglio deve costituire una piccola delegazione o il Comitato, avvalendosi dell’assistenza del Segretario Generale, in quanto Dirigente, perché anche loro hanno parlato di una delegazione di tre quattro persone e detto incontro dovrebbe essere incardinato a breve. E’ stato ricordato l’impegno del famoso tavolo sui compensi, anche se c’è una giustificazione, ossia si è in presenza di un momento di ridiscussione complessiva dell’assetto del MEF anche sul piano delle deleghe e quindi probabilmente anche una competenza nella materia del contenzioso tributario potrebbe subire un cambiamento. La seconda comunicazione riguarda la lettera che si deve fare, all’esito di un altro incontro che è stato fatto con la DGT e che, in realtà, viene a latere del processo telematico. Si dovrebbe spiegare ai Presidenti delle Commissioni tributarie che entro il 22 febbraio 2016, dovrebbe essere consegnato il cosiddetto applicativo di test dalla SOGEI, con i tempi tecnici strettamente necessari e si dovrà riorganizzare il percorso formativo che è stato bloccato perché non c’era il materiale perché sia chiaro di chi è la responsabilità, ciò non per rinfocolare polemiche ma anzi per dare impulso futuro a questa iniziativa. Aggiunge che, al latere 25 dell’incontro, erano state indicate alcune Regioni ma pare che per problemi organizzativi locali non sia probabilmente disponibile e quindi si dovrebbe ipotizzare se e in che misura si può cambiare proponendo . Ritiene, comunque, che la lettera, ha anche il ben preciso scopo di segnalare la necessità che ai giudici tributari a mano a mano che si applica il processo telematico, venga concesso quindi nelle aree di riferimento, un contributo integrativo, un bonus, determinato in circa centocinquanta euro mensili. E’ stata stimata detta somma in luogo dell’acquisto di PC, che invece l’Amministrazione intendeva acquistare da installare presso le Commissioni ma totalmente inutili. Questa è una proposta che la DGT porterà all’attenzione perché il MEF aveva fatto una previsione di spesa concentrata su queste forniture per i singoli territori e non per i singoli giudici, mentre si devono dare le condizioni perché si organizzino. Detta lettera riguarda anche la previsione di un compenso un po’ più significativo per l’Ufficio del Massimario, anche se, al momento, non è chiaro il quadro definitivo anzi nel comunicato di ieri si è ipotizzato che si deve riconfigurare perché non si può chiedere per trenta persone, comunque si opererà una verifica tra le varie Commissioni competenti elaborando un progetto. Il PRESIDENTE riferisce in ordine allo stato dell’arte della manifestazione dell’anno giudiziario del 19 febbraio p.v a Villa Lubin. Omissis Sul terzo punto all’ordine del giorno: Approvazione del verbale relativo alla seduta del 19 gennaio 2016. Il PRESIDENTE fa presente che è portato all’approvazione il verbale relativo alla seduta del 19 gennaio 2016 e che, se non ci sono osservazioni, si intenderà approvato. Il Consiglio, recepito l’emendamento, approva il verbale n. 2, relativo alla seduta del 19 gennaio 2016. 26 La seduta è tolta alle ore 13,50. 27