Narrativa - Italiana

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Narrativa - Italiana
accademia dei concordi – biblioteca
Maggio 2013
Narrativa italiana
Camilleri, Andrea – Il tuttomio
Arianna ha trentatré anni, ma il suo temperamento è deliziosamente infantile.
Quando Giulio la incontra è conquistato da questa creatura smarrita, selvatica come
una bimba abbandonata eppure bellissima e sensuale. Arianna entra nella sua vita
con una naturalezza che lo strega e dal giorno in cui la sposa Giulio cerca di
restituirle la luce che lei gli ha portato offrendole tutto ciò che potrebbe desiderare:
anche quello che lui, a causa di un grave incidente, non può più darle. Così nella loro
routine entrano a far parte gli appuntamenti del giovedì, organizzati da Giulio in
persona: in un pied-à-terre o in una cabina sulla spiaggia gli uomini destinati a
incontrare Arianna sono tenuti a rispettare poche regole inviolabili. Nella vita di
questa coppia non ci sono segreti. Ogni tanto però Giulio è colto dalla consapevolezza
che qualcosa gli sfugge: "Tu non mi hai detto tutto di te" le sussurra mentre non
riesce a fare a meno di viziarla. Di segreti Arianna ne ha molti, e brucianti, ma quello
che custodisce più gelosamente è il "tuttomio": una tana tutta sua, ricavata in un angolo del solaio. I
giochi di Arianna e Giulio sono troppo torbidi e coinvolgenti per non farsi, con il passare del tempo,
pericolosi... Ispirato alla vicenda dei marchesi Casati Stampa, ecco un gioco raffinato e colmo di ironia,
che trascina i lettori attraverso il labirinto dell'eros, al cuore dell'amore e della perdizione, là dove - come
nel mito di Arianna - il Minotauro vive nutrendosi dei desideri più oscuri e inconfessabili .
Agnello Hornby, Simonetta – Il veleno dell’oleandro
Pedrara. La Sicilia dei Monti Iblei. Una villa perduta sotto alte pareti di roccia tra
l'occhieggiare di antiche tombe e il vorticare di corsi d'acqua carezzati dall'opulenza
degli oleandri. È qui che la famiglia Carpinteri si raduna intorno al capezzale di zia
Anna, scivolata in una svagata ma presaga demenza senile. Esistono davvero le
pietre di cui la donna vaneggia nel suo letto? Dove sono nascoste? Ma soprattutto,
qual è il nodo che lega la zia al bellissimo Bede, vero custode della proprietà e
ambiguo factotum? Come acqua nel morbido calcare i Carpinteri scavano nel
passato, cercano negli armadi, rivelano segreti - vogliono, all'unisono, verità mai
dette e ricchezze mai avute. Tra le ombre del giorno e i chiarori della notte,
emergono influenze di notabili locali, traffici con i poteri occulti, e soprattutto
passioni ingovernabili. Le voci di Mara, nipote prediletta di Anna, e di Bede ci
guidano dentro questo sinuoso labirinto di relazioni, rimozioni, memorie, fino a
scavalcare il confine della stessa morte. Simonetta Agnello Hornby mette a fuoco un
micromondo che pare allargarsi, con un brivido, a rappresentare i guasti, le
ambizioni e le ansie di liberazione dell'universo famigliare, tutto intero.
Falchi, Anna M. – L’isola delle lepri
"Antonello, mio babbo, era nato galeotto, come diceva sempre quando parlava del
suo luogo di nascita. In carcere, senza aver commesso alcun reato. Era infatti nato
all'Asinara..." Così la voce femminile di questo romanzo d'esordio inizia il racconto,
di una limpidezza sorprendente, di vicissitudini famigliari che hanno tratti antichi. In
una Sardegna selvatica e piena di luce, si consuma l'iniziazione alla vita del padre,
figlio di una guardia penitenziaria, attraverso i giochi proibiti con un detenutopastore che ha in sé qualcosa di tremendo e di epico. E si succedono, in una
trascinante, a volte fosca, a volte persino spassosa catena di storie, avventure e
sventure di sognatori e disgraziati innocenti, passioni amorose e vendette
insensate, mescolate al rumore incessante del mare, al sapore della polvere, e a
momenti di libertà "panica" in quella terra dove il sole brucia. La scrittura
accompagna le vicende come una narrazione orale riversata in prosa: una lingua di
oggi e, verrebbe da dire, di sempre, sostenuta da un occhio che guarda,
trasparente, sia i minuti, duri fatti quotidiani, sia le immagini di una storia maggiore
che corre dal Fascismo alla guerra fino agli ultimi decenni del secolo.
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Maggio 2013
Abate, Carmine – il mosaico del tempo grande
Una calda estate del nuovo millennio: nella piazza assolata di Hora, paese della
Calabria fondato secoli fa da esuli albanesi, si ferma un autobus e ne scende una
splendida ragazza bionda con un bimbo fra le braccia. Ad assistere al suo arrivo
c'è Michele, un giovane fresco di laurea che sta trascorrendo l'ultima estate al
paese, prima di emigrare al Nord. E proprio Michele presto scoprirà il segreto di
Laura Damis, la bionda sconosciuta. A guidarlo nell'indagine sul passato, a
raccontargli le vicende degli antenati albanesi, e quelle più vicine che hanno
condotto il padre di Laura, anni prima, a lasciare Hora, è Gojàri, cioè Boccadoro,
con le sue mille storie tutte vere e preziose come i tasselli del grande mosaico a
cui sta lavorando da tempo.
Priano, Claudia – Il cuore innanzitutto
"Quella è una ragazzina speciale, vedrai, un giorno lo scoprirai." Questo dice Marta
a suo marito Andrea. E Andrea, coinvolto in un evento inatteso che porterà un
cambiamento non comune nella sua vita, riconoscerà il valore di sua nipote, Nina,
che si affaccia all'età adulta, diventando una donna. Il passaggio avviene nell'arco
di un solo anno, ma non potrebbe essere più radicale e straordinario. Per sfuggire
alla sua famiglia, devastata da rancori e profonde frustrazioni, Nina si è rifugiata in
un mondo di personaggi immaginari, a cui dà vita costruendo storie a partire da
vecchie fotografie. Questo però ha dato a Nina occhi più sottili per gli altri, e
quando, per una fatale concatenazione di fatti drammatici, sarà chiamata a
dimostrarlo, non esiterà. Sarà un viaggio costellato di imprevisti, anche comici, a
darle identità e coraggio, su un pullman sgangherato e su auto di fortuna, verso un
paese, una cultura e un popolo che sono diventati l'emblema dell'"altro": i rom. In
mezzo a loro, Nina scoprirà l'umanità dei diversi, e una famiglia allargata dove
parlarsi davvero, con il cuore, oltre il muro dei pregiudizi, ritorna a essere una
possibilità concreta: la più importante, la più preziosa che abbiamo.
Stella, G. Antonio - I misteri di vai dll’Amorino
Come in un feuilleton d'altri tempi, sullo sfondo di Firenze negli anni in cui era
capitale, tra le quinte di un mondo politico affaristico e corrotto, si muovono
faccendieri e maitresse, nobildonne prussiane e monaci rinnegati, spadaccini e
ricattatori, magistrati integerrimi e giudici servili, patrioti idealisti e viscidi
voltagabbana, povere peripatetiche divorate dalla sifilide e giornalisti dalla penna
avvelenata. Intrighi, violenze, omicidi. Gian Antonio Stella riapre il giallo della
Regìa Tabacchi, "la madre di tutte le tangenti". Un romanzo che, attingendo ai
documenti originali, racconta una storia così avvincente che pare inventata e
invece è drammaticamente vera. Al centro di tutto, la storia di un uomo perbene
innamorato pazzo dell'Italia e tradito nelle sue speranze e nei suoi sogni. Un uomo
al quale finalmente viene restituito l'onore.
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Maggio 2013
Roversi, Paolo – L’ira funesta: il primo caso del maresciallo Valdes
A volte basta un niente per sconvolgere la vita di una placida cittadina di
provincia. Basta, per esempio, che l'unico farmacista, corso in ospedale dove sta
per nascere il suo primo figlio, debba tenere chiuso il negozio: niente medicine
per gli anziani e, soprattutto, niente medicine per il Gaggina, un colosso di
centotrenta chili con il carattere dell'attaccabrighe di professione. Quel giorno,
senza i suoi tranquillanti, non riesce a tenere a bada la propria ira: in sella a un
motorino scassato tenta di assaltare la stazione dei carabinieri, irrompe nel bar
della locale polisportiva, picchia un vigile che vuole fargli la multa, per poi
barricarsi in casa minacciando con una katana da samurai chiunque si avvicini. Al
Piccola Russia - così viene chiamato il borgo, dove le strade hanno tutte nomi di
"compagni" e la giunta è monocolore dal 1948 - si scatena il consueto
passaparola. "L'ennesima follia del Gaggina, state tranquilli, non farebbe male a
una mosca" assicura qualcuno. Ma quando il corpo del vecchio Giuanìn Penna,
appena tornato dall'America dopo trent'anni di assenza, viene trovato tra i campi,
trafitto proprio da una spada, la situazione prende una brutta piega. A sbrogliare la matassa sarà
chiamato il maresciallo Omar Valdes, alias "tenente Siluro", un militare tormentato e dal passato oscuro,
in un'indagine ricca di sorprese e di una travolgente ironia.
Roversi, Paolo - Niente baci alla francese
7 dicembre. La Prima della Scala di Milano viene interrotta da un blackout. Nel
buio che avvolge la città muore il sindaco. Poche ore dopo anche il primo
cittadino di Parigi viene trovato senza vita. Due cadaveri eccellenti, un'indagine
rompicapo per il vicequestore Loris Sebastiani e per Enrico Radeschi, giornalista
free lance e hacker. Computer criptati, squatter, politica e interessi economici si
intrecciano in una trama dove i colpi di scena si susseguono senza sosta. Corre
Radeschi tra Milano e Parigi sulle tracce degli assassini. Corre Radeschi per
salvare la sua vita e scoprire la verità. Paolo Roversi è nato nel 1975. Scrittore,
giornalista ed esperto di Information Technology, vive a Milano. Si è laureato in
Storia contemporanea all'Università Sophia Antipolis di Nizza. È autore di due
romanzi gialli: Blue Tango (Stampa Alternativa, 2006) e La mano sinistra del
diavolo (Mursia, 2006), vincitore del Premio Camaiore di Letteratura Gialla 2007
e finalista del premio Franco Fedeli 2007. Fondatore e direttore della rassegna
dedicata al giallo e al noir NebbiaGialla Suzzara Noir Festival, dirige il portale
MilanoNera, il lato oscuro della scrittura (www.milanonera.com), dedicato interamente alla letteratura
gialla.
Lillipois, Maristella – Una furtiva lacrima
Bianca ha ottant'anni e sta perdendo la memoria. Ha preso l'abitudine di scrivere
su un quaderno quello che accade nelle sue giornate, per essere sicura di
ricordare. Non ha altra compagnia che la sua gatta, mentre l'ennesima badante
che vive con lei è una presenza minacciosa e inquietante, che la fa soffrire. Ma
riuscirà a liberarsene presto, come è già successo con quelle che l'hanno
preceduta. Perché Bianca non sopporta di non essere più padrona in casa
propria, di dover sottostare a regole che qualcuno le ha imposto e di cui non
capisce il senso. Lei che un tempo non aveva bisogno di nessuno, che ha
cresciuto una figlia da sola (già, sua figlia: dovrebbe chiamarsi Irene, le sembra
di ricordare) e ha mandato avanti con successo e passione la sua merceria. Ma
la memoria le tende trappole continue: alcuni ricordi sembrano scivolare via
come acqua tra le pietre, altri invece non smettono di ossessionarla, e le
pongono domande a cui non sa, o forse, in fondo, non vuole rispondere: cosa è
accaduto alla sorella Olga? E al marito Bruno, misteriosamente ucciso una notte
di oltre quarant'anni prima? E perché sua figlia non vive più con lei? Realtà,
sogno e fantasia sembrano mescolarsi continuamente. Finché anche le verità più
nascoste riemergono dal passato, insieme a una notte che neanche la luna ha voluto rendere meno nera.
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Maggio 2013
Tarditi, Maria – La venturina
Siamo negli anni a cavallo tra le due guerre, in un piccolo paese di campagna
delle Langhe. Gemma, venturina o, più prosaicamente figlia di NN, viene
salvata dalla crudeltà di una famiglia adottiva che l'aveva accolta solo per
incassare l'assegno postadozione da Pietrino, un contadino benestante e
onesto proprietario di un podere chiamato la Torretta. La piccola Gemma
troverà alla Torretta affetto e sostegno, e da lì inizierà il proprio percorso di
formazione, accompagnata dagli sberleffi di alcuni compagni di classe e
dall'amicizia di Lina, bambina povera e poco brillante negli studi. Lo scoppio
della seconda guerra mondiale non tarderà però a distruggere l'idillio. Alla
Torretta, come ovunque, si dovranno affrontare disagi, lutti e l'ansia delle sere
passate ad ascoltare la radio in attesa di notizie dai fronti. Gemma nel
frattempo si trova a Mondovì, dove frequenta le scuole medie per poi un
giorno iscriversi alle magistrali. Li c'è anche Nino, figlio di Pietrino e quindi suo
fratellastro, che studia da geometra. L'amicizia tra i due si consolida e si
approfondisce, con le prime confidenze adolescenziali e la scoperta del mondo.
Ma Gemma non sa che le sue origini di trovatella non saranno mai cancellate
totalmente, e che nella società chiusa e moralista del tempo ogni progetto di redenzione è destinato a
fallire, rovinosamente e tragicamente.
Enia, Davide – Così in terra
Davidù sale sul ring per la prima volta a nove anni. Cresciuto senza un padre - il
Paladino, pugile fenomenale, morto poco prima della sua nascita - in una Palermo
sporca, violenta e luminosa, sotto la protezione del gigantesco zio Umbertino e
dell'enigmatico nonno Rosario, ci racconta cinquant'anni di storia, dal '42 al '92,
accompagnato da una schiera di personaggi memorabili: il compagno di giochi
Gerruso, il Maestro di boxe Franco, la madre discreta e premurosa, il tenente
D'Arpa, la saggia nonna Provvidenza, compare Randazzo, Nina dalla "bocca di
gelso" e altri ancora. Le loro storie, comiche e tragiche, scivolano le une nelle
pieghe delle altre, componendo il ritratto di una famiglia, di una città, di un
mondo in battaglia, pieno di grazia e ferocia.
Furno, Giuseppe – Vetro
Venezia, 1569. Mentre la Serenissima Repubblica si sta preparando a un
sanguinoso conflitto con l'Impero Ottomano e l'Inquisizione brucia migliaia di
libri, l'esplosione dell'Arsenale illumina la notte, ed è violentissima. Intere
contrade vengono rase al suolo, lasciando morti e feriti. Tra i soccorritori c'è
Andrea Loredan, secondogenito del Doge e avvocato de' Prigioni, che si
destreggia in uno scenario di devastazione e sofferenza destinato a cambiargli
la vita. Nel frattempo, un vecchio nuota fra le fiamme che ardono sulla
superficie della laguna: ha una missione da compiere in nome di chi ha amato.
Riesce a salvarsi, solo per essere subito arrestato dalle milizie veneziane. Dice
di essere un mercante turco di tappeti, ma lui e un ragazzo di nome Gabriele
vengono gettati nelle Serenissime prigioni. Le accuse sono di inusitata gravità e
la bellissima madre di Gabriele implora Andrea di assumere la difesa del figlio.
Per difendere i due imputati, il giovane Loredan si trova invischiato in una serie
di misteriose morti nel monastero della Celestia e incappa in un oscuro
messaggio cifrato: la sua città, la città dei maestri vetrai, la città ella libera
stampa e della cultura, rischia di cambiare per sempre volto. In un rocambolesco intrigo, che lo conduce
fino a Lepanto, nel cuore del conflitto che vede ontrapposte le armate navali della Croce della Mezzaluna,
l'avventura di Andrea diventa un'appassionata, epica e travolgente battaglia in nome della libertà.
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Maggio 2013
Dandini, Serena – Ferite a morte
"Ferite a morte nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio. Ho
letto decine di storie vere e ho immaginato un paradiso popolato da queste
donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate,
ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole
assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza.
Così mi sono chiesta: 'E se le vittime potessero parlare?' Volevo che fossero
libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare
luce e colore ai loro opachi fantasmi. Desideravo farle rinascere con la libertà
della scrittura e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, con
sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l'ironia, l'ingenuità e la
forza sbiadite nei necrologi ufficiali. Donne ancora piene di vita, insomma.
'Ferite a morte' vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco
ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo
a salvarsi. Ma non mi sono fermata al racconto e, con l'aiuto di Maura Misiti che
ha approfondito l'argomento come ricercatrice al CNR, ho provato anche a ricostruire le radici di questa
violenza. Come illustrano le schede nella seconda parte del libro, i dati sono inequivocabili: l'Italia è
presente e in buona posizione nella triste classifica dei femminicidi con una paurosa cadenza matematica,
il massacro conta una vittima ogni due, tre giorni." (Serena Dandini)