Città italiane a confronto su degrado e criminalità Pavarotti, il mondo
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Città italiane a confronto su degrado e criminalità Pavarotti, il mondo
TAXE PERÇUE TASSA RISCOSSA Periodico Mensile dell’INPAL per i Siciliani nel Mondo - Anno XVIII - N. 9 SETTEMBRE 2007 - P.I. Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 comma 20/B - Legge 662/96 D.C.I. Sicilia Prov. CT Direzione, redazione e Amministrazione: Ufficio Zona INPAL - 95031 Adrano - Piazza Mercato, 72 - Tel. 095 7692946 - Fax 095 7602814-7153840 - e-mail [email protected] Sicurezza Città italiane a confronto su degrado e criminalità Dopo il provvedimento contro i lavavetri messo a punto dall’amministrazione comunale fiorentina, il tema dell’illegalità e della criminalità organizzata è entrato nell’agenda di Palazzo Chigi. Sarà pronto a breve un disegno di legge ad hoc per la sicurezza nelle città. Il testo - stando alle anticipazioni - “prevedrà iniziative per combattere la criminalità organizzata e l’illegalità diffusa, soprattutto nelle aree metropolitane, con particolare attenzione per la prevenzione e il contrasto delle molestie e delle violenze nei confronti delle donne”. Il ddl, in linea con il piano di sicurezza impostato dal guardasigilli Clemente Mastella e dal ministro dell’Interno Giuliano Amato, dovrebbe contenere norme sulla custodia cautelare obbligatoria per chi è sospettato di aver commesso rapine e furti di particolare violenza, contemplare processi accelerati in presenza di prove schiaccianti contro chi è stato arrestato e dare un giro di vite sull’affidamento nel caso di cri- mini che rappresentano un grave allarme sociale. Tra le nuove disposizioni non mancheranno provvedimenti antimafia, misure più dure sulla prostituzione e contro chi guida ubriaco. Inoltre sarà fondamentale l’istituzione di un codice nazionale unico a cui dovranno attenersi i sindaci. Una sorta di decalogo che dovrebbe consentire un agire comune delle amministrazioni comunali, contendendo iniziative singole come le misure del sindaco Dominici a Firenze, il blitz anti-degrado del sindaco Veltroni o la chiusura della “strada del sesso” nel comune di Lecce. Nel frattempo i sindaci di diversi comuni avanzano ipotesi su possibili procedure da intraprendere per dichiarare guerra alla criminalità. Il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati insieme al primo cittadino di Firenze, Leonardo Dominici rilanciano sul piano delle idee: “che ai sindaci e alla polizia municipale possano essere assegnate funzioni di polizia giudiziaria è, in determinate situazioni, di qualche utilità”. “Parlo però di pochissimi compiti, definiti con molta precisione, per non cambiare la natura al ruolo dei sindaci”, ha dichiarato Cofferati rispondendo ai giornalisti di Qn. A chi lo ha soprannominato il sindaco-sceriffo, risponde: “Ma una volta, quando eravamo piccoli, gli sceriffi non erano i buoni? E anche quando mi paragonano a Tex Willer, ricordo che Tex è amico degli indiani”. Sulla stessa linea il sindaco Dominici: “Non sono contrario a interventi di polizia giudiziaria”. E ha continuato: “Penso che sia giusto che anche i sindaci, in casi limitati, possano fare ricorso a provvedimenti per allontanare alcune presenze indesiderate. Norme precise devono garantire, a italiani e stranieri, che naturalmente siano rispettati i diritti fondamentali della persona. Il foglio di via può anche andare bene. Se posso farlo come Francesco Forte Pasquale Santoianni (Continua a pag. 7) Pavarotti, il mondo piange l’ambasciatore della lirica Già nella tarda serata del 5 settembre ne notizie dell’aggravarsi delle sue condizioni aveva fatto il giro del mondo. Il giorno dopo i siti dei principali mass media di tutto il mondo danno grande risalto alla morte del maestro Luciano Pavarotti. Icona dell’Italia nel mondo, amatissimo in Europa e negli Stati Uniti, il tenore di Modena domina le home page di tutti i siti che ne celebrano la carriera e la popolarità. “Il mondo dell’opera perde il suo principale ambasciatore”, è il titolo del Washington Post. “Il tenore italiano Luciano Pavarotti muore a 71 anni”, titola l’edizione digitale del New York Times ritraendolo in una fotografia insieme a Placido Domingo e Jose Carreras. “Come Enrico Caruso prima di lui, Pavarotti ha esteso la sua presenza oltre i confini dell’opera italiana diventando un titano della cultura popolare. Milioni di persone lo hanno visto in televisione e hanno trovato nella sua personalità espansiva, nel suo fascino fanciullesco e nella sua figura generosa un legame con una forma d’arte con la quale molti hanno scarsa familiarità”. Grande emozione anche in Gran Luciano Pavarotti. Bretagna: “Addio al maestro del bel canto”, si legge sul sito del Guardian, “il suo talento artistico lo ha reso uno dei cantanti lirici più amati in assoluto. La forza e la bellezza della sua voce lo hanno reso l’interprete ideale del repertorio lirico italiano, specialmente negli anni Sessanta e Settanta, quando divenne una star”. “In armonia con il suo modo di fare che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro – aggiunge il Guardian - è rimasto a lungo ottimista, ma infine ha dovuto soccombere agli ultimi stadi della malattia”. Anche il Finacial Times, che già nell’edizione cartacea aveva richiamato in prima pagina l’aggravarsi delle condizioni di Pavarotti, lo ricorda come “il tenore più venerato d’Italia”. “Nei 400 anni dell’opera nessun cantante ha fatto più di Luciano Pavarotti per rendere popolare questa forma d’arte”. “E’ stato il primo cantante lirico a diventare riconoscibile di fronte a un pubblico di massa”, sottolinea il quotidiano economico ricordando il suo “Nessun dorma” adottato dai Mondiali di calcio giocati in Italia nel 1990. Grandi omaggi anche in Francia: il quotidiano “Liberation” dedica grande spazio al “Tenore dell’umanitario” riproponendo un’intervista rilasciata dal (Continua a pag. 7) N.C. Nota del Patronato INPAL Legge Elettorale, Ferrigno (FI): non c’è Previdenza, più spazio per i partitini 302 euro in più per tre milioni di pensionati “Una legge che mantenga il bipolarismo è una conquista per la democrazia e quindi anche per l’Italia. Queste sono state le parole del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: lo ha detto arrivando al vertice di Gemonio, dove era atteso da Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Sul tavolo proprio la riforma della legge elettorale e la bozza stilata la sera prima ad Arcore. “Non possiamo che condividere il pensiero del nostro leader azzurro è necessario un bipolarismo più netto, a garanzia della governabilità e a difesa di scelte maggioritarie e non di sparute minoranze”. Così Salvatore Ferrigno di Forza Italia, eletto nel Nord e Centro America, ha commentato oggi l’incontro fra Berlusconi, Bossi e Fini. “Lo hanno scritto ha continuato Ferrigno - le penne più prestigiose e più seguite della politica italiana ed internazionale: non c’è più spazio per i partitini all’interno del nostro sistema politico. Bisogna che la politica guardi alla crescita del Paese e proponga leggi di interesse generale e non particolaristico. E’ finita l’era delle lobby L’on. Salvatore Ferrigno. più o meno segrete che condizionano lo sviluppo e si muovono solo per portare acqua al loro mulino”. “Se la coalizione di governo ha veramente intenzione di lavorare a una legge elettorale seria, la discussione in Parlamento - ha concluso il deputato forzista - non potrà che essere propositiva e stimolante”. P.L. Sono più di 3 milioni i pensionati che riceveranno insieme alla pensione di ottobre la somma aggiuntiva, la cosiddetta “quattordicesima” prevista dalla legge 127 del 2007 e dalla concertazione tra governo e parti sociali. Per altri 466.000 pensionati Inps di cui non si conosce il reddito l’aumento arriverà solo a seguito di una verifica e quindi probabilmente tra novembre e dicembre. I pensionati Inpdap potenzialmente interessati alla misura (servirà una verifica reddituale) sono circa 25.000. “Un atto di coerenza, e di puntualità”, lo ha definito il ministro del Lavoro Cesare Damiano, secondo cui la misura consentirà già da ottobre di partire con l’erogazione. “Per raggiungere questi obiettivi – ha aggiunto il ministro - gli istituti hanno costituito una task force per arrivare con il sindacato, a questo risultato positivo”. La somma complessiva destinata ai pensionati è di circa 926 milioni di euro, mentre l’importo medio della “quattordicesima” è di 301,70 euro. Ad avere diritto all’aumen- Il ministro del Lavoro Cesare Damiano. to sono i pensionati che hanno almeno 64 anni e redditi personali non superiori a 8.504,73 euro l’anno (654,21 euro mensili). La somma aggiuntiva varia perché è calcolata anche in base all’anzianità contributiva del pensionato. Se pensionato da lavoro dipendente: fino a 15 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 262 euro; da 15 a 25 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 327 euro; se l’anzianità contributiva è superiore a 25 anni la somma complessiva aggiuntiva è pari a 392 euro. Le cose cambiano se il beneficiario è un pensionato da lavoro autonomo: fino a 18 anni di anzianità contributiva la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 262 euro; da 18 a 28 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 327 euro; se l’anzianità contributiva è superiore a 28 anni la somma complessiva aggiuntiva è pari a 392 euro. Nel caso in cui il reddito personale sia di poco superiore al limite stabilito, la somma aggiuntiva sarà proporzionalmente ridotta. Per esempio, se il reddito è di 8.600 euro, con un’anzianità contributiva fino a 15 anni, la somma aggiuntiva sarà pari a 166,73 euro complessivi (8.504,73 + 262,00 - 8.600 euro). Quanto alla distribuzione per provincia resa nota dal ministero del Lavoro, Milano (150.020) batte Roma (147.491) per numero di beneficiari. Seguono le province di Napoli (con 107.286 pensionati beneficiari dell’aumento), Torino (97.528), Salerno (71.571), Bari (67.127) e Palermo (64.773). I pensionati che godranno di un aumento medio maggiore saranno i 18.258 della provincia di Ferrara, mentre si dovranno “accontentare” di una somma aggiuntiva media di 285 euro i 34.555 beneficiari della provincia di Agrigento.euro in più per tre milioni di pensionati Sono più di 3 milioni i pensionati che riceveranno insieme alla pensione di ottobre la somma aggiuntiva, la cosiddetta “quattordicesima” prevista dalla legge 127 del 2007 e dalla concertazione tra governo e parti sociali. Per altri 466.000 pensionati Inps di cui non si conosce il reddito l’aumento arriverà solo a seguito di una verifica e quindi Patronato INPAL (Continua a pag. 2) 2 SETTEMBRE 2007 UNIVERSO SICILIA Scuola, approvato DL: dal tempo pieno ai prof. assenteisti Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sulla scuola presentato dal ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni. Ecco le novità che riguardano studenti e professori. “Classi Primavera” all’asilo: via libera alle “classi primavera” – preparatoria alla scuola elementare – per i bambini tra i 24 e i 36 mesi di età (con un finanziamento aggiuntivo di 5 milioni di euro) che potranno essere accolti in sezioni create per loro nelle scuole comunali dell’infanzia, nelle materne statali e paritarie e nei nidi privati convenzionati. Tempo pieno alle elementari: alle scuole elementari si ripristina il tempo pieno soppresso dalla riforma Moratti. Sono previste 40 ore settimanali con chiusura delle scuole alle 16. Fioroni ha parlato di un piano d’azione per il Sud dove il tempo pieno è poco praticato. Ammissione all’esame in terza media: torna anche in terza media, dopo che il ministro Fioroni lo aveva ripristinato per la maturità, il giudizio di ammissione all’esame finale. Il ministro ha infatti lamentato come oltre il 40 per cento degli studenti italiani sia promosso in terza media con “sufficiente”. Esami da privatista: dopo le polemiche dell’anno scorso, il decreto legge stabilisce che i candidati privatisti devono poter accedere con certezza all’esame di Stato. Gli studenti interessati dovranno presentare una domanda alla direzione scolastica regionale indicando il Comune di competenza e la scuola scelta. La direzione scolastica regionale stabilirà dove lo stu- dente potrà sostenere l’esame tenendo conto dei “tetti” di privatisti già stabiliti. Sanzioni più veloci: giro di vite nei confronti dei docenti inadempienti, assenteisti o che si siano macchiati di gravi reati. In caso di comportamenti scorretti di un docente, il parere degli organi collegiali scolastici sarà acquisito entro 60 giorni (prorogabili di altri 30 in casi particolarmente gravi), ma dopo 90 giorni, se questo parere non venisse espresso, la direzione scolastica regionale può comunque irrogare la sanzione. Con le nuove norme, per gravi motivi, sarà il capo d’istituto o il direttore dell’Ufficio scolastico regionale che potrà, in via cautelare, sospendere il personale della scuola su cui si addensino gravi sospetti. Il provvedimento prevede anche il trasferimento del docente per “incompatibilità ambientale”. Compensi per i commissari: il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri integra il compenso per i commissari degli esami di Stato, da 138 milioni a 178 milioni di euro. Con la previsione di spesa, ha spiegato il ministro Fioroni, “abbiamo la possibilità di pagare gli esami di Stato per intero senza aver più debiti”. Supplenze maternità: le supplenze per maternità non saranno più a carico delle scuole. I supplenti nominati in sostituzione delle insegnanti in “interdizione” o “astensione obbligatoria” saranno pagati dal ministero dell’Economia. Questo per consentire agli istituti scolastici il recupero dei fondi che potrebbero essere destinati all’ampliamento dell’offerta formativa. P.T. TOCCARE PER CREDERE UNA SCOPERTA RIVOLUZIONARIA, LO SLIP CHE NON SI VEDE E NON SI SENTE!!! E NON è IL CASO DI INDOSSARLO !!!! Mattel, terzo ritiro di giocattoli per vernice al piombo Guardatevi dalle Barbie. Alcuni accessori della bambola più venduta al mondo, sugli scaffali dei negozi di giocattoli dal 1959, sono infatti stati inseriti dalla Mattel nella nuova lista di prodotti da ritirare dal mercato. La più grande azienda del settore ha deciso l’ennesimo ritiro – il terzo in cinque settimane – per giocattoli fabbricati in Cina a causa dell’eccessiva concentrazione di piombo delle vernici. Gli ultimi prodotti interessati dal provvedimento sono alcuni giocattoli della Fisher-Price e, appunto, altri prodotti relativi alla celebre bambola platinata, per un totale di 844mila pezzi, di cui 522mila negli Stati Uniti e 322mila nel resto del mondo. Nel nostro Paese le tipologie di giocattoli ritirati dai negozi sono sette, per un totale di 27.473 pezzi, (sei delle quali sono accessori della Barbie). Già il 14 agosto la Mattel aveva reso noto il ritiro in tutto il mondo di circa 19 milioni di giocattoli a causa dell’utilizzo nella loro fabbricazione di vernici al piombo o per la presenza di piccoli magneti che staccandosi potevano facilmente essere inghiottiti dai bambini. Due settimane prima, il primo di agosto, il gruppo aveva ritirato un altro milione e mezzo di pezzi della Fisher-Price. Il nuovo ritiro di giocattoli è stato confermato ufficialmente da Robert A. Eckert, “chairman” e “chief executive officer” dell’azienda, che in un comunicato ha affermato: “Ad agosto abbiamo promesso ai nostri clienti che avremmo continuato a focalizzarci sulla verifica della sicurezza e della qualità dei nostri prodotti attraverso un estesa procedura di testing sui prodotti finiti, mediante un processo di investigazione sui nostri fornitori e attraverso l’attuazione di un sistema di controllo ancora più rigido. Nel corso di queste indagini abbiamo scoperto altri pro- dotti non conformi che abbiamo deciso di richiamare, e abbiamo interrotto i rapporti di produzione con quelle aziende che non hanno rispettato gli standard imposti da Mattel. Ci scusiamo di nuovo con tutte le persone che hanno acquistato i prodotti oggetto del richiamo, nel mentre continuiamo e continueremo a lavorare per garantire la sicurezza e la qualità dei nostri giocattoli”. Nella nota ufficiale, inoltre, il colosso dei giocattoli raccomanda di non restituire i giochi al negozio, ma di contattare direttamente il produttore. In particolare, nell’“arredo bagno” di Barbie, l’oggetto con alto contenuto di piombo è il gattino, mentre nel “mini arredo futon e tavolo” l’accessorio pericoloso è il cagnolino. Nell’ “arredo scrivania” sono invece le borsette l’elemento da ritirare, mentre in “tavolo e sedie” l’accessorio al piombo è invece il cibo. Il nono oggetto appartiene a Fisher Pri- (Continua dalla prima pagina - Previdenza, 302 euro in più per tre milioni di pensionati) probabilmente tra novembre e dicembre. I pensionati Inpdap potenzialmente interessati alla misura (servirà una verifica reddituale) sono circa 25.000. “Un atto di coerenza, e di puntualità”, lo ha definito il ministro del Lavoro Cesare Damiano, secondo cui la misura consentirà già da ottobre di partire con l’erogazione. “Per raggiungere questi obiettivi – ha aggiunto il ministro - gli istituti hanno costituito una task force per arrivare con il sindacato, a questo risultato positivo”. La somma complessiva destinata ai pensionati è di circa 926 milioni di euro, mentre l’importo medio della “quattordicesima” è di 301,70 euro. Ad avere diritto all’aumento sono i pensionati che hanno almeno 64 anni e redditi personali non superiori a 8.504,73 euro l’anno (654,21 euro mensili). La somma aggiuntiva varia perché è calcolata anche in base all’anzianità contributiva del pensionato. Se pensionato da lavoro dipendente: fino a 15 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 262 euro; da 15 a 25 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 327 euro; se l’anzianità contributiva è superiore a 25 anni la somma complessiva aggiuntiva è pari a 392 euro. Le cose cambiano se il beneficiario è un pensio- nato da lavoro autonomo: fino a 18 anni di anzianità contributiva la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 262 euro; da 18 a 28 anni di anzianità contributiva, la somma aggiuntiva è pari complessivamente a 327 euro; se l’anzianità contributiva è superiore a 28 anni la somma complessiva aggiuntiva è pari a 392 euro. Nel caso in cui il reddito personale sia di poco superiore al limite stabilito, la somma aggiuntiva sarà proporzionalmente ridotta. Per esempio, se il reddito è di 8.600 euro, con un’anzianità contributiva fino a 15 anni, la somma aggiuntiva sarà pari a 166,73 euro complessivi (8.504,73 + 262,00 - 8.600 euro). Quanto alla distribuzione per provincia resa nota dal ministero del Lavoro, Milano (150.020) batte Roma (147.491) per numero di beneficiari. Seguono le province di Napoli (con 107.286 pensionati beneficiari dell’aumento), Torino (97.528), Salerno (71.571), Bari (67.127) e Palermo (64.773). I pensionati che godranno di un aumento medio maggiore saranno i 18.258 della provincia di Ferrara, mentre si dovranno “accontentare” di una somma aggiuntiva media di 285 euro i 34.555 beneficiari della provincia di Agrigento. Patronato INPAL Sciuscià e Giuggiolone. ce ed è “Geotrax Locomotiva del trasporto merci”, un gioco per bambini piccolissimi. Si consideri che l’ingestione di piombo può provocare nei bambini lesioni cerebrali. Proprio per questo la Commissione Europea la scorsa settimana aveva annunciato misure contro i giocattoli considerati non a norma. Il governo di Pechino, da parte sua, aveva nelle scorse settimane polemizzato con l’azienda, sostenendo che la pericolosità dei giocattoli era dovuta all’errata progettazione di competenza della Mattel e non all’imperizia delle fabbriche produttrici. Dopo l’annuncio del terzo ritiro, tuttavia, il ministero per la Supervisione sulla qualità dei prodotti ha promesso di ultimare in tempi brevi l’inchiesta sui produttori dei prodotti ritirati dagli scaffali. La casa statuniten- se, ad ogni modo, ha messo a disposizione un numero gratuito destinato ai consumatori (800 11 37 11), che è attivo tutti i giorni dalle 9 alle 20. Sulla pagina web www.service.mattel.com, inoltre, è possibile visionare la lista completa dei giocattoli interessati, comprese le foto a colori e i codici. Se il giocattolo è difettoso, l’azienda sostituirà il pezzo con uno nuovo. T.P. Sicilia, la proposta: “obbligare” ristoranti a proporre pesce azzurro “Si fa un gran parlare di pesce azzurro e delle sue virtù benefiche, ma se poi si va in qualsiasi ristorante della Sicilia è davvero difficile trovare nei menù piatti a base di questi tipo particolare di pesce. Sappiamo anche che il 65% del pesce viene consumato dalle famiglie al ristorante, il resto si divide fra il consumo in famiglia e nelle sagre. Questo contribuisce a deprezzare il valore sul mercato del pesce azzurro che solo nella nostra Isola viene considerato come pesce povero. Una vera a propria sciocchezza. Per invertire questa tendenza basterebbe che gli enti locali imponessero ai ristoranti l’inserimento nei loro menù di almeno un primo e un secondo di pesce azzurro, questa misura così semplice e a costo zero darebbe un vero aiuto ad un settore fondamentale per l’economia della nostra regione, quello della pesca”. Lo ha dichiaro il presidente dell’Unci Pesca Sicilia, Pasquale Amico, intervenendo alla tavola roton- da sul tema organizzata dall’assessore alle attività produttive del comune di Termini Imerese, Maurizio Merlino, nell’ambito della quarta sagra del pesce azzurro. R.A. UNIVERSO SICILIA SETTEMBRE 2007 Papa ai giovani, seguite la strada dell’umiltà Sono 500 mila i pellegrini che hanno affollato il 2 settembre la piana di Montorso per assistere alla Messa di Papa Benedetto XVI, ed essere presenti alla seconda giornata dell’Agorà dei giovani. “Non seguite la via dell’orgoglio, bensì quella dell’umiltà”. Un messaggio per il futuro, quello di Papa Ratzinger, per far capire alle giovani generazioni che “l’umiltà non è la via della rinuncia ma del coraggio”. Bisogna essere “vigilanti, critici – ha sottolineato Benedetto XVI - quanti messaggi diversi vi giungono soprattutto attraverso i mass media”. Preferire le “vie alternative”, dunque, quelle che ci indica “l’amore vero: uno stile di vita sobrio e solidale; relazioni affettive sincere e pure; un impegno onesto nello studio e nel lavoro; l’interesse profondo per il bene comune”. Una strada, quella proposta dal Santo Padre, che non deve spaventare, perchè necessaria per mostrare anche agli adulti come si vive “secondo la pienezza di umanità manifestata da Gesù Cristo”. Un umiltà, dunque, che non è “ l’esito di una sconfitta ma il risultato di una vittoria dell’amore sull’egoismo e della grazia sul peccato”. Per sostenere i giovani lungo questo cammino, ha continuato il Santo Padre, la Chiesa “vi è vicina nei momenti della gioia e della festa, della prova e dello smarrimento”. E proprio come esempio di umiltà, il Pontefice ha proposto ai giovani gli esempi di santi come Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, e anche santa Gemma Galgani, san Gabriele dell’Addolorata, san Luigi Gonzaga, san Domenico Savio, santa Maria Goretti, i beati Pier- giorgio Frassati e Alberto Marvelli. “L’umiltà che il Signore ci ha insegnato - ha ribadito Benedetto XVI - e che i santi hanno testimoniato, ciascuno secondo l’originalità della propria vocazione, è tutt’altro che un modo di vivere rinunciatario”. Proprio sull’idea più comune della via della fede come vita di rinunce, che il Papa ha insistito molto sottolineando che “non propone un insieme di divieti morali, ma un cammino gioioso alla luce del si di Dio”. Per Papa Ratzinger, inoltre, sentirsi parte della Chiesa, “nostra famiglia”, è “una vocazione alla santità per tutti; è impegno quotidiano a costruire la comunione e l’unità vincendo ogni resistenza e superando ogni incomprensione”. “Nella Chiesa - ha spiegato - impariamo ad amare educandoci all’accoglienza gratuita del prossimo, all’attenzione premurosa verso chi è in difficoltà, i poveri e gli ultimi”. Ma il Santo Padre non dimentica di lanciare un forte appello per la difesa dell’ambiente. “Seguire Cristo - ha detto il Papa - comporta lo sforzo costante di dare il proprio contributo alla edificazione di una società più giusta e solidale, dove tutti possano godere dei beni della terra”. Quello della salvaguardia del creato è uno dei campi “nei quali appare urgente operare”. “Alle nuove generazioni - ha aggiunto - è affidato il futuro del pianeta, in cui sono evidenti i segni di uno sviluppo che non sempre ha saputo tutelare i delicati equilibri della natura. Prima che sia troppo tardi, occorre adottare scelte coraggiose, che sappiano ricreare una forte alleanza tra l’uomo e la terra”. Attenzione particolare soprattutto sull’acqua, il bene più prezioso della terra, che secondo il Pontefice “se non viene condiviso in modo equo e pacifico, diventerà purtroppo motivo di dure tensioni e aspri conflitti”. Protagonista di questa giornata, insieme ai giovani, è anche la Santa Casa di Loreto che permette alle nuove generazioni di essere “testimoni” della fede “nella piazza, nella società” e “portatori di un Vangelo non astratto, ma incarnato nella vita”. Secondo Ratzinger, c’è un legame reciproco tra l’agorà, cioè la piazza, e la casa. “La piazza è grande, è aperta - ha sottolineato - è il luogo dell’incontro con gli altri, del dialogo, del confronto; la casa invece è il luogo del raccoglimento e del silenzio interiore, dove la Parola può essere accolta in profondità. Per il Papa “è un grande privilegio per l’Italia ospitare, in questo dolcissimo angolo delle Marche, il Santuario della Santa Casa”. Ha invitato quindi i giovani a essere “giustamente fieri” e ad approfittarne raccogliendosi spiritualmente tra le mura della Santa Casa, “almeno con il cuore”, “nei momenti più importanti della vita”. Per concludere l’omelia, il Papa ha rinnovato l’appuntamento per la Giornata mondiale dei Giovani prevista per luglio del prossimo anno a Sidney. “Vi invito a prepararvi a questa grande manifestazione di fede giovanile, meditando il Messaggio che approfondisce il tema dello Spirito Santo, per vivere insieme una nuova primavera dello Spirito”. In attesa dell’incontro del prossimo anno Benedetto XVI ha affidato a 72 giovani, rap- presentanti delle diocesi italiane, dei movimenti, associazioni e gruppi ecclesiali, il mandato per farsi missionari dell’Agorà nel tessuto sociale. “Conservate nel cuore la memoria di questo luogo - ha detto il Pontefice - e, come i 72 discepoli designati dal Signore Gesù, andate con determinazione e libertà di spirito: comunicate la pace, sostenete chi è debole, preparate i cuori alla novità del Cristo. Annunciate che il Regno dei Cieli è vicino!”. Alla messa celebrata stamani nella piana di Montorso, era presente, nel parterre, un nutrito gruppo di politici. Oltre al vice premier Francesco Rutelli, che il Papa ha espressamente salutato nel suo messaggio iniziale - hanno partecipato alla cerimonia il sottosegretario Pietro Colonnella, i parlamentari Renzo Lusetti, Pierluigi Castagnetti, Alessandro Forlani, Marina Magistrelli, Maria Paola Merloni, Mario Baldassarre, l’eurodeputato Antonio Tajani. Presente anche la moglie di Rutelli, Barbara Palombelli, gli imprenditori Vittorio e Francesco Merloni. “L’Agorà dei giovani – ha detto il vice presidente del Consiglio Francesco Rutelli - è un’occasione straordinaria per confermare che in Italia il cattolicesimo è un fenomeno profondo, legato e radicato nel popolo e nei giovani italiani”. Apprezzate, invece, le parole del Santo Padre riguardo al problema ambientale, da parte del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio. “Adesso - ha aggiunto il ministro - serve una vera e propria riconversione ecologica della nostra economia. Serve una grande alleanza Rimini: Premio letterario Tremonti Boccaccio: propone premiati Camilleri l’alzabandiera e Anselmi E’ La novella di Antonello da Palermo il volume vincitore della ventiseiesima edizione del Premio Letterario Boccaccio. Sul palco a ritirare il premio un Boccaccio versione 2007, Andrea Camilleri che, grazie all’iniziativa della Casa Editrice Guida, ha offerto il proprio contributo alla collana “I falsi d’autore”, serie di pubblicazioni in cui scrittori famosi contemporanei si dilettano ad ‘imitare’ e, perché no, rileggere, i grandi del passato. E’ toccato quindi al sicilianissimo Andrea Camilleri rimettere le vesti del novelliere Giovanni Boccaccio, dando così vita ad una pubblicazione simpatica ed accattivante, che possiede tutte le doti di una novella decameroniana. Ex-aequo con ‘La novella’ anche il volume di Andrea Camilleri, edito da Mondadori, Il colore del sole. Camilleri non è salito però da solo sul palco predisposto nella chiesa di Palazzo Pretorio in Certaldo Alto. Assieme a lui anche lo spagnolo Ildefonso Falcones, la cui Cattedrale del Mare ha coinvolto ed incantato, fino a commuovere, nelle scuole Succede, che un barbone, col cielo per maglione, pian piano, si scolori, fra indifferenti cuori … col sonno per amico, si scalda, per un poco, s’un irreale fuoco, che, presto, poi, scompare, ai piedi d’un altare, con Dio, per focolare … COMPUTER Sua Santità Benedetto XVI. che veda, ciascuno per la propria parte, impegnato per il clima e per la tutela dell’ambiente e che punti fortemente sulle energie pulite e rinnovabili, l’efficienza energetica ed idrica e la mobilità sostenibile, abbandonando vecchi standard di sviluppo. Servono scelte coerenti sia dalla politica che dall’economia - ha concluso il ministro Pecoraro Scanio - e chi ogni giorno fa a gara per seguire gli insegnamenti della chiesa sappia che per salvare il Pianeta bisogna abbandonare fonti energetiche fossili ed inquinanti, come il carbone ad esempio, e puntare con decisione sulle fonti energetiche pulite e rinnovabili”. P.G. Aumento pensioni basse dal prossino ottobre Ne hanno diritto i pensionati con reddito annuo non superiore a 8.504,73 euro (escluse abitazione, assegni familiari e indennità di acompagnamento) con più di 64 anni di età al 12 settembre In totale sono 3,1 milioni. milioni di lettori in tutto il mondo. Opera prima di un autore che quotidianamente nella propria vita fa l’avvocato, il volume edito da Longanesi ha saputo conquistarsi i primi posti delle classifiche di molti paesi, coinvolgendo i lettori nell’epopea di una famiglia sapientemente ambientata in una Barcellona medioevale travolta dai traffici marini e decimata dalla peste. T.R. Ex lavoratori dipendenti Ex lavoratori autonomi 14° IN EURO PAGATA A Anni contributi L’angolo della poesia MORTE DI UN BARBONE AUMENTO Meglio ripristinare il servizio di leva per questa generazione di giovani smarriti senza riferimenti ideali nè valori da perseguire. Al meeting di Rimini Tremonti dice:” perchè non si torni tutte le mattine o almeno una volta alla settimana all’alzabandiera nelle scuole?” L’on. Tremonti crede proprio che una simbolica esibizione di attaccamento ai colori della Patria sia educativa per i giovani di oggi? E perchè non tornare al servizio di leva per dare a questi giovani l’opportunità di conoscere il territorio ormai in preda alla devastazione? Si dia l’opportunità alle ragazze e ai ragazzi del Veneto della Lombardia del Piemonte di conoscere le Madonne, il Gargano, l’Aspromonte e insegnare loro a custodirli e salvaguardarli? Stessa opportunità sia data alle ragazze e i ragazzi del Sud di andare al Nord per custodire il patrimonio boschivo e paesaggistico. Tutto questo riteniamo sia possibile con il servizio obbligatorio di leva con compiti di servizio civile a garanzia e salvaguardia del territorio e il ripristino della legalità. Perchè non creare un servizio di leva obbligatoria addestrando le reclute al rispetto della leggi dello stato? Pietro La Rosa 3 OTTOBRE 2007 LUGLIO 2008 Fino a 15 Fino a 18 262,00 336,00 Tra 15 e 25 Tra 18 e 28 327,00 420,00 Oltre 25 Oltre 28 392,00 504,00 Se il reddito personale è di poco superiore a 8.504,00 euro il bonus sarà proporzionalmente ridotto. Esempio: se il reddito di un ex lavoratore dipendente è di 8.600,00 con un’anzianità contributiva fino a 15 anni il bonus 2007 sarà di 166,73 euro (invece di 262,00). Spesa complessiva per il 2007 926mln per il 2008 1,3 ■ Computer … senz’anima, né sole, senza neppur parole … senza colore alcuno, ci tendono la mano; per riportar, lontano, sull’ali d’un gabbiano il sogno più divino … Orazio Sciortino CONCERTO Si disfaceva come gomitolo la mia memoria all’indietro su uno sfondo immenso snodata e sciolta come vela spiegata e sospinta nell’armonia perfetta. IL PIU’ BELL’ALBERO Ho tagliato il piu’ bell’albero del mio giardino. Soffrivo del suo orgoglio. In tutta la sua area dominava soffocando ogni timido germoglio. Maria Perale Sacco e Vanzetti: Camilleri su NYT, pena di morte indegna In occasione dell’80° anniversario della morte di Sacco e Vanzetti, il New York Times ha ospitato nelle sue pagine dedicate alla memoria storica un lungo intervento di Andrea Camilleri. Lo scrittore siciliano ricorda la figura dei due immigrati italiani come uno dei “fardelli italiani” della memoria storica d’America. Se è vero - scrive che il Novecento passerà alla storia come il “secolo breve”, e se è vero che gli Stati Uniti sono il simbolo del secolo breve, nella “brevità” del secolo Sacco e Vanzetti continueranno nel tempo ad rappresentare “un ricordo scomodo” nella memoria americana. “La loro esecuzione - titola il New York Times - resta una pagina indegna che dura nel tempo”. E’ questo, secondo Camilleri, il “fardello” italiano d’America. P.P. 4 SETTEMBRE 2007 UNIVERSO SICILIA Salute, Nielsen: gli italiani? si raffreddano quanto i russi Gli italiani si fidano ancora del farmacista, soffrono di raffreddore quanto i russi e si ammalano d’influenza soltanto meno dei finlandesi. E’ quanto emerge da un’indagine globale condotta da The Nielsen Company su 26 mila utenti internet di 47 mercati europei, dell’area Asia e Pacifico, delle Americhe e del Medio Oriente, secondo cui mal di testa, raffreddore, disturbi del sonno e mal di schiena sono le indisposizioni più comuni che affliggono i consumatori di tutto il mondo. Nel curare questi disturbi, in un settore il cui valore stimato supera i 70 miliardi di dollari, i consumatori si rivelano acquirenti fedeli e abituali di farmaci da banco per automedicazione (Otc). Quasi la metà degli intervistati nel sondaggio on-line (42 per cento) ha dichiarato di aver sofferto di mal di testa nelle ultime quattro settimane, mentre un intervistato su tre ha sofferto di raffreddore, problemi alla schiena o disturbi del sonno. Uno su cinque ha lamentato tosse, mal di gola, disturbi allo stomaco o altri dolori. Per quanto riguarda gli italiani, sembra che siano afflitti più delle altre popolazioni europee da influenza, raffreddore, mal di gola. Sono infatti al vertice della classifica tra gli europei che hanno sofferto di più di mal di gola nel mese di aprile (32 per cento), seguiti da UK (30 per cento) e Irlanda e Polonia (28 per cento). L’Italia rimane insie- me alla Russia ai vertici anche quando si tratta di raffreddore con il 39 per cento. Nel caso di influenza invece con il 24 per cento seguiamo la Finlandia al 27 per cento. Complessivamente, quasi la metà degli intervistati (il 42 per cento) ha dichiarato di ricorrere ai medicinali “provati e testati” solitamente disponibili in casa per curare eventuali indisposizioni (in Italia il 41 per cento), mentre uno su tre ha dichiarato di andare dal medico o di recarsi presso una farmacia per acquistare un farmaco da banco. Dall’indagine Nielsen emerge inoltre che quando il consumatore desidera acquistare un farmaco per automedicazione, i farmacisti rivestono ancora un ruolo determinante nella maggior parte dei Paesi europei. Il 50 per cento degli intervistati ha infatti affermato di fare affidamento alle raccomandazioni del farmacista. In Italia questa percentuale raggiunge addirittura il 61 per cento, mentre negli Stati Uniti, dove i consumatori tendono a scegliere autonomamente i prodotti nei punti vendita al dettaglio, solo il 25 per cento degli intervistati ha dato questa risposta. In diversi Paesi europei e asiatici, i consumatori preferiscono i rimedi casalinghi tradizionali. In Polonia, Lettonia, Russia, Germania e Svizzera, i consumatori hanno indicato di preferire i vecchi rimedi piuttosto che una visita presso il medico o il farmacista. A Buenos Aires una mostra sulle tonnare siciliane E’ stata inaugurata a Buenos Aires la mostra di fotografie di Giuseppe di Salvo, “Il principe dei mari”, dedicata alle tonnare a Favignana nelle isole Egadi, dove Omero nell’Odissea fa approdare Ulisse. Organizzata dalla Corporación Buenos Aires Sur insieme all’Istituto Italiano di Cultura, “Il principe dei mari” rimarrà aperta fino alla domenica 16 settembre sempre al salone mostre della Corporación su Bolivar 1268. “L’area sud della nostra città e la Sicilia – ha sottolineato Santiago Rosso, funzionario dell’area di Comunicazione della Corporación Buenos Aires Sur si trovano nella stessa latitudine sentimentale”. Di Salvo, in un’intervista pubblicata dall’Eco d’Italia, settimanale italiano in Argentina, ha sottolineato di essere impegnato nella promozione del suo territorio “attraverso quelle attività caratteristiche delle isole, come è infatti la tonnara, che in passato costituiva la base dell’economia della città. Oggi ne rimangono soltanto due, ma si rispettano ancora lo stesso rito e la stessa tecnica che furono introdotte da- gli arabi”. La tonnara è un sistema di reti che instrada il pesce in un percorso prestabilito guidandolo fino alla camera della morte, dove pescatori e pesci si affrontano corpo a corpo: sono gli scatti di questi momenti, colti da Di Salvo, che colpiscono l’occhio. Giuseppe di Salvo è nato a Trapani nel 1965. Ha iniziato la sua carriera nel campo della moda e degli evento culturali. Da un po si dedica al fotogiornalismo. Una delle sue mostre è stata Milongas, il tango come strumento di interazione sociale. Il principe dei mari è il risultato della sua ricerca nel ritrarre gli aspetti più intimi di una pratica che ha avuto vita per secoli di fronte alle spiagge della sua città. “La pesca del tonno, dice ancora Di Salvo, come una fiamma che sta per spegnersi trattiene in sé una irrecuperabile singolarità; la sua estinzione assume il carattere universale di un mondo di tradizioni che appartiene al passato”. La mostra inaugurata a Buenos Aires è stata allestita per prima volta nel 2004 a Trapani e in seguito anche a Parigi. P.S. Dal canto loro, gli scandinavi sono più inclini a “fare buon viso a cattiva sorte”; un terzo dei danesi (36 per cento) e dei norvegesi (33 per cento) ha dichiarato di non “assumere nulla” per curare i problemi di salute, posizionandosi in testa alla classifica globale. Mentre soltanto un consumatore globale su cinque (19 per cento) ha dichiarato di essere influenzato dalla pubbli- cità o dal passaparola nel provare nuovi farmaci da banco (in Italia il 16 per cento), in Cina l’influenza della pubblicità sulle decisioni d’acquisto di farmaci da banco è la più alta al mondo. Il 39 per cento dei consumatori cinesi ha dichiarato che le proprie decisioni d’acquisto di farmaci per automedicazione sono influenzate dalle pubblicità. Taità Vino AIS, Eccellenze Siciliane in Umbria Anche quest’anno parte il viaggio annuale dei sommelier siciliani. Questa volta la destinazione sarà l’Umbria. L’occasione è la partecipazione della Sicilia alla manifestazione Excellentia, rassegna di vini da meditazione in programma a Montefalco dal 13 al 16 settembre. Una sezione dedicata denominata “Ori di Sicilia” vedrà infatti la nostra regione protagonista e rappresentata da alcune importanti aziende vinicole, da uno chef siciliano per una cena a tema e dai sommelier impegnati in una degustazione guidata. Il viaggio, itinerante, partirà da Orvieto e seguirà la Strada dei vini verso Torgiano, Bevagna e Montefalco, alla ricerca dei vini umbri più pregiati e della migliore cucina regionale. Alcune delle più importanti aziende vinicole apriranno le porte delle cantine storiche al gruppo di sommelier che potranno così incontrare i titolari e gli enologi, conoscere le pratiche di cantina, partecipare alla vendemmia ed infine gustare i grandi vini che fanno di questa regione un punto di riferimento per la produzione di qualità. Dal 2003, ogni anno, una delegazione di sommelier siciliani e di appassionati, accompagnati dal presidente Camillo Privitera, è andato alla scoperta di importanti zone vinicole in Italia e all’estero: La Toscana del Chianti, del Brunello di Montalcino e di Bolgheri ; la Francia dello Champagne e dell’Alsazia; il Veneto dell’Amarone e la Franciacorta degli spumanti. Scop-Tach OOTIDI Come se di motivi per accanite dispute (religiose, politiche, territoriali, razziali, ecc.) nell’ambito della società umana non ne avessimo già a iosa, in Italia ne abbiamo inventato un altro: escogitare ed emanare leggi atte a contrastare il più possibile il proficuo ed agevole utilizzo dei progressi scientifici volti a rendere la vita più degna di essere vissuta. Tale, ad esempio, appare essere il chiaro scopo della recente legge 40, la quale in pratica impedisce alle nostre coppie infertili, ardentemente desiderose di avere figli ma che non dispongono dei mezzi finanziari per recarsi all’estero, di poter beneficiare della fecondazione medicalmente assistita nei modi pacificamente consentiti nel resto del mondo civilizzato. Nel paese dei guelfi e dei ghibellini, ogni tentativo di civile modernizzazione, in special modo quando ne sono interessate le donne, dai guelfi viene considerato peccaminoso e demoniaco. In passato gli strali hanno riguardato il divorzio e l’aborto, oggi vengono scagliati contro la fecondazione assistita. Problemi che nel resto d’Europa sono stati rapidamente e serenamente risolti, normandoli con leggi condivise, sagge e rispettose dei diritti di ciascun membro della società, quand’anche di sesso femminile, da noi scatenano alterchi risibili nelle motivazioni ma purtroppo tragici nelle conseguenze. Ecco infatti ergersi un eser- cito di oppositori (soprattutto uomini, in quanto detentori indiscussi del potere e strenui paladini di decantati ma mai praticati valori), i quali, nella totale ignoranza dei meccanismi di biologia molecolare operanti nel processo procreativo, blaterano sull’argomento e impongono una serie infinita di divieti senza senso. Tra essi, in particolare sia quello che si oppone alla selezione preimpianto degli embrioni, nel caso sussista la reale possibilità che siano portatori di gravissime malattie genetiche, sia quello che impone il congelamento di un numero fisso di embrioni indipendentemente dalla stretta necessità del momento. Il guaio è che questi che si oppongono a tecniche ritenute generalmente lecite sotto ogni punto di vista, nel nostro paese e solo in esso, sono tanti, sono potenti e in grado di sollevare le masse ignare e ingannate, mentre, di contro, gli scienziati e i sostenitori delle loro scoperte sono pochi e, timorati o intimoriti, arretrano nella lotta e, per salvare il salvabile (dicono essi), accettano discutibili e inconcludenti compromessi. Qualcuno di tali compromessi addirittura lo propongono, come appunto quello che riguarda gli oòtidi. L’oòtide è la cellula-uovo nella quale lo spermatozoo fecondante ha già iniettato il proprio genoma aploide, ma questo non ha ancora raggiunto il genoma aploide femminile e pertanto non si è ancora costi- tuito l’assetto cromosomico diploide (genotipo), che caratterizzerà, ad iniziare dallo zigote, il futuro individuo. I proponenti assicurano che il congelamento degli oòtidi è già possibile con ottimi risultati e che il suo impiego routinario potrebbe risolvere il gravoso e defatigante problema di dover sottoporre le donne a ripetute stimolazioni ormonali. Così diminuirebbero drasticamente anche i temuti parti multipli, giacché i medici, liberi da vincoli nell’utilizzo degli ootidi, potrebbero usarne ogni volta nella quantità più idonea all’età e alle condizioni cliniche della donna. A questo punto sorge spontanea qualche domanda : riusciranno i nostri ignari e impenitenti oppositori a ritrovare, ove mai l’abbiano posseduta, la serenità necessaria per lasciare che la civiltà proceda nel suo corso virtuoso?; riusciranno a ritrovare quel minimo di buon senso, attualmente sperduto nella tenebrosa foresta d’una visione medioevale dell’etica, che gli faccia finalmente prendere coscienza che siamo nel terzo millennio? L’esperienza purtroppo ci insegna che è vano aspettarsi un rinsavimento da parte di gente che rifiuta ogni forma di conoscenza nell’istintivo timore che possa far traballare le proprie “certezze”, le quali sono state inglobate passivamente nella memoria, così come propinate, senza essere state prima fatte proprie col ragionamento e col sentimento. Un comportamento questo, occorre tuttavia convenirne, in tetragona e persino soverchiante coerenza con l’insegnamento impartito da Saulo di Tarso ( Non sappiate più di quanto occorra, ma sappiate con moderazione) e dall’Ecclesiaste (Tutte le cose sono troppo difficili perché l’uomo possa comprenderle). Constatiamo purtroppo che il problema della fecondazione assistita non riesce a smuovere le masse come invece avvenne per l’aborto e soprattutto per il divorzio, nonostante anche in quei casi fosse stata apparecchiata una feroce opposizione minacciante le eterne pene infernali. Perciò vorremmo qui suggerire a coloro che propongono l’impiego degli oòtidi per aggirare la legge 40 di non farsi vane illusioni. I troppi oppositori alla libera fecondazione assistita da una parte e i troppi indifferenti dall’altra e, di contro, l’esiguo numero di coloro direttamente ad essa interessati, inducono a non insistere con le genuflesse istituzioni nostrane e a spostare il tiro verso le competenti istituzioni europee. Che queste intervengano finalmente con una direttiva energica e vincolante per tutti i paesi membri, la quale ci faccia riemergere dalla palude controriformistica in cui anacronisticamente e con estrema ignominia siamo risprofondati e ci risospinga giocoforza al livello dei popoli civili. Silvio De Grandi UNIVERSO SICILIA SETTEMBRE 2007 Made in Italy, Coldiretti: sono 161 i prodotti tutelati, record UE Raggiungono la quota record di 161, su un totale comunitario di 753, le denominazioni di origine italiane che hanno già avuto il riconoscimento dell’Unione Europea e che per questo saranno promosse e tutelate nei confronti delle imitazioni. Lo rende noto la Coldiretti nel commentare l’iscrizione nell’Albo delle denominazioni di origine dell’Unione Europea dell’“Arancia del Gargano” a Indicazione geografica protetta. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - della seconda arancia italiana dopo l’Arancia Rossa di Sicilia e del quinto agrume dopo i due limoni della Penisola sorrentina-amalfitana - Costa d’Amalfi e di Sorrento – e il Femminello del Gargano anch’esso ottenuto sulle pendici del promontorio pugliese. Dopo l’iscrizione del primo riso italiano a Denominazione di Origine Protetta (Dop), il “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”, la leadership italiana in Europa - continua la Coldiretti - viene rafforzata dall’Arancia del Gargano che porta a 161 i prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea, 108 Dop e 53 Igp (51 prodotti ortofrutticoli, 38 oli extravergini di oliva, 33 formaggi, 28 prodotti a base di carne, 3 prodotti da panetteria, 3 spezie o essenze, 2 aceti, 2 prodotti di carne e frattaglie fresche e 1 miele). L’Arancia del Gargano, i cui riferimenti Caro-libri, Repubblica: a Palermo la classe più cara d’Italia storici risalgono all’anno Mille, si produce e viene confezionata in un territorio ubicato in provincia di Foggia che comprende i territori dei comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico e precisamente il tratto costiero-sub costiero settentrionale del promontorio del Gargano che va da Vico del Gargano a Rodi Garganico, fin sotto Ischitella. Le sue peculiarità - precisa la Coldiretti - sono legate all’epoca di maturazione, non gennaio, febbraio o marzo, ma addirittura fine aprile-maggio, e anche agosto, diversi mesi dopo l’epoca di maturazione di tutte le altre aree agrumicole italiane e alla spiccata serbevolezza che permetteva in tempi passati alle arance del Gargano di sottoporsi a viaggi di 30 e anche 40 giorni e arrivare integri a Chicago, o New York. La produzione di arance conclude la Coldiretti - non deve superare le 30 tonnellate per ettaro per la tipologia “Biondo comune del Gargano” e le 25 tonnellate per ettaro per la tipologia “Duretta del Gargano”. Il logo dell’“Arancia del Gargano” è costituito dall’immagine stilizzata di due arance, con rametto fogliato, all’interno di una corona sulla quale è riportata la dicitura “Arancia del Gargano” e in basso e al centro la menzione Indicazione Geografica Protetta. M.S. Mentre la Guardia di finanza, su ordine dell’Antitrust, comincia a verificare se i prezzi dei libri scolastici, come denunciano le associazioni dei consumatori, sono saliti realmente alle stelle in appena un anno (secondo l’Adoc, nella scuola secondaria di secondo grado, rispetto al 2006, sarebbero lievitati del 12%), Repubblica pubblica un’indagine condotta sulle prime classi di scuola superiore di sei città italiane (Palermo, Bari, Napoli, Roma, Milano e Torino) sottolineando che la spesa media si aggira attorno ai 322 euro ma che può avere differenze anche del doppio tra una classe e l’altra: “Basta cambiare città, indirizzo scolastico o addirittura sezione nell’ambito della stessa scuola”, laddove è la città della Mole “a risultare quella meno cara, mentre il capoluogo siciliano emerge come il più costoso”. L’articolo di Salvo Intravaia sottolinea che “se i prezzi dei testi scolastici sono uguali in tutto il territorio nazionale, quello che può appesantire il conto è il numero di libri richiesti dai singoli insegnanti”. E si cita il caso della prima C del liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo che vede “una lunghissima lista di 23 volumi che farà sborsare ai malcapitati genitori 694,10 euro. Per una sola materia, il Latino, i ragazzi dovranno acquistare 5 libri e un dizionario per l’equivalente di 175,50 euro”. Se “Palermo, con una media di 355,51 euro risulta la più sciupona”, prosegue l’articolo - Torino, con poco meno di 300 euro, è la più parsimoniosa. In mezzo si piazzano Milano, Roma, Na- pagare 43,70 euro. La lista più pesante sarà invece quella che ritireranno mamme e papà dei ragazzi iscritti in prima M al liceo classico Umberto I di Napoli. Dizionari esclusi, l´elenco conta 25 libri per un totale di 507,75 euro. In totale vengono richiesti alle famiglie 4 testi di Latino, 4 di Greco e 6 di Inglese. Sommando il costo medio di 4 dizionari (In- poli e Bari. L´indirizzo scolastico più salato per mamme e papà è il liceo classico. Si spende un po´ meno allo scientifico e ancora meno negli istituti tecnici e nei professionali”. Si citano quindi alcuni esempio dell’indagine al liceo classico Visconti di Roma: “In prima D si spenderanno 652,65 euro per 26 volumi (la lista più lunga incontrata durante la nostra inchiesta), più 4 dizionari. Nella prima F dello stesso liceo basteranno invece 355,90 euro. Ancora una volta il divario dipende dai vocabolari ma anche dal numero di libri richiesti da ogni docente”. Laddove a Milano, per seguire lo stesso corso di studi, si spende parecchio meno: “Al liceo classico Berchet, in prima L, i genitori dovranno spendere appena 248,35 euro: niente vocabolari né libri di Educazione fisica”. Ma anche il costo dei singoli volumi peserà nei bilanci familiari: “A fronte di una spesa media di 35 euro, al liceo classico D´Azeglio di Torino, per acquistare la grammatica di Greco occorrerà Ambiente: Goletta Verde, pulito 88% mare siciliano analizzato Si chiude il viaggio di Goletta Verde lungo le coste siciliane e il bilancio è positivo: l’88 per cento delle coste analizzate è pulito e la situazione è in miglioramento. La campagna di Legambiente per monitorare le acque di balneazione, realizzata con il contributo di Vodafone Italia e Italgest Mare, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, ha concluso il viaggio lungo le coste siciliane: Siracusa, Sciacca, Palermo, Cefalù e ultima tappa Messina. Cinquecentodieci miglia percorse, 100 ore di navigazione in quindici giorni per fotografare il mare dell’isola siciliana e per sorvegliare le acque, come previsto dalla legge italiana. Katia Le Donne, portavoce di Goletta Verde, fa il punto della situazione: “Ottantaquattro i punti campionati in tutte le province litoranee della Sicilia, comprese due foci di fiumi, puliti l’88 per cento dei campioni di acqua analizzati: un mare in miglioramento che conferma sostanzialmente la stessa percentuale di punti di balneazione in buona salute rispetto alla passata edizione (87 per cento nel 2006). Aumentano però i divieti di balneazione, l’inquinamento delle acque legato 5 Panormica della costa tirrenica di Cefalù. alla scarsa depurazione e agli scarichi illegali, gli ecomostri da abbattere”. Unica bandiera nera dell’isola è stata consegnata al sindaco di Sciacca (Ag) e all’assessore regionale al territorio e ambiente, per le modalità con le quali si sta acconsentendo alla realizzazione del Verdura International Golf Resort definito da Legambiente “un infausto pro- getto che ha portato allo stravolgimento del paesaggio agrario, la distruzione della vegetazione dunale, l’inibizione dell’accesso a chilometri di spiagge pubbliche appartenenti al demanio marittimo”. “In tutta la regione sono stati persi chilometri di coste - commenta Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia - a causa di scarichi non depurati, divieti di balneazione, zone industriali ed erosione costiera. Con queste premesse non si capisce come sia possibile sperperare risorse pubbliche per opere inutili come campi da golf, porti e villaggi turistici, quando la costa ha bisogno di interventi seri e strutturali”. R.R. glese, Latino, Greco e Italiano che dovranno acquistare coloro che ne sono sprovvisti) si può oltrepassare gli 800 euro”. Anche allo scientifico le differenze tra classi di istituti diversi sono abnormi: “In prima H all´Avogadro di Roma si spendono 264,95 euro mentre in prima B al Benedetto Croce di Palermo occorrerà sborsare 554,23 euro”. A.C. Aborto, Ruini: aggiorniamo la legge 194 La legge sull’aborto va cambiata, “è una legge di quasi 30 anni fa, che risente delle grandi trasformazioni del processo medico scientifico. Una interpretazione che l’aggiorni a questi progressi, che la migliori e non la peggiori è non solo lecita ma anche doverosa”. Il cardinale Camillo Ruini interviene così sulla legge 194. Lo fa alla Summer School organizzata dalla fondazione Magna Charta a Frascati, alle porte di Roma, rispondendo a una domanda del parlamentare di Forza Italia Gaetano Quagliariello. Ruini ha sottolineato che “è un grande impegno far capire che merita di essere vissuta non solo una vita completamente sana” e che “oltretutto il rischio di uccidere bambini che, a parte tutte le altre considerazioni, avrebbero comunque una vita normale”. Il cardinale ha quindi proposto “una distinzione semplice”. “Non credo – ha detto - che la via sia quella di venire a compromesso sui principi, di dire ‘aderisco anche a principi opposti per trovare un accordo’”. Secondo l’ex presidente della Cei “nessuno è obbligato per legge a essere cattolico, però se sono cattolico devo accettare la logica cattolica, e cioè che ci sia un’autorità, che non è solo del Papa, ma che comunque ha un vertice nel Papa, che devo rispettare”. Il vero problema dell’Italia, ha aggiunto poi, riguarda la nascita dei figli: “Una delle grandi obiezioni che farei alla classe politica passata e presente – ha sottolineato il porporato - è di non aver sufficientemente visto il problema demografico che è il problema più importante dell’Italia”. “Da più di 20 anni - ha aggiunto sono convinto che questo è il grande problema dell’Italia” perché “una nazione vecchia non ha futuro e una collettività umana che non fa figli è destinata al declino”. Durante l’incontro, il cardinale ha risposto anche a una domanda sui fu- nerali di Piergiorgio Welby, “rifiutati” dalla Chiesa: “Sono io personalmente che ho preso quella decisione - ha ricordato Ruini - per un motivo di ordine logico, dispiaceva anche a me dire no. Sapevo quanti strali mi avrebbe attirato, quanto disagio potevo creare, e soprattutto che avrei aggiunto sofferenza alle persone a lui legate: questo soprattutto mi ha addolorato però ho pensato che non c’erano scelte”. “Concedere il funerale – ha concluso Ruini - sarebbe stato come dire ‘il suicidio è ammesso”. C.S. 6 SETTEMBRE 2007 UNIVERSO SICILIA Ripristinare il servizio di leva obbligatorio È il solo modo utile per coinvolgere questi centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi nel controllo del territorio devastato dagli incendi dolosi il cui danno è valutato in 500 mln di euro. Una società senza freno, senza principi, senza valori si deve organizzare diversamente. I morti del sabato sera dimostrano che sulle strade circolano dei potenziali kamikaze in preda all’alcol e alla droga che oltre a non tenere conto della propria vita mettono in pericolo quella degli altri. Ragazze e ragazzi sotto gli effetti di sostanze dobanti vivono l’illusioni di realizzarsi per perseguire mete ed mibizioni caratterizzate da forme di esistenza virtuale invece che la concreta possibilità di integrarsi in una realtà certamente complessa, certamente ricca di contraddizioni, certamente al di fuori di una visione che model- li un tipo di famiglia, di scuola, di società. Ed allora? Occorre operare per formare soggetti capaci di assumere responsabilità. Responsabilità adeguate ad affrontare le insidie prodotte da una errata visione della vita immaginata dalla fantasia. 12 mesi di vita militare farebbero bene per imparare a convivere con i coetanei di altre regioni e in altre regione. Smettia- mola di crescere dei mammoni siano femminucce o maschietti, diamo modo a questi ragazzi di vivere con una comunità di gente normale, contribuendo concretamente a riparare i guasti prodotti dall’anarchia nelle famiglie, nella scuola, nelle discoteche considerato che da qualche tempo i riferimenti dell’agregazione sociale non sono più gli oratori. Il governo ripristini il servizio di leva obbligatoria per almeno 12 mesi destinando le reclute fuori della propria regione di residenza; ricostituiscono le caserme nelle zone di montagna ad alto rischio incendi; utilizzi le ragazze per i servizi civili negli ospedali, nei musei, nel controllo del traffico delle Città; e per gli uomini nel resto di questa società incapaci di capire che il futuro di ciascuno di noi è in pericolo. V.C. I partiti inesistenti tutto “Senza” Basta sostare per qualche minuto davanti al televisore per rendersi conto del sistematico bombardamento pubblicitario dei prodotti “Senza”: dolci “Senza” zucchero; caffè “Senza” caffeina, salame “Senza” grasso, “Senza” colesterolo, “Senza” sale, senza amore nè sapore e così via all’infinito fino a concepire il sesso “Senza” sesso praticato via virtuale con quel diabolico sistema chiamato internet . Abbiamo voluto accennare alla pubblicità dei prodotti “Senza” per sottolineare che la preposizione “Senza” è parte essenziale dei partiti politici italiani. Facciamo il caso di Forza Italia: un partito “Senza” organismi,” Senza” iscritti,” Senza” regole, “Senza” programma,” Senza” bilancio,” Senza” regole, ma con un grande capo imprenditore capace di inventare il P.D.L, anch’esso “Senza” “statuto,” Senza” “organismi” ”Senza” idee, “Senza” programma. Cosa si può dire di diverso del costituendo P.D.? Anche in questo caso i Senza prevalgono; il P.D. è “Senza” programma, “Senza” statuto, “Senza” organismi e con un sacco di pretendenti alla guida di un partito “Senza” iscritti. L’Italia è bella per questo: i suoi cittadini sono in grado di sostenere tutto e il contrario di tutto. La fine del secolo scorso si caratterizzò per il duro, violento attacco alla partitocrazia: andate a leggere gli anatemi della destra post fascista, le violenze verbali della società civile contro l’invadenza dei partiti. Oggi i censori della partitocrazia piangono lacrime di pentimento perchè non ci sono più i partiti. L’Italia è bella con tutte le sue contraddizione; la sua classe politica è pessima e squallida perchè “Senza” idee e “Senza” bandiera eppure andiamo avanti. Vincenzo Castiglione Fisco, Bagnasco: pregiudizio ideologico contro la Chiesa “Sono state prese posizioni di pregiudizio ideologico” tuona monsignor Bagnasco, il presidente della Conferenza episcopale italiana, a commento dell’indagine informale avviata dalla Commissione europea sui presunti sgravi fiscali di cui gode il Vaticano in Italia. “La parola ‘privilegio’ che è stata usata è totalmente sbagliata – dichiara l’arcivescovo di Genova nel corso della messa celebrata al santuario della Madonna della Guardia – è sotto gli occhi di tutti, infatti, quanto la Chiesa faccia per i poveri e i disagiati”. Il capo della Cei ha espresso a più riprese il suo dissenso nei confronti dell’ipotesi d’inchiesta da parte di Bruxelles, intervento che, nel corso di un’intervista con il quotidiano Repubblica, ha definito “pretestuoso”: “Grazie a queste forme di agevolazioni – spiega - la Chiesa ha sempre fatto e sempre farà opere di beneficenza, non solo per i cattolici, ma per la società nel suo complesso”. Non tutti, però, in Italia, sembrano pensarla come il porporato: esplode anche oggi, infatti, la polemica da parte dei laicisti. In prima linea, Marco Pannella, che commenta la richiesta della Commissione europea con un sonoro “finalmente”: “La città del Vaticano - spiega il radicale – è una sorta di stazione di smistamento di quantità inverosimili di merci, e ne protegge un uso tecnicamente criminale. Lo Stato italiano di conseguenza si trasforma in braccio mondano per truffe costosissime contro la legalità europea e la correttezza dei mercati internazionali”. “Per sanare questa situazione – prosegue Pannella – è necessario modificare il Trattato del 1929 che regola i rapporti tra Stato italiano e Chiesa”. Un altro radicale, Maurizio Turco, snocciola un’interessante serie di dati: “Dal 1998 al 2001, con un aiuto finanziario dell’Ue pari a 4 milioni di euro, sono state esportate verso il Vaticano 2.560 tonnellate di zucchero, 622 tonnellate di burro, e 2.252 tonnellate di carne bovina. Tutto ciò, dai paesi membri dell’Unione, ma in larga parte dall’Italia”. Giunge anche un commento del presidente della Camera Fausto Bertinotti, che a margine di un incontro con i giovani dell’Udeur a Telese, ha dichiarato: “Come cittadino dico che alcuni beni ecclesiastici vanno totalmente esentati, come quelli destinati al culto; altri, che danno rendite, vanno accortamente tassati”. Esulta Franco Grillini, deputato Sd, che definisce l’iniziativa della Ue contro l’“azienda Chiesa” “sacrosanta”: “La Chiesa dovrebbe autofinanziarsi e non essere una struttura parastatale con la pretesa di imporre il proprio moralismo di parte a chi cattolico non lo è”. “L’esenzione moderato il parere di Rosy Bindi, che esorta a “non fare crociate al contrario”: “La normativa fiscale italiana è assolutamente coerente con le norme europee”. E’ polemica anche nel centrodestra: Maurizio Gasparri, An, definisce “degna di Bin Laden” l’iniziativa della Commissione europea: “E’ bene dire subito ai burocrati della Ue che l’Italia considera irricevibile ogni forma di ingerenza nei rapporti tra lo Stato italiano e Finanziaria, Padoa-Schioppa: sarà di tregua fiscale La prossima Finanziaria “sarà di tregua fiscale”. Parola di Tommaso Padoa-Schioppa. Il ministro dell’Economia, intervenuto a Telese, in provincia di Benevento, alla festa dell’Udeur, ha garantito che l’economia italiana è in crescita e che gli effetti delle “turbolenze estive” dei mercati finanziari si potranno valutare tra 4-5 settimane. Il ministro è deciso ad andare avanti sulla rotta del risanamento: “La Finanziaria può agire su due fronti: aumentare le entrate, e questo certamente non sarà perché vi sarà la tregua fiscale, mentre dobbiamo fare il massimo sforzo per il contenimento della spesa”. Quanto al peso delle imposte sugli italiani, il responsabile del Tesoro ha ammesso che il carico è elevato ma non può essere scisso dal problema dell’evasione. “Per chi è in regola - ha spiegato PadoaSchioppa - il carico fiscale è eccessivo. Le stime, non nostre, parlano di 100 miliardi all’anno di imposte evase”. Il ministro non ha fornito dati sull’eventuale extragettito fiscale per il 2008. “Questo - ha sottolineato - dipenderà dalla crescita economica, che resta quella programmata (+1,9 per cento) e soprattutto dalla lotta all’evasione fiscale che dovrà continuare”. “L’obiettivo di una crescita al 2 per cento per il 2007 – ha proseguito il ministro - è ora più ambizioso di due mesi fa”, in quanto la crescita del pil nel secondo trimestre è stata inferiore. “Ci dovrebbe essere un recupero”, ha detto Padoa-Schioppa. “Per quanto riguarda le turbolenze di agosto - ha detto il ministro - gli effetti non ci sono. Se oggi ci sono timori e preoccupazioni, questi sono legati all’obiettivo del prodotto interno lordo, al momento, la stima è più ambiziosa di quella dell’economia reale. Questo è quello che si può dire”. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, presente Telese, ha ricordato che quello della tregua fiscale “è un impegno che abbiamo preso nel Dpef, di fronte al Parlamento e al Paese”. “Dobbiamo destinare quello che arriva dalla lotta all’evasione - ha aggiunto Chiti - alla crescita, alle famiglie e a sostegno dell’occupazione”. Alla festa dell’Udeur c’era anche il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani, scettico sull’annunciata tregua fiscale: Padoa-Schioppa, si è chiesto il senatore azzurro, “dove troverà 25 miliardi che servono a questo governo? Ridurrà la spesa pubblica? Non lo ha fatto in un anno e mezzo di governo. Arriveranno le tassazioni di bot e cct – aggiunge Schifani - e nuove imposte. In questo il governo si è dimostrato campione del mondo”. Taità la Chiesa”. Non scendono i toni con le dichiarazioni di Roberto Maroni, della Lega Nord, che affronta quasi a muso duro l’Ue: “Se ora addirittura in materia fiscale uno Stato non può fare ciò che è giusto fare nei riguardi di un’istituzione come la Chiesa, che ha tante iniziative nel campo del sociale, allora vengano a governare i burocrati di Bruxelles. Dobbiamo respingere al mit- tente questa indebita intromissione dell’ Ue”. “Il solito Codice da Vinci della sinistra radicale - commenta Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia - dispiace solo constatare con amarezza il silenzio di Prodi e le dichiarazioni contraddittorie di molti cattolici dell’Unione, costretti a mandar giù un altro boccone amaro pur di tenere in vita la coalizione”. P.M. Il ministro dell’Economia, Padoa-Schioppa. 95124 - CATANIA Piazza S. Maria di Gesù n. 3 Uffici zonali sono aperti a: Monsignor Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. fiscale ad esercizi prettamente commerciali – continua il deputato – è insopportabile: alberghi, ristoranti, bar, cinema parrocchiali, aziende editoriali, radio, tv se esentati mettono a rischio i processi di concorrenza”. Più — Maniace — Bronte — Grammichele — Raddusa — Castel di Iudica — San Cono Tutte le sedi di cui sopra sono ubicate presso le sedi comunali dell’A.I.C. Per una puntuale assistenza tecnica in grado di garantire uno sviluppo adeguato alle nuove tecniche di produzione rivolgetevi all’Associazione Regionale Sicilgrano. UNIVERSO SICILIA SETTEMBRE 2007 7 LO DICONO I GIORNALI Fatti e misfatti la politica e l’antipolitica L’ESPRESSO: senza grazia e senza giustizia. “I magistrati non hanno la benzina per le auto ma il ministro della giustizia non lesina certo sul carburante. Soprattutto quando si tratta di accontentare amici e famiglia. E concedersi una bella gita domenicale. Sì, perchè per l’escursione al gran premio di Monza Clemente Mastella non ha badato a spese, tutte però a carico di altri. Il guardasigilli ha volato da Salerno a Milano con l’aereo di stato. Non un jet qualunque, ma l’air Force One italiano: uno dei lussuosi Airbus presidenziali, praticamente una suite con 40 poltrone e ogni genere di comfort. Un velivolo di alta rappresentanza, roba da far invidia a sceicchi e magnati: la Rolls Royce con le ali costa oltre 55 milioni di euro. Poi dalla zona militare di Linate, in teoria una fortezza inaccessibile, il ministro è passato all’area Vip dello scalo milanese, quella dove sono di casa i Falcon di Berlusconi Il guardasigilli Clemente Mastella. e di Tronchetti Provera, quella riservata a chi i privilegi li paga di tasca sua. Lì Mastella si è accomodato su un meraviglioso elicottero privato, un potente Augusta 109 con salottino interno, diretto verso l’autodromo. Nessuno sa chi ha saldato il conto per questa navetta, prenotata per uso esclusivo del leader Udeur. La società che la gestisce - la Avionord - risulta aver noleggiato molti voli per gli ospiti più eccellenti delle case automobilistiche. E’ stato forse Flavio Briatore a omaggiare l’amico Clemente di quel tour con vista sui tetti del Duomo che ha permesso di scavalcare tutte le code per planare nel giro di 10 minuti direttamente nei box di Monza” Gianluca Di Feo CORRIERE DELLA SERA: Il ministro dell’interno. “Ho vissuto l’iniziativa del comico Beppe Grillo con una certa umiliazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, intervenendo alla festa dell’Unità di Terni. “Nel settembre dello scorso anno - ha ricordato Giuliano Amato - avevamo predisposto per la Finanziaria 2007 una serie di misure (dall’eliminazione degli enti inutili al taglio delle indennità) che ora tutti considerano ovvie. Ma poi, per varie ragioni, questi provvedimenti non sono stati inseriti. Poi ha osservato sempre Amato quando è uscito il libro la Casta scritto dai giornalisti del corriere della sera Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, che evidenziava quelle disfunzioni che non erano riusciti ad eliminare, tutti si sono precipitati ad appoggiare quelle misure contro le quali si erano opposti nelle discussioni sulla finanziaria”. Il ministro dell’Interno, Giuliano Amato. Ciò, ha aggiuto il ministro Giuliano Amato, “significa che in questo paese le cose a calci nel sedere si fanno. E’ una cosa triste, questa, io ritengo. Ma in parte, purtroppo, anche meritata”. Continua dalla prima pagina Pavarotti, il mondo piange l’ambasciatore della lirica Pavarotti al giornale nel 1998 e ricordando il suo desiderio di cantare in un ultimo tour di addio. Le Monde offre anche l’ascolto di un estratto de “La Boheme” di Puccini - ‘O soave fanciulla’ con un duetto di Pavarotti con Mirella Freni, mentre Le Figaro ripropone l’esecuzione dell’Ave Maria di Schubert dando spazio ai commenti di Franco Zeffirelli (“C’erano i tenori e c’era Pava- rotti”), di Placido Domingo (“Ho sempre ammirato la gloria divina della sua voce”) e di José Carreras (“Un grande artista e un uomo con uno straordinario carisma”). Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine dedica uno spazio sulla propria home page al “musicista dell’istinto per eccellenza”: “Il mondo della musica rimpiange uno dei migliori tenori del suo tempo. Insieme con Placido Domingo e José Carreras, ‘Big Luciano’ ha reso la musica classica popolare anche al di fuori dell’opera e ha riempito, grazie alla sua voce, interi stadi”. La Sueddeutsche Zeitung titola invece “Una voce divina” e riporta una frase pronunciata pochi giorni fa dal maestro: “Non ho ancora perduto il mio buonumore”. Anche la Bild dà spazio alla morte di Pavarotti: “La sua voce ha incantato il mondo. Adesso si è spenta per sempre”. Il quotidiano tedesco, che titola “Il cancro lo ha sconfitto”, riporta una sua dichiarazione: “Ho sempre saputo che la mia voce è un regalo del cielo” e commenta: “Adesso, al mondo, questo dono mancherà molto”. Anche i quotidiani spagnoli mettono l’accento sull’univer- salità del tenore “più popolare della seconda metà del XX secolo”, il cantante italiano “figura chiave nella popolarizzazione della lirica”. El Mundo scrive: “Il ‘voluminoso’ e barbuto tenore, conosciuto come ‘big Luciano’, ha contribuito a portare la lirica alle masse esibendosi davanti a un gran numero di spettatori negli stadi di tutto il mondo”. Il sito della russa Pravda riporta la notizia sottolineando come “il suo do di petto e il suo esuberante carisma” lo abbiano reso “uno dei tenori più amati al mondo”. La notizia rimbalza anche in Oriente, dall’India alla Cina dove il maestro, il 4 luglio del 1986, di fronte a ottomila spettatori chiuse a Pechino la sua tournée nella grande sala dell’assemblea del popolo. N.C. scolastico rappresenta un’occasione che va celebrata - ha detto - e alla quale va assicurata la massima attenzione”. “E’ necessario però - ha aggiunto - creare un raccordo più efficace tra i direttori scolastici e i responsabili della sicurezza, per dare assistenza sia ai ragazzi sia ai docenti. Ciò non vuol dire militarizzare la scuola - ha precisato - ma creare rapporti che permettano di tenere monitorata ogni situazione per la sicurezza di tutti”. Mentre a Bari, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe De Santis, chiede un provvedimento “urgente”: rimuovere alcuni gazebo e panchine che sarebbero utilizzati “in maniera impropria diventando ricettacolo di rifiuti e bisogni fisiologici nonché dormitorio per i senza fissa dimora” perché questo “non è un bel biglietto da visita della nostra città per tutti coloro che transitano dalla stazione ferroviaria”. In Veneto – da qualche giorno - è stata approvata una legge regionale che proibisce il consumo notturno di alcol e anticipa la chiusura dei locali. E se in questa regione si cercano soluzioni per impedire la guida in stato d’ebbrezza, Bari risponde con le “panchine dei barboni da rimuovere” e Bergamo rilancia con il poliziotto scolastico di fiducia. Intanto dalla sinistra di governo c’è una presa di distanza perché da più parti sottolineano: “non possiamo inseguire le destre sul loro terreno”. Per il segretario del Prc, Franco Giordano, “bisogna distinguere la criminalità da chi ha invece delle difficoltà come ad esempio i lavavetri”; mentre per Malan, “occorre espellere gli stranieri, anche comunitari, che non dimostrino di avere mezzi di sussistenza adeguati” e l’esponente di Fi annuncia un disegno di legge per fissare il livello minimo di reddito a 550 euro al mese. In questa Italia dalle diverse emergenze sul piano sicurezza e legalità e dalle differenti soluzioni arriva anche una buona notizia: secondo i dati del ministero dell’Interno calano i furti d’auto, anche se la Campania resta prima con 31.239 auto sottratte, seguita dal Lazio (30.935) e dalla Lombardia (28.606). Francesco Forte Pasquale Santoianni Città italiane a confronto su degrado e criminalità la questura, allora ho un problema: bisogna indicare i casi in cui la polizia municipale può intervenire con poteri analoghi a quelli delle forze dell’ordine”. Il rischio – mentre l’esecutivo prepara il pacchetto sicurezza – è che si mettano sullo stesso piano problematiche molto diverse. Oggi un sondaggio di Panorama rivela che la causa principale del degrado urbano - per il 56% degli intervistati – sarebbe la sporcizia, seguita dall’accattonaggio (43,3%), dalla prostituzione (41,3%), dalle scritte sui muri o monumenti (36%), dalle auto in doppia fila (24,3). Tra le richieste di soldi a “infastidire maggiormente” sarebbero gli accattoni (47%), i parcheggiatori abusivi (17,3%), i lavavetri (15%). Il fatto è che la sicurezza, il degrado e l’illegalità sono problemi avvertiti in maniera diversa da città a città e assumono senz’altro differenti espressioni: se per l’amministrazione di Firenze i lavavetri al semaforo costituiscono un problema, già non lo sono più per il vicinissimo comune di Prato dove l’illegalità è rappresentata dalle contraffazioni e dove un sistema di rotonde ha quasi eliminato completamente i semafori dalla cittadina. Viene da chiedersi inoltre: può la ricetta della grande città avere successo anche nelle aree non metropolitane? Il sindaco di Parma, Pietro Vignali, ad esempio, ha chiesto di entrare nel “pacchetto legalità” e lo è andato a dire personalmente al primo cittadino di Bologna, per inviare poi una lettera al ministro Amato. L’amministrazione di Parma fa sapere che il problema della città sono sopratutto gli atti di vandalismo, scritte su muri e palazzi ed episodi di microcriminalità, piccoli furti e minacce per strada. In misura minore, sono da calcolare la sporcizia e la prostituzione. “Spendiamo 1 milione e 600 mila euro per mettere a posto il degrado, insomma quanto spenderemmo per un asilo” sostiene il sindaco. Tra le proposte future il sindaco di Parma auspica più finanziamenti, più risorse e più poteri ai sindaci. Ad esempio, spiega: “c’è molta lotta sulla contraffazione, ma una volta che la merce viene sequestrata al sindaco non viene data facoltà di distruggere o occuparsi della merce”. Stes- so discorso vale per gli orari di chiusura dei locali o “per intervenire su alcune attività notturne dove si concentra la delinquenza”. Il sindaco di Parma, una cittadina di 160 mila abitanti, dove gli immigrati costituiscono il 10-12% della popolazione, pensa che il pacchetto sicurezza possa portare “buone soluzioni” e sottolinea che è d’accordo all’istituzione del reato per le violenze sulle donne all’interno delle mura domestiche. Sono passati solo due giorni dal vertice a Palazzo tra il presidente del Consiglio Romano Prodi e i ministri Mastella, Parisi e Pollastrini, il viceministro Minniti ed il sottosegretario Micheli sui contenuti del ddl. Intanto a Bergamo il prefetto, Camillo Andreana, ha convocato oggi una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare un punto della situazione a livello provinciale a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico. Così ogni istituto della provincia di Bergamo avrà un suo referente tra le forze dell’ordine. “L’inizio dell’anno 8 SETTEMBRE 2007 UNIVERSO SICILIA Riccardo Muti Mobbing non è reato, al lavoratore adotta coppia asini solo il risarcimento di Pantelleria Chi subisce prepotenze o angherie sul posto di lavoro potrà ricorrere solo ad una causa civile oppure chiedere un risarcimento danni. Lo sottolinea la Cassazione specificando che il mobbing in Italia non può venir associato alla concetto di reato in senso stretto. Una conclusione, quella della suprema corte, presa dopo aver confermato la decisione del gup di Santa Maria Capua Vetere che aveva deciso di non procedere nei confronti di un preside accusato di aver provocato “lesioni personali volontarie gravi in ragione dell’indebolimento permanente dell’organo della funzione psichica”. Dopo la denuncia il giudice ha valutato l’accusa “insostenibile”, ritenendo che non era possibile attribuire tali atteggiamenti alle cause della malattia. La Cassazione ha in seguito rigettato ogni ricorso sottolineando che “con la nozione di mobbing si individua la fattispecie relativa ad una condotta che si protragga nel tempo con le caratteristiche della persecuzione, finalizzata all’emarginazione del lavoratore, onde considerare una vera e propria condotta persecutoria posta in essere dal preposto sul luogo di lavoro”. Insomma il vero problema è che, nel nostro codice penale, non esiste una precisa figura incriminatrice per punire il cosiddetto mobbing. I giudici, infatti, hanno chiarito che “mancando in seno al Codice penale questa tipicizzazione, la difficoltà deriva dalla erronea contestazione del reato da parte del pubblico ministero. Infatti, l’atto di incolpazione è assolutamente incapace di descrivere i tratti dell’azione censurata. La condotta di mobbing - spiega ancora il Collegio - suppone non tanto un singolo atto lesivo, ma una mirata reiterazione di una pluralità di atteggiamenti, anche se non singolarmente connotati da rilevanza penale, convergenti sia nell’esprimere l’ostilità del soggetto attivo verso la vittima sia nell’efficace capacità di mortificare e di isolare il dipendente nell’ambiente di lavoro”. Ma quando si parla di vessazioni o angherie bisogna affrontare l’argomento ad ampio raggio. Questa pratica è spesso condotta con il fine di indurre la vittima ad abbandonare da sé il lavoro, senza quindi ricorrere al licenziamento. Generalmente si verifica per ritorsione a seguito di comportamenti non condivisi, come una denuncia ai superiori, o ancora per il rifiuto della vittima di sottostare ad offerte sessuali o a richieste di eseguire operazioni contrarie a divieti deontologici o etici o illegali. Un tema quello delle “persecuzioni sul lavoro” che non è stato ancora affrontato legalmente, ma la possibilità che il governo vari una legge, esiste. A sottolinearlo è il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, alla Festa dell’Udeur. “Noi naturalmente - ha detto Damiano - siamo rispettosi delle sentenze ed esamineremo con attenzione il dispositivo”. Da parte sua Augusto Rocchi, capogruppo del Prc-Se in commissione Lavoro alla Camera, propone di equiparare il mobbing alle malattie professionali. “La Cassazione interviene sulla legislazione vigente evidenziando un vuoto normativo - sostiene Rocchi, relatore del Testo unico sulla sicurezza approvato il 3 agosto scorso –; dopo la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro bisogna pensarne una che riguarda il mobbing, parificandolo ai temi delle malattie professionali”. Chi si ammala, secondo il deputato, perde gradatamente la stima professionale di sé e la motivazione al lavoro, compromettendo in maniera importante la sua capacità di autoprotezione personale - conclude Rocchi - che è una delle componenti essenziali per dar vita ad un efficace sistema di sicurezza sul lavoro”. Da non confondere, infatti, la malattia con ciò che invece ne è la causa, in questo caso proprio il mobbing. La patologia psichiatrica che più frequentemente vi si associa è il disturbo dell’adattamento. Fra le conseguenze rientrano la perdita d’autostima, depressione, insonnia, isolamento. Rispetto agli altri paesi europei, l’Italia è l’unico a non avere una legge anti – mobbing. Secondo il presidente della prima sezione lavoro del tribunale di Roma Fabio Massimo Gallo, che ha dedicato numerosi saggi al problema delle “persecuzioni sul lavoro”, la vittima può godere maggiormente della tutela civile che di quella penale salvo che le accuse verso il datore di lavoro siano riconducibili ad un altro reato questa volta, però, previsto dal codice penale. “Di fronte a un caso di mobbing – sottolinea - bisogna di volta in volta vedere se la condotta in questione costituisce comunque un reato”. La questione poi si inasprisce anche in ambito civile. Non è così semplice, infatti, per il lavoratore poter godere di un risarcimento danni, perché “il danno va provato: il lavoratore deve cioè dimostrare di aver subito umiliazioni e ritardi nella sua carriera. E sulla prova del danno c’è ancora una giurisprudenza molto aperta”. P.L. F1: Raikkonen domina Gp del Belgio Kimi Raikkonen domina il Gp del Belgio. Il finlandese coglie così la terza affermazione in carriera sul circuito di Spa e la quarta in stagione. Felipe Massa completa l’apoteosi ‘rossa’, chiudendo alle spalle del compagno di scuderia e regalando il titolo costruttori alla casa di Maranello. Terzo è Alonso, che precede Hamilton sul traguardo e rosicchia un punto iridato all’inglese: ora il distacco è di due lunghezze. Un gran premio a senso unico, come avevano suggerito le qualifiche del sabato. Un dominio rosso che segna in modo indelebile e definitivo la stagione della Formula uno, almeno per quanto concerne il capitolo riservato ai costruttori. La Ferrari torna regina di questa importante graduatoria, chiudendo il conto con tre gare d’anticipo e al primo match point regalatole dalla sentenza di Parigi. Il primo Mondiale dunque finisce in archivio, mentre per l’altro, quello che conta maggiormente, nonostante il successo di Raikkonen e la seconda piazza di Massa, il discorso sembra essere a due, tra i piloti della McLaren. In questa chiave, il terzo posto di Alonso a Spa è un passo, piccolo ma importante, nella rincorsa dello spagnolo al compagno di scuderia. Hamilton limita i danni e chiude quarto, conservando due lunghezze di vantaggio sull’asturiano e rimanendo in pole position nella corsa al titolo. La partenza è vissuta su questi due temi forti: il dominio tecnico evidenziato dalla Ferrari a Spa e la lotta intestina al box McLaren. La prima curva è l’emblema Nel suo dammuso a Cala Cinquedenti, nell’isola di Pantelleria, il maestro Riccardo Muti presto avrà due ospiti d’eccezione: un’asina e il futuro nascituro, esemplari di razza autoctona. L’azienda foreste demaniali ha infatti accolto la richiesta del maestro e della moglie Cristina, felici di adottare gli asini e di riprendere un’antica tradizione pantesca. L’asina gravida sarà affidata ai coniugi Muti per cinque anni in comodato gratuito. “La chiameremo Lelliot - dice la signora Muti - in omaggio all’ultimo concerto di mio marito a Salisburgo. Abbiamo scelto di adottare l’asina perché in questa razza c’è tanta Sicilia: è forte, leale, sincera”. L’affidamento dell’asina sarà formalizzato non appena Muti giungerà a Pantelleria. “Sono lieto di affidare gli asini a Muti - ha detto Antonino Colletti, ispettore generale dell’Azienda regionale foreste demaniali - Lo consideriamo ormai un cittadino di Pantelleria”. “Altri quattro asini - ha detto Dorotea Di Trapani, dirigente dell’ufficio provinciale di Trapani dell’azienda demaniale foreste sono stati affidati all’associazione equestre di Pantelleria e saranno utilizzati, dopo l’addestramento, per fare scoprire ai turisti i caratteristici sentieri dell’isola”. A.D. Il maestro Riccardo Muti. UNIVERSO SICILIA Editore: AIC - INPAL Sede: Via Dante, 130 - 90100 Palermo Direttore responsabile: Vincenzo Castiglione della situazione e anche l’unico sussulto di giornata. Le Rosse arrivano appaiate, quasi a voler sfuggire la bagarre firmata ‘Frecce d’Argento’; Hamilton prova ad attaccare Alonso, ma il campione di Oviedo chiude con cattiveria e costringe l’inglese a un’escursione fuori pista. Al rientro, però, il giovane britannico si ritrova con mezzo muso davanti al compagno, che lo infila di prepotenza percorrendo l’Eau Rouge, la curva più impegnativa e stuzzicante del programma iridato, a velocità sostenutissima, quasi doppia rispetto al rivale. Qui si chiude il Gp del Belgio, schiavo delle strategie e delle differenze, lievi e più marcate, tra le prestazioni dei magnifici quattro, mai più in lotta tra loro. Delusione per Fisichella, ritiratosi dopo una sola tornata, mentre Trulli e Liuzzi chiudono nelle retrovie. Buon colpo di Kovalainen, sempre più vicino alla riconferma in Renault, che mette in cascina altri punti iridati, arrivando tra i primi otto per la quinta volta consecutiva. P.D. Vice Direttore: Giuseppe Miraglia Hanno collaborato: Pietro La Rosa - Giuseppe Miraglia Silvio De Grandi - Orazio Sciortino - Pasqualino Santoianni Maria Perale - Francesco Forte - Pasquale Santoianni Francesco Agnoli Chiuso in redazione il 20 Settembre 2007 Amministratore: Alfredo Torrisi Questo periodico viene spedito in: Australia, Argentina, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Spagna, Gran Bretagna, Irlanda, Ungheria, Brasile, Stati Uniti, Luxembourg, Venezuela. Stampa: Tipo-Lito Placido Dell’Erba 95033 Biancavilla (CT) - Via Imperia, 15 - Tel. 095.985167 - Fax 095.985414 Segreteria editoriale: 95124 Catania - Piazza S. Maria di Gesù, 3 - Tel. 095.311547 - Fax 095.7153840 Abbonamento e sottoscrizioni volontarie di sostegno: Versamento C.C.P. N. 14577951 intestato a ”Universo Sicilia” - Adrano - Tel. 095.769.29.46 La viticoltura siciliana ha da sempre assunto una importanza non secondaria nell’intera economia isolana. Le migliaia di aziende vitivinicole hanno bisogno una puntuale e competente assistenza per conseguire risultati in termini di qualità e tipicità dei prodotti. L’Associazione dei produttori vitivinicoli con i suoi punti di riferimento organizzativo è a disposizione dei produttori per una utile assistenza a favore dei produttori. Per ricevere utili informazioni potete scrivere c/o AIC Catania Piazza Santa Maria di Gesù, 3 - 95124 CATANIA Abbonamento annuale per i Soci E 6,23 Abbonamento ordinario E 12,45 Abbonamento sostenitore E 51,88 Iscrizione al N° 748 del registro stampa del Tribunale di Catania del 28/3/1989 Iscritto al ROC n. 4012 del 21-11-2001 Le inserzioni riportate nelle pagine di questo periodico costituiscono servizio senza corrispettivo ai sensi dell’art. 3, primo comma, del D.P.R. 26/10/72 n. 633. 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