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Periodico dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Santa Giustina (BL) — Anno VIII – Num. 34 – febbraio 2009
IL PICCHIO
[email protected]
La Redazione: Ada Dibra (direttrice), Loide Di Pisa, Melissa Cossalter, Isabella Cadorin, Elisa Dal Pan
(Vicedirettrice), Daniele Perot, Bogdan Labovka, Mikela Llupo, Céline Russo
Docenti responsabili: Matteo Masini & Michele Vello
SOMMARIO
Cronaca e approfondimenti
• Il Presidente della Provincia incontra gli
•
•
•
•
•
studenti della Scuola Media di Santa Giu1
stina di Anna Giazzon & Enrico Tonin
Saluti dalla Redazione di Loide Di Pisa
2
Il Giorno della Memoria di Loide Di Pisa 3
“Cri du chat” di Davide Dalle Grave
4
“...E’ un mio amico” di Margherita Conati 4
Le superiori di Loide Di Pisa
5
• La tua passione di Loide Di Pisa
• Un viaggio un po’ lontano…
di Melissa Cossalter
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
INCONTRA GLI ALUNNI
DELLA SCUOLA MEDIA DI SANTA GIUSTINA
Anna Giazzon & Enrico Tonin
Venerdì 19 dicembre 2008, i ragazzi della Scuola Media hanno
incontrato Sergio Reolon, il Presidente della Provincia di Belluno.
L’incontro, che si è svolto nella
palestra delle scuole elementari a partire dalle ore 10.40,
si è aperto con un benvenuto
del Dirigente Scolastico Giancarlo Curti.
Segue a pag. 2
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Libri
• Le cronache di Narnia di Serena Tronto
• Arboreto Salvatico di Anna Giazzon
• Pappagalli verdi
di Floriano Fontana & Lorenzo Gasparo
• Twilight di Ada Dibra
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10
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Cinema e TV
• La Leggenda del Drago
di Céline Russo Erika
• Orgoglio e pregiudizio di Loide Di Pisa
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12
Musica
• Questa è la vita di Melissa Cossalter
14
• Ema 2008: ecco i vincitori!
di Melissa Cossalter
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• I Guano Apes di Melissa Cossalter
16
• Studio 3 di Mikela Llupo
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• “… mi dispiace che tu e Katie vi siate mollati…” di Ada Dibra
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Sport
• Un’emozione straordinaria
di Daniele Perot
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Laboratori
• La chimica di tutti i giorni
• Ti presento Leonardo
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22
Spazio creativo
• L’amore infinito di Ada Dibra
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Spazio Giochi
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SALUTI DALLA REDAZIONE!
Loide Di Pisa
Oggi, 4 febbraio 2009, è l’ultimo giorno al Picchio per me e
altri del laboratorio che hanno
scelto di non proseguire più con
questo giornale nel secondo
quadrimestre. Ci tenevo a dirvi
che mi è piaciuto davvero molto
far parte del Picchio, ma visto
che sono in terza media e c’è la
possibilità di avere una base
per latino, grazie al laboratorio
“Latino insieme”, ho preferito
scegliere quest'ultimo, visto che
il prossimo anno frequenterò il
liceo linguistico. A dire la verità,
nel primo quadrimestre, avevo
messo come seconda scelta il
Picchio ed ero rimasta un po’
male quando mi avevano detto
che non avrei potuto andare
nel laboratorio che avevo scelto per primo e che avrei dovuto collaborare al giornale della scuola. Dopo poco ho capito
che mi ero sbagliata e devo
dire che al Picchio mi ci sono
affezionata! Come farò a lasciarvi? Beh… me lo sono imposta di fare latino, anzi, credo che sia davvero bellissimo
avere quest'opportunità e io
non voglio perderla assolutaSegue a pag. 5
Cronaca & Approfondimenti
Pa g ina 2
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA INCONTRA GLI ALUNNI
DELLA SCUOLA MEDIA DI SANTA GIUSTINA
Sergio Reolon risponde alle domande degli studenti del “Rodari”
Dalla prima pagina
Il Presidente Reolon ha esordito
presentando i doveri e i compiti
di un’amministrazione provinciale;
è poi passato ad illustrare la
struttura della nostra provincia
formata da 69 comuni, tutti situati
in un territorio montuoso, non privo di problemi. Recentemente, ad
esempio, il bellunese è stato messo a dura prova da una straordinaria nevicata e l’Amministrazione provinciale è riuscita a far
fronte all’emergenza con l’aiuto
della Protezione Civile. E' stato
affrontato anche il tema della
crisi economica internazionale ed
il parere del Presidente Reolon è
che essa non sarà, purtroppo, di
breve durata. Conseguenza della
crisi è la cassa integrazione che,
anche nel nostro territorio, colpisce ormai tanti operai e le loro
famiglie. Il presidente ha illustrato le iniziative della Provincia per
cercare di alleggerire le difficoltà di chi rischia di rimanere senza
lavoro, anche attraverso investimenti nel turismo e nelle attività
tradizionali . Uno dei temi molto
cari a Sergio Reolon, e sul quale
si è soffermato a lungo, è stato
quello dell'acqua, risorsa preziosa di cui la nostra provincia è ricca. Preservare le nostre risorse
naturali – ha sostenuto il Presidente - è un dovere nei confronti
di tutte le genti della montagna;
per questo è giusto mettere un
limite ai prelievi destinati alle
coltivazioni della pianura. Lo
sfruttamento eccessivo del fiume,
infatti, sta riducendo il Piave, nel
tratto che attraversa il territorio
provinciale, un modesto torrente,
e questo senza che ci sia nessun
beneficio economico per il bellunese. Al tema dell’ambiente il
presidente è molto affezionato,
tanto da sostenere con forza l’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio dell’Umanità voluto dall’UNESCO. La speranza di Reolon è
che la provincia di Belluno abbia
maggiore autonomia, cioè che non
dipenda in tutto, come oggi, da
decisioni prese a Venezia, non
sempre adeguate ad una realtà
montana come la nostra. Reolon è
convinto che in Italia si debba
investire molto nell'istruzione, in
modo da consentirci di crescere
culturalmente e di fronteggiare, in
un futuro ormai alle porte, la concorrenza di stati forti come gli
Stati Uniti e i paesi asiatici. Per
questo motivo consiglia a noi ragazzi di impegnarci nello studio. Il
Presidente ha anche accennato al
"Nightbus", una iniziativa, realizzata in collaborazione con Dolomitibus, per prevenire gli incidenti
del sabato sera. Si tratta di un
servizio notturno di autobus che,
fermandosi davanti alle discoteche, permettono ai giovani di
tornare a casa in modo sicuro.
La seconda parte dell'incontro è
stata animata dalle domande
dei ragazzi. Le domande hanno
riguardato vari argomenti come
la riforma Gelmini, la crisi economica, il rialzo dei prezzi di
pane e pasta, l’ambiente, il problema dei rifiuti e la necessità di
sviluppare sempre di più la raccolta differenziata. L’incontro è
stato sicuramente interessante
anche perché gli argomenti toccati erano sentiti da tutti i presenti, inoltre il Presidente Reolon
si è dimostrato molto disponibile
e aperto al dialogo. La speranza del Picchio è che incontri di
questo tipo possano essere più
frequenti, in modo che la politica e la gestione del territorio
siano sempre più vicine alla popolazione ed in particolare ai
giovani.
IL GIORNO DELLA MEMORIA
Loide Di Pisa
Il Giorno della Memoria è una
ricorrenza istituita con la Legge n.
211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha dichiarato il 27 gennaio la giornata in cui
ricordare le vittime dell’odio razziale e della persecuzione nazista
e fascista, ma anche chi, a rischio
della propria vita, aiutò i perseguitati.
I nazisti sostenevano che gli uomini non erano tutti uguali, ma che
appartenevano a razze diverse,
alcune delle quali, quelle considerate “inferiori”, andavano cancellate dalla faccia della terra. Per
questo tentarono di sterminare
tutti gli ebrei, i Rom e i Sinti d'Europa. Non bisogna comunque dimenticare che si accanirono anche
contro gli omosessuali, i Testimoni
di Geova, i disabili e gli oppositori politici. Il regime fascista seguì le idee aberranti di Hitler,
infatti nel 1938 anche in Italia
vennero approvate le leggi razziali volute da Mussolini e controfirmate dal re Vittorio Emanuele
III. La data del 27 gennaio non è
stata scelta a caso, ma ricorda il
giorno in cui, nel 1945, i soldati
dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino,
arrivarono presso la città polacca
di Oświęcim, oggi più tristemente
nota con il nome tedesco di Auschwitz, e si trovarono davanti, in
tutto il suo orrore, l'inferno sulla
terra voluto dai nazisti, liberandone i pochi sopravvissuti.
La liberazione di Auschwitz e le
testimonianze dei superstiti rivelarono compiutamente per la prima
volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Il ricordo della Shoah, cioè lo
sterminio del popolo ebraico e
del Porrajmos, come lo chiamano
i Rom e i Sinti, è celebrato da
tante nazioni nel mondo, così come voluto dall'ONU.
In Italia ci sono state le leggi razziali: è un'infamia che non dob-
biamo dimenticare, ma è giusto
anche ricordare che sono più di
400 le persone insignite, dallo
stato di Israele, dell'alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni
per il loro impegno a favore degli ebrei perseguitati durante la
Shoah.
Ma come si è potuto arrivare a
questa bestialità? Senza nulla
togliere alle colpe dei nazisti, ma
per cercare di capire come il pregiudizio e l'odio abbiano radici
lontane, fermiamoci a guardare
un po' indietro nel tempo. Certamente anche voi a scuola avrete
studiato la storia. Se ci avete
fatto caso, in tante situazioni, almeno a partire dal Medioevo, al
di fuori delle mura dei villaggi
dei paesi, delle città, o rinchiusi in
zone "a parte", mescolati con gli
altri emarginati, c’erano proprio
loro: gli ebrei. Come mai non venivano cacciati, se erano considerati "diversi" e quindi pericolosi?
Ma certo! Visto che si occupavano
soprattutto di commerci ed erano
bravi medici erano utili e quindi li
si lasciava lavorare, ma sempre
considerandoli
negativamente,
sempre escludendoli “dal gruppo”. E qualcosa di simile è accaduto a Rom e Sinti.
Ho sempre odiato queste discriminazioni, anche se uno può dire: Sì, ma queste cose accadevano
secoli fa. Invece non è vero …. In
fin dei conti, sono passati solo pochi decenni da Auschwitz, e forse
è proprio questo fatto che rende
impossibile capire e sopportare
quel che lì è successo.
Chi veniva rinchiuso nei lager non
era più una persona, non era più
un uomo o una donna, ma diventava un numero, una cosa. E questo accadeva fin da quando entravano nel campo e venivano
spogliati completamente, per essere poi rasati a zero. Penso
spesso alle donne che finivano in
quel calvario. Una donna con i
Pagina 3
capelli rasati … provate a pensarvi senza capelli, nude davanti
a tutti … è orribile … e la stessa cosa capitava agli uomini:
anche per loro deve essere stato
una prima grandissima violenza.
Ho visto solo due film che parlano di questo argomento: uno a
scuola e un altro con le mie sorelle. Vedo solo quelli che non
sono troppo violenti, perché io
non ce la faccio proprio … sono
avvenimenti troppo dolorosi e,
per come sono fatta io, non riesco a reggere la brutalità, anche se raccontata al cinema.
Purtroppo è così, sono troppo
sensibile e paurosa. Non riesco
a vedere immagini di sofferenza
e violenza, anche se so che si
riferiscono a fatti accaduti nella
realtà, però, se non riesco a vedere certi film, non significa che
non ho voglia di sapere e di capire. Ho compassione per le
persone che hanno sofferto persecuzioni senza nessuna colpa e
provo disgusto per chi ancora
oggi, anche nella nostra Italia,
ha idee razziste, in nome delle
quali commette azioni orribili
nei confronti di chi è più debole.
CRI DU CHAT
Pa g ina 4
28 febbraio, giornata internazionale delle malattie rare
Davide Dalle Grave
IO SONO DAVIDE , 15 ANNI E SONO NATO CON UNA RARA SINDROME GENETICA DETTA “CRI DU CHAT”.
QUESTA MALATTIA HA COMPROMESSO IL MIO LINGUAGGIO E L’AUTONOMIA.
ATTUALMENTE FREQUENTO LA TERZA MEDIA.
IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO FORSE ANDRO’ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE “C. RIZZARDA” ALL’INDIRIZIO SOCIALE.
A SCUOLA SCRIVO ED IMPARO CON L’AIUTO DEL COMPUTER.
COME SARA’ IL MIO FUTURO?
LA MIA FAMIGLIA SI E’ ATTIVITA PER COSTRUIRE UNA STRUTTURA
CHE, UN DOMANI, POSSA ACCOGLIRE ME ED ALTRE PERSONE CHE,
COME ME , HANNO DELLE SINDROMI GENETICHE RARE.
QUESTO PROGETTO DOVREBBE REALIZZARSI A SAN ZENON, IN COMUNE DI SOSPIROLO.
...È UN MIO COMPAGNO...
Margherita Conati
Conosco Davide da otto anni, perché ho
frequentato insieme a lui la scuola elementare. Nei tre anni di scuola media, con Davide ho legato moltissimo e sono riuscita a
“capirlo meglio”. Secondo me si è integrato benissimo nella classe e tutti gli vogliamo bene. A volte con lui e con gli altri compagni scherziamo insieme e vedo che si diverte un sacco. E’ bellissimo vedere che ride insieme a noi, e poi è veramente simpatico. Anche quando siamo sullo scuolabus,
se c’è qualcuno che fa lo sciocco, lui si mette a ridere come tutti. A volte mi stupisco
veramente di come lui faccia a capire tutto. Insomma, io con lui sto bene e penso che
per lui sia lo stesso, è un mio compagno e
sono molto felice di averlo conosciuto, anche perché mi ha insegnato molte cose che
mi serviranno per tutta la vita.
WWW.CRIDUCHAT.IT
Pa g ina 5
LE SUPERIORI!
Che scuola scelgo? Quale è adatta a me?
Loide Di Pisa
Finalmente arriva la 3^ media.
Io? FELICISSIMA! Tutti non vedono l’ora di esserci,
perché siamo i più grandi. In terza, però, bisogna
essere anche i più responsabili perché le difficoltà
aumentano e soprattutto il pensiero fisso di tutti sono
gli ESAMI, parola che si sente così tante volte dai
prof che non se ne può più. Si cerca di dare il meglio di sé perché vorremmo arrivare agli esami con
una buona base. Ma quel che preoccupa tutti comincia prima degli esami, comincia già all’inizio dell’anno. Che scuola scelgo? Cosa mi piacerebbe fare da
grande? E’ meglio questa o quella? Io penso di essermi decisa sulla scuola che andrò fare, ma non è
stato facile sceglierla… È da quest’estate che ero
fermamente decisa per la ragioneria. Mi ero informata di tutto con un’amica che la frequenta. Devo
dire che mi piaceva solo perché avevo scartato per
prime proprio le scuole delle mie sorelle, poi quelli
che non sono adatte a me tra cui l’Itis, l’istituto per
geometri e diversi istituti professionali. Alcune persone mi avevano detto di non fare i licei perché non
servivano a niente. Adesso che ho capito meglio, e
ho chiesto consigli a tutte le persone che conosco
(anche se non è servito a nulla visto che ognuno mi
dava un parere diverso dagli altri), ho cambiato
completamente idea. Ho iniziato a pensarci da
quando mia mamma aveva parlato con la mia prof
di inglese che le aveva consigliato di pensare al liceo linguistico. Da lì è partito qualcosa, ma forse
anche da prima, quando ho visto che la mia prof di
francese era rimasta malissimo nel venire a sapere
che avrei fatto ragioneria e quel giorno mi aveva
consigliato il classico … eh eh … non vorrei rovinarmi la vita con un liceo del genere, visto che tutti
quelli che lo fanno me lo sconsigliano e poi … è
troppo, troppo difficile. Beh, di certo non penso mai
allo scientifico e nemmeno al classico e l’unico liceo
che mi piace è proprio il linguistico, visto che con le
lingue me la cavo e mi piace un sacco l’inglese. Quasi tutti sono felici della mia scelta: i miei genitori e
Dalla prima pagina...
mente! Insieme a me, se ne andranno anche Ada e Isabella,
ma, tranquilli, arriveranno tanti
altri nuovi redattori!
Come avrete notato questo quadrimestre sembrava che il Picchio
una delle mie sorelle, diversi amici (soprattutto
quelli più importanti per me) e tutti i professori. La
conferma l’ho avuta il giorno in cui ho raccontato
quello che volevo fare ad un amico e dopo la risposta che mi ha dato, che per me contava molto,
non ho più avuto dubbi e mi sono decisa per il
linguistico. Posso dirvi che quando la prof di francese ha chiesto a ognuno di noi la nostra scelta mi
ha subito detto che la mia era quella giusta. La
prima cosa che ti chiedono quando non sai proprio che strada prendere è: “che cosa ti piacerebbe fare da grande?” Ecco, secondo me questa domanda non serve a niente perché nessuno sa che
cosa farà da grande e poi con questa crisi economica non si pensa più a un lavoro che ti soddisfi,
ma già trovare un lavoro è un miracolo!! Certo
sarebbe fantastico trovarne uno che piace a te e
che magari renda molto, ma oramai, si può sperare di trovarlo solo con lo studio. Ecco perché ho
scelto il liceo linguistico. Anche se facessi ragioneria dovrei lo stesso fare l’università dopo, e quindi, meglio fare la scuola che piace più a me e per
la quale sono portata. L’inglese è la mia passione
e mi piacerebbe tanto imparare anche il tedesco.
Proprio per questo, al terzo anno, sceglierò il tedesco come terza lingua. Sono sicura che non cambierò idea o almeno spero!! Mi mancherà la mia
classe anche se aveva la collezione di note sul registro. È un miracolo se non ne mettono una al
giorno! Tanti e tante compagne li rivedrò a Belluno e magari sarò nella stessa classe con una o forse due di loro! Comunque non vedo l’ora di uscire
dalle medie e passare alle superiori. Spero che
gli esami vadano bene e che l’anno prosegua in
modo fantastico.
non andasse alla grande, perché
eravamo solo in otto, anche se
successivamente si è aggiunto
Bogdan e ci sono stati parecchi
“ospiti” che ci hanno dato il loro
contributo (e che bisogna ringraziare!). In effetti ci sbagliavamo!
Abbiamo fatto davvero un buon
lavoro e tutti ma proprio tutti abbiamo avuto fantasia e ingegno
riuscendo a preparare due numeri
del nostro giornale. Un saluto alla
nuova redazione e mi raccomando:
scrivete, commentate, chiedete e ...
vi sarà risposto!
P ag ina 6
LA TUA PASSIONE
Loide Di Pisa
Penso che ognuno di noi abbia una
passione e che anche voi, come
me, non potete farne a meno nemmeno per un giorno. Chi pensa di
non averne almeno una, beh, secondo me, si sbaglia … forse non
ci pensa neppure o magari non è
qualcosa di particolarmente originale, ma anche le piccole cose
possono essere importanti. Io so di
averne e forse ne ho altre che ancora non ho scoperto, comunque vi
parlo delle mie passioni più grandi
e di come non ne posso fare a meno. Inizio col dirvi che io amo la
musica, ma non nel modo in cui dicono tutti. Io la musica la vivo, è la
mia vita. Amo cantare e aspetto
solo di essere un po’ più grande
per frequentare i corsi di canto,
tanto ho solo 13 anni. Per adesso
ho deciso di dedicarmi solo al pianoforte, l’altra mia passione, per
avere una buona base e perché
non posso stare un giorno senza
suonarlo. E’ quasi un anno che lo
studio, ma voglio imparare molto
di più. Durante la settimana mi
preparo per la lezione e non aspetto altro che arrivi il martedì
per andare dalla mia insegnante e
studiare nuovi brani, ogni volta con
qualche difficoltà in più. Questo
mi piace perché significa che lei,
avendo visto che gli esercizi per
casa sono riuscita a farli, passa a
cose nuove e si va avanti così.
Una cosa che mi piace troppo è
quando devo andare a Belluno a
prendere nuovi libri di musica. In
negozio rimarrei ore ed ore a
guardare i libri, soprattutto gli
spartiti di cantanti come Laura
Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia.
Ci sono anche libri con le colonne
sonore di musical o film, ad esempio ho visto quello di High School
Musical. Poi mi perdo su Giovanni
Allevi e Einaudi. Dopo aver sfogliato un sacco di libri, mi guardo
tutti i pianoforti … che belli! Ogni
pianoforte ha una sua particolarità. I miei preferiti sono quelli neri
con le scritte in oro, tutti lucidi e a
mezza coda. Ma di certo non
guardo solo quelli!!! Io vado pazza per la batteria ed è anche per
questo che ascolto punk e rock.
Poi la chitarra elettrica che dà
quel tocco alle canzoni che le fanno diventare irresistibili … e infine il basso che fa vibrare tutta la
tua stanza … messi insieme diventano una cosa unica che fa sognare molti di noi. Come molti sanno,
io senza cantare non ci sto! Le
mie sorelle non mi sopportano
e i miei amici si divertono sempre perché per ogni parola o
frase che dicono trovo sempre
la citazione di una canzone. Un
giorno senza musica non è mai
esistito nella mia vita o almeno
dai sei anni in poi. Da piccola,
invece, ascoltavo tutte le cassettine dello Zecchino D’Oro,
degli Aqua e già cominciavo
con Paola e Chiara, Laura Pausini e Giorgia… Dopo ho cominciato con i Back Street Boys
e all’età di 7 anni ho scoperto
MTV: non potete sapere che
cosa ha significato per me!!!
Sembrava più importante della
scoperta dell’America!!! E adesso … sono qui … con un
sogno nel mio cuore … Una
cosa che mi piacerebbe davvero tanto, il regalo più grande
che mi potrebbero fare sarebbe quello di farmi incidere un
cd, non dico ora, ma da grande … sarebbe una cosa fantastica! Comunque finisco col dire
che se la mattina vi alzate con
la voglia di seguire la vostra
passione, la vostra grande
passione, beh … SEGUITELA!
UN VIAGGIO UN PO’ LONTANO…
L’esperienza di un viaggio magnifico e pieno di sorprese!!!
Melissa Cossalter
Vi voglio raccontare un’esperienza che ho vissuto due volte nella
mia vita, un viaggio decisamente
lontano, ma molto emozionante e
divertente!!! La prima volta l’ho
fatto quando avevo appena finito la quarta elementare. Destinazione? AUSTRALIA!!!!
Io e mio papà siamo partiti da
Venezia, con destinazione Melbourne (Australia). Le tappe sono
state tre: da Venezia ad Amsterdam (Olanda), da Amsterdam
alla Malesia, dalla Malesia all’Australia, dopo quasi un giorno di
volo!! Sono stata due settimane
indimenticabili … Sono arrivata
presto, erano circa le 5 del mattino. Devo dire che non ho avuto
problemi con il fuso orario, anche
se c’è una differenza con l’Italia
di 10 ore!!! L’aeroporto era GIGANTESCO!!!! Non riuscivamo a
trovare una valigia, ma alla fine
l’abbiamo recuperata!!! Il viaggio era stato lunghissimo, ma mi
sono divertita. Solo che c’era un
piccolo problema: allora parlavo pochissimo inglese; adesso lo
so molto di più!!! =)
Melbourne era gigantesca! Per
fortuna all’aeroporto c’era una
hostess italiana. Non capivo se
fosse un sogno oppure la realtà
… ero un po’ confusa … non so
il perché! Ma poco dopo mi sono
arresa: era proprio la realtà!!!
Pa g ina 7
Tutto quello che avevo sognato
… mi sembrava veramente un
miracolo!!!! Non riuscivo a crederci!! Il giorno dopo ho subito
voluto fare un giro per la città.
Mi ricordo che sono stata in un
acquario … C’erano tantissimi
pesci, l’acquario era enorme!!!
Ma la cosa che mi ha colpito di
più, quando sono entrata, è che
due subacquei si sono tuffati
nelle vasche e hanno cominciato
a dare da mangiare agli squali!!! Una cosa a dir poco incredibile!! Poi sono stata in uno zoo
… mi è piaciuto entrarci … però … odio la violenza sugli animali … Loro dovrebbero essere
liberi, nel loro habitat naturale,
con i loro simili … e invece sono
rinchiusi nelle gabbie … Mi facevano un po’ pena, perché
quando mi avvicinavo era come
se li sentissi parlare, come se mi
avessero detto: ”ti prego liberami!”. Sono stata anche in un parco naturale, dove c’erano i canguri … Avevo preso un po’ di
chicchi di mais e li avevo messi
nel palmo della mia mano, pian
piano loro si sono avvicinati e
hanno incominciato a mangiare!!!
All’inizio ho avuto un po’ paura,
perché pensavo che loro mi avrebbero colpito con la coda,
ma invece erano pacifici e man-
giavano tranquilli! A un po’ di metri di distanza c’era un piccolo
canguro, di quasi un anno, che
stava saltellando di qua e di là.
Mi sono avvicinata piano piano, il
piccolo era un po‘ agitato, però si
è lasciato accarezzare lo stesso..
Usciti dal parco, c’era un negozio
di souvenir, e fuori c’era un canguro imbalsamato, vestito da
babbo Natale!!! Dentro il negozio
c’erano tantissime cose; abbiamo
comprato alcune cartoline e dei
peluches che rappresentavano un
koala e un canguro. Poi siamo
andati in un altro parco naturale
dove c’erano i koala. Ne ho visto
uno sopra un albero che mangiava delle foglie di eucalipto. Vicino
all’albero c’era un cartello informativo su cui era scritto che mangiavano per 3 o 4 ore e per tutto
il resto della giornata dormivano!!! (Ho pensato che anch’io sono
un koala visto che il mio record di
dormita è di 18 ore!) Sono andata anche in un palazzo dove ho
giocato a strike … che bello!!! Ho
visto anche l’Oceano … una distesa blu … che con le sue forti onde, mi faceva sognare … C’era
anche un’antica nave, però l’ho
vista solo all’esterno!!! : (
In compenso ho visto dei grandissimi centri commerciali!!! Erano
situati in palazzi enormi!!! Non ho
idea di quanti piani c’erano e
anche se sono stata lì per ore,
sono fermamente convita che non
li ho visti tutti!!! C’era un caos tremendo! Ti perdevi in un attimo in
mezzo a tutta quella folla!!! E così
credo che il racconto del mio primo viaggio sia terminato!! Ma
nell’estate 2008, ci sono ritornata
nuovamente!! Siamo sempre partiti da Venezia e gli scali erano a
Parigi, a Singapore e poi a Melbourne!! Però al ritorno quante
sorprese! Comunque vi racconto
tutto ordinatamente. Questa volta
sono stata lì più o meno un mese,
ma non ho visto molte cose e ci
sono stati anche degli imprevisti
all’arrivo!!! Beh, comunque ho rivisto l’Oceano ed era come me lo
ricordavo… il vento tra i capelli… le forti onde… un’atmosfera
che può apparire violenta, ma
che è bellissima!!! Sono andata
anche al cinema a vedere “Kung
Fu Panda” , che ovviamente era
in Inglese!! Là era già uscito a
Giugno. Poi non potevo rinunciare
alla mia passione!!! Mi sono fiondata in un negozio delle Adidas!!!
Era grandissimo, ma la città non
era da meno!!! Per le strade ho
incontrato alcuni alunni … avevano finito la scuola … giravano
per andare a mangiare al McDonald, che era lì vicino. L’unica co-
Pa g ina 8
sa che non mi è piaciuta … sono
state le divise!!! Gli studenti portavano delle divise con il nome
della scuola e l’anno frequentato.
Le femmine portavano una borsa
a tracolla, una gonna e una camicia, i maschi una borsa a tracolla,
un camicia e dei pantaloni neri.
E’ una cosa che odio. Io non riuscirei mai ad andare in giro conciata in quel modo !!!! Girando per
Melbourne si può arrivare in un
piccolo quartiere chiamato “Small
Italy”, che prende il nome dai
tanti emigrati italiani che nei decenni passati si sono trasferiti qui
per cercare lavoro.
Dopo qualche giorno siamo dovuti ripartire, ma questa volta non
sono mancati gli imprevisti … anzi!!! Siamo andati all’aeroporto di
Melbourne. Pensavamo che sarebbe andato tutto bene, senza
imprevisti, ma si vede che la fortuna non era dalla nostra parte!!! Difatti siamo andati nella
sala di aspetto, in attesa che
arrivasse l’aereo … ma una
scritta sul monitor mi fece preoccupare tantissimo! L’aero aveva
un guasto, perciò bisognava aspettare alcune ore lì in aeroporto … Saremmo dovuti partire
verso le 15.00 e invece siamo
saliti in aereo che erano quasi le
20.00!!! Per fortuna in quella
sala si poteva tenere il cellulare
acceso! Pensavo: “Beh un imprevisto può sempre capitare. Speriamo che non ce ne siano altri!!!”. Ma la fortuna continuava a
voltarci le spalle!!!
Difatti, arrivati a Singapore, abbiamo scoperto che, visto il ritardo di 5 ore che avevamo accumulato, l’aero per Parigi era già
partito!
Per fortuna era previsto un altro
volo per Roma! Finalmente dopo
tante ore di volo saremmo arrivati in Italia!!!
Un mese era troppo … mi mancava il mio paese natale.
Poi finalmente l’aereo è atterrato
… ma anche in questa circostanza … non sono mancati gli imprevisti!!!!
Ero sicura che l’Italia mi avrebbe
portato fortuna, ma mi sbagliavo.
Difatti, arrivati all’aeroporto di
Venezia ci siamo accorti che …
mancavano le valigie!!!
Dopo 3 giorni l’SDA le ha trovate!! Un po’ di buona sorte … almeno dopo tutti questi imprevisti
… ci voleva!!!
Beh … questo è tutto e non mi
resta che dirvi … al prossimo
viaggio!!!
Pa g ina 9
Libri
LE CRONACHE DI NARNIA
- Il Leone, la Strega e l’Armadio C. S. Lewis (Clive Staples Lewis)
Serena Tronto
Questa storia è ambientata durante
la Seconda Guerra Mondiale a Londra, che, in quei tempi, non era posto per bambini. La signora Pevensie decise di mandare i quattro figli
(Peter, Susan, Edmund e Lucy) in
campagna dal professor Kirke
(quali contatti con lui avesse la signora Pevensie non si sa). Gli addii
alla stazione furono lunghi e dolorosi per la famiglia Pevensie, come
per tutte le altre.
Il viaggio in treno durò molto e,
mentre i nostri quattro amici viaggiano, ve li voglio presentare. Peter
è un ragazzo di circa 15 anni, il più
vecchio dei fratelli Pevensie, molto
responsabile e pronto a tutto per
aiutare la famiglia. A volte può essere un po’ antipatico nei confronti
di Edmund perché il loro papà è in
guerra e lui deve pensare a tutto.
Susan, la seconda dei fratelli Pevensie, è una ragazza di circa 14
anni, molto gentile e intelligente. Ha
degli atteggiamenti protettivi verso
i fratelli minori perché, in assenza
della madre, si sentiva responsabile
di doverli controllare. Edmund è un
ragazzo di circa 12 anni, bugiardo
e poco simpatico. Capisce, poi, di
aver sbagliato in tutto questo e cer-
Chi trova un libro,
trova un tesoro!
cherà di cambiare. Lucy, la sorella minore, è una bambina di
11 anni, anche se, ne dimostra
molti di meno. È sempre sorridente, gentile e graziosa. Bene, i
nostri quattro amici sono arrivati
in campagna. Dopo poco, incontrano una signora molto severa,
la governante del professor Kirke, che li porta da lui. In una
giornata di pioggia, i quattro
fratelli, decidono di giocare a
nascondino. Lucy non sa dove
andare, quando, trova un armadio in una stanza; dentro, oltre a
milioni di pellicce, scopre un
mondo fantastico: è il magico
mondo di Narnia, dove, una volta entrati, il tempo si ferma, almeno nel nostro mondo. I fratelli,
dapprima, non le credono, ma,
poi, una volta entrati anche loro,
si ricredono. Lì, scopriranno di
far parte di una profezia, andranno incontro a molti pericoli
per trovare il Leone Aslan, combatteranno una sanguinosissima
guerra contro la Strega Bianca,
si faranno molti amici (tra cui, il
fauno Tumnus e i due castori) e,
infine, diventeranno re e regine
di Narnia, ma, non per sempre.
Questo libro, divenuto, poi, film, è
un intreccio di aiuti e dispetti, falsità e amicizia, che dovrebbe far
capire quanto importante è la
fantasia. Le mie impressioni sono
ottime, tanto che spero di poterla
vivere anch’io questa fantastica
avventura. Quando leggo il libro
(lo stesso vale quando guardo il
film), mi sento felice e mi sembra
di vivere la storia come la piccola
Lucy o la simpatica Susan e non
vorrei mai finire di leggere (o
guardare) le fantastiche avventure di Narnia. Questo libro è scritto in modo facile perché è un libro per bambini, molto bello, che
fa, spesso, riferimento ai punti
cardinali. Insegna che, la fantasia, è molto importante per grandi e piccini, ragazzi e ragazze,
che si può cambiare atteggiamento (come ha fatto Edmund) e
trovare nuovi amici. CHI TROVA
UN LIBRO, TROVA UN TESORO.
Pa g ina 1 0
ARBORETO SALVATICO
PAPPAGALLI VERDI
Anna Giazzon
Floriano Fontana & Lorenzo Gasparo
Autore: Mario Rigoni Stern
Titolo: Arboreto salvatico
Casa editrice: Einaudi, Torino
Anno di edizione: 1991
Autore: Gino Strada
Titolo: Pappagalli verdi
Casa editrice: Feltrinelli
L’autore descrive venti
alberi del suo brolo e
della nostra terra, sia
fisicamente, come piante
ricche di proprietà e di
storia, che come fratelli,
compagni dell’umanità.
Spesso però l’uomo si
dimentica della natura e
la calpesta. Questo libro
ci fa capire come gli alberi in passato fossero
preziosi, quasi divinizzati, come la gente si sia
inventata miti e leggende e come purtroppo
oggi l’uomo li guardi con indifferenza, magari da
dietro i finestrini di un’auto, e se ne sbarazzi con
leggerezza quando deve costruire una casa o allargare una strada. Nel titolo sta la chiave di lettura:“ arboreto” è una coltivazione ordinata di
piante, ma “salvatico” aggiunge una qualità preziosa a questa coltivazione, cioè l’essere salvifica,
capace di salvare e sanare l’anima dell’uomo
perché, davanti alla bellezza di un albero in fiore
o ingiallito dell’autunno, si è chiamati a guardare
lo spettacolo, a meditare e a riconciliarsi col Creato. L’albero diventa compagno di vita, alla sua
ombra si nasce, si vive, si gioisce, si combatte, si
piange, si muore: l’esperienza dell’uomo di montagna, insieme al ricordo vivo della guerra vissuta
dall’autore in prima persona, sono rievocati dalla
vista degli alberi che assumono, così, anche un significato politico. L’autore ci lascia in queste righe
il suo testamento: l’arboreto dovrà sopravvivere a
lui e alla sua casa e dovrà accompagnare la crescita della sua famiglia e di tutti noi. Con questo
libro Rigoni Stern ci ricorda che per ogni albero
abbattuto ne va piantato un altro e che un albero
è una parte dei nostri ricordi e della nostra vita;
così quando un albero muore anche qualcosa di
noi cade nell’oblio. Pper ogni albero messo a dimora, invece, si tiene viva la fiamma della memoria che illumina e riscalda la nostra esistenza.
Ho letto il libro e non posso certo
dire che sia un libro facile. Certo, il
modo in cui è scritto è semplice, ma
quel che è veramente duro è l’argomento che tratta. Gino Strada, uno
dei fondatori di EMERGENCY, è un
chirurgo di guerra che, da anni,
viaggia per costruire ospedali in Africa, in Asia, in America
Latina, nei paesi dove c'è la guerra, dove i bambini dormono per strada, dove c’è la fame e dove i campi sono
disseminati di PAPPAGALLI VERDI. Già, i “pappagalli verdi”. Vengono chiamate così le mine che ogni giorno dilaniano uomini, donne, e soprattutto bambini. Le guerre non
conoscono pietà, neppure le cosiddette “guerre di religione”, nelle quali chi combatte dice di farlo in nome di Dio.
Qui bisogna riflettere: Dio è sempre descritto come il creatore del mondo, colui che era, che è, e che sarà… e vuole
la guerra… Ora il punto è capire, se è stato DIO a creare
l’UOMO, perché vuole la guerra? Un bambino che sta giocando con le costruzioni e riesce a fare una costruzione
bellissima, non la vuole distruggere, ma fa di tutto perché
non venga abbattuta, e la tiene con cura. Dio ci vuole bene, ci ha creati a sua immagine e fa di tutto per la nostra
felicità e con la guerra non c'entra niente. Che c'entra Dio
con chi lancia bombe a mano, con chi spara e mutila le
persone con le mine antiuomo?
Ma c’è anche da chiedersi: questi soldati, questi uomini,
sono veramente felici per quello che fanno? Io credo di no.
Non credo che lo siano i soldati, ma neanche i produttori di
armi. Questi fatti non sono lontani da noi. Pensate che esiste un mina anti-uomo di produzione italiana chiamata
“VALMAR 69” che ha già causato centinaia di miglia di
morti e di mutilati, e ne causerà ancora. E’ dove si combatte, dove la gente piange, dove le speranze sembrano
perdute che interviene EMERGENCY per aiutare le popolazioni civili, vittime innocenti della guerra. Il libro non è un
racconto unico, ma una raccolta di storie che, come dice il
sottotitolo, sono le “cronache di un chirurgo di guerra”.
Emergency porta un po' di speranza a chi è povero, a chi
ha perso un arto, a chi soffre e basta.
Consiglierei il libro a chi ha voglia di riflettere sulla guerra, sulle sofferenze che procura e che sono ancora tantissime in questo nostro mondo, ma anche su come si deve sentire chi combatte o chi fabbrica armi.
Gino Strada vuole dirci che non c'è nessun Dio che vuole la
guerra, ma sono gli uomini che mascherano la guerra come
volere di Dio, e quando chi combatte fa questo, ferisce la
gente in senso fisico, e ferisce se stesso in senso morale.
Anno di edizione: 1999
Pa g ina 1 1
TWILIGHT
UN LIBRO FANTASTICO
Ada Dibra
Twilight è un libro scritto da Stephanie Meyer che ha travolto milioni e
milioni di lettrici e lettori, adolescenti
e non.
Un libro che parla di una storia d’amore incredibile e forse impossibile
tra una ragazza e un vampiro non
può essere che bellissimo e affascinante!
Questa storia è ambientata a Forks,
una piccolissima città degli Stati Uniti,
molto molto piovosa. La cittadina è
uno sfondo perfetto per questa bellissima storia d'amore.
La protagonista è Bella, una ragazza semplice, che, trasferitasi dal padre, in un primo tempo non viene
quasi notata, ma in breve diventa
una tra le più attraenti ragazze del-
la scuola; è audace, ma anche
un po' impacciata, per questo
tante volte arrossisce e si sottovaluta anche se, in fondo, non
molla mai.
Il protagonista maschile si chiama Edward, un vampiro “buono”,
immortale come Emmet, Rosalie,
Alice, Jasper, Carlisle e altri
membri della sua famiglia. Bello
da far paura e misterioso, un
vampiro che si odia per la sua
natura, ma che sa amare.
L’amore che lega Bella e Edward è così forte da superare
tutto, anche la loro natura e le
loro debolezze.
Se fossi stata io al posto di Bella
non so cosa avrei fatto, perché
vivere una storia d’amore così
intensa, ma così complicata non
sarebbe per niente
un’impresa facile.
Come lei mi sentirei
inferiore a un essere così magnifico e
pericoloso, anche
se lui mostra solamente grazia e mistero
È una bellissima
storia d’amore che
racconta di due
persone diversissime tra di loro, ma
allo stesso tempo
legate e passionali.
Vorrei anch’io avere una storia così
bella e che ogni
giorno fosse più
bello e imprevedibile dell’altro, pieno di due sentimenti
contrastanti: amore
e paura.
Lo dovrebbero leggere tutti, ragazze,
ragazzi, adulti e anziani per
ritrovare quel pizzico di magia e fantasia che, spesso, si
tende a perdere o a giudicare qualcosa di stupido.
Questo è un libro fantastico, è
vero, ma basandoci sui temi
che affronta si può dire che si
collega alla realtà. Quante
ragazze e ragazzi si trasferiscono dal padre o dalla madre tutti i giorni? Quante di
queste persone nella nuova
scuola non adocchiano il più
bello o la più bella? Quanti di
noi rincorrono il sogno del vero amore e si illudono di poterlo trovare solo da grandi
perché siamo troppo giovani
adesso?
Secondo me le più belle storie
d’amore nascono appunto
quando si è alle medie o al
liceo, perché siamo in
“evoluzione” e la persona che
abbiamo accanto impara a
scoprire sempre nuovi lati della nostra personalità e la storia diventa ogni giorno nuova,
imprevedibile, una sorpresa
che comincia il mattino per poi
finire nei sogni. Le storie degli
adulti sono belle, certo, ma
credo che spesso siano complicate e piene di problemi.
La lettura secondo me dovrebbe essere un momento
per distrarsi, divertirsi e nello
stesso tempo riflettere per
imparare e giudicare quello
che abbiamo intorno.
Quindi ragazzi leggete leggete, leggete e leggete!!!! È
importantissimo e ci fa crescere!
Anche se sono solo dei libri, ci
insegnano sempre qualcosa,
di qualunque genere siano!
Pa g ina 1 2
Cinema e TV
LA LEGGENDA DEL DRAGO
puntata dopo puntata, si aspetta di sapere, ansiosamente, cosa ne sarà dei protagonisti.
Su Rai Gulp, alle ore 20.10 di ogni giorno, viene Mi piace perché trasmette soprattutto il valore dell’atrasmesso “La leggenda del Drago”, un cartone micizia, perché c’è azione e mi affascinano i poteri
animato prodotto nel 2004 da BKN International in magici. Inoltre, è ricco d’umorismo.
39 episodi della durata di 24 min. l’uno.
La storia è ambientata in Cina, a Hong Kong, dove
due gemelli abbandonati vengono allevati dal Maestro Chin. I loro nomi sono Ang, un ragazzo, e Ling,
una ragazza, e sono nati nell’anno del Dragone.
Ang viene scelto per diventare il Drago dorato, il
più potente di tutti i segni zodiacali che hanno ciascuno un guardiano e un proprio bracciale del potere. Ling, gelosa di suo fratello, si allea col Signore dello Zodiaco, l’antagonista, e ottiene il potere
del Drago Ombra. È così che si comincia la battaglia fra il bene (yang) e il male (yin).
Lo consiglio a tutti perché ci sono molti misteri e,
Céline Russo Erika
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
…L’amore nell’Ottocento…
Loide Di Pisa
Voglio iniziare subito dicendovi che
il libro, purtroppo, non l’ho ancora
letto, non perché non mi piaccia
leggere, ma perché ho visto prima il
film e, come sapete, è sempre meglio leggere prima il libro e dopo
vedere il film perché se no (e qua
bisogna proprio dirlo) ti togli tutta
la voglia di sapere come va a finire. Ecco, io non l’ho fatto, e me ne
pento, ma voglio mettermi d’impegno: lo leggerò presto, perché solo
l’inizio, letto con la prof in classe, mi
ha colpito molto. Davvero un film
bellissimo e credo che il libro lo sia
di più. Secondo me con i libri serve
più immaginazione, più fantasia, si
può immaginare tutto come vuoi tu.
E poi io, che sono una di quelle
“lunatiche” a cui piacciono molto le
scene romantiche (quelle dove i protagonisti si incontrano, si conquistano e si innamorano) ho trovato il
libro giusto! La vicenda è ambientata nell’ 800 e in quel tempo l’amore non era come adesso, era tutta un'altra cosa, anzi,
molte ragazze non potevano
neanche provare veramente l’amore. Tante, troppe erano date
in sposa dai genitori, quando
erano ancora molto giovani, e
non avevano neanche il tempo di
conoscere il loro futuro sposo.
Per fortuna adesso non è più così!
Orgoglio e pregiudizio (Pride
and Prejudice, 1813) è il più celebre romanzo della scrittrice
inglese Jane Austen. La prima
frase del romanzo è uno degli
incipit più citati della letteratura
inglese:
"È una verità universalmente riconosciuta che un uomo scapolo in
possesso di una vasta fortuna
debba essere alla ricerca di una
moglie”
Il romanzo ha come temi principali l'orgoglio di classe del signor Darcy e il pregiudizio di
Elizabeth Bennet nei confronti
di quest'ultimo. La trama del
romanzo si concentra sulle vicende della famiglia Bennet,
composta da Mr e Mrs Bennet
e dalle loro cinque figlie: Jane,
Elizabeth (per gli amici Lizzie),
Mary, Catherine e Lydia. L'obiettivo rimasto a Mrs Bennet è
quello di vedere sposata almeno una delle sue figlie prima
possibile. Mrs Bennet è una
donna frivola e scarsamente
portata a mantenere il necessario contegno in società. Mr
Bennet, il suo consorte, è un
uomo intelligente e sarcastico
che ha trovato il suo tranquillo
equilibrio ignorando le intemperanze delle figlie minori e
della moglie. È invece affezionato a Jane e ad Elizabeth di
carattere assennato e ragione-
Pa g ina 1 3
vole.
Insomma è proprio una trama affascinante. Mi è piaciuto davvero tanto perché è proprio il mio genere di
film.
Lo so, forse dicendovi che è ambientato nell’800 già pensate di
scartarlo, ma credetemi, anche perché non amo i film in costume, è bellissimo, ti colpisce molto e vuoi vedere come va a finire.
E’ bello come Darcy riesce a conquistare Lizze, anche se all’inizio lei
non lo sopportava.
Che dire ancora … non posso certo
raccontarvelo tutto, altrimenti come
fate a leggerlo? Ma, mi raccomando, LEGGETELO e se non vi va di
leggerlo, beh, almeno GUARDATE IL
FIIIILM!!!!
Wow, che storia!!!
E tu, cosa ci consigli di vedere sul grande schermo?
Musica
Pa g ina 1 4
AMICI! Beccatevi questa!
Va davvero forte!!!!
Melissa Cossalter
Ciao a tutti i lettori e lettrici del Picchio!!!!
Ho scritto alcune canzoni, perché è una mia grande passione.
Eccone una!!!
Titolo della canzone: Questa
è la vita
Tutto incomincia la mattina
Ti alzi e devi andare a scuola
Non vedi l’ora che arrivi domenica,
Le tue giornate sono sempre uguali,
Non c’è mai niente di diverso,
Non ti piace la tua vita,
Vorresti scambiarti con qualcun altro subito
Però devi sapere che :
Questa è la vita ,
Certe volte occorre fare
Anche quello che più si odia
Non credere che tu non conti niente,
ognuno è speciale.
Sai che appena arrivi a casa
Devi fare i compiti
E questo, non ti entusiasma
Così tanto.
Non ti piace la tua vita,
Vorresti scambiarti con qualcun altro
Non deprimerti,
Continua a fare il meglio di te
E vedrai che ce la farai.
Quando sei sola,
Vorresti essere qualcun altro,
Per non sentirti abbandonata
Ma devi sapere che:
Questa è la vita
Anche se non ti piace com’è
Devi accettarla.
Questa è la vita
E devi sapere che :
Tu sei speciale.
Questa è la vita
Quando ti senti sola, c’è sempre qualcuno accanto a te,
Anche se non lo vedi.
Ricordati: questa è la vita.
Però devi sapere che:
Questa è la vita,
Certe volte occorre fare
Anche quello che più si odia.
Non credere che tu non conti niente
Ognuno è speciale
Questa canzone l’ho scritta perchè molti, come me,
non vogliono essere se stessi, ma essere qualcun altro,
oppure non vogliono che la propria vita sia così …
oppure vogliono cambiare il mondo …
Pa g ina 1 5
EMA 2008: ecco i vincitori!!
Melissa Cossalter
Quanti di voi hanno aspettato di vedere gli EMA 2008?! Molti ci sono stati, molti l’hanno visto in televisione e altri non l’hanno proprio visto… così, noi del Picchio vi raccontiamo cos’è successo…
I presentatori erano Katy Perry e i “30 Seconds To
Mars”. La cantante del singolo “ I kissed a girl” appariva vestita sempre diversamente, dapprima giocatrice di rugby per concludere con una maglietta gialla
Ecco i vincitori!! EMA 2008 - Liverpool
Miglior artista dell'anno: Britney Spears
Miglior artista rock: 30 seconds to Mars
Miglior artista Hip Hop/R'n'B: Kanie West
Miglior artista di sempre: Rick Astley
Miglior canzone: So what - Pink
Miglior concerto dell'anno: Tokio Hotel
Miglior album: Blackout - Britney Spears
Miglior video (Video Star): A beautiful lie - 30
seconds to mars
Miglior artista rivelazione: Katy Perry
Scelta degli artisti: Lil Wayne
Premio alla carriera: Paul McCartney
Miglior artista europeo: Emre Aydin -Turchia
Miglior artista balcanico: Laka
Miglior artista arabo: Karl Wolf
Miglior artista baltico: Happyendless
Miglior artista danese: Suspekt
con la faccia di Obama… ma a quanto pare lei
non era l’unica che preferiva Barak Obam, difatti
anche i 30 Seconds To Mars avevano una maglietta con la sua faccia (però diversa da quella di
Katy!!) Ci sono state alcune esibizioni live, fantastica quella di Pink, con il suo nuovo singolo “So
What”. Ma non si può dimenticare Duffy, con
“Mercy”, pur essendo la sua prima volta… beh… è
andata davvero bene!!
Miglior artista finlandese: Nigtwish
Miglior artista francese: Zaho
Miglior artista greco: Stereo Mike
Miglior artista israeliano: Shiri Maimon
Miglior artista italiano: Finley
Miglior artista norvegese: Erik & Kriss
Miglior artista olandese/belga: De Jeugd Van Tegenwoording
Miglior artista polacco: Feel
Miglior artista portoghese: Buraka Sam Sistema
Miglior artista rumeno/moldavo: Morandi
Miglior artista russo: Dima Bilan
Miglior artista spagnolo: Amaral
Miglior artista svedese: Neverstore
Miglior artista tedesco: Fettes Brot
Miglior artista turco: Emre Aydin
Miglior artista ucraino: Quest Pistols
Miglior artista ungherese: Gonzo
Miglior artista britannico/irlandese: Leona Lewis
Pa g ina 1 6
I Guano Apes
Melissa Cossalter
I Guano Apes sono stati uno dei
più importanti gruppi “nu metal”
europei dal 1996 fino al 2004 .
La band, inizialmente, è costituita
da Henning Rümenapp che suona
la chitarra, Stefan Ude al basso e
Dennis Poschwatta alla batteria.
Manca ancora un frontman che
possa dare al gruppo reali possibilità di svilupparsi. Dopo qualche
prova insoddisfacente, il trio incontra ad una festa universitaria Sandra Nasic, che diventerà la cantante. Nel 2000 esce il singolo Big
in Japan, cover di un brano degli
Alphaville, che è il preludio al nuovo album Don't Give Me Names. Il
secondo lavoro non fa altro che
confermare le capacità della band
e aprirle le porte del mercato statunitense.
Alla fine del 2002, esce finalmente il singolo You can’t stop me, anticipazione del terzo album, Walking on a Thin Line. Poco dopo viene pubblicato l’album Planet of the
Apes, una raccolta dei loro brani
migliori, edita in tre diverse versioni. Si sciolgono ufficialmente il
30 novembre 2004, a causa di
divergenze sui progetti musicali.
Il batterista Dennis fonda un'altra band: i Tamoto, con cui ha
realizzato l'album Clemenza.
Sandra prende una strada solista, sperimentando nuove sonorità più elettroniche. Infatti realizza con T. Raumschmiere un brano dalle forti atmosfere techno,
A very loud Lullaby.
STUDIO 3
Michela Llupo
Il progetto Studio 3 nasce dall'incontro, avvenuto
nell'autunno del 2005, tra Marco, Gabriel e Vetro
(inizialmente c'era Gino al posto di Gabriel). I tre
ragazzi si sono conosciuti casualmente in uno studio
di registrazione, da lì il nome.
Il singolo d’esordio, Solo te, ottiene una buona diffusione radiofonica e raggiunge una alta posizione
nella classifica ufficiale Nielsen. Il videoclip, viene
trasmesso sui migliori canali musicali e i ragazzi
vengono invitati a Top Of The Pops, a CDLive e in
molti altri programmi musicali.
Gli stessi risultati vengono immediatamente ripetuti
con il singolo Forse un angelo, traccia che arriva
con l’uscita dell’album d’esordio dall'omonimo titolo. L’album entra con qualche difficoltà nella top 20
delle vendite, ma ben presto scala la classifica e
ottiene il Silver Award per le oltre 30.000 copie
vendute. Anche il singolo Forse un angelo si posiziona
in vetta alla classifica Nielsen, e così in primavera nei
primi 30 posti delle vendite appaiono entrambi i singoli del gruppo. Per l’estate del 2006, viene scelta la
traccia dell’album Potrei, in versione pop. Il 2006 è
stato un anno importante non solo per il successo ottenuto, ma anche perché il loro primo lavoro è stato direttamente tradotto e promozionato nei paesi latinoamericani dove il pubblico dei fans è subito cresciuto
e ad oggi è particolarmente nutrito e attivo.
All'inizio del 2007, esce un nuovo singolo inedito, Alice. Il ricavato delle vendite è interamente devoluto
alla Fondazione 'Aiutare i bambini' in favore del progetto 'Un nido per ogni bambino' e Gino viene sostituito da Gabriel.
Il 18 maggio 2007 esce il singolo Lentamente scaricabile in anteprima da MSN Music per una settimana,
al termine della quale diventa disponibile anche su tutti
i migliori music store digitali. Si tratta di uno dei sin-
Pa g ina 1 7
goli di maggior successo della band, e diventa una
delle canzoni più suonate dell'estate e più programmate sulle televisioni. Il 22 giugno 2007 esce l'album
Lentamente in tutti i negozi di dischi. Durante l'estate,
per la prima volta, girano l’Italia con il “Lentamente
live tour 2007”, un tour che li avvicina ai fans, tanto
che le adesioni al forum del sito ufficiale
www.studio3band.com aumentano prepotentemente,
così come le presenze all’interno del loro spazio su
www.myspace.com/studio3band, fondamentale per
una boyband come la loro, che fa promozione soprattutto via web. Il 7 settembre 2007 esce in radio
il singolo Voci su voci estratto dall'album Lentamente. Il 14 settembre 2007, appena uscito nei negozi,
esordisce al quinto posto nella classifica dei singoli,
ma ne esce ben presto. Il disco contiene anche una
versione spagnola di Lentamente. Nello stesso periodo, viene realizzato un video che entra presto in rotazione sui canali televisivi: girato negli uffici della
loro casa discografica, racconta gli inizi della loro
carriera; vede infatti i 3 ragazzi rivolgersi alla casa
discografica per cercare di sfondare con la loro musica. Il capo non li capisce, ma l'intero ufficio si lascia
trascinare dal ritmo del brano che loro propongono e
chi li snobbava si deve ricredere. E' il sentimento alla
base di questa boyband che si sente spesso incompresa dai più, una denuncia verso chi non sostiene i nuovi artisti emergenti. Il 20 giugno 2008 è stato pubblicato il nuovo album Incontenibile, da cui il 18 aprile è stato tratto il primo singolo, Amore incontenibile. Il tema centrale dell'album rimane sempre l’amore, ma anche l’amicizia e l’introspezione, che si sviluppa soprattutto nel secondo singolo Uomini di gomma, traccia che affronta il tema della fragilità maschile e dà anche una scossa reggae all’album. Il terzo singolo è E poi...così, programmato con entusiasmo dalle radio e proposto in vendita nei negozi in
una versione differente rispetto all'album e con una
seconda traccia: un medley acustico che, durante l'e-
state passata, i ragazzi hanno eseguito in ogni live
nelle piazze. Si tratta di un momento molto intimo ed
emozionante durante il quale gli Studio 3 chiamano
una fan sul palco e, con lei a fianco, fanno un
medley, solo chitarra e voce, dei brani più lenti che
appartengono ai 3 album realizzati nei 3 anni i vita
della band.
Una novità di quest’anno è la realizzazione del primo
OFFICIAL FANCLUB degli Studio3. L'iscrizione si effettua tramite l'apposito coupon presente all'interno
del cd originale e dà la possibilità di partecipare a
raduni, scrivere fanmagazine interattivi, ricevere newletters, e infine la possibilità di iscriversi ad un
myspace privato ed esclusivo. Per concludere col 2008, gli Studio3 hanno affrontato ben 2 tour:
• - L’ “ICOTEIBILE LIVE TOUR 2008”, nelle piazze e nei teatri per 2 ore di concerto dal vivo
• - Il “DOOR TO DOOR TOUR 2008”, una
serie di incontri voce e chitarra, realizzati
insieme ad alcune radio e redazioni, selezionate per città/regione, che, di volta in volta,
li ospitano nei loro studi alla presenza di un
ristretto gruppo di fans per un concerto privato, inedito ed esclusivo.
A me piacciono troppo gli studio 3!!!!!!!!!!!!!!! sono
fantastici, e dolcissimiiiiiiiiiii…!!!!!!!!!!!!
Non sono tanto famosi in italia, ma famosissimi all’
estero. Se non vi piacciono, sono fatti vostri … anche
perché penso che siete in pochi a dire che non sono
bravi, e che le loro canzoni sono brutte… voi penserete subito che non vi piacciono, perché di solito sentite musica hip hop o rap ecc. Beh, anche io ascolto
quel tipo di musica, però gli studio 3 mi fanno sognareeeeee!!!!!!! Ragazzi, vi consiglio di ascoltare gi
studio3, anche solo per una per una volta ... e dopo
vi accorgerete di quanto sono bravi ... e quanto le
loro canzoni sono stupende …
Pa g ina 1 8
“...mi dispiace che tu e Katie vi siate mollati…”
Lettera aperta a Jesse McCartney
Jesse McCartney
Amore mio, sei stupendamente perfetto e fantasticoooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!! Intanto comincio col
dirti che hai una voce divina, che vale la pena di ascoltare ogni secondo della mia vita poiché è così dooooooooolce!!!!! Ok, adesso mi calmo e ti scrivo come dovrei!
Sono Ada e ho 14 anni, è da quando ne ho 9 che ti seguo, ti ascolto, ti ammiro! È un’emozione più che forte
ogni volta che vedo un tuo poster o anche una piccola foto… mi sento un po‘ imbarazzata a scriverti queste
cose perché molto probabilmente ne avrai altre 10000000 che ti scrivono e ti dicono le stesse cose, ma per
me è importante farti capire quanto sei fantastico e a volte mi sembra che tu sia un dio sceso sulla terra per
onorarci della sua presenza! Ogni tuo film è un opera d’arte che va nel cassetto “unic jesse”! Sì sì, ho un cassetto dedicato a te, con tutte le tue foto, i tuoi poster, ecc!!!
Siccome mia mamma è più cattiva di Crudelia Demon, non mi compra i tuoi cd, quindi mi sono organizzata e
entro pochi giorni una mia amica mi farà un bel regalo: i tuoi tre cd!!!! Non immagini come mi sento in questo
momento, non te lo immagini proprio!!! Quest’estate dovevo venire a un tuo concerto ma purtroppo mia
mamma ha avuto un problema e non sono potuta venireL!!! Non immagino quanto potrei urlare a un tuo concerto per la gioia, perché sono sicura che vedendoti, potrei svenire!!! Io sono fatta così, quando un’emozione
è troppo forte perdo le forze o il controllo e in un attimo il cervello smette di funzionare o va in stand by!!!
L’unica cosa che mi dispiace è che tu e Katie vi siate mollati; è strano anche per me non essere gelosa del
vostro rapporto, perché so che siete ancora amici, però l’idea che tu soffra è come una fucilata!!! Comunque,
anche se so tutto di te, non ho mai avuto l’onore di parlarti, di scriverti o comunque sia di sentirti. Quello che
leggo nei giornali può essere vero quanto può essere falso, quindi ti chiedo di rispondere a questa lettera
informandomi delle cose che ti succedono e delle emozioni che provi quando fai le tourne.
Mi manca troppo il tuo caschetto biondo, troppo, troppo, ma sei bellissimo anche con i capelli corti, sei bello
sempre! Ecco, quello che mi dà più fastidio di alcune tue fans è che si basano solo sul tuo aspetto fisico e non
sanno niente della tua storia!
Io invece ti ho conosciuto un po’ tardi, quando hai debuttato in italia con Because you live. Eri quello che aspettavo, la tua musica, la tua voce, la tua dolcezza e il tuo modo di fare.
Può sembrare una cosa ridicola, ma quando vedo i video dei tuoi tour o delle tue partecipazioni su Mtv, mi
metto a frignareJ, divento una pazza scatenata che urla appena ti inquadrano!!!!
Spero che in qualche modo tu abbia capito quanto ti sono devota…^__^!!!
Kissolo8,
jesse’s princess
Sport
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Un’emozione straordinaria!
Il Torneo di calcetto del “Rodari”
Daniele Perot
Le partite svolte il 23 Dicembre, per il torneo di calcetto dell’Istituto Comprensivo
“Gianni Rodari”, hanno generato grande
entusiasmo tra gli alunni. Che emozione tifare per la mia classe, la 1°D! Mi ricordo benissimo come stavo. Avevo il cuore in gola
dall’agitazione, ma anche speranza di vincere, perché, si sa, la speranza è l’ultima a
morire! Le sfide sono state difficili ed avvincenti e trionfatrice del torneo è risultata la
2° B. Per alcuni hanno giocato bene, per altri male, ma alla fine con il punteggio di 6-5
hanno battuto la fortissima 3°B, che aveva
stracciato la mia classe col punteggio di 11-
0. I giocatori ci hanno messo tutto il loro impegno e la loro grinta. Ci sono stati, perfino,
dei lievissimi incidenti, ma poi tutto si è risolto
per il meglio. Il torneo è apparso parecchio
emozionante per molti di noi (ne sono prova
le grida sfegatate dei tifosi sugli spalti), che
si aspettavano che la loro squadra vincesse il
torneo e la “coppa d’oro” (si fa per dire) che
avrebbe significato la vittoria e un sacco di
emozioni (per me le più grandi mai vissute
per una partita). Io personalmente sono stato
molto coinvolto nel tifare per la mia classe,
pur dovendo anche controllare i punti della
partita, del resto ero il “segnapunti”!
Non vedo l’ora che arrivi l’anno prossimo per
avere la rivincita!
Pa g ina 2 0
Laboratori
LA CHIMICA DI TUTTI I GIORNI
Un po’ di storia dell’alchimia, un po’ di storia della chimica e .. un po’ di curiosità e voglia di capire. Questo
è il nostro laboratorio! Cibi, bevande, saponi, detersivi, lavavetri, medicinali ecc ecc, perché li usiamo? Come si comportano? Sono pericolosi? Cerchiamo nel limite del tempo e degli strumenti a disposizione di rispondere a queste semplici domande.
Laboratorio condotto dal Professor Piazza e dalla
Professoressa Sossai.
La Chimica di Tutti i Giorni, forse per il nome o per
una passione comune, sta di fatto che ci siamo trovati in una ventina di ragazzi a frequentare questo
laboratorio, dalla prima alla terza. Subito dopo lo
squillo della campanella, e dopo esserci sistemati nei
banchi inizia la nostra lezione: gli argomenti sono
vari e vanno dalla storia dell’alchimia alla famosa
tavola periodica degli elementi; oppure facciamo
supposizioni sul risultato di alcuni esperimenti, prendendo spunto da quelli realizzati. Questa che descrivo, infatti, è la parte teorica del laboratorio, dove
discutiamo su argomenti vari, sempre per poi collegarci al nostro tema principale, la chimica. Però non
la noiosa chimica fatta di molecole, formule da imparare a memoria o reazioni chimiche di cui si vede
solo lo schizzo sul libro. In questa chimica si utilizzano
sostanze semplici e di facile reperibilità, beute e
cilindri graduati che ricordano gli alchimisti. Quindi,
come avete sicuramente intuito, dopo la parte teorica arriva finalmente la pratica: infatti, nel primo periodo del laboratorio ci siamo dedicati allo studio
del grado d’acidità o basicità di un corpo, il cosiddetto pH. Attraverso una cartina abbiamo analizzato il pH di svariate sostanze, da quelle alimentari
più comuni a materiali edili come cemento o gesso,
finendo poi nei vari elementi, zolfo, ferro o composti: carbonato di calcio, ecc.
Una delle “imprese” migliori da noi svolte è stata
quella di raccogliere l’estratto di vari alimenti, soprattutto ortaggi, e sperimentare se esso poteva
fungere da indicatore per il pH. In questo modo
abbiamo raccolto più di una mezza dozzina di
campioni e abbiamo constatato che alcuni erano
indicatori molto buoni per il pH.
Un’altra delle nostre esperienze è stata quella di
far reagire una base e un acido per vedere la realizzazione del sale conseguente. Ora, uno dei nostri
obbiettivi è di realizzare una tabella con i principali prodotti per la pulizia personale e della casa;
in questa tabella inseriremo alcune importanti caratteristiche che bisogna tenere bene in considerazione di un prodotto, che trattandosi appunto di
una sostanza chimica ci interessa da vicino.
Spero di non avervi annoiato troppo, anzi di aver
suscitato in voi un desiderio di maggiore conoscenza del vasto mondo scientifico, che dopotutto può
diventare anche divertente, se applicato al mondo
che ci circonda e a fatti che accadono abitualmente.
Ecco in sintesi una attività svolta insieme.
Elenco delle sostanze di cui è stato misurato il pH:
Sostanze
pH tornasole
colore
sostanza
1- Detergente per vetri
9/10
Verde bottiglia
basico forte
2- Acqua di rubinetto
7/8
Verde muschio
basico/neutro
3- Coca-Cola
4/5
Giallo arancio
acido
4- The ai frutti di bosco fatto in casa
4
Arancio
acido
5- Acido cloridrico 10%
1
Rosso vivo
acido forte
6- Succo di limone
½
Rosso
acido
7- Aceto bianco
3
Rosso chiaro
acido
8- Bagnoschiuma
5
Giallo
acido
9- Deodorante “Neutro”
5/6
Giallino
acido
10- Deodorante corpo
6/7
Giallo/verde
acido/neutro
Pa g ina 2 1
Sono state preparate delle cartine indicatrici del pH a base di estratti vegetali: di
vino rosso, vino bianco, carote, rape rosse, cavolo rosso, succo di mirtillo
Cartine realizzate artigianalmente per la misurazione del pH:
Estratto
Radicchio rosso
rossastro chiaro
verde chiaro
Vino rosso
rossastro
blu
Vino bianco
/(non dà risultato)
/ (non dà risultato)
Rape rosse
rosso
/ (non dà risultato)
Carote
/(non dà risultato)
/(non dà risultato)
Mirtillo
rosso
blu
Tornasole
rosso carminio
blu scuro
Pa g ina 2 2
Ti presento Leonardo
Nel primo quadrimestre abbiamo partecipato al laboratorio “Ti presento Leonardo”
con la prof. Silvia Catello. Eravamo in 13: 12 di seconda
e una di terza.
Abbiamo approfondito la conoscenza del grande Leonardo da Vinci attraverso varie
attività: visione di documentari, cartelloni che raccontano la
sua vita e il suo modo di essere.
Quello che però ci ha coinvolto maggiormente è stato costruire modellini di legno delle
sue meravigliose e ingegnose
macchine, tra cui: l’ala battente, la catapulta, l’igrometro,
l’escavatore, il solleva-sassi, la
balestra, lo strettoio, l’alza
colonne.
Dopo un incontro con gli studenti della scuola “Ricci” ci è
venuto in mente di fare un do-
cumentario sulla sua vita
che ci ha visto impegnati
nell’inventare costumi e
scenografie. Tutto il nostro lavoro poi verrà
messo in un CD.
Questo laboratorio ci ha
consentito di esprimerci,
anche in modo di divertente, di conoscere e
realizzare tante cose e
di capire che solo INSIEME SI PUÒ!!!!!!!!!!!!!!!!
Ecco alcune delle macchine che abbiamo costruito
basandoci sui disegni di Leonardo
Ai lettori!
Da Marzo il Picchio lo facciamo assieme!
Cari Lettori, da Marzo, anche voi potrete contribuire al Giornale scolastico.
Come? E’ semplicissimo! Inviate domande, critiche, suggerimenti o articoli alla mail de Il Picchio: il [email protected].
Non avete il collegamento internet? Non c’è problema! Potrete lasciare i vostri messaggi in una cassetta che troverete
nell’atrio, vicino alla bacheca in cui è esposto il Giornale. Non potete sbagliare: la cassetta è decorata con la
bellissima immagine di un picchio realizzata per noi dal prof. Flaviano Crocetti, che ringraziamo molto per averci
aiutato. Quindi che cosa aspettate ancora? Contribuite anche voi al Giornale dell’Istituto G. Rodari!
Spazio creativo
Pa g ina 2 3
L’AMORE INFINITO
Ada Dibra
Noemi:“ciao!!! Cm va?”
Danny:“tutto ok…ma k 6?”
Noemi:”mmm…diciamo che sono una ragazza come tante che però ti conosce e sa che sei simpatico
e bellissimo!”
Danny:”cs non mi convinci, sembra una presa in
giroL! Cmq k ti ha dato il mio num?”
Noemi:”un angelo è venuto ieri e mi ha detto k sei
quello che sto cercando…ok, la smetto! Sn Noemi
e ho 14 anni…volevo solo conoscerti, e il num me
l’ha dato una mia amica, ti dà fastidio?”
Danny:” no no, tranqui! Mi ero preocc xk tante volte i my amici mi prendono in giro…”
Noemi:”lasciali fare, nn sanno cs altro fareJ! Cmq k
mi dici di te?”
Danny:” mah, cm ti ho detto sono preso in giro molto spesso sl xk sn emo e i my amici sn rockettari.
non amo niente in particolare a parte la cioccolata
e sn strano e complicato…auguri se vuoi conoscermi!:)”
Noemi:” penso k andremo d’accordo ank se nn sn
emo ma sn…normale! Odio qst persone k vanno a
categorie, cm le mukke! Cioè, nn offenderti, ma
penso k ognuno abbia uno stile diverso…cmq cm
vedi ank io sn complicata e odio le xsone suxficiali…della mia vita amo tutto=)!!!
Danny:” mi hai fatto un po’ arrabbiare ma ade
tutto ok…=) insomma, tu cm sei fisicamente? Mi
mandi una foto?”
Noemi:”dimmi cm sn…
”
Danny:”6 molto carina, sembri emo:D!!! cmq ade te
ne mando una mia…so k me la kiederai prima o
poi…
E ade dimmi, cm sn?=)”
Noemi:” bello, cm pensi d exere???”
Danny:”sai, certe xsone si limitano a guardarmi…
ad alcune piaccio troppo sl x il mio stile e a tanti
altri faccio skifo xk sn emo…dimmi tu cm mi dovrei
sentire…”
Noemi:”ank io vengo giudicata sl x il my aspetto…
sembro emo ma nn lo sn, ascolto musica house ma
nn lo sn, ho la camera da punkettara ma nn lo sn…
sn Noemi, devono giudicarmi x la mia xsona nn x il
my aspetto…”
Danny:” sn d’acc cn te xò la gente nn pensa cm
noi…k mi racc? qst discorsi sn troppo tristi x meL!!!”
Noemi:” niente d k, gg ho preso un bel 3 sul registro=)!!! Mi ha detto k facevo troooooooppo casino,
quella prof la odio!!!!!!!”
Danny:” nn dirmi k 6 una casinista:D!!! xk altrimenti
in due…bè, nn immagino k casino poxiamo fare!!!”
Noemi:”mmm…poko a poko m conoscerai…^_^!!!
Ma qnt anni hai k nn ho capi?”
Danny:” 16 tu??”
Noemi:”14, te l’avevo già detto, sl k truccata ne
mostro di più…L”
Danny:”ma cs dici k 6 fantastika???”
Noemi:”troppo buonoJ!!! Cmq ade scappo via k my
mamma strilla…ciuuu*__*!!!”
Danny:”ok ma ric d scrivermi qnd 6 libera k c tengo!!! Capi?! Cmq k vuole tua mamma k ti porta via?
=(“
Noemi:” dobbiamo cenare…mi disp! Xò prometto k
dp mezzanotte ti scrivo…ok? Sai, qui da noi le cene durano un eternità e ai miei poko impo se dv
scrivertiL!!! Nono, davvero ade vado k qst nn mi
lascia in pace!!! A dp…”
Danny:” nooooooooooooo!!!!!!!!!!!! Xk scappi via
cs??? Guarda k ai tuoi dv dire 2 paroline xk ti tolgono da me nel momento più bello:’(!!!”
DOPO MEZZANOTTE
Noemi:” ciauuu!!!!! Visto?! Ho mantenuto la promex,
ti ho scritto!!! Cmq la cena era una noia stramortale, nn vedevo l’ora di venire a scriverti…!!!!”
1 squillo
2 squilli
3 squilli
MATTINO
Danny:” scs pikkola ma ero a nanna…sn crollato!!!
Mi diiiiiiiiiiisp!!!!!! Riuscirai a xdonarmi?
Noemi:” sisi, vai tranqui…cmq mi sembra troppo
presto x farmi kiamare pikkolina da te…hehe, sai
cm’è…”
Danny:” scs era sl un modo affett x nn kiamarti No-
Pa g ina 2 4
emi, cmq ok d’ora in poi ti scriverò buongg Noemi!
Notte Noemi! Ciao Noemi! Scs Noemi! Ok?
Noemi:” nn ti kiedevo qst!!!! Madonnaaaaa!!! Sl di
evitare certi nomignoli…cm pikkolina…nn mi piace…”
Danny:” aaaaaaaaaa ma bastava dirloJ cm vuoi k ti
kiamo? Tata, principessa, tesoruccio, cucciola, stellina??”
Noemi:” no, nessuno di qst…pikkolina, nn pikkolaJ”
Danny:” certo k sei strana…pensavo kissakè…”
Noemi:” mi offendo ade o tra un po’?!”
Danny:” mai, nn vorrei mai offenderti…sai, comincio
ad affezionarmi a te…spero k mi passi…L!”
Noemi:”e xk dovrebbe paxarti?? È una bella cs no?”
Danny:”allora nn hai capito…TU MI PIACI!”
Noemi:” cs??? Ma di già??? Cioè, mi fa piacere ma mi
sembra troppo prematuro dire k ti piaccio, boh…mi
conosci da cs poco…”
Danny:”qnt problemi k ti fai, mi piaci PUNTO! Cs vuoi
k faccia?!”
Noemi:”è cs strano...ank a me piaci, è qst il prob…”
Danny:” allora la domanda è d’obbligo: vuoi k un gg
vengo a trovarti? Cs magari mi vedi, mi parli e facciamo tutto realmente e potrò capire se ti piaccio veramente guardandoti negli occhi”
Noemi:”cs mi commuovi xò! Cmq ok, qnd vorrai o avrai tempo fa un salto da qst parti…J!
Danny:” affacciati al balcone…”
Noemi:”xk?”
Danny:”xk si…vai e guarda giù!”
Noemi andò e lo trovò sotto il suo balcone con un
mazzo di rose tra le mani.
Lei impietrita non sapeva cosa fare ma la cosa migliore era andare giù di corsa! Se lo trovò davanti,
bello come il sole e con un sorriso a 32 denti che per
un momento la fece diventare rossa. Lui andò verso
Noemi, l’ abbracciò e le diede i fiori. A lei sembrava
una pazzia, ma si accorse che era tutto vero quando
dalla bocca di lui uscirono 5 parole:”Ti porto via con
me!”. Noemi lo seguì e andarono in centro, al parco
“yang”, il parco delle coppiette, dove Noemi aveva
sempre voluto andare. Ma era lui il suo principe azzurro? È con lui che voleva stare? Non ci capiva più
nulla, un paio di giorni e la sua vita era cambiata
completamente! Lui era così bello, dolce, simpatico …
insomma, a lei sembrava perfetto ma non era sicura
di quello che provava. Due giorni sono troppo pochi,
troppo! Ma mentre lo guardava negli occhi il mondo
si fermò e lui si avvicinò a lei per baciarla. Il loro primo bacio, magnifico! Sì, forse era troppo affrettato
ma non importava a nessuno dei due. Da quel momento era come se intorno non ci fosse più nulla, come
se loro fossero gli unici a vivere
in
quelle
stradine
romantiche.
“Vorrei che
tu fossi per
sempre
mia, vorrei
portarti
sempre con
me perché
sei la ragione per
cui mi sveglio la mattina, respiro,
mangi o …tutto
quello che faccio lo faccio per te, il mio cuore è
tuo! Adesso però dimmi, che intenzioni hai con
me?” le disse Danny guardandola intensamente
negli occhi, e lei non sapeva cosa dire. “io…
bè…” si avvicinò a lui e gli diede un bacio. Lui
capì: nulla li avrebbe potuti dividere! Il loro amore durò per sempre, come una favola, vissero tutti
felici e contenti!
PER TUTTI GLI ADULTI: non è vero che alla nostra
età non si sa cos’è il significato dell’amore, forse
siamo poco maturi ma non vuol dire che giochiamo
con il cuore. Voglio dire che secondo me l’amore è
una cosa fantastica che si può provare sempre,
ma alla nostra età è tutto un'altra cosa. Il nostro
amore non ha problemi, non viviamo con il problema dei soldi, della casa, dei figli, almeno fino ad
adesso! Lo so, un giorno anche noi diventeremo
grandi, ma sapremo che le storie d’amore più belle si vivono da adolescenti, quando non si tiene
conto delle difficoltà, ma si vive solo per la persona che si ha al fianco e questo ci fa sentire bene.
Forse la cosa più brutta è pensare che gli adulti
non lo capiscono e si limitano a dire “sei troppo
piccolo/a” oppure “lui/lei è troppo grande/
piccolo per te”, senza cercare di capire cosa proviamo noi veramente.
A mio parere non diciamo ai genitori la nostra
“situazione sentimentale” per paura di quello che
possono pensare, dire o fare; quindi vorrei dire a
tutti quelli che ci reputano troppo piccoli: SAREMO
ANCHE PICCOLI, MA SAPPIAMO AMARE DA
GRANDI!
Spazio giochi
Pa g ina 2 5
Allora come è andata con i giochi? Risolti tutti?
Eccovi le nuove sfide e le soluzioni del numero scorso. Divertitevi!
Crucinumero di BOGDAN
1
I quattro quadrati
La figura è formata da 16 fiammiferi: spostarne 3 per
ottenere 4 quadrati uguali.
2
3
4
5
6
7
Completa il riquadro risolvendo le espressioni.
Orizzontali
1)
1000 - 0 + 80 =
3)
250 : 10 =
4)
30 + 4 =
5)
45 + 5 – 2 =
7)
93520 – 0 =
Verticali
1)
1000 + 500 + 40 + 3 =
2)
9000 – 458 =
3)
200 + 40 – 1 =
6)
80 – 0 =
1000 lire mancanti
Qualche anno fa, quando con 10 000 lire al ristorante si mangiava abbondantemente, tre amici erano a cena
in una trattoria; dopo aver mangiato chiedono il conto al cameriere: complessivamente spendono 30 000 lire.
A questo punto ciascuno dei tre amici paga 10 000 lire e fa notare che trova il conto piuttosto caro.
Il cameriere torna quindi dal direttore e riferisce la lamentela; costui visto che i tre erano clienti abituali; decide di applicare uno sconto e porta 5 000 lire ai tre amici, i quali si riprendono 1 000 lire a testa e lasciano le
restanti 2 000 lire di mancia al cameriere.
Usciti dal locale i tre amici ripensano al conto: ognuno di loro ha in pratica speso 9 000 lire per un totale di
27 000 lire; aggiungendo a queste 27 000 lire, le 2000 lire date al cameriere, si arriva ad un totale di 29 000
lire.
Dove sono andate le 1 000 lire mancanti? Perché i conti non tornano?
Pa g ina 2 6
Risate da cappottarsi...
Un elefante vuole prendere un po’ di frutta e sale su un albero ma non riesce a scendere.
Cosa fa? Si siede su una foglia e aspetta l’autunno!!!
----------------------------------------------------------------Il maestro chiede a Martina :- Elencami cinque animali che vivono in Africa -.
Martina:-Facile! Quattro elefanti e un leone!!!!!!!
----------------------------------------------------------------Interrogazione di scienze: Francesco, dimmi il nome di tre animali della famiglia delle scimmie.
Francesco: Mamma scimmia, papà scimmia e il pupo scimmia!
----------------------------------------------------------------Prof – Martina, dimmi il nome della famiglia dell’ippopotamo-.
Martina : -Mi dispiace, ma non conosco nessuna famiglia che ne abbia uno!!!!
Da sbellicarsi!!!
Mitiche!!!
Anzi, forse è meglio se ci
mandate qualche barzelletta!
Soluzioni del n. 33 Dicembre 2008
CRUCIVERBA
1 I N C E N D I
2
N A V E
3
A L B
4
F A R F A
5
C H I A
6
C A N E
7 O R N I T O R
PINOCCHIO IN FRANCIA :
O
Pinocchio dice sempre il falso, allora il suo voto è un numero
minore di 14, maggiore di 12 e dispari quindi 13.
E R O
L L A
V E
I
LA CIFRA MANCANTE
La soluzione è 7, infatti:
N C O
8
7
9
+
6
7
=
9
4
6
DIAGRAMMA
G
S
B
R
V
E
R
G
A
I
C
E
T
T
O
B
I
A
A
S
A
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U
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F
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S
T
A
R
O
A
A
T
S
O
P
F
A
T
A
R
L
O
N
G
A
B
ANIMA-BAGNO-BARRA-BOTTE-CANDELA-DALIA-DRAGO-FATTORE-FERMO-FESTA-GIACOMO-GARDAMOSTO-PERDONO-POSTA-SEDE-SERVO-TARLO-VERGA
Un giallo di Agatha Christie:MACABRO QUIZ
Pa g ina 2 7
GIOCA E IMPARA
Céline Russo Erika
La nostra mascotte ha imparato molte lingue e vuole metterti alla prova. Si comincia!
FRANCESE
- Eccoti un discorso da decifrare.
INDIZIO: i numeri si riferiscono alla posizione delle lettere nell’alfabeto francese.
19
1
12
21
20
10
S
23
5
13
J
15
15
4
25
23
15
15
4
1
M
‘
16
5
16
16
5
12
3
11
5
18
5
20
E
5
3
8
5
18
3
8
5
4
C
1
5
P
W
10
12
13
9
5
19
D
19
I
20
21
22
T
5
21
24
5
V
20
Ê
18
5
13
15
R
14
1
N
A
13
9
?
-Con la stessa tattica di prima scopri la frase e traducila in francese.
9
13
17
13
I
3
12
13
N
8
5
20
F
13
9
20
V
16
5
17
18
12
19
U
H
6
19
1
3
3
5
10
10
C
5
12
5
E
10
10
1
13
E così anche questo numero è
giunto al termine.
La Redazione ringrazia tutti i
collaboratori e vi dà appuntamento alla prossima uscita!!!