file PDF 1,6 Mb - IC"Rodari"
Transcript
file PDF 1,6 Mb - IC"Rodari"
Periodico dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Santa Giustina (BL) — Anno VIII – Num. 34 – febbraio 2009 IL PICCHIO [email protected] La Redazione: Ada Dibra (direttrice), Loide Di Pisa, Melissa Cossalter, Isabella Cadorin, Elisa Dal Pan (Vicedirettrice), Daniele Perot, Bogdan Labovka, Mikela Llupo, Céline Russo Docenti responsabili: Matteo Masini & Michele Vello SOMMARIO Cronaca e approfondimenti • Il Presidente della Provincia incontra gli • • • • • studenti della Scuola Media di Santa Giu1 stina di Anna Giazzon & Enrico Tonin Saluti dalla Redazione di Loide Di Pisa 2 Il Giorno della Memoria di Loide Di Pisa 3 “Cri du chat” di Davide Dalle Grave 4 “...E’ un mio amico” di Margherita Conati 4 Le superiori di Loide Di Pisa 5 • La tua passione di Loide Di Pisa • Un viaggio un po’ lontano… di Melissa Cossalter IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA INCONTRA GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA DI SANTA GIUSTINA Anna Giazzon & Enrico Tonin Venerdì 19 dicembre 2008, i ragazzi della Scuola Media hanno incontrato Sergio Reolon, il Presidente della Provincia di Belluno. L’incontro, che si è svolto nella palestra delle scuole elementari a partire dalle ore 10.40, si è aperto con un benvenuto del Dirigente Scolastico Giancarlo Curti. Segue a pag. 2 6 7 Libri • Le cronache di Narnia di Serena Tronto • Arboreto Salvatico di Anna Giazzon • Pappagalli verdi di Floriano Fontana & Lorenzo Gasparo • Twilight di Ada Dibra 9 10 10 11 Cinema e TV • La Leggenda del Drago di Céline Russo Erika • Orgoglio e pregiudizio di Loide Di Pisa 12 12 Musica • Questa è la vita di Melissa Cossalter 14 • Ema 2008: ecco i vincitori! di Melissa Cossalter 15 • I Guano Apes di Melissa Cossalter 16 • Studio 3 di Mikela Llupo 16 • “… mi dispiace che tu e Katie vi siate mollati…” di Ada Dibra 18 Sport • Un’emozione straordinaria di Daniele Perot 19 Laboratori • La chimica di tutti i giorni • Ti presento Leonardo 20 22 Spazio creativo • L’amore infinito di Ada Dibra 23 Spazio Giochi 25 SALUTI DALLA REDAZIONE! Loide Di Pisa Oggi, 4 febbraio 2009, è l’ultimo giorno al Picchio per me e altri del laboratorio che hanno scelto di non proseguire più con questo giornale nel secondo quadrimestre. Ci tenevo a dirvi che mi è piaciuto davvero molto far parte del Picchio, ma visto che sono in terza media e c’è la possibilità di avere una base per latino, grazie al laboratorio “Latino insieme”, ho preferito scegliere quest'ultimo, visto che il prossimo anno frequenterò il liceo linguistico. A dire la verità, nel primo quadrimestre, avevo messo come seconda scelta il Picchio ed ero rimasta un po’ male quando mi avevano detto che non avrei potuto andare nel laboratorio che avevo scelto per primo e che avrei dovuto collaborare al giornale della scuola. Dopo poco ho capito che mi ero sbagliata e devo dire che al Picchio mi ci sono affezionata! Come farò a lasciarvi? Beh… me lo sono imposta di fare latino, anzi, credo che sia davvero bellissimo avere quest'opportunità e io non voglio perderla assolutaSegue a pag. 5 Cronaca & Approfondimenti Pa g ina 2 IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA INCONTRA GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA DI SANTA GIUSTINA Sergio Reolon risponde alle domande degli studenti del “Rodari” Dalla prima pagina Il Presidente Reolon ha esordito presentando i doveri e i compiti di un’amministrazione provinciale; è poi passato ad illustrare la struttura della nostra provincia formata da 69 comuni, tutti situati in un territorio montuoso, non privo di problemi. Recentemente, ad esempio, il bellunese è stato messo a dura prova da una straordinaria nevicata e l’Amministrazione provinciale è riuscita a far fronte all’emergenza con l’aiuto della Protezione Civile. E' stato affrontato anche il tema della crisi economica internazionale ed il parere del Presidente Reolon è che essa non sarà, purtroppo, di breve durata. Conseguenza della crisi è la cassa integrazione che, anche nel nostro territorio, colpisce ormai tanti operai e le loro famiglie. Il presidente ha illustrato le iniziative della Provincia per cercare di alleggerire le difficoltà di chi rischia di rimanere senza lavoro, anche attraverso investimenti nel turismo e nelle attività tradizionali . Uno dei temi molto cari a Sergio Reolon, e sul quale si è soffermato a lungo, è stato quello dell'acqua, risorsa preziosa di cui la nostra provincia è ricca. Preservare le nostre risorse naturali – ha sostenuto il Presidente - è un dovere nei confronti di tutte le genti della montagna; per questo è giusto mettere un limite ai prelievi destinati alle coltivazioni della pianura. Lo sfruttamento eccessivo del fiume, infatti, sta riducendo il Piave, nel tratto che attraversa il territorio provinciale, un modesto torrente, e questo senza che ci sia nessun beneficio economico per il bellunese. Al tema dell’ambiente il presidente è molto affezionato, tanto da sostenere con forza l’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio dell’Umanità voluto dall’UNESCO. La speranza di Reolon è che la provincia di Belluno abbia maggiore autonomia, cioè che non dipenda in tutto, come oggi, da decisioni prese a Venezia, non sempre adeguate ad una realtà montana come la nostra. Reolon è convinto che in Italia si debba investire molto nell'istruzione, in modo da consentirci di crescere culturalmente e di fronteggiare, in un futuro ormai alle porte, la concorrenza di stati forti come gli Stati Uniti e i paesi asiatici. Per questo motivo consiglia a noi ragazzi di impegnarci nello studio. Il Presidente ha anche accennato al "Nightbus", una iniziativa, realizzata in collaborazione con Dolomitibus, per prevenire gli incidenti del sabato sera. Si tratta di un servizio notturno di autobus che, fermandosi davanti alle discoteche, permettono ai giovani di tornare a casa in modo sicuro. La seconda parte dell'incontro è stata animata dalle domande dei ragazzi. Le domande hanno riguardato vari argomenti come la riforma Gelmini, la crisi economica, il rialzo dei prezzi di pane e pasta, l’ambiente, il problema dei rifiuti e la necessità di sviluppare sempre di più la raccolta differenziata. L’incontro è stato sicuramente interessante anche perché gli argomenti toccati erano sentiti da tutti i presenti, inoltre il Presidente Reolon si è dimostrato molto disponibile e aperto al dialogo. La speranza del Picchio è che incontri di questo tipo possano essere più frequenti, in modo che la politica e la gestione del territorio siano sempre più vicine alla popolazione ed in particolare ai giovani. IL GIORNO DELLA MEMORIA Loide Di Pisa Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha dichiarato il 27 gennaio la giornata in cui ricordare le vittime dell’odio razziale e della persecuzione nazista e fascista, ma anche chi, a rischio della propria vita, aiutò i perseguitati. I nazisti sostenevano che gli uomini non erano tutti uguali, ma che appartenevano a razze diverse, alcune delle quali, quelle considerate “inferiori”, andavano cancellate dalla faccia della terra. Per questo tentarono di sterminare tutti gli ebrei, i Rom e i Sinti d'Europa. Non bisogna comunque dimenticare che si accanirono anche contro gli omosessuali, i Testimoni di Geova, i disabili e gli oppositori politici. Il regime fascista seguì le idee aberranti di Hitler, infatti nel 1938 anche in Italia vennero approvate le leggi razziali volute da Mussolini e controfirmate dal re Vittorio Emanuele III. La data del 27 gennaio non è stata scelta a caso, ma ricorda il giorno in cui, nel 1945, i soldati dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim, oggi più tristemente nota con il nome tedesco di Auschwitz, e si trovarono davanti, in tutto il suo orrore, l'inferno sulla terra voluto dai nazisti, liberandone i pochi sopravvissuti. La liberazione di Auschwitz e le testimonianze dei superstiti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. Il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebraico e del Porrajmos, come lo chiamano i Rom e i Sinti, è celebrato da tante nazioni nel mondo, così come voluto dall'ONU. In Italia ci sono state le leggi razziali: è un'infamia che non dob- biamo dimenticare, ma è giusto anche ricordare che sono più di 400 le persone insignite, dallo stato di Israele, dell'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni per il loro impegno a favore degli ebrei perseguitati durante la Shoah. Ma come si è potuto arrivare a questa bestialità? Senza nulla togliere alle colpe dei nazisti, ma per cercare di capire come il pregiudizio e l'odio abbiano radici lontane, fermiamoci a guardare un po' indietro nel tempo. Certamente anche voi a scuola avrete studiato la storia. Se ci avete fatto caso, in tante situazioni, almeno a partire dal Medioevo, al di fuori delle mura dei villaggi dei paesi, delle città, o rinchiusi in zone "a parte", mescolati con gli altri emarginati, c’erano proprio loro: gli ebrei. Come mai non venivano cacciati, se erano considerati "diversi" e quindi pericolosi? Ma certo! Visto che si occupavano soprattutto di commerci ed erano bravi medici erano utili e quindi li si lasciava lavorare, ma sempre considerandoli negativamente, sempre escludendoli “dal gruppo”. E qualcosa di simile è accaduto a Rom e Sinti. Ho sempre odiato queste discriminazioni, anche se uno può dire: Sì, ma queste cose accadevano secoli fa. Invece non è vero …. In fin dei conti, sono passati solo pochi decenni da Auschwitz, e forse è proprio questo fatto che rende impossibile capire e sopportare quel che lì è successo. Chi veniva rinchiuso nei lager non era più una persona, non era più un uomo o una donna, ma diventava un numero, una cosa. E questo accadeva fin da quando entravano nel campo e venivano spogliati completamente, per essere poi rasati a zero. Penso spesso alle donne che finivano in quel calvario. Una donna con i Pagina 3 capelli rasati … provate a pensarvi senza capelli, nude davanti a tutti … è orribile … e la stessa cosa capitava agli uomini: anche per loro deve essere stato una prima grandissima violenza. Ho visto solo due film che parlano di questo argomento: uno a scuola e un altro con le mie sorelle. Vedo solo quelli che non sono troppo violenti, perché io non ce la faccio proprio … sono avvenimenti troppo dolorosi e, per come sono fatta io, non riesco a reggere la brutalità, anche se raccontata al cinema. Purtroppo è così, sono troppo sensibile e paurosa. Non riesco a vedere immagini di sofferenza e violenza, anche se so che si riferiscono a fatti accaduti nella realtà, però, se non riesco a vedere certi film, non significa che non ho voglia di sapere e di capire. Ho compassione per le persone che hanno sofferto persecuzioni senza nessuna colpa e provo disgusto per chi ancora oggi, anche nella nostra Italia, ha idee razziste, in nome delle quali commette azioni orribili nei confronti di chi è più debole. CRI DU CHAT Pa g ina 4 28 febbraio, giornata internazionale delle malattie rare Davide Dalle Grave IO SONO DAVIDE , 15 ANNI E SONO NATO CON UNA RARA SINDROME GENETICA DETTA “CRI DU CHAT”. QUESTA MALATTIA HA COMPROMESSO IL MIO LINGUAGGIO E L’AUTONOMIA. ATTUALMENTE FREQUENTO LA TERZA MEDIA. IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO FORSE ANDRO’ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE “C. RIZZARDA” ALL’INDIRIZIO SOCIALE. A SCUOLA SCRIVO ED IMPARO CON L’AIUTO DEL COMPUTER. COME SARA’ IL MIO FUTURO? LA MIA FAMIGLIA SI E’ ATTIVITA PER COSTRUIRE UNA STRUTTURA CHE, UN DOMANI, POSSA ACCOGLIRE ME ED ALTRE PERSONE CHE, COME ME , HANNO DELLE SINDROMI GENETICHE RARE. QUESTO PROGETTO DOVREBBE REALIZZARSI A SAN ZENON, IN COMUNE DI SOSPIROLO. ...È UN MIO COMPAGNO... Margherita Conati Conosco Davide da otto anni, perché ho frequentato insieme a lui la scuola elementare. Nei tre anni di scuola media, con Davide ho legato moltissimo e sono riuscita a “capirlo meglio”. Secondo me si è integrato benissimo nella classe e tutti gli vogliamo bene. A volte con lui e con gli altri compagni scherziamo insieme e vedo che si diverte un sacco. E’ bellissimo vedere che ride insieme a noi, e poi è veramente simpatico. Anche quando siamo sullo scuolabus, se c’è qualcuno che fa lo sciocco, lui si mette a ridere come tutti. A volte mi stupisco veramente di come lui faccia a capire tutto. Insomma, io con lui sto bene e penso che per lui sia lo stesso, è un mio compagno e sono molto felice di averlo conosciuto, anche perché mi ha insegnato molte cose che mi serviranno per tutta la vita. WWW.CRIDUCHAT.IT Pa g ina 5 LE SUPERIORI! Che scuola scelgo? Quale è adatta a me? Loide Di Pisa Finalmente arriva la 3^ media. Io? FELICISSIMA! Tutti non vedono l’ora di esserci, perché siamo i più grandi. In terza, però, bisogna essere anche i più responsabili perché le difficoltà aumentano e soprattutto il pensiero fisso di tutti sono gli ESAMI, parola che si sente così tante volte dai prof che non se ne può più. Si cerca di dare il meglio di sé perché vorremmo arrivare agli esami con una buona base. Ma quel che preoccupa tutti comincia prima degli esami, comincia già all’inizio dell’anno. Che scuola scelgo? Cosa mi piacerebbe fare da grande? E’ meglio questa o quella? Io penso di essermi decisa sulla scuola che andrò fare, ma non è stato facile sceglierla… È da quest’estate che ero fermamente decisa per la ragioneria. Mi ero informata di tutto con un’amica che la frequenta. Devo dire che mi piaceva solo perché avevo scartato per prime proprio le scuole delle mie sorelle, poi quelli che non sono adatte a me tra cui l’Itis, l’istituto per geometri e diversi istituti professionali. Alcune persone mi avevano detto di non fare i licei perché non servivano a niente. Adesso che ho capito meglio, e ho chiesto consigli a tutte le persone che conosco (anche se non è servito a nulla visto che ognuno mi dava un parere diverso dagli altri), ho cambiato completamente idea. Ho iniziato a pensarci da quando mia mamma aveva parlato con la mia prof di inglese che le aveva consigliato di pensare al liceo linguistico. Da lì è partito qualcosa, ma forse anche da prima, quando ho visto che la mia prof di francese era rimasta malissimo nel venire a sapere che avrei fatto ragioneria e quel giorno mi aveva consigliato il classico … eh eh … non vorrei rovinarmi la vita con un liceo del genere, visto che tutti quelli che lo fanno me lo sconsigliano e poi … è troppo, troppo difficile. Beh, di certo non penso mai allo scientifico e nemmeno al classico e l’unico liceo che mi piace è proprio il linguistico, visto che con le lingue me la cavo e mi piace un sacco l’inglese. Quasi tutti sono felici della mia scelta: i miei genitori e Dalla prima pagina... mente! Insieme a me, se ne andranno anche Ada e Isabella, ma, tranquilli, arriveranno tanti altri nuovi redattori! Come avrete notato questo quadrimestre sembrava che il Picchio una delle mie sorelle, diversi amici (soprattutto quelli più importanti per me) e tutti i professori. La conferma l’ho avuta il giorno in cui ho raccontato quello che volevo fare ad un amico e dopo la risposta che mi ha dato, che per me contava molto, non ho più avuto dubbi e mi sono decisa per il linguistico. Posso dirvi che quando la prof di francese ha chiesto a ognuno di noi la nostra scelta mi ha subito detto che la mia era quella giusta. La prima cosa che ti chiedono quando non sai proprio che strada prendere è: “che cosa ti piacerebbe fare da grande?” Ecco, secondo me questa domanda non serve a niente perché nessuno sa che cosa farà da grande e poi con questa crisi economica non si pensa più a un lavoro che ti soddisfi, ma già trovare un lavoro è un miracolo!! Certo sarebbe fantastico trovarne uno che piace a te e che magari renda molto, ma oramai, si può sperare di trovarlo solo con lo studio. Ecco perché ho scelto il liceo linguistico. Anche se facessi ragioneria dovrei lo stesso fare l’università dopo, e quindi, meglio fare la scuola che piace più a me e per la quale sono portata. L’inglese è la mia passione e mi piacerebbe tanto imparare anche il tedesco. Proprio per questo, al terzo anno, sceglierò il tedesco come terza lingua. Sono sicura che non cambierò idea o almeno spero!! Mi mancherà la mia classe anche se aveva la collezione di note sul registro. È un miracolo se non ne mettono una al giorno! Tanti e tante compagne li rivedrò a Belluno e magari sarò nella stessa classe con una o forse due di loro! Comunque non vedo l’ora di uscire dalle medie e passare alle superiori. Spero che gli esami vadano bene e che l’anno prosegua in modo fantastico. non andasse alla grande, perché eravamo solo in otto, anche se successivamente si è aggiunto Bogdan e ci sono stati parecchi “ospiti” che ci hanno dato il loro contributo (e che bisogna ringraziare!). In effetti ci sbagliavamo! Abbiamo fatto davvero un buon lavoro e tutti ma proprio tutti abbiamo avuto fantasia e ingegno riuscendo a preparare due numeri del nostro giornale. Un saluto alla nuova redazione e mi raccomando: scrivete, commentate, chiedete e ... vi sarà risposto! P ag ina 6 LA TUA PASSIONE Loide Di Pisa Penso che ognuno di noi abbia una passione e che anche voi, come me, non potete farne a meno nemmeno per un giorno. Chi pensa di non averne almeno una, beh, secondo me, si sbaglia … forse non ci pensa neppure o magari non è qualcosa di particolarmente originale, ma anche le piccole cose possono essere importanti. Io so di averne e forse ne ho altre che ancora non ho scoperto, comunque vi parlo delle mie passioni più grandi e di come non ne posso fare a meno. Inizio col dirvi che io amo la musica, ma non nel modo in cui dicono tutti. Io la musica la vivo, è la mia vita. Amo cantare e aspetto solo di essere un po’ più grande per frequentare i corsi di canto, tanto ho solo 13 anni. Per adesso ho deciso di dedicarmi solo al pianoforte, l’altra mia passione, per avere una buona base e perché non posso stare un giorno senza suonarlo. E’ quasi un anno che lo studio, ma voglio imparare molto di più. Durante la settimana mi preparo per la lezione e non aspetto altro che arrivi il martedì per andare dalla mia insegnante e studiare nuovi brani, ogni volta con qualche difficoltà in più. Questo mi piace perché significa che lei, avendo visto che gli esercizi per casa sono riuscita a farli, passa a cose nuove e si va avanti così. Una cosa che mi piace troppo è quando devo andare a Belluno a prendere nuovi libri di musica. In negozio rimarrei ore ed ore a guardare i libri, soprattutto gli spartiti di cantanti come Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia. Ci sono anche libri con le colonne sonore di musical o film, ad esempio ho visto quello di High School Musical. Poi mi perdo su Giovanni Allevi e Einaudi. Dopo aver sfogliato un sacco di libri, mi guardo tutti i pianoforti … che belli! Ogni pianoforte ha una sua particolarità. I miei preferiti sono quelli neri con le scritte in oro, tutti lucidi e a mezza coda. Ma di certo non guardo solo quelli!!! Io vado pazza per la batteria ed è anche per questo che ascolto punk e rock. Poi la chitarra elettrica che dà quel tocco alle canzoni che le fanno diventare irresistibili … e infine il basso che fa vibrare tutta la tua stanza … messi insieme diventano una cosa unica che fa sognare molti di noi. Come molti sanno, io senza cantare non ci sto! Le mie sorelle non mi sopportano e i miei amici si divertono sempre perché per ogni parola o frase che dicono trovo sempre la citazione di una canzone. Un giorno senza musica non è mai esistito nella mia vita o almeno dai sei anni in poi. Da piccola, invece, ascoltavo tutte le cassettine dello Zecchino D’Oro, degli Aqua e già cominciavo con Paola e Chiara, Laura Pausini e Giorgia… Dopo ho cominciato con i Back Street Boys e all’età di 7 anni ho scoperto MTV: non potete sapere che cosa ha significato per me!!! Sembrava più importante della scoperta dell’America!!! E adesso … sono qui … con un sogno nel mio cuore … Una cosa che mi piacerebbe davvero tanto, il regalo più grande che mi potrebbero fare sarebbe quello di farmi incidere un cd, non dico ora, ma da grande … sarebbe una cosa fantastica! Comunque finisco col dire che se la mattina vi alzate con la voglia di seguire la vostra passione, la vostra grande passione, beh … SEGUITELA! UN VIAGGIO UN PO’ LONTANO… L’esperienza di un viaggio magnifico e pieno di sorprese!!! Melissa Cossalter Vi voglio raccontare un’esperienza che ho vissuto due volte nella mia vita, un viaggio decisamente lontano, ma molto emozionante e divertente!!! La prima volta l’ho fatto quando avevo appena finito la quarta elementare. Destinazione? AUSTRALIA!!!! Io e mio papà siamo partiti da Venezia, con destinazione Melbourne (Australia). Le tappe sono state tre: da Venezia ad Amsterdam (Olanda), da Amsterdam alla Malesia, dalla Malesia all’Australia, dopo quasi un giorno di volo!! Sono stata due settimane indimenticabili … Sono arrivata presto, erano circa le 5 del mattino. Devo dire che non ho avuto problemi con il fuso orario, anche se c’è una differenza con l’Italia di 10 ore!!! L’aeroporto era GIGANTESCO!!!! Non riuscivamo a trovare una valigia, ma alla fine l’abbiamo recuperata!!! Il viaggio era stato lunghissimo, ma mi sono divertita. Solo che c’era un piccolo problema: allora parlavo pochissimo inglese; adesso lo so molto di più!!! =) Melbourne era gigantesca! Per fortuna all’aeroporto c’era una hostess italiana. Non capivo se fosse un sogno oppure la realtà … ero un po’ confusa … non so il perché! Ma poco dopo mi sono arresa: era proprio la realtà!!! Pa g ina 7 Tutto quello che avevo sognato … mi sembrava veramente un miracolo!!!! Non riuscivo a crederci!! Il giorno dopo ho subito voluto fare un giro per la città. Mi ricordo che sono stata in un acquario … C’erano tantissimi pesci, l’acquario era enorme!!! Ma la cosa che mi ha colpito di più, quando sono entrata, è che due subacquei si sono tuffati nelle vasche e hanno cominciato a dare da mangiare agli squali!!! Una cosa a dir poco incredibile!! Poi sono stata in uno zoo … mi è piaciuto entrarci … però … odio la violenza sugli animali … Loro dovrebbero essere liberi, nel loro habitat naturale, con i loro simili … e invece sono rinchiusi nelle gabbie … Mi facevano un po’ pena, perché quando mi avvicinavo era come se li sentissi parlare, come se mi avessero detto: ”ti prego liberami!”. Sono stata anche in un parco naturale, dove c’erano i canguri … Avevo preso un po’ di chicchi di mais e li avevo messi nel palmo della mia mano, pian piano loro si sono avvicinati e hanno incominciato a mangiare!!! All’inizio ho avuto un po’ paura, perché pensavo che loro mi avrebbero colpito con la coda, ma invece erano pacifici e man- giavano tranquilli! A un po’ di metri di distanza c’era un piccolo canguro, di quasi un anno, che stava saltellando di qua e di là. Mi sono avvicinata piano piano, il piccolo era un po‘ agitato, però si è lasciato accarezzare lo stesso.. Usciti dal parco, c’era un negozio di souvenir, e fuori c’era un canguro imbalsamato, vestito da babbo Natale!!! Dentro il negozio c’erano tantissime cose; abbiamo comprato alcune cartoline e dei peluches che rappresentavano un koala e un canguro. Poi siamo andati in un altro parco naturale dove c’erano i koala. Ne ho visto uno sopra un albero che mangiava delle foglie di eucalipto. Vicino all’albero c’era un cartello informativo su cui era scritto che mangiavano per 3 o 4 ore e per tutto il resto della giornata dormivano!!! (Ho pensato che anch’io sono un koala visto che il mio record di dormita è di 18 ore!) Sono andata anche in un palazzo dove ho giocato a strike … che bello!!! Ho visto anche l’Oceano … una distesa blu … che con le sue forti onde, mi faceva sognare … C’era anche un’antica nave, però l’ho vista solo all’esterno!!! : ( In compenso ho visto dei grandissimi centri commerciali!!! Erano situati in palazzi enormi!!! Non ho idea di quanti piani c’erano e anche se sono stata lì per ore, sono fermamente convita che non li ho visti tutti!!! C’era un caos tremendo! Ti perdevi in un attimo in mezzo a tutta quella folla!!! E così credo che il racconto del mio primo viaggio sia terminato!! Ma nell’estate 2008, ci sono ritornata nuovamente!! Siamo sempre partiti da Venezia e gli scali erano a Parigi, a Singapore e poi a Melbourne!! Però al ritorno quante sorprese! Comunque vi racconto tutto ordinatamente. Questa volta sono stata lì più o meno un mese, ma non ho visto molte cose e ci sono stati anche degli imprevisti all’arrivo!!! Beh, comunque ho rivisto l’Oceano ed era come me lo ricordavo… il vento tra i capelli… le forti onde… un’atmosfera che può apparire violenta, ma che è bellissima!!! Sono andata anche al cinema a vedere “Kung Fu Panda” , che ovviamente era in Inglese!! Là era già uscito a Giugno. Poi non potevo rinunciare alla mia passione!!! Mi sono fiondata in un negozio delle Adidas!!! Era grandissimo, ma la città non era da meno!!! Per le strade ho incontrato alcuni alunni … avevano finito la scuola … giravano per andare a mangiare al McDonald, che era lì vicino. L’unica co- Pa g ina 8 sa che non mi è piaciuta … sono state le divise!!! Gli studenti portavano delle divise con il nome della scuola e l’anno frequentato. Le femmine portavano una borsa a tracolla, una gonna e una camicia, i maschi una borsa a tracolla, un camicia e dei pantaloni neri. E’ una cosa che odio. Io non riuscirei mai ad andare in giro conciata in quel modo !!!! Girando per Melbourne si può arrivare in un piccolo quartiere chiamato “Small Italy”, che prende il nome dai tanti emigrati italiani che nei decenni passati si sono trasferiti qui per cercare lavoro. Dopo qualche giorno siamo dovuti ripartire, ma questa volta non sono mancati gli imprevisti … anzi!!! Siamo andati all’aeroporto di Melbourne. Pensavamo che sarebbe andato tutto bene, senza imprevisti, ma si vede che la fortuna non era dalla nostra parte!!! Difatti siamo andati nella sala di aspetto, in attesa che arrivasse l’aereo … ma una scritta sul monitor mi fece preoccupare tantissimo! L’aero aveva un guasto, perciò bisognava aspettare alcune ore lì in aeroporto … Saremmo dovuti partire verso le 15.00 e invece siamo saliti in aereo che erano quasi le 20.00!!! Per fortuna in quella sala si poteva tenere il cellulare acceso! Pensavo: “Beh un imprevisto può sempre capitare. Speriamo che non ce ne siano altri!!!”. Ma la fortuna continuava a voltarci le spalle!!! Difatti, arrivati a Singapore, abbiamo scoperto che, visto il ritardo di 5 ore che avevamo accumulato, l’aero per Parigi era già partito! Per fortuna era previsto un altro volo per Roma! Finalmente dopo tante ore di volo saremmo arrivati in Italia!!! Un mese era troppo … mi mancava il mio paese natale. Poi finalmente l’aereo è atterrato … ma anche in questa circostanza … non sono mancati gli imprevisti!!!! Ero sicura che l’Italia mi avrebbe portato fortuna, ma mi sbagliavo. Difatti, arrivati all’aeroporto di Venezia ci siamo accorti che … mancavano le valigie!!! Dopo 3 giorni l’SDA le ha trovate!! Un po’ di buona sorte … almeno dopo tutti questi imprevisti … ci voleva!!! Beh … questo è tutto e non mi resta che dirvi … al prossimo viaggio!!! Pa g ina 9 Libri LE CRONACHE DI NARNIA - Il Leone, la Strega e l’Armadio C. S. Lewis (Clive Staples Lewis) Serena Tronto Questa storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale a Londra, che, in quei tempi, non era posto per bambini. La signora Pevensie decise di mandare i quattro figli (Peter, Susan, Edmund e Lucy) in campagna dal professor Kirke (quali contatti con lui avesse la signora Pevensie non si sa). Gli addii alla stazione furono lunghi e dolorosi per la famiglia Pevensie, come per tutte le altre. Il viaggio in treno durò molto e, mentre i nostri quattro amici viaggiano, ve li voglio presentare. Peter è un ragazzo di circa 15 anni, il più vecchio dei fratelli Pevensie, molto responsabile e pronto a tutto per aiutare la famiglia. A volte può essere un po’ antipatico nei confronti di Edmund perché il loro papà è in guerra e lui deve pensare a tutto. Susan, la seconda dei fratelli Pevensie, è una ragazza di circa 14 anni, molto gentile e intelligente. Ha degli atteggiamenti protettivi verso i fratelli minori perché, in assenza della madre, si sentiva responsabile di doverli controllare. Edmund è un ragazzo di circa 12 anni, bugiardo e poco simpatico. Capisce, poi, di aver sbagliato in tutto questo e cer- Chi trova un libro, trova un tesoro! cherà di cambiare. Lucy, la sorella minore, è una bambina di 11 anni, anche se, ne dimostra molti di meno. È sempre sorridente, gentile e graziosa. Bene, i nostri quattro amici sono arrivati in campagna. Dopo poco, incontrano una signora molto severa, la governante del professor Kirke, che li porta da lui. In una giornata di pioggia, i quattro fratelli, decidono di giocare a nascondino. Lucy non sa dove andare, quando, trova un armadio in una stanza; dentro, oltre a milioni di pellicce, scopre un mondo fantastico: è il magico mondo di Narnia, dove, una volta entrati, il tempo si ferma, almeno nel nostro mondo. I fratelli, dapprima, non le credono, ma, poi, una volta entrati anche loro, si ricredono. Lì, scopriranno di far parte di una profezia, andranno incontro a molti pericoli per trovare il Leone Aslan, combatteranno una sanguinosissima guerra contro la Strega Bianca, si faranno molti amici (tra cui, il fauno Tumnus e i due castori) e, infine, diventeranno re e regine di Narnia, ma, non per sempre. Questo libro, divenuto, poi, film, è un intreccio di aiuti e dispetti, falsità e amicizia, che dovrebbe far capire quanto importante è la fantasia. Le mie impressioni sono ottime, tanto che spero di poterla vivere anch’io questa fantastica avventura. Quando leggo il libro (lo stesso vale quando guardo il film), mi sento felice e mi sembra di vivere la storia come la piccola Lucy o la simpatica Susan e non vorrei mai finire di leggere (o guardare) le fantastiche avventure di Narnia. Questo libro è scritto in modo facile perché è un libro per bambini, molto bello, che fa, spesso, riferimento ai punti cardinali. Insegna che, la fantasia, è molto importante per grandi e piccini, ragazzi e ragazze, che si può cambiare atteggiamento (come ha fatto Edmund) e trovare nuovi amici. CHI TROVA UN LIBRO, TROVA UN TESORO. Pa g ina 1 0 ARBORETO SALVATICO PAPPAGALLI VERDI Anna Giazzon Floriano Fontana & Lorenzo Gasparo Autore: Mario Rigoni Stern Titolo: Arboreto salvatico Casa editrice: Einaudi, Torino Anno di edizione: 1991 Autore: Gino Strada Titolo: Pappagalli verdi Casa editrice: Feltrinelli L’autore descrive venti alberi del suo brolo e della nostra terra, sia fisicamente, come piante ricche di proprietà e di storia, che come fratelli, compagni dell’umanità. Spesso però l’uomo si dimentica della natura e la calpesta. Questo libro ci fa capire come gli alberi in passato fossero preziosi, quasi divinizzati, come la gente si sia inventata miti e leggende e come purtroppo oggi l’uomo li guardi con indifferenza, magari da dietro i finestrini di un’auto, e se ne sbarazzi con leggerezza quando deve costruire una casa o allargare una strada. Nel titolo sta la chiave di lettura:“ arboreto” è una coltivazione ordinata di piante, ma “salvatico” aggiunge una qualità preziosa a questa coltivazione, cioè l’essere salvifica, capace di salvare e sanare l’anima dell’uomo perché, davanti alla bellezza di un albero in fiore o ingiallito dell’autunno, si è chiamati a guardare lo spettacolo, a meditare e a riconciliarsi col Creato. L’albero diventa compagno di vita, alla sua ombra si nasce, si vive, si gioisce, si combatte, si piange, si muore: l’esperienza dell’uomo di montagna, insieme al ricordo vivo della guerra vissuta dall’autore in prima persona, sono rievocati dalla vista degli alberi che assumono, così, anche un significato politico. L’autore ci lascia in queste righe il suo testamento: l’arboreto dovrà sopravvivere a lui e alla sua casa e dovrà accompagnare la crescita della sua famiglia e di tutti noi. Con questo libro Rigoni Stern ci ricorda che per ogni albero abbattuto ne va piantato un altro e che un albero è una parte dei nostri ricordi e della nostra vita; così quando un albero muore anche qualcosa di noi cade nell’oblio. Pper ogni albero messo a dimora, invece, si tiene viva la fiamma della memoria che illumina e riscalda la nostra esistenza. Ho letto il libro e non posso certo dire che sia un libro facile. Certo, il modo in cui è scritto è semplice, ma quel che è veramente duro è l’argomento che tratta. Gino Strada, uno dei fondatori di EMERGENCY, è un chirurgo di guerra che, da anni, viaggia per costruire ospedali in Africa, in Asia, in America Latina, nei paesi dove c'è la guerra, dove i bambini dormono per strada, dove c’è la fame e dove i campi sono disseminati di PAPPAGALLI VERDI. Già, i “pappagalli verdi”. Vengono chiamate così le mine che ogni giorno dilaniano uomini, donne, e soprattutto bambini. Le guerre non conoscono pietà, neppure le cosiddette “guerre di religione”, nelle quali chi combatte dice di farlo in nome di Dio. Qui bisogna riflettere: Dio è sempre descritto come il creatore del mondo, colui che era, che è, e che sarà… e vuole la guerra… Ora il punto è capire, se è stato DIO a creare l’UOMO, perché vuole la guerra? Un bambino che sta giocando con le costruzioni e riesce a fare una costruzione bellissima, non la vuole distruggere, ma fa di tutto perché non venga abbattuta, e la tiene con cura. Dio ci vuole bene, ci ha creati a sua immagine e fa di tutto per la nostra felicità e con la guerra non c'entra niente. Che c'entra Dio con chi lancia bombe a mano, con chi spara e mutila le persone con le mine antiuomo? Ma c’è anche da chiedersi: questi soldati, questi uomini, sono veramente felici per quello che fanno? Io credo di no. Non credo che lo siano i soldati, ma neanche i produttori di armi. Questi fatti non sono lontani da noi. Pensate che esiste un mina anti-uomo di produzione italiana chiamata “VALMAR 69” che ha già causato centinaia di miglia di morti e di mutilati, e ne causerà ancora. E’ dove si combatte, dove la gente piange, dove le speranze sembrano perdute che interviene EMERGENCY per aiutare le popolazioni civili, vittime innocenti della guerra. Il libro non è un racconto unico, ma una raccolta di storie che, come dice il sottotitolo, sono le “cronache di un chirurgo di guerra”. Emergency porta un po' di speranza a chi è povero, a chi ha perso un arto, a chi soffre e basta. Consiglierei il libro a chi ha voglia di riflettere sulla guerra, sulle sofferenze che procura e che sono ancora tantissime in questo nostro mondo, ma anche su come si deve sentire chi combatte o chi fabbrica armi. Gino Strada vuole dirci che non c'è nessun Dio che vuole la guerra, ma sono gli uomini che mascherano la guerra come volere di Dio, e quando chi combatte fa questo, ferisce la gente in senso fisico, e ferisce se stesso in senso morale. Anno di edizione: 1999 Pa g ina 1 1 TWILIGHT UN LIBRO FANTASTICO Ada Dibra Twilight è un libro scritto da Stephanie Meyer che ha travolto milioni e milioni di lettrici e lettori, adolescenti e non. Un libro che parla di una storia d’amore incredibile e forse impossibile tra una ragazza e un vampiro non può essere che bellissimo e affascinante! Questa storia è ambientata a Forks, una piccolissima città degli Stati Uniti, molto molto piovosa. La cittadina è uno sfondo perfetto per questa bellissima storia d'amore. La protagonista è Bella, una ragazza semplice, che, trasferitasi dal padre, in un primo tempo non viene quasi notata, ma in breve diventa una tra le più attraenti ragazze del- la scuola; è audace, ma anche un po' impacciata, per questo tante volte arrossisce e si sottovaluta anche se, in fondo, non molla mai. Il protagonista maschile si chiama Edward, un vampiro “buono”, immortale come Emmet, Rosalie, Alice, Jasper, Carlisle e altri membri della sua famiglia. Bello da far paura e misterioso, un vampiro che si odia per la sua natura, ma che sa amare. L’amore che lega Bella e Edward è così forte da superare tutto, anche la loro natura e le loro debolezze. Se fossi stata io al posto di Bella non so cosa avrei fatto, perché vivere una storia d’amore così intensa, ma così complicata non sarebbe per niente un’impresa facile. Come lei mi sentirei inferiore a un essere così magnifico e pericoloso, anche se lui mostra solamente grazia e mistero È una bellissima storia d’amore che racconta di due persone diversissime tra di loro, ma allo stesso tempo legate e passionali. Vorrei anch’io avere una storia così bella e che ogni giorno fosse più bello e imprevedibile dell’altro, pieno di due sentimenti contrastanti: amore e paura. Lo dovrebbero leggere tutti, ragazze, ragazzi, adulti e anziani per ritrovare quel pizzico di magia e fantasia che, spesso, si tende a perdere o a giudicare qualcosa di stupido. Questo è un libro fantastico, è vero, ma basandoci sui temi che affronta si può dire che si collega alla realtà. Quante ragazze e ragazzi si trasferiscono dal padre o dalla madre tutti i giorni? Quante di queste persone nella nuova scuola non adocchiano il più bello o la più bella? Quanti di noi rincorrono il sogno del vero amore e si illudono di poterlo trovare solo da grandi perché siamo troppo giovani adesso? Secondo me le più belle storie d’amore nascono appunto quando si è alle medie o al liceo, perché siamo in “evoluzione” e la persona che abbiamo accanto impara a scoprire sempre nuovi lati della nostra personalità e la storia diventa ogni giorno nuova, imprevedibile, una sorpresa che comincia il mattino per poi finire nei sogni. Le storie degli adulti sono belle, certo, ma credo che spesso siano complicate e piene di problemi. La lettura secondo me dovrebbe essere un momento per distrarsi, divertirsi e nello stesso tempo riflettere per imparare e giudicare quello che abbiamo intorno. Quindi ragazzi leggete leggete, leggete e leggete!!!! È importantissimo e ci fa crescere! Anche se sono solo dei libri, ci insegnano sempre qualcosa, di qualunque genere siano! Pa g ina 1 2 Cinema e TV LA LEGGENDA DEL DRAGO puntata dopo puntata, si aspetta di sapere, ansiosamente, cosa ne sarà dei protagonisti. Su Rai Gulp, alle ore 20.10 di ogni giorno, viene Mi piace perché trasmette soprattutto il valore dell’atrasmesso “La leggenda del Drago”, un cartone micizia, perché c’è azione e mi affascinano i poteri animato prodotto nel 2004 da BKN International in magici. Inoltre, è ricco d’umorismo. 39 episodi della durata di 24 min. l’uno. La storia è ambientata in Cina, a Hong Kong, dove due gemelli abbandonati vengono allevati dal Maestro Chin. I loro nomi sono Ang, un ragazzo, e Ling, una ragazza, e sono nati nell’anno del Dragone. Ang viene scelto per diventare il Drago dorato, il più potente di tutti i segni zodiacali che hanno ciascuno un guardiano e un proprio bracciale del potere. Ling, gelosa di suo fratello, si allea col Signore dello Zodiaco, l’antagonista, e ottiene il potere del Drago Ombra. È così che si comincia la battaglia fra il bene (yang) e il male (yin). Lo consiglio a tutti perché ci sono molti misteri e, Céline Russo Erika ORGOGLIO E PREGIUDIZIO …L’amore nell’Ottocento… Loide Di Pisa Voglio iniziare subito dicendovi che il libro, purtroppo, non l’ho ancora letto, non perché non mi piaccia leggere, ma perché ho visto prima il film e, come sapete, è sempre meglio leggere prima il libro e dopo vedere il film perché se no (e qua bisogna proprio dirlo) ti togli tutta la voglia di sapere come va a finire. Ecco, io non l’ho fatto, e me ne pento, ma voglio mettermi d’impegno: lo leggerò presto, perché solo l’inizio, letto con la prof in classe, mi ha colpito molto. Davvero un film bellissimo e credo che il libro lo sia di più. Secondo me con i libri serve più immaginazione, più fantasia, si può immaginare tutto come vuoi tu. E poi io, che sono una di quelle “lunatiche” a cui piacciono molto le scene romantiche (quelle dove i protagonisti si incontrano, si conquistano e si innamorano) ho trovato il libro giusto! La vicenda è ambientata nell’ 800 e in quel tempo l’amore non era come adesso, era tutta un'altra cosa, anzi, molte ragazze non potevano neanche provare veramente l’amore. Tante, troppe erano date in sposa dai genitori, quando erano ancora molto giovani, e non avevano neanche il tempo di conoscere il loro futuro sposo. Per fortuna adesso non è più così! Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1813) è il più celebre romanzo della scrittrice inglese Jane Austen. La prima frase del romanzo è uno degli incipit più citati della letteratura inglese: "È una verità universalmente riconosciuta che un uomo scapolo in possesso di una vasta fortuna debba essere alla ricerca di una moglie” Il romanzo ha come temi principali l'orgoglio di classe del signor Darcy e il pregiudizio di Elizabeth Bennet nei confronti di quest'ultimo. La trama del romanzo si concentra sulle vicende della famiglia Bennet, composta da Mr e Mrs Bennet e dalle loro cinque figlie: Jane, Elizabeth (per gli amici Lizzie), Mary, Catherine e Lydia. L'obiettivo rimasto a Mrs Bennet è quello di vedere sposata almeno una delle sue figlie prima possibile. Mrs Bennet è una donna frivola e scarsamente portata a mantenere il necessario contegno in società. Mr Bennet, il suo consorte, è un uomo intelligente e sarcastico che ha trovato il suo tranquillo equilibrio ignorando le intemperanze delle figlie minori e della moglie. È invece affezionato a Jane e ad Elizabeth di carattere assennato e ragione- Pa g ina 1 3 vole. Insomma è proprio una trama affascinante. Mi è piaciuto davvero tanto perché è proprio il mio genere di film. Lo so, forse dicendovi che è ambientato nell’800 già pensate di scartarlo, ma credetemi, anche perché non amo i film in costume, è bellissimo, ti colpisce molto e vuoi vedere come va a finire. E’ bello come Darcy riesce a conquistare Lizze, anche se all’inizio lei non lo sopportava. Che dire ancora … non posso certo raccontarvelo tutto, altrimenti come fate a leggerlo? Ma, mi raccomando, LEGGETELO e se non vi va di leggerlo, beh, almeno GUARDATE IL FIIIILM!!!! Wow, che storia!!! E tu, cosa ci consigli di vedere sul grande schermo? Musica Pa g ina 1 4 AMICI! Beccatevi questa! Va davvero forte!!!! Melissa Cossalter Ciao a tutti i lettori e lettrici del Picchio!!!! Ho scritto alcune canzoni, perché è una mia grande passione. Eccone una!!! Titolo della canzone: Questa è la vita Tutto incomincia la mattina Ti alzi e devi andare a scuola Non vedi l’ora che arrivi domenica, Le tue giornate sono sempre uguali, Non c’è mai niente di diverso, Non ti piace la tua vita, Vorresti scambiarti con qualcun altro subito Però devi sapere che : Questa è la vita , Certe volte occorre fare Anche quello che più si odia Non credere che tu non conti niente, ognuno è speciale. Sai che appena arrivi a casa Devi fare i compiti E questo, non ti entusiasma Così tanto. Non ti piace la tua vita, Vorresti scambiarti con qualcun altro Non deprimerti, Continua a fare il meglio di te E vedrai che ce la farai. Quando sei sola, Vorresti essere qualcun altro, Per non sentirti abbandonata Ma devi sapere che: Questa è la vita Anche se non ti piace com’è Devi accettarla. Questa è la vita E devi sapere che : Tu sei speciale. Questa è la vita Quando ti senti sola, c’è sempre qualcuno accanto a te, Anche se non lo vedi. Ricordati: questa è la vita. Però devi sapere che: Questa è la vita, Certe volte occorre fare Anche quello che più si odia. Non credere che tu non conti niente Ognuno è speciale Questa canzone l’ho scritta perchè molti, come me, non vogliono essere se stessi, ma essere qualcun altro, oppure non vogliono che la propria vita sia così … oppure vogliono cambiare il mondo … Pa g ina 1 5 EMA 2008: ecco i vincitori!! Melissa Cossalter Quanti di voi hanno aspettato di vedere gli EMA 2008?! Molti ci sono stati, molti l’hanno visto in televisione e altri non l’hanno proprio visto… così, noi del Picchio vi raccontiamo cos’è successo… I presentatori erano Katy Perry e i “30 Seconds To Mars”. La cantante del singolo “ I kissed a girl” appariva vestita sempre diversamente, dapprima giocatrice di rugby per concludere con una maglietta gialla Ecco i vincitori!! EMA 2008 - Liverpool Miglior artista dell'anno: Britney Spears Miglior artista rock: 30 seconds to Mars Miglior artista Hip Hop/R'n'B: Kanie West Miglior artista di sempre: Rick Astley Miglior canzone: So what - Pink Miglior concerto dell'anno: Tokio Hotel Miglior album: Blackout - Britney Spears Miglior video (Video Star): A beautiful lie - 30 seconds to mars Miglior artista rivelazione: Katy Perry Scelta degli artisti: Lil Wayne Premio alla carriera: Paul McCartney Miglior artista europeo: Emre Aydin -Turchia Miglior artista balcanico: Laka Miglior artista arabo: Karl Wolf Miglior artista baltico: Happyendless Miglior artista danese: Suspekt con la faccia di Obama… ma a quanto pare lei non era l’unica che preferiva Barak Obam, difatti anche i 30 Seconds To Mars avevano una maglietta con la sua faccia (però diversa da quella di Katy!!) Ci sono state alcune esibizioni live, fantastica quella di Pink, con il suo nuovo singolo “So What”. Ma non si può dimenticare Duffy, con “Mercy”, pur essendo la sua prima volta… beh… è andata davvero bene!! Miglior artista finlandese: Nigtwish Miglior artista francese: Zaho Miglior artista greco: Stereo Mike Miglior artista israeliano: Shiri Maimon Miglior artista italiano: Finley Miglior artista norvegese: Erik & Kriss Miglior artista olandese/belga: De Jeugd Van Tegenwoording Miglior artista polacco: Feel Miglior artista portoghese: Buraka Sam Sistema Miglior artista rumeno/moldavo: Morandi Miglior artista russo: Dima Bilan Miglior artista spagnolo: Amaral Miglior artista svedese: Neverstore Miglior artista tedesco: Fettes Brot Miglior artista turco: Emre Aydin Miglior artista ucraino: Quest Pistols Miglior artista ungherese: Gonzo Miglior artista britannico/irlandese: Leona Lewis Pa g ina 1 6 I Guano Apes Melissa Cossalter I Guano Apes sono stati uno dei più importanti gruppi “nu metal” europei dal 1996 fino al 2004 . La band, inizialmente, è costituita da Henning Rümenapp che suona la chitarra, Stefan Ude al basso e Dennis Poschwatta alla batteria. Manca ancora un frontman che possa dare al gruppo reali possibilità di svilupparsi. Dopo qualche prova insoddisfacente, il trio incontra ad una festa universitaria Sandra Nasic, che diventerà la cantante. Nel 2000 esce il singolo Big in Japan, cover di un brano degli Alphaville, che è il preludio al nuovo album Don't Give Me Names. Il secondo lavoro non fa altro che confermare le capacità della band e aprirle le porte del mercato statunitense. Alla fine del 2002, esce finalmente il singolo You can’t stop me, anticipazione del terzo album, Walking on a Thin Line. Poco dopo viene pubblicato l’album Planet of the Apes, una raccolta dei loro brani migliori, edita in tre diverse versioni. Si sciolgono ufficialmente il 30 novembre 2004, a causa di divergenze sui progetti musicali. Il batterista Dennis fonda un'altra band: i Tamoto, con cui ha realizzato l'album Clemenza. Sandra prende una strada solista, sperimentando nuove sonorità più elettroniche. Infatti realizza con T. Raumschmiere un brano dalle forti atmosfere techno, A very loud Lullaby. STUDIO 3 Michela Llupo Il progetto Studio 3 nasce dall'incontro, avvenuto nell'autunno del 2005, tra Marco, Gabriel e Vetro (inizialmente c'era Gino al posto di Gabriel). I tre ragazzi si sono conosciuti casualmente in uno studio di registrazione, da lì il nome. Il singolo d’esordio, Solo te, ottiene una buona diffusione radiofonica e raggiunge una alta posizione nella classifica ufficiale Nielsen. Il videoclip, viene trasmesso sui migliori canali musicali e i ragazzi vengono invitati a Top Of The Pops, a CDLive e in molti altri programmi musicali. Gli stessi risultati vengono immediatamente ripetuti con il singolo Forse un angelo, traccia che arriva con l’uscita dell’album d’esordio dall'omonimo titolo. L’album entra con qualche difficoltà nella top 20 delle vendite, ma ben presto scala la classifica e ottiene il Silver Award per le oltre 30.000 copie vendute. Anche il singolo Forse un angelo si posiziona in vetta alla classifica Nielsen, e così in primavera nei primi 30 posti delle vendite appaiono entrambi i singoli del gruppo. Per l’estate del 2006, viene scelta la traccia dell’album Potrei, in versione pop. Il 2006 è stato un anno importante non solo per il successo ottenuto, ma anche perché il loro primo lavoro è stato direttamente tradotto e promozionato nei paesi latinoamericani dove il pubblico dei fans è subito cresciuto e ad oggi è particolarmente nutrito e attivo. All'inizio del 2007, esce un nuovo singolo inedito, Alice. Il ricavato delle vendite è interamente devoluto alla Fondazione 'Aiutare i bambini' in favore del progetto 'Un nido per ogni bambino' e Gino viene sostituito da Gabriel. Il 18 maggio 2007 esce il singolo Lentamente scaricabile in anteprima da MSN Music per una settimana, al termine della quale diventa disponibile anche su tutti i migliori music store digitali. Si tratta di uno dei sin- Pa g ina 1 7 goli di maggior successo della band, e diventa una delle canzoni più suonate dell'estate e più programmate sulle televisioni. Il 22 giugno 2007 esce l'album Lentamente in tutti i negozi di dischi. Durante l'estate, per la prima volta, girano l’Italia con il “Lentamente live tour 2007”, un tour che li avvicina ai fans, tanto che le adesioni al forum del sito ufficiale www.studio3band.com aumentano prepotentemente, così come le presenze all’interno del loro spazio su www.myspace.com/studio3band, fondamentale per una boyband come la loro, che fa promozione soprattutto via web. Il 7 settembre 2007 esce in radio il singolo Voci su voci estratto dall'album Lentamente. Il 14 settembre 2007, appena uscito nei negozi, esordisce al quinto posto nella classifica dei singoli, ma ne esce ben presto. Il disco contiene anche una versione spagnola di Lentamente. Nello stesso periodo, viene realizzato un video che entra presto in rotazione sui canali televisivi: girato negli uffici della loro casa discografica, racconta gli inizi della loro carriera; vede infatti i 3 ragazzi rivolgersi alla casa discografica per cercare di sfondare con la loro musica. Il capo non li capisce, ma l'intero ufficio si lascia trascinare dal ritmo del brano che loro propongono e chi li snobbava si deve ricredere. E' il sentimento alla base di questa boyband che si sente spesso incompresa dai più, una denuncia verso chi non sostiene i nuovi artisti emergenti. Il 20 giugno 2008 è stato pubblicato il nuovo album Incontenibile, da cui il 18 aprile è stato tratto il primo singolo, Amore incontenibile. Il tema centrale dell'album rimane sempre l’amore, ma anche l’amicizia e l’introspezione, che si sviluppa soprattutto nel secondo singolo Uomini di gomma, traccia che affronta il tema della fragilità maschile e dà anche una scossa reggae all’album. Il terzo singolo è E poi...così, programmato con entusiasmo dalle radio e proposto in vendita nei negozi in una versione differente rispetto all'album e con una seconda traccia: un medley acustico che, durante l'e- state passata, i ragazzi hanno eseguito in ogni live nelle piazze. Si tratta di un momento molto intimo ed emozionante durante il quale gli Studio 3 chiamano una fan sul palco e, con lei a fianco, fanno un medley, solo chitarra e voce, dei brani più lenti che appartengono ai 3 album realizzati nei 3 anni i vita della band. Una novità di quest’anno è la realizzazione del primo OFFICIAL FANCLUB degli Studio3. L'iscrizione si effettua tramite l'apposito coupon presente all'interno del cd originale e dà la possibilità di partecipare a raduni, scrivere fanmagazine interattivi, ricevere newletters, e infine la possibilità di iscriversi ad un myspace privato ed esclusivo. Per concludere col 2008, gli Studio3 hanno affrontato ben 2 tour: • - L’ “ICOTEIBILE LIVE TOUR 2008”, nelle piazze e nei teatri per 2 ore di concerto dal vivo • - Il “DOOR TO DOOR TOUR 2008”, una serie di incontri voce e chitarra, realizzati insieme ad alcune radio e redazioni, selezionate per città/regione, che, di volta in volta, li ospitano nei loro studi alla presenza di un ristretto gruppo di fans per un concerto privato, inedito ed esclusivo. A me piacciono troppo gli studio 3!!!!!!!!!!!!!!! sono fantastici, e dolcissimiiiiiiiiiii…!!!!!!!!!!!! Non sono tanto famosi in italia, ma famosissimi all’ estero. Se non vi piacciono, sono fatti vostri … anche perché penso che siete in pochi a dire che non sono bravi, e che le loro canzoni sono brutte… voi penserete subito che non vi piacciono, perché di solito sentite musica hip hop o rap ecc. Beh, anche io ascolto quel tipo di musica, però gli studio 3 mi fanno sognareeeeee!!!!!!! Ragazzi, vi consiglio di ascoltare gi studio3, anche solo per una per una volta ... e dopo vi accorgerete di quanto sono bravi ... e quanto le loro canzoni sono stupende … Pa g ina 1 8 “...mi dispiace che tu e Katie vi siate mollati…” Lettera aperta a Jesse McCartney Jesse McCartney Amore mio, sei stupendamente perfetto e fantasticoooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!! Intanto comincio col dirti che hai una voce divina, che vale la pena di ascoltare ogni secondo della mia vita poiché è così dooooooooolce!!!!! Ok, adesso mi calmo e ti scrivo come dovrei! Sono Ada e ho 14 anni, è da quando ne ho 9 che ti seguo, ti ascolto, ti ammiro! È un’emozione più che forte ogni volta che vedo un tuo poster o anche una piccola foto… mi sento un po‘ imbarazzata a scriverti queste cose perché molto probabilmente ne avrai altre 10000000 che ti scrivono e ti dicono le stesse cose, ma per me è importante farti capire quanto sei fantastico e a volte mi sembra che tu sia un dio sceso sulla terra per onorarci della sua presenza! Ogni tuo film è un opera d’arte che va nel cassetto “unic jesse”! Sì sì, ho un cassetto dedicato a te, con tutte le tue foto, i tuoi poster, ecc!!! Siccome mia mamma è più cattiva di Crudelia Demon, non mi compra i tuoi cd, quindi mi sono organizzata e entro pochi giorni una mia amica mi farà un bel regalo: i tuoi tre cd!!!! Non immagini come mi sento in questo momento, non te lo immagini proprio!!! Quest’estate dovevo venire a un tuo concerto ma purtroppo mia mamma ha avuto un problema e non sono potuta venireL!!! Non immagino quanto potrei urlare a un tuo concerto per la gioia, perché sono sicura che vedendoti, potrei svenire!!! Io sono fatta così, quando un’emozione è troppo forte perdo le forze o il controllo e in un attimo il cervello smette di funzionare o va in stand by!!! L’unica cosa che mi dispiace è che tu e Katie vi siate mollati; è strano anche per me non essere gelosa del vostro rapporto, perché so che siete ancora amici, però l’idea che tu soffra è come una fucilata!!! Comunque, anche se so tutto di te, non ho mai avuto l’onore di parlarti, di scriverti o comunque sia di sentirti. Quello che leggo nei giornali può essere vero quanto può essere falso, quindi ti chiedo di rispondere a questa lettera informandomi delle cose che ti succedono e delle emozioni che provi quando fai le tourne. Mi manca troppo il tuo caschetto biondo, troppo, troppo, ma sei bellissimo anche con i capelli corti, sei bello sempre! Ecco, quello che mi dà più fastidio di alcune tue fans è che si basano solo sul tuo aspetto fisico e non sanno niente della tua storia! Io invece ti ho conosciuto un po’ tardi, quando hai debuttato in italia con Because you live. Eri quello che aspettavo, la tua musica, la tua voce, la tua dolcezza e il tuo modo di fare. Può sembrare una cosa ridicola, ma quando vedo i video dei tuoi tour o delle tue partecipazioni su Mtv, mi metto a frignareJ, divento una pazza scatenata che urla appena ti inquadrano!!!! Spero che in qualche modo tu abbia capito quanto ti sono devota…^__^!!! Kissolo8, jesse’s princess Sport Pa g ina 1 9 Un’emozione straordinaria! Il Torneo di calcetto del “Rodari” Daniele Perot Le partite svolte il 23 Dicembre, per il torneo di calcetto dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”, hanno generato grande entusiasmo tra gli alunni. Che emozione tifare per la mia classe, la 1°D! Mi ricordo benissimo come stavo. Avevo il cuore in gola dall’agitazione, ma anche speranza di vincere, perché, si sa, la speranza è l’ultima a morire! Le sfide sono state difficili ed avvincenti e trionfatrice del torneo è risultata la 2° B. Per alcuni hanno giocato bene, per altri male, ma alla fine con il punteggio di 6-5 hanno battuto la fortissima 3°B, che aveva stracciato la mia classe col punteggio di 11- 0. I giocatori ci hanno messo tutto il loro impegno e la loro grinta. Ci sono stati, perfino, dei lievissimi incidenti, ma poi tutto si è risolto per il meglio. Il torneo è apparso parecchio emozionante per molti di noi (ne sono prova le grida sfegatate dei tifosi sugli spalti), che si aspettavano che la loro squadra vincesse il torneo e la “coppa d’oro” (si fa per dire) che avrebbe significato la vittoria e un sacco di emozioni (per me le più grandi mai vissute per una partita). Io personalmente sono stato molto coinvolto nel tifare per la mia classe, pur dovendo anche controllare i punti della partita, del resto ero il “segnapunti”! Non vedo l’ora che arrivi l’anno prossimo per avere la rivincita! Pa g ina 2 0 Laboratori LA CHIMICA DI TUTTI I GIORNI Un po’ di storia dell’alchimia, un po’ di storia della chimica e .. un po’ di curiosità e voglia di capire. Questo è il nostro laboratorio! Cibi, bevande, saponi, detersivi, lavavetri, medicinali ecc ecc, perché li usiamo? Come si comportano? Sono pericolosi? Cerchiamo nel limite del tempo e degli strumenti a disposizione di rispondere a queste semplici domande. Laboratorio condotto dal Professor Piazza e dalla Professoressa Sossai. La Chimica di Tutti i Giorni, forse per il nome o per una passione comune, sta di fatto che ci siamo trovati in una ventina di ragazzi a frequentare questo laboratorio, dalla prima alla terza. Subito dopo lo squillo della campanella, e dopo esserci sistemati nei banchi inizia la nostra lezione: gli argomenti sono vari e vanno dalla storia dell’alchimia alla famosa tavola periodica degli elementi; oppure facciamo supposizioni sul risultato di alcuni esperimenti, prendendo spunto da quelli realizzati. Questa che descrivo, infatti, è la parte teorica del laboratorio, dove discutiamo su argomenti vari, sempre per poi collegarci al nostro tema principale, la chimica. Però non la noiosa chimica fatta di molecole, formule da imparare a memoria o reazioni chimiche di cui si vede solo lo schizzo sul libro. In questa chimica si utilizzano sostanze semplici e di facile reperibilità, beute e cilindri graduati che ricordano gli alchimisti. Quindi, come avete sicuramente intuito, dopo la parte teorica arriva finalmente la pratica: infatti, nel primo periodo del laboratorio ci siamo dedicati allo studio del grado d’acidità o basicità di un corpo, il cosiddetto pH. Attraverso una cartina abbiamo analizzato il pH di svariate sostanze, da quelle alimentari più comuni a materiali edili come cemento o gesso, finendo poi nei vari elementi, zolfo, ferro o composti: carbonato di calcio, ecc. Una delle “imprese” migliori da noi svolte è stata quella di raccogliere l’estratto di vari alimenti, soprattutto ortaggi, e sperimentare se esso poteva fungere da indicatore per il pH. In questo modo abbiamo raccolto più di una mezza dozzina di campioni e abbiamo constatato che alcuni erano indicatori molto buoni per il pH. Un’altra delle nostre esperienze è stata quella di far reagire una base e un acido per vedere la realizzazione del sale conseguente. Ora, uno dei nostri obbiettivi è di realizzare una tabella con i principali prodotti per la pulizia personale e della casa; in questa tabella inseriremo alcune importanti caratteristiche che bisogna tenere bene in considerazione di un prodotto, che trattandosi appunto di una sostanza chimica ci interessa da vicino. Spero di non avervi annoiato troppo, anzi di aver suscitato in voi un desiderio di maggiore conoscenza del vasto mondo scientifico, che dopotutto può diventare anche divertente, se applicato al mondo che ci circonda e a fatti che accadono abitualmente. Ecco in sintesi una attività svolta insieme. Elenco delle sostanze di cui è stato misurato il pH: Sostanze pH tornasole colore sostanza 1- Detergente per vetri 9/10 Verde bottiglia basico forte 2- Acqua di rubinetto 7/8 Verde muschio basico/neutro 3- Coca-Cola 4/5 Giallo arancio acido 4- The ai frutti di bosco fatto in casa 4 Arancio acido 5- Acido cloridrico 10% 1 Rosso vivo acido forte 6- Succo di limone ½ Rosso acido 7- Aceto bianco 3 Rosso chiaro acido 8- Bagnoschiuma 5 Giallo acido 9- Deodorante “Neutro” 5/6 Giallino acido 10- Deodorante corpo 6/7 Giallo/verde acido/neutro Pa g ina 2 1 Sono state preparate delle cartine indicatrici del pH a base di estratti vegetali: di vino rosso, vino bianco, carote, rape rosse, cavolo rosso, succo di mirtillo Cartine realizzate artigianalmente per la misurazione del pH: Estratto Radicchio rosso rossastro chiaro verde chiaro Vino rosso rossastro blu Vino bianco /(non dà risultato) / (non dà risultato) Rape rosse rosso / (non dà risultato) Carote /(non dà risultato) /(non dà risultato) Mirtillo rosso blu Tornasole rosso carminio blu scuro Pa g ina 2 2 Ti presento Leonardo Nel primo quadrimestre abbiamo partecipato al laboratorio “Ti presento Leonardo” con la prof. Silvia Catello. Eravamo in 13: 12 di seconda e una di terza. Abbiamo approfondito la conoscenza del grande Leonardo da Vinci attraverso varie attività: visione di documentari, cartelloni che raccontano la sua vita e il suo modo di essere. Quello che però ci ha coinvolto maggiormente è stato costruire modellini di legno delle sue meravigliose e ingegnose macchine, tra cui: l’ala battente, la catapulta, l’igrometro, l’escavatore, il solleva-sassi, la balestra, lo strettoio, l’alza colonne. Dopo un incontro con gli studenti della scuola “Ricci” ci è venuto in mente di fare un do- cumentario sulla sua vita che ci ha visto impegnati nell’inventare costumi e scenografie. Tutto il nostro lavoro poi verrà messo in un CD. Questo laboratorio ci ha consentito di esprimerci, anche in modo di divertente, di conoscere e realizzare tante cose e di capire che solo INSIEME SI PUÒ!!!!!!!!!!!!!!!! Ecco alcune delle macchine che abbiamo costruito basandoci sui disegni di Leonardo Ai lettori! Da Marzo il Picchio lo facciamo assieme! Cari Lettori, da Marzo, anche voi potrete contribuire al Giornale scolastico. Come? E’ semplicissimo! Inviate domande, critiche, suggerimenti o articoli alla mail de Il Picchio: il [email protected]. Non avete il collegamento internet? Non c’è problema! Potrete lasciare i vostri messaggi in una cassetta che troverete nell’atrio, vicino alla bacheca in cui è esposto il Giornale. Non potete sbagliare: la cassetta è decorata con la bellissima immagine di un picchio realizzata per noi dal prof. Flaviano Crocetti, che ringraziamo molto per averci aiutato. Quindi che cosa aspettate ancora? Contribuite anche voi al Giornale dell’Istituto G. Rodari! Spazio creativo Pa g ina 2 3 L’AMORE INFINITO Ada Dibra Noemi:“ciao!!! Cm va?” Danny:“tutto ok…ma k 6?” Noemi:”mmm…diciamo che sono una ragazza come tante che però ti conosce e sa che sei simpatico e bellissimo!” Danny:”cs non mi convinci, sembra una presa in giroL! Cmq k ti ha dato il mio num?” Noemi:”un angelo è venuto ieri e mi ha detto k sei quello che sto cercando…ok, la smetto! Sn Noemi e ho 14 anni…volevo solo conoscerti, e il num me l’ha dato una mia amica, ti dà fastidio?” Danny:” no no, tranqui! Mi ero preocc xk tante volte i my amici mi prendono in giro…” Noemi:”lasciali fare, nn sanno cs altro fareJ! Cmq k mi dici di te?” Danny:” mah, cm ti ho detto sono preso in giro molto spesso sl xk sn emo e i my amici sn rockettari. non amo niente in particolare a parte la cioccolata e sn strano e complicato…auguri se vuoi conoscermi!:)” Noemi:” penso k andremo d’accordo ank se nn sn emo ma sn…normale! Odio qst persone k vanno a categorie, cm le mukke! Cioè, nn offenderti, ma penso k ognuno abbia uno stile diverso…cmq cm vedi ank io sn complicata e odio le xsone suxficiali…della mia vita amo tutto=)!!! Danny:” mi hai fatto un po’ arrabbiare ma ade tutto ok…=) insomma, tu cm sei fisicamente? Mi mandi una foto?” Noemi:”dimmi cm sn… ” Danny:”6 molto carina, sembri emo:D!!! cmq ade te ne mando una mia…so k me la kiederai prima o poi… E ade dimmi, cm sn?=)” Noemi:” bello, cm pensi d exere???” Danny:”sai, certe xsone si limitano a guardarmi… ad alcune piaccio troppo sl x il mio stile e a tanti altri faccio skifo xk sn emo…dimmi tu cm mi dovrei sentire…” Noemi:”ank io vengo giudicata sl x il my aspetto… sembro emo ma nn lo sn, ascolto musica house ma nn lo sn, ho la camera da punkettara ma nn lo sn… sn Noemi, devono giudicarmi x la mia xsona nn x il my aspetto…” Danny:” sn d’acc cn te xò la gente nn pensa cm noi…k mi racc? qst discorsi sn troppo tristi x meL!!!” Noemi:” niente d k, gg ho preso un bel 3 sul registro=)!!! Mi ha detto k facevo troooooooppo casino, quella prof la odio!!!!!!!” Danny:” nn dirmi k 6 una casinista:D!!! xk altrimenti in due…bè, nn immagino k casino poxiamo fare!!!” Noemi:”mmm…poko a poko m conoscerai…^_^!!! Ma qnt anni hai k nn ho capi?” Danny:” 16 tu??” Noemi:”14, te l’avevo già detto, sl k truccata ne mostro di più…L” Danny:”ma cs dici k 6 fantastika???” Noemi:”troppo buonoJ!!! Cmq ade scappo via k my mamma strilla…ciuuu*__*!!!” Danny:”ok ma ric d scrivermi qnd 6 libera k c tengo!!! Capi?! Cmq k vuole tua mamma k ti porta via? =(“ Noemi:” dobbiamo cenare…mi disp! Xò prometto k dp mezzanotte ti scrivo…ok? Sai, qui da noi le cene durano un eternità e ai miei poko impo se dv scrivertiL!!! Nono, davvero ade vado k qst nn mi lascia in pace!!! A dp…” Danny:” nooooooooooooo!!!!!!!!!!!! Xk scappi via cs??? Guarda k ai tuoi dv dire 2 paroline xk ti tolgono da me nel momento più bello:’(!!!” DOPO MEZZANOTTE Noemi:” ciauuu!!!!! Visto?! Ho mantenuto la promex, ti ho scritto!!! Cmq la cena era una noia stramortale, nn vedevo l’ora di venire a scriverti…!!!!” 1 squillo 2 squilli 3 squilli MATTINO Danny:” scs pikkola ma ero a nanna…sn crollato!!! Mi diiiiiiiiiiisp!!!!!! Riuscirai a xdonarmi? Noemi:” sisi, vai tranqui…cmq mi sembra troppo presto x farmi kiamare pikkolina da te…hehe, sai cm’è…” Danny:” scs era sl un modo affett x nn kiamarti No- Pa g ina 2 4 emi, cmq ok d’ora in poi ti scriverò buongg Noemi! Notte Noemi! Ciao Noemi! Scs Noemi! Ok? Noemi:” nn ti kiedevo qst!!!! Madonnaaaaa!!! Sl di evitare certi nomignoli…cm pikkolina…nn mi piace…” Danny:” aaaaaaaaaa ma bastava dirloJ cm vuoi k ti kiamo? Tata, principessa, tesoruccio, cucciola, stellina??” Noemi:” no, nessuno di qst…pikkolina, nn pikkolaJ” Danny:” certo k sei strana…pensavo kissakè…” Noemi:” mi offendo ade o tra un po’?!” Danny:” mai, nn vorrei mai offenderti…sai, comincio ad affezionarmi a te…spero k mi passi…L!” Noemi:”e xk dovrebbe paxarti?? È una bella cs no?” Danny:”allora nn hai capito…TU MI PIACI!” Noemi:” cs??? Ma di già??? Cioè, mi fa piacere ma mi sembra troppo prematuro dire k ti piaccio, boh…mi conosci da cs poco…” Danny:”qnt problemi k ti fai, mi piaci PUNTO! Cs vuoi k faccia?!” Noemi:”è cs strano...ank a me piaci, è qst il prob…” Danny:” allora la domanda è d’obbligo: vuoi k un gg vengo a trovarti? Cs magari mi vedi, mi parli e facciamo tutto realmente e potrò capire se ti piaccio veramente guardandoti negli occhi” Noemi:”cs mi commuovi xò! Cmq ok, qnd vorrai o avrai tempo fa un salto da qst parti…J! Danny:” affacciati al balcone…” Noemi:”xk?” Danny:”xk si…vai e guarda giù!” Noemi andò e lo trovò sotto il suo balcone con un mazzo di rose tra le mani. Lei impietrita non sapeva cosa fare ma la cosa migliore era andare giù di corsa! Se lo trovò davanti, bello come il sole e con un sorriso a 32 denti che per un momento la fece diventare rossa. Lui andò verso Noemi, l’ abbracciò e le diede i fiori. A lei sembrava una pazzia, ma si accorse che era tutto vero quando dalla bocca di lui uscirono 5 parole:”Ti porto via con me!”. Noemi lo seguì e andarono in centro, al parco “yang”, il parco delle coppiette, dove Noemi aveva sempre voluto andare. Ma era lui il suo principe azzurro? È con lui che voleva stare? Non ci capiva più nulla, un paio di giorni e la sua vita era cambiata completamente! Lui era così bello, dolce, simpatico … insomma, a lei sembrava perfetto ma non era sicura di quello che provava. Due giorni sono troppo pochi, troppo! Ma mentre lo guardava negli occhi il mondo si fermò e lui si avvicinò a lei per baciarla. Il loro primo bacio, magnifico! Sì, forse era troppo affrettato ma non importava a nessuno dei due. Da quel momento era come se intorno non ci fosse più nulla, come se loro fossero gli unici a vivere in quelle stradine romantiche. “Vorrei che tu fossi per sempre mia, vorrei portarti sempre con me perché sei la ragione per cui mi sveglio la mattina, respiro, mangi o …tutto quello che faccio lo faccio per te, il mio cuore è tuo! Adesso però dimmi, che intenzioni hai con me?” le disse Danny guardandola intensamente negli occhi, e lei non sapeva cosa dire. “io… bè…” si avvicinò a lui e gli diede un bacio. Lui capì: nulla li avrebbe potuti dividere! Il loro amore durò per sempre, come una favola, vissero tutti felici e contenti! PER TUTTI GLI ADULTI: non è vero che alla nostra età non si sa cos’è il significato dell’amore, forse siamo poco maturi ma non vuol dire che giochiamo con il cuore. Voglio dire che secondo me l’amore è una cosa fantastica che si può provare sempre, ma alla nostra età è tutto un'altra cosa. Il nostro amore non ha problemi, non viviamo con il problema dei soldi, della casa, dei figli, almeno fino ad adesso! Lo so, un giorno anche noi diventeremo grandi, ma sapremo che le storie d’amore più belle si vivono da adolescenti, quando non si tiene conto delle difficoltà, ma si vive solo per la persona che si ha al fianco e questo ci fa sentire bene. Forse la cosa più brutta è pensare che gli adulti non lo capiscono e si limitano a dire “sei troppo piccolo/a” oppure “lui/lei è troppo grande/ piccolo per te”, senza cercare di capire cosa proviamo noi veramente. A mio parere non diciamo ai genitori la nostra “situazione sentimentale” per paura di quello che possono pensare, dire o fare; quindi vorrei dire a tutti quelli che ci reputano troppo piccoli: SAREMO ANCHE PICCOLI, MA SAPPIAMO AMARE DA GRANDI! Spazio giochi Pa g ina 2 5 Allora come è andata con i giochi? Risolti tutti? Eccovi le nuove sfide e le soluzioni del numero scorso. Divertitevi! Crucinumero di BOGDAN 1 I quattro quadrati La figura è formata da 16 fiammiferi: spostarne 3 per ottenere 4 quadrati uguali. 2 3 4 5 6 7 Completa il riquadro risolvendo le espressioni. Orizzontali 1) 1000 - 0 + 80 = 3) 250 : 10 = 4) 30 + 4 = 5) 45 + 5 – 2 = 7) 93520 – 0 = Verticali 1) 1000 + 500 + 40 + 3 = 2) 9000 – 458 = 3) 200 + 40 – 1 = 6) 80 – 0 = 1000 lire mancanti Qualche anno fa, quando con 10 000 lire al ristorante si mangiava abbondantemente, tre amici erano a cena in una trattoria; dopo aver mangiato chiedono il conto al cameriere: complessivamente spendono 30 000 lire. A questo punto ciascuno dei tre amici paga 10 000 lire e fa notare che trova il conto piuttosto caro. Il cameriere torna quindi dal direttore e riferisce la lamentela; costui visto che i tre erano clienti abituali; decide di applicare uno sconto e porta 5 000 lire ai tre amici, i quali si riprendono 1 000 lire a testa e lasciano le restanti 2 000 lire di mancia al cameriere. Usciti dal locale i tre amici ripensano al conto: ognuno di loro ha in pratica speso 9 000 lire per un totale di 27 000 lire; aggiungendo a queste 27 000 lire, le 2000 lire date al cameriere, si arriva ad un totale di 29 000 lire. Dove sono andate le 1 000 lire mancanti? Perché i conti non tornano? Pa g ina 2 6 Risate da cappottarsi... Un elefante vuole prendere un po’ di frutta e sale su un albero ma non riesce a scendere. Cosa fa? Si siede su una foglia e aspetta l’autunno!!! ----------------------------------------------------------------Il maestro chiede a Martina :- Elencami cinque animali che vivono in Africa -. Martina:-Facile! Quattro elefanti e un leone!!!!!!! ----------------------------------------------------------------Interrogazione di scienze: Francesco, dimmi il nome di tre animali della famiglia delle scimmie. Francesco: Mamma scimmia, papà scimmia e il pupo scimmia! ----------------------------------------------------------------Prof – Martina, dimmi il nome della famiglia dell’ippopotamo-. Martina : -Mi dispiace, ma non conosco nessuna famiglia che ne abbia uno!!!! Da sbellicarsi!!! Mitiche!!! Anzi, forse è meglio se ci mandate qualche barzelletta! Soluzioni del n. 33 Dicembre 2008 CRUCIVERBA 1 I N C E N D I 2 N A V E 3 A L B 4 F A R F A 5 C H I A 6 C A N E 7 O R N I T O R PINOCCHIO IN FRANCIA : O Pinocchio dice sempre il falso, allora il suo voto è un numero minore di 14, maggiore di 12 e dispari quindi 13. E R O L L A V E I LA CIFRA MANCANTE La soluzione è 7, infatti: N C O 8 7 9 + 6 7 = 9 4 6 DIAGRAMMA G S B R V E R G A I C E T T O B I A A S A D Q F L E N C A E N E A I R I O P E R D O N O M M C M R V E Z T A O O A O U O L T R M G S F E S T A R O A A T S O P F A T A R L O N G A B ANIMA-BAGNO-BARRA-BOTTE-CANDELA-DALIA-DRAGO-FATTORE-FERMO-FESTA-GIACOMO-GARDAMOSTO-PERDONO-POSTA-SEDE-SERVO-TARLO-VERGA Un giallo di Agatha Christie:MACABRO QUIZ Pa g ina 2 7 GIOCA E IMPARA Céline Russo Erika La nostra mascotte ha imparato molte lingue e vuole metterti alla prova. Si comincia! FRANCESE - Eccoti un discorso da decifrare. INDIZIO: i numeri si riferiscono alla posizione delle lettere nell’alfabeto francese. 19 1 12 21 20 10 S 23 5 13 J 15 15 4 25 23 15 15 4 1 M ‘ 16 5 16 16 5 12 3 11 5 18 5 20 E 5 3 8 5 18 3 8 5 4 C 1 5 P W 10 12 13 9 5 19 D 19 I 20 21 22 T 5 21 24 5 V 20 Ê 18 5 13 15 R 14 1 N A 13 9 ? -Con la stessa tattica di prima scopri la frase e traducila in francese. 9 13 17 13 I 3 12 13 N 8 5 20 F 13 9 20 V 16 5 17 18 12 19 U H 6 19 1 3 3 5 10 10 C 5 12 5 E 10 10 1 13 E così anche questo numero è giunto al termine. La Redazione ringrazia tutti i collaboratori e vi dà appuntamento alla prossima uscita!!!