24. relazione vegetazionale

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24. relazione vegetazionale
COMUNE DI GARESSIO
Committente: Simic s.p.a.
Camerana (CN) via Vittorio Veneto P.iva 02121640045
Costruzione ed esercizio di un impianto eolico in località
Bric Meriano, Garessio ( CN)
RELAZIONE VEGETAZIONALE
Dott. For. Gianni Mao
Ormea
MARZO 2014
1
1.
PREMESSA ........................................................................................................................................... 3
2.
METODOLOGIA D'INDAGINE.......................................................................................................... 3
2.1.
2.1.1.
Individuazione dell'area di impatto diretto.................................................................................. 3
2.1.2.
Indagine bibliografica ................................................................................................................ 4
2.2.
3.
INDAGINI SUL CAMPO - REDAZIONE DELLE CARTE DELL’USO DEL SUOLO E DELLA VEGETAZIONE ......... 4
VEGETAZIONE E FLORA .................................................................................................................. 5
3.1.
4.
INDAGINE PRELIMINARE .................................................................................................................. 3
CARATTERI VEGETAZIONALI DELL’AREA DI IMPATTO DIRETTO .......................................................... 5
3.1.1.
Aspetti vegetazionali e floristici dell’area di impatto diretto........................................................ 5
3.1.2.
Formazioni boschive ed arbustive............................................................................................... 6
3.1.3.
Praterie e pascoli ....................................................................................................................... 8
ECOSISTEMI...................................................................................................................................... 10
4.1.
FAGGETE ACIDOFILE ...................................................................................................................... 11
4.2.
RIMBOSCHIMENTI DEL PIANO MONTANO ......................................................................................... 11
4.3.
BOSCAGLIE DI INVASIONE DEL PIANO MONTANO ............................................................................. 12
4.4.
PRATO – PASCOLO A BARACHIPODIETO .......................................................................................... 12
2
1.
PREMESSA
Il presente documento è stato predisposto, per analizzare lo stato di fatto relativo agli aspetti
vegetazionali e forestali dell’area ove è prevista la realizzazione di un impianto eolico in
località Bric Meriano, Garessio ( CN)
Lo studio intende approfondire gli aspetti connessi alla vegetazione ed agli habitat ad essa
collegati, individuando le tipologie presenti sull’area direttamente interessata dalle opere in
progetto.
Compongono lo studio la presente relazione, la Carta dell’uso del suolo e la Carta della
vegetazione che traducono graficamente le risultanze delle indagini descritte nei paragrafi che
seguono.
2.
METODOLOGIA D'INDAGINE
Lo studio per la redazione dell'inquadramento vegetazionale del sito in oggetto è stato
condotto secondo le seguenti fasi operative:
•
Indagine preliminare:
-
Recepimento del poligono relativo all’area d’intervento diretto individuato
fornito dallo Studio incaricato della progettazione.
-
Fotointerpretazione, analisi delle cartografie tematiche disponibili e redazione
della carta delle occupazioni del suolo da utilizzare come carta di campagna
per la definizione delle carte dell’uso del suolo e della vegetazione.
-
Indagine sul campo: suddivisione del territorio esaminato in categorie di
coperture del suolo e individuazione per le aree boscate dei tipi forestali.
•
Redazione della carta d’uso del suolo e della carta della vegetazione.
2.1.
Indagine preliminare
2.1.1.
Individuazione dell'area di impatto diretto
La soluzione prospettata nel progetto consente di delimitare l'area d’impatto diretto nel tratto
di crinale, in
un'area compresa tra il Bric Meirano e il Costone soprastante l'ormai
abbandonata Cascina Buscaglia nel Comune di Garessio (CN), interessando una superficie
complessiva di circa 21.018 mq.
Si tratta di un’area che comprende la fascia degli scavi relativi alle opere in progetto e
l’immediato intorno interessato dal transito dei mezzi di cantiere.
3
L'individuazione di tale area, riportata sulle carte tematiche allegate alla presente relazione è
funzionale alla definizione delle componenti vegetazionali presenti.
2.1.2.
Indagine bibliografica
La ricerca bibliografica è stata rivolta alla caratterizzazione vegetazionale del sito in progetto
e a tal fine sono stati utilizzati come fonte bibliografica di base i seguenti documenti:
- I Tipi Forestali del Piemonte (Ipla -Regione Piemonte)
- Piano Forestale Territoriale Area forestale 13 (Valli Tanaro, Mongia, Cevetta e Langa
cebana) (cartografia tematica)
- Guida alle specie spontanee del Piemonte. Alberi e arbusti (Ipla - Regione Piemonte)
- Guida al riconoscimento di ambienti e specie della Direttiva abitata in Piemonte (Regione
Piemonte)
2.2.
Indagini sul campo - redazione delle carte dell’uso del suolo e della
vegetazione
Per la redazione della “carta di campagna” sono state consultate le fotografie aeree (volo 2010
Bing Maps), le ortofotocarte della Regione Piemonte e le cartografie realizzate da I.P.L.A.
per la realizzazione del Piano Territoriale Forestale Area n. 13.
Lo studio della vegetazione condotto analizzando la bibliografia disponibile è stato
completato effettuando rilevamenti sul sito nel corso dei sopralluoghi compiuti tra settembre e
ottobre dell’anno 2013.
La carta di campagna è stata utilizzata nel corso dei sopraluoghi consentendo l’aggiornamento
sulle utilizzazioni dei suoli nell’area interessata. Il risultato è tradotto nella Carta delle
coperture del suolo, allegata alla presente relazione.
Le cenosi vegetali individuate con la fotointerpretazione e l'ausilio delle carte tematiche, sono
state cartografate nella Carta della vegetazione, allegata al presente studio.
La scala adottata per entrambe le carte è quella al 5000 utilizzando per entrambe come base la
Carta Tecnica Regionale.
La scelta è funzionale alla rappresentazione di tutta l'area in un formato di dimensioni
contenute e con un dettaglio sufficiente a una rappresentazione significativa della componente
vegetazionale del tratto vallivo indagato.
Per consentire un’agevole lettura della carta della vegetazione pur adottando una
compartimentazione, secondo la classificazione messa a punto dall'I.P.L.A.
in base a
categorie che sono unità puramente fisionomiche raggruppanti più tipi affini , è stata utilizzata
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una legenda semplificata di più immediata comprensione, rimandando la descrizione più
dettagliata al testo della presente relazione.
Le risultanze ottenute dalle indagini sopraccitate risultano le seguenti:
21.018 m2 così suddivisi:
- Superficie dell’area di intervento diretto
- Viabilità esistente
9.018 m2
- Aree a prevalente copertura erbacea
5.190 m2
- Superficie boscata
6.812 m2
3.
VEGETAZIONE E FLORA
3.1.
Caratteri vegetazionali dell’area di impatto diretto
Le formazioni vegetali osservate nell’area esaminata sono state distinte secondo la
classificazione dei tipi forestali del Piemonte, messa a punto dall’I.P.L.A. nell'ambito della
Pianificazione Forestale attraverso la redazione dei Piani Forestali Territoriali, e secondo la
classificazione degli ambienti individuata dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE in Piemonte.
Sono stati inoltre effettuati caratterizzazioni floristiche in corrispondenza dell’area
direttamente interessata dalla realizzazione dell’impianto.
Negli ambienti boscati interessati dall’intervento si è proceduto a effettuare anche una
caratterizzazione forestale dei popolamenti individuati.
E’ stato comunque possibile definire con sufficiente precisione la composizione
vegetazionale delle aree analizzando la bibliografia disponibile e alcuni dati già in possesso.
La nomenclatura scientifica adottata nel presente studio è quella proposta in Pignatti (1982),
valida per la flora italiana.
Di seguito vengono descritti i tratti interessati dall'intervento, identificabili mediante i
toponimi e i cromatismi della carta della vegetazione allegata al presente studio.
3.1.1.
Aspetti vegetazionali e floristici dell’area di impatto diretto
L’analisi della vegetazione dell’area ha permesso di identificare le tipologie sotto riportate,
caratterizzanti ambienti di bosco e ambienti di prateria e pascolo:
§
Faggeta oligotrofica
sup. 3.573 mq
§
Rimboschimento del piano montano – var. a conifere miste
sup. 339 mq
§
Corileto di invasione – var. con latifoglie varie
sup. 2.900 mq
§
Prato-pascolo Brachipodieto
sup. 5.190 mq
5
3.1.2.
Formazioni boschive ed arbustive
3.1.2.1.
Faggeta oligotrofica
Individuato come tipo forestale FA60Xe FA60G (var. con rovere) CORINE Biotopes 41.171
NATURA 2000 9110.
Presente soprattutto nell’area compresa fra il le Case Givasso ed il Bric Meriano ed in
prossimità della Cascina Buscaglia complessivamente occupa una superficie di circa 3.573
mq.
Trattasi di popolamenti a prevalenza di faggio con presenza limitata di rovere e altre latifoglie
eliofile pioniere quali pino silvestre, betulla e nocciolo.
Dall’analisi di campagna eseguita è emersa la presenza di un unico tipo strutturale il ceduo
adulto con matricine.
Sono cenosi in conversione naturale per il progressivo invecchiamento.
La caratterizzazione dendrometrica, effettuata mediante una valutazione visiva ed analizzando
rilievi dendrometrici effettuati nella zona per precedenti lavori risulta essere:
Numero piante: 2.185/ha
Area basimetrica: 34,3 m2/ha Diam. medio 14,1 cm
Volume: 231mc/ha
Il faggio è quasi in purezza con una sporadica presenza di rovere, pino silvestre e latifoglie
minori quali betulla, sorbo degli uccellatori, maggiociondolo e raro larice.
L’analisi vegetazionale ha rilevato la presenza delle seguenti specie:
Fagus sylvatica
Salix caprea
Pinus sylvestris
Corylus avellana
Betula pendula
Sorbus aucuparia
Sorbus aria
Lathyrus montanum
Quercus petrea
Avenella flexuosa
Pteridium aquilinum
Luzula pedemontana
Luzula nivea
Prenanthes purpurea
3.1.2.2.
Rimboschimento del piano montano – var. a conifere miste
Individuato come tipo forestale RI20H CORINE Biotopes 83.31.
Presenti in due corpi: il primo nei pressi del secondo tornante della viabilità di accesso verso
il Bric Meriano, il secondo fra il palo 4 ed il palo 5; complessivamente occupano una
superficie di circa 339 mq.
L’assetto strutturale e la fustaia coetanea monoplana.
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La caratterizzazione dendrometrica, effettuata mediante una valutazione visiva stimando la
densità ed il diametro medio che risultano essere:
Numero piante: 1100/ha
Area basimetrica: 36 mq/ha Diam. medio 25/35 cm
Volume: 250 mc/ha
Trattasi di popolamenti artificiali dove prevalgono il larice, l’abete rosso e l’abete bianco.
Evidenziano assenza di sottobosco a causa dell’eccessiva copertura esercitata dalle chiome
delle conifere.
Tra le specie riscontrate si è rilevata la presenza di:
Larix dedcidua
Salix caprea
Pinus sylvestris
Betula pendula
Corylus avellana
Abies alba
Sorbus aucuparia
Sorbus aria
Picea excelsa
3.1.2.3.
Corileto di invasione – var. con latifoglie varie
Individuato come tipo forestale BS40A, CORINE Biotopes 31.8C.
Tipologia distribuita a macchia soprattutto nei pressi del Bric Meriano nel tratto compreso fra
il palo 4 ed il palo 7 per una superficie complessiva di 2.900 mq, lambisce le aree a pratopascolo. Sono formazioni arbustive pioniere a dominanza di nocciolo e in mescolanza con
rade specie arboree. Sono formazioni a struttura irregolare che progressivamente invadono le
aree un tempo pascolate. La composizione specifica è molto eterogenea, si registra in
particolare la presenza di :
Corylus avellana
Salix caprea
Pinus sylvestris
Betula pendula
Sorbus aria
Sorbus aucuparia
Larix dedcidua
Quercus pubescens
Trattandosi di popolamenti essenzialmente allo stato arbustivo si è ritenuto opportuno non
effettuare rilievi dendrometrici in quanto poco significativi.
7
3.1.3.
Praterie e pascoli
I riilevi hanno evidenziato sostanzialmente la presenza di un'unica formazione prativa il
Brachipodieto
3.1.3.1.
Brachipodieto
Classificazione CORINE 34.322 NATURA 2000 6210
Tipo pastorale caratterizzato dalla presenza di Brachypodium rupestre; trattasi di popolamenti
erbaceei assai poveri, derivanti quasi sempre da evoluzione di mesobrometi su suoli a scarsa
fertilità; nel piano montano rappresentano lo stadio preforestale delle praterie secondarie,
derivante dal generale abbandono delle pratiche pastorali. Nel caso in esame il brachipodio
tende a divenire esclusivo, accompagnandosi con altre specie erbacee quali Bromus erectus,
Festuca gr. rubra, Pteridium aquilinum con arbusti come Calluna vulgaris, Juniperus
communis, Corylus avellana e specie arboree come Pinus sylvestris, (abbondante), Quercus
pubescens e Betulla pendula a testimonianza della progressiva evoluzione verso cenosi
arbustive ed arboree.
Le formazioni a brachipodio presentano comunque un modesto potenziale produttivo con un
aspetto qualitativo dell’erba carente per il notevole accumulo di parti morte che spesso
caratterizza questa specie.
Tra le specie riscontrate si è rilevata la presenza di:
Brachypodium rupestre
Festuca gr. ovina
Agrostis tenuis
Carex sempervirens
Trifolium alpestre
Ranunculus gr. mntanus
Helianthenum nummularium
Anthoxanthum gr. Odoratum
Bromus erectus
Thymus gr. Serpyllum
Corylus avellana
Pinus sylvestris
Betula pendula
Quercus pubescens
Juniperus communis
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Alla luce di quanto esposto, l’intervento nel suo complesso interesserà la seguente copertura
vegetale:
Tipologia
Bosco ceduo
adulto/invecchiato
Bosco di alto
fusto
Bosco di
neoformazione
Prati pascoli
Sup.
Specie prevalente
(mq)
n.
Massa
piante
asportata (mc)
3.573
Faggio
780
82,5
339
Abete rosso, larice, abete bianco
37
8,4
425
15
1.242
105,9
Nocciolo, salicone, pino silvestre,
2.900
betulla, sorbo montano, sorbo degli
uccellatori
5.190
TOTALE 12.002
Si allega infine una tabella di raffronto tra le Categorie forestali interessate dall’intervento e
quelle presenti nel Comune di Garessio e nell’intera Val Tanaro. Dall’analisi dei dati riportati
emerge l’esigua percentuale di superficie boscata sottratta rispetto a quella presente negli
ambiti territoriali considerati.
Categoria forestale
Faggeta
oligotrofica
Rimboschimenti
del piano montano
Boscaglie di
invasione
Sup.
Sup. nel
Percentuale
Sup. nella
Percentuale
intervento
Comune di
sup.
Val Tanaro
sup.
(Ha)
Garessio
intervento/
(Ha)
intervento/
(Ha)
sup. Comune
sup. Val
di Garessio
Tanaro
0,3573
2 361,00
0,015%
2 990,50
0,012%
0,0339
97,50
0,035%
369,90
0,009%
0,2900
302,30
0,096%
567,50
0,051%
9
4.
ECOSISTEMI
In questo paragrafo vengono analizzate le caratteristiche dei principali ecosistemi interessati
dalla realizzazione delle opere in progetto.
Il valore relativo delle diverse unità ecosistemiche è stato attribuito in relazione ad una serie
di caratteristiche intrinseche quali:
§
diversità biologica specifica, intesa come presenza nell'ecosistema di numerose specie
vegetali differenti;
§
rarità a livello regionale, nazionale ed internazionale delle specie animali e vegetali
presenti, o delle associazioni vegetali e formazioni vegetali;
§
resilienza, ovvero capacità dell'ecosistema di resistere alle modificazioni esterne (impatti
diretti ed indiretti) con processi di adattamento che non ne alterino i caratteri fondamentali
e gli aspetti funzionali;
§
maturità e stabilità, intese come vicinanza al massimo livello di differenziazione e
complessità nelle specifiche condizioni abiotiche;
§
vulnerabilità, intesa come fragilità ed instabilità del sistema nel suo complesso o nelle sue
componenti maggiormente significative;
Sulla base della integrazione di questi elementi di valutazione, alle unità ecosistemiche
riconosciute nell'area di studio sono stati attribuiti dei valori di sensibilità che tengono conto
di un giudizio sintetico non formalizzato in formule o modelli matematici.
Le classi di sensibilità individuate sono:
Sensibilità alta: unità ecosistemiche caratterizzate da aspetti floristici, vegetazionali
significativi ai fini della conservazione della biodiversità a scala regionale e nazionale, con
una struttura complessa e fragile, dotati di un elevato livello di diversità specifica e con livelli
di alterazione o degrado nulli o poco significativi. L'impatto dell'opera prevista può essere
minimizzato solo con l'impiego di efficaci ed estesi sistemi di mitigazione degli impatti, che
ne ripristinino le condizioni iniziali.
Sensibilità media: unità ecosistemiche caratterizzate da aspetti floristici, vegetazionali di
media importanza conservazionistica a scala regionale e nazionale, in condizioni di
alterazione o degrado da percepibili a significative, con un livello di complessità ridotto ed un
moderato grado di naturalità. Si tratta di unità ecosistemiche caratterizzate da alterazioni
antropiche di varia natura.
Sensibilità bassa: unità ecosistemiche prevalentemente artificiali, significativamente alterate
o degradate e lontane da una condizione di naturalità, caratterizzate dalla assenza di elementi
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floristici, vegetazionali di rilievo conservazionistico e dalla presenza di elementi di
artificialità che ne rendono difficoltoso il recupero naturale.
Nell’immediato intorno dell’area di intervento si possono identificare i seguenti ecosistemi
“terrestri” indicati secondo la classificazione Corine Biotopes:
§
Faggete acidofile
Codice CORINE 41.171
Denominazione Natura 2000 Faggete del Luzulo-Fagion Codice Natura 2000 9110
§
Rimboschimenti del piano montano
§
Boscaglie di invasione del piano montano Codice CORINE 31.8C
§
Prato-pascolo a Brachipodieto
Codice CORINE 83.31
Codice CORINE 34.322
Denominazione Natura 2000 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte
da cespugli su substrato calcareo (Festuca-Brometalia) con stupenda fioritura di
orchideeaggete del Luzulo-Fagion Codice Natura 2000 6210
4.1.
Faggete acidofile
Sono popolamenti a prevalenza di faggio, governati a ceduo, solitamente puri ed in
conversione naturale per il progressivo invecchiamento. Molto diffusi in tutto l’arco alpino
piemontese in buono stato di conservazione malgrado le pregeresse ceduazioni spesso ben
oltre i turni consuetudinari.
Presentano una biodiversità scarsa.
Per il Piemonte quest’habitat non presenta valori naturalistici significativi in quanto molto
diffuse
In relazione a queste caratteristiche prevalenti, all’unità ecosistemica appartenente a questa
categoria è stata attribuita una sensibilità bassa.
4.2.
Rimboschimenti del piano montano
Popolamenti artificiali a prevalenza di conifere realizzati in passato soprattutto per
consolidare ampie aree di terreni nudi e degradati, facile preda dell’erosione selvaggia e talora
causa incipiente dell’innesco o aggravamento di fenomeni calanchivi permettendo di ridurre
nettamente l’erosione superficiale e limitare i danni dovuti ai fenomeni di trasporto solido.
Generalmente, una volta eseguito l’impianto, non sono stati oggetto di cure colturali o
diradamenti, pertanto si presentano ancora a densità di impianto con assenza di sottobosco a
causa appunto dell’eccesiva copertura esercitata dalle chiome.
Per tale motivo non presentano biodiversità vegetale e quindi valori naturalistici significativi.
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In relazione a queste caratteristiche prevalenti, all’unità ecosistemica appartenente a questa
categoria è stata attribuita una sensibilità bassa.
4.3.
Boscaglie di invasione del piano montano
Popolamenti formatisi a seguito dell’invasione e colonizzazione di ex-coltivi, prati e pascoli
abbandonati nel piano montano. Presentano il piano arbustivo costituito principalmente da
nocciolo, sanguinello, rosa canina, ginepro mentre la componente arborea è rada ed
essenzialmente contraddistinta dalla presenza sporadica di betulla, roverella, pino silvestre,
maggiociondolo.
Trattasi di popolamenti in piena dinamica evolutiva
al momento privi di una
caratterizzazione vegetazionale.
Per il Piemonte quest’habitat non presenta valori naturalistici significativi.
In relazione a queste caratteristiche prevalenti, all’unità ecosistemica appartenente a questa
categoria è stata attribuita una sensibilità bassa.
4.4.
Prato – pascolo a Barachipodieto
Praterie talvolta arbustate, da moderatamente a molto secche, un tempo sfalciate o pascolate,
da tempo in abbandono. Presentano in alcuni casi uno stato di conservazione buono a causa
della cessata attività antropica in altri evidenziano un impoverimento e una tendenza alla
scomparsa a causa dell’evoluzione verso il bosco.
Evidenziano una ricca biodiversità vegetale che si riflette in un’altrettanto ricca biodiversità
entomologica, in quanto numerose specie di invertebrati risultano legati ad una singola specie
vegetale durante una o più fasi del loro ciclo biologico.
Questo abitata, in Piemonte, è considerato prioritario se rappresenta un sito importante per le
orchidee. Nel caso specifico non si è rilevata la presenza di specie di orchidee pertanto non si
ritiene di conferire a queste formazioni una valenza naturalistica significativa.
In relazione a queste caratteristiche prevalenti, all’unità ecosistemica appartenente a questa
categoria è stata attribuita una sensibilità media.
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