documento di valutazione dei rischi per la salute e la

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Documento
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Oggetto
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA
SALUTE E LA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI IN
GRAVIDANZA E PUERPERIO
redatto ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. 81/2008 e dell’art. 11 del D.Lgs. 26 marzo
2011 n. 151 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno
della maternità e della paternità, a norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n.
53”.
Sede Operativa di Gubbio
0
Rev.
05.05.2015 EMISSIONE
Data
Descrizione Modifica
Datore di
Lavoro
RSPP
Medico
competente
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RLS
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SOMMARIO
SOMMARIO ................................................................................................................................... 2
REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE ........................................................................................ 3
1. SCOPO DEL DOCUMENTO .................................................................................................. 4
2. PROCEDURE DA ADOTTARE .............................................................................................. 4
2.1 DOVERI DELLE LAVORATRICI .............................................................................................................. 4
2.2 COMPITI DELLA DIREZIONE ................................................................................................................ 5
2.3 PROCEDURE ADOTTATE .................................................................................................................... 5
2.3.1 Gravidanza a rischio .......................................................................................................... 5
2.3.2 Lavoro a rischio per la gravidanza ..................................................................................... 5
3.
VALUTAZIONE DEI RISCHI ................................................................................................... 7
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ......................................................................................... 7
TABELLE DEI RISCHI .......................................................................................................................... 8
INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE IN AZIENDA ..................................................... 11
INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI PER LE MANSIONI SVOLTE IN AZIENDA ......................................................... 11
VALUTAZIONE DEL RISCHIO .............................................................................................................. 14
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REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE
Revisione 0 del 5 maggio 2015 ....................................... prima emissione del D.V.R.L.
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SCOPO DEL DOCUMENTO
Il presente documento è redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 art. 28 all’art.
11 del D.Lgs. 26 marzo 2011 n. 151.
Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi: in
esso ci si prefigge di valutare i rischi per la tutela delle lavoratrici gestanti, puerpere o
in periodo di puerperio/allattamento, ed i conseguenti provvedimenti da adottare in
applicazione dell'art. 11 del D. Lgs. 151/2001.
La presente valutazione riconferma la metodologia analitica del rischio per le attività
lavorative integrandola con l'analisi dei fattori di rischio per la salute riproduttiva, fermi
restando i divieti espressi nelle norme preesistenti.
Nel presente documento di valutazione dei rischi risultano anche le lavorazioni vietate
alle lavoratrici madri, contenute nel Decreto Legislativo 151/01:
a. agenti fisici: vengono presi in considerazione quei rischi che possono provocare
lesioni al feto o provocare il distacco di placenta, come colpi, vibrazioni,
movimenti (quindi anche macchine, impianti con parti in movimento e con
pericolo di collisione), movimentazione manuale dei carichi, rumore, radiazioni
ionizzanti e non ionizzanti, sollecitazioni termiche, movimenti e posizioni di
lavoro, spostamenti interni ed esterni, fatica mentale e fisica e altri disagi fisici
connessi all'attività.
b. agenti biologici: da considerare nella misura in cui sia noto che tali agenti o le
terapie che si rendessero necessarie metterebbero in pericolo la salute della
gestante e del nascituro.
c. agenti chimici: con effetti irreversibili, medicamenti antimitotici, monossido di
carbonio, agenti chimici pericolosi con assorbimento cutaneo.
Con la presente valutazione dei rischi ci si prefigge lo scopo di adottare le necessarie
misure di informazione, formazione, procedurali ed organizzative per la tutela delle
lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di puerperio/allattamento, sia per il personale
dipendente a tempo indeterminato che per quello a tempo determinato, impiegato nelle
specifiche attività.
Tale documento di valutazione darà, perciò delle indicazioni sui comportamenti e sulle
misure cautelative da tenere per ottemperare agli scopi menzionati.
Gli specifici casi verranno analizzati di volta in volta sentito il Medico Competente.
2.
PROCEDURE DA ADOTTARE
2.1
DOVERI DELLE LAVORATRICI
II principale dovere della lavoratrice è quello di informare immediatamente la Direzione
del suo nuovo stato in modo che possano essere assunti, con tempestività, tutti i
provvedimenti di tutela per la salute della madre e del nascituro. La lavoratrice deve
conoscere quali siano i rischi cui è soggetta e quanto questi possano avere influenza
negativa nell'eventualità della gravidanza.
Questo tipo di attenzione risulterà utile e proficuo tanto per l'interessata quanto per la
Direzione, perché consentirà di assumere le decisioni più opportune al momento della
segnalazione del nuovo stato della dipendente.
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2.2
COMPITI DELLA DIREZIONE
Una particolare e specifica attenzione va rivolta alle condizioni di lavoro delle lavoratrici
in modo da attuare misure di prevenzione e protezione volte alla loro effettiva tutela,
con riguardo all'eventuale caso dello stato di gravidanza: l'obiettivo è quello di
eliminare il rischio per la donna e, comunque, di ridurlo, in modo che si possa
immediatamente intervenire quando la lavoratrice dovesse informare la Direzione del
suo nuovo stato. Una donna in gravidanza può risultare più esposta della media a certi
fattori di rischio e può venirne coinvolto lo stesso nascituro.
2.3
PROCEDURE ADOTTATE
Spetta al datore di lavoro l'onere di valutare il rischio per la salute della gestante, di
prevedere gli interventi di protezione e prevenzione, compreso lo spostamento ad una
mansione non a rischio e nel caso non fosse possibile di comunicarlo per iscritto
direttamente all’Ispettorato del lavoro, per permettere alla donna di richiedere
l'astensione anticipata dal lavoro. Seguendo i principi della normativa si possono
verificare due situazioni:
2.3.1 Gravidanza a rischio
La lavoratrice con patologia ostetrica dopo aver ottenuto il certificato di malattia dal
ginecologo si reca al proprio Distretto Sanitario di Base per la conferma da parte del
medico pubblico e quindi inoltra all’Ispettorato del lavoro la richiesta di astensione
anticipata dal lavoro.
2.3.2 Lavoro a rischio per la gravidanza
La lavoratrice comunica lo stato di gravidanza al Datore di Lavoro che, nel caso di
lavoro pericoloso, procede allo spostamento della lavoratrice ad una mansione non a
rischio, dandone comunicazione scritta all’Ispettorato del lavoro.
Se non è possibile lo spostamento, il Datore di Lavoro lo comunica unitamente alla
richiesta di astensione anticipata dal lavoro da parte dell' interessata.
Qualora la lavoratrice si presenti direttamente all’Ispettorato del lavoro, quest'ultimo
procede a richiedere al Datore di Lavoro una dichiarazione che attesti la
corrispondenza della mansione svolta dalla donna con una delle lavorazioni vietate
dalla normativa, la possibilità o meno di spostamento ad una mansione non a rischio.
L’Ispettorato del lavoro approfondisce l'anamnesi lavorativa nel dettaglio dei singoli
compiti svolti dalla lavoratrice, ne evidenzia i relativi e fattori di rischio, valuta e accerta
che la mansione sia faticosa, pericolosa ed insalubre, redige infine un certificato con il
parere igienico-sanitario.
Nello specifico le procedure adottate per il trattamento della situazione lavorativa
relativa alla maternità possono essere schematizzate secondo lo schema che segue:
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IN CASO DI GRAVIDANZA, LA LAVORATRICE
PRESENTA ALL’UFFICIO DEL PERSONALE IL
RELATIVO CERTIFICATO MEDICO
SI
DIAGNOSI GINECOLOGICA
GRAVIDANZA
PATOLOGICA
NO
RICHIESTA DI ASTENSIONE
ANTICIPATA
ALL’ISPETTORATO DEL
LAVORO
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Datore di Lavoro
Responsabile SPP
Medico Competente
Rappr. Lavoratori Sicurezza
IL DATORE DI LAVORO
METTE IN ATTO LE
PROCEDURE PREVISTE
ASSEGNAZIONE A
NUOVA MANSIONE
NON A RISCHIO
SI
POSSIBILITA’
DI CAMBIO
MANSIONE
NO
RICHIESTA DI ASTENSIONE
ANTICIPATA
ALL’ISPETTORATO DEL
LAVORO
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3.
VALUTAZIONE DEI RISCHI
3.1
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
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Per quanto riguarda i criteri e le modalità seguite per la valutazione di rischi si rimanda
al Capitolo 3 del Documento di Valutazione dei Rischi in cui sono descritti i criteri
procedurali per la valutazione del rischio e la metodologia utilizzata per la valutazione
numerica del rischio stesso.
Di seguito si riporta la matrice in cui sono raffigurati i valori del rischio per le varie
combinazioni di probabilità di accadimento e magnitudo del danno potenziale.
R
M
3
6
9
2
4
6
1
2
3
P
9
MOLTO ALTO
area in cui individuare e programmare
miglioramenti con interventi di protezione e
prevenzione per ridurre sia la probabilità
che il danno potenziale
6
ALTO
area in cui individuare e programmare
miglioramenti con interventi di protezione e
prevenzione per ridurre prevalentemente o
la probabilità o il danno potenziale
2-4
LIEVE
area in cui verificare che i pericoli potenziali
siano sotto controllo
TRASCURABILE
area in cui i pericoli potenziali sono
sufficientemente sotto controllo
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3.2
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TABELLE DEI RISCHI
POSTURE E POSIZIONI DI LAVORO ASSUNTE NEL TURNO LAVORATIVO
IN GRAVIDANZA
PUERPERIO
(fino a sette mesi
dopo il parto)
Attività in postura eretta
prolungata (se supera
metà dell’orario lavorativo)
DIVIETO
Non c’è divieto
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. G
Attività in posizione
seduta fissa
DIVIETO
a
partire dalla fine
Non c’è divieto
del sesto mese di
gestazione
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. G
RISCHI PRESENTI/
ATTIVITA’ SVOLTE
Ripetuti piegamenti e
rotazione del busto
Lavori su scale,
impalcature e pedane
DIVIETO
Non c’è divieto
DIVIETO
Non c’è divieto
RIFERIMENTI
LEGISLATIVI
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. G
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. E
RISCHI FISICI
RISCHI PRESENTI/
ATTIVITA’ SVOLTE
Esposizione a rumore
IN GRAVIDANZA
DIVIETO se il
livello di
esposizione
giornaliera al
rumore (LEX) è
>= 80 dB
Lavoro a bordo di mezzi di
DIVIETO
trasporto
Lavoro con utilizzo di
attrezzature comportanti
vibrazioni o scuotimenti
(Vibrazioni trasmesso al
sistema mano-braccio)
Lavoro con utilizzo di
attrezzature comportanti
vibrazioni o scuotimenti
(Vibrazioni trasmesso al
sistema corpo intero)
Lavoro con macchina
mossa a pedale
Mansione con
esposizione a
sollecitazioni termiche
estese (ambienti severi
caldi o severi freddi) e/o
esposizione a sbalzi
termici > 10°C
DIVIETO
DIVIETO
PUERPERIO
(fino a sette mesi
dopo il parto)
DIVIETO se il
livello di
esposizione
giornaliera al
rumore (LEX) è
>= 85 dB
Non c’è divieto
DIVIETO se il
livello di
esposizione è
uguale o
superiore al
livello di azione
DIVIETO se il
livello di
esposizione è
uguale o
superiore al
livello di azione
RIFERIMENTI
LEGISLATIVI
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. B
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.c)
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. O
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. C
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.a)
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. C
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.a)
DIVIETO
Non c’è divieto
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. H
DIVIETO
DIVIETO
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.f)
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RISCHI FISICI
RISCHI PRESENTI/
ATTIVITA’ SVOLTE
IN GRAVIDANZA
Esposizione a discomfort
termico (UNI EN ISO
7730)
In relazione alla
valutazione del
rischio
Esposizione a radiazioni
non ionizzanti: ELF, VLF,
Radiofrequenze,
Microonde
DIVIETO
Esposizione a radiazioni
ottiche: Infrarosso, Luce
visibile, Ultravioletto
Esposizione a radiazioni
ionizzanti
DIVIETO
DIVIETO
PUERPERIO
(fino a sette mesi
dopo il parto)
In relazione alla
valutazione del
rischio
Divieto se
l’esposizione è
superiore ai livelli
di azione stabiliti
dell’art. 208 del
D.Lgs. 81/2008
In relazione alla
valutazione del
rischio
DIVIETO
RIFERIMENTI
LEGISLATIVI
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.f)
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.e)
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.e)
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. D; art. 8
RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO
RISCHI PRESENTI/
ATTIVITA’ SVOLTE
IN GRAVIDANZA
PUERPERIO
(fino a sette mesi
dopo il parto)
Esposizione a rischio
chimico
DIVIETO
DIVIETO
Esposizione ad agenti
cancerogeni e mutageni
DIVIETO
DIVIETO
IN GRAVIDANZA
PUERPERIO
(fino a sette mesi
dopo il parto)
RIFERIMENTI
LEGISLATIVI
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. C
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.3
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. A e C
RISCHIO BIOLOGICO
RISCHI PRESENTI/
ATTIVITA’ SVOLTE
Esposizione ad agenti
biologici dei gruppi di
rischio 2, 3 e 4
DIVIETO
DIVIETO
0
RIFERIMENTI
LEGISLATIVI
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. B lett. A.1.b)
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.2
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RISCHI ERGONOMICI E LEGATI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
PUERPERIO
(fino a sette mesi
dopo il parto)
DIVIETO se per
l’entità del rischio
è attivata la
sorveglianza
sanitaria
DIVIETO se per
l’entità del rischio
è attivata la
sorveglianza
sanitaria
RISCHI PRESENTI/
ATTIVITA’ SVOLTE
IN GRAVIDANZA
Sovraccarico
biomeccanico degli arti
superiori
DIVIETO se per
l’entità del rischio
è attivata la
sorveglianza
sanitaria
Movimentazione manuale
dei carichi (trasporto,
sollevamento, sostegno,
deposizione, spinta, traino
e spostamento pesi)
DIVIETO
Sforzi fisici, colpi e urti
DIVIETO
Non c’è divieto
Rischio reazioni
improvvise e violente
DIVIETO
DIVIETO
DIVIETO
DIVIETO fino al
compimento di
un anno di età
del bambino
D.Lgs. 151/01 art.
53
DIVIETO se il
rischio è valutato
superiore a
“BASSO”
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.g)
Lavoro notturno
(obbligo del DdL di modificare
l’orario di lavoro della
lavoratrice; se non è possibile
diventa motivo di astensione
anticipata)
Stress lavoro correlato
PENDOLARISMO
Vengono valutati i
seguenti elementi:
a. distanza (oltre 100 Km
complessivi di A/R)
b. tempo di percorrenza
(oltre 2 h)
c. numero e tipi di mezzi
utilizzati (2 o più mezzi
complessivi di A/R)
d. caratteristiche del
percorso
DIVIETO se il
rischio è valutato
superiore a
“BASSO”
DIVIETO se
presenti almeno
due degli
elementi indicati
a lato
DIVIETO
dall’inizio del
settimo mese se
presente solo il
requisito della
distanza o del
tempo di
percorrenza
RIFERIMENTI
LEGISLATIVI
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. B
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.g)
D.Lgs. 151/01 art. 7
comma 1
All. A comma 1
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.a)
D.Lgs. 151/01 art. 7
All. A lett. L;
art. 9 commi 1 e 3
Linee direttrici della
Commissione della
Comunità Europea
del 05.10.2000
Non c’è divieto
0
D.Lgs. 151/01 art.
17 comma 1
D.Lgs. 151/01 art.
11 All. C lett. A.1.g)
Documento
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Pag.
3.3
11
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INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE IN AZIENDA
Le attività svolte da Cooprogetti soc. coop. si possono ricondurre a tre mansioni
principali:
attività tecnica: è l’attività svolta da progettisti, tecnici e disegnatori riguardante la
redazione dei progetti e lo svolgimento delle consulenze tecniche; tale attività è
svolto quasi interamente con mezzi informatici;
attività amministrativa e di segreteria: è l’attività svolta da personale
amministrativo e che comprende attività di reception, di amministrazione, di
segreteria, rapporti con i clienti, istruzione gare, ecc.; tale attività viene svolta
anche al di fuori dello studio per svolgere commissioni legate sia
all’amministrazione che allo svolgimento delle commesse;
attività di cantiere: rientrano in questa categoria tutte quelle attività tecniche per
le quali è necessario recarsi presso cantieri o comunque presso clienti: direzione
lavori, contabilità, rilievi topografici e metrici, sopralluoghi ecc.
3.4
INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI PER LE MANSIONI SVOLTE IN AZIENDA
Di seguito vengono individuati per ogni mansione i rischi presenti nello svolgimento
della stessa. Nella tabella che segue viene indicata la compatibilità della mansione
rispetto alla gravidanza e/o il puerperio; vengono inoltre indicate le misure di tutela da
attuare.
Nella individuazione dei rischi e per la loro valutazione si fa riferimento alla seguente
documentazione redatta ai sensi del D.Lgs. 81/2008:
• Documento di Valutazione dei Rischi;
• Documento di Valutazione del Rischio da Stress Lavoro-Correlato;
ai quali si rimanda per i criteri, le misurazioni e le valutazioni svolte.
Documento
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Reparto
Ufficio
progettazione
Ufficio
amministrativo
Attività
Mansione
tecnica
Rischi presenti
Compatibilità
gravidanza
puerperio
Posizione seduta prolungata
SI
Attività
amministrativa
e di segreteria
Lavoro a bordo di mezzi di
trasporto
NO
Misure di tutela
SI
Concordare con la lavoratrice la modifica
dell’orario e delle pause, alternare con altre
mansioni; altrimenti allontanamento e avvio
procedura per astensione anticipata per tutta
la gravidanza
SI
Evitare lunghi viaggi e/o con percorsi
accidentati; altrimenti allontanamento e avvio
procedura per astensione anticipata per tutta
la gravidanza
SI
Evitare di salire su scale; altrimenti
allontanamento e avvio procedura per
astensione anticipata per tutta la gravidanza
SI
vedi Documento di Valutazione del Rischio da
Stress lavoro-correlato; allontanamento dalla
mansione solo in caso di rischio valutato
superiore a “Basso”
Stress lavoro-correlato
SI
14
SI
Lavoro su scale e pedane
NO
di
Concordare con la lavoratrice la modifica
dell’orario e delle pause, alternare con altre
mansioni; altrimenti allontanamento e avvio
procedura per astensione anticipata per tutta
la gravidanza
Posture incongrue per
impiego di VDT
NO
12
0
Documento
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Reparto
Ufficio
progettazione
Mansione
Attività di
cantiere
Rischi presenti
Attività in postura eretta
prolungata
Lavori su scale, impalcature
e pedane
Compatibilità
gravidanza
puerperio
13
di
14
Misure di tutela
NO
SI
Evitare lunghi periodi di postura eretta;
altrimenti divieto di recarsi in cantiere
NO
SI
Evitare di salire su impalcature, scale,
trabattelli, ecc.; altrimenti divieto di recarsi in
cantiere
SI
Evitare di avvicinarsi a lavorazioni che
comportano esposizione a livelli elevati di
rumore; altrimenti divieto di recarsi in cantiere
SI
Evitare di avvicinarsi a lavorazioni che
possono comportare urti e/o colpi; altrimenti
divieto di recarsi in cantiere
SI
Evitare lunghi viaggi e/o con percorsi
accidentati e/o a bordo di mezzi meccanici e di
cantiere; altrimenti allontanamento e avvio
procedura per astensione anticipata per tutta
la gravidanza
SI
vedi Documento di Valutazione del Rischio da
Stress lavoro-correlato; allontanamento dalla
mansione solo in caso di rischio valutato
superiore a “Basso”
Esposizione a rumore
NO
Colpi e urti
NO
Lavoro a bordo di mezzi di
trasporto
NO
Stress lavoro-correlato
SI
0
Documento
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3.5
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Attività di
cantiere
Attività
amministrativa
FATTORI DI PERICOLO
Attività tecnica
MANSIONI
2
Attività in postura eretta prolungata
Attività in posizione seduta fissa
2
2
Posture incongrue per impiego di VDT
4
4
4
4
Ripetuti piegamenti e rotazione del busto
Lavori su scale, impalcature e pedane
4
Esposizione a rumore
Lavoro a bordo di mezzi di trasporto
Lavoro con utilizzo di attrezzature comportanti
vibrazioni o scuotimenti (Vibrazioni trasmesso al
sistema mano-braccio)
Lavoro con utilizzo di attrezzature comportanti
vibrazioni o scuotimenti (Vibrazioni trasmesso al
sistema corpo intero)
Lavoro con macchina mossa a pedale
Esposizione a sollecitazioni termiche estese
(ambienti severi caldi o severi freddi) e/o
esposizione a sbalzi termici > 10°C
Esposizione a discomfort termico
4
2
2
4
Esposizione a radiazioni non ionizzanti
Esposizione a radiazioni ottiche
Esposizione a radiazioni ionizzanti
Esposizione a rischio chimico
Esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni
Esposizione ad agenti biologici
Sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
Movimentazione manuale dei carichi
4
Sforzi fisici, colpi e urti
Rischio reazioni improvvise e violente
Lavoro notturno
Stress lavoro correlato
Pendolarismo
2
2
2
14
di
0
14