1 Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria SEDUTA DEL 2

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1 Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria SEDUTA DEL 2
Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria
SEDUTA DEL 2 FEBBRAIO 2016
VERBALE N. 4
(seduta n. 781)
Il giorno 2 febbraio 2016 nei locali della sede di Via Solferino n. 15 in Roma, è riunito il
Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria per discutere il seguente ordine del giorno:
1. Relazione del Presidente.
2. Istanze preliminari.
3. Approvazione del verbale relativo alla seduta del 19 gennaio 2016.
4. Approvazione di prese d’atto:
Ufficio I: cessazioni per dimissioni, raggiunti limiti di età e decessi; composizione collegi e calendari;
congelamento sezione.
Ufficio II: nomine garanti; composizione Ufficio Massimario.
Ufficio IV: rinuncia.
Ufficio VIII: assenze per malattie e motivi professionali.
5. Approvazione proposte di delibere:
Ufficio I - Status dei giudici tributari: esiti interpelli; reimmissione nei collegi per cessata causa di
incompatibilità; revoca applicazione;
riassegnazione procedimenti pendenti; reiterazione richiesta
nomina a pc; cessazione per dimissioni e nomina pc f.f.; soppressione sezione; osservazioni a decreto
composizione sezioni; interpello nazionale per applicazioni ps.
Ufficio II – Studi e documentazione: esecutività delibere di decadenza.
Ufficio IV- Concorsi: interpelli ps e vps (bando 14.07.2015): graduatorie; nomina g
(bando interno 3.6.2014).
Ufficio V – Incompatibilità: archiviazione procedimenti decadenza; archiviazione atti; richiesta
informazioni; richiesta integrazione dichiarazione atto notorio.
Ufficio VII – Contenzioso: ricorso straordinario al Capo dello Stato-costituzione e rapporto
difensivo all’Avvocatura Generale dello Stato.
Ufficio VIII - Assenze e compensi dei giudici tributari: autorizzazioni e diniego autorizzazioni
assenze.
1
Presenti:
Mario CAVALLARO, Presidente
Giuseppe CARACCIOLO, Vice Presidente
Lorella FREGNANI, Vice Presidente
Giuseppe SAVOCA, Consigliere
Fausto ALBERGHINA, Consigliere
Alfredo MONTAGNA, Consigliere
Lucio DI NOSSE, Consigliere
Lucia PICONE, Consigliere
Domenico AIELLO, Consigliere
Michele ANCONA, Consigliere
Giuseppe DI MARTINO, Consigliere
Assenti:
Massimo SCUFFI, Consigliere
Santi CONSOLO, Consigliere
Barbara DE DONNO, Consigliere
Giuliana PASSERO, Consigliere
La seduta ha inizio alle ore 10,50.
Preso atto della regolare costituzione assume la Presidenza il Presidente Mario CAVALLARO
e con funzioni di segretario verbalizzante la Dott.ssa Angela DELLO IACONO.
Il PRESIDENTE, in apertura di seduta, propone l’inversione dell’ordine del giorno nel senso
di anticipare l’esame dei punti 4 e 5.
Il Consiglio approva.
Sul quarto punto all’ordine del giorno: Approvazione di prese d’atto:
Ufficio I: cessazioni per dimissioni, raggiunti limiti di età e decessi; composizione collegi e calendari;
congelamento sezione.
Sono approvate le delibere dal n. 189/2016 al n. 205/2015, secondo lo schema allegato
all’odierno ordine del giorno.
RELATORE
DI NOSSE
Protocollo
Atto o
mozione
Nominativo
trattato in
delibera
Giudice
CTP
Giudice
DI NOSSE
CTP
DI NOSSE
Giudice
CTR
Oggetto
della delibera
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
16/01/2016.
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
08/01/2016.
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
01/01/2016.
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
Presa d’atto
189/2016
Presa d’atto
190/2016
Presa d’atto
191/2016
2
DI NOSSE
Giudice
CTR
DI NOSSE
Vice Presidente di
Sezione
CTR
Giudice
DI NOSSE
CTP
Giudice
DI NOSSE
CTP
Giudice
DI NOSSE
CTR
Giudice
CTR
Giudice
DI NOSSE
CTR
Giudice
CTP
DI NOSSE
CTR
CTR
Giudice
CTR
CTP
Vice Presidente di
Sezione
DI NOSSE
193/2016
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
24/12/2015.
Presa d’atto
194/2016
Cessazione dal servizio per decesso
a decorrere dal 24/12/2015.
Presa d’atto
195/2016
Cessazione dal servizio per
raggiunti limiti di età a decorrere
dal 03/02/2016.
Presa d’atto
196/2016
Presa d’atto
197/2016
Presa d’atto
198/2016
Presa d’atto
199/2016
Presa d’atto
200/2016
Presa d’atto
201/2016
Presa d’atto
202/2016
Presa d’atto
203/2016
Presa d’atto
204/2016
Presa d’atto
205/2016
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
21/12/2015.
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
01/01/2016.
Risposta a delibera n.
del
24/11/2015
DI NOSSE
DI NOSSE
Presa d’atto
Decreto composizione calendari
per il 1° semestre 2015 – Decreto
variazione collegi e calendari per il
2° semestre 2015.
Congelamento sez.
Ricollocazione componenti –
Riassegnazione dei procedimenti
pendenti sede staccata
Vice Presidente di
Sezione
DI NOSSE
192/2016
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
01/01/2014.
DI NOSSE
CTR Liguria
Presa d’atto
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
04/01/2016.
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
01/01/2016.
DI NOSSE
DI NOSSE
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
01/01/2016.
Cessazione dal servizio per
raggiunti limiti di età a decorrere
dal 07/12/2015.
Cessazione dal servizio per decesso
a decorrere dal 24/11/2015.
CTR
Ufficio II: nomine garanti; composizione Ufficio Massimario.
Sono approvate le delibere dal n. 206/2016 al n. 211/2016, secondo lo schema allegato
all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Vice Presidente FREGNANI relaziona in
sostituzione del Consigliere Scuffi assente.
RELATORE
FREGNANI
Protocollo
Atto mozione
Nominativo
trattato in delibera
CTR
Oggetto
della delibera
Nomina Garante del Contribuente
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
Presa d’atto
206/2016
3
CTR
Proroga incarico Garante del
Contribuente
FREGNANI
CTR
FREGNANI
FREGNANI
207/2016
Presa d’atto
208/2016
Presa d’atto
209/2016
Presa d’atto
210/2016
Presa d’atto
211/2016
Nomina Garante del Contribuente
FREGNANI
FREGNANI
Presa d’atto
CTR
Nomina Garante del Contribuente
CTR
Nomina Garante del Contribuente
CTR
Composizione dell’Ufficio del
Massimario presso l
Ufficio IV: rinuncia.
E’ approvata la delibera n. 212/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del
giorno.
.
RELATORE
Nominativo
trattato in delibera
PICONE
Oggetto
della delibera
IL CONSIGLIO
DELIBERA
Delibera di presa d’atto
della RINUNCIA a Giudice nella
CTR
DI PRENDERE ATTO DELLA RINUNCIA
DELLA PREDETTA
DELIBERA
N
212/2016
Ufficio VIII: assenze per malattie e motivi professionali.
Sono approvate le delibere dal n. 213/2016 al n. 243/2016, secondo lo schema allegato
all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere DI MARTINO relaziona
anche in sostituzione del Consigliere Savoca assente.
RELATORE
Protocollo
Atto d’impulso o
della mozione
Nominativo
trattato in
delibera
Oggetto
della delibera
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
DI MARTINO
CTP
Malattia dal 18 novembre
al 3 dicembre 2015
Presa d’atto
213/2016
DI MARTINO
CTP
Assenze di un giorno II
Semestre 2015
Presa d’atto
214/2016
Motivi di salute
20 gg. dal 29.04.2015 al
18.05.2015
Presa d’atto
215/2016
malattia 4 giorni
Presa d’atto
216/2016
malattia 6 giorni
Presa d’atto
217/2016
DI NOSSE
CTR
DI MARTINO
CTP
DI MARTINO
CTP
4
DI MARTINO
CTP
Assenze di un giorno II
Semestre 2015
Presa d’atto
218/2016
DI MARTINO
CTP
Assenze di un giorno II
Semestre 2015
Presa d’atto
219/2016
DI MARTINO
CTR
Reinserimento nei collegi
Presa d’atto
220/2016
DI MARTINO
CTP
malattia dal 3 al 13
novembre 2015
Presa d’atto
221/2016
DI MARTINO
CTR
malattia dal 30 giorni
Presa d’atto
222/2016
DI MARTINO
CTP
malattia 1 giorno
Presa d’atto
223/2016
DI NOSSE
CTP
Motivi di salute
8 gg. dal 22.10.2015 al
29.10.2015
Presa d’atto
224/2016
Motivi di salute
5 gg. dal 10.07.2015 al
14.07.2015
Presa d’atto
225/2016
Motivi di salute
17 gg. dal 20.10.2015 al
5.11.2015
Presa d’atto
226/2016
CTP
DI NOSSE
DI NOSSE
CTP
DI NOSSE
CTP
Ris. 1/2011 2° semestre
2015
Presa d’atto
227/2016
DI NOSSE
CTP
Ris. 1/2011 2° semestre
2015
Presa d’atto
228/2016
Modifica data decorrenza
astensione per motivi prof.
Presa d’atto
229/2016
Ris. 1/2011 2° semestre
2015
Presa d’atto
230/2016
Ris. 1/2011 2° semestre
2015
Presa d’atto
231/2016
Assenza di 1 giorno motivi
di famiglia
Presa d’atto
232/2016
Presa d’atto
233/2016
Presa d’atto
234/2016
Presa d’atto e
Decurtazione compenso
fisso
235/2016
CTR
DI MARTINO
DI NOSSE
CTP
CTP
DI MARTINO
CTP
DI MARTINO
.
SAVOCA
CTP
SAVOCA
CTP
SAVOCA
CTP
Ris. 1/2011, 2° semestre
2015. Assenze sporadiche
coincidenti con la data
dell’udienza, autorizzate
dal Presidente di
Commissione.
Assenze del 26.06.2015,
25.09.2015, 10.07.2015,
24.07.2015 e 11.09.2015 motivi professionali.
Assenze del 22.06.2015,
5.10.2015, 9.11.2015 motivi professionali.
5
SAVOCA
CTP
SAVOCA
CTP
Assenze del 8.06.2015,
15.06.2015, 19.07.2015
gg.3, 14.09.2015 - motivi
professionali.
Assenze del 25.05.2015,
29.06.2015, 20.07.2015,
13.07.2015, e del
28.09.2015 - motivi
professionali.
Presa d’atto e
Decurtazione compenso
fisso
236/2016
Presa d’atto e
Decurtazione compenso
fisso
237/2016
Assenze del 15 e
22.06.2015- motivi
professionali
Presa d’atto e
Decurtazione compenso
fisso
238/2016
Assenze del 14.07.2015,
24.11.2015 e 15.12.2015motivi professionali
Presa d’atto e
Decurtazione compenso
fisso
239/2016
Assenze del:
24.09.2015, per gg. 3;
30.10.2015 per gg. 10;
22.10.2015 malattia.
Presa d’atto
240/2016
Assenze di un giorno II
Semestre 2015
Ratifica
241/2016
Motivi prof.
Ud. 15.12.2015
Presa d’atto
242/2016
Presa d’atto e
Decurtazione compenso
fisso
243/2016
SAVOCA
CTP
SAVOCA
CTP
SAVOCA
CTP
DI MARTINO
CTP
DI NOSSE
CTP
Motivi di salute 52 giorni
DI NOSSE
CTP
Sul quinto punto all’ordine del giorno: Approvazione proposte di delibere:
Ufficio I - Status dei giudici tributari: esiti interpelli; reimmissione nei collegi per cessata causa di
incompatibilità; revoca applicazione;
riassegnazione procedimenti pendenti; reiterazione richiesta
nomina a pc; cessazione per dimissioni e nomina pc f.f.; soppressione sezione; osservazioni a decreto
composizione sezioni; interpello nazionale per applicazioni ps.
Sono approvate le delibere dal n. 244/2016 al n. 256/2016, secondo lo schema allegato
all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere DI NOSSE relaziona anche
in sostituzione del Consigliere Consolo assente.
RELATORE
DI NOSSE
DI NOSSE
Protocollo
Atto
mozione
Nominativo
trattato in
delibera
Oggetto
della delibera
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
CTP
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 4 PS
e n. 3 VPS.
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEI VPS
ALLA CTP PER 12 MESI
244/2016
CTP
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 2
VPS e n. 4 Giudici Tributari.
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEI VPS
E DEI GIUDICI
ALLA CTP PER 12 MESI
245/2016
6
DI NOSSE
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 4
VPS e n. 7 Giudici Tributari.
CTP
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEI VPS
E DEI GIUDICI
246/2016
- ALLA CTP PER 12 MESI
DI NOSSE
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 1 PS
e n. 5 Giudici Tributari.
CTP
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEL PS E DEI GIUDICI
247/2016
ALLA CTP PER 12 MESI
DI NOSSE
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 4 PS
e n. 9 Giudici Tributari.
CTR
DI NOSSE
DI NOSSE
248/2016
ALLA CTR PER 12 MESI
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 3
Giudici Tributari.
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEL VPS
ALLA CTR
PER 12 MESI
249/2016
CTP
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 1
VPS e n. 5 Giudici Tributari.
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEL GIUDICE
ALLA CTP
PER 12 MESI
250/2016
CTP
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 2
Giudici Tributari - NEGATIVO
DI PRENDERE ATTO DELL’ESITO
NEGATIVO DELL’INTERPELLO
251/2016
Reimmissione nei collegi
DI REINTEGRARE IL PREDETTO
NELLE FUNZIONI PRESSO LA CTP
DI
252/2016
CTR
DI NOSSE
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEI GIUDICI
Giudice
DI NOSSE
CTP
Il Vice Presidente CARACCIOLO in ordine alla Delibera n. 252/16, relativa al giudice
formula due rilievi, il primo riguarda la circostanza che il predetto giudice ha
espletato l’incarico di
del Governo italiano e non di
il secondo si riferisce
soprattutto al contesto di questa delibera nella quale si parla della cessazione di una causa
di incompatibilità, ritenendo l’espressione totalmente errata perché non c’è nessuna
incompatibilità per la quale sia stato messo fuori ruolo ma invece è stato sospeso con
delibera consiliare per l’esercizio di funzioni all’estero.
Il Consiglio approva gli emendamenti alla proposta.
Alle ore 11,00, giunge il Consigliere DE DONNO.
RELATORE
DI NOSSE
Protocollo
Atto
mozione
Nominativo
trattato in
delibera
Giudice
CTP
Oggetto
della delibera
Revoca applicazione temporanea
non esclusiva presso la CTP
a
decorrere dal 01/03/2016.
IL CONSIGLIO
DELIBERA
LA REVOCA DELL’APPLICAZIONE
IN VIA NON ESCLUSIVA DEL
PREDETTO PRESSO LA CTP
DELIBERA
N
253/2016
7
DI NOSSE
DI NOSSE
CTR
Riassegnazione procedimenti
pendenti dalla sede staccata di
alla CTR
DI PRENDERE ATTO DI QUANTO
PERVENUTO
254/2016
Dott.
Reiterazione richiesta nomina a PC
della Commissione di
- RIGETTO
DI RIBADIRE CHE NON PUO’
ESSERE ACCOLTA LA RICHIESTA
DEL PREDETTO E DELLA
RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA
255/2016
Cessazione dal servizio per
dimissioni a decorrere dal
16/12/2015 – Nomina PC f.f. dott.
a decorrere dal 16/12/2015
DI PRENDERE ATTO E DI
AFFIDARE L’INCARICO DI
PRESIDENTE F. F. DELLA CTR AL
PS
256/2016
Soppressione sez. ^ a decorrere dal
01/01/2016.
DI AUTORIZZARE LA
SOPPRESSIONE DELLA SEZ.
DALL’1.1.16 EX D..M. 11.4.2008
257/2016
258/2016
Presidente di
Commissione
DI NOSSE
CTR
DI NOSSE
CTP
DI NOSSE
CTP
Interpello in sede nazionale per
applicazione temporanea non
esclusiva di n. 2 PS.
DI PROCEDERE AD EFFETTUARE
UN INTERPELLO IN SEDE
NAZIONALE PER L’APPLICAZIONE
TEMPORANEA NON ESCLUSIVA
DI N. 2 PS ALLA CTP
PER 12 MESI
FREGNANI
CTP
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 1
VPS e n. 1 Giudice Tributario.
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEL GIUDICE
ALLA CTP PER 12 MESI
259/2016
FREGNANI
CTP
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 2
VPS - NEGATIVO
DI PRENDERE ATTO DELL’ESITO
NEGATIVO DELL’INTERPELLO
260/2016
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEI PS
E DEI GIUDICI
ALLA CTR
PER 12 MESI
261/2016
FREGNANI
CTR
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 2
PS, n. 4 VPS e n. 12 Giudici
Tributari.
Il Vice Presidente CARACCIOLO in ordine alla proposta di Delibera n. 254/2016, relativa alla
C.T.R.
, evidenzia che il Presidente facente funzione della citata Commissione che ha
ritenuto di trasferire una certa quantità di fascicoli dalla sezione di
alla sede centrale
per ragioni di distribuzione del carico, e, nel dispositivo della delibera si
“autorizza” lo
spostamento delle pratiche. Al riguardo, esprime dubbi sulla correttezza della formula,
perché è una competenza del Presidente della Commissione quella di trasferire le pratiche,
il Consiglio non ha la facoltà di autorizzare ma può al massimo prendere atto della
comunicazione del Presidente, per cui propone un emendamento soppressivo.
Il Consiglio approva l’emendamento.
Il
Vice
Presidente
FREGNANI
relaziona
in
ordine
alla
Commissione
tributaria
di
per spiegare esattamente la situazione che si è creata, evidenziando che la Commissione
Status ha formulato una proposta di delibera ma probabilmente potrebbe essere emendata.
Evidenzia che il Presidente della Commissione ha mandato il decreto annuale di
composizione delle Sezioni del primo semestre 2015, il Consiglio, con un po’di ritardo
prende atto di questo decreto di composizione e anche delle osservazioni formulate dal
8
Presidente di Sezione dottor
- ma sono
. Il predetto, rileva che in relazione alla sezione
operative le sezioni alla Commissione
di - ci sarebbe un
problema in quanto manca il presidente di sezione per cui è nominato il vicepresidente di
sezione che svolge, praticamente, le funzioni di Presidente per cui non c’è alternativa nella
composizione dei Collegi e quindi nelle decisioni. Il Consiglio prende atto di queste
osservazioni e afferma, nella delibera che ha adottato a giugno del 2015: ” prende atto del
decreto di composizione delle Sezioni, però, formula l’espresso invito al Presidente della
Commissione di provvedere a quanto ritenuto utile e necessario per garantire l’alternanza
nella composizione dei Collegi e nella Presidenza degli stessi per quanto riguarda la sezione
.
Il Presidente della Commissione, successivamente, a luglio 2015, manda nuovamente
il decreto di composizione delle sezioni per il secondo semestre, nel quale testualmente
dice: “siccome non ho capito bene cosa mi ha chiesto il Consiglio nella prima delibera e
siccome ritengo che non ci siano i tempi necessari per provvedere, mantengo la stessa
composizione dei collegi del primo semestre”, ovviamente, avverso tale decreto sono
pervenute di nuovo le osservazioni ed il reclamo del Presidente di sezione
che, in
questo caso, a maggior ragione, rileva come non sia stato data dato seguito al
provvedimento del Consiglio. Con un po’di ritardo, dovuto a problemi interni di gestione di
questi fascicoli, la Commissione Status ha preso atto di questa situazione e nuovamente ha
deciso di accogliere quelle che sono state osservazioni del dottor
effettivamente, la situazione della Sezione
perché,
è irregolare. In detta sezione c’è solo un
vicepresidente e un giudice soltanto assegnato a quella sezione quindi ogni volta per la
composizione dei collegi non si capisce in quale modo provvedano, nello stesso tempo,
quindi, le soluzioni che vengono proposte dal Consiglio con questa proposta di delibera sono
sostanzialmente due. Da un lato si dice al Presidente
di provvedere all’interpello
all’interno della Commissione per individuare i componenti che possono essere applicati alla
sezione
, in modo da formare dei collegi regolari e uniformi pur nell’alternanza e di
nominare il Vicepresidente attuale della sezione come Presidente facente funzioni,
disponendo l’interpello anche per il vicepresidente. Nello stesso tempo, però, preso atto che
gli stessi presidenti di sezione nel decreto di inizio anno comunicano che gli affari da
trattare nella Commissione sono diminuiti in maniera consistente e che, probabilmente, ad
aprile saranno già stati esauriti i ricorsi attualmente pendenti, si suggerisce anche al
Presidente di provvedere alla soppressione della sezione
Commissione
di
. In base al decreto Visco la
sarebbe composta da due sezioni mentre, attualmente, ce ne
sono tre in funzione e vengono mantenute tre perché c’è questo vice presidente ed anche
in relazione al carico dei lavori.
Il relatore fa presente che ora, il carico del lavoro, in
relazione al numero di componenti complessivi della Commissione, non costituirebbe più
motivo per mantenere in piedi un’ulteriore sezione, pertanto, chiede al Consiglio se si
9
ritiene opportuno mantenere la delibera così come è stata proposta, cioè con le due
alternative oppure se non sia il caso di
invitare il Presidente a ridurre il numero delle
sezioni e quindi a ricondurre le sezioni a quello che è l’effettivo organico previsto dal
decreto attualmente vigente. La proposta di delibera che è uscita dalla Commissione è la
seguente: “si invita il Presidente a provvedere fin d’ora con la necessaria urgenza a
nominare un vicepresidente titolare della
sezione così come denominata al trentun
dicembre, quale Presidente di sezione facente funzioni, a provvedere all’interpello interno
per acquisire la disponibilità alla nomina di applicati alla
sezione di un Vice Presidente
e di almeno due giudici, al fine di assicurare la regolare composizione dei collegi
all’alternanza nella loro presidenza, procedendo d’ufficio in mancanza di candidati sufficienti
secondo i criteri di cui alla risoluzione annuale del 24.11.2015. In alternativa a quanto
indicato nei punti precedenti, tenuto conto dell’esiguo carico di lavoro dichiarato dai
Presidenti di Sezione e di quanto disposto dal Consiglio con la menzionata risoluzione
n.8/15, in merito alla riconduzione delle sezioni al numero previsto dal decreto Visco, di
procedere all’adeguamento del numero delle sezioni a quelle previste nella determinazione
degli organici del decreto con conseguente rotazione della figura del Vice Presidente che
risulta in esubero rispetto ad essa. Chiede al Consiglio e quindi ai Componenti di riaprire la
discussione su questo punto se ritenuto utile, se non sia invece il caso di proporre una
soluzione secca ossia quella della riduzione delle sezioni.
Il PRESIDENTE evidenzia che si è in presenza di una delibera il cui testo sostanzialmente
da una parte dice che ha ragione il Presidente
ha detto
, ma, dall’altra, di fatto, attua ciò che
, in particolare al punto “risultano pienamente condivisibili nella parte in cui
motiva etc.”, ritiene quindi che il Consiglio non debba fare il mediatore, se si afferma di
dover ricondurre il numero delle sezioni non si può poi affermare il contrario di quello che si
è dedotto in via principale.
Il Consigliere DI NOSSE chiarisce che si è cercato di dare una risposta alle doglianze del
per morigerare i costumi in quella Commissione quindi si è detto che sono
fondate le osservazioni dando anche una risposta ad una legittima istanza e per
stigmatizzare la condotta del Presidente. Ritiene esatte le osservazioni che enunciava il
Consigliere Fregnani proponendo una serie di alternative secondo il dettato normativo e
delle Risoluzioni consiliari perché non è facile dare una risposta secca nel far conoscere al
che le sue doglianze sono state valutate e per aiutare il Presidente a trovare una
soluzione coerente con le Risoluzioni.
Il PRESIDENTE ritiene che per come è stata impostata la risposta, potrebbe assumere più la
forma di una lettera da scrivere al Presidente, altrimenti, si deve optare per una soluzione
nel rispetto delle valutazioni perché, a suo parere, la motivazione risulta perplessa. Ritiene
che bisogna dare una risposta.
10
Il Vice Presidente CARACCIOLO ritiene che la questione sia di altro genere, ossia il
Presidente della Commissione ha redatto delle tabelle sia pure dicendo mi dispiace non
abbiamo i tempi per fare le sostituzioni, andiamo avanti in questi termini, il Presidente di
sezione
fa delle osservazioni rispetto a questo provvedimento tabellare. Il
Consiglio deve dire semplicemente se il provvedimento tabellare è corretto o se non lo è
quindi a suo parere, la risposta non può essere di indicazioni su come fare in alternativa,
deve essere semplicemente una decisione sulla legittimità o illegittimità del provvedimento
adottato dal Presidente di Commissione. Quindi concorda pienamente con quello che dice il
Presidente Cavallaro sull’impossibilità di far trasparire questa possibilità di alternativa
perché la deliberazione consiliare deve essere secca o
ha ragione sull’illegittimità del
provvedimento della Commissione o non ha ragione, non si può deliberare una terza via.
Ritiene che se il collega
ha ragione si debba restituire al Presidente la delibera.
A questo punto, la proposta di delibera della C.T.
RELATORE
Protocollo
Atto
mozione
SAVOCA
Nominativo
trattato in
delibera
CTR
Oggetto
della delibera
Risposta a delibera del
16/06/2015.
viene restituita in Commissione.
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DI PRENDERE ATTO DI QUANTO
PERVENUTO
DELIBERA
N
262/2016
Il Consigliere DI NOSSE chiede di poter trattare immediatamente un’istanza preliminare
della Commissione Status relativa alla C.T.P. di
Il Consiglio accoglie la richiesta ed il PRESIDENTE ne dispone l’immediata trattazione.
RELATORE
DI NOSSE
Protocollo
Atto
mozione
Nominativo
trattato in
delibera
CTP
Oggetto
della delibera
Esito interpello per applicazione
temporanea non esclusiva di n. 2
VPS e n. 3 Giudici Tributari.
IL CONSIGLIO
DELIBERA
L’APPLICAZIONE IN VIA NON
ESCLUSIVA DEI GIUDICI
E ALLA CTP
PER 12 MESI
DELIBERA
N
263/2016
Ufficio II – Studi e documentazione: esecutività delibere di decadenza.
Il Consigliere DE DONNO in sostituzione del Consigliere Scuffi assente, relaziona in ordine
alla proposta di delibera concernente la problematica della esecutività delle delibere di
decadenza.
Omissis
11
Il Vice Presidente CARACCIOLO ritiene che questo problema non sia di agevole soluzione e
rimettendo la questione in Commissione in realtà semplicemente si lascia alla Commissione
una valutazione, mentre invece, a suo parere, ci vorrebbe una chiara indicazione da parte
del Consiglio sul da farsi, si potrebbe prendere spunto dalla presentazione di questa
proposta per invitare a un dibattito che, ovviamente può essere utile per la Commissione ai
fini della formulazione della sua proposta. Ritiene che vi è un’alternativa abbastanza
confliggente perché è compito del Presidente della Commissione quello della composizione
dei collegi e questa composizione dei collegi non è una semplice facoltà è un dovere
d’ufficio ed è un dovere d’ufficio che, ovviamente, si esplica considerando tutti i componenti
della Commissione che hanno titolo a comporre i collegi. Il Presidente della Commissione
non ha la facoltà di inserire o di non inserire i giudici che sono componenti della
Commissione nei collegi, ha l’obbligo di farlo ovviamente secondo i criteri in applicazione
del metodo tabellare, ora il problema che si pone qui è quello di conciliare questo dovere
del Presidente dell’ufficio con la delicatezza dei casi che si realizzano quando un
componente la Commissione è già stato per così dire condannato e si è in attesa
semplicemente del provvedimento attuativo della delibera del Consiglio che ne dispone la
decadenza. Evidenzia che già il CPGT ha deliberato in precedenza, formulando una
Risoluzione nella quale si invitavano i Presidenti a non inserire questi “decadenti” nei collegi
e sostanzialmente lasciando la scelta nelle mani dei Presidenti e la risposta di qualche
Presidente è stata nel senso che fino a che qualcuno non dice che il signor Tizio non deve
essere inserito in un collegio, non gli è dato di escluderlo dai Collegi perché è suo dovere
istituzionale. Rassegna le sue perplessità in ordine a questa possibilità cioè che il Consiglio
disponga, mettendo in una condizione sostanzialmente di incertezza e di delicata ambiguità
i Presidenti degli uffici, che costoro non provvedano a quanto dovuto per legge quasi
sollevandoli da un dovere istituzionale. Ritiene che via sia una forzatura in tutto questo,
anche se discutendone in Commissione con il Presidente Scuffi era stato d’accordo, però,
ripensandoci in questo momento direbbe che forse è una forzatura eccessiva e che per
risolvere un problema pratico, si possa commettere un arbitrio.
Il Consigliere ANCONA non è d’accordo col collega Caracciolo, nel senso che le discussioni
vanno fatte, devono essere consapevoli ma devono presupporre la conoscenza del tema
quindi oggi si è appreso che esiste una sentenza del TAR e ritiene che, se non conosce il
contenuto della motivazione non è in grado di
intervenire in una discussione sensata,
ponderata. Propone quindi di rimettere la delibera in Commissione perché possa
approfondire le tematiche. In linea di massima gli pare che l’orientamento del Consiglio
esista ed è quello di consentire ai Presidenti di non inserire nei collegi gli ex giudici o i
giudici dichiarati decaduti, valutando lo strumento legale corretto.
12
Il Consiglio restituisce la proposta di delibera alla Commissione Studi.
Ufficio IV- Concorsi: interpelli ps e vps (bando 14.07.2015): graduatorie; nomina g
(bando interno 3.6.2014).
Sono approvate le delibere dal n. 264/2016 al n. 296/2015, secondo lo schema allegato
all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere PICONE relaziona anche in
sostituzione del Consigliere Passero assente.
Il Consigliere PICONE fa presente che per il Dott.
da approvare in quanto il predetto oltre che alla C.T.P. di
C.T.P. di
vi è anche una istanza preliminare
risulta vincitore anche alla
per cui sarà poi lo stesso a scegliere la sede definitiva.
Il Consiglio accoglie la richiesta ed il Presidente ne dispone l’esame unitamente alla delibera
proposta nell’o.d.g.ordinario.
.
RELATORE
PICONE
PICONE
PICONE
DE DONNO
Nominativo
trattato in delibera
Oggetto
della delibera
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
Delibera di graduatoria n. 1
P.S. CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO
264/2016
Delibera di graduatoria n. 7
PS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO
265/2016
Delibera di graduatoria per
Presidente di Commissione
CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO
266/2016
Delibera di graduatoria n. 6
PS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO
DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI
267/2016
CTP
DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI
DOMANDE DI PARTECIPAZIONE ALLE PROCEDURE
DI INTERPELLO NON POSSONO ESSERE ATTIBUITI
I POSTI INDICATI
268/2016
Delibera di graduatoria n. 5
PS CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI
269/2016
Delibera di graduatoria PS
CTR
PICONE
PICONE
13
PICONE
Delibera di graduatoria n. 2
PS CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI
270/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
PS CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI
271/2016
Delibera di graduatoria n. 1
PS CTP
DE DONNO
Delibera di graduatoria n. 12
PS
CTP
DE DONNO
Delibera di graduatoria n. 1
PS CTP
PICONE
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO
VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN
ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO
CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO
RESTA VACANTE
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I POSTI RESTANO VACANTI
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO
VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN
ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO
CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO
RESTA VACANTE
272/2016
273/2016
274/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO
275/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 3
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI
276/2016
DE DONNO
Delibera di graduatoria n. 14
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I TREDICI POSTI RESTANO VACANTI
277/2016
CTP
DI PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI
DOMANDE DI PARTECIPAZIONE ALLE PROCEDURE
DI INTERPELLO NON POSSONO ESSERE ATTIBUITI
I POSTI INDICATI
278/2016
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
279/2016
.
Delibera di graduatoria PS
CTR
DE DONNO
DE DONNO
14
DE DONNO
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
280/2016
DE DONNO
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTR
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
281/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 2
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI
Delibera di graduatoria n. 2
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI
PICONE
Delibera di graduatoria n. 6
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I DUE POSTI RESTANO VACANTI
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
285/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
286/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
287/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
288/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 13
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE RISULTA VINCITORE IL PREDETTO - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I TREDICI POSTI RESTANO VACANTI
289/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 3
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO
VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN
ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO
CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I TRE POSTI
RESTANO VACANTI
290/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
291/2016
PICONE
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI - DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI IL POSTO RESTA VACANTE
292/2016
PICONE
282/2016
283/2016
284/2016
15
Delibera di graduatoria n. 3
VPS CTP
PICONE
DE DONNO
Delibera di graduatoria n. 3
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE NON RISULTANO CANDIDATI IDONEI- DI
PRENDERE ATTO CHE IN ASSENZA DI ALTRI
CANDIDATI I TRE POSTI RESTANO VACANTI
293/2016
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO
VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN
ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO
CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI I TRE POSTI
RESTANO VACANTI
294/2016
295/2016
296/2016
DE DONNO
Delibera di graduatoria n. 1
VPS CTP
DI APPROVARE LA GRADUATORIA IN BASE ALLA
QUALE L’UNICO CANDIDATO RISULTATO
VINCITORE SI E’ COLLOCATO UTILMENTE IN
ALTRA SEDE PRIORITARIA - DI PRENDERE ATTO
CHE IN ASSENZA DI ALTRI CANDIDATI IL POSTO
RESTA VACANTE
PICONE
Delibera di nomina n. 1
Giudici
CTR
DI NOMINARE IL PREDETTO
Ufficio V – Incompatibilità: archiviazione procedimenti decadenza; archiviazione atti; richiesta
informazioni; richiesta integrazione dichiarazione atto notorio.
Sono approvate le delibere dal n. 297/2016 al n. 303/2016, secondo lo schema allegato
all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere ALBERGHINA relaziona
anche in sostituzione del Consigliere Consolo assente.
RELATORE
Protocollo
Atto o
della
mozione
Nominativo
trattato in delibera
ALBERGHINA
– CTP
ALBERGHINA
– CTR
ALBERGHINA
– CTP
DI NOSSE
– CTP
PICONE
– CTR
PICONE
– CTP
Oggetto
della delibera
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
Delibera archiviazione
procedimento di
decadenza
L’ARCHIVIAZIONE DEL
PROCEDIMENTO DI DECADENZA
297/2016
L’ARCHIVIAZIONE DEGLI ATTI
298/2016
L’ARCHIVIAZIONE DEGLI ATTI
299/2016
DI INVITARE IL PREDETTO GIUDICE
A FORNIRE INFORMAZIONI IN
MERITO A QUANTO RILEVATO
300/2016
L’ARCHIVIAZIONE DEGLI ATTI
301/2016
L’ARCHIVIAZIONE DEL
PROCEDIMENTO DI DECADENZA
302/2016
Archiviazione atti
Archiviazione atti
Richiesta informazioni
(art. 8 comma 1 bis)
Archiviazione atti
Archiviazione
procedimento di
decadenza
16
PICONE
– CTP
Richiesta integrazione
dichiarazione atto
notorio 2015/2018
(art.8 comma 1 lett. i)
DI INVITARE IL PREDETTO VPS A
FORNIRE INFORMAZIONI IN
MERITO A QUANTO EVIDENZIATO
303/2016
Ufficio VII – Contenzioso: ricorso straordinario al Capo dello Stato-costituzione e rapporto
difensivo all’Avvocatura Generale dello Stato.
E’ approvata la delibere n. 304/2016, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del
giorno.
RELATORE
Protocollo
Atto o
mozione
Nominativo
trattato in delibera
Oggetto
della delibera
Ricorso
straordinario al
Capo dello Stato
Delibera di
costituzione in
giudizio e
rapporto difensivo
all’Avvocatura
PICONE
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DI INVIARE LA RELAZIONE
ISTRUTTORIA AL CONTENZIOSO DEL
MEF PER LA DIFESA IN GIUDIZIO
DELIBERA
N
304/2016
Ufficio VIII - Assenze e compensi dei giudici tributari: autorizzazioni e diniego autorizzazioni
assenze.
Sono approvate le delibere dal n. 305/2016 al n. 317/2015, secondo lo schema allegato
all’odierno ordine del giorno.
Protocollo
Atto
d’impulso o
della
mozione
Nominativo
trattato in delibera
Oggetto
della delibera
DI MARTINO
CTR
Astensione 6 mesi per
motivi professionali
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
305/2016
DI MARTINO
CTP
Astensione per congedo
parentale
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
306/2016
DI MARTINO
CTP
malattia 35 giorni
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
307/2016
CTP
Grave patologia
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA
308/2016
RELATORE
DI MARTINO
CTP
DI MARTINO
CTP
DI MARTINO
Assenza non sporadiche
360 giorni per incarico
internazionale
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
DELIBERA
N
309/2016
310/2016
17
DI MARTINO
CTR
Ulteriori 60 gg di malattia
(grave patologia)
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
311/2016
DI MARTINO
CTP
1 giorno
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA
312/2016
DI MARTINO
CTP
1 giorno
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA
313/2016
DI MARTINO
CTP
2 anni (fino a febbraio
2018) per incarico
internazionale
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
314/2016
DI NOSSE
CTP
Motivi di salute
80 gg. dal 24.10.2015
all’11.01.2016
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
315/2016
DI NOSSE
CTP
Motivi familiari 20 gg. dal
16.09.2015 al 5.10.2015
DI AUTORIZZARE L’ASSENZA E DI
DECURTARE IL COMPENSO FISSO
316/2016
Il Consigliere DI MARTINO relaziona in ordine alla istanza, in autotutela, formulata con nota
del, dalla RSU della CTR
, concernente la modifica della delibera sulle Commissione
virtuose anni 2011-2012. Il relatore fa presente che si è stigmatizzata l’improprietà della
richiesta per cui, se nel contempo sono state valutate le motivazioni dedotte a sostegno
della richiesta, si è anche evidenziato che sono state considerate le scoperture di organico,
la produttività, gli eventi straordinari, in più, per
è stato preso in considerazione il
trasloco della sede e sono state date per decise tutte quelle sentenze poste in udienza e
rinviate per effetto del trasloco, ciò detto e ciò spiegato, la proposta di delibera si conclude
affermando che la richiesta è impropria perché proviene da soggetti che non sono giudici
tributari e non vi è luogo a provvedere sulla stessa. Il Consiglio approva. Delibera n.
317/2016.
Alle ore 11,50, giunge il Consigliere CONSOLO.
Il Vice Presidente CARACCIOLO evidenzia che la questione dei criteri di distribuzione dei
compensi aggiuntivi per le Commissioni cosiddette virtuose è stata oggetto di discussione e
in uno degli ultimi Plenum pare che sia emerso da quanto è stato complessivamente
considerato, che la migliore delle soluzioni possibili da assegnare a questo il problema dei
criteri di distribuzione sia quella di confermare i criteri che già il CPGT aveva rassegnato
per gli anni 2011 e 2012, senza modificazione alcuna. Evidenzia, infatti, che la
Commissione competente di cui fa parte, si è espressa proprio in termini molto nitidi e
peraltro sintetici e proponendo di confermare i criteri di ripartizione delle risorse CUT già
applicate per gli anni 2011 e 2012. Resta solo da dire che questa proposta è stata
deliberata in Commissione a maggioranza perché vi è un dissenso, che era già emerso
peraltro, nel corso del dibattito del Consiglio e che immagina sarà riproposto come
emendamento rispetto a detta proposta che è stata riassunta in due parole “propone a
maggioranza dei suoi componenti di confermare i criteri di ripartizione delle risorse”.
18
Il Consigliere DI NOSSE fa presente che le motivazioni che hanno indotto a conservare i
criteri dell’altra volta risiede anche nella circostanza di non dare occasione al MEF di
dilatare i tempi, probabilmente non si è nemmeno tutti convinti della bontà del vecchio
criterio ma si è adottato per evitare di perdere altro tempo.
Il Consigliere
DI MARTINO esprime il proprio dissenso nei confronti di questa delibera
perché come ha già rappresentato, ritiene il criterio adottato in precedenza un criterio che
non è conforme e rispondente allo spirito della norma che è una norma diretta a premiare
l’efficienza delle Commissioni tributarie. E’ vero che la norma premia le Commissioni
tributarie efficienti, ma è anche vero ed ovvio che debba tener conto anche all’interno della
Commissione stessa della diversa efficienza, del diverso contributo che i singoli giudici
hanno profuso per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ritiene che si voglia far
passare la conferma dei criteri adottati per gli scorsi anni come un male necessario per
ridurre i tempi per addivenire all’ottenimento dell’erogazione dei fondi da parte del MEF.
Detta motivazione gli sembra riduttiva rispetto ad una questione che sottende principi
abbastanza
complessi,
peraltro,
ritiene
di
avere
individuato
un
criterio
che
può
contemperare le diverse esigenze, e che non può comportare alcun ritardo da parte
l’Amministrazione. E’ un criterio che fonde e utilizza l’applicazione dei due principi utilizzati
per le scorse annualità, ovviamente per quanto riguarda la parte del contributo relativa alle
Commissioni virtuose, ed è quello di dividere a metà il contributo, ma se si vuole si possono
anche modificare le percentuali, e ripartire una parte secondo il criterio adottato per il
2011-2012 e quindi pro-capite, per l’altra parte il riparto andrà fatto secondo il criterio
previsto per la parte a pioggia. Ritiene che sia un criterio che è immediatamente
applicabile, perché si applica per una parte, il criterio a pioggia e per l’altra metà il criterio
pro capite immediatamente applicabile perché già adottato per i due anni precedenti.
Evidenzia che il vantaggio è che da un lato, viene riconosciuto un premio a tutti i
componenti delle Commissioni virtuose indistintamente, dall’altro,
all’interno delle
Commissioni virtuose si introduce una differenziazione in funzione del diverso contributo
che ciascuno ha dato al raggiungimento dell’obiettivo da parte della Commissione; quindi
chi è stato più assiduo più attento più disponibile riceverà un quid aggiuntivo rispetto a chi
è stato meno disponibile. Ribadisce che questo criterio immediatamente applicabile sia
molto più coerente e molto più conforme al dettato normativo ed allo spirito della norma.
Ribadisce, altresì, che se si vogliono modificare le percentuali, anziché fare cinquanta e
cinquanta, quaranta e ottanta, sessanta e venti, si può fare, importante è chi ci sia una
differenziazione all’interno delle virtuose tra i giudici in funzione del contributo che ciascuno
ha dato. Chiede, quindi, che la sua proposta, che ha mandato a tutti indistintamente via email, sia anch’essa messa ai voti come emendamento alla proposta formulata dalla
Commissione.
19
Il
Vice
Presidente
CARACCIOLO
esprime
totale
contrarietà
alla
approvazione
dell’emendamento Di Martino che ha ad oggetto l’introduzione di un criterio puramente
arbitrario che trasformerebbe il Consiglio in legislatore stravolgendo la disciplina prevista
dalla legge espressamente, l’arbitrarietà di questo criterio è comprovato dal fatto che il
dottor Di Martino absit iniuria verbis, ha modificato di volta in volta questo criterio. Infatti,
ha proposto una pluralità di soluzioni ad alternative variabili quasi che sia possibile
sceglierne una qualunque pur di raggiungere un obiettivo, in realtà il criterio unico a questo
riguardo è quello previsto ex legge che consiste nella identificazione delle Commissioni
virtuose solamente in ragione dell’abbattimento di un arretrato preesistente. Questo
abbattimento identifica le Commissioni come destinatarie del compenso aggiuntivo e voler
distinguere poi all’interno delle Commissioni tra buoni e cattivi, tra diligenti negligenti,
crede che sia un arbitrio puro anche perché non tiene conto in nessun modo della
molteplicità degli apporti che ciascuno dei componenti della Commissione profonde ai fini
della realizzazione di questo risultato, primo tra tutti il Presidente della Commissione il
quale, ovviamente, per la realizzazione di questo risultato profonde ogni suo buon ufficio
che manifestamente non può trasfondersi nella redazione della motivazione della sentenza
che secondo il collega sarebbe diciamo così la bacchetta magica per identificare i negligenti
rispetto ai diligenti. Crede che sia veramente impossibile per questo Consiglio stravolgere il
senso della disciplina normativa e che sarebbe arbitrario voler introdurre criteri che la legge
non contempla per questa quota, perché, viceversa, il criterio che il collega Di Martino ci
propone è un criterio già espressamente previsto dalla legge con riferimento al riparto
dell’altra parte, dell’altra quota del contributo e se quindi il legislatore ha voluto
espressamente considerare questo criterio ai fini della distribuzione dell’altra quota, è
manifesto che
lo abbia voluto escludere nell’applicazione dei criteri per la distribuzione
della quota diversa, quindi, ritiene veramente che non ci sia margine alcuno per quanto il
Consiglio si voglia spingere aldilà delle sue competenze per intervenire in questa materia.
Il Consigliere SAVOCA evidenzia che questa delibera alla quale si sta facendo riferimento
per il passato e che è la proposta che la Commissione invita a riconsiderare, è una delibera
che è passata a maggioranza con il voto del Presidente della seduta che, occasionalmente,
in quel giorno ero lui, quindi è passata a maggioranza per quel voto e lo ricorda molto bene
sul quale tante chiacchiere sono state fatte e, quasi, è stato organizzato un linciaggio
mediatico sulla lista dell’AMT. Oggi, apprende, non essendo stato presente alla scorsa
seduta del Consiglio, una seduta in cui c’è stata l’ennesima audizione dell’AMT sul tema, di
aver capito che le Associazioni e non solo l’AMT, le Associazioni ora si sono pronunciate
favorevolmente a quel criterio. Allora forse si dimentica che era stato lui a farlo passare.
Immagina che in una organizzazione in cui ci sia un Organo istituzionale non compete
all’Organo istituzionale di garanzia - che potrebbe essere il Consiglio di Presidenza - dare
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indicazione sulla distribuzione di emolumenti perché detta responsabilità se la deve
prendere interamente, dal suo punto di vista il MEF, oggi, domani e dopodomani per
distribuire emolumenti, in modo tale che se sbaglia non sarà il Consiglio ad aver sbagliato.
Apprezza moltissimo lo sforzo e il segnale che vuol dare il collega Di Martino sulla questione
di premiare i magistrati che sono più produttivi, ma ricorda a se stesso, avendo presieduto
sin dal 1976 un collegio della giustizia, che i Presidenti delle Commissioni partecipano alla
discussione, la indirizzano, hanno il dovere di leggersi le carte, hanno il dovere se del caso
di scrivere il dispositivo quando c’è qualcuno
che non lo sa scrivere e comunque non
risultano estensori della sentenza, ma ci hanno molto partecipato mentre il criterio indicato
dal collega Di Martino escluderebbe da un trattamento di valutazione i Presidenti delle
Commissioni. Per detti motivi ritiene che vada confermato il criterio precedente però, deve
risultare a verbale il netto dissenso che anche i giudici tributari hanno espresso nelle forme
in cui lo possono esprimere, per questo discorso delle Commissioni cosiddette virtuose.
Segnala infine che c’è un problema di partecipazione nelle Commissioni tributarie tra
magistrati ordinari e laici, però ritiene che una diversa valutazione sulla linea Di Martino,
creerebbe un ulteriore problema del rapporto tra magistrati togati e non togati.
Il Consigliere CONSOLO ritiene che uno degli indici della professionalità è sicuramente la
produttività, però, per come tutti quanti hanno potuto sperimentare, non è né l’unico indice
né quello assolutamente determinante, atteso che spesso si è potuto verificare che non
disgiunta dalla produttività c’è una notevole dose di sciatteria nella cura dei provvedimenti
con le ricadute per quel che riguarda la giustizia tributaria molto pesanti in secondo grado.
Avendo maturato l’esperienza nella Commissione tributaria regionale, ha potuto constatare
che spesso le sentenze si dovevano riscrivere in toto quindi ragionando sui criteri e sui
correttivi
crede
che
abbastanza
equilibrata
e
condivisibile
sia
la
proposta
della
Commissione.
Ritiene che, comunque, tale proposta non deve essere disgiunta quanto ad impegno di
questo Consiglio, in una verifica molto più attenta, più oculata più penetrante e rigorosa per
quel che riguarda il profilo della dirigenza anche sotto il profilo disciplinare, perché
giungono notizie di molte Commissioni provinciali ove la produttività è andata alle stelle ma
le motivazioni dei provvedimento sono pressoché inesistenti e continuare ad avallare
questo sistema crede che sia la fine della dignità del ruolo del CPGT e della funzione.
Il Consigliere DI MARTINO chiede di replicare evidenziando che, giustamente, il Consigliere
Caracciolo, è abile dicitore e fine interprete della norma però, a suo parere, la interpreta un
po’a modo suo. Invece, secondo la sua lettura è vero il contrario, ovverosia, il criterio
dell’anno scorso non è previsto dalla norma, il contributo è diretto all’incremento del
compenso variabile del giudice tributario. Nell’ambito di quella finalità poi viene prevista
una parte destinata alle Commissioni virtuose ma sempre ad incremento del compenso
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variabile. Ritiene che si sia forzata quella interpretazione e dato un riparto proprio procapite a tutti i giudici indipendentemente dal compenso variabile quindi, questa è la norma
com’è scritta giustamente. Per rispondere al Presidente Savoca, evidenzia che non è
neanche vero quello che sostiene perché, il Presidente di sezione che è più disponibile e che
si fa applicare a più sezioni, prenderà il contributo sul lavoro di tutti i giudici che sono nelle
sue sezioni perché il riparto da lui proposto, per una parte è calcolato con lo stesso criterio
di quello a pioggia quindi il Presidente prenderà la sua quota sul modello di tutti i giudici
della sua sezione, più la quota che gli spetta come parte del collegio e quindi anche i
Presidenti troveranno vantaggio. In questo criterio, ovviamente, rientrano i Presidenti che
sono più disponibili quelli che lavorano di più, quelli si rendono disponibili a sostituzione, ad
applicazioni, a reggere magari due sezioni, chiaramente, il Presidente che non si fa
sostituire e non si fa applicare, riceverà un poco di meno ma solo un pò. Concorda, infine,
con il Consigliere Consolo che questo criterio è un criterio assurdo che premia il cottimo
però e il criterio che pervade il compenso del giudice tributario fino a quando non sarà
riformato il modo di retribuire il giudice tributario, ma la parte prevalente della retribuzione
sarà formata dal cottimo, il principio è questo quindi se si vuole formulare una proposta di
riforma dei compensi ribadisce la sua proposta.
Il PRESIDENTE ritiene che, oramai, sembra ampiamente sviscerato il tema, fra l’altro,
comunque, si è raggiunto l’effetto di discuterne; sintetizza in due parole: Di Martino
propone di stabilire dei criteri che tengano conto non più soltanto della virtuosità della
Commissione ma della virtuosità del singolo giudice componente che è un principio
diametralmente opposto. Evidenzia che il fatto di non essere giudice tributario non è che
non dà diritto a interloquire in questa materia e la questione è sicuramente fondatissima
de iure condendo, nel senso che però il CPGT è un collegio di Autogoverno, di
organizzazione e amministrazione della magistratura, per primo e più volte è stato detto
che è il sistema complessivo dei compensi dei giudici tributari ad essere inadeguato e, una
delle componenti di inadeguatezza più grave è il debordante prevalere del cosiddetto
compenso variabile tradotto in un vero e proprio compenso cottimistico, il quale, per sua
stessa natura produce tendenzialmente una ricerca di una quantità di produzione
giurisprudenziale piuttosto che di una qualità. Ritiene che spesso si produca anche secondo
una serialità, come segnalava il consigliere Consolo, anche a danno della qualità media
degli standard ma aggiunge che, per la verità, il Consiglio si sta impegnando anche in
questa direzione, perché intanto quello che ha deliberato sulle ispezioni e quello che si sta
attuando sulla formazione, rende il magistrato tributario più responsabile, il tutto pare che
non possa entrare nell’attuazione di quella disposizione. Crede che almeno in misura
larghissimamente prevalente, si è convinti che il dato normativo, non può che riguardare le
Commissioni
e,
d’altra
parte,
significherebbe
introdurre
una
serie
di
elementi
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particolarmente complessi e difficili da valutare perché bisognerebbe fare una serie di
pesature del lavoro dei singoli giudici. Osserva che non c’è un’attività monocratica e poi
almeno sotto il profilo della sensazione ma anche sotto il profilo dell’esperienza che è stata
tratta, non è che il MEF abbia finora dimostrato una celerità nell’erogazione di questi
emolumenti, tant’è vero che si sta parlando del 2011-2012, adesso del 2013, che deve
essere programmato, dopodiché bisogna fare gli attuativi e, ad oggi, non è stato liquidato
questo compenso variabile ma solo quello a pioggia. Ciò posto e pur comprendendo le
ragioni che motivano la proposta Di Martino, ritiene che si debba votare con questa
premessa cioè che il Consiglio è consapevole che occorre verificare. Evidenzia che tra le
altre cose, si è discusso in delegazione, della costituzione di questo famoso tavolo sui
compensi ed è questo anche l’oggetto di una lettera che ha già mandato ai due Presidenti
delle Commissioni finanze di Camera e Senato, chiedendo di incardinare una forma
d’indagine conoscitiva o di presa d’atto istituzionale di questi temi. Si permette di
aggiungere che, per la verità, non è neanche così, nel senso che il tema del compenso è
una conseguenza dello status, non viene prima, cioè qualunque forma di contratto,
qualunque rapporto che ha per oggetto una prestazione, prima si determina la prestazione
e poi la retribuzione. Detto questo pone in votazione la proposta e quindi nel termine nel
quale l’ha riassunta il Consigliere Di Martino.
Votano in 13: (Assenti Scuffi e Passero).
Voti a favore: 1
Voti contrari: 9
Voti di astensione: 3
La proposta è bocciata.
Il PRESIDENTE pone in votazione la proposta della Commissione VIII.
Il Consigliere SAVOCA vota detta proposta a condizione che risulti dal verbale il suo
dissenso perché detta funzione sarebbe propria del MEF, quindi della DGT e non del CPGT.
Votano in 13: (Assenti Scuffi e Passero).
Voti a favore: 10
Voti contrari: 1
Voti di astensione: 2 (Ancona ed Aiello).
La proposta è approvata. Delibera n. 318/2016.
Il PRESIDENTE presenta la giornalista che il Comitato di Presidenza ha incaricato ieri,
Dott.ssa
che collaborerà con il Consiglio, con il Presidente e con tutti i Consiglieri,
per la promozione delle iniziative e delle attività consiliari, si è specificato nel contratto che
l’incarico non è referente solo nei confronti del Presidente ma dell’intero Consiglio.
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Sul secondo punto all’ordine del giorno: Istanze preliminari.
Il PRESIDENTE chiede ai Presidenti delle Commissioni se oggi vi sono altre istanze
preliminari.
Il Consigliere PICONE fa presente che vi è un’altra proposta di delibera della Commissione
Concorsi relativa ad uno scorrimento di graduatoria per rinuncia.
Il Consigliere ANCONA fa presente che vi è una proposta di delibera della Commissione
Formazione ed Aggiornamento Professionale relativa ad una richiesta di patrocinio.
Il Consigliere MONTAGNA fa presente che vi sono due proposte di delibera della
Commissione Disciplina relative ad una integrazione di richiesta di avvio dell’azione
disciplinare e ad una sospensione obbligatoria.
Il Consiglio accoglie le richieste ed il PRESIDENTE dispone siano trattate
immediatamente.
Ufficio IV- Concorsi.
.
RELATORE
Nominativo
trattato in delibera
Oggetto
della delibera
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
DI PRENDERE ATTO DELLA RINUNCIA
Rinuncia incarico di PC della
CTP
PICONE
319/2016
Scorrimento graduatoria PC
della CTP
DI PROCEDERE ALLO SCORRIMENTO DELLA
GRADUATORIA NELLA QUALE RISULTA VINCITORE
IL PREDETTO
Ufficio III: Programmazione e coordinamento della formazione e aggiornamento.
RELATORE
Nominativo
trattato in delibera
Oggetto
della delibera
IL CONSIGLIO
DELIBERA
ANCONA
O.D.C.E.C. NAPOLI
CONVEGNO A NAPOLI
15 FEB 2016
Richiesta patrocinio
DI ACCORDARE IL
RICHIESTO PATROCINIO
DELIBERA
N
320/2016
Ufficio VI – Provvedimenti disciplinari e di decadenza.
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RELATORE
MONTAGNA
MONTAGNA
Nominativo
trattato in delibera
Oggetto
della delibera
- Giudice C.T.P.
Delibera di integrazione di richiesta
dell’esercizio azione disciplinare
- Giudice C.T.P.
Sospensione dall’incarico di giudice e
dal relativo compenso fisso
IL CONSIGLIO
DELIBERA
DELIBERA
N
DI INVITARE IL PRESIDENTE
CONSIGLIO MINISTRI ED IL
PRESIDENTE DELLA CTR
A FAR CONOSCERE SE
INTENDONO PROMUOVERE
L’AZIONE DISCIPLINARE
DI SOSPENDERE LA PREDETTA
DALL’INCARICO DI GIUDICE E DAL
RELATIVO COMPENSO FISSO
321/2016
322/02016
Sul primo punto all’ordine del giorno: Relazione del Presidente.
Il PRESIDENTE fa presente di dover fare solo due comunicazioni, la prima riguarda l’esito di
due incontri che con i due Vice Presidenti, si sono avuti con la dottoressa
, dell’Ufficio
legislativo del MEF, alla quale sono state elencato doglianze abbastanza corpose, molto
concentrate su alcune questioni relative non solo ai compensi, ma alla conflittualità sempre
più diffusa che sta prendendo l’intero mondo della giurisdizione tributaria e che riguarda
essenzialmente il Consiglio, il MEF ed i giudici tributari. La dottoressa, in quanto Capo di
Ufficio che non ha poteri, naturalmente, è stata cortese quindi anche a nome di tutti
ufficialmente la ringrazia, è stata anche molto fattiva nel senso che ha preso atto e di
alcune questioni che sono state sollevate, già informata, ha chiesto di riconfigurarle con
una nota, e, soprattutto, ha detto e gli è parso questo un impegno che si prende per
buono, che, a brevissima scadenza, collocherà un incontro ufficiale con il Capo del
Dipartimento delle Finanze e con il Direttore della DGT, dal quale lei auspica che esca una
soluzione o una rotta per trovare soluzioni a tutti questi temi. Nel frattempo il Consiglio
deve costituire una piccola delegazione o il Comitato, avvalendosi dell’assistenza del
Segretario Generale, in quanto Dirigente, perché anche loro hanno parlato di una
delegazione di tre quattro persone e detto incontro dovrebbe essere incardinato a breve. E’
stato ricordato l’impegno del famoso tavolo sui compensi, anche se c’è una giustificazione,
ossia
si è in presenza di un momento di ridiscussione complessiva dell’assetto del MEF
anche sul piano delle deleghe e quindi probabilmente anche una competenza nella materia
del contenzioso tributario potrebbe subire un cambiamento. La seconda comunicazione
riguarda la lettera che si deve fare, all’esito di un altro incontro che è stato fatto con la
DGT e che, in realtà, viene a latere del processo telematico. Si dovrebbe spiegare ai
Presidenti delle Commissioni tributarie che entro il 22 febbraio 2016,
dovrebbe essere
consegnato il cosiddetto applicativo di test dalla SOGEI, con i tempi tecnici strettamente
necessari e si dovrà riorganizzare il percorso formativo che è stato bloccato perché non
c’era il materiale perché sia chiaro di chi è la responsabilità, ciò non per rinfocolare
polemiche ma anzi per dare impulso futuro a questa iniziativa. Aggiunge che, al latere
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dell’incontro, erano state indicate alcune Regioni ma pare che per problemi organizzativi
locali non sia probabilmente disponibile e quindi si dovrebbe ipotizzare se e in che misura
si può cambiare proponendo
. Ritiene, comunque, che la lettera, ha anche il ben
preciso scopo di segnalare la necessità che ai giudici tributari a mano a mano che si applica
il processo telematico, venga concesso quindi nelle aree di riferimento, un contributo
integrativo, un bonus, determinato in circa centocinquanta euro mensili. E’ stata stimata
detta somma in luogo dell’acquisto di PC, che invece l’Amministrazione intendeva
acquistare da installare presso le Commissioni ma totalmente inutili. Questa è una
proposta che la DGT porterà all’attenzione perché
il MEF aveva fatto una previsione di
spesa concentrata su queste forniture per i singoli territori e non per i singoli giudici,
mentre si devono dare le condizioni perché si organizzino. Detta lettera riguarda anche la
previsione di un compenso un po’ più significativo per l’Ufficio del Massimario, anche se, al
momento, non è chiaro il quadro definitivo anzi nel comunicato di ieri si è ipotizzato che si
deve riconfigurare perché non si può chiedere per trenta persone, comunque si opererà
una verifica tra le varie Commissioni competenti elaborando un progetto.
Il PRESIDENTE riferisce in ordine allo stato dell’arte della manifestazione dell’anno
giudiziario del 19 febbraio p.v a Villa Lubin.
Omissis
Sul terzo punto all’ordine del giorno: Approvazione del verbale relativo alla seduta del 19
gennaio 2016.
Il PRESIDENTE fa presente che è portato all’approvazione il verbale relativo alla seduta del
19 gennaio 2016 e che, se non ci sono osservazioni, si intenderà approvato.
Il Consiglio, recepito l’emendamento, approva il verbale n. 2, relativo alla seduta del 19
gennaio 2016.
26
La seduta è tolta alle ore 13,50.
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