Articolo Sette

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Articolo Sette
Il romanzo Cinzia Tani e il suo racconto ambientato dall’altra parte del mondo
La lotta contro i pregiudizi
degli italiani d’Australia
Bambini rapiti, discriminazione, povertà. Amori infelici. La guerra.
Un libro denuncia che da Bassano del Grappa vola fno a Sydney
di Mirella Serri
A
Sydney, e in Australia in generale, è il
segreto di Pulcinella: i bambini aborigeni vengono strappati alle loro famiglie, ospitati in miserabili istituti e poi
occupati in mal pagati lavori. Però, lo sostengono
in molti, quanto avviene è per il bene dei piccoli: il
fenomeno della “stolen generation”, dei ragazzini
rubati per volontà dei governi federali e di alcune missioni religiose, si verifcherà a partire dagli
Anni Settanta dell’Ottocento e durerà addirittura
un secolo. Adesso a raccontarci questa assai poco
nota e drammatica vicenda delle classi più umili
della società australiana è Cinzia Tani nel bel romanzo di denuncia sociale e di passioni La storia di Tonia (Mondadori editore). Saranno Tonia
Pavan, nata a Bassano del Grappa, e i suoi fgli, a
prendersi cura tra tante diffcoltà dei piccoli rapiti. Appena sedicenne Tonia viene costretta a emigrare, ad abbandonare le sue campagne, a recidere tutti i suoi affetti. Per i poveracci come Tonia
le strade dell’emigrazione coincidono con quelle
dell’illusione e del raggiro: il marchese de Rays,
console di Bolivia e di Gran Bretagna, fa cadere in
trappola centinaia di contadini e di nullatenenti
che mettono da parte i pochi soldi che hanno per
acquistare «a cinque franchi l’ettaro» lotti in luoghi remoti. Ma Port-Bréton non è quel Paradiso in
terra propagandato dalle false promesse: il posto
è malsano e umido, vi proliferano le malattie e in
particolare la dissenteria, non c’è nulla da fare,
si rischia di perire di fame e di stenti. I soldi dei
Pavan si sono volatilizzati, la madre muore per i
disagi della navigazione, Tonia, suo padre e suo
cugino si trasferiscono nell’aprile 1887 a Sydney.
Speranze e delusioni. Il tema della discrimina-
zione razziale diventerà così uno dei leitmotiv
del libro della Tani dal momento in cui svanisce
il sogno di una fattoria di proprietà e i Pavan per
sopravvivere vengono assunti da ricchi possidenti australiani. Tonia, intelligente e attiva, incontra
il giovane “padrone” Lester che la prende sotto la
sua ala protettiva. Ma il censo e lo status sociale
sono una barriera invalicabile: Lester è consapevole che la sua esistenza non si può mescolare
con quella di una povera contadina di Bassano.
La giovane veneta è però pronta a dimostrare la
sua autonomia e comincia a gestire con successo
un ristorante italiano: nella sua vita manca solo la
felicità coniugale. Ha seguito i suggerimenti paterni ed è convolata a nozze con un uomo che non
l’attrae e che non stima. Un nuovo incontro con
Lester, inoltre, le spezza il cuore e la rende madre di due gemelli. Cinzia Tani sa costruire grandi strutture, trame complesse simili a elaborate
architetture da cui emerge un affresco di questo
“nuovo mondo” e del ruolo che vi ha svolto l’emigrazione italiana. Entra nel romanzo anche la
sinfonia per un massacro costituita dalla Grande
guerra: due ragazzi di Tonia sono nelle fle della
decima brigata, comandata dal colonnello Ewen
Sinclair-Mac Lagan e diretta a Gallipoli. Il racconto offre molti livelli di lettura: Tonia, suo padre
e tanti altri connazionali sono capaci di trasformarsi in misconosciuti eroi, operosi personaggi
dotati di vitalità, forza di adattamento e inventività. Sono loro che hanno fatto l’Australia e che, nonostante i pregiudizi nei loro confronti, le hanno
dedicato tante energie. E gli ultimi arrivati sono
destinati a diventare i primi: magari solo nella difesa dei diseredati.
Viaggio oltre l’Oceano
La Storia di Tonia
(Mondadori, 300 pp.,
18,50 euro) è l’ultimo
libro della scrittrice
e conduttrice televisiva
Cinzia Tani.
© riproduzione riservata
Sette | 24 — 13.06.2014
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