1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN

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1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale
Informazioni aggiuntive per i cittadini:
Sede centrale:
Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma
Tel: 0641734392 Fax 0641796224
Email: [email protected]
Sito Internet: www.arciserviziocivile.it
Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda:
Arci Servizio Civile Ferrara
Indirizzo: Via Verga 4- 44124 Ferrara
Tel: 0532 907611 –
Email: [email protected]
Sito Internet: www.arciserviziocivileferrara.it
Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Enrico Balestra
Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Chiara Poccobelli
2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345
3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) TITOLO DEL PROGETTO: PROSSIMITÀ PER COSTRUIRE LA COMUNITA’
5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA:
Settore: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
Area di intervento: Interventi di Animazione Nel Territorio
Codifica: E10
6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL
QUALE
SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE,
RAPPRESENTATE
MEDIANTE
INDICATORI
MISURABILI;
IDENTIFICAZIONE
DEI
DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO:
6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi
indicatori rispetto alla situazione di partenza:
Il progetto prevede di migliorare le condizioni di vita delle persone fragili che abitano nel complesso
ACER di Via Sirena/Quartiere Barco a Ferrara e che sono seguite ormai da alcuni anni dalla
Cooperativa Camelot.
In questo quartiere sono presenti gruppi famigliari costituiti prevalentemente da persone sole – non
esclusivamente anziani, con difficoltà economiche e con un basso indice di scolarizzazione. La
loro integrazione all’interno di attività di socializzazione e lo sviluppo di un servizio di portierato
sociale possono contribuire notevolmente al miglioramento delle loro condizioni, integrandosi con
gli altri abitanti e avendo la possibilità di entrare a conoscenza delle opportunità presenti sul
territorio.
La scelta di inserire in questo progetto il SCN è nata anche per permettere ai giovani interessati di
fare una esperienza umana importante e di sentirsi parte attiva della comunità in cui vivono.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
La popolazione ferrarese ha registrato fin dagli anni ’80 una serie di importanti cambiamenti che
proseguono tuttora e determinano non solo una progressiva diminuzione della numerosità ma
anche trasformazioni rilevanti nella sua composizione con importanti conseguenze in termini
sociali e assistenziali.
Si mantengono basse, come nel resto d’Italia, la fecondità e la natalità; la mortalità discende;
aumenta l’età media della popolazione in età lavorativa; aumenta la popolazione in età post
lavorativa; aumentano gli anziani e in particolare le famiglie composte da anziani senza figli,
aumenta il numero di famiglie problematiche (monogenitoriali, unipersonali composte da anziani,
coppie senza figli ) ed infine aumenta la popolazione immigrata.
Per quanto riguarda il contesto abitativo, Ferrara ha delle peculiarità zonali che hanno portato
appunto l’associazione Camelot a presentare il progetto.
L’abitazione rappresenta una risorsa fondamentale per la vita, il benessere e la salute della
famiglia, ma rappresenta anche una delle cause principali di impoverimento e di emarginazione
sociale.
Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia popolare, nel panorama regionale Ferrara ha, al pari di
Bologna, la maggior quota di alloggi assegnati (4,25 per 100 famiglie residenti, anno 2012). Nel
2012 si assiste ad un ulteriore incremento: 6.112 sono le famiglie che godono di un’abitazione di
edilizia popolare in provincia (4,38%). Nel 32,7% di tali nuclei familiari sono presenti persone
anziane.
Per valutare correttamente la situazione abitativa di un territorio è necessario in primo luogo
descrivere rigorosamente la situazione dei “soggetti” principali dell’abitare, cioè le famiglie. In
particolare, è importante considerare la dimensione dei nuclei familiari.
Delle oltre 143mila famiglie residenti in provincia di Ferrara dall’ultimo censimento, più di un quarto
è composto di famiglie formate da una sola persona, mentre solo per il 17% del totale si tratta di
famiglie “numerose”, con almeno 4 componenti. Questo quadro complessivo è abbastanza
differenziato a seconda del Distretto sanitario di residenza. Come è facile notare osservando il
grafico, la quota di famiglie unipersonali raggiunge il livello massimo nel Distretto Centro-Nord
(27,7%, e 29,2% per la sola città di Ferrara), mentre il livello minimo è attribuibile al Distretto Ovest
(23,2%).
In relazione agli “utenti” di edilizia residenziale pubblica La provincia di Ferrara, nel contesto
regionale, gode di una condizione molto buona quanto alle assegnazioni di alloggi residenziali
pubblici. Nel 2012 (ultimo dato disponibile per tutte le province della regione), infatti, Ferrara conta
– a pari merito con Bologna - il maggior numero di alloggi pubblici per 100 famiglie di tutta la
regione: si hanno 3,83 alloggi assegnati ogni 100 famiglie. La media regionale è pari a 2,83.
Inoltre, gli alloggi assegnati a Ferrara sono l’11,7% di tutti gli alloggi assegnati in regione.
In media, ogni 100 famiglie risultano assegnate, nel 2012, 4,38 case. È molto forte il contrasto tra i
due distretti “privilegiati”, Nord Barco e Sud-Est, che hanno, rispettivamente 4,96 e 4,38 case per
100 famiglie, e il Distretto Ovest, al quale spettano soltanto 2,41 case per 100 famiglie. Questi dati
dimostrano che le politiche di assegnazione hanno privilegiato i territori con forti aspetti di disagio
sociale.
In media, ogni 100 famiglie risultano assegnate, nel 2012, 4,38 case. È molto forte il contrasto tra i
due distretti “privilegiati”, Centro-Nord e Sud-Est, che hanno, rispettivamente 4,96 e 4,38 case per
100 famiglie, e il Distretto Ovest, al quale spettano soltanto 2,41 case per 100 famiglie.
Evidentemente, le politiche di assegnazione hanno privilegiato i territori con forti aspetti di disagio
sociale.
Nei tre distretti, i profili degli utenti delle case popolari sono tra loro piuttosto diversi, e del resto
erano quelli che ci si potevano attendere sulla base delle rispettive strutture demografiche di
partenza. Il Distretto Ovest è fortemente caratterizzato dalla presenza di minorenni, che sono il
15,7% del totale (il 19,1% a Cento). Ricordiamo che il Distretto Ovest è anche quello in cui è più
rilevante la presenza straniera. All’opposto, il Distretto Centro-Nord, si caratterizza per la rilevante
presenza di nuclei familiari singoli.
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RICHIESTA DI SERVIZI AL COMUNE DA PARTE DI SOGGETTI FRAGILI
In base ai dati forniti dal rapporto “In linea con la salute” 2012-2013, in relazione alla conoscenza
da parte della popolazione fragile delle opportunità di sostegno a situazioni difficoltose, un’indagine
condotta dal Comune di Ferrara, evidenzia che :
- Lo strumento più conosciuto risulta essere l’assistenza domiciliare
- Completamente sconosciuta è l’assistenza domiciliare integrata
- In caso di non autosufficienza il 49,3 % del campione ricorre all’assistente domiciliare
- Il 98% del campione non conosce l’esistenza dell’Albo Provinciale delle Assistenti Domiciliari.
La famiglia e le altre forme di aggregazione e sostegno sociale costituiscono elementi
fondamentali per garantire una qualità della vita adeguata alle persone sole. E’ nel proprio sistema
di relazioni, familiare e allargato che possono esercitare un ruolo attivo ricevendo in cambio
sostegno e se necessario risposta ai bisogni di assistenza.
Nel territorio ferrarese le profonde trasformazioni dei nuclei familiari, sempre più costituiti da una
rarefazione della coabitazione fra genitori e figli, induce una domanda crescente di sostegno
sanitario e sociale.
Risulta però fondamentale anche definire chi siano i soggetti fragili destinatari diretti del progetto.
DEFINIZIONE DI FRAGILITÀ SOCIALE
La fragilità non è limitata ad alcune fasce di età (anziana) né esclusivamente legata alle condizioni
sanitarie e di autonomia funzionale.
Certamente la condizione di isolamento e “povertà relazionale” aumenta il rischio di fragilità ed il
percorso verso la non autosufficienza ed è la risultante di diversi fattori sociali e psicofisici.
Si ritiene che un approccio “ampio” e generale alla condizione di fragilità sia indispensabile nella
prospettiva di ri-costruzione di reti sociali e relazionali, quali principali strumenti di contrasto
dell’isolamento, in una logica di prevenzione anche delle conseguenze negative della non
autosufficienza.
Per una lettura e mappatura territoriale, si propongono alcuni criteri generali, da arricchire, in sede
locale, per individuare la condizione generale di fragilità sociale:
 La mancanza e/o forte rarefazione delle reti familiari e sociali, da non confondere con la
condizione anagrafica di solitudine, rappresenta l’elemento base che associato a due o più
dei seguenti fattori può far identificare il rischio di fragilità sociale:
 Alta necessità di assistenza (continuativa);
 Età molto avanzata (ultraottantenni), associata a condizione di reale solitudine;
 Basso reddito.
A partire dalle caratteristiche generali sopra elencate, è opportuno realizzare una mappatura della
fragilità sociale indagando sulla presenza/assenza delle reti di sostegno formali e informali, a
partire dalla specifica persona e dal contesto territoriale in cui vive.
Tale azione svolta su base territoriale (quartiere, frazione, etc.), in collaborazione con le
associazioni ed i soggetti attivi in quel contesto, rappresenta già un primo intervento per il
riconoscimento e/o la ricostruzione delle reti relazionali. Questa mappatura risulta importante per
sviluppare azioni e programmi ordinari di comunità, per creare condizioni di “normali” reti
relazionali, utili ed indispensabili anche per intervenire in condizioni di specifiche emergenze.
L’associazione Camelot ha svolto quindi questa analisi per l’individuazione delle criticità e dei
bisogni del quartiere Barco, zona in cui sono stati individuati i principali soggetti fragili.
La ricostruzione delle reti sociali assenti è stata identificata come la criticità principale da cui si
sviluppano le successive ed è stata individuata da Camelot come il principale problema da
risolvere.
La costruzione della mappa delle persone fragili deve poter consentire di rintracciare la fascia di
popolazione anziana e non, priva di una rete relazionale familiare, amicale o di vicinato, ed
indirizzare a questa le iniziative, in collaborazione con l’associazionismo, per la ricostruzione di
reti, valorizzando e consolidando in ogni ambito territoriale esperienze e progetti come il portierato
sociale.
In questo quadro Camelot ha individuato che possono essere promossi:
A. Programmi attivi di contatto con la fascia di popolazione a rischio, tramite la messa in rete
delle opportunità di comunicazione e la valorizzazione del ruolo dei volontari, previa
adeguata formazione, per il sostegno delle reti relazionali;
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B. Sostegno e sviluppo di iniziative e di servizi di prossimità;
C. Sviluppo e valorizzazione delle attività ed iniziative con valore preventivo e di
mantenimento delle autonomie e degli equilibri personali e sociali;
Gli INDICATORI che quindi evidenziano la rilevanza del progetto sono i seguenti:
INDICATORI
Indicatore 1.1. % di nuclei familiari
singoli rispetto alla popolazione
totale del territorio di riferimento
(quartiere Barco)
DESCRIZIONE
L’alto numero di nuclei familiari singoli dimostra quanto il progetto possa
avere un impatto positivo grazie alla definizione di servizi e interventi
destinati in particolare a questa categoria di cittadini della zona
Indicatore 1.2. Nr. di persone della Il sostegno dei servizi sociali è l’intervento tipico di supporto alle persone
zona di riferimento che richiedono il con difficoltà di vario tipo (fisiche, economiche, di accesso alla casa,
sostengo ai servizi sociali
legate all’età, ecc.) ma spesso non è sufficiente a garantire lo sviluppo di
un legame di vicinato con le persone e le associazioni che ci vivono
accanto, in modo da creare una rete di supporto extra-istituzionale. Il
progetto non ha come obiettivo di diminuire il numero di richieste ma di
andarsi ad integrare con i servizi offerti dall’ASL e dal Comune di Ferrara.
Indicatore 2.1. Nr. di persone sole Il numero di soggetti partecipanti ad attività di integrazione
(partecipazione ad attività di volontariato, teatrale, di progettazione
che vengono coinvolti in attività di
partecipata, banca del tempo o partecipazione a gruppi di acquisto) è
aggregazione e che partecipano a
molto bassa nel quartiere in cui viene realizzato l’intervento. Si prevede di
iniziative specifiche
aumentarla almeno del 40%.
Indicatore 2.2. Nr. di eventi di
socializzazione organizzati nel
quartiere Barco (almeno 2 al mese)
Indicatore 2.3. miglioramento dello
stile di vita dei destinatari diretti
valutati con questionari e scale di
valutazione validate
Indicatore 3.1. Nr. di persone che
Il livello di scolarizzazione dei destinatari è basso e spesso non permette
utilizzano internet per ricevere
loro di essere a conoscenza delle opportunità fornite dal associazioni ed
informazioni sulle attività di
enti pubblici in quanto presenti solo su Internet. Si prevede sia di
assistenza sociale in essere
provvedere un servizio di supporto presso il centro diurno sociale –
Indicatore 3.2. Nr. di pubblicazioni, possibile sede del servizio del portierato sociale - per la ricerca di
volantini e altro materiale di
informazioni su Internet, sia di selezionare le informazioni e divulgare le
comunicazione
più interessati con materiale cartaceo.
6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori sopra riportati
CRITICITA’/BISOGNI
Criticità 1 Aumento del numero delle persone
adulte che vivono sole nel quartiere di
riferimento
Criticità 2 Mancanza di reti familiari e sociali
di riferimento
Criticità 3 Necessità di coinvolgere le
persone sole in attività di aggregazione e
confronto
INDICATORI MISURABILI
Indicatore 1.1. % di nuclei familiari singoli rispetto alla
popolazione totale del territorio di riferimento (quartiere
Barco)
Indicatore 1.2. Nr. di persone della zona di riferimento
che richiedono il sostengo ai servizi sociali
Indicatore 2.1. Nr. di persone sole che vengono
coinvolti in attività di aggregazione e che partecipano a
iniziative specifiche
Indicatore 2.2. Nr. di eventi di socializzazione
organizzati nel quartiere Barco (almeno 2 al mese)
Indicatore 2.3. miglioramento dello stile di vita dei
destinatari diretti valutati con questionari e scale di
valutazione validate
Criticità 4 Difficoltà per le persone fragili ad
Indicatore 3.1. Nr. di persone che utilizzano internet per
avere accesso alle informazioni sui servizi
ricevere informazioni sulle attività di assistenza sociale
offerti e alle opportunità di supporto pubblici e in essere
privati
Indicatore 3.2.Nr. di pubblicazioni, volantini e altro
materiale di comunicazione
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6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto:
6.3.1 destinatari diretti
 Persone fragili e sole con difficoltà di integrazione sociale residenti nel Comune di Ferrara,
nella circoscrizione nord (in particolare nel quartiere di Barco e zona di Pontelagoscuro)
 Persone sole che abitano nelle case gestite da ACER e che richiedono la possibilità di
sviluppare un servizio di portierato sociale
 Abitanti della circoscrizione nord con scarsa conoscenza delle opportunità di sostegno
all’integrazione oltre alle attività offerte dall’ASL e da altri enti pubblici
 Cittadini stranieri residenti nella zona target
6.3.2 beneficiari indiretti
 Famiglie composte da più di una persona che abitano nel quartiere target del progetto
 Comunità locale del territorio interessato grazie ai seguenti elementi:
- Aumento delle opportunità di collaborazione tra i cittadini grazie al portierato sociale per
la condivisione di spese e di interventi sulle abitazioni
- Miglioramento della coesione sociale sia tra le persone sole sia tra operatori delle
associazioni di volontariato e di promozione sociale e degli enti pubblici che entrano in
contatto con questa realtà
- Aumento della partecipazione dei soggetti fragili alla vita culturale e sociale della città
evitando fenomeni di isolamento
- Creazione di reti di vicinato tra vicini e nei confronti delle associazioni e altri soggetti
che operano sul territorio
- Abitanti delle case ACER dove vengono riprogettati gli spazi comuni
6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio
Si può evidenziare che nella Provincia di Ferrara sia le amministrazioni pubbliche che altri enti ed
associazioni hanno sviluppato una serie di servizi a sostegno della popolazione debole e sola che
possono essere considerati innovativi ed efficaci.
L’ Azienda USL di Ferrara per rispondere ai bisogni offre i seguenti percorsi:
- ATTIVITÀ DI SUPPORTO SOCIO-ASSISTENZIALE: Per le persone parzialmente autosufficienti e che
non necessitano di interventi di tipo sanitario integrato, si attiva il percorso per il bisogno socioassistenziale. l'assistente sociale segnala il soggetto al Servizio Assistenza del Distretto che
eroga i seguenti interventi:
assistenza domiciliare di aiuto alla persona per l'igiene propria e degli ambienti domestici;
è previsto l'accompagnamento anche per fare la spesa
pasto a domicilio: servizio svolto in convenzione con una Cooperativa con la possibilità di
scegliere fra menù diversificati
contributi economici, per le persone che non dispongono di mezzi sufficienti alla loro
sussistenza
gruppi famiglia, che permettono all'anziano di abitare in comunità, dove incontrare
coetanei con i quali condividere la giornata,
tele-assistenza, per mettere in contatto le persone che vivono sole con una centrale di
soccorso che attiva, in caso di allarme, familiari, vicini o amici disponibili, ma anche
l'assistente sociale o altri enti di soccorso
tele-sorveglianza, nella quale per via telematica si attivano contatti periodici con gli
operatori
tele-medicina: particolari categorie di pazienti sono controllate periodicamente da
personale sanitario appositamente addestrato
Inoltre anche il Comune di Ferrara in collaborazione con le associazioni e i centri di volontari del
territorio ha sviluppato progetti di assistenza negli ultimi anni.
Tra le varie esperienze è possibile elencare i seguenti progetti indirizzati in particolar modo agli
anziani del territorio:
1. PROGETTO GIUSEPPINA per over 75
Sono oltre ottocento gli anziani che possono beneficiare delle iniziative loro riservate dal Progetto
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Giuseppina: spesa, farmaci a domicilio e altre attività di sostegno e servizio di accompagnamento
in città.
2. Servizi socio-sanitari integrati per non autosufficienti
Che svolgono attività in merito a:
 Assegno di cura
 Assistenza Domiciliare Integrata
 Gestione assistenziale dell'anziano non autosufficiente
 Gruppi famiglia
 Case protette
 Centro Diurno
 RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale
 Telesoccorso
 Trasporto
3. Centri sociali, volontariato ed associazionismo.
I centri sociali a Ferrara sono numerosi, ("Il Quadrifoglio", "Giardino dei pini", "Il Parco", "Rivana
Garden", "Il Melo", "La Ruota", "Doro", "La Scuola”) e sono localizzati in maniera abbastanza
omogenea sul territorio della città. La maggior parte dei centri mette a disposizione un automezzo
idoneo al trasporto di persone con ridotta capacità motoria. Chi avesse necessità di recarsi presso
ambulatori AUSL, ospedale e altri centri può telefonare ai numeri dedicati. Altri sono dotati di orto,
cucina e sala per compleanni, feste, o iniziative private.
Inoltre vi è l’ ANCESCAO (Coordinamento provinciale centri di promozione sociale, comitati
anziani e orti), il Centro polivalente di Denore, Auser - Filo d'argento, Coordinamento provinciale
del volontariato.
6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners
Il soggetto proponente il progetto è la Cooperativa Camelot.
Camelot è una cooperativa sociale di tipo A che nasce nel 1999. Nei primi anni CAMELOT
operava esclusivamente sul territorio del Comune di Ferrara, agendo su tre aree di lavoro: infanzia
e adolescenza, terza età e divulgazione scientifica promuovendo servizi educativi extrascolastici
per l’infanzia e l’adolescenza (i cosiddetti doposcuola), un progetto di centro di aggregazione
diurno per anziani autosufficienti e attività di divulgazione delle scienze attraverso un planetario.
Dal 2001 Camelot ha creato una nuova area di intervento destinata a diventare nell’arco di tre anni
la parte più consistente della cooperativa in termini di fatturato e personale, praticamente l’area di
intervento principale della cooperativa: l’area migranti, che opera nel campo della mediazione
culturale e linguistica (tramite il progetto Re-media) e dell’accoglienza di richiedenti asilo politico.
Infine, la crescente tensione sociale nel Paese ha reso necessari dal 2005 la progettazione e lo
sviluppo di attività di mediazione sociale, culturale e dei conflitti nelle zone più soggette a tensione
sociale della città e della provincia. Da qui, la creazione del settore coesione sociale e sicurezza
urbana.
La Cooperativa Camelot prevede il coinvolgimento di numerosi attori del territorio, partendo dal
presupposto – come sopra evidenziato sia dai Piani di intervento regionali e dalla principale criticità
della zona interessata- che la creazione di una efficiente ed efficace rete di soggetti operanti sul
territorio sia il presupposto per la creazione di servizi di prossimità. Si prevede pertanto anche la
creazione di un gruppo di lavoro e coordinamento tra i referenti di ciascun partner per
monitorare l’andamento del progetto.
I Partner del progetto sono:
1.
Castello soc. coop Edificatrice a responsabilità limitata: la cooperativa è sorta nel 1971
per volontà degli Enti locali, del mondo cooperativo e delle principali istituzioni sindacali.
Attualmente conta 517 soci assegnatari e si occupa di definire le assegnazioni all’interno del
Comune di Ferrara. All’interno del progetto si occuperà in particolare dell’organizzazione di una
festa e fiera locale (di prodotti tipici e di manufatti rivolta degli abitanti del quartiere) come descritto
nell’attività 2.2.2.4 Organizzazione di una fiera locale
2.
Azienda Casa Emilia Romagna (ACER) che opera nel settore dei servizi relativi alla casa.
E’ stata costituita nel 2001. L’ACER provvede: ad affittare abitazioni, soprattutto di Edilizia
Residenziale Pubblica, ai cittadini che ne abbiano i requisiti; a prestare servizi agli occupanti gli
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alloggi di edilizia pubblica e più in generale delle abitazioni in locazione; a svolgere attività di
gestione, manutenzione e qualificazione di patrimoni immobiliari di edilizia residenziale pubblica e
non, per conto di Enti Pubblici (soprattutto Comuni) e privati; a fornire servizi tecnici per la
realizzazione di interventi edilizi e urbanistici; a fornire servizi amministrativi inerenti la gestione
degli alloggi pubblici. Grazie alla sua esperienza sviluppata negli ultimi anni per l’organizzazione di
eventi di vicinato, collaborerà nell’organizzazione della Festa dei Vicini come indicato nell’Azione
2.1.1.2.
3.
Gruppo di Acquisto Solidale di Pontelagoscuro (GASP). Nasce nell’aprile del 2007; è
rivolto agli abitanti della Zona Nord di Ferrara, ma è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare.
Attualmente è composto da 81 famiglie e da circa 170 persone, residenti a Pontelagoscuro,
Francolino e Ferrara. Nonostante sia stato costituito da poco tempo, ha già stretto collaborazioni
con gli altri GAS cittadini (GAS Città Nova, GAS Parchino Schiaccianoci e GAS Sportello Ecoidea),
insieme ai quali effettua acquisti collettivi periodici e organizza iniziative di sensibilizzazione e a
carattere ricreativo. Come attività ordinaria, acquista frutta e verdura biologica e non, latticini,
carne, olio, vino, detersivi per la casa e altri prodotti provenienti da produttori e distributori locali e
provenienti da zone vicine al territorio ferrarese. L’intenzione è allargare i partecipanti anche agli
abitanti delle case ACER nella zona di Barco, in modo da coinvolgere i soggetti soli in una attività
sia di socializzazione sia di acquisti consapevoli e solidali. All’interno dell’azione 1.1.2 si prevede
quindi di costituire un Gruppo di Acquisto Solidale nella zona oggetto del progetto.
4.
Lega Coop di Ferrara avrà il compito di fornire assistenza nell’organizzazione di eventi e
momenti di diffusione in base alle richieste che verranno rilevate sul territorio e dai soggetti
coinvolti nel progetto, appunto le persone sole e con difficoltà di integrazione sociale. Contribuirà
quindi al raggiungimento dell’obiettivo di migliorare i servizi di comunicazione verso questi soggetti
(obiettivo 3), come descritto nell’azione 3.1.4.
5.
Cooperativa L’Isola: si occupa dell’organizzazione di corsi per anziani su diversi temi,
organizza corsi di formazione per animatori socio-culturali; si occupa di fisioricreazione, terapia
occupazionale, attività culturali presso case di risposo e altre strutture, attività di assistenza
domiciliare ed ospedaliera; attività fisioterapiche. Grazie all’esperienza acquisita negli ultimi anni si
occuperà di organizzare laboratori teatrali per l’integrazione sociale, coinvolgendo direttamente i
cittadini del quartiere, come indicato nell’Attività 2.2.2.2
6.
Kynesis si collaborerà all’interno dell’attività 2.1.2.3 Seminari informativi per la promozione
di una vita sana ed equilibrata grazie alla sua comprovata esperienza in ambito fisioterapico e
riabilitativo.
7) OBIETTIVI DEL PROGETTO:
7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2:
Il progetto ha come obiettivo generale quello di supportare le persone indicate come persone
fragili .- quindi prevalentemente sole, senza legami familiari presenti nella zona abitativa, con
difficoltà economiche, con una scarsa alfabetizzazione e in certi casi anziani o stranieri - nelle
attività quotidiane e nel migliorarne la qualità della vita. Il Portierato sociale opera in questo senso
in quanto si configura come servizio, con sede all’interno dell’area bersaglio dell’intervento,
preposto a fare da filtro fra le esigenze della popolazione e l’intervento delle istituzioni, favorendo
la creazione di una rete tra le associazioni operanti sul territorio (sia pubbliche che private). Il
servizio avrà quindi le funzioni di sportello - informazioni sui servizi, raccolta delle richieste di
intervento) e soprattutto sviluppo di comunità con un calendario di attività varie a favore dei
residenti. La realizzazione di questo servizio tramite il progetto parte da esigenze specifiche
espresse dai cittadini del quartiere Barco (nella zona nord del Comune di Ferrara).
Gli obiettivi del progetto possono sembrare ambiziosi sia per le attività previste sia per il numero di
volontari. Uno dei punti di forza di questo progetto è però la sua stretta relazione con il territorio,
dimostrata anche dall’alto numero di partner che si sono resi disponibili a collaborare per la
realizzazione degli obiettivi. Pertanto la loro collaborazione sarà di grande supporto per garantire il
raggiungimento degli obiettivi definiti dal progetto.
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CRITICITA’/BISOGNI
Criticità 1 Aumento del numero delle persone adulte
che vivono sole nel quartiere di riferimento
Criticità 2 Mancanza di reti familiari e sociali di
riferimento
OBIETTIVI
Obiettivo 1.1 creare una rete sociale di riferimento
per le famiglie che abitano nel complesso ACER di
via Sirena/quartiere Barco a Ferrara
Criticità 3 Necessità di coinvolgere le persone sole in Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei
attività di aggregazione e confronto
destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di
attività di socializzazione
Criticità 4 Difficoltà per le persone fragili ad avere
Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei
accesso alle informazioni sui servizi offerti e alle
confronti delle persone fragili sia per via telematica
opportunità di supporto pubblici e privati
che per via di materiale di comunicazione
7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto
OBIETTIVI
Obiettivo 1.1 creare una rete sociale di riferimento
per le famiglie che abitano nel complesso ACER di
via Sirena/quartiere Barco a Ferrara
INDICATORI
Indicatore 1.1.1. % di nuclei familiari singoli rispetto
alla popolazione totale del territorio di riferimento
(quartiere Barco) (aumento 5%)
Indicatore 1.1.2 Nr. di persone della zona di
riferimento che richiedono il sostengo ai servizi sociali
Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei
Indicatore 2.1.1. Nr. di persone sole che vengono
destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di coinvolti in attività di aggregazione e che partecipano
attività di socializzazione
a iniziative specifiche (aumento del 40)
Indicatore 2.1.2 Nr. di eventi di socializzazione
organizzati nel quartiere Barco (almeno 2 al mese)
Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei
confronti delle persone fragili sia per via telematica
che per via di materiale di comunicazione
Indicatore 2.1.3 miglioramento dello stile di vita dei
destinatari diretti valutati con questionari e scale di
valutazione validate
Indicatore 3.1.1. Nr. di persone che utilizzano internet
per ricevere informazioni sulle attività di assistenza
sociale in essere (almeno 2 persone al giorno presso il
servizio di portierato)
Indicatore 3.1.2 Nr. di pubblicazioni, volantini e altro
materiale di comunicazione (300 copie per iniziativa)
7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo
INDICATORI
ex ANTE
Ex POST
% di nuclei familiari singoli rispetto alla popolazione totale
del territorio di riferimento (quartiere Barco)
Nr. di persone della zona di riferimento che richiedono il
sostengo ai servizi sociali
Nr. di persone sole che vengono coinvolte in attività di
aggregazione e che partecipano a iniziative specifiche
Nr. di eventi di socializzazione organizzati nel quartiere
Barco
Miglioramento dello stile di vita dei destinatari diretti valutati
con questionari e scale di valutazione validate (indicatore
qualitativo)
27,7%
35%
49,3%
35%
10%
40%
2 all’anno
2 al mese
Livello basso di
soddisfazione sui
servizi offerti nel
quartiere
Livello alto di
soddisfazione sui
servizi offerti nel
quartiere
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
8
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Nr. di persone che utilizzano internet per ricevere
informazioni sulle attività di assistenza sociale in essere
Nr. di pubblicazioni, volantini e altro materiale di
comunicazione (300 copie per iniziativa)
0
20%
200 al mese
600 al mese
7.4 Obiettivi rivolti ai volontari:
Attraverso la partecipazione al progetto si prevede di far raggiungere ai volontari di SCN i seguenti
obiettivi:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle
linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato
alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla
realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del
lavoro, a cominciare dai soggetti no profit;
- fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di
costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;
- crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto,
attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
- acquisizione di conoscenze e competenze nell’ambito della pratica motoria e dell’urbanistica
partecipata per la popolazione anziana;
- acquisizione di competenze sociologiche, antropologiche e pedagogiche la fine di operare in
contesti sociali complessi.
8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN
MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE
RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Per il raggiungimento degli obiettivi individuati e descritti nel punto 7 si svilupperanno le seguenti
azioni e le relative attività:
Obiettivo 1.1 Creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel
complesso ACER di via Sirena a Ferrara
AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE
Attività 1.1.1.1 creazione di reti di vicinato: questa attività intende sostenere i
soggetti fragili. Le reti possono instaurarsi grazie allo sviluppo di un servizio di portierato sociale
che preveda il coinvolgimento di soggetti operativi sul territorio, sia nell’ambito della gestione dei
condomini (ad esempio ACER e la Cooperativa Castello) e anche soggetti che possono operare
attraverso laboratori. La cooperativa Camelot opererà in questa prima fase per condividere
esperienze e obiettivi comuni, condividendo con i partner le diverse esperienze da realizzare nello
specifico sul quartiere e per attrarre altri soggetti interessati a costruire una rete di sostegno alle
persone fragili.
Attività 1.1.1.2 Banca del tempo: uno dei primi servizi che si andranno a realizzare
all’interno del servizio di portierato sociale sarà quello della Banca del tempo. Ciascun persona
disponibile – inclusi i soggetti fragili del quartiere Barco - metterà a disposizione qualche ora per
fare un servizio o mettere a disposizione una certa competenza. Le "ore" date vengono "calcolate"
e "accreditate" o "addebitate" nella Banca. Può succedere così, che non sia la stessa persona a
"rimborsarle", ma un'altra. Tutti gli scambi saranno gratuiti e le attività molto diverse: lezioni di
cucina, manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura di piante e
animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per
stranieri, etc.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
9
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEGLI ACQUISTI IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DI
ACQUISTO SOLIDALE (GASP)
Attività 1.1.2.1 Incontri di presentazione dei vantaggi e delle opportunità del
GAS: Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una «domanda
di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone e le
relazioni. Un gruppo d’acquisto è formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per
acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Diventa solidale
nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei
prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori locali che
forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa
della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di
sviluppo. Il GAS funziona grazie alla volontà e alla collaborazione degli aderenti e ognuno è
chiamato a partecipare, con i tempi e nei modi compatibili con la propria quotidianità. All’interno del
progetto il GAS di Pontelagoscuro presenterà i vantaggi della costituzione di un gruppo anche
presso il quartiere di Barco, unendosi a quello di Pontelagoscuro nella fase iniziale di realizzazione
delle attività e nell’identificazione della modalità di funzionamento.
Attività 1.1.2.2 Definizione del gruppo di acquisto nella zona oggetto del
progetto: il GASP organizzerà un ciclo di incontri per supportare l’organizzazione del GAS,
condividendo i possibili distributori, i metodi per lo smercio dei prodotti e come coinvolgere altre
persone in questa attività. Verranno organizzati momenti di vendita dei prodotti 1 volta alla
settimana.
Attività 1.1.2.3 Monitoraggio delle attività svolte: gli operatori di Camelot in
collaborazione con i referenti del GASP faranno un monitoraggio sulla percezione da parte degli
abitanti di Barco dei vantaggi del GAS, sia dal punto di vista della qualità dei prodotti che del
risparmio e dell’opportunità di creare un gruppo attivo nella zona.
Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei destinatari del progetto attraverso
l’organizzazione di attività di socializzazione
AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER
Attività 2.1.1.1 Preparazione dei soggetti che svolgeranno l’attività: gli esperti
di Camelot svolgeranno seminari (si prevede 1 seminario al mese della durata di 3 ore ciascuno)
nei confronti degli operatori che svolgeranno la funzione di portierato sociale presso il Centro
Diurno “Il melo” di Barco. In questo modo verranno trasferite sia le competenze educative che ad
esempio del Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione in modo da offrire una serie di servizi di
supporto agli abitanti soli della zona e verranno definite le metodologie per il coinvolgimento di altri
soggetti.
Attività 2.1.1.2 Organizzazione della Festa dei vicini in collaborazione con
ACER: la festa dei vicini è stata organizzata da ACER in altre zone della città ed è considerata una
fondamentale opportunità di prima socializzazione. Tutti contribuiscono volontariamente alla sua
organizzazione ed è previsto anche il coinvolgimento della Banca del Tempo che del GAS per la
parte organizzativa, di animazione e di gestione di un momento conviviale.
AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE
Attività 2.1.2.1 Laboratori di teatro per realizzare uno spettacolo di comunità: il
servizio di portierato sociale gestirà il coinvolgimento degli attori – abitanti della zona - e del gruppo
teatrale della zona per la realizzazione di questo laboratorio, in cui i soggetti fragili avranno
l’opportunità di esprimersi ed entrare in contatto con gli altri. Il laboratorio si svolgerà 2 volte al
mese per arrivare alla rappresentazione finale al termine dell’anno.
Attività 2.1.2.2 Laboratori di integrazione sociale e artistica in collaborazione
con la Coop. L’isola: l’arte e la possibilità di esprimersi con metodi artistici ha notevoli vantaggi
ed è una attività a cui normalmente le persone affette da fragilità non accedono e pertanto
l’organizzazione di 1 laboratorio al mese per questa forma espressiva in collaborazione con la
cooperativa l’Isola darà un alto valore aggiunto all’intervento progettuale.
Attività 2.1.2.3 Seminari informativi per la prevenzione alla salute in
collaborazione con Kynesis: il centro di riabilitazione e fisioterapia Kynes metterà al servizio del
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
10
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
progetto i propri esperti nell’organizzazione di momenti di educazione alla prevenzione delle
malattie e alla promozione della salute, su argomenti vari e definiti sulla base dei bisogni espressi
dai cittadini sulla base della somministrazione di un questionario.
Attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera locale in collaborazione con la coop
Castello: nei mesi primaverili si prevede di organizzare una fiera per 2 fine settimana con
l’esposizione sia di prodotti locali (anche in collaborazione con il GAS) che di manufatti dei cittadini
anche prodotti dai del quartiere. La cooperativa di abitanti Castello supporterà l’organizzazione di
questo evento in collaborazione con gli operatori di Camelot.
Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via
telematica che per via di materiale di comunicazione
AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE
Attività 3.1.1.1 Incontri di sensibilizzazione all’utilizzo degli strumenti
informatici presso la sede del portierato sociale: gli operatori svolgeranno assistenza
all’individuazione delle opportunità più interessanti e in linea con le esigenze degli abitanti dai siti
dei vari enti del territorio. Verrà anche data assistenza per la raccolta di dati per la compilazione di
domande on-line.
Attività 3.1.1.2 Selezione delle informazioni utili per le persone fragili: gli
operatori andranno ad individuare le informazioni più utili ai destinatari del portierato sociale,
normalmente bombardati di messaggi a volte anche casuali e non in linea con le loro esigenze. In
seguito a questa selezione si proseguirà con le attività di informazione.
Attività 3.1.1.3 preparazione di materiale cartaceo per la comunicazione: oltre
all’assistenza per le ricerche on-line verranno predisposti volantini informativi basati sulle
informazioni selezionate nell’azione 3.1.1.2, predisponendo anche una bacheca per gli avvisi sulle
varie attività e laboratori organizzati.
Attività 3.1.1.4 Organizzazione di momenti informativi su tematiche rilevate
necessarie dai destinatari in collaborazione con Legacoop Ferrara, Coop Il Castello:
CAMELOT in collaborazione con esperti della Legacoop organizzerà alcuni seminari di carattere
informativo relativi a tematiche di particolare interesse per gli abitanti. Verrà fatta una indagine sui
temi di interesse e organizzati gli eventi. Alcuni esempi: i servizi del Comune offerti per il sostegno
, i servizi di sostengo per anziani e immigrati, ecc.
Cronogramma
mesi
Azioni
Ideazione sviluppo e avvio
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
X
Obiettivo 1.1
Creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel complesso ACER di via Sirena a
Ferrara
AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE
Attività 1.1.1.1
x
x
x
Attività 1.1.1.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEGLI ACQUISTI IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DI ACQUISTO
SOLIDALE (GASP)
Attività 1.1.2.1
Attività 1.1.2.2
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività 1.1.2.3
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
x
x
x
x
11
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Obiettivo 2.1
Migliorare la qualità della vita dei destinatari del progetto attraverso l’organizzazione di attività di
socializzazione
AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER
Attività 2.1.1.1
x
x
x
Attività 2.1.1.2
x
x
x
x
AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE
Attività 2.1.2.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività 2.1.2.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività 2.1.2.3
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività 2.1.2.4
Obiettivo 3.1
migliorare la comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via telematica che per via di materiale
di comunicazione
AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE
Attività 3.1.1.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività 3.1.1.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività 3.1.1.3
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Attività 3.1.1.4
Azioni trasversali per il SCN
Accoglienza dei volontari in SCN
x
Formazione Specifica
x
x
x
Formazione Generale
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Informazione e sensibilizzazione
Inserimento dei volontari in SCN
Monitoraggio
x
x
x
x
Azioni trasversali
Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica,
(box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno
ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28).
I volontari del SCN saranno altresi coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal
progetto (box 17).
Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la
finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata
all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
12
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Attività del progetto
Attività 1.1.1.1
creazione di reti di
vicinato
Attività 1.1.1.2 Banca
del tempo:
Attività 1.1.2.1 Incontri
di presentazione dei
vantaggi e delle
opportunità del GAS
Attività 1.1.2.2
Definizione del gruppo
di acquisto nella zona
oggetto del progetto
Attività 1.1.2.3
Monitoraggio delle
attività svolte
Professionalità
Esperto in relazioni
esterne e delle attività di
sostegno proposte a
soggetti fragili sul
territorio
Esperto in organizzazione
di una Banca del Tempo
Ruolo nell’attività
Definizione di opportunità di
collaborazione con altri soggetti,
definizione di compiti e di momenti di
coordinamento
Coordinamento per l’organizzazione del
servizio, gestione del tempo e dei
volontari da coinvolgere nel servizio
Esperto sul
Definizione dell’organizzazione del
funzionamento del GAS e punto di raccolta, definizione dei
conoscitore di possibili
fornitori e dei prodotti venduti
fornitori
Numero
3
4
4
Attività 2.1.1.1
Preparazione dei
soggetti che
svolgeranno l’attività
di portierato sociale
Attività 2.1.1.2
Organizzazione della
Festa dei vicini in
collaborazione con
ACER
Esperto in portierato
sociale, conoscitore della
realtà territoriale e dei
bisogni dei cittadini
Definizione di momenti formativi,
organizzazione degli eventi e contatti
con i partner
Esperto in laboratori
sull’intercultura e giochi,
attività di intrattenimento
Organizzazione dell’evento, contatti con
i cittadini e definizione dei temi da
trattare e delle attività (giochi, gare di
cucina, ecc.)
Attività 2.1.2.1
Laboratori di teatro per
realizzare uno
spettacolo di comunità
Esperto in gestione di
laboratori teatrali,
espressività e
socializzazione
Organizzazione e realizzazione dei
laboratori teatrali promuovendo
l’espressività dei partecipanti
Attività 2.1.2.2
Laboratori di
integrazione sociale e
artistica in
collaborazione con la
Coop. L’isola
Esperto in arte e
laboratori con persone
fragili
Definizione dei laboratori e gestione del
gruppo
2
3
2
3
Attività 2.1.2.3 Seminari Medici ed esperti delle
tematiche legate alla
informativi per la
prevenzione alla salute salute
in collaborazione con
Kynesis
Definizione delle tematiche e
organizzazione, realizzazione dei
seminari
Attività 2.1.2.4
Organizzazione di una
fiera locale in
collaborazione con la
coop Castello
esperti in organizzazione
eventi e contatti con
operatori
Gestione dei contatti con i cittadini,
definizione dei prodotti da mostrare
Attività 3.1.1.1 Incontri
di sensibilizzazione
all’utilizzo degli
Esperto informatico
Gestione dell’attività di assistenza per
reperire le informazioni in internet
5
2
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3
13
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
strumenti informatici
presso la sede del
portierato sociale
Attività 3.1.1.2
Selezione delle
informazioni utili per le
persone fragili
Attività 3.1.1.3
preparazione di
materiale cartaceo per
la comunicazione
Esperto in
comunicazione, grafico
Attività 3.1.1.4
Organizzazione di
momenti informativi su
tematiche rilevate
necessarie dai
destinatari in
collaborazione con
Legacoop Ferrara,
Coop Il Castello
Esperto in pubbliche
relazioni
Selezione delle informazioni,
preparazione del materiale di diffusione
2
Contatti con i partner e con gli esperti,
organizzazione dei momenti informativi
2
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati
nelle seguenti attività con il ruolo descritto:
Azioni
Attività
- Attività 1.1.1.1
creazione di reti di
vicinato
AZIONE 1.1.1
CREAZIONE DEL
- Attività 1.1.1.2
Banca del tempo
NETWORK A LIVELLO
LOCALE
AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ
DI CONDIVISIONE DEGLI
ACQUISTI
IN
COLLABORAZIONE CON IL
GRUPPO DI ACQUISTO
SOLIDALE (GASP)
- Attività 1.1.2.1
Incontri di
presentazione dei
vantaggi e delle
opportunità del
GAS
- Attività 1.1.2.2
Definizione del
gruppo di acquisto
nella zona oggetto
del progetto
- Attività 1.1.2.3
Monitoraggio delle
attività svolte
Ruolo
Collaborazione nella definizione di sistemi di cooperazione con
le associazioni, partecipazione a riunioni di coordinamento:
Attività: telefonate ai soggetti del territorio da coinvolgere,
organizzazione di 1 riunione mensile per coordinare gli attori
(organizzazione logistica, gestione dell’incontro, eventuale
verbalizzazione), gestione a distanza dei rapporti via email con
i soggetti interessati
Supporto al responsabile nella gestione delle ore disponibili dei
volontari e le offerte/richieste degli utenti.
Attività: Incontro 1 volta alla settimana con il responsabile
della banca del tempo, contatti quotidiani via email e telefono
con i cittadini disponibili a collaborare con la banca del tempo.
Collaborazione con l’esperto del GAS per la presentazione dei
vantaggi del GAS e dei principi di acquisto solidale.
Attività: incontro settimanale con il responsabile del GAS per
l’impostazione dell’attività, preparazione di 1 volantino di invito
all’evento, distribuzione insieme ai referenti della cooperativa al
centro e altri luoghi nel quartiere.
Collaborazione nell’attività di promozione del GAS,
organizzazione del punto di raccolta e supporto nei contatti con
i produttori.
Attività: 1 incontro settimanale con il responsabile del GAS,
contatti con i produttori via email e telefono 1-2 giorni alla
settimana, predisposizione di una griglia per gli ordini dei
possibili cliente del GAS e invio ai produttori, predisposizione di
uno spazio presso per il centro per la distribuzione dei
prodotti1 volta alla settimana
Collaborazione nella preparazione dei questionari di
monitoraggio e nella fase di somministrazione e analisi.
Attività: preparazione di 1 questionario con domande a
risposta multipla e domande aperte, somministrazione presso il
centro e presso gli utenti del GAS (almeno 50 questionari)
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
14
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
AZIONE
2.1.1
LA
PROMOZIONE
DEL
PORTIERATO SOCIALE IN
COLLABORAZIONE
CON
ACER
AZIONE
2.1.2
ATTIVITÀ
SOCIALIZZAZIONE
LE
DI
AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ
DI INFORMAZIONE
- Attività 2.1.1.1
Preparazione dei
soggetti che
svolgeranno
l’attività
Collaborazione con gli esperti per la definizione dei servizi di
portierato, organizzazione degli spazi e degli orari di apertura.
Attività. Coordinamento con gli operatori di Camelot per la
definizione dei contenuti dei seminari. I volontari faranno 1
riunione con gli esperti in preparazione di ciascun seminario (1
al mese), gestisce gli inviti al seminario.
- Attività 2.1.1.2
Collaborazione con ACER per l’organizzazione della festa:
Organizzazione
definizione dei compiti dei soggetti coinvolti, presenza alla
della Festa dei
festa e supporto nello svolgimento dei laboratori e contatti con i
vicini in
cittadini.
collaborazione con Attività: 3 riunioni con i referenti di Acer prima della festa e
ACER
continui contatti a distanza, organizzazione logistica, raccolta
di materiale, contatti telefonici ed eventuali incontri con i
cittadini coinvolti.
- Attività 2.1.2.1
Collaborazione con l’esperto teatrale per organizzazione e
Laboratori di teatro realizzazione dei laboratori.
per realizzare uno Attività: preparazione di volantini e incontri di promozione
spettacolo di
presso i cittadini, partecipazione ai laboratori che si
comunità
svolgeranno 2 volte al mese con gli attori per facilitare il
coinvolgimento degli abitanti; contatti con la compagnia
teatrale per la promozione della rappresentazione finale
(predisposizione materiale) ed eventuale supporto logistico.
- Attività 2.1.2.2
Supporto nella gestione, organizzazione promozione dei
Laboratori di
laboratori artistici, partecipazione ai laboratori cercando di
integrazione
favorire l’espressività dei partecipanti.
sociale e artistica
Attività: 1 incontro di preparazione con l’esperto della Coop.
in collaborazione
L’isola per definire la tematica del laboratorio, contatti via email
con la Coop.
e telefono, promozione, preparazione e studio di materiali,
L’isola
partecipazione al laboratorio mensile.
- Attività 2.1.2.3
Relazione con il partner per definire le tematiche dei seminari,
Seminari
organizzazione e promozione dei seminari.
informativi per la
Attività: stesura del questionario per verificare i temi di
prevenzione alla
interesse dei cittadini, somministrazione dei questionari ad
salute in
almeno 30 persone, analisi dei risultati e presentazione dei
collaborazione con risultati agli esperti della Coop. Mercurio via email, 1 incontro
Kynesis
per definire i temi di interesse, 2-3 incontri preparatori,
organizzazione logistica degli incontri e affiancamento agli
esperti durante gli incontri.
- Attività 2.1.2.4
Collaborazione con gli esperti per definizione dei prodotti da
Organizzazione di esporre durante la fiera, definizione delle date e della location
una fiera locale in della fiera. Attività: 3 incontri preparatori con la cooperativa,
c- ollaborazione
stesura della lista dei prodotti, definizione della giornata della
con la coop
fiera, contatti costanti con gli esperti a distanza, organizzazione
Castello:
logistica della fiera, preparazione di materiale informativo.
- Attività 3.1.1.1
Incontri di
sensibilizzazione
all’utilizzo degli
strumenti
informatici presso
Supporto all’esperto informatico nella definizione del servizio di
la sede del
supporto ai cittadini di selezione delle informazioni su Internet.
portierato sociale
Attività: collaborazione con l’esperto informatico per gli incontri
- Attività 3.1.1.2
bisettimanali presso la sede per aiutare i beneficiari a
Selezione delle
selezionare le informazioni; preparazione dell’incontro con
informazioni utili
verifiche costanti su internet delle informazioni disponibili.
per le persone
Attività: consultazione dei principali siti Internet del Comune,
fragili:
Provincia e altri attori pubblici e provati per selezionale le
- Attività 3.1.1.3
informazioni per i cittadini di Barco; redazione di una lista di siti
preparazione di
materiale cartaceo di interesse; redazione di una lista delle informazioni da
raccogliere; consultazione settimanale dei siti e redazione di un
per la
documento frutto del monitoraggio
comunicazione
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15
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
- Attività 3.1.1.4
Attività: Preparazione di volantini e contatti con i grafici e con
Organizzazione di gli addetti alla stampa, preparazione dei contenuti, raccolta di
momenti
immagini.
informativi su
Attività: Incontri con i referenti di Legacoop per la definizione
tematiche rilevate delle tematiche la programmazione degli eventi – 3 incontri per
necessarie dai
la preparazione di 4 momenti formativi, promozione dell’attività
destinatari in
collaborazione con
Legacoop Ferrara,
Coop Il castello
Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle
competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare
gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro
partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari”
che viene qui riportato:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida
della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di
capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto
e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro;
- partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al
successivo box 17.
9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO:4
10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0
11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 4
12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0
13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE
ANNUO: 1440
14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5
15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI
SERVIZIO:
Le giornate di formazione ed alcune iniziative potrebbero essere svolte anche nella giornate del
sabato.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E
RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO:
Allegato 01
17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE
NAZIONALE:
Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del
Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato.
I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente
coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente
intende attuare almeno tramite incontri presso:
- associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza
attività di informazione e promozione
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
16
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi,
etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività
istituzionale.
Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN
potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite
durante la formazione generale.
Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la
sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività
degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che
da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore.
Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari
del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive
ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene.
L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che
tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:
- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel
periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale)
- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i
“luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette)
- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione
dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul
sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso
materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare
attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio
territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media
locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
-
18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI:
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel
modello:
- Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione
19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO):
Si
20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE
ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù
e SCN descritto nel modello:
Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione
21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO):
Si
22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL
PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il
proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae,
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
17
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
evidenziando
in
esso
eventuali
pregresse
esperienze
(http://europass.cedefop.europa.eu).
Saranno titoli preferenziali ma non esclusivi:
- studenti o laureati in discipline riguardanti la sfera educativa;
- studenti o laureati in scienze dell'educazione/ della formazione;
nel
settore.
23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO
ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
-
Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento
(box 8.2)
- Sedi ed attrezzature specifiche (box 25)
- Utenze dedicate
- Materiali informativi
- Pubblicizzazione SCN (box 17)
- Formazione specifica (docenti)
- Formazione specifica (materiali)
- Spese viaggio
- Materiale di consumo finalizzati al progetto
TOTALE
€ 8.000
€ 5.000
€ 2.500
€ 2.000
€ 2.500
€ 1.600
€ 2.000
€
400
€ 2.500
€
700
€ 27.200
24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS):
Nominativo
Copromotori e/o Partner
Coop Castello
CF 00345410385
Tipologia
(no profit,
profit,
università)
Cooperativa di
utenti a
proprietà
indivisa
Gruppo di Acquisto
Solidale
di
Pontelagoscuro (GASP)
CF 93078770380
Azienda Casa Emilia
Romagna (ACER)
CF 00051510386
Associazione
no profit
Società Kynesis
CF 01726830381
Società
privata
Lega Coop di Ferrara
CF 80007850383
Associazione
No profit
Cooperativa L’Isola
CF 01392870380
Associazione
No profit
Associazione
No profit
profit
Attività Sostenute
(in riferimento al punto 8.1)
All’interno del progetto si occuperà in particolare
dell’organizzazione di una festa e fiera locale (di prodotti tipici
e di manufatti rivolta degli abitanti del quartiere) come
descritto nell’attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera lo
cale
Il ruolo del Gruppo all’interno del progetto sarà quello di
promuovere un gruppo di acquisto nella zona di Barco e un
orto nella zona limitrofa di Vallelunga, come previsto
nell’azione 1.1.2.
Grazie alla sua esperienza sviluppata negli ultimi anni per
l’organizzazione di eventi di vicinato, collaborerà
nell’organizzazione della Festa dei Vicini come indicato
nell’Azione 2.1.1.2.
Attività 2.2.2.3 svolgerà –grazie al coinvolgimento dei propri
esperti– seminari informativi per la promozione della salute.
La cooperativa si occuperà di attività di comunicazione nei
confronti dei cittadini (obiettivo 3), come descritto nell’azione
3.1.4
Grazie all’esperienza acquisita si occuperà di organizzare
laboratori artistici per l’integrazione sociale, coinvolgendo
direttamente i cittadini del quartiere, come indicato
nell’Attività 2.2.2.2
25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL
PROGETTO:
I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed
avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In
coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di
seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del
progetto e fornite dal soggetto attuatore:
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
18
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Obiettivo 1.1: Creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel
complesso ACER di via Sirena a Ferrara
AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE
Attività: e 1.1.1.1 e 1.1.1.2
Risorsa 1 Stanze attrezzate
Ospitare i soggetti operanti sul progetto,
(2)
realizzazione di riunioni ed incontri per
la creazione del network
Risorsa 2
Telefoni e fax (4)
Risorsa 3
Computer (4)
Risorsa 4
Stanza attrezzata
(scrivania, sedie,
ecc.)
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Gestione dei contatti con tutti i soggetti
coinvolti nell’attività
Gestione dei contatti via email con tutti i
soggetti coinvolti nell’attività, ricerca e
predisposizione di documenti
Accoglienza dei soggetti interessati alla
banca del tempo e per la gestione
dell’offerta/richiesta del tempo presso il
Centro Diurno a Barco
AZIONE 1.1.2 ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEGLI ACUISTI IN COLLABORAZIONE CON IL GRUPPO DI
ACQUISTO SOLIDALE (GASP)
Attività: 1.1.2.1, 1.1.2.2 e 1.1.2.3
Risorsa 1 Stanze attrezzate
Ospitare i soggetti operanti sul progetto,
(3)
realizzazione di riunioni ed incontri per
la promozione del GAS
Risorsa 2 Telefoni e fax (4)
Gestione dei contatti con tutti i soggetti
per l’identificazione dei prodotti, contatti
con i fornitori
Risorsa 3 Computer e
Gestione dei contatti via email con tutti i
Adeguatezza con gli soggetti coinvolti nell’attività, invio di
stampanti (4)
obiettivi in quanto
email con la lista dei prodotti e
finalizzata a:
possibilità di fare la spesa on-line
Luogo di raccolta e vendita dei prodotti
Risorsa 4 Stanza/negozio,
tramite il GAS nel quartiere di Barco
cassette per frutta
e verdura, piccoli
espositori,
sacchetti di carta,
sacchetti di
plastica, bilancia,
ricevute.
Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della vita dei destinatari del progetto attraverso
l’organizzazione di attività di socializzazione
AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON ACER
Attività: 2.1.1.1 – 2.1.1.2
Risorsa 1 Stanze attrezzate
(3)
Risorsa 2
Telefoni e fax (4)
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Ospitare i soggetti operanti sul progetto,
realizzazione di riunioni ed incontri,
corso di formazione, preparazione del
materiale
Gestione dei contatti con ACER e con
altri soggetti per la preparazione della
festa dei vicini
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
19
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Risorsa 3
Computer e
stampanti (4)
Risorsa 4
cancelleria
Gestione dei contatti via email con tutti i
soggetti coinvolti nell’attività,
preparazione di materiali e stampa per
la festa
preparazione giochi e attività di
intrattenimento per la festa dei vicini
AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE
Attività: 2.1.2.1
Risorsa 1 Stanze attrezzate
(3)
Risorsa 2
Risorsa 3
Ospitare i soggetti operanti sul progetto,
realizzazione di riunioni ed incontri con
gli esperti per il laboratorio teatrale
Telefoni e fax (4)
Computer (4) e
stampanti
Gestione dei contatti con tutti i soggetti
coinvolti nell’attività
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Risorsa 4
Teatro, materiali
riciclati o utilizzati
(vestiti, sedie,
tavoli, lampade),
sedie del teatro,
attrezzature e luci
del teatro.
Attività: 2.1.2.2 - 2.1.2.3
Risorsa 1 Stanze attrezzate
(3)
Risorsa 2
Telefoni e fax (4)
Risorsa 3
Computer (4) e
stampanti
Risorsa 4
Sala attrezzata con
sedie
Risorsa 5
Adeguatezza con gli
obiettivi in quanto
finalizzata a:
Gestione dei contatti via email con tutti i
soggetti coinvolti nell’attività,
preparazione e stampa di documenti
Realizzazione dei laboratori e dello
spettacolo finale
Ospitare i soggetti operanti sul progetto,
realizzazione di riunioni ed incontri con
gli esperti della Cooperativa Il Mercurio
Gestione dei contatti con tutti i soggetti
coinvolti nell’attività
Gestione dei contatti via email con tutti i
soggetti coinvolti nell’attività,
preparazione e stampa di documenti
Realizzazione dei laboratori artistici e
dei seminari informativi sulla
prevenzione alla salute
laboratorio artistico di pittura
Pennelli, tempere e
altro materiale per
dipingere
Attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera locale in collaborazione con la coop Il Castello
Adeguatezza con gli Ospitare i soggetti operanti sul progetto,
Risorsa 1 Stanze attrezzate
obiettivi in quanto
(3)
gestione dei rapporti con i partner
finalizzata a:
Risorsa 2 Telefoni e fax (4)
Gestione dei contatti con tutti i soggetti
coinvolti nell’attività
Risorsa 3
Risorsa 4
Computer (4) e
stampanti
Gestione dei contatti via email con tutti i
soggetti coinvolti nell’attività,
preparazione e stampa di documenti
Materiale e luoghi per la realizzazione
degli stand
Attrezzatura per
piccoli stand: tavoli,
coperture per tavoli
Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via
telematica che per via di materiale di comunicazione
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
20
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE
Attività 3.1.1.1 - 3.1.1.2 - 3.1.1.3 - 3.1.1.4
Migliorare il supporto al portierato
Risorsa 1 Stanza con almeno
sociale, facilitare l’accesso alle
3 computer presso
informazioni on-line per i cittadini
il centro diurno
Risorsa 2 Stanze attrezzate
Ospitare i soggetti operanti sul progetto,
(3)
gestione dei rapporti con i partner
Adeguatezza con gli Gestione dei contatti con tutti i soggetti
Risorsa 2 Telefoni e fax (4)
obiettivi in quanto
coinvolti nell’attività
finalizzata
a:
Risorsa 3 Computer (4) e
Gestione dei contatti via email con tutti i
stampanti
soggetti coinvolti nell’attività,
preparazione e stampa di documenti
Realizzazione degli incontri formativi
Risorsa 4 Sala attrezzata con
con pubblico esterno
sedie
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) EVENTUALI FORMATIVI RICONOSCIUTI:
Il riconoscimento è in fase di approvazione da parte dell’Università di Ferrara.
27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI:
Il riconoscimento è in fase di approvazione da parte dell’Università di Ferrara.
28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE
L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM
VITAE:
La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su
richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009)
FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI
29) SEDE DI REALIZZAZIONE:
La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile
Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di
realizzazione del progetto.
30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio
nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli:
- Mod. FORM
- Mod. S/FORM
31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED
EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO:
Si
32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:

lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e
discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei
partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del
30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con
prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
21
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)


dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di
socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali).
Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di
formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si
possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.
formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di
verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili,
letture, dispense, strumenti collaborativi).
33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della
legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari.
Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e
sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di
formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in
ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale
dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del
13/07/2013) prevedono:
1 “Valori e identità del SCN”
a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
b. Dall’obiezione di coscienza al SCN
c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 “La cittadinanza attiva”
a. La formazione civica
b. Le forme di cittadinanza
c. La protezione civile
d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di
intervento
b. Il lavoro per progetti
c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
34) DURATA:
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione,
verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non
formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del
Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo
ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio
del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli
effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI
35) SEDE DI REALIZZAZIONE:
Presso sedi di attuazione di cui al punto 16.
36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
22
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I:
Formatore A:
cognome e nome: Baldoni Anna
nato il: 2/4/1975
luogo di nascita: Ferrara
Formatore B:
cognome e nome: Federico Tsucalas
nato il: 16/07/1983
luogo di nascita: Ferrara
Formatore C:
cognome e nome: Giannella Eris
nata il: 3/12/1973
luogo di nascita: Argenta (FE)
38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I:
In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei
singoli formatori ritenute adeguate al progetto:
Area di intervento: Coordinamento interventi per il supporto alla solidarietà e al portierato sociale
coordinamento progetti, attività educative
Formatore A: Baldoni Anna
Titolo di Studio: Dottorato di ricerca in pedagogia presso l’Università di Bologna
Ruolo ricoperto presso l’ente: Presidente della cooperativa Camelot, Responsabile formazione
Esperienza nel settore: Dopo aver conseguito la Laurea in Scienza dell’Educazione nel 2002 con
una tesi sperimentale Metodologia e Didattica - “ Diretti ai diritti: percorso di educazione ai diritti
umani nella scuola dell'obbligo, ha svolto nel 2004 un Master di I livello in Politiche competenze e
strategie educative dell'interculturalità presso l’Università degli studi di Bologna- Facoltà di Scienze
della formazione e Regione Emilia Romagna ed infine nel 2008 ha conseguito il Dottorato di
Ricerca in Pedagogia presso l’Università degli studi di Bologna - Facoltà di Scienze della
Formazione.
Dal 2001 al 2010 lavora presso l’Associazione di Enti locali CAMINA (Città Amiche Infanzia e
Adolescenza) per la quale è responsabile di progetti e di pubblicazioni sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza, nonché di indagini a livello regionale e nazionale. Collabora inoltre dal 1998 con
Arciragazzi su vari temi legati ai diritti dell’infanzia, intercultura, diritti umani, progetti europei ed è
stato membro del Consiglio direttivo. Dal 2002 ha iniziato a collaborare con la Cooperativa
Camelot in attività per la promozione dei diritti umani degli stranieri e dal 2008 è collaboratrice per
l’organizzazione della Cooperativa e dal 2010 Presidente della Cooperativa.
Competenze nel settore: grazie alla sua approfondita formazione ha provate capacità formative
nelle tematiche quali educazione all’integrazione, progettazione partecipata e organizzazione di
attività di socializzazione. Inoltre ha notevoli capacità nelle gestione dei gruppi e dei progetti
complessi e in attività di ricerca
Area di intervento: educazione all’intercultura, coordinamento di attività informative nei confronti di
persone fragili
Formatore B: Federico Tsucalas
Titolo di Studio: Laura magistrale in Filosofia presso l’Università di Bologna. Con una tesi in
antropologia culturale dal titolo: Rifugiati: processi di esclusione, cittadinanza e alterità.
Ruolo ricoperto presso l’ente: Coordinatore del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per
Richiedenti Asilo e Rifugiati).
Esperienza nel settore: Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Filosofia conseguita presso
la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna ha intrapreso un percorso di attività
nell’ambito della tutela degli immigrati e dei rifugiati in particolare, occupandosi di questo ambito
all’interno della Cooperativa Camelot. E’ infatti coordinatore del progetto SPRAR e segue con
attività di assistenza diretta le problematiche degli immigrati e dei rifugiati della Provincia di
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
23
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Ferrara, seguendo anche le attività del CSI, centro Servizi Integrati per l’Immigrazione. Ha inoltre
lavorato come formatore e come educatore per altri enti.
Area di intervento: educazione all’intercultura e all’inclusione
Formatore C: Giannella Eris
Titolo di studio: Laurea in Scienze Filosofiche
Ruolo ricoperto presso l’ente: Coordinatore area mediazione sociale
Esperienza nel settore:
Dopo aver conseguito la laurea in scienze filosofiche presso l’Università di Bologna ha seguito
alcuni orsi di perfezionamento e ha svolto le prime attività lavorative presso enti di promozione del
territorio e ha anche svolto il servizio civile a Ferrara. Ha collaborato all’interno di master e percorsi
formativi con l’Università di Ferrara come docente.
Dal 2011 lavora con la Cooperativa Camelot ed attualmente è Coordinatore dell’area mediazione
sociale.
39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che
favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia
soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:
 Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le
disparità di conoscenze teoriche;
 Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;
 Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia
su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle
reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle
proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”
 Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in
una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo
realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
 Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
Azione/Attività: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO E DELLA SUA STRUTTURA
Modulo: 1
Formatore Anna Baldoni
Durata: 10 ore
Argomento principale
1.
presentare il progetto
2.
presentare i soggetti coinvolti nel progetto
3.
presentare il mondo del terzo Settore
4
presentare in modo dettagliato il mondo del terzo Settore in Provincia di Ferrara anche
attraverso le testimonianze del rappresentante del forum dei terzo settore e del
coordinatore del Centro servizi per il volontariato di Ferrara e l'esposizione di alcuni progetti
come casi di studio .
Temi da trattare
1. Finalità e attività del progetto
2. Presentazione delle 4 strutture socie di Arci Servizio Civile (storia, attività, organizzazione)
3. Il privato sociale: leggi di riferimento, le differenze fra le strutture che lavorano nel terzo
Settore (cooperative sociale, associazioni di promozione sociale, associazioni di
volontariato)
Azione/Attività: AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE
AZIONE 1.1.2 ATTIVITA’ DI CONDIVISIONE DEGLI ACQUISTI
Modulo 2 :
Formatore/i:Anna Baldoni e Federico Tscucalas
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
24
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Argomento principale: In questo modulo i/le volontari/e potranno acquisire nuove competenze
tecniche-specialistiche riferite ai contenuti e alle mansioni definite dal progetto.
Durata: 24 ore
Temi da trattare:
1. I temi principali del portierato sociale: cosa è, come si sviluppa, a quali esigenze risponde,
descrizione della sua realizzazione a livello locale
2. Descrizione dei servizi alla comunità e analisi di esperienze significative sul territorio della
Regione Emilia Romagna e altre best practices anche a livello internazionale
3. Il welfare di comunità: Esperienze significative di tutela e valorizzazione delle reti a livello
locale
4. I vantaggi e i punti di forza del processo di acquisti solidali in Emilia Romagna e la rete dei
gruppi di acquisti solidali a Ferrara
Azione/Attività: AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE IN COLLABORAZIONE CON
ACER
Modulo 3 :
Formatore/i: Anna Baldoni / Federico Tsucalas
Argomento principale: Il portierato sociale e la progettazione partecipata
Durata: : 16 ore
Temi da trattare:
1. La partecipazione attiva nel territorio: lavoro di rete e progettazione partecipata di spazi per
ridurre il conflitto sociale
2. Organizzazione di attività di inclusione sociale attraverso il coinvolgimento della società
civile
Azione/Attività: AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE
AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE
Modulo 4 :
Formatore/i: Eris Giannella
Argomento principale: Gli strumenti di socializzazione nelle zone affette da disagio
Durata: 24 ore
Temi da trattare:
1. Gli strumenti di socializzazione, integrazione e informazione
2. Le potenzialità dei soggetti fragili: acquisizione di capacità espressive attraverso il teatro
3. La progettazione partecipata come metodologia di mediazione sociale e dei conflitti: casi di
studio portati dall'associazione Camina (Città Amiche dell'infanzia e dell'adolescenza)
FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI
Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013
“Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle
ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi
connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”.
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori
Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI)
-Laurea in Geologia
-Abilitazione alla professione di Geologo;
-Manager dell'emergenza;
-Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96
e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti,
ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia
ambientale;
-Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni;
-Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi
per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza),
che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
25
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore
e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014);
-dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci
Servizio Civile;
-dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi
di impiego indicati nel progetto.
Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D)
-Diploma di maturità scientifica
-Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro;
-Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza.
-Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva;
-Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e
sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN);
-Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su
gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la
formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test,
della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui
Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014);
-Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile;
-Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci
Servizio Civile;
-dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi
di impiego indicati nel progetto.
MODULO A
Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento,
conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si
reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e
sicurezza dei luoghi di lavoro.
DURATA: 6 ore
CONTENUTI:
- Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in
sicurezza
cos’e’,
da cosa dipende,
come può essere garantita,
come si può lavorare in sicurezza
- Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di
prevenzione e protezione
concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di
tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)
fattori di rischio
sostanze pericolose
dispositivi di protezione
segnaletica di sicurezza
riferimenti comportamentali
gestione delle emergenze
- Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza
codice penale
codice civile
costituzione
statuto dei lavoratori
normativa costituzionale
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
D.L. n. 626/1994
D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica
obbligatorio.
MODULO B
Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le
informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente
box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5.
DURATA: 2 ore
CONTENUTI:
VERRANNO TRATTATI I SEGUENTI TEMI RELATIVI AI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DI
VOLONTARI IN SCN NEL SETTORE EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE, CON
PARTICOLARE RIGUARDO ALL’AREA DI INTERVENTO INDICATA AL BOX 5
Educazione e promozione culturale
fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale
verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità
fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio,
valorizzazione di centri storici e culture locali
fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico-motorie pro inclusione, attività artistiche
ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e
prevenzione in tali situazioni
Focus sui contatti con l’utenze e servizi alla persona
modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni
gestione delle situazioni di emergenza
sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione
segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali
normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di
potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza
… e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con
riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3,
si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari
si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di
progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture
congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office,
segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi.
Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor)
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani
(piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in
occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto,
utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali
materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme
UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto
salvo quanto indicato come possibilità al box 15
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto)
Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti
extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde,
Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al
progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste
situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81),
per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto
indicato come possibilità al box 15.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con
l’OLP di progetto.
41) DURATA:
La durata complessiva della formazione specifica è di 82 ore, con un piano formativo di 14
giornate in aula per 74 ore e 8 ore da svolgersi attraverso la FAD.
La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del
monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà
erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA)
PREDISPOSTO:
Formazione Generale
Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto
nei modelli:
- Mod. S/MON
Formazione Specifica
Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede:
- momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e
follow-up con gli OLP
- note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle
schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN
- Incontri per la valutazione dell’acquisizione delle competenze indicate nel box 40 tramite
questionari di valutazione
- Valutazione del raggiungimento degli indicatori indicati nel box 7.
Data, 14 luglio 2014
Il Responsabile Legale dell’Ente/
Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente
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