DISTRETTO CARTARIO (Capannori) Dati identificativi del distretto Il
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DISTRETTO CARTARIO (Capannori) Dati identificativi del distretto Il
Ecodistretti 2009 DISTRETTO CARTARIO (Capannori) Dati identificativi del distretto Il Distretto Cartario Lucchese occupa una superficie di circa 750 km2 e si estende su di un territorio di 12 (Capannori, Porcari, comuni1 Altopascio, Pescia, Villa Basilica, Borgo a Mozzano, Fabbriche di Vallico, Gallicano, Castelnuovo di Garfagnana, Barga, Coreglia Antelminelli, Bagni di Lucca), distribuiti fra le province di Lucca e Pistoia, nell’entroterra centrosettentrionale della Regione Toscana. Comuni interessati Numero di aziende Numero di addetti Capannori, Porcari, Altopascio, Pescia, Villa Basilica, Borgo a Mozzano, Fabbriche di Vallico, Gallicano, Castelnuovo di Garfagnana, Barga, Coreglia Antelminelli, Bagni di Lucca 133 6.000 Posto come importante crocevia fra le due grandi direttrici di scambio commerciale su gomma (l’autostrada A1 Firenze-Bologna e l’autostrada A12 GenovaLivorno) l’intero territorio vanta una buona raggiungibilità grazie a due fra i più importanti centri di scambio commerciale del Mediterraneo, il porto di Livorno e quello di La Spezia. Dal punto di vista morfologico l’area si caratterizza, nella parte nord, per la presenza di un esteso rilievo, le Alpi Apuane, che si inserisce tra il litorale marino e il retropaese appenninico e che forma, nella parte centro-settentrionale della Provincia di Lucca, una grande vallata inframontana (Media Valle e Garfagnana) percorsa dal sistema fluviale del Serchio. La zona a sud risulta invece caratterizzata da una ampia zona pianeggiante di tipo alluvionale (Piana Lucchese) che si estende sino al territorio pedecollinare pesciatino della Valdinievole. Alla ricchezza d’acqua e ai venti di tramontana, oltre che alla posizione baricentrica rispetto all’Italia e al bacino del Mediterraneo, può esser legata la tradizione secolare, risalente al XIII secolo, riguardante il Distretto Cartario. Le aree produttive e industriali più consistenti si sono sviluppate lungo l’autostrada da Lucca e Capannori fino a Porcari e Altopascio, in quanto beneficiarie della L. 635/1957 sulle aree depresse. Il settore cartario e cartotecnico del distretto comprende 133 imprese, con un numero di occupati superiore alle 6.000 unità. L’industria cartaria e cartotecnica rappresenta così, oltre il 50% dell’intero fatturato industriale e circa il 50% della forza lavoro impiegata in attività manifatturiere nell’intera Provincia di Lucca. Più del 20% delle imprese presenti può vantare un organico superiore ai 50 addetti. Il 30% di esse è costituito da cartiere che producono carta per ondulatori, tissue e cartoni per usi industriali, alimentari e imballi, mentre il restante 70% è costituito da cartotecniche. Accanto alle imprese del settore della carta, caratterizzate da un elevato know-how e un’alta specializzazione, sono presenti numerose altre attività manifatturiere e di servizi Delibera Consiglio Regionale n. 69 del 21/02/2000, Individuazione dei distretti industriali e dei sistemi prodottivi locali manifatturieri (…) 1 Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – I Ecodistretti 2009 legate a tutta la filiera produttiva ed appartenenti per lo più ai settori meccanico, elettrico, elettronico, con una forte integrazione verticale del ciclo produttivo. Attualmente la struttura dell’industria cartaria nel distretto è caratterizzata da una situazione dualistica. Convivono sia aziende di grandi dimensioni che fanno capo a grandi gruppi locali per il comparto del tissue, o a multinazionali per il comparto della carta per ondulatori e cartone ondulato, che aziende di piccole dimensioni a conduzione familiare. Si assiste sempre più negli ultimi anni ad operazioni di integrazione verticale. La tendenza a concentrare integrandosi a monte e a valle è un processo in forte espansione. Le aziende si sono integrate a monte rispetto al ciclo produttivo, acquisendo o costruendo una cartiera, o a valle, acquistando o costruendo un impianto di trasformazione. Tutto sommato l’integrazione consente di esercitare un maggiore controllo sul processo di creazione visto il forte impatto delle tecnologie e dei costi di trasporto. I fattori di competitività del distretto sono i seguenti: - alta specializzazione (produzione e trasformazione di carta tissue e carta per ondulatori) - elevato numero di imprese concentrate nell’area - elevato know-how delle maestranze - presenza nell’area di qualificati fornitori di tecnologie e servizi - presenza di centri di competenza per la formazione e il trasferimento dell’innovazione - posizione geografica baricentrica (rispetto all’Italia e al bacino del Mediterraneo) - tradizione secolare Descrizione del ciclo produttivo caratteristico e dei principali fattori d’impatto ambientale Prodotto finale La lavorazione della carta appartiene a 2 tipologie principali di produzione: a) la carta tissue, (circa 900.000 tonnellate l’anno) la cui percentuale di produzione locale corrisponde al 70% rispetto all’Italia, al 7% rispetto all’Europa. Da qui si realizzano prodotti per uso igienico-sanitario (carta tessuto, caratterizzata da bassa grammatura ed elevata assorbenza). b) la carta per ondulatori (circa 950.000 ton/anno), con una produzione del 40% a livello italiano e del 5% a livello europeo . Da qui si ricavano il cartone ondulato in fogli e le scatole in cartone ondulato. Ciclo di produzione Per la descrizione del ciclo produttivo caratteristico del distretto cartario si è fatto riferimento alle due lavorazioni tipiche, descrivendo separatamente il ciclo produttivo per l’ottenimento del tissue (da cellulosa) ed il ciclo per l’ottenimento di cartone e cartoncino. I processi di fabbricazione della carta tissue e dei cartoni, sono simili in linea generale, ma si differenziano nel particolare. La cartiera produce sempre delle bobine, di carta tissue o di cartoncino, che possono derivare da fibre primarie o secondarie; nel caso della carta tissue si utilizzano prevalentemente fibre vergini di cellulosa. A. PREPARAZIONE DEL TISSUE Il processo è distinto nelle seguenti fasi: 1. Preparazione impasti (stock preparation): dove avviene la miscelazione tra acqua e fibre vergini, la selezione e l’omogeneizzazione dell’impasto; 2. Formazione del foglio: l’impasto ottenuto viene distribuito su una tela al fine di formare un mantello di fibre; 3. Essiccamento: l’acqua in eccesso presente sulla tela viene allontanata; Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – II Ecodistretti 2009 4. Bobinatura: il foglio prodotto viene arrotolato e trasformato in bobina. Nel caso del tissue ottenuto dal macero è necessario aggiungere in testa al processo una sezione relativa alla selezione delle fibre, alla disinchiostrazione, ed all’eliminazione dei contaminanti. B. PRODUZIONE DI CARTONE E CARTONCINO: Il processo è distinto nelle seguenti fasi: 1. Preparazione impasti: similmente a ciò che avviene per il tissue; 2. Lavorazione in macchina continua: comprende le fasi di formazione del foglio e di essiccamento previste nel tissue. 3. Allestimento: ottenimento dei prodotti non planari come sacchetti e scatole, la prima fase è quella del taglio, 4. Sagomatura: necessaria per l’ottenimento dei prodotti tridimensionali, 5. Stampa: in cui si imprime un’immagine o una scritta sul prodotto finito, 6. Rilegatura: unione delle singole parti realizzate, per l’ottenimento del prodotto finito. Principali fattori di impatto ambientale Di seguito si riportano i principali fattori di impatto ambientale evidenziando aspetti ambientali collegati al processo produttivo così come emersi dal progetto LIFE Pioneer (si rimanda agli atti di tale progetto per eventuali dettagli). A tal proposito saranno riportati i valori di significatività così come identificati nel progetto citato distinguendo tali aspetti sia da un punto di vista relativo al ciclo produttivo, sia da un punto di vista territoriale rispetto alla localizzazione degli stabilimenti cartari (infatti la valutazione di significatività ha tenuto conto, tra le altre cose, anche della percezione ambientale della popolazione del territorio e delle fragilità ambientali) • CONSUMO DI MATERIE PRIME E MATERIALI AUSILIARI Le materie prime maggiormente utilizzate per la produzione delle cartiere del distretto sono la pasta di fibra vergine e il macero. Rilevanti sono anche i consumi di prodotti chimici come collanti e additivi. Consumo materie prime e materiali ausiliari VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ Piana di Lucca Media Valle TISSUE CARTONE TISSUE Non Non Non significativa significativa significativa Pesciatina CARTONE Mediamente significativa • EMISSIONI IN ATMOSFERA La produzione di energia termo-elettrica è la principale fonte di impatto ambientale per le emissioni in atmosfera. Per questo motivo negli ultimi anni, il distretto, si è impegnato nell’utilizzo del metano come combustibile a posto dell’olio combustibile. Le emissioni di CO presentano una variazione a seconda della tipologia di lavorazione, la CO2 sembra essere maggiormente emessa dalla lavorazione del tissue. Emissioni in atmosfera VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ Piana di Lucca Media Valle Pesciatina TISSUE CARTONE TISSUE CARTONE Mediamente Mediamente Mediamente Significativa significativa significativa significativa Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – III Ecodistretti 2009 Le emissioni di gas serra del settore cartario provengono principalmente dalle attività di produzione energetica e solo in minima parte si tratta di emissioni di processo. All’industria cartaria sono state assegnate dal PNA italiano 5,02 Mt CO2 per il 2005, 5,09 per il 2006 e 5,16 per il 2007, comprensivi di 0,58 Mt CO2 di riserva per gli impianti nuovi entranti, valida per l’intero primo triennio. Le quote sono state allocate secondo il principio delle emissioni storiche, utilizzando la media del periodo 20002003 come base storica. Nel sistema di scambio europeo, l’industria cartaria italiana si posiziona tra i settori compratori e costituisce un’eccezione a livello europeo in quanto, negli altri 24 paesi dell’Unione (a parte per la Lituania), il medesimo settore è risultato essere venditore di quote. • SCARICHI IDRICI Questo è storicamente uno degli aspetti ambientali sui quali le cartiere hanno maggiormente concentrato i loro sforzi con l’obiettivo di diminuire gli impatti provocati da tali aspetti. Negli anni settanta e ottanta, le emissioni in acqua, hanno provocato una progressiva riduzione dell’ossigeno nei corpi ricettori e l’immissione di composti contenenti cloro, proveniente dal processo di produzione della cellulosa bianchita. Per questo si sono sviluppati processi ECF (Elementary Chlorine Free) e TCF (Totally Chlorine Free) che impiegano biossido di cloro in modo combinato, ossigeo, perossido di idrogeno e azoto. Le cartiere pongono molta attenzione alla scelta di cellulose di tale tipo e grazie a ciò si è notevolmente ridotta la presenza di composti alogenati negli scarichi idrici. Le acque reflue di cartiera contengono per lo più contaminanti naturali quali la cellulosa, cariche minerali inerti e amidi. Per il distretto di Lucca non sono significative le misure dei composti alogenati, si hanno invece significative emissioni di fosforo e di azoto. Scarichi idrici VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ Piana di Lucca Media Valle Pesciatina TISSUE CARTONE TISSUE CARTONE Mediamente Significativa Mediamente Significativa significativa significativa • CONSUMI ENERGETICI Il cartario può essere definito come un settore ad elevato consumo energetico, il crescente ricorso alla produzione combinata di energia termica ed elettrica ha fatto salire il grado di efficienza energetica del settore e ha permesso lo svilupparsi della cogenerazione. Il settore oggi produce circa la metà di energia elettrica di cui necessita che per la quasi totalità proviene da processi di cogenerazione e in misura marginale da fonte idroelettrica. La lavorazione della carta da macero appare come attività a minore consumo energetico rispetto alla lavorazione del tissue, ma la quantità di vapore utilizzato risulta maggiore. Consumi energetici VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ Piana di Lucca Media Valle Pesciatina TISSUE CARTONE TISSUE CARTONE Non significativa Non significativa Non significativa Non significativa • PRELIEVI IDRICI L’acqua costituisce un elemento essenziale per la produzione della carta, data gli elevati consumi le cartiere hanno cercato di introdurre nuove soluzioni tecnologiche per migliorare l’efficienza d’impiego. Per quanto riguarda le fonti di prelievo, si può affermare che nella Piana di Lucca il ricorso ai pozzi è pressoché totale, mentre Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – IV Ecodistretti 2009 nell’altra area è spesso presente il prelievo da acque superficiali. Per questo motivo nella Piana di Lucca sono oggi più importanti i problemi relativi alla subsidenza. Consumi energetici VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ Piana di Lucca Media Valle TISSUE CARTONE TISSUE Non significativa Mediamente Non significativa significativa Pesciatina CARTONE Mediamente significativa • RIFIUTI Nel distretto si rilevano per importanza quantitativa due tipologie di rifiuti: 1. scarti del pulper che contengono fibre e cariche minerali fini non trattenute sul foglio al momento della formazione 2. fanghi degli impianti di depurazione che contengono perlopiù massa organica. Rifiuti VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ Piana di Lucca Media Valle TISSUE CARTONE TISSUE Non significativa Non Non significativa significativa Pesciatina CARTONE Mediamente significativa Infrastrutture e servizi in materia di ambiente ed energia Acque L’approvvigionamento idrico nel distretto è garantito da un gran numero di pozzi e sorgenti diffusi su tutto il territorio e, per questo motivo, da un livello ridotto dello sviluppo della rete acquedottistica. Per quanto riguarda la gestione dei servizi idrici, la maggior parte dei comuni del distretto ricade nell’ATO 1 Toscana Nord, ricadendo nell’ATO 2 Basso Valdarno solo i comuni di Capannori, Porcari, Altopascio, Villa Basilica e Pescia. • GESTIONE ESERCIZIO ACQUEDOTTI LUCCHESI (G.E.A.L S.P.A.) G.E.A.L. S.p.A. è una società per azioni operante nel settore del ciclo dell’acqua. Provvede alla gestione, manutenzione e progettazione delle reti e degli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione. 1. Acquedotto: nella piana di Lucca, la risorsa idrica è già disponibile a pochi metri dal suolo e nella Valle del Serchio c'è una grande disponibilità di sorgenti, per la maggior parte di tipo superficiale. L'acqua distribuita da G.E.A.L proviene prevalentemente da una serie di campo pozzi ubicati in prossimità del fiume Serchio; la restante, deriva da varie sorgenti presenti sul territorio. 2. Fognatura depurazione: l'impianto di depurazione centralizzato è costituito da un complesso di vasche, manufatti, tubazioni ed apparecchiature elettromeccaniche finalizzate alla riduzione, trasformazione di sostanze inquinanti complesse provenienti per mezzo dei collettori fognari dalle civili abitazioni e dalle attività di servizio, commerciali ed industriali presenti sul territorio comunale. L'impianto principale è quello della città di Lucca in località Pontetetto. Nel territorio distrettuale è presente una rete fognaria chiusa a valle, principalmente, dai sue depuratori consortili di Aquapur, nella piana lucchese, e del Consorzio Torrente Pescia, nella zona pesciatina, e, secondariamente, da moltissimi piccoli impianti sparsi sul il territorio, a volte di dimensioni e funzionalità ridotte e bassa qualità nel servizio. Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – V Ecodistretti 2009 • AQUAPUR MULTISERVIZI S.p.A. Aquapur è il gestore unico del servizio di depurazione nei Comuni di Altopascio, Capannori, Montecarlo e Porcari (Lucca) e frazioni del Comune di Lucca. Il servizio di Depurazione viene direttamente gestito dalla società in virtù di patti parasociali stipulati con le Amministrazioni Comunali. L'impianto di depurazione di Casa del Lupo di Porcari è stato realizzato per ricevere liquami di tipo misto industriali e civili. L' impianto in oggetto, può considerarsi basato su un trattamento di tipo chimico-fisico e biologico. Questo concetto, largamente utilizzato nel campo del trattamento delle acque industriali, si presta bene per la tipologia del liquame da trattare. Il trattamento di tipo biologico dei liquami è impostato secondo lo schema "classico" o "convenzionale"a fanghi attivi e miscelazione completa, articolato su due linee di trattamento. L’attività che Aquapur svolge nel depuratore di "Casa del Lupo" può essere distinta nei seguenti ambiti: 1. Depurazione di reflui, civili e industriali, allacciati alla pubblica fognatura; 2. Depurazione di rifiuti liquidi, civili e industriali, conferiti tramite autobotte da terzi; 3. Laboratorio di analisi a servizio dell'impianto di depurazione; 4. Manutenzione delle apparecchiature di processo e controllo; 5. Gestione dell’impianto di adduzione delle acque superficiali dal Canale Nuovo al Raffinatore, sito in località Casa del Lupo attraverso specifica condotta e controllo degli emungimenti delle utenze allacciate. Con il completo avviamento dell’impianto di adduzione delle acque provenienti dal Serchio (impianto meglio conosciuto con il nome di Tubone) all’inizio del 2006, l’attività di gestione di tale sistema di adduzione ha acquisito piena operatività. La gestione Aquapur riguarda il controllo della condotta, dell’ impianto di captazione e di grigliatura di Camigliano, e il coordinamento e le comunicazioni con le aziende allacciate (ad oggi otto), compresa la raccolta ed il riordino dei dati degli emungimenti. • CONSORZIO DEL TORRENTE PESCIA S.p.A. Nel 1981 il Consorzio inizia i lavori per la costruzione dell’impianto di depurazione centralizzato di Veneri che vede in breve, affiancati agli industriali, i Comuni di Villa Basilica e Pescia. Il Consorzio del Torrente Pescia S.p.A. ha ottenuto nel mese di Giugno del 2006 la Certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001, per la depurazione delle acque reflue industriali e civili. Per la depurazione delle acque industriali esiste, oltre all’impiantistica consortile, una famiglia di depuratori privati interni alle aziende, dedicati esclusivamente all’utilizzo produttivo e caratterizzati da una più alta efficienza rispetto alle gestioni in economia. Rifiuti Globalmente sono presenti sul territorio 56 strutture per il trattamento dei rifiuti, di cui: - 10 per lo smaltimento e recupero, di questo tipo fanno parte l’inceneritore di RSU (1.400 t/anno di rifiuti trattati) , un impianto di deposito preliminare di fanghi e terre di dragaggio (2.000 m3/anno), uno di stoccaggio e trattamento di oli alimentari ( 4.000 t/anno), due di rifiuti liquidi non pericolosi (730 t/anno), due di trattamento degli autoveicoli in demolizione, un impianto di trattamento di RSNP (100.000 t/anno), una stazione di messa in riserva e trattamento di RS e liquidi pericolosi (30.000), una stazione di trasferimento per RU, una stazione di travaso di rifiuti speciali e rifiuti urbani, un deposito preliminare di RS, e uno di stoccaggio Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – VI Ecodistretti 2009 provvisorio di RSP. 38 per il recupero, di questo tipo ci sono: nove impianti di messa in riserva, otto di recupero inerti, tre di recupero carta , tre di recupero fanghi da produzione di carta, quattro di recupero metalli, una stazione ecologica con produzione di CDR e altri impianti per il recupero di legno, carta, plastiche, vetro, scarti del cuoio, recupero fanghi da lavorazione della pietra, supporti stampa, toner, rifiuti urbani, rottamazione con recupero metalli . In totale sono trattate circa 973.000 t di rifiuti. 3 che svolgono entrambe le attività. - - Energia Su territorio distrettuale sono presenti 41 impianti idroelettrici. In termini di potenza installata questi sono prevalentemente suddivisi tra: • • ENEL Produzione (grande idroelettrico, ovvero centrali sopra i 10 MW), che contribuisce per il 78% della potenze installata totale, ENEL Green Power (mini-idroelettrico, ovvero centrali di potenza minore di 10 MW), che offre il 18% della potenza installata totale, mentre un contributo minore (il 4%) è fornito da autoproduttori, prevalentemente industrie, alcuni dei quali immettono parte dell’energia prodotta in rete. Gli impianti di ENEL interessano, influenzandosi direttamente o indirettamente attraverso l’utilizzo dei medesimi corsi d’acqua o di rami fra loro connessi, le seguenti aree comunali: • per l’impianto di Torrite: Castelnuovo, Vagli di Sotto e Careggine; • per l’impianto Gallicano: Gallicano e Vergemoli, • per l’impianto di Pian della Rocca: Borgo a Mozzano; • per l’impianto di Vinchiana: Lucca e Borgo a Mozzano. Gli impianti ERGA interessano l’area di Sillano (3 impianti), Vagli di Sotto e Minacciano (impianto di Fabbriche), Castiglione (Villico), Castelnuovo e Pieve a Fosciana ( Castelnuovo), Bagni di Lucca (Lima), Coreglia Antelminelli (Ania), Camaione (Lombrici). Molte aziende integrano l’approvvigionamento di corrente elettrica da rete, attraverso sistemi di generazione semplice da combustibile (una quota parte dell’energia di combustione viene trasformata in sola energia elettrica) o attraverso sistemi di cogenerazione (sfruttando l’energia di combustione sia per la produzione di energia elettrica che per la produzione di energia termica). L’industria cartaria è particolarmente vocata all’utilizzo della cogenerazione (elevato fabbisogno di calore di processo a media temperatura e notevole costanza della domanda elettrica e termica). Trattandosi di strutture per la maggior parte collocate all’interno di aziende del settore cartario, ad eccezione di un impianto di grandi dimensioni di proprietà della Edison, le dimensioni medie delle installazioni risultano medio-piccole, con una distribuzione piuttosto diffusa piuttosto disomogeneamente sul territorio. Includendo in particolare alla presenza del sito Edison (che genera il 43% dell’energia totale), gli impianti dislocati sul Comune di Porcari contribuiscono infatti in misura sostanziale, attraverso una quota prossima all’70%, alla produzione della potenza totale prodotta distrettuale. L’energia utile complessivamente fornita ammonta così a 2.773.812 MWh. La tecnologia più spesso adoperata, grazie soprattutto ai minor costi e alla maggiore semplicità di inserimento ambientale rispetto alle forme di cogenerazione basate sulla termovalorizzazione di rifiuti e biomasse, risulta costituita da impianti a turbogas alimentati a gas naturale. Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – VII Ecodistretti 2009 Servizi LUCENSE, Società Consortile per Azioni no profit, è finalizzata alla promozione dello sviluppo del sistema economico lucchese, in particolare attraverso progetti di ricerca applicata e di innovazione, azioni di trasferimento tecnologico e servizi innovativi. Il Centro Qualità Carta, divisione operativa della LUCENSE S.C.p.A, è un laboratorio di prova indipendente, che opera nel settore dei prodotti cartari e cartotecnici, per l'esecuzione delle principali prove su carta, cartone, cartone ondulato e imballaggi in cartone ondulato. Il Centro svolge attività di: analisi e attestazione di conformità di cartone ondulato, imballaggi in cartone ondulato, cartone e cartoncino, carta per ondulatori, carta per usi diversi, carta per uso igienico-sanitario; consulenza e assistenza per la definizione delle modalità di verifica e taratura di strumenti di laboratorio per prove su carta e cartone; formazione e addestramento del personale; supporto per la progettazione, costituzione e gestione di laboratori aziendali. Diffusione di tecnologie più pulite L’industria cartaria lucchese può vantare alcuni primati nazionali nell’ambito dell’impiego delle tecnologie e dei risultati per la riduzione dell’impatto ambientale: • Leader nello sviluppo e nell’utilizzo di tecnologie per la produzione di carta per ondulari con fibre recuperate • Leader nella riduzione di consumi di acqua per la produzione di carta attraverso le migliori tecniche disponibili descritte nel documento BREF per l’industria della carta e della pasta carta (Progetto Paperbref: www.paperbref.info) • Leader per la sperimentazione di una metodologia per portare alla registrazione volontaria EMAS l’intero Distretto (Progetto Life Pioneer: www.life-pioneer.info) Ad esempio, diverse imprese del distretto si sono convertite alle fonte di energia alternativa (ad es. Delicarta S.p.A.), piazzando pannelli solari sul tetto dell’azienda o producendo energia elettrica a vapore con impianti di cogenerazione (ad es. SOFFASS S.p.A). Il distretto oggi produce circa la metà di energia elettrica di cui necessita che per la quasi totalità proviene da processi di cogenerazione e in misura marginale da fonte idroelettrica. Certificazioni/registrazioni ambientali Le organizzazioni certificate secondo la norma ISO 14001 nel distretto sono 13 (n.20 siti): Azienda Località Certificato Cartiera di Varo S.p.a. (Produzione di carta tissue in bobine a partire da carta vergine e/o riciclata) Cartografica Galeotti S.p.A. (Progettazione e produzione di scatole in cartoncino teso e ondulato) KAPPA PACKAGING SPA (Progettazione e produzione di cartone ondulato e di scatole in cartone ondulato) DELICARTA S.p.A. CARTIERA (Produzione di carta tissue in pua cellulosa. Produzione ad uso interno di energia elettrica e vapore con impianto di cogenerazione) SCA PACKAGING ITALIA S.p.A. - Cartiera di Lucca (Progettazione e produzione di carta per ondulatori da Capannori (LU) 29/12/2003 26/11/2009 31/12/2005 03/02/2009 01/04/2001 22/05/2010 29/12/2000 29/12/2009 [n.2 siti] Capannori (LU) Capannori (LU) Porcari (LU) Porcari (LU) - 23/02/2001 19/01/2012 Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – VIII Ecodistretti 2009 carta da macero) SOFFASS S.p.A (Produzione di carta tissue in pura cellulosa con impianto di cogenerazione di energia elettrica e vapore) ONDULATI GIUSTI SPA (Produzione di fogli in cartone ondulato) INDUSTRIE CARTARIE TRONCHETTI S.p.a. (Produzione e trasformazione di carta tissue) CARTIERA CARMA S.R.L. - Divisione Cartiera (Produzione di carta tissue in bobine a partire da cellulosa vergine) INDUSTRIE CARTARIE TRONCHETTI S.p.A. (Produzione e trasformazione di carta tissue) SMURFIT KAPPA ITALIA S.p.A. (Produzione di cartone ondulato. Sviluppo e produzione di scatole di cartone ondulato.) CORSONNA S.p.A (Produzione di cartone ondulato, sviluppo e produzione di scatole in cartone ondulato) TOSCOPAPER S.p.A. (Produzione di bobine di carta per cartone ondulato a partire da carta da macero, con autoproduzione di energia elettrica mediante impianto di cogenerazione.) [n.2 siti] Porcari (LU) 02/03/2004 02/03/2010 Altopascio (LU) 19/06/2006 18/06/2009 05/04/2003 05/04/2009 30/09/2005 27/09/2011 Coreglia Antelminelli (LU) Pescia (PT) Borgo a Mozzano (LU) Altopascio (LU) [n.2 siti] Lunata Capannori (LU) [n.2 siti] Ponte Allania (LU) [n.2 siti] Castelvecchio Pascoli (LU) Ponte a Moriano (LU) 05/04/2003 05/04/2009 01/04/1995 11/06/2009 01/01/1997 18/12/2011 05/12/2006 04/12/2009 Fonte: Sincert (aggiornato al 31/01/2009), codice EA 07 (Prodotti della pasta-carta, della carta e dei prodotti in carta) Le aziende del distretto registrate EMAS sono dieci: Azienda Località Registrato ALCE S.p.A. Bagni di Lucca (LU) 22/05/2007-31/01/2010 Cartiera Lucchese S.p.A Lucca 11/04/2006-14/11/2008 SCA Packaging Italia S.p.A. Porcari (LU) 23/02/2006-31/01/2009 Georgia Pacific Italia.S.r.l. Castelnuovo di Garfagnana (LU) 18/05/2006-28/02/2009 Mondialcarta S.p.A. Borgo a Mozzano (LU) 11/04/2006-28/02/2009 Toscopaper S.p.A. Lucca 03/10/2007-20/12/2009 Cartiera Kartocell srl Porcari (LU) 23/02/2006-31/12/2008 Cartiera S. Rocco Villa Basilica (LU) 23/04/2007-28/06/2009 Cartografia Galeotti S.p.A. Capannori (LU) 23/02/2006-03/02/2009 Delicarta S.p.A. Cartiera Porcari (LU) 23/02/2006 21/12/2008 Fonte: ISPRA (aggiornato a febbraio 2009) Con il progetto Pioneer si ha cercato di implementare i passi perché il distretto potesse ottenere la Registrazione EMAS, così da dare una base comune per tutte le organizzazioni che intendessero utilizzare le risorse collettive e l’approccio cooperativo per aderire ad EMAS singolarmente. Il 19 settembre 2008 il Comitato Ecolabel Ecoaudit Sezione Emas Italia ha rilasciato l'attestato al Soggetto Promotore dell'Ambito Produttivo Omogeneo Distretto Cartario di Capannori per aver attivato iniziative a livello locale di promozione e diffusione di EMAS e di creazione delle sinergie necessarie sia per l'adesione delle aziende allo schema del Regolamento sia per il miglioramento ambientale dell'Ambito Produttivo Omogeneo nel suo complesso. Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – IX Ecodistretti 2009 Il Progetto è stato promosso dalla Provincia di Lucca con il supporto tecnico e scientifico dello IEFE (Istituto di Economia delle Fonti di Energia e dell’Ambiente) dell’Università Bocconi e Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Pisa. I soggetti coinvolti nel progetto, oltre al proponente e alle due Università, sono i Comuni di Capannori, Porcari, Viareggio, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano e Camaiore, l’Associazione degli Industriali della Provincia di Lucca e l’Associazione Libera degli Artigiani (Confartigianato) sede di Lucca. Politiche di prodotto Il distretto cartario di Capannori è un luogo dove s’è fatta la storia della certificazione ambientale di prodotto, giacché nel 1998 è stata ottenuta la prima Ecolabel nazionale per il gruppo di prodotti tessuto-carta. Numerose sono le imprese cha hanno ottenuto la certificazione europea Ecolabel per i loro prodotti: Gruppo di prodotti Azienda Località Carta per copia e carta grafica Converting Santa Caterina Srl Lucca Cartiera Carma S.r.l Pietrabuona (PT) 10 Cartiera Lucchese S.p.A Diecimo (LU) 31 CDM Paper Group Pescia (PT) / Porcari (LU) 2 Celtex S.p.A. Serravalle Pistoiese (PT) 1 Tessuto-carta N. prodotti 6 Delicarta S.p.A. Porcari (LU) Eurovast S.p.A. Borgo a Mozzano (LU) 10 3 Industrie Cartarie Tronchetti spa Borgo a Mozzano (LU) 3 SCA Hygiene Products S.p.A. Carraia (LU) 2 Trascarta S.p.A. Capannori (LU) 2 TOT: 70 Fonte: ISPRA (aggiornato a febbraio 2009) Nel distretto cartario è presente una tra le prime cartiere italiane, il Gruppo Cartiera Lucchese, ad ottenere le certificazioni FSC e PEFC, relative all'uso di fibre di cellulosa provenienti da foreste gestite con criteri di tutela di carattere etico, sociale ed ambientale. Nessun prodotto del distretto ha la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD). Non esiste nel distretto un marchio di qualità ambientale che caratterizzi i prodotti del distretto. Controlli ambientali Il dipartimento provinciale ARPAT di Lucca supporta le iniziative inerenti l’Area Critica Distretto Cartario, dove si registra però la mancata attuazione dell’Accordo di Programma integrativo per quanto attiene alla risorsa idrica ed alla subsidenza. Inoltre a continuare lo specifico monitoraggio attivato in base a tale accordo e concernente in particolare la presenza negli scarichi e nelle acque superficiali di sostanze pericolose, opera per favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati in tale Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – X Ecodistretti 2009 accordo ed in primo luogo la soluzione dei problemi ambientali derivanti dagli scarichi del comparto cartario, con particolare riferimento al potenziamento ed alla riduzione degli impatti derivanti dal depuratore di Casa del Lupo in Comune di Porcari. Il Dipartimento destina una parte significativa delle proprie risorse ad attività di controllo e monitoraggio relative all’area territoriale su cui insiste il Distretto Cartario: - Convenzione con la Provincia di Lucca ed i Comuni di Capannori, Porcari e Viareggio per la gestione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. - Piano di monitoraggio previsto dall’accordo di programma concernente la ditta ALCE di Fornoli, sottoscritto tra Ministero dell’Ambiente, Enti Locali e ARPAT - Progetto “Serial-wellfir” cofinanziato dal Programma LIFE Ambiente, finalizzato al risanamento dei campi pozzi ubicati in prossimità del fiume Serchio, interessati da fenomeni di contaminazione da erbicidi, si concluderà nell’agosto 2007. - Convenzioni varie (con la Provincia de Lucca e con i Comuni) per il supporto alla redazione dei piani di risanamento acustico. Livello di conflittualità ambientale Nel territorio sono presenti fenomeni significativi di conflittualità ambientale connessi agli aspetti e impatti ambientali delle imprese del sistema produttivo locale caratteristico, come riassunto in tabella. Tipologia e motivi del conflitto ambientale Localizzazione nuovi insediamenti industriali Localizzazione infrastrutture depurazione acque Localizzazione infrastrutture trattamento rifiuti Localizzazione infrastrutture produzione energia Fenomeni persistenti di inquinamento aria, acqua o suolo generato dalle imprese (proteste, denunce, azioni legali, ecc.) Fenomeni occasionali di inquinamento aria, acqua o suolo generato dalle imprese (proteste, denunce, ecc.) Localizzazione nuove infrastrutture di trasporto connesse alle esigenze delle imprese del SPL 1 2 X X 3 4 X X X X X La crocetta indica la tipologia di conflittualità e il suo grado di intensità (1=assente o poco rilevante; 2=basso; 3=medio; 4=elevato) Promozione di strumenti innovativi di gestione ambientale Presenza Tipologia iniziative nel SPL X Attestazione EMAS di Ambiti Produttivi Omogenei Sportelli/osservatori informativi ambientali per le imprese Bilanci/Report/Analisi ambientali territoriali del SPL Progetti per la definizione di marchi di qualità ambientale X Sperimentazione di nuove tecnologie ambientali Diffusione delle analisi ambientali del ciclo di vita dei prodotti (LCA) X Accordi volontari e inserimento di criteri legati alla prevenzione dell’inquinamento Indicatori ambientali nelle imprese Contabilità economico-ambientale nell’area o nelle singole imprese X Progetti sull’integrazione ambiente e sicurezza Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – XI Ecodistretti 2009 Descrizione 1) PROGETTO PAPERBREF Come detto in precedenza, il progetto è nato per supportare l’applicazione dell’IPPC (“Integrated Pollution Prevention and Control”, e riguarda la prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento) nell’industria europea della carta. Si focalizza sulla riduzione del consumo idrico nel processo di produzione della carta ed intende aiutare le cartiere nell’interpretazione ed applicazione delle linee guida suggerite dal documento BREF (Best REFerence document), un documento elaborato in sede europea per fornire consigli pratici ed informazioni sulle migliori tecniche disponibili in ogni settore industriale per il miglioramento dl’impatto ambientale. 2) PROGETTO BIOVIT & DULVIT Il progetto è nato per individuare specie e varietà di oleaginose atte alla produzione di oli lubrificanti per le diverse esigenze dell’industria toscana, nello specifico ha riguardato i comparti: tessile, conciario e cartario. In quest’ultimo si sono attuate potenziali applicazioni dell’olio girasole alto oleico nella produzione di carte tissue (igieniche, tovaglioli, fazzoletti e rotoli da cucina). Obiettivi: L’impiego di prodotti oleanti a dispersione, in alcune fasi del processo di produzione industriale, determina gravi problemi d’inquinamento dell’aria e delle acque superficiali anche in alcune aree industriali della Toscana Occidentale con particolare riferimento al settore conciario e tessile. Una soluzione a queste problematiche potrebbe essere fornita dall’uso di oli di origine vegetale opportunamente formulati, in sostituzione dei prodotti sintetici attualmente sul mercato. La proposta prevede lo studio e lo sviluppo di tale prospettiva attraverso l’organizzazione di una filiera agroindustriale per la produzione, a livello pre-applicativo, di nuovi formulati oleanti biodegradabili ed atossici e la loro sperimentazione presso alcuni dei maggiori distretti industriali toscani in sostituzione di prodotti sintetici. I risultati ottenuti: • i formulati a base di oli vegetali sono stati inseriti nel ciclo produttivo tessile, conciario e cartario senza alcuna modifica né di impianto né di processo, con performances analoghe o migliori di quelle ottenute dagli oli a base minerale; • i bio-formulati hanno evidenziato minor impatto ambientale e migliore biodegradabilità, • dal punto di vista economico, i biolubrificanti si collocano sul mercato a prezzi di utilizzazione di poco superiori a quelli dei prodotti convenzionali; • nelle attuali condizioni di prezzo delle materie prime, la diffusione di questi prodotti (e della relativa filiera) è condizionata dall’interesse dei consumatori nei confronti di prodotti di qualità e dall’adozione di politiche locali di sviluppo economico sostenibile. 2) ARAC: PROGETTO ARIA ED ACQUA Il progetto riguarda il trasferimento industriale di nuove tecnologie individuate nei settori cartario, tessile e conciario, e nell'industria galvanica e chimica. Gli obiettivi sono l’individuazione, validazione e diffusione di tecnologie per la riduzione della pressione antropica sull'ambiente, in particolare nei seguenti ambiti: - tutela, corretto uso ed economie delle risorse idriche; - riduzione dell'inquinamento ambientale, con particolare riferimento all'atmosferico. Il coordinatore è stato Tecnotessile - Società Nazionale di Ricerca Tecnologica di Prato e i partners ione Industriale Pratese, aziende dei settori tessile, cartario, conciario, chimico. 3) PROGETTO INDICA Si tratta di un progetto che affronta diverse esigenze di innovazione, ritenute prioritarie dal distretto cartario ed articolato in tre aree di intervento: Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – XII Ecodistretti 2009 1. ambiente, nello specifico valutazione dell'utilizzo dell'acqua e predisposizione di alcune linee guida per la riduzione dei consumi idrici; 2. manutenzione, ossia sviluppo di metodologie tarate sulle specifiche esigenze del settore cartario; 3. sicurezza, tramite la messa a punto di un simulatore di guida del carrello elevatore impiegato per l'addestramento del personale. Il progetto ha dato buoni risultati in termini di capacità di soddisfare le esigenze delle imprese, con particolare riguardo per il numero di imprese che possono beneficiare dei risultati; c'è stata una buona congruenza tra costi e obiettivi del progetto, una buona quota di compartecipazione finanziaria da parte di soggetti privati a dimostrazione delle potenzialità di sfruttamento economico dei risultati. Il tema di ricerca si è dimostrato assolutamente attuale per quanto riguarda la sicurezza degli ambienti di lavoro e degli impianti; il grado di innovazione è risultato più che sufficiente. Fonti informative ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) ASCIT Servizi Ambientali S.p.A. Centro Qualità Carta (CQC) Consorzione del Torrente Pescia (www.torrentepescia.it) Distretto cartario Capannori Gestione Esercizi Acquedotti Lucchesi (GEAL S.p.A.) ISPRA Lucense SCpA Portale distretti industriali italiani (www.distretti.org) Progetto Life Pioneer Provincia di Lucca Regione Toscana Sincert Sistema Ambiente S.p.A. Società Aquapur Multiservizi S.p.A (www.aquapur.it) Scheda distretto cartario di Capannori– rev 01 del 05/05/2009 – XIII