1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN
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1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Ferrara Indirizzo: Via Verga 4- 44124 Ferrara Tel: 0532 907611 – Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivileferrara.it Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Enrico Balestra Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Chiara Poccobelli 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: PROSSIMITÀ PER COSTRUIRE LA COMUNITA’ 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE Area di intervento: Interventi di Animazione Nel Territorio Codifica: E10 6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Il progetto prevede di migliorare le condizioni di vita delle persone fragili che abitano nel complesso ACER di Via Sirena/Quartiere Barco a Ferrara e che sono seguite ormai da alcuni anni dalla Cooperativa Camelot. In questo quartiere sono presenti gruppi famigliari costituiti prevalentemente da persone sole – non esclusivamente anziani, con difficoltà economiche e con un basso indice di scolarizzazione. La loro integrazione all’interno di attività di socializzazione e lo sviluppo di un servizio di portierato sociale possono contribuire notevolmente al miglioramento delle loro condizioni, integrandosi con gli altri abitanti e avendo la possibilità di entrare a conoscenza delle opportunità presenti sul territorio. La scelta di inserire in questo progetto il SCN è nata anche per permettere ai giovani interessati di fare una esperienza umana importante e di sentirsi parte attiva della comunità in cui vivono. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO La popolazione ferrarese ha registrato fin dagli anni ’80 una serie di importanti cambiamenti che proseguono tuttora e determinano non solo una progressiva diminuzione della numerosità ma anche trasformazioni rilevanti nella sua composizione con importanti conseguenze in termini sociali e assistenziali. Si mantengono basse, come nel resto d’Italia, la fecondità e la natalità; la mortalità discende; aumenta l’età media della popolazione in età lavorativa; aumenta la popolazione in età post lavorativa; aumentano gli anziani e in particolare le famiglie composte da anziani senza figli, aumenta il numero di famiglie problematiche (monogenitoriali, unipersonali composte da anziani, coppie senza figli ) ed infine aumenta la popolazione immigrata. Per quanto riguarda il contesto abitativo, Ferrara ha delle peculiarità zonali che hanno portato appunto l’associazione Camelot a presentare il progetto. L’abitazione rappresenta una risorsa fondamentale per la vita, il benessere e la salute della famiglia, ma rappresenta anche una delle cause principali di impoverimento e di emarginazione sociale. Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia popolare, nel panorama regionale Ferrara ha, al pari di Bologna, la maggior quota di alloggi assegnati (4,25 per 100 famiglie residenti, anno 2012). Nel 2012 si assiste ad un ulteriore incremento: 6.112 sono le famiglie che godono di un’abitazione di edilizia popolare in provincia (4,38%). Nel 32,7% di tali nuclei familiari sono presenti persone anziane. Per valutare correttamente la situazione abitativa di un territorio è necessario in primo luogo descrivere rigorosamente la situazione dei “soggetti” principali dell’abitare, cioè le famiglie. In particolare, è importante considerare la dimensione dei nuclei familiari. Delle oltre 143mila famiglie residenti in provincia di Ferrara dall’ultimo censimento, più di un quarto è composto di famiglie formate da una sola persona, mentre solo per il 17% del totale si tratta di famiglie “numerose”, con almeno 4 componenti. Questo quadro complessivo è abbastanza differenziato a seconda del Distretto sanitario di residenza. Come è facile notare osservando il grafico, la quota di famiglie unipersonali raggiunge il livello massimo nel Distretto Centro-Nord (27,7%, e 29,2% per la sola città di Ferrara), mentre il livello minimo è attribuibile al Distretto Ovest (23,2%). In relazione agli “utenti” di edilizia residenziale pubblica La provincia di Ferrara, nel contesto regionale, gode di una condizione molto buona quanto alle assegnazioni di alloggi residenziali pubblici. Nel 2012 (ultimo dato disponibile per tutte le province della regione), infatti, Ferrara conta – a pari merito con Bologna - il maggior numero di alloggi pubblici per 100 famiglie di tutta la regione: si hanno 3,83 alloggi assegnati ogni 100 famiglie. La media regionale è pari a 2,83. Inoltre, gli alloggi assegnati a Ferrara sono l’11,7% di tutti gli alloggi assegnati in regione. In media, ogni 100 famiglie risultano assegnate, nel 2012, 4,38 case. È molto forte il contrasto tra i due distretti “privilegiati”, Nord Barco e Sud-Est, che hanno, rispettivamente 4,96 e 4,38 case per 100 famiglie, e il Distretto Ovest, al quale spettano soltanto 2,41 case per 100 famiglie. Questi dati dimostrano che le politiche di assegnazione hanno privilegiato i territori con forti aspetti di disagio sociale. In media, ogni 100 famiglie risultano assegnate, nel 2012, 4,38 case. È molto forte il contrasto tra i due distretti “privilegiati”, Centro-Nord e Sud-Est, che hanno, rispettivamente 4,96 e 4,38 case per 100 famiglie, e il Distretto Ovest, al quale spettano soltanto 2,41 case per 100 famiglie. Evidentemente, le politiche di assegnazione hanno privilegiato i territori con forti aspetti di disagio sociale. Nei tre distretti, i profili degli utenti delle case popolari sono tra loro piuttosto diversi, e del resto erano quelli che ci si potevano attendere sulla base delle rispettive strutture demografiche di partenza. Il Distretto Ovest è fortemente caratterizzato dalla presenza di minorenni, che sono il 15,7% del totale (il 19,1% a Cento). Ricordiamo che il Distretto Ovest è anche quello in cui è più rilevante la presenza straniera. All’opposto, il Distretto Centro-Nord, si caratterizza per la rilevante presenza di nuclei familiari singoli. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 2 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) RICHIESTA DI SERVIZI AL COMUNE DA PARTE DI SOGGETTI FRAGILI In base ai dati forniti dal rapporto “In linea con la salute” 2012-2013, in relazione alla conoscenza da parte della popolazione fragile delle opportunità di sostegno a situazioni difficoltose, un’indagine condotta dal Comune di Ferrara, evidenzia che : - Lo strumento più conosciuto risulta essere l’assistenza domiciliare - Completamente sconosciuta è l’assistenza domiciliare integrata - In caso di non autosufficienza il 49,3 % del campione ricorre all’assistente domiciliare - Il 98% del campione non conosce l’esistenza dell’Albo Provinciale delle Assistenti Domiciliari. La famiglia e le altre forme di aggregazione e sostegno sociale costituiscono elementi fondamentali per garantire una qualità della vita adeguata alle persone sole. E’ nel proprio sistema di relazioni, familiare e allargato che possono esercitare un ruolo attivo ricevendo in cambio sostegno e se necessario risposta ai bisogni di assistenza. Nel territorio ferrarese le profonde trasformazioni dei nuclei familiari, sempre più costituiti da una rarefazione della coabitazione fra genitori e figli, induce una domanda crescente di sostegno sanitario e sociale. Risulta però fondamentale anche definire chi siano i soggetti fragili destinatari diretti del progetto. DEFINIZIONE DI FRAGILITÀ SOCIALE La fragilità non è limitata ad alcune fasce di età (anziana) né esclusivamente legata alle condizioni sanitarie e di autonomia funzionale. Certamente la condizione di isolamento e “povertà relazionale” aumenta il rischio di fragilità ed il percorso verso la non autosufficienza ed è la risultante di diversi fattori sociali e psicofisici. Si ritiene che un approccio “ampio” e generale alla condizione di fragilità sia indispensabile nella prospettiva di ri-costruzione di reti sociali e relazionali, quali principali strumenti di contrasto dell’isolamento, in una logica di prevenzione anche delle conseguenze negative della non autosufficienza. Per una lettura e mappatura territoriale, si propongono alcuni criteri generali, da arricchire, in sede locale, per individuare la condizione generale di fragilità sociale: La mancanza e/o forte rarefazione delle reti familiari e sociali, da non confondere con la condizione anagrafica di solitudine, rappresenta l’elemento base che associato a due o più dei seguenti fattori può far identificare il rischio di fragilità sociale: Alta necessità di assistenza (continuativa); Età molto avanzata (ultraottantenni), associata a condizione di reale solitudine; Basso reddito. A partire dalle caratteristiche generali sopra elencate, è opportuno realizzare una mappatura della fragilità sociale indagando sulla presenza/assenza delle reti di sostegno formali e informali, a partire dalla specifica persona e dal contesto territoriale in cui vive. Tale azione svolta su base territoriale (quartiere, frazione, etc.), in collaborazione con le associazioni ed i soggetti attivi in quel contesto, rappresenta già un primo intervento per il riconoscimento e/o la ricostruzione delle reti relazionali. Questa mappatura risulta importante per sviluppare azioni e programmi ordinari di comunità, per creare condizioni di “normali” reti relazionali, utili ed indispensabili anche per intervenire in condizioni di specifiche emergenze. L’associazione Camelot ha svolto quindi questa analisi per l’individuazione delle criticità e dei bisogni del quartiere Barco, zona in cui sono stati individuati i principali soggetti fragili. La ricostruzione delle reti sociali assenti è stata identificata come la criticità principale da cui si sviluppano le successive ed è stata individuata da Camelot come il principale problema da risolvere. La costruzione della mappa delle persone fragili deve poter consentire di rintracciare la fascia di popolazione anziana e non, priva di una rete relazionale familiare, amicale o di vicinato, ed indirizzare a questa le iniziative, in collaborazione con l’associazionismo, per la ricostruzione di reti, valorizzando e consolidando in ogni ambito territoriale esperienze e progetti come il portierato sociale. In questo quadro Camelot ha individuato che possono essere promossi: A. Programmi attivi di contatto con la fascia di popolazione a rischio, tramite la messa in rete delle opportunità di comunicazione e la valorizzazione del ruolo dei volontari, previa adeguata formazione, per il sostegno delle reti relazionali; Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 3 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) B. Sostegno e sviluppo di iniziative e di servizi di prossimità; C. Sviluppo e valorizzazione delle attività ed iniziative con valore preventivo e di mantenimento delle autonomie e degli equilibri personali e sociali; Gli INDICATORI che quindi evidenziano la rilevanza del progetto sono i seguenti: INDICATORI Indicatore 1.1. % di nuclei familiari singoli rispetto alla popolazione totale del territorio di riferimento (quartiere Barco) DESCRIZIONE L’alto numero di nuclei familiari singoli dimostra quanto il progetto possa avere un impatto positivo grazie alla definizione di servizi e interventi destinati in particolare a questa categoria di cittadini della zona Indicatore 1.2. Nr. di persone della Il sostegno dei servizi sociali è l’intervento tipico di supporto alle persone zona di riferimento che richiedono il con difficoltà di vario tipo (fisiche, economiche, di accesso alla casa, sostengo ai servizi sociali legate all’età, ecc.) ma spesso non è sufficiente a garantire lo sviluppo di un legame di vicinato con le persone e le associazioni che ci vivono accanto, in modo da creare una rete di supporto extra-istituzionale. Il progetto non ha come obiettivo di diminuire il numero di richieste ma di andarsi ad integrare con i servizi offerti dall’ASL e dal Comune di Ferrara. Indicatore 2.1. Nr. di persone sole Il numero di soggetti partecipanti ad attività di integrazione (partecipazione ad attività di volontariato, teatrale, di progettazione che vengono coinvolti in attività di partecipata, banca del tempo o partecipazione a gruppi di acquisto) è aggregazione e che partecipano a molto bassa nel quartiere in cui viene realizzato l’intervento. Si prevede di iniziative specifiche aumentarla almeno del 40%. Indicatore 2.2. Nr. di eventi di socializzazione organizzati nel quartiere Barco (almeno 2 al mese) Indicatore 2.3. miglioramento dello stile di vita dei destinatari diretti valutati con questionari e scale di valutazione validate Indicatore 3.1. Nr. di persone che Il livello di scolarizzazione dei destinatari è basso e spesso non permette utilizzano internet per ricevere loro di essere a conoscenza delle opportunità fornite dal associazioni ed informazioni sulle attività di enti pubblici in quanto presenti solo su Internet. Si prevede sia di assistenza sociale in essere provvedere un servizio di supporto presso il centro diurno sociale – Indicatore 3.2. Nr. di pubblicazioni, possibile sede del servizio del portierato sociale - per la ricerca di volantini e altro materiale di informazioni su Internet, sia di selezionare le informazioni e divulgare le comunicazione più interessati con materiale cartaceo. 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori sopra riportati CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1 Aumento del numero delle persone adulte che vivono sole nel quartiere di riferimento Criticità 2 Mancanza di reti familiari e sociali di riferimento Criticità 3 Necessità di coinvolgere le persone sole in attività di aggregazione e confronto INDICATORI MISURABILI Indicatore 1.1. % di nuclei familiari singoli rispetto alla popolazione totale del territorio di riferimento (quartiere Barco) Indicatore 1.2. Nr. di persone della zona di riferimento che richiedono il sostengo ai servizi sociali Indicatore 2.1. Nr. di persone sole che vengono coinvolti in attività di aggregazione e che partecipano a iniziative specifiche Indicatore 2.2. Nr. di eventi di socializzazione organizzati nel quartiere Barco (almeno 2 al mese) Indicatore 2.3. miglioramento dello stile di vita dei destinatari diretti valutati con questionari e scale di valutazione validate Criticità 4 Difficoltà per le persone fragili ad Indicatore 3.1. Nr. di persone che utilizzano internet per avere accesso alle informazioni sui servizi ricevere informazioni sulle attività di assistenza sociale offerti e alle opportunità di supporto pubblici e in essere privati Indicatore 3.2.Nr. di pubblicazioni, volantini e altro materiale di comunicazione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 4 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.3.1 destinatari diretti Persone fragili e sole con difficoltà di integrazione sociale residenti nel Comune di Ferrara, nella circoscrizione nord (in particolare nel quartiere di Barco e zona di Pontelagoscuro) Persone sole che abitano nelle case gestite da ACER e che richiedono la possibilità di sviluppare un servizio di portierato sociale Abitanti della circoscrizione nord con scarsa conoscenza delle opportunità di sostegno all’integrazione oltre alle attività offerte dall’ASL e da altri enti pubblici Cittadini stranieri residenti nella zona target 6.3.2 beneficiari indiretti Famiglie composte da più di una persona che abitano nel quartiere target del progetto Comunità locale del territorio interessato grazie ai seguenti elementi: - Aumento delle opportunità di collaborazione tra i cittadini grazie al portierato sociale per la condivisione di spese e di interventi sulle abitazioni - Miglioramento della coesione sociale sia tra le persone sole sia tra operatori delle associazioni di volontariato e di promozione sociale e degli enti pubblici che entrano in contatto con questa realtà - Aumento della partecipazione dei soggetti fragili alla vita culturale e sociale della città evitando fenomeni di isolamento - Creazione di reti di vicinato tra vicini e nei confronti delle associazioni e altri soggetti che operano sul territorio - Abitanti delle case ACER dove vengono riprogettati gli spazi comuni 6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Si può evidenziare che nella Provincia di Ferrara sia le amministrazioni pubbliche che altri enti ed associazioni hanno sviluppato una serie di servizi a sostegno della popolazione debole e sola che possono essere considerati innovativi ed efficaci. L’ Azienda USL di Ferrara per rispondere ai bisogni offre i seguenti percorsi: - ATTIVITÀ DI SUPPORTO SOCIO-ASSISTENZIALE: Per le persone parzialmente autosufficienti e che non necessitano di interventi di tipo sanitario integrato, si attiva il percorso per il bisogno socioassistenziale. l'assistente sociale segnala il soggetto al Servizio Assistenza del Distretto che eroga i seguenti interventi: assistenza domiciliare di aiuto alla persona per l'igiene propria e degli ambienti domestici; è previsto l'accompagnamento anche per fare la spesa pasto a domicilio: servizio svolto in convenzione con una Cooperativa con la possibilità di scegliere fra menù diversificati contributi economici, per le persone che non dispongono di mezzi sufficienti alla loro sussistenza gruppi famiglia, che permettono all'anziano di abitare in comunità, dove incontrare coetanei con i quali condividere la giornata, tele-assistenza, per mettere in contatto le persone che vivono sole con una centrale di soccorso che attiva, in caso di allarme, familiari, vicini o amici disponibili, ma anche l'assistente sociale o altri enti di soccorso tele-sorveglianza, nella quale per via telematica si attivano contatti periodici con gli operatori tele-medicina: particolari categorie di pazienti sono controllate periodicamente da personale sanitario appositamente addestrato Inoltre anche il Comune di Ferrara in collaborazione con le associazioni e i centri di volontari del territorio ha sviluppato progetti di assistenza negli ultimi anni. Tra le varie esperienze è possibile elencare i seguenti progetti indirizzati in particolar modo agli anziani del territorio: 1. PROGETTO GIUSEPPINA per over 75 Sono oltre ottocento gli anziani che possono beneficiare delle iniziative loro riservate dal Progetto Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 5 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Giuseppina: spesa, farmaci a domicilio e altre attività di sostegno e servizio di accompagnamento in città. 2. Servizi socio-sanitari integrati per non autosufficienti Che svolgono attività in merito a: Assegno di cura Assistenza Domiciliare Integrata Gestione assistenziale dell'anziano non autosufficiente Gruppi famiglia Case protette Centro Diurno RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale Telesoccorso Trasporto 3. Centri sociali, volontariato ed associazionismo. I centri sociali a Ferrara sono numerosi, ("Il Quadrifoglio", "Giardino dei pini", "Il Parco", "Rivana Garden", "Il Melo", "La Ruota", "Doro", "La Scuola”) e sono localizzati in maniera abbastanza omogenea sul territorio della città. La maggior parte dei centri mette a disposizione un automezzo idoneo al trasporto di persone con ridotta capacità motoria. Chi avesse necessità di recarsi presso ambulatori AUSL, ospedale e altri centri può telefonare ai numeri dedicati. Altri sono dotati di orto, cucina e sala per compleanni, feste, o iniziative private. Inoltre vi è l’ ANCESCAO (Coordinamento provinciale centri di promozione sociale, comitati anziani e orti), il Centro polivalente di Denore, Auser - Filo d'argento, Coordinamento provinciale del volontariato. 6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners Il soggetto proponente il progetto è la Cooperativa Camelot. Camelot è una cooperativa sociale di tipo A che nasce nel 1999. Nei primi anni CAMELOT operava esclusivamente sul territorio del Comune di Ferrara, agendo su tre aree di lavoro: infanzia e adolescenza, terza età e divulgazione scientifica promuovendo servizi educativi extrascolastici per l’infanzia e l’adolescenza (i cosiddetti doposcuola), un progetto di centro di aggregazione diurno per anziani autosufficienti e attività di divulgazione delle scienze attraverso un planetario. Dal 2001 Camelot ha creato una nuova area di intervento destinata a diventare nell’arco di tre anni la parte più consistente della cooperativa in termini di fatturato e personale, praticamente l’area di intervento principale della cooperativa: l’area migranti, che opera nel campo della mediazione culturale e linguistica (tramite il progetto Re-media) e dell’accoglienza di richiedenti asilo politico. Infine, la crescente tensione sociale nel Paese ha reso necessari dal 2005 la progettazione e lo sviluppo di attività di mediazione sociale, culturale e dei conflitti nelle zone più soggette a tensione sociale della città e della provincia. Da qui, la creazione del settore coesione sociale e sicurezza urbana. La Cooperativa Camelot prevede il coinvolgimento di numerosi attori del territorio, partendo dal presupposto – come sopra evidenziato sia dai Piani di intervento regionali e dalla principale criticità della zona interessata- che la creazione di una efficiente ed efficace rete di soggetti operanti sul territorio sia il presupposto per la creazione di servizi di prossimità. Si prevede pertanto anche la creazione di un gruppo di lavoro e coordinamento tra i referenti di ciascun partner per monitorare l’andamento del progetto. I Partner del progetto sono: 1. Castello soc. coop Edificatrice a responsabilità limitata: la cooperativa è sorta nel 1971 per volontà degli Enti locali, del mondo cooperativo e delle principali istituzioni sindacali. Attualmente conta 517 soci assegnatari e si occupa di definire le assegnazioni all’interno del Comune di Ferrara. All’interno del progetto si occuperà in particolare dell’organizzazione di una festa e fiera locale (di prodotti tipici e di manufatti rivolta degli abitanti del quartiere) come descritto nell’attività 2.2.2.4 Organizzazione di una fiera locale 2. Azienda Casa Emilia Romagna (ACER) che opera nel settore dei servizi relativi alla casa. E’ stata costituita nel 2001. L’ACER provvede: ad affittare abitazioni, soprattutto di Edilizia Residenziale Pubblica, ai cittadini che ne abbiano i requisiti; a prestare servizi agli occupanti gli Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 6 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) alloggi di edilizia pubblica e più in generale delle abitazioni in locazione; a svolgere attività di gestione, manutenzione e qualificazione di patrimoni immobiliari di edilizia residenziale pubblica e non, per conto di Enti Pubblici (soprattutto Comuni) e privati; a fornire servizi tecnici per la realizzazione di interventi edilizi e urbanistici; a fornire servizi amministrativi inerenti la gestione degli alloggi pubblici. Grazie alla sua esperienza sviluppata negli ultimi anni per l’organizzazione di eventi di vicinato, collaborerà nell’organizzazione della Festa dei Vicini come indicato nell’Azione 2.1.1.2. 3. Gruppo di Acquisto Solidale di Pontelagoscuro (GASP). Nasce nell’aprile del 2007; è rivolto agli abitanti della Zona Nord di Ferrara, ma è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare. Attualmente è composto da 81 famiglie e da circa 170 persone, residenti a Pontelagoscuro, Francolino e Ferrara. Nonostante sia stato costituito da poco tempo, ha già stretto collaborazioni con gli altri GAS cittadini (GAS Città Nova, GAS Parchino Schiaccianoci e GAS Sportello Ecoidea), insieme ai quali effettua acquisti collettivi periodici e organizza iniziative di sensibilizzazione e a carattere ricreativo. Come attività ordinaria, acquista frutta e verdura biologica e non, latticini, carne, olio, vino, detersivi per la casa e altri prodotti provenienti da produttori e distributori locali e provenienti da zone vicine al territorio ferrarese. L’intenzione è allargare i partecipanti anche agli abitanti delle case ACER nella zona di Barco, in modo da coinvolgere i soggetti soli in una attività sia di socializzazione sia di acquisti consapevoli e solidali. All’interno dell’azione 1.1.2 si prevede quindi di costituire un Gruppo di Acquisto Solidale nella zona oggetto del progetto. 4. Lega Coop di Ferrara avrà il compito di fornire assistenza nell’organizzazione di eventi e momenti di diffusione in base alle richieste che verranno rilevate sul territorio e dai soggetti coinvolti nel progetto, appunto le persone sole e con difficoltà di integrazione sociale. Contribuirà quindi al raggiungimento dell’obiettivo di migliorare i servizi di comunicazione verso questi soggetti (obiettivo 3), come descritto nell’azione 3.1.4. 5. Cooperativa L’Isola: si occupa dell’organizzazione di corsi per anziani su diversi temi, organizza corsi di formazione per animatori socio-culturali; si occupa di fisioricreazione, terapia occupazionale, attività culturali presso case di risposo e altre strutture, attività di assistenza domiciliare ed ospedaliera; attività fisioterapiche. Grazie all’esperienza acquisita negli ultimi anni si occuperà di organizzare laboratori teatrali per l’integrazione sociale, coinvolgendo direttamente i cittadini del quartiere, come indicato nell’Attività 2.2.2.2 6. Kynesis si collaborerà all’interno dell’attività 2.1.2.3 Seminari informativi per la promozione di una vita sana ed equilibrata grazie alla sua comprovata esperienza in ambito fisioterapico e riabilitativo. 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2: Il progetto ha come obiettivo generale quello di supportare le persone indicate come persone fragili .- quindi prevalentemente sole, senza legami familiari presenti nella zona abitativa, con difficoltà economiche, con una scarsa alfabetizzazione e in certi casi anziani o stranieri - nelle attività quotidiane e nel migliorarne la qualità della vita. Il Portierato sociale opera in questo senso in quanto si configura come servizio, con sede all’interno dell’area bersaglio dell’intervento, preposto a fare da filtro fra le esigenze della popolazione e l’intervento delle istituzioni, favorendo la creazione di una rete tra le associazioni operanti sul territorio (sia pubbliche che private). Il servizio avrà quindi le funzioni di sportello - informazioni sui servizi, raccolta delle richieste di intervento) e soprattutto sviluppo di comunità con un calendario di attività varie a favore dei residenti. La realizzazione di questo servizio tramite il progetto parte da esigenze specifiche espresse dai cittadini del quartiere Barco (nella zona nord del Comune di Ferrara). Gli obiettivi del progetto possono sembrare ambiziosi sia per le attività previste sia per il numero di volontari. Uno dei punti di forza di questo progetto è però la sua stretta relazione con il territorio, dimostrata anche dall’alto numero di partner che si sono resi disponibili a collaborare per la realizzazione degli obiettivi. Pertanto la loro collaborazione sarà di grande supporto per garantire il raggiungimento degli obiettivi definiti dal progetto. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 7 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1 Aumento del numero delle persone adulte che vivono sole nel quartiere di riferimento Criticità 2 Mancanza di reti familiari e sociali di riferimento OBIETTIVI Obiettivo 1.1 creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel complesso ACER di via Sirena/quartiere Barco a Ferrara Criticità 3 Necessità di coinvolgere le persone sole in Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei attività di aggregazione e confronto destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di attività di socializzazione Criticità 4 Difficoltà per le persone fragili ad avere Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei accesso alle informazioni sui servizi offerti e alle confronti delle persone fragili sia per via telematica opportunità di supporto pubblici e privati che per via di materiale di comunicazione 7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto OBIETTIVI Obiettivo 1.1 creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel complesso ACER di via Sirena/quartiere Barco a Ferrara INDICATORI Indicatore 1.1.1. % di nuclei familiari singoli rispetto alla popolazione totale del territorio di riferimento (quartiere Barco) (aumento 5%) Indicatore 1.1.2 Nr. di persone della zona di riferimento che richiedono il sostengo ai servizi sociali Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei Indicatore 2.1.1. Nr. di persone sole che vengono destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di coinvolti in attività di aggregazione e che partecipano attività di socializzazione a iniziative specifiche (aumento del 40) Indicatore 2.1.2 Nr. di eventi di socializzazione organizzati nel quartiere Barco (almeno 2 al mese) Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via telematica che per via di materiale di comunicazione Indicatore 2.1.3 miglioramento dello stile di vita dei destinatari diretti valutati con questionari e scale di valutazione validate Indicatore 3.1.1. Nr. di persone che utilizzano internet per ricevere informazioni sulle attività di assistenza sociale in essere (almeno 2 persone al giorno presso il servizio di portierato) Indicatore 3.1.2 Nr. di pubblicazioni, volantini e altro materiale di comunicazione (300 copie per iniziativa) 7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo INDICATORI ex ANTE Ex POST % di nuclei familiari singoli rispetto alla popolazione totale del territorio di riferimento (quartiere Barco) Nr. di persone della zona di riferimento che richiedono il sostengo ai servizi sociali Nr. di persone sole che vengono coinvolte in attività di aggregazione e che partecipano a iniziative specifiche Nr. di eventi di socializzazione organizzati nel quartiere Barco Miglioramento dello stile di vita dei destinatari diretti valutati con questionari e scale di valutazione validate (indicatore qualitativo) 27,7% 35% 49,3% 35% 10% 40% 2 all’anno 2 al mese Livello basso di soddisfazione sui servizi offerti nel quartiere Livello alto di soddisfazione sui servizi offerti nel quartiere Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 8 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Nr. di persone che utilizzano internet per ricevere informazioni sulle attività di assistenza sociale in essere Nr. di pubblicazioni, volantini e altro materiale di comunicazione (300 copie per iniziativa) 0 20% 200 al mese 600 al mese 7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: Attraverso la partecipazione al progetto si prevede di far raggiungere ai volontari di SCN i seguenti obiettivi: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. - acquisizione di conoscenze e competenze nell’ambito della pratica motoria e dell’urbanistica partecipata per la popolazione anziana; - acquisizione di competenze sociologiche, antropologiche e pedagogiche la fine di operare in contesti sociali complessi. 8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Per il raggiungimento degli obiettivi individuati e descritti nel punto 7 si svilupperanno le seguenti azioni e le relative attività: Obiettivo 1.1 Creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel complesso ACER di via Sirena a Ferrara AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE Attività 1.1.1.1 creazione di reti di vicinato: questa attività intende sostenere i soggetti fragili. Le reti possono instaurarsi grazie allo sviluppo di un servizio di portierato sociale che preveda il coinvolgimento di soggetti operativi sul territorio, sia nell’ambito della gestione dei condomini (ad esempio ACER e la Cooperativa Castello) e anche soggetti che possono operare attraverso laboratori. La cooperativa Camelot opererà in questa prima fase per condividere esperienze e obiettivi comuni, condividendo con i partner le diverse esperienze da realizzare nello specifico sul quartiere e per attrarre altri soggetti interessati a costruire una rete di sostegno alle persone fragili. Attività 1.1.1.2 Banca del tempo: uno dei primi servizi che si andranno a realizzare all’interno del servizio di portierato sociale sarà quello della Banca del tempo. Ciascun persona disponibile – inclusi i soggetti fragili del quartiere Barco - metterà a disposizione qualche ora per fare un servizio o mettere a disposizione una certa competenza. Le "ore" date vengono "calcolate" e "accreditate" o "addebitate" nella Banca. Può succedere così, che non sia la stessa persona a "rimborsarle", ma un'altra. Tutti gli scambi saranno gratuiti e le attività molto diverse: lezioni di cucina, manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura di piante e animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri, etc. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 9 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEGLI ACQUISTI IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE (GASP) Attività 1.1.2.1 Incontri di presentazione dei vantaggi e delle opportunità del GAS: Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone e le relazioni. Un gruppo d’acquisto è formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori locali che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. Il GAS funziona grazie alla volontà e alla collaborazione degli aderenti e ognuno è chiamato a partecipare, con i tempi e nei modi compatibili con la propria quotidianità. All’interno del progetto il GAS di Pontelagoscuro presenterà i vantaggi della costituzione di un gruppo anche presso il quartiere di Barco, unendosi a quello di Pontelagoscuro nella fase iniziale di realizzazione delle attività e nell’identificazione della modalità di funzionamento. Attività 1.1.2.2 Definizione del gruppo di acquisto nella zona oggetto del progetto: il GASP organizzerà un ciclo di incontri per supportare l’organizzazione del GAS, condividendo i possibili distributori, i metodi per lo smercio dei prodotti e come coinvolgere altre persone in questa attività. Verranno organizzati momenti di vendita dei prodotti 1 volta alla settimana. Attività 1.1.2.3 Monitoraggio delle attività svolte: gli operatori di Camelot in collaborazione con i referenti del GASP faranno un monitoraggio sulla percezione da parte degli abitanti di Barco dei vantaggi del GAS, sia dal punto di vista della qualità dei prodotti che del risparmio e dell’opportunità di creare un gruppo attivo nella zona. Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di attività di socializzazione AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER Attività 2.1.1.1 Preparazione dei soggetti che svolgeranno l’attività: gli esperti di Camelot svolgeranno seminari (si prevede 1 seminario al mese della durata di 3 ore ciascuno) nei confronti degli operatori che svolgeranno la funzione di portierato sociale presso il Centro Diurno “Il melo” di Barco. In questo modo verranno trasferite sia le competenze educative che ad esempio del Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione in modo da offrire una serie di servizi di supporto agli abitanti soli della zona e verranno definite le metodologie per il coinvolgimento di altri soggetti. Attività 2.1.1.2 Organizzazione della Festa dei vicini in collaborazione con ACER: la festa dei vicini è stata organizzata da ACER in altre zone della città ed è considerata una fondamentale opportunità di prima socializzazione. Tutti contribuiscono volontariamente alla sua organizzazione ed è previsto anche il coinvolgimento della Banca del Tempo che del GAS per la parte organizzativa, di animazione e di gestione di un momento conviviale. AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE Attività 2.1.2.1 Laboratori di teatro per realizzare uno spettacolo di comunità: il servizio di portierato sociale gestirà il coinvolgimento degli attori – abitanti della zona - e del gruppo teatrale della zona per la realizzazione di questo laboratorio, in cui i soggetti fragili avranno l’opportunità di esprimersi ed entrare in contatto con gli altri. Il laboratorio si svolgerà 2 volte al mese per arrivare alla rappresentazione finale al termine dell’anno. Attività 2.1.2.2 Laboratori di integrazione sociale e artistica in collaborazione con la Coop. L’isola: l’arte e la possibilità di esprimersi con metodi artistici ha notevoli vantaggi ed è una attività a cui normalmente le persone affette da fragilità non accedono e pertanto l’organizzazione di 1 laboratorio al mese per questa forma espressiva in collaborazione con la cooperativa l’Isola darà un alto valore aggiunto all’intervento progettuale. Attività 2.1.2.3 Seminari informativi per la prevenzione alla salute in collaborazione con Kynesis: il centro di riabilitazione e fisioterapia Kynes metterà al servizio del Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 10 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) progetto i propri esperti nell’organizzazione di momenti di educazione alla prevenzione delle malattie e alla promozione della salute, su argomenti vari e definiti sulla base dei bisogni espressi dai cittadini sulla base della somministrazione di un questionario. Attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera locale in collaborazione con la coop Castello: nei mesi primaverili si prevede di organizzare una fiera per 2 fine settimana con l’esposizione sia di prodotti locali (anche in collaborazione con il GAS) che di manufatti dei cittadini anche prodotti dai del quartiere. La cooperativa di abitanti Castello supporterà l’organizzazione di questo evento in collaborazione con gli operatori di Camelot. Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via telematica che per via di materiale di comunicazione AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE Attività 3.1.1.1 Incontri di sensibilizzazione all’utilizzo degli strumenti informatici presso la sede del portierato sociale: gli operatori svolgeranno assistenza all’individuazione delle opportunità più interessanti e in linea con le esigenze degli abitanti dai siti dei vari enti del territorio. Verrà anche data assistenza per la raccolta di dati per la compilazione di domande on-line. Attività 3.1.1.2 Selezione delle informazioni utili per le persone fragili: gli operatori andranno ad individuare le informazioni più utili ai destinatari del portierato sociale, normalmente bombardati di messaggi a volte anche casuali e non in linea con le loro esigenze. In seguito a questa selezione si proseguirà con le attività di informazione. Attività 3.1.1.3 preparazione di materiale cartaceo per la comunicazione: oltre all’assistenza per le ricerche on-line verranno predisposti volantini informativi basati sulle informazioni selezionate nell’azione 3.1.1.2, predisponendo anche una bacheca per gli avvisi sulle varie attività e laboratori organizzati. Attività 3.1.1.4 Organizzazione di momenti informativi su tematiche rilevate necessarie dai destinatari in collaborazione con Legacoop Ferrara, Coop Il Castello: CAMELOT in collaborazione con esperti della Legacoop organizzerà alcuni seminari di carattere informativo relativi a tematiche di particolare interesse per gli abitanti. Verrà fatta una indagine sui temi di interesse e organizzati gli eventi. Alcuni esempi: i servizi del Comune offerti per il sostegno , i servizi di sostengo per anziani e immigrati, ecc. Cronogramma mesi Azioni Ideazione sviluppo e avvio 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 X Obiettivo 1.1 Creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel complesso ACER di via Sirena a Ferrara AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE Attività 1.1.1.1 x x x Attività 1.1.1.2 x x x x x x x x x x x x x x x x x AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEGLI ACQUISTI IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE (GASP) Attività 1.1.2.1 Attività 1.1.2.2 x x x x x x x x Attività 1.1.2.3 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) x x x x 11 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Obiettivo 2.1 Migliorare la qualità della vita dei destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di attività di socializzazione AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER Attività 2.1.1.1 x x x Attività 2.1.1.2 x x x x AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE Attività 2.1.2.1 x x x x x x x x x x x Attività 2.1.2.2 x x x x x x x x x x x Attività 2.1.2.3 x x x x x x x x x x x x x x x x Attività 2.1.2.4 Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via telematica che per via di materiale di comunicazione AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE Attività 3.1.1.1 x x x x x x x x x x x Attività 3.1.1.2 x x x x x x x x x x x Attività 3.1.1.3 x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Attività 3.1.1.4 Azioni trasversali per il SCN Accoglienza dei volontari in SCN x Formazione Specifica x x x Formazione Generale x x x x x x x x x x x x Informazione e sensibilizzazione Inserimento dei volontari in SCN Monitoraggio x x x x Azioni trasversali Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28). I volontari del SCN saranno altresi coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 12 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività del progetto Attività 1.1.1.1 creazione di reti di vicinato Attività 1.1.1.2 Banca del tempo: Attività 1.1.2.1 Incontri di presentazione dei vantaggi e delle opportunità del GAS Attività 1.1.2.2 Definizione del gruppo di acquisto nella zona oggetto del progetto Attività 1.1.2.3 Monitoraggio delle attività svolte Professionalità Esperto in relazioni esterne e delle attività di sostegno proposte a soggetti fragili sul territorio Esperto in organizzazione di una Banca del Tempo Ruolo nell’attività Definizione di opportunità di collaborazione con altri soggetti, definizione di compiti e di momenti di coordinamento Coordinamento per l’organizzazione del servizio, gestione del tempo e dei volontari da coinvolgere nel servizio Esperto sul Definizione dell’organizzazione del funzionamento del GAS e punto di raccolta, definizione dei conoscitore di possibili fornitori e dei prodotti venduti fornitori Numero 3 4 4 Attività 2.1.1.1 Preparazione dei soggetti che svolgeranno l’attività di portierato sociale Attività 2.1.1.2 Organizzazione della Festa dei vicini in collaborazione con ACER Esperto in portierato sociale, conoscitore della realtà territoriale e dei bisogni dei cittadini Definizione di momenti formativi, organizzazione degli eventi e contatti con i partner Esperto in laboratori sull’intercultura e giochi, attività di intrattenimento Organizzazione dell’evento, contatti con i cittadini e definizione dei temi da trattare e delle attività (giochi, gare di cucina, ecc.) Attività 2.1.2.1 Laboratori di teatro per realizzare uno spettacolo di comunità Esperto in gestione di laboratori teatrali, espressività e socializzazione Organizzazione e realizzazione dei laboratori teatrali promuovendo l’espressività dei partecipanti Attività 2.1.2.2 Laboratori di integrazione sociale e artistica in collaborazione con la Coop. L’isola Esperto in arte e laboratori con persone fragili Definizione dei laboratori e gestione del gruppo 2 3 2 3 Attività 2.1.2.3 Seminari Medici ed esperti delle tematiche legate alla informativi per la prevenzione alla salute salute in collaborazione con Kynesis Definizione delle tematiche e organizzazione, realizzazione dei seminari Attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera locale in collaborazione con la coop Castello esperti in organizzazione eventi e contatti con operatori Gestione dei contatti con i cittadini, definizione dei prodotti da mostrare Attività 3.1.1.1 Incontri di sensibilizzazione all’utilizzo degli Esperto informatico Gestione dell’attività di assistenza per reperire le informazioni in internet 5 2 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 3 13 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) strumenti informatici presso la sede del portierato sociale Attività 3.1.1.2 Selezione delle informazioni utili per le persone fragili Attività 3.1.1.3 preparazione di materiale cartaceo per la comunicazione Esperto in comunicazione, grafico Attività 3.1.1.4 Organizzazione di momenti informativi su tematiche rilevate necessarie dai destinatari in collaborazione con Legacoop Ferrara, Coop Il Castello Esperto in pubbliche relazioni Selezione delle informazioni, preparazione del materiale di diffusione 2 Contatti con i partner e con gli esperti, organizzazione dei momenti informativi 2 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: Azioni Attività - Attività 1.1.1.1 creazione di reti di vicinato AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL - Attività 1.1.1.2 Banca del tempo NETWORK A LIVELLO LOCALE AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEGLI ACQUISTI IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE (GASP) - Attività 1.1.2.1 Incontri di presentazione dei vantaggi e delle opportunità del GAS - Attività 1.1.2.2 Definizione del gruppo di acquisto nella zona oggetto del progetto - Attività 1.1.2.3 Monitoraggio delle attività svolte Ruolo Collaborazione nella definizione di sistemi di cooperazione con le associazioni, partecipazione a riunioni di coordinamento: Attività: telefonate ai soggetti del territorio da coinvolgere, organizzazione di 1 riunione mensile per coordinare gli attori (organizzazione logistica, gestione dell’incontro, eventuale verbalizzazione), gestione a distanza dei rapporti via email con i soggetti interessati Supporto al responsabile nella gestione delle ore disponibili dei volontari e le offerte/richieste degli utenti. Attività: Incontro 1 volta alla settimana con il responsabile della banca del tempo, contatti quotidiani via email e telefono con i cittadini disponibili a collaborare con la banca del tempo. Collaborazione con l’esperto del GAS per la presentazione dei vantaggi del GAS e dei principi di acquisto solidale. Attività: incontro settimanale con il responsabile del GAS per l’impostazione dell’attività, preparazione di 1 volantino di invito all’evento, distribuzione insieme ai referenti della cooperativa al centro e altri luoghi nel quartiere. Collaborazione nell’attività di promozione del GAS, organizzazione del punto di raccolta e supporto nei contatti con i produttori. Attività: 1 incontro settimanale con il responsabile del GAS, contatti con i produttori via email e telefono 1-2 giorni alla settimana, predisposizione di una griglia per gli ordini dei possibili cliente del GAS e invio ai produttori, predisposizione di uno spazio presso per il centro per la distribuzione dei prodotti1 volta alla settimana Collaborazione nella preparazione dei questionari di monitoraggio e nella fase di somministrazione e analisi. Attività: preparazione di 1 questionario con domande a risposta multipla e domande aperte, somministrazione presso il centro e presso gli utenti del GAS (almeno 50 questionari) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 14 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER AZIONE 2.1.2 ATTIVITÀ SOCIALIZZAZIONE LE DI AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE - Attività 2.1.1.1 Preparazione dei soggetti che svolgeranno l’attività Collaborazione con gli esperti per la definizione dei servizi di portierato, organizzazione degli spazi e degli orari di apertura. Attività. Coordinamento con gli operatori di Camelot per la definizione dei contenuti dei seminari. I volontari faranno 1 riunione con gli esperti in preparazione di ciascun seminario (1 al mese), gestisce gli inviti al seminario. - Attività 2.1.1.2 Collaborazione con ACER per l’organizzazione della festa: Organizzazione definizione dei compiti dei soggetti coinvolti, presenza alla della Festa dei festa e supporto nello svolgimento dei laboratori e contatti con i vicini in cittadini. collaborazione con Attività: 3 riunioni con i referenti di Acer prima della festa e ACER continui contatti a distanza, organizzazione logistica, raccolta di materiale, contatti telefonici ed eventuali incontri con i cittadini coinvolti. - Attività 2.1.2.1 Collaborazione con l’esperto teatrale per organizzazione e Laboratori di teatro realizzazione dei laboratori. per realizzare uno Attività: preparazione di volantini e incontri di promozione spettacolo di presso i cittadini, partecipazione ai laboratori che si comunità svolgeranno 2 volte al mese con gli attori per facilitare il coinvolgimento degli abitanti; contatti con la compagnia teatrale per la promozione della rappresentazione finale (predisposizione materiale) ed eventuale supporto logistico. - Attività 2.1.2.2 Supporto nella gestione, organizzazione promozione dei Laboratori di laboratori artistici, partecipazione ai laboratori cercando di integrazione favorire l’espressività dei partecipanti. sociale e artistica Attività: 1 incontro di preparazione con l’esperto della Coop. in collaborazione L’isola per definire la tematica del laboratorio, contatti via email con la Coop. e telefono, promozione, preparazione e studio di materiali, L’isola partecipazione al laboratorio mensile. - Attività 2.1.2.3 Relazione con il partner per definire le tematiche dei seminari, Seminari organizzazione e promozione dei seminari. informativi per la Attività: stesura del questionario per verificare i temi di prevenzione alla interesse dei cittadini, somministrazione dei questionari ad salute in almeno 30 persone, analisi dei risultati e presentazione dei collaborazione con risultati agli esperti della Coop. Mercurio via email, 1 incontro Kynesis per definire i temi di interesse, 2-3 incontri preparatori, organizzazione logistica degli incontri e affiancamento agli esperti durante gli incontri. - Attività 2.1.2.4 Collaborazione con gli esperti per definizione dei prodotti da Organizzazione di esporre durante la fiera, definizione delle date e della location una fiera locale in della fiera. Attività: 3 incontri preparatori con la cooperativa, c- ollaborazione stesura della lista dei prodotti, definizione della giornata della con la coop fiera, contatti costanti con gli esperti a distanza, organizzazione Castello: logistica della fiera, preparazione di materiale informativo. - Attività 3.1.1.1 Incontri di sensibilizzazione all’utilizzo degli strumenti informatici presso Supporto all’esperto informatico nella definizione del servizio di la sede del supporto ai cittadini di selezione delle informazioni su Internet. portierato sociale Attività: collaborazione con l’esperto informatico per gli incontri - Attività 3.1.1.2 bisettimanali presso la sede per aiutare i beneficiari a Selezione delle selezionare le informazioni; preparazione dell’incontro con informazioni utili verifiche costanti su internet delle informazioni disponibili. per le persone Attività: consultazione dei principali siti Internet del Comune, fragili: Provincia e altri attori pubblici e provati per selezionale le - Attività 3.1.1.3 informazioni per i cittadini di Barco; redazione di una lista di siti preparazione di materiale cartaceo di interesse; redazione di una lista delle informazioni da raccogliere; consultazione settimanale dei siti e redazione di un per la documento frutto del monitoraggio comunicazione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 15 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - Attività 3.1.1.4 Attività: Preparazione di volantini e contatti con i grafici e con Organizzazione di gli addetti alla stampa, preparazione dei contenuti, raccolta di momenti immagini. informativi su Attività: Incontri con i referenti di Legacoop per la definizione tematiche rilevate delle tematiche la programmazione degli eventi – 3 incontri per necessarie dai la preparazione di 4 momenti formativi, promozione dell’attività destinatari in collaborazione con Legacoop Ferrara, Coop Il castello Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; - partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. 9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO:4 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 4 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: 1440 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione ed alcune iniziative potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso: - associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 16 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi: - informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) - sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) - diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. - 18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 17 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze (http://europass.cedefop.europa.eu). Saranno titoli preferenziali ma non esclusivi: - studenti o laureati in discipline riguardanti la sfera educativa; - studenti o laureati in scienze dell'educazione/ della formazione; nel settore. 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: - Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2) - Sedi ed attrezzature specifiche (box 25) - Utenze dedicate - Materiali informativi - Pubblicizzazione SCN (box 17) - Formazione specifica (docenti) - Formazione specifica (materiali) - Spese viaggio - Materiale di consumo finalizzati al progetto TOTALE € 8.000 € 5.000 € 2.500 € 2.000 € 2.500 € 1.600 € 2.000 € 400 € 2.500 € 700 € 27.200 24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS): Nominativo Copromotori e/o Partner Coop Castello CF 00345410385 Tipologia (no profit, profit, università) Cooperativa di utenti a proprietà indivisa Gruppo di Acquisto Solidale di Pontelagoscuro (GASP) CF 93078770380 Azienda Casa Emilia Romagna (ACER) CF 00051510386 Associazione no profit Società Kynesis CF 01726830381 Società privata Lega Coop di Ferrara CF 80007850383 Associazione No profit Cooperativa L’Isola CF 01392870380 Associazione No profit Associazione No profit profit Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1) All’interno del progetto si occuperà in particolare dell’organizzazione di una festa e fiera locale (di prodotti tipici e di manufatti rivolta degli abitanti del quartiere) come descritto nell’attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera lo cale Il ruolo del Gruppo all’interno del progetto sarà quello di promuovere un gruppo di acquisto nella zona di Barco e un orto nella zona limitrofa di Vallelunga, come previsto nell’azione 1.1.2. Grazie alla sua esperienza sviluppata negli ultimi anni per l’organizzazione di eventi di vicinato, collaborerà nell’organizzazione della Festa dei Vicini come indicato nell’Azione 2.1.1.2. Attività 2.2.2.3 svolgerà –grazie al coinvolgimento dei propri esperti– seminari informativi per la promozione della salute. La cooperativa si occuperà di attività di comunicazione nei confronti dei cittadini (obiettivo 3), come descritto nell’azione 3.1.4 Grazie all’esperienza acquisita si occuperà di organizzare laboratori artistici per l’integrazione sociale, coinvolgendo direttamente i cittadini del quartiere, come indicato nell’Attività 2.2.2.2 25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 18 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Obiettivo 1.1: Creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel complesso ACER di via Sirena a Ferrara AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE Attività: e 1.1.1.1 e 1.1.1.2 Risorsa 1 Stanze attrezzate Ospitare i soggetti operanti sul progetto, (2) realizzazione di riunioni ed incontri per la creazione del network Risorsa 2 Telefoni e fax (4) Risorsa 3 Computer (4) Risorsa 4 Stanza attrezzata (scrivania, sedie, ecc.) Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a: Gestione dei contatti con tutti i soggetti coinvolti nell’attività Gestione dei contatti via email con tutti i soggetti coinvolti nell’attività, ricerca e predisposizione di documenti Accoglienza dei soggetti interessati alla banca del tempo e per la gestione dell’offerta/richiesta del tempo presso il Centro Diurno a Barco AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEGLI ACUISTI IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE (GASP) Attività: 1.1.2.1, 1.1.2.2 e 1.1.2.3 Risorsa 1 Stanze attrezzate Ospitare i soggetti operanti sul progetto, (3) realizzazione di riunioni ed incontri per la promozione del GAS Risorsa 2 Telefoni e fax (4) Gestione dei contatti con tutti i soggetti per l’identificazione dei prodotti, contatti con i fornitori Risorsa 3 Computer e Gestione dei contatti via email con tutti i Adeguatezza con gli soggetti coinvolti nell’attività, invio di stampanti (4) obiettivi in quanto email con la lista dei prodotti e finalizzata a: possibilità di fare la spesa on-line Luogo di raccolta e vendita dei prodotti Risorsa 4 Stanza/negozio, tramite il GAS nel quartiere di Barco cassette per frutta e verdura, piccoli espositori, sacchetti di carta, sacchetti di plastica, bilancia, ricevute. Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di attività di socializzazione AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER Attività: 2.1.1.1 – 2.1.1.2 Risorsa 1 Stanze attrezzate (3) Risorsa 2 Telefoni e fax (4) Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a: Ospitare i soggetti operanti sul progetto, realizzazione di riunioni ed incontri, corso di formazione, preparazione del materiale Gestione dei contatti con ACER e con altri soggetti per la preparazione della festa dei vicini Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 19 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Risorsa 3 Computer e stampanti (4) Risorsa 4 cancelleria Gestione dei contatti via email con tutti i soggetti coinvolti nell’attività, preparazione di materiali e stampa per la festa preparazione giochi e attività di intrattenimento per la festa dei vicini AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE Attività: 2.1.2.1 Risorsa 1 Stanze attrezzate (3) Risorsa 2 Risorsa 3 Ospitare i soggetti operanti sul progetto, realizzazione di riunioni ed incontri con gli esperti per il laboratorio teatrale Telefoni e fax (4) Computer (4) e stampanti Gestione dei contatti con tutti i soggetti coinvolti nell’attività Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a: Risorsa 4 Teatro, materiali riciclati o utilizzati (vestiti, sedie, tavoli, lampade), sedie del teatro, attrezzature e luci del teatro. Attività: 2.1.2.2 - 2.1.2.3 Risorsa 1 Stanze attrezzate (3) Risorsa 2 Telefoni e fax (4) Risorsa 3 Computer (4) e stampanti Risorsa 4 Sala attrezzata con sedie Risorsa 5 Adeguatezza con gli obiettivi in quanto finalizzata a: Gestione dei contatti via email con tutti i soggetti coinvolti nell’attività, preparazione e stampa di documenti Realizzazione dei laboratori e dello spettacolo finale Ospitare i soggetti operanti sul progetto, realizzazione di riunioni ed incontri con gli esperti della Cooperativa Il Mercurio Gestione dei contatti con tutti i soggetti coinvolti nell’attività Gestione dei contatti via email con tutti i soggetti coinvolti nell’attività, preparazione e stampa di documenti Realizzazione dei laboratori artistici e dei seminari informativi sulla prevenzione alla salute laboratorio artistico di pittura Pennelli, tempere e altro materiale per dipingere Attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera locale in collaborazione con la coop Il Castello Adeguatezza con gli Ospitare i soggetti operanti sul progetto, Risorsa 1 Stanze attrezzate obiettivi in quanto (3) gestione dei rapporti con i partner finalizzata a: Risorsa 2 Telefoni e fax (4) Gestione dei contatti con tutti i soggetti coinvolti nell’attività Risorsa 3 Risorsa 4 Computer (4) e stampanti Gestione dei contatti via email con tutti i soggetti coinvolti nell’attività, preparazione e stampa di documenti Materiale e luoghi per la realizzazione degli stand Attrezzatura per piccoli stand: tavoli, coperture per tavoli Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via telematica che per via di materiale di comunicazione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 20 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE Attività 3.1.1.1 - 3.1.1.2 - 3.1.1.3 - 3.1.1.4 Migliorare il supporto al portierato Risorsa 1 Stanza con almeno sociale, facilitare l’accesso alle 3 computer presso informazioni on-line per i cittadini il centro diurno Risorsa 2 Stanze attrezzate Ospitare i soggetti operanti sul progetto, (3) gestione dei rapporti con i partner Adeguatezza con gli Gestione dei contatti con tutti i soggetti Risorsa 2 Telefoni e fax (4) obiettivi in quanto coinvolti nell’attività finalizzata a: Risorsa 3 Computer (4) e Gestione dei contatti via email con tutti i stampanti soggetti coinvolti nell’attività, preparazione e stampa di documenti Realizzazione degli incontri formativi Risorsa 4 Sala attrezzata con con pubblico esterno sedie CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI FORMATIVI RICONOSCIUTI: Il riconoscimento è in fase di approvazione da parte dell’Università di Ferrara. 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: Il riconoscimento è in fase di approvazione da parte dell’Università di Ferrara. 28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009) FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del progetto. 30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 21 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula. formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi). 33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN” a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico 2 “La cittadinanza attiva” a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti 34) DURATA: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 22 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I: Formatore A: cognome e nome: Baldoni Anna nato il: 2/4/1975 luogo di nascita: Ferrara Formatore B: cognome e nome: Federico Tsucalas nato il: 16/07/1983 luogo di nascita: Ferrara Formatore C: cognome e nome: Giannella Eris nata il: 3/12/1973 luogo di nascita: Argenta (FE) 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Area di intervento: Coordinamento interventi per il supporto alla solidarietà e al portierato sociale coordinamento progetti, attività educative Formatore A: Baldoni Anna Titolo di Studio: Dottorato di ricerca in pedagogia presso l’Università di Bologna Ruolo ricoperto presso l’ente: Presidente della cooperativa Camelot, Responsabile formazione Esperienza nel settore: Dopo aver conseguito la Laurea in Scienza dell’Educazione nel 2002 con una tesi sperimentale Metodologia e Didattica - “ Diretti ai diritti: percorso di educazione ai diritti umani nella scuola dell'obbligo, ha svolto nel 2004 un Master di I livello in Politiche competenze e strategie educative dell'interculturalità presso l’Università degli studi di Bologna- Facoltà di Scienze della formazione e Regione Emilia Romagna ed infine nel 2008 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Pedagogia presso l’Università degli studi di Bologna - Facoltà di Scienze della Formazione. Dal 2001 al 2010 lavora presso l’Associazione di Enti locali CAMINA (Città Amiche Infanzia e Adolescenza) per la quale è responsabile di progetti e di pubblicazioni sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché di indagini a livello regionale e nazionale. Collabora inoltre dal 1998 con Arciragazzi su vari temi legati ai diritti dell’infanzia, intercultura, diritti umani, progetti europei ed è stato membro del Consiglio direttivo. Dal 2002 ha iniziato a collaborare con la Cooperativa Camelot in attività per la promozione dei diritti umani degli stranieri e dal 2008 è collaboratrice per l’organizzazione della Cooperativa e dal 2010 Presidente della Cooperativa. Competenze nel settore: grazie alla sua approfondita formazione ha provate capacità formative nelle tematiche quali educazione all’integrazione, progettazione partecipata e organizzazione di attività di socializzazione. Inoltre ha notevoli capacità nelle gestione dei gruppi e dei progetti complessi e in attività di ricerca Area di intervento: educazione all’intercultura, coordinamento di attività informative nei confronti di persone fragili Formatore B: Federico Tsucalas Titolo di Studio: Laura magistrale in Filosofia presso l’Università di Bologna. Con una tesi in antropologia culturale dal titolo: Rifugiati: processi di esclusione, cittadinanza e alterità. Ruolo ricoperto presso l’ente: Coordinatore del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Esperienza nel settore: Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Filosofia conseguita presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna ha intrapreso un percorso di attività nell’ambito della tutela degli immigrati e dei rifugiati in particolare, occupandosi di questo ambito all’interno della Cooperativa Camelot. E’ infatti coordinatore del progetto SPRAR e segue con attività di assistenza diretta le problematiche degli immigrati e dei rifugiati della Provincia di Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 23 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Ferrara, seguendo anche le attività del CSI, centro Servizi Integrati per l’Immigrazione. Ha inoltre lavorato come formatore e come educatore per altri enti. Area di intervento: educazione all’intercultura e all’inclusione Formatore C: Giannella Eris Titolo di studio: Laurea in Scienze Filosofiche Ruolo ricoperto presso l’ente: Coordinatore area mediazione sociale Esperienza nel settore: Dopo aver conseguito la laurea in scienze filosofiche presso l’Università di Bologna ha seguito alcuni orsi di perfezionamento e ha svolto le prime attività lavorative presso enti di promozione del territorio e ha anche svolto il servizio civile a Ferrara. Ha collaborato all’interno di master e percorsi formativi con l’Università di Ferrara come docente. Dal 2011 lavora con la Cooperativa Camelot ed attualmente è Coordinatore dell’area mediazione sociale. 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: Azione/Attività: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO E DELLA SUA STRUTTURA Modulo: 1 Formatore Anna Baldoni Durata: 10 ore Argomento principale 1. presentare il progetto 2. presentare i soggetti coinvolti nel progetto 3. presentare il mondo del terzo Settore 4 presentare in modo dettagliato il mondo del terzo Settore in Provincia di Ferrara anche attraverso le testimonianze del rappresentante del forum dei terzo settore e del coordinatore del Centro servizi per il volontariato di Ferrara e l'esposizione di alcuni progetti come casi di studio . Temi da trattare 1. Finalità e attività del progetto 2. Presentazione delle 4 strutture socie di Arci Servizio Civile (storia, attività, organizzazione) 3. Il privato sociale: leggi di riferimento, le differenze fra le strutture che lavorano nel terzo Settore (cooperative sociale, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato) Azione/Attività: AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE AZIONE 1.1.2 ATTIVITA’ DI CONDIVISIONE DEGLI ACQUISTI Modulo 2 : Formatore/i:Anna Baldoni e Federico Tscucalas Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 24 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Argomento principale: In questo modulo i/le volontari/e potranno acquisire nuove competenze tecniche-specialistiche riferite ai contenuti e alle mansioni definite dal progetto. Durata: 24 ore Temi da trattare: 1. I temi principali del portierato sociale: cosa è, come si sviluppa, a quali esigenze risponde, descrizione della sua realizzazione a livello locale 2. Descrizione dei servizi alla comunità e analisi di esperienze significative sul territorio della Regione Emilia Romagna e altre best practices anche a livello internazionale 3. Il welfare di comunità: Esperienze significative di tutela e valorizzazione delle reti a livello locale 4. I vantaggi e i punti di forza del processo di acquisti solidali in Emilia Romagna e la rete dei gruppi di acquisti solidali a Ferrara Azione/Attività: AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER Modulo 3 : Formatore/i: Anna Baldoni / Federico Tsucalas Argomento principale: Il portierato sociale e la progettazione partecipata Durata: : 16 ore Temi da trattare: 1. La partecipazione attiva nel territorio: lavoro di rete e progettazione partecipata di spazi per ridurre il conflitto sociale 2. Organizzazione di attività di inclusione sociale attraverso il coinvolgimento della società civile Azione/Attività: AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE Modulo 4 : Formatore/i: Eris Giannella Argomento principale: Gli strumenti di socializzazione nelle zone affette da disagio Durata: 24 ore Temi da trattare: 1. Gli strumenti di socializzazione, integrazione e informazione 2. Le potenzialità dei soggetti fragili: acquisizione di capacità espressive attraverso il teatro 3. La progettazione partecipata come metodologia di mediazione sociale e dei conflitti: casi di studio portati dall'associazione Camina (Città Amiche dell'infanzia e dell'adolescenza) FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) -Laurea in Geologia -Abilitazione alla professione di Geologo; -Manager dell'emergenza; -Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; -Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; -Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 25 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); -dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) -Diploma di maturità scientifica -Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; -Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. -Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; -Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); -Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); -Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. MODULO A Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore CONTENUTI: - Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza cos’e’, da cosa dipende, come può essere garantita, come si può lavorare in sicurezza - Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) fattori di rischio sostanze pericolose dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza riferimenti comportamentali gestione delle emergenze - Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza codice penale codice civile costituzione statuto dei lavoratori normativa costituzionale Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 26 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) D.L. n. 626/1994 D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore CONTENUTI: VERRANNO TRATTATI I SEGUENTI TEMI RELATIVI AI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SCN NEL SETTORE EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL’AREA DI INTERVENTO INDICATA AL BOX 5 Educazione e promozione culturale fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico-motorie pro inclusione, attività artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Focus sui contatti con l’utenze e servizi alla persona modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni gestione delle situazioni di emergenza sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali normativa di riferimento Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 27 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP di progetto. 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 82 ore, con un piano formativo di 14 giornate in aula per 74 ore e 8 ore da svolgersi attraverso la FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO: Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nei modelli: - Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: - momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow-up con gli OLP - note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN - Incontri per la valutazione dell’acquisizione delle competenze indicate nel box 40 tramite questionari di valutazione - Valutazione del raggiungimento degli indicatori indicati nel box 7. Data, 14 luglio 2014 Il Responsabile Legale dell’Ente/ Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 28