C`è bisogno di un movimento politico del fare per la

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C`è bisogno di un movimento politico del fare per la
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La Voce
COPIA GRATUITA
“C’è bisogno di un movimento politico
del fare per la Valle del Tevere”
Anno IX - Numero 31
Bimestrale d’informazione
“E’ arrivato il momento di
alzare la voce”. Questo è
l’appello lanciato da Enzo
De Santis ai cittadini e
amministratori della Valle
del Tevere. “Non vogliamo
più che qualcuno decida
per noi, siamo pronti e
maturi di decidere il nostro
destino – ha dichiarato De
Santis – non è più il tempo
di dividerci a seconda dei
colori politici che oggi
hanno perso il senso di una
volta. Hanno senso soltanto
per qualcuno che crede
ancora di decidere per noi
pur non conoscendo il territorio, le tradizioni e la
nostra cultura”. Per De
Santis quindi è giunto il
momento di creare una
forza alternativa agli attuali
partiti, in grado di unire cittadini e amministratori
locali ma anche lavoratori,
imprenditori,
studenti
insomma tutti coloro che
MCL: De Santis
alla presidenza nazionale
Il Consiglio Generale del
Movimento Cristiano Lavoratori ha nominato Enzo De
Santis componente della
Presidenza Nazionale MCL.
Il neo eletto De Santis ha
ringraziato tutti i componenti del Consiglio Nazionale
MCL i quali hanno consentito la sua elezione ed in particolare ha voluto ringraziare
il Presidente Nazionale
Viaggi
Un in bocca a lupo a De
Santis anche dalla nostra
redazione.
continuato – è quello di
coinvolgere coloro che
vivono nel territorio al fine
di programmare lo sviluppo e dunque la sua crescita.
Così facendo le decisioni
saranno prese a livello
locale. Siamo stanchi di
subire le decisione dall’alto. Per dare una svolta a
questo modo di fare bisogna creare un movimento
politico che parta proprio
dalla comunità locale”.
IN QUESTO NUMERO
Roma: il bike sharing
diventa realtà
pag. 6
Carlo Costalli per la fiducia
e la stima mostrata. “Il mio
impegno - ha dichiarato De
Santis - sarà grande affinchè
non deluda le aspettative di
chi ha riposto tanta fiducia
nei miei riguardi.
YOUR ITALIAN FRIEND
D’Amico Luigi
Direttore
vogliono bene al nostro territorio e che lo vogliono far
crescere. Soltanto così,
secondo De Santis - sarà
possibile evitare che altri
decidano sul destino del
nostro territorio. Per realizzare questo è indispensabile creare il cosiddetto contenitore politico che proprio De Santis ha voluto
chiamare “movimento politico del fare”. “Lo scopo di
questo movimento – ha
Maggio - Giugno 2008
Costalli: “La questione
immigrati va risolta
garantendo sicurezza
pag. 7
Nella foto da sinistra
Alfonso
Luzzi,
Carlo
Costalli, Mons. Francesco
Rosso e Enzo De Santis.
Il Tutor salva la vita,
ma non perdona
pag. 9
Crescono i debiti
delle famiglie
pag. 13
Via Tiberina, 22
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ATTUALITA’
La Voce
A chi conviene mettere il kasco?
Che cosa è ed a chi conviene stipulare una polizza Kasco? Innanzitutto,
dal momento che pochi la
conoscono, è meglio
spiegare di cosa si tratta:
è una assicurazione relativa ai danni che possono
essere riportati da un
mezzo come conseguenza di avvenimenti da
mettere in relazione alla
circolazione. In altre
parole, in caso di sinistro,
anche avendo torto (mancata precedenza ad un
incrocio ad esempio), con
la polizza Kasco sarà
possibile in ogni caso
ottenere un risarcimento
per i danni subiti dalla
propria auto. In teoria
quindi un meraviglioso
paracadute a protezione
di familiari distratti o
guidatori alle prime armi.
Tuttavia non è tutto oro
quello che luccica: a differenza della classica
polizza RC auto obbligatoria, caratterizzata da
omogeneità di offerta e
da clausole per lo più
standard, le Kasco sono
molto diverse una dall'altra, ed il loro confronto,
anche in termini economici, diventa spesso un
esercizio difficile (due
polizze con un premio
assimilabile offerte da
compagnie diverse possono coprire rischi diversi).Vediamo allora quali
sono gli elementi principali da sapere per potersi
orientare nel mondo di
queste polizze. In linea di
massima tale assicurazione viene praticata in due
forme alternative: la
prima prevede la copertura per i danni da urto, collisione o ribaltamento, la
seconda copre invece
solo i danni risultanti
dalla collisione con veicoli identificati (detta
anche mini-Kasco, che,
per chiarezza, non protegge quindi da collisioni
contro alberi, muri ed
altri ostacoli che il guidatore possa urtare, e nemmeno da atti vandalici,
calamità naturali o sommosse).
Alcune compagnie poi
offrono una copertura
detta "a primo rischio
assoluto", dove cioè
viene rimborsato ogni
danno al veicolo a patto
che sia inferiore al massimale stabilito in polizza,
altre invece offrono con-
PRINCE srl
Servizi per la topografia
e l’edilizia
tratti "a primo rischio
relativo", che prevedono
cioè un risarcimento
massimo legato al solo
valore residuo del mezzo
assicurato (proporzionale). È ovvio che nel caso
di una copertura "a primo
rischio assoluto" il premio sarà più oneroso
rispetto a quello di una "a
primo rischio relativo",
che di fatto è quindi la
più diffusa tra le due.
Attenzione tuttavia perché in caso di una polizza
"proporzionale"
sarà
importante essere certi
che il valore assicurato
sia quanto più possibile
corrispondente al vero
(modello più o meno
accessoriato, stato della
carrozzeria,
tagliandi
regolari...). Ecco che si
delinea quindi un criterio
di scelta tra le possibili
alternative offerte dal
mercato. Volendo risparmiare ancora l'automobilista potrà rivolgersi alle
polizze dette "a secondo
rischio", dove cioè è prevista una franchigia, più
o meno sostanziosa, che
ovviamente rende meno
conveniente il ricorso
alla polizza in caso di
danni di lieve entità.
Anche in questo caso
"minimale" il premio è
tuttavia considerato dalla
maggioranza degli automobilisti ancora troppo
Sede legale: via S. Valentino 13 - Collevecchio (RI)
Sede amm.: via Cesare Battisti 14 - Ponzano R. (RM)
Fax 0765 338245 - email: [email protected]
2
elevato, tanto che le
polizze Kasco stipulate
sono molto poche in relazione al parco circolante.
Sono tuttavia molti gli
utenti che dovrebbero
pensare a stipularne una:
ad esempio tutti quelli
che usano l'auto per lavoro, e che vogliono quindi
ridurre al minimo le
spese per un sinistro,
oppure coloro che sono
dotati di un'auto aziendale, ma che devono pagare
una penale in caso di
danni al veicolo.
Attenzione infine perché
la Kasco non protegge
chi guida senza rispettare
la legge: la polizza infatti
decade ad esempio se il
guidatore è senza patente.
A
TUTTI
I
LETTORI
BUONE
VACANZE
MAREM srl
Roma
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La Voce
ATTUALITA’
Auto a metano: la vera
Contatori del gas
strada del risparmio ? Sostituzione gratuita
Sfonda la barriera del risparmio
il petrolio, che proprio nel mese
scorso ha raggiunto quota 133
dollari confermandosi il carburante più costoso. La risposta al
continuo galoppare degli energetici, almeno nel comparto
auto, sembra essere il gas metano, la cui domanda è in piena
crescita
(+36,6%).
Relativamente al puro costo
d'esercizio, una macchina a Gpl
costa il 10 per cento in meno
rispetto a un'equivalente a carburante tradizionale, e una a
metano anche il 20% in meno.
Oltre al costo del carburante (il
Gpl costa praticamente la metà
rispetto alla benzina), sono i
consumi molto bassi che consentono un risparmio effettivo.
Va anche detto che oggi le vetture a Gpl e metano diventano
convenienti "all'origine": tra
incentivi governativi e incentivi
delle singole case, cui aggiungere un'eventuale rottamazione,
il prezzo di acquisto di alcuni
modelli a gas è diventato negli
ultimi mesi estremamente allettante. Se l'impianto, però, è
montato direttamente dal produttore. Anche il bollo auto è
scontato per queste autovetture
nella maggior parte delle regioni. Di tutti gli eco-incentivi predisposti in finanziaria l'incentivo più corposo (1.500 euro)
sarà erogato per l'acquisto (previsto entro il 31 marzo 2010) di
autovetture e veicoli nuovi e
omologati dal costruttore per la
circolazione con alimentazione
doppia o esclusiva a gas metano, Gpl, elettrica o a idrogeno.
Il contributo, anche in questo
caso, aumenta di 500 euro (contributo complessivo equivalente
a 2.000 euro) se il veicolo
acquistato produce emissioni di
CO2 inferiori a 120 grammi per
chilometro,Incentivi alternativi
di 350 euro e 500 euro sono
inoltre previsti nel caso di
installazione di impianti a Gpl e
di impianti a metano. Inoltre
l'appuntamento primaverile con
il bollo auto si avvicina portando alcune significative novità
per quanti abbiano scelto auto a
GPL o metano.Assogasliquidi e
Consorzio Ecogas, ricordano
infatti che agli autoveicoli a
GPL e metano non sono stati
applicati gli aumenti del bollo
auto previsti dalla Finanziaria
2007, così come a quelli elettrici e a idrogeno. L'agevolazione
è in vigore da gennaio 2007 ed
è valida dal primo periodo di
pagamento che scatta dopo il
collaudo dell'impianto a gas.
Quindi un autoveicolo a gas
continua a pagare la tariffa in
vigore nella propria regione
fino a tutto il 2006, generalmente 2,58 euro/kW per pagamenti effettuati per l'intero
anno solare.Sono comunque
fatte salve diverse disposizioni
regionali. Vi sono infatti casi di
applicazione di maggiorazioni
rispetto alla tariffa base, come
in
Abruzzo,
Calabria,
Campania, Liguria, Toscana,
Veneto, Marche e Molise, e
questo vale anche per gli
impianti a gas, ma anche situazioni di sconto. Anche la
Provincia di Bolzano concede
vantaggi. In Piemonte ad esempio il bollo auto è ancora più
leggero per chi sceglie GPL e
metano, grazie ai provvedimenti approvati dalla Regione, che
concede forme di esenzione sia
agli autoveicoli bifuel dall'immatricolazione che a quelli fino
a 100 KW trasformati a gas
dopo il 24 novembre 2006.
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Quando il contatore del gas è
rotto, la sostituzione è gratuita. A
stabilirlo un provvedimento
dell'Autorità per l'energia elettrica
e il gas a tutela dei consumatori.
Nel caso di malfunzionamento l'utente può infatti beneficiare della
sostituzione gratuita, in tempi
certi e più brevi, del contatore. Tra
le novità è anche prevista una
forte riduzione del costo di verifica nel caso in cui i controlli accertino il corretto funzionamento del
contatore. Le misure di tutela previste variano a seconda che i controlli sui misuratori diano un esito
negativo o positivo ed in base
all'anzianità
del
contatore.
Sostituzione gratuita.
Si ha diritto alla sostituzione gratuita del misuratore quando il contatore non misura correttamente in
base alla normativa tecnica vigente. In questo caso il distributore
dovrà redigere un verbale di sostituzione e conservare la documentazione.
Almeno il 90% dei contatori difettosi deve essere sostituito entro 10
giorni lavorativi dalla data di
invio degli esiti del controllo.
Inoltre, il distributore dovrà effettuare la ricostruzione dei consumi
e rimborsare ai consumatori eventuali addebiti per quantitativi di
gas superiori a quelli effettivamente forniti. Per i contatori con
almeno 25 anni, nulla sarà invece
dovuto dal cliente finale per quantitativi di gas fatturato, inferiori a
quello effettivamente fornito. In
questo caso, gli oneri rimarranno
a carico del distributore che ha la
responsabilità di assicurare il corretto funzionamento dei contatori
da lui gestiti. Sconti manutenzione Se dalla verifica risulta che il
contatore funziona correttamente,
il distributore registra l'esito. In
questo caso, l'Autorità ha previsto
una riduzione, a vantaggio del
cliente finale, da 40 a 5 euro del
costo del controllo, in funzione
dell'anzianità del contatore e nel
caso in cui la verifica non sia già
stata fatta nei 5 anni precedenti.
L'applicazione del costo ridotto
scatta a partire dal: 1 giugno 2008
per i contatori fabbricati fino al
1965; 1 gennaio 2009 per contatori fabbricati fino al 1970; 1 luglio
2009 per contatori fabbricati fino
al 1975; 1 gennaio 2010 per contatori per contatori fabbricati fino
al 1980;1 luglio 2010 per tutti i
contatori fabbricati fino a 25 anni
prima della data di richiesta della
verifica. La sostituzione volontaria.
Nel caso di sostituzione volontaria
dei misuratori da parte del distributore, l'esercente dovrà dare adeguata informazione preventiva al
venditore e al consumatore interessato, in modo da assicurare a
quest'ultimo la possibilità di sottoporre comunque il proprio misuratore alla verifica.
Appuntamenti ed indennizzi automatici. In caso di richiesta di verifica del contatore, il cliente ha
diritto ad ottenere il controllo e
l'esito, in un tempo massimo di
180 giorni, scaduto il quale scatta
un indennizzo automatico di 30
euro a favore del cliente finale.
Il termine è prorogato di 60 giorni
se la verifica non è tecnicamente
possibile presso il cliente finale e
debba essere fatta presso un laboratorio qualificato. L'indennizzo
automatico non è dovuto nel caso
di particolari congestioni delle
domande di verifica: nell'ambito
di periodi semestrali, se le richieste di verifica eccedono l'1 per
mille del numero dei propri clienti finali allacciati alla rete di distribuzione del gas, il distributore
può inviare all'Autorità un'istanza
di deroga all'obbligo di pagamento dell'indennizzo automatico. In
questo caso, l'istanza deve essere
completa da un resoconto delle
richieste di verifica ricevute, di
quelle effettuate e del piano per
soddisfare le restanti richieste con
i tempi previsti per l'attuazione.
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ATTUALITA’
Badanti, ecco come instaurare
un corretto rapporto professionale
Sono oltre 6 milioni e mezzo,
parliamo degli over 70 necessitano di cure mediche ed attenzioni che si ricercano sempre
più frequentemente oltre confine. Le badanti in Italia avrebbero raggiunto la cifra record quest'anno di circa 1.700.000, in
gran parte provenienti dai paesi
dell'est europeo (Ucraina,
Polonia, Romania, Moldavia,
Russia) ma anche da Filippine e
Sud America.
Alcune associazioni propongono un vademecum per instaurare un corretto rapporto professionale con i lavoratori domestici: Per ricercare una badante
una famiglia può rivolgersi ad
agenzie specializzate o verificare se nel proprio comune è presente un registro assistenti familiari, in cui sono segnalate le
colf qualificate. In questo caso
assicurarsi che la colf abbia
effettivamente svolto il corso di
formazione, come ad esempio
avviene nel comune di Roma;
Al momento della richiesta specificare il tipo di collaborazione
che si sta ricercando: attività per
la casa o per la persona, facendo
attenzione a chiarire particolari
esigenze della persona da assistere o specifiche professionalità ricercate; In caso l'assistente
non alloggi in casa, fissare un
orario di lavoro che non esuli
dalle disposizioni di legge,
ricordando che da marzo 2007 il
numero delle ore massime che
un lavoratore può fornire sono
passate da 44 a 40; Al momento
dell'assunzione, il datore di
lavoro deve verificare il possesso, da parte della colf, dei
seguenti documenti: libretto di
lavoro, tessera sanitaria aggiornata, stato di famiglia, codice
fiscale, documento d'identità,
eventuale numero di iscrizione
all'INPS; In caso l'assistente
familiare alloggi presso la famiglia del datore di lavoro, questi
deve notificare il fatto
all'Anagrafe comunale entro 20
giorni; In caso l'assistente familiare sia straniera, il datore di
lavoro deve verificare il possesso del permesso di soggiorno, se
l'assistente è extracomunitario,
o della Carta di Soggiorno CEE
se l'assistente è comunitario; E'
consigliabile, per il datore, stipulare un contratto di lavoro
individuale basato sul CCNL
per il Lavoro Domestico. Il
documento deve contenere: la
data di inizio del rapporto di
lavoro, l'eventuale data di cessazione se è un contratto a termine, la categoria in cui viene
assunta la badante e la sua
anzianità di servizio, la durata
PROGETTO 90
srl
Roma
del periodo di prova, l'orario di
lavoro, il giorno di riposo settimanale se presta servizio a orario intero, le condizioni di vitto
e alloggio; Consultare le tabelle
con i minimi retributivi indicate
dall'art.33 del CCNL; Il datore
di lavoro ha l'obbligo di trasmettere la comunicazione al
Centro per l'impiego, entro 24
ore dall'assunzione, per mezzo
del modello C/Ass.
Il datore può inoltre dedurre
dall'imponibile l'ammontare dei
contributi previdenziali versati
all'INPS a favore dei collaboratori domestici; Se vi è bisogno
di ulteriori informazioni, sia per
gli anziani e le famiglie, che per
gli assistenti familiari, ci si può
rivolgere ai Patronati, come ad
esempio quello dell'ITAL.
La Voce
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LA TUA
RADIO
ONLINE
MCL, Ghidoni vice presidente
Il Consiglio generale MCL, nella riunione del 14 giugno, ha
nominato l’amico Noé Ghidoni (presidente MCL della
Lombardia), vicepresidente nazionale MCL. Ghidoni si
affianca così all’altro vicepresidente nazionale, Antonio Di
Matteo. Il Consiglio generale ha inoltre nominato Vincenzo
Massara (vicepresidente Sias) ed Enzo De Santis (vicepresidente Efal), componenti della Presidenza nazionale MCL.
Fernando Ranzato (presidente MCL del Veneto) e Maria
Rosaria Pilla (presidente MCL di Salerno) sono invece stati
nominati componenti dell’Esecutivo nazionale. A Noé
Ghidoni e a tutti i neo-eletti i migliori auguri del MCL tutto.
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ATTUALITA’
La Voce
Roma: il bike sharing
Conto correnti
diventa relatà
ancora troppo cari
...E adesso tutti in bicicletta
per le vie di Roma.
Inaugurata dal sindaco
Alemanno e dall’assessore
all’ambiente De Lillo la rete
del bike sharing (“biciclette
condivise”) a noleggio. Si
parte con 19 postazioni nel
centro storico: a piazza del
Popolo, Colosseo, piazza di
Spagna, Largo Argentina,
piazza del Parlamento – e non
solo – è possibile ritirare
automaticamente la bicicletta
grazie ad una smart card,
acquistabile presso i punti di
informazione turistica, per
poi restituirla presso una
qualsiasi delle postazioni attive. Al momento il sistema è
sperimentale e riguarda solo
parte del centro storico.
Andamento e risultati verranno monitorati in vista dell’eventuale estensione del bike
sharing a tutto il territorio cittadino.
Vediamo intanto dove si trovano i 19 ciclo-posteggi: via
del Corso 1 (piazza del
Popolo), piazza Madonna di
Loreto (piazza Venezia),
piazza del Parlamento, piazza
Colonna, piazza di Spagna,
largo
delle
Stimmate
(Argentina), piazza delle
Cinque
Lune
(piazza
Navona), via Santa Caterina
da Siena (Pantheon), piazza
del Biscione (Campo de’
Fiori), piazza San Silvestro,
piazza Sforza Cesarini, via
della Panetteria (via del
Tritone), piazza Sant’Andrea
della Valle, vicolo della
Campana (via della Scrofa),
largo
Arenula,
piazza
dell’Oratorio, via di Santa
Maria in Via (Fontana di
Trevi), piazza dell’Oro, via
dei Pontefici.
Due europei su dieci non hanno
un conto in banca: è quanto
emerge da uno studio della
Commissione Ue che punta il
dito anche contro l’Italia, denunciando costi “troppo elevati”
sulle operazioni bancarie. Due
cittadini su dieci dei 15 Paesi di
vecchia adesione dell’Ue non
hanno un conto in banca e nei
restanti 10 Stati membri quasi la
metà degli adulti è senza un
conto corrente. Inoltre, circa tre
quarti della popolazione non ha
neanche la possibilità di ottenere
un credito. È quanto emerge da
uno studio della Commissione
europea sull’esclusione dai servizi finanziari di base. Tra le
cause della mancata apertura di
un conto corrente bancario concorrono il reddito basso e il fatto
di vivere in una zona rurale di
uno Stato membro di nuova adesione. Ma grandi difficoltà ad
accedere a questi servizi sono
stati riscontrati anche per i disoccupati, per le persone malate o
portatrici di handicap, per gli
immigrati e per tutte le categorie
sociali più svantaggiate.
Per la Commissione Ue, l’esclusione finanziaria è quindi legata
a filo doppio con l’esclusione
sociale. I soggetti coinvolti in
entrambi i casi sono infatti gli
stessi: i cittadini che non hanno
accesso a servizi essenziali, quali
Ecco come funziona in pratica il bike sharing: si lascia
una cauzione di 30 euro, si
sceglie la somma con cui
caricare la card (da 5 a 50
euro) e si riceve, oltre alla
card, un lucchetto. La bici si
ritira alle colonnine inserendo la card e, quando la si
riconsegna, va assicurata con
il lucchetto. Sempre alla
riconsegna si inserisce nuovamente la card e viene così
scalato il pagamento in funzione del tempo effettivo
d’uso.
Le postazioni funzionano
dalle 7 alle 23. Presa la bici,
la prima mezz’ora di pedalata
è gratis; la seconda costa un
euro, la terza due e ogni mezz’ora successiva alla terza
costa quattro euro. A disposizione per i residenti a Roma e
per chi lavora nel centro storico, circa 200 bici. Un progetto a costo zero per il
Comune di Roma, visto che i
primi sei mesi di sperimentazione sono finanziati da una
società che si è offerta come
sponsor e gestore del servizio, mentre il ricavato andrà a
coprire i costi di manutenzione.
I Pit, punti d’informazione
turistica in cui si acquistano
le bici-card, sono in via
Giolitti 34 (Termini), via
Marco Minghetti angolo via
del Corso, piazza delle
Cinque
Lune,
Castel
Sant’Angelo (Lungotevere
Vaticano presso piazza Pia),
via
Nazionale
(altezza
Palaexpo), piazza Santa
Maria Maggiore angolo via
dell’Olmata, piazza Sydney
Sonnino. Per saperne di più,
numero verde 800.910658 e
www.roma-n-bike.com.
il lavoro, la casa, l’educazione o
la salute. Rilevante anche un
altro fattore che concorre all’impossibilità di essere titolare di un
conto corrente: l’incompetenza
informatica di base. Con l’invecchiamento della popolazione e
l’innovazione tecnologica sono
aumentati i cittadini che si trovano esclusi dalla gestione di un
servizio bancario perché troppo
“informatizzato”. Basti pensare
all’home banking che consente
di gestire dal proprio pc tutti i
servizi bancari in qualsiasi parte
del mondo. Un click che però
risulta sconosciuto ancora a troppi. E proprio tra i Paesi che
fanno registrare i più alti livelli
di esclusione finanziaria c’è
l’Italia. Nel BelPaese il 16%
della popolazione risulta completamente tagliata fuori da servizi bancari, di risparmio e di
accesso al credito. Un dato che
doppia la percentuale della
media dell’eurozona pari al 7%.
Ma l’Ue punta il dito contro
l’Italia anche per quanto riguarda
i costi dei conti correnti, elemento che incide notevolmente sulla
decisione di aprire o meno il
conto da parte del cittadino. Nel
BelPaese - sottolinea Bruxelles gli italiani senza un conto in
banca a causa del caro c/c sono
pari al 26%, contro la media
europea del 18%.
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ATTUALITA’
La Voce
Costalli: “La questione immigrati
va risolta garantendo sicurezza”
“La nomina di Maurizio Sacconi
a Ministro del Lavoro è un
segnale sicuramente importante
e positivo, così come alcune sue
prese di posizione sulla partecipazione dei lavoratori, sull’azionariato popolare e anche sulla
riforma della formazione professionale, che vanno nella direzione da noi auspicata da tempo”
questo il positivo commento
espresso dal presidente nazionale del Movimento Cristiano
Lavoratori, Carlo Costalli,
davanti ai massimi dirigenti del
suo Movimento, riuniti da ieri a
Roma
per
il
Consiglio
Nazionale. Parlando della
“responsabilità dei politici cattolici”, Costalli ha detto che
“quando si tratta di avviare proposte legislative che vanno in
senso contrario all’antropologia
nazionale cristiana, i cattolici
non possono, in coscienza, concorrervi. Non possono esistere
vincoli esterni al mandato, in
quanto la coscienza è ambito
interno della persona e quindi,
obiettivamente, non sindacabile.
Il voto di coscienza, in realtà, è
una risorsa al servizio della politica buona e, dunque, può e deve
diventare una scelta trasversale
agli schieramenti”. Per il leader
del Mcl anche la questione dell’immigrazione ha risvolti strettamente legati ad una concezione cattolica e solidale: “sul tema
dell’immigrazione ci vuole grande attenzione per trovare un giusto punto di equilibrio fra sicurezza (indispensabile), accoglienza e solidarietà. Non ci convince affatto il considerare
‘reato’ l’immigrazione clandestina, mentre riteniamo prioritario
risolvere positivamente e con
trasparenza il problema delle
badanti”. Insomma, Costalli ha
incitato i suoi a “fare un grande
sforzo affinché torni a prevalere
la cultura degli interessi generali
(e del bene comune) che negli
ultimi anni si è appannata a vantaggio della politica degli interessi particolari, con una sproporzionata attenzione alle spinte
corporative dei gruppi più garantiti, dei poteri forti, delle oligarchie”. Il leader del MCL ha poi
auspicato che “la prossima sia
veramente una legislatura costituente, bipartisan, e che sia salvaguardato un clima di concordia”. “Ma è ben difficile ricostruire la partecipazione democratica senza ripensare ad un
ruolo dei partiti, perché la democrazia italiana è una democrazia
nata con i partiti e su di essi fondata. Partiti che ancora stanno
vivendo un periodo di crisi e di
profonda metamorfosi, mentre si
trovano di fronte a una grande
sfida: quella della trasformazione delle liste elettorali in un partito con le sue regole democrati-
che, con riferimenti ideali e culturali, con un radicamento sul
territorio, primo luogo di partecipazione e di crescita della
nuova una classe dirigente. La
cosa che non auspichiamo è il
ripetersi in Italia dell’esperienza
Bayrou che ha dilapidato in
Francia milioni di voti, rendendo
ininfluente il centro moderato e
riformista: un microcentro equidistante non serve oggi e soprattutto non serve per il futuro!
Viste anche le grandi difficoltà
che incontrano i cattolici, in un
PD in crisi di identità, e con il
rischio di trovarsi a fare la riserva indiana”. Infine un passaggio
sul 2no”irlandese al Trattato di
Lisbona, che Costalli ha definito
“un grave errore”. MCL ribadisce la sua vocazione europeista,
sottolineando che la preoccupazione per questo stop non deve
essere un ostacolo al processo di
ratifica della nuova Carta
dell’Unione: “L’Europa adesso
deve comunque andare avanti”,
ha aggiunto Costalli.
La Voce
B i m e s t r a l e
d ’ i n f o r m a z i o n e
Direttore editoriale
Valentina De Santis
Direttore responsabile
Giovanni Cavallini
Direzione, Redazione
e Amministrazione:
Piazza S. Maria
00060 Ponzano Romano (RM)
Tel./Fax 0765 338124
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Registrazione Tribunale
di Roma n. 13/2000
del 14 gennaio 2000
Questo numero è stato chiuso in redazione
nel mese di giugno 2008
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2.09
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La Voce
ATTUALITA’
Il Tutor salva la via, ma non perdona
Nel 1999 il tasso di mortalità
sulla rete gestita dal Gruppo
Autostrade era pari a 1,14 decessi ogni 100 milioni di chilometri
percorsi. In questi ultimi nove
anni, gli sforzi per ridurre le vittime della strada sono stati
importanti e rivolti in diverse
direzioni: il 79 % della rete è
stata dotata di asfalto drenante,
l'età media dei manti stradali è
stata ridotta a 3 anni, sono stati
chiusi tutti i by-pass per evitare
pericolosi cambi di carreggiata,
sono stati installati 370 assorbitori d'urto, 833 pannelli a messaggio variabile e nuovi pannelli agli svincoli per scongiurare
ingressi contromano. Le ricerche sostengono che la distrazione abbinata all'elevata velocità,
costituiscono le principali cause
di decessi sulla rete autostradale.
Il 60 % degli incidenti mortali è
infatti imputabile a questi comportamenti. Proprio per scoraggiare il superamento dei limiti di
velocità, si è rivelato particolarmente efficace il sistema Tutor.
Il Tutor è stato introdotto sulle
Autostrade italiane il 23 dicembre 2005 ed è nato dalla collaborazione tra Autostrade per l'Italia
S.p.A. e la Polizia Stradale che
si occupa della gestione del
sistema. Il funzionamento è
piuttosto semplice: il meccanismo è in grado di rilevare la
velocità media di tutti i veicoli
che percorrono un dato tratto
autostradale, anche in condizioni di scarsa visibilità. Il procedimento consiste nel registrare il
passaggio di tutti i veicoli
mediante la lettura automatica
della targa. Ad una distanza che
può variare tra i 10 ed i 25 chilometri gli stessi veicoli vengono
nuovamente monitorati e per
ognuno di essi il sistema calcola
la velocità media di percorrenza.
Se il risultato è superiore alla
velocità consentita, l'immagine
viene registrata e messa a disposizione della Polizia Stradale per
il conseguente accertamento e
per la verbalizzazione dell'infrazione, altrimenti i dati vengono
cancellati.
Il Tutor si basa su un sistema a
fibre ottiche connesso con un
sistema informativo che collega
tutti gli uffici e le sezioni della
Polizia Stradale. Il flusso di
immagini registrate viene convogliato sul CEPS (Centro
Elaborazioni Polizia di Stato) di
Settebagni (Roma) da dove
viene successivamente smistato
sui vari terminali delle sezioni
incaricate di accertare e verbalizzare le infrazioni. Le carte
vincenti di Tutor sono costituite
dal suo effetto diretto sulla velocità tenuta dagli automobilisti,
dal fatto che il sistema va a
misurare la velocità media non
sanzionando il superamento sporadico del limite di velocità che
può avvenire ad esempio in caso
di sorpasso. Il sistema è completamente automatizzato e quindi
non necessita l'impiego di risorse umane da parte della Stradale
che può così dedicare uomini e
mezzi ad altre attività di controllo e prevenzione. Le caratteristiche specifiche del sistema sono
il rilevamento della velocità
media dei veicoli su tratti di lunghezza variabile tra i 5 ed i 30
km, la possibilità di funzionamento anche in modalità istantanea (se un veicolo transita nel
punto di rilevazione a velocità
superiore a quella consentita, il
Tutor potrà comportarsi anche
come un normale Autovelox), la
possibilità di funzionamento
anche con visibilità ridotta fino a
30/40 metri, la capacità di riconoscere la classe del veicolo in
relazione ai diversi limiti di
velocità stabiliti dal Codice della
Strada (se transita un veicolo
pesante i sensori posti sotto al
manto stradale saranno in grado
di riconoscerlo). La tolleranza
dello strumento è fissata al 5 %,
ciò vuole dire che la sanzione
scatterà a velocità superiori ai
136 km/h effettivi. Le pene sono
progressive e sancite dall'art.
142 del Codice della Strada: fino
a 10 km/h in più la sanzione sarà
compresa tra i 36 ed i 148 Euro,
dai 10 ai 40 km/h in più (147 178,5 km/h) la multa sarà tra i
148 ed i 594 Euro con la decurtazione di cinque punti dalla
patente, tra 40 e 60 km/h in più
(178,6 - 199,5 km/h) si dovranno pagare tra i 370 ed i 1.458
Euro e dieci punti sulla patente
con relativa sospensione per un
periodo da uno a tre mesi. Alla
restituzione del permesso di
guida e per i tre mesi successivi
si dovrà rispettare l'inibizione
alla circolazione nella fascia
oraria che va dalle 22.00 alle
7.00. Oltre i 60 km/h in più (200
km/h), l'esborso sarà compreso
tra i 500 ed i 2 mila Euro, verranno decurtati dieci punti dalla
patente che sarà sospesa per un
periodo da sei a dodici mesi. In
caso di recidiva, nel corso di un
biennio, la patente verrà revocata. Da settembre 2006 le infrazioni accertate in circa 12 mila
ore di funzionamento del sistema Tutor sono state oltre 62 mila
con un risparmio di personale
impiegato rispetto ai tradizionali
sistemi autovelox pari a circa 3
mila pattuglie. Il 2007 ha registrato un incremento esponenziale nell'utilizzo di questo sistema di controllo della velocità: si
è passati da 150 ore di rilevazioni e 1.926 verbali di gennaio
2007, a 2.957 ore e oltre 14 mila
infrazioni registrate nel mese di
dicembre. In calo invece, a conferma dell'efficacia del sistema
come strumento di prevenzione,
la media delle infrazioni per ora
di funzionamento che è passata
da 12,84 di gennaio, a 4,76 di
dicembre.
Tutor è attivo su 1.259 km di
strade e nel corso dell'anno sarà
esteso ad ulteriori 894 km raggiungendo così il 38% della rete
Autostrade per l'Italia ed il 31%
di quella di Gruppo. Gli ultimi
dati sull'efficacia dell'adozione
di Tutor non lasciano dubbi:
prendendo in esame un anno di
funzionamento, il tasso di incidentalità si è ridotto del 19,11%,
il tasso di feriti del 26,81% e
quello di mortalità del 50,94%. I
tratti soggetti a controllo sono
sempre preceduti da una cartellonistica segnaletica e da pannelli luminosi a messaggio
variabile. Su indicazione della
Polizia Stradale, le installazioni
dovranno coprire progressivamente tutti i tratti che presentano
tassi di mortalità superiori alla
media nazionale. Il posizionamento dei sistemi Tutor sulla
rete autostradale italiana, è consultabile collegandosi al sito
http://www.autostrade.it.
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ATTUALITA’
La Voce
Arrivano le vacanze, attenzione con le carte di credito
Arriva l’estate. Durante le
vacanze sempre più italiani
hanno nel portafogli carte di
credito e Bancomat. Per tutti
vale la stessa regola: attenzione a come si utilizzano.
Vediamo cosa é bene ricordare, tenendo a mente poche
semplici regole da rispettare
in Italia o all’estero.
Si avvicinano le vacanze
estive e la parole d’ordine è
“senza contanti, tutti contenti”. Sembra, infatti, che per
andare in ferie, gli italiani
preferiscano sempre di più al
contante il denaro virtuale.
Con le carte di credito si
possono, infatti, acquistare
viaggi all’estro e pacchetti
vacanze, oltre ovviamente a
prelevare denaro e usufruire
di una serie di servizi in tutto
il mondo, come noleggiare
un’automobile, pagare il
conto dell’albergo o del
ristorante, senza doversi
rifornire di valuta locale.
Una passione, quella per le
preziose tesserine, che
nasconde tuttavia alcune
insidie. Vediamo quali sono
gli accorgimenti da seguire
per un corretto utilizzo delle
carte di credito quando si è
all’estero o nel caso si utilizzi Internet per acquistare il
pacchetto viaggio. Il sistema
di pagamento con le carte di
credito si rivela, infatti, prezioso soprattutto nel caso in
cui ci si trovi a fare i conti
con una valuta straniera. Per
importi di grande entità è
facile fare confusione con i
resti.
Prima di partire, per evitare
brutte sorprese, bisogna
sempre controllare la data di
scadenza della propria carta.
È bene informarsi, sempre
prima della partenza, se nel
Paese destinato a ospitarci è
accettato il circuito cui è
legata la carta.
È sempre buona norma
memorizzare su un supporto
sicuro e separato dalla carta
di credito il codice di sicurezza (PIN), indispensabile
per prelevare banconote.
Quando si fa rifornimento di
contante presso un ATM, é
utile accertarsi sempre che
non ci siano installazioni
anomale sugli sportelli e
sguardi indiscreti di persone
che possano memorizzare il
codice segreto. Bisogna controllare la scadenza e il plafond (vale a dire la somma
massima che si può utilizzare in un mese), ricordare di
firmare sul retro la carta e
non perderla mai di vista
durante le transazioni: basta
un attimo di distrazione per
agevolare chi vuole registrare i dati della carta a scopi
fraudolenti.
Quando si fanno acquisti,
poi, si deve firmare sempre
la ricevuta della carta di credito solo dopo aver controllato l’importo. È utile conservare le ricevute di pagamenti per un controllo con
l’estratto conto per poi poter
rilevare in tempi brevi eventuali spese non autorizzate.
In caso di operazioni sospette è opportuno contattare il
servizio clienti con la massima tempestività.
Le carte di credito possono
essere usate anche per gli
acquisti online: quando si
effettuano transazioni su
Internet, è buona norma
verificare - prima di inserire
i dati - che il sito offra una
connessione protetta. In caso
di smarrimento o furto la
prima cosa da fare è contattare il numero verde internazionale per bloccare immediatamente la carta, comunicando anche il numero, evitando che possa essere usata
per acquisti a nostra insaputa. Per la stessa ragione,
prima di partire bisogna
verificare tempi e regole per
ricevere la carta sostitutiva
ed eventuali anticipi in contanti. Se dotate di circuiti
internazionali, le tessere
Bancomat possono essere
usate anche per pagare all’estero. I circuiti abilitati sono
il
Maestro-Cirrus
ed
Electron, con i quali si possono fare acquisti presso gli
esercenti convenzionati e
prelevare contanti presso gli
sportelli automatici contraddistinti dai marchi degli stessi circuiti.
Quanto alle carte di credito,
per i pagamenti nei paesi
dell’euro non scatta alcuna
commissione, come se la
spesa venisse effettuata in
Italia. Nel resto del mondo,
invece, le commissioni
applicate variano.
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La Voce
ATTUALITA’
Conferito il “Premio Bontà UNCI”
Lo scorso mese di maggio
il Presidente della sezione
romana dell‘U.N.C.I. ha
invitato i propri soci a
Ponzano Romano (Roma),
presso l’Abbazia di S.
Andrea in Flumine - maestoso complesso monumentale risalente all’VIII
sec. - per l’incontro annuale incentrato sul conferimento del “Premio Bontà
U.N.C.L” 2008.
La manifestazione ha avuto
inizio con l’ascolto della S.
Messa presso la chiesa
abbaziale, celebrata in
onore di S. Giorgio patrono
dell’Associazione.
Nella sala conferenze del
medesimo complesso, poi,
il Presidente della sezione
provinciale
di
Roma
Comm.
Fernando
Guardani, ha rivolto il saluto ai convenuti con un grazie per aver accolto il suo
invito, in particolare ai rappresentanti delle sezioni
provinciali: di Padova nella
persona del Cavaliere di
Gran
Croce
Pietro
Mattiello; di Perugia del
Cav. Marcello Cavicchi e
non ultimo per importanza
ma per l’ordine alfabetico,
del Presidente della sezione
provinciale di Udine nonché vice presidente vicario
dell’Unione
Nazionale
Grande Ufficiale Carlo Del
Vecchio oltre della vice
presidente
Donne
dell’Unione
Nazioanle
Cavalieri d’Italia Cav.
Mariangela Fantin.
Invitato il sindaco di
Ponzano Romano - Primo
Cittadino dell’Ente territoriale ospitante nonché socio
onorario Enzo De Santis, al
quale é stato rivolto un particolare ringraziamento per
il patrocinio che il Comune
ha inteso offrire anche in
questa seconda edizione in
aggiunta a quello della presidenza della Regione
Lazio - egli ha preso la
parola porgendo il saluto di
benvenuto ai convenuti ringraziando a sua volta il
Comm. Guardani per aver
scelto ancora di svolgere
una così importante manifestazione in un luogo di
eccezionale valore storico
ed artistico del territorio di
Ponzano. E’ intervenuto di
seguito il vice presidente
vicario
dell’U.N.C.I.
Grande Ufficiale Carlo Del
Vecchio il quale, dopo aver
rivolto il proprio saluto di
benvenuto alle autorità
civili, militari ed a tutti gli
intervenuti, ha rivolto un
caloroso saluto anche a
nome del presidente nazionale Grande Ufficiale
Ennio Radici, assente a
causa del concomitante 5°
convegno
provinciale
“Città di Verona”, sintetizzando altresì all’assemblea
gli scopi fondamentali dell’associazione UNCI, in
particolare del volontariato
impegnato a promuovere e
favorire tutte le iniziative
nel vasto campo sociale ed
umanitario. Il momento
solenne della manifestazione è giunto allorché il presidente della sezione provinciale
di
Roma
Comm.Guardani, dopo una
breve premessa sul significato
del
‘PREMIO
BONTA’ UNCI”, istituito
principalmente per manifestare un segno di riconoscenza a persone, istituzioni ed associazioni che si
distinguono per impegno a
beneficio di categorie bisognose, invita il sindaco per
la consegna del Premio
2008 alla presidente dell’associazione “Peter Pan“
Onlus con Sede a Roma,
concernente un attestato di
benemerenza concesso con
la seguente motivazione:
“Per il meritorio intervento
di sostegno profuso in
foavgore dei bambini malati e delle loro famiglie“ unitamente ad un assegno circolare ritenuto soltanto
simbolico e senz’altro non
equivalente alla effettiva
meritoria attività che svolge l’Ente, designazione
proposta dalla sezione di
roma ed unanimemente
approvata dal consiglio
nazionale dell’Unione. La
signora Leo ringraziando
1’UNCI del riconoscimento conferito all’As-sociazione da lei presieduta, ha
reso noto gli scopi raggiunti e quelli che 1’Onlus si
prefigge di raggiungere.
Particolarmente accolto è
stato l’intervento del consigliere della Provincia di
Roma dott. Giuseppe
Lobefaro col quale ha disquisito, evidenziato e condiviso i criteri con i quali
1’UNCI concede un premio
come
quello
della
“BONTA’“. Il presidente
Comm. Guardani ha concluso la cerimonia ufficiale
ritenendo opportuno richiamare ancora l’attenzione
dei soci sull’eventuale
coinvolgimento di alcuni in
concessioni di onorificenze
truffaldine che il mercato
continua ad offrire con
tanto di mantelli colorati e
distintivi esaltando invece
l’Ordine per eccellenza “Al
Merito della Repubblica
Italiana” ed invita i nuovi
iscritti della sezione di
Roma per consegnare loro i
relativi attestati e diplomi
dell’associazione. Dopo la
tradizionale colazione conviviale, nel salone delle
feste del complesso abbaziale, l’incontro 2008 è terminato festosamente con
l’ingresso trionfale di una
Fanfara dei Bersaglieri.
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La Voce
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La Voce
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ATTUALITA’
Il mattone continua a restare caro
Due famiglie su 10 hanno in
corso un mutuo, mentre l’indebitamento è pari al 47% del
reddito. Percentuale che scende al 40% se si rapporta l’indebitamento per mutuo al reddito. Dal 2006 al 2007 le compravendite hanno subito un
calo del 4,6%. Il 22% delle
famiglie ha un mutuo: di queste l’89,5% (circa 4,5 milioni
di nuclei familiari) per la prima
casa e l’11,9% (620mila) su
altre case. È quanto emerge nel
Rapporto
sulla
Finanza
Immobiliare 2008. Secondo il
Rapporto, 7 famiglie su 10
vivono in abitazioni di proprietà. In particolare, nel 2007 i
mutui per l’acquisto di immobili e investimenti in costruzio-
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ne in Italia ammontavano a
424.000 milioni di euro, il 53%
dei quali contratto da parte
delle famiglie (226 miliardi di
euro). Consistenze che dal
2001 ad oggi sono cresciute del
168%, a fronte di un incremento del 132% per il mercato dei
mutui nel complesso e del
+142% per quanto riguarda i
mutui fondiari.
Il 50% delle famiglie ritiene
che possedere una casa in proprietà sia una buona forma di
investimento, mentre il 22,2%
del campione di famiglie intervistato (pari a quasi 5,2 milioni
di nuclei familiari) ha dichiarato poi di possedere un mutuo
ipotecario per l’acquisto di
immobili. Ed ancora. Il 60,6%
delle compravendite di abitazioni è supportata dall’accensione di un mutuo, mentre l’incidenza del servizio del debito
sui mutui è pari al 17% del reddito, quando 10 anni fa era del
12%. Quasi 9 mutui su 10 (pari
all’89,5%) vengono accesi per
acquistare la prima casa, mentre l’11,9% per altre case.
Secondo alcuni analisti, il rapporto debito per mutui/PIL è
pari al 18,7%, mentre la media
europea è del 49% e in Negli
Stati Uniti sale fino all’85%.
Ma la crescita media annua di
tale rapporto nell’ultimo
decennio è dell’11,5% in Italia
a fronte di una media europea
del 3%.
Dopo 15 anni di aumenti
record si è registrata una brusca flessione nel comporto
immobiliare.
Numeri alla mano, se tra il
1992 e lo scorso anno, le compravendite di abitazioni in
Italia sono cresciute del 73%,
nel 2007 si è registrata invece
una flessione delle compravendite pari al 4,6%. Per quanto
riguarda invece i prezzi, tra il
1992 e oggi i costi medi delle
abitazioni sono cresciuti del
24,4%, mentre l’incremento
reale è stato pari al 66,3%.
Infine, il mercato del leasing
immobiliare ha perso il
3,9%;mentre quello del leasing
sul costruito (70% del totale)
ha registrato un calo del
10,7%.
Continua a crescere l’indebitamento delle famiglie, anche se
meno che in passato. Bot e azioni perdono appeal, mentre guadagnano terreno contanti e depositi a vista. È quanto emerge dal
supplemento al bollettino statistico della Banca d’Italia. Cresce
sempre di più l’indebitamento
delle famiglie, con Bot e azioni
che perdono appeal. E il valore
degli investimenti scende: meno
Bot e azioni, più contanti e depositi a vista. Sono questi i principali risultati che emergono dagli
ultimi dati contenuti nelle statistiche sui conti finanziari del
supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia e relativi al quarto trimestre 2007. I
prestiti alle famiglie sono saliti
nel quarto trimestre dello scorso
anno del 9,6% a 525,739 miliardi di euro, a fronte dei 479,421
miliardi dello stesso periodo del
2006. I dati tengono conto sia
dei prestiti a breve che dei prestiti a lungo termine. Rispetto al
terzo trimestre 2007 la crescita è
stata dell’1,5%. Se si guarda alle
scelte di investimento delle
famiglie, perdono terreno azioni
e titoli di Stato a breve termine.
Le prime raccolgono 980 miliardi euro (per la prima volta sotto i
1.000 miliardi,-5%), mentre i
secondi si assestano a 27,72
miliardi contro i 30,989 miliardi
del primo trimestre 2007 e i
32,26 miliardi del periodo
luglio-settembre (anche se su
base annua la crescita rimane
elevata, +64%). Bene invece i
titoli a medio-lungo, in crescita a
710,81 miliardi dai 665,14 di un
anno fa. I dati Bankitalia sembrano fotografare una corsa delle
famiglie verso la sicurezza, vale
a dire la ricerca di impieghi più
sicuri per i propri fondi. Emerge
infatti un incremento di contanti
e depositi a vista che salgono a
605,28 miliardi contro i 578,28
di un anno prima. Nel quarto trimestre le obbligazioni a medialunga scadenza hanno raccolto
somme per oltre 710 miliardi di
euro, in rialzo del 5,5% sul trimestre e del 7,9% sull’anno.
Obbligazioni e azioni, comunque, si confermano investimenti
preferiti dalle famiglie italiane.
Prosegue senza interruzione,
invece, il crollo dei fondi comuni, che attraggono investimenti
per 267 miliardi di euro, in calo
del 4,3% rispetto al terzo trimestre ma del 12,5% rispetto ad un
anno fa, quando il settore aveva
raccolto fondi per 304 miliardi
di euro. Si conferma in leggero
calo, ma su solidi livelli, il settore delle assicurazioni, che raccoglie quasi 610 miliardi di euro,
praticamente invariato rispetto a
un anno fa ma in flessione di
mezzo punto percentuale rispetto ai tre mesi precedenti.
Crescono i debiti delle famiglie
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ATTUALITA’
La Voce
Truffe online: consigli per non cadere nella “rete”
Solo una stretta minoranza dei 18
milioni di navigatori in rete ha infatti effettuato acquisti in rete almeno
una volta, mentre i restanti 13 si
limitano all’“info-commerce”, ossia
il reperimento di informazioni prima
dell’acquisto, spaventati dalle numerose trappole informatiche.
Secondo alcune ricerche diversi
sarebbero i motivi che spingono i
consumatori sul web, ma almeno
altrettanti quelli che li allontanano
dalle transazioni commerciali. C’è
chi si rivolge alla rete per la maggior
convenienza economica (22% del
campione), chi per la comodità (17%
del campione), chi invece per la flessibilità degli orari (11% del campione)... la maggior parte degli internauti però diffida di internet per i propri
acquisti per motivi di sicurezza.
Affidabilità del venditore: chi ben
inizia è a metà dell’opera, ma per
partire con il piede giusto nelle transazioni online è fondamentale essere
sicuri dell’affidabilità del venditore.
È sempre bene accertarsi che il sito
riporti nella prima pagina (home
page) la partita iva (come stabilito
dal dpr 633/1972, articolo 35), verificandone la correttezza presso il sito
dell’Agenzia delle Entrate. Per
acquisti particolarmente onerosi si
potrà approfondire la ricerca controllando l’esistenza dell’impresa su
infoimprese.it. Un’indagine che si
rispetti richiede anche un controllo
dell’esattezza ed affidabilità dei riferimenti (numeri fissi, indirizzo,
mail). È importante accertarsi che
l’indirizzo e il numero di telefono
forniti trovino una corrispondenza
sull’elenco telefonico e se al numero
di telefono fornito risponda veramente qualcuno. È infine fondamentale conoscere l’ubicazione della
sede della ditta: se questa si trova in
uno Stato della Unione Europea
vigono speciali normative a tutela
del consumatore. Quasi ogni Stato ha
un elenco telefonico telematico, al
quale si può accedere gratuitamente.
I numeri delle imprese, per quanto
riguarda l’Italia, si possono rinvenire
sui siti www.paginebianche.it,
www.paginegialle.it,
www.info412.it; in Austria si può
consultare il sito www.herold.at ed
infine in Germania www.dastelefon-
buch.de. È essenziale non concludere alcun contratto se si conosce solo
l’indirizzo e-mail; Il contratto:
imprescindibile in qualsiasi transazione commerciale la verifica del
rispetto dei diritti del consumatore:
la trasparenza contrattuale riguarda
anche le compravendite online. Per
stabilire se un negozio virtuale sia
sensibile ai diritti del consumatore, è
necessario dare un’occhiata alle condizioni generali del contratto. Il
documento deve contenere informazioni circa il diritto di recesso e le
modalità per la restituzione o del ritiro della merce nel caso in cui si receda; non devono mancare i dati relativi alle condizioni di trasporto, ai
costi di spedizione, alle modalità di
pagamento ed infine alla garanzia.
Da non sottovalutare sono anche le
disposizioni relative al trattamento
dei dati personali. Se autorizzate il
venditore al trattamento dei dati personali al solo scopo dell’esecuzione
del contratto, e non gli consentite
invece il trasferimento di essi a terzi
estranei, eviterete di vedervi riempire la cassetta della posta di pubblicità indesiderata; Sistema di pagamento: richiesto in anticipo nella maggior parte dei casi, il pagamento
comporta spesso il ricorso alla carta
di credito. Pagamenti in contrassegno o su fattura sono possibili solo
raramente. Da tenere in considerazione però che il pagamento anticipato può essere eseguito in svariati
modi. Con alcuni bisogna confidare
totalmente nella serietà dell’offerente e sperare che la merce arrivi; con
altre forme di pagamento si ha la
possibilità di rifarsi sui soldi pagati
in caso di problemi (ad esempio il
servizio di amministrazione fiduciaria). Rimane il fatto che il pagamento tramite carta di credito è ad oggi il
più semplice ed anche il più usato,
sebbene sia uno dei principali motivi
di diffidenza per gli acquirenti della
rete. Per evitare la fuga di dati personali il negozio virtuale dovrebbe utilizzare dei collegamenti sicuri per la
trasmissione dei dati. Un primo indicatore di sito sicuro è rintracciabile
nell’indirizzo del sito stesso: l’URL
della Homepage dovrebbe essere di
norma un “https“ e non un “http“ e
nella cornicetta del proprio Browser
(sul lato inferiore dello schermo)
dovrebbe comparire il disegno di un
lucchetto; Privacy e dati sensibili:
cosa fare per rendere inoffensive le
invisibili intrusioni nel nostro computer? Tra i consigli per chi effettua
acquisti con carta di credito c’è sicuramente quello di evitare di salvare
password o dati sensibili sul proprio
pc come di evitare di effettuare transazioni da computer pubblici.
Una volta eseguita l’operazione sarà
poi utile svuotare la cash del proprio
computer, eliminando file temporanei e cookies. Nel caso in cui cambi
improvvisamente la modalità con la
quale viene chiesto di inserire i codici di accesso allo home banking, si
dovrà diffidare della transazione e
possibilmente chiudere il collegamento. Se i dati vengono chiesti non
tramite una pagina del sito, ma tramite pop-up (una finestra aggiuntiva
di dimensioni ridotte) sarà opportuno
contattare la banca. In caso di abuso
della propria carta di credito, i danni
non vanno sopportati da soli: il legislatore italiano prevede che la società
emittente della carta debba rimborsare il consumatore della differenza tra
l’importo effettivamente prelevato
ed il prezzo convenuto più basso, e
ciò solamente quando il consumatore
provi che è stato prelevato un importo maggiore al dovuto. Lo stesso vale
per abuso truffaldino della carta di
credito ad opera del venditore o di
Terzi. Le aziende produttrici dei
browser rendono periodicamente
disponibili on-line e scaricabili gratuitamente degli aggiornamenti
(cosiddette patch) che incrementano
la sicurezza. Sui siti di queste aziende è anche possibile verificare che il
browser sia aggiornato; in caso contrario, è consigliabile scaricare e
installare le patch; Diritto di recesso:
se la transazione è andata a buon fine
senza “drammi“, questo non implica
automaticamente la sua buona riuscita. Negli acquisti on-line come in
qualsiasi e in tutti gli altri contratti
conclusi a distanza è previsto infatti
un diritto di recesso per il consumatore, ed è opportuno verificarne l’applicazione. Il consumatore può revocare il proprio ordine entro il termine
di dieci giorni lavorativi dalla consegna della merce (che, a seconda
14
degli Stati, arriva fino a 14 giorni).
Se il consumatore non è stato informato dal venditore circa la possibilità di esercitare tale diritto, il termine
si allunga a tre mesi dalla consegna
della merce. All’interno dei dieci
giorni il consumatore può recedere
dal contratto senza fornire alcuna
spiegazione e senza il pagamento di
penalità. Il recesso deve essere
comunicato al fornitore a mezzo di
lettera raccomandata con avviso di
ricevimento. Se il recesso viene
comunicato al fornitore a mezzo di
fax, esso deve essere confermato
entro 48 ore dall’invio del fax con
lettera raccomandata. Non è però
previsto alcun diritto di recesso per
le prenotazioni di voli, viaggi in
treno, pacchetti turistici, case-vacanza e alloggi, come anche per i contratti che hanno per oggetto alimenti
e bevande. Così, ad esempio, un’ordinazione di pizze o di sushi non può
essere
oggetto
di
recesso;
Spedizione: il contratto d’acquisto
sarà perfezionato con il recapito
della merce, ma anche in questa fase
conclusiva si possono verificare dei
problemi. Importante tener presente
le disposizioni di legge secondo cui
il venditore è tenuto alla consegna
entro 30 giorni dalla data dell’ordine,
sempre se non sia stato convenuto un
termine differente. Se il venditore
non può consegnare la merce a causa
di “non disponibilità” (anche solo
temporanea) o non può garantire il
servizio, deve informare il consumatore e riconsegnare la somma eventualmente già pagata. Nel caso in cui
la merce inviata dovesse arrivare
danneggiata, si dovrà chiedere al
postino di attestare per iscritto il
danno. Non si è obbligati ad
accettare la merce danneggiata.
Bisogna verificare subito la completezza, la regolarità e la funzionalità
della merce ricevuta.
Se la spedizione non è completa
oppure se è stata inviata la merce
errata o difettosa, si deve immediatamente esporre reclamo per mezzo di
lettera raccomandata con avviso di
ricevimento
al
venditore.
Quest’ultimo e non il produttore è
responsabile, per quanto concerne la
garanzia, per i vizi della cosa venduta.
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2.11
Pagina 1
ATTUALITA’
La Voce
Famiglie italiane sempre più povere?
Oltre l’11% delle famiglie italiane è povero. Questa la
fotografia della situazione
sociale e reddituale del nostro
Paese scattata dal XVI rapporto
Spi-Cer, nato dalla collaborazione tra il centro Europa
ricerche e l’Unione Sindacato
Pensionati Italiano. L’identikit
del povero italiano ha il volto di
una donna, di età inferiore ai 35
anni, disoccupata o al massimo
con un contratto di lavoro parasubordinato. Nel 13% dei casi, il
volto è quello di un pensionato.
Nel rapporto, infatti, si legge che
le persone più povere sono
donne (23%, contro il 16% degli
uomini) e gli individui molto
giovani, al di sotto dei 35 anni
(23%), seguite dalla fascia di età
35-44 anni (20%), 45-54 anni
(18%) e dagli anziani, al di sopra
dei 65 anni (18%). Nella maggior parte dei casi, i poveri
hanno un livello di istruzione
bassa (23%); solo nel 7% dei
casi è alto. L’impiego per quanto
riguarda l’occupazione svolta,
nel 68% dei casi si tratta di disoccupati, nel 14% di occupati e
nel 13% di pensionati.
All’interno della tipologia contrattuale, sono soprattutto i parasubordinati (21%) a registrare
una povertà reddituale, nel 18%
dei casi sono i lavoratori autonomi e nel 14% dei casi i dipendenti. Nella geografia della
povertà made in Italy, è il Sud a
stare peggio: qui più del 25%
delle famiglie sono povere.
“Una povertà diffusa - evidenzia
il rapporto - e tale non solo in
termini relativi (rispetto cioè
agli standard delle famiglie più
ricche, o di altri Paesi o di un
livello complessivo di benessere) ma anche in termini assoluti”. Infine, il 22% dei poveri è
anche un malato cronico o un
infermo. Per ciò che concerne il
SVILUPPO PONZANO
2006 srl
Roma
FARINE LAZIALI spa
reddito quello familiare medio
equivalente delle famiglie posizionate in fondo alla scala distributiva è inferiore a 5mila euro
annui, “un valore non superiore
a una vera e propria soglia di
sussistenza”. Tanto che le famiglie italiane povere sarebbero
tali anche se vivessero in Paesi
caratterizzati da valori di reddito
procapite inferiori ai nostri,
come Portogallo, Spagna e
Grecia. Si tratta di famiglie talmente povere da non poter disporre neanche di alcune facoltà
essenziali e apparentemente alla
portata di tutti o quasi, come viene evidenziato - la possibilità
di riscaldare la casa in modo
adeguato, di pagare le bollette,
di godersi almeno una vacanza
all’anno, di cambiare i mobili
fatiscenti, di acquistare non solo
vestiti nuovi ma anche di mangiare carne o pesce, di uscire con
gli amici.
Confronto con l’estero Aspetti
che penalizzano ancora una
volta l’Italia nel confronto internazionale, con un indicatore
della cosiddetta “privazione di
base” superiore alla media europea. La ricerca sottolinea anche
che l’Italia si distingue per una
maggiore sperequazione nella
distribuzione del reddito - superata in questo solo dal Portogallo
ditta Valter
RONDINI
Produzione farine di erba
medica, integrale e disidratate
Sfarinati vari
Località Piana della Molinara
- mentre è in linea con la Grecia
e la Repubblica Slovacca, ma
molto distante dall’esempio virtuoso della Svezia e degli altri
Paesi dell’Europa continentale.
Sempre secondo il rapporto, si
potrebbero adottare alcune strategie per ridurre il tasso di
povertà del nostro Paese: “Il
successo di due strategie di politica sociale diametralmente
opposte. Uguali risultati in termini di bassa disoccupazione, di
inclusione di giovani e donne, di
elevata produttività, di estensione dell’economia della conoscenza sono stati raggiunti dai
paesi scandinavi, così come
dalle due economie anglosassoni
dell’Europa (Regno Unito e
Irlanda)“. Diverse le strade
intraprese dai due stati: uno ha
privilegiato un sistema di welfare diffuso e finanziato con elevati livelli di tassazione; l’altro ha
rafforzato i meccanismi di crescita economica, al costo di un
severo ridimensionamento del
welfare pubblico. “Su queste
due opzioni e sul modo di adattarne pregi e virtù alla realtà italiana - conclude il rapporto dovranno confrontarsi le posizioni di politica economica e
sociale di cui sono portatori i
due schieramenti del bipolarismo italiano”.
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XIX FESTA M.C.L.
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11 - 12 - 13 - 14 LUGLIO 2008
CENTRO SPORTIVO “SAN SEBASTIANO”
PONZANO ROMANO
PROGRAMMA
Ve n e r d ì 11 L u g l i o
ore 17,30 - Apertura della festa con la partecipazione del parroco di Ponzano Romano
ore 18,00 - II° Torneo di calcetto “Memorial Maurizio Antinucci”
ore 20,00 - Apertura stand gastronomico
ore 21,00 - Orchestra spettacolo Deborah Valli,
seguirà lo spettacolo del comico DADO
Sabato 12 Luglio
ore 19,30 - Esibizione della Banda musicale e majorettes
ore 20,00 - Apertura stand gastronomico
ore 21,00 - Ballo con l’orchestra spettacolo “I TALISMAN”
con esibizione di ballo di coppia e di gruppo
Domenica 13 Luglio
ore 20,30 - Apertura stand gastronomico
ore 21,00 - Saluto del Presidente M.C.L. Regione Lazio Enzo
ore 21,30 - LANDO FIORINI in concerto
Lunedì 14 Luglio
di Ponzano R.
DE SANTIS
ore 19,00 - Finale II° Torneo di calcetto “Memorial Maurizio Antinucci”
ore 20,00 - Apertura stand gastronomico
ore 21,30 - Orchestra spettacolo “LISCIO E GASATO”
ore 24,00 - Estrazione sottoscrizione a premi
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Il Direttivo M.C.L.
Ponzano R.
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