Il blocco intestinale non è una Sindrome da

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Il blocco intestinale non è una Sindrome da
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Il blocco intestinale non è una Sindrome da Carenza di MOTILEX!!!
OPZIONI GESTIONALI E TERAPEUTICHE PER IL TRATTAMENTO DELLA STASI GASTROENTERICA NEL CONIGLIO
Adattato dagli atti della relazione: ?Opzioni gestionali e terapeutiche per il trattamento della stasi gastroenterica nel coniglio. 65°
Congresso Internazionale Multisala SCIVAC,
SINDROME DA STASI GASTROENTERICA
La sindrome da stasi gastroenterica è una delle entità cliniche più frequenti nel coniglio da compagnia. Primariamente consiste in un
rallentamento del transito gastroenterico di vario grado fino alla stasi completa che si manifesta con mancata emissione di feci ed
anoressia. Le cause sono varie così come le manifestazioni cliniche.
Verranno prese in considerazione ed analizzate le opzioni gestionali e terapeutiche per il trattamento di questa sindrome tenendo
conto della bibliografia, dei protocolli ?classici? e delle osservazioni aneddotiche e personali di professionisti che si occupano
regolarmente di medicina e chirurgia del coniglio da compagnia.
La stasi gastroenterica può essere definita come un disordine acquisito della motilità gastrointestinale. La motilità subisce un
rallentamento che nelle forme più gravi arriva alla stasi o ileo completo.
Dal punto di vista eziologico può essere classificata in primaria e secondaria.
Primaria: causata alterazione della funzionalità dei neuroni mioenterici o della muscolatura liscia gastrica.
Secondaria: causata e favorita da molteplici fattori
Dieta
Stress emozionali
Fattori stressanti vari
Fattori algici (anoressia e stress)
Mancanza di esercizio
Dismicrobismo/Enterotossiemia (causa ed effetto) secondario a
Antibiotico terapia
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Eccesso di carboidrati
Stasi ciecale
Patologie (stress, dolore)
o Patologie gastrointestinali
o Patologie dentali
o Patologie uterine
o Patologie renali
o Varie
Anestesia
Aderenze postchirurgiche
Algia postchirurgica
Ostruzione/Occlusione gastroenterica
FATTORI DIETETICI
Carenza di fibra lunga
provoca
Riduzione stimolo meccanico distensivo del colon
Aumento di butirrati e proprionati a scapito degli acetati nel cieco
Questo comporta una compromissione della motilità intestinale
Eccesso di carboidrati
provoca
o Inibizione secrezione motilina, ormone prodotto dalle cellule enterocromaffini del duodeno e del digiuno, che favorisce la
peristalsi stimolando la muscolatura gastroenterica
o Aumento produzione acidi grassi volatili, diminuzione pH ciecale, dismicrobismo: inibizione normale flora, proliferazione
Clostridi (C. spiriforme) ed E. coli. Questi patogeni determinano produzione di gas e tossine che vengono assorbite. Il che porta a
tossicosi endogena e ipomotilità (enterotossiemia) e stasi intestinale causata dal meteorismo. Il meteorismo inoltre provoca dolore
che aggrava ulteriormente il quadro.
FATTORI STRESSANTI
La secrezione di motilina può essere ridotta anche dall'aumento di catecolamine che si può verificare in seguito ad un evento
stressante.
Gli eventi stressanti causali possono essere di vario tipo:
Stress emozionali
Cambio di ambiente
Introduzione di un nuovo coniglio o altro animale in casa
Perdita di un compagno
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Presenza di coniglio dominante
Arrivo di persone estranee in casa
Rumori eccessivi e/o improvvisi
Degenza
Stress algici (dolore)
Patologie dolorose
Traumi
Stress termici: temperatura ambiente troppo calda o troppo fredda
La terapia dovrà essere indirizzata sia alle entità causali e favorenti la sindrome, ma anche e soprattutto a contrastare i sintomi e le
conseguenze che di per sé aggravano la situazione e sono potenzialmente letali.
Conigli anoressici vanno sempre trattati il prima possibile e questa è un'informazione che va data al proprietario già in prima visita e
tutte le volte che se ne presenta l'occasione. Conigli che non si alimentano da più di 3 giorni vanno sempre considerati come
emergenza.
Fluidotetrapia
Alimentazione
o Correzione degli errori dietetici
o Valutazione a seconda della dieta attuale
o Valutazione a seconda della reale possibilità di masticazione
o Gestione dietetica
o Alimentazione assistita
o Alimentazione forzata (sonda naso-gastrica)
o Formule per erbivori
o Formule per nutrizione enterale umana
Raggiungimento e mantenimento della normotermia
Terapia farmacologica
o Analgesia
o Procinetici
o Antimeteorici
o Complesso vit B
o Colestiramina
o Antibiotici
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o Probiotici
o Antiacidi
o Buscopan
Gestione ambientale (ambiente caldo e tranquillo)
Esercizio fisico
Chirurgia
Le varie opzioni terapeutiche vanno usate a seconda dello stadio e delle caratteristiche cliniche in cui si manifesta la sindrome in un
determinato soggetto.
I capisaldi della terapia comunque consistono in:
Idratazione
Apporto calorico
Raggiungimento e mantenimento della normotermia
Per razionalizzare l'argomento possiamo eseguire una stadiazione a livelli di gravità:
Livello 1 : lieve
Livello 2: moderata
Livello 3: alta
Ad ogni livello di gravità corrisponderà un piano terapeutico che utilizzerà una combinazione delle opzioni elencate, tale
combinazione verrà adattata con il passaggio da un livello all'altro sia in peggioramento che in miglioramento.
Nelle forme lievi e moderate in genere si cerca di aggredire da subito anche la causa se riconosciuta.
Nelle forme gravi, potenzialmente letali, si cerca di controllare dapprima i sintomi e le conseguenze della stasi, contemporaneamente
viene intrapreso un iter diagnostico e quando trovata la causa si decide se e come cominciare il piano terapeutico.
Non esiste un'unica terapia o protocollo. Le varie opzioni terapeutiche e gestionali vanno gestite, attuate ed integrate tra loro tenendo
conto principalmente dell'evoluzione clinica di radiografie seriali e del passaggio da un livello di gravità all'altro.
In genere i tempi sono lunghi e le terapie vanno continuate almeno fino a normalizzazione completa dell'alimentazione e della
defecazione.
Gravità LIEVE
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TERAPIA
ANAMNESI
Appetito e preferenze alimentari
Moderatamente diminuito
Predilezione verso le verdure se rientrano nella dieta
Continua a mangiare fieno
A volte preferenza per il fieno
Possibile riduzione o mancata assunzione indifferenza di pellet o mangime
Possibile dieta non corretta
Correzione dieta: aumento fibra lunga
Alimentazione fieno e verdure o solo fieno
Preferire erbe selvatiche
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Se dieta corretta considerare:
Stasi emozionale
Patologie
Causale
Smette di mangiare fieno
Possibile patologia dentale
Analgesia e valutazione correzione problema dentale
Feci
Normali
Anormali
Ridotte in numero
Piccole
Saltuariamente molli
Correzione dieta: aumento fibra lunga
Comportamento e Attività
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Normale e vivace
Tende a nascondersi
Tranquillo, ?non a posto?
Urine
Volume e colore normali
Possono avere una colorazione marrone
CLINICA
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Idratazione
Apparentemente normale
Leggermente disidratato
Idratazione PO o SC
Cardiovascolare
Mucose normali
Orecchie calde
Temperatura corporea
38,3 ? 40 °C
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Palpazione addominale
Addome non teso
Contenuto fluido o pastoso in stomaco e intestino
Possibile moderata reazione algica alla palpazione
FANS
Dolore addominale
Leggermente dolente
FANS
Rumori intestinali
Normali o aumentati
RX
Tratto gastroenterico pieno di cibo
Possibile aumento gas
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Aumento moderato stomaco
Segni di patologie
TRATTAMENTO
A casa
Sintomatica
Alimentazione:
Aumento fibra lunga
Solo fieno e acqua. (se si escludono problemi dentali)
Eventualmente graminacee fresche ed altre piante selvatiche.
Correzione dieta in caso di errori dietetici; introduzione graduale alimenti freschi se non abituato
Fluidi per via orale e sottocutanea
FANS (in caso di dolore)
Incoraggiare l'esercizio fisico
Procinetici (se gestione dieta e fluidoterapia non funziona)
Vitamine del gruppo B per via iniettabile
Causale
Correzione dieta graduale
Gestione patologia dentale (analgesia ed appena possibile regolazione)
Terapia causale patologie
Eliminazione fonti di stress
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Gravità MEDIA
Da tenere sotto osservazione
TERAPIA
ANAMNESI
Appetito e preferenze alimentari
Mangia molto poco
Rifiuta anche quasi tutte le verdure e i premi
Alimentazione assistita
Feci
Da poche a nessuna: piccole e malformate
Assenza di feci da 24 ore
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Comportamento e Attività
Depresso
Non si muove molto
Non si pulisce
Urine
Volume diminuito
Odore forte
Colorazione marrone
pH alcalino
CLINICA
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Idratazione
Disidratazione media
Fluidoterapia SC
Cardiovascolare
Mucose ancora normali e orecchie ancora calde
Temperatura corporea
<38,3°C (o >40°C)
Palpazione addominale
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Addome dolente, può essere teso, meteorico
La tensione può rendere difficile la palpazione
Antimeteorici
Dolore addominale
Dolore moderato e tentativi di sottrarsi
FANS possono eliminare il dolore
Antimeteorici
Rumori intestinali
Diminuiti o assenti
TRATTAMENTO
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A casa sotto stretta osservazione e comunicazione giornaliera
Evitare gli stress
Fludoterapia PO o SC
Alimentazione assistita con siringa fino a ripresa della alimentazione spontanea
Stimolare il prima possibile l'alimentazione spontanea
Procinetici intestinali
Analgesici
Antimeteorici
Probiotici
Vit B
Antibiotici (?)
Stimolare l'esercizio fisico
Eliminare le fonti di stress
Gravità ALTA
Ospedalizzazione
Terapia
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Appetito e preferenze alimentari
Rifiuta tutto
Idratazione
Alimentazione assistita-forzata
Feci
Nessun pellet fecale da giorni
Diarrea
Diarrea mucoide
Perineo imbrattato
Idratazione
Alimentazione assistita-forzata
Colestriramina?
Antibiotici
Comportamento e Attività
Riluttante al movimento
Debole
Apatico
Testa tenuta bassa
Decubito sternale
Non reagisce
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Urine
Volume diminuito
Odore forte
pH acido
Trasparenti
CLINICA
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Temperatura corporea
<37,8°C (o >41°C)
Ristabilire la normotermia
Idratazione
Disidratazione marcata
Cardiovascolare
Shock ipovolemico
Ipotensione
Bradicardia
Mucose pallide
Orecchie fredde
Polso debole
Palpazione addominale
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Addome teso
Stomaco e cieco timpanici
Dolore addominale
Intenso
Generalizzato
Addome duro, coniglio in decubito sternale, riluttante al movimento
Oppiacei e FANS raccomandati
Rumori intestinali
Nessun suono intestinale
Trattamento
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Ospedalizzazione
Ambiente caldo e tranquillo
Riscaldamento e controllo della normotermia
Inizialmente fluidi per via EV, SC a seguire
Sondino nasogastrico o alimentazione assistita (a seconda della gravità)
Analgesici (oppiacei e FANS)
Procinetici intestinali se non c'è ostruzione
Antimeteorici
Antibiotici
Probiotici
Vit B
Decompressione gastrica con sonda
Chirurgia
Nelle forme gravi a rapida insorgenza la causa può essere un'occlusione a livello pilorico. Se viene diagnosticata un'occlusione
completa l'unica soluzione è la chirurgia (gastrotomia). Se sembra NON esserci ostruzione completa dapprima si stabilizza il
paziente (normotermia, idratazione, pressione, correzione acidosi, decompressione gastrica), e lo si monitorizza continuamente (RX
seriali, pressione, temperatura?). Se dopo un'ora l'RX di controllo mostra passaggio di alimento o gas (non occlusione totale) si
somministrano procinetici parenterali, se non c'è miglioramento si interviene chirurgicamente.
OPZIONI TERAPEUTICHE
CAPISALDI DELLA TERAPIA
Raggiungimento e mantenimento della Normotermia
Fluidoterapia
Apporto calorico
Raggiungimento e mantenimento Normotermia
La prima cosa da fare in un coniglio con stasi grave che in genere è in stato di shock è il riscaldamento per raggiungere e mantenere
la corretta temperatura corporea.
Lo shock in questi animali è di solito decompensatorio e si manifesta con:
ipotermia grave (<36,6°C)
bradicardia
ipotensione(<90)
polso debole o non palpabile
profonda depressione
le mucose sono grigie o bianche
il riempimento capillare non è apprezzabile
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La bradicardia ed il ridotto output cardiaco contribuiscono all'ipotermia e l'ipotermia accentua la bradicardia.
L'ipotermia molto probabilmente gioca un ruolo significativo nella scarsa capacità compensatoria all'ipovolemia e rende difficile
procedere ad una adeguata terapia fluida senza causare edema polmonare.
La temperatura durante la fase di ricaldamento deve essere monitorata frequentemente per evitare l'ipertermia e per valutare il
risultato.
Per pazienti con ipotermia da moderata a severa, il riscaldamento può essere fatto con bottiglie d'acqua calda, termofori, incubatrici
o dispositivi ad aria calda forzata.
Fluidoterapia
La somministrazione parenterale ed orale di fluidi è essenziale nel trattamento della stasi gastrointestinale del coniglio e ne
costituisce uno dei capisaldi.
La somministrazione orale aiuta a reidratare il contenuto gastrico compattato.
Conigli con quadro clinico lieve o moderato possono rispondere bene alla sola somministrazione orale o sottocutanea di fluidi,
accompagnata da aumento della fibra lunga nella dieta.
Durante la gestione della stasi l'assunzione orale di fluidi deve sempre essere incoraggiata utilizzando acqua fresca, acqua insaporita
con succhi di frutta, infusi di fieno ed eventualmente bagnando i vegetali.
Pazienti con quadro clinico più grave richiedono somministrazione endovenosa o intraossea possibilmente continua in pompa da
infusione per evitare somministrazioni troppo rapide particolarmente pericolose in questi pazienti.
Possono essere utilizzate soluzioni elettrolitiche bilanciate come Ringer lattato.
La somministrazione di colloidi va considerata in caso di ipoproteinemia o in caso di ipotensione se i cristalloidi non riescono a
ripristinare i normali valori pressori (90-120 mm Hg).
Gestione dietetica
Conigli anoressici vanno sempre trattati il prima possibile e questa è un'informazione che va data al proprietario già in prima visita e
tutte le volte che se ne presenta l'occasione. Conigli che non si alimentano da più di 3 giorni vanno sempre considerati come
emergenza
L'assunzione di cibo deve sempre essere garantita in tutti gli stadi della stasi gastroenterica.
Bisogna da subito cercare di stimolare l'assunzione spontanea, nel caso sia ridotta o assente. L'assunzione di cibo deve comunque
continuare durante il trattamento. La mancata introduzione di cibo aggrava l'ipomotilità e favorisce il dismicrobismo intestinale. Il
digiuno inoltre può indurre rapidamente lipidosi epatica, e questo processo metabolico una volta avviato è difficilmente reversibile.
Quindi in caso di mancata assunzione di cibo si dovrà ricorrere all'alimentazione assistita e forzata.
Nelle forme lievi in cui vi è una diminuzione di appetito ed eventualmente una variazione delle preferenze alimentari bisognerà da
subito valutare se la causa è dietetica, patologica o da stress emozionale.
La prima cosa da valutare è la possibilità di patologia dentale, la diminuzione di assunzione di fieno può e in genere significa, una
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difficoltà oggettiva a masticare.
Se la visita conferma la patologia dentale, considerato che la situazione clinica è lieve si penserà il prima possibile ad intervenire
sulla causa.
L'anamnesi e la visita clinica possono orientare il sospetto verso le cause dietetiche, in questo caso può essere sufficiente una
corretta gestione dietetica, accompagnata da una corretta idratazione ed eventualmente, a seconda del caso dall'uso di procinetici ed
analgesici.
Se il soggetto mangia il fieno, si lascerà a disposizione esclusivamente quest'ultimo ed acqua e se è abituato all'alimento fresco erbe
selvatiche, preferibilmente graminacee.
Bisogna cercare sempre di indurre il coniglio ad alimentarsi volontariamente di alimenti ricchi di fibra; vanno sempre lasciati a
disposizione fieno, erbe selvatiche e verdure fresche se il soggetto è già abituato agli alimenti freschi. Per favorire l'idratazione le
erbe e le verdure fresche possono essere inumidite.
Il supporto dietetico assistito o forzato dovrebbe essere preso in considerazione quando vi è una perdita acuta di peso del 10% o
cronica del 20%.
In caso di perdita di peso eccessiva e di rifiuto di assunzione di cibo si ricorrerà alla alimentazione assistita. Possono essere utilizzate
formulazioni specifiche per erbivori eventualmente mescolate a succhi di frutta. Oppure pellet di buona qualità miscelati e frullati
assieme a verdure, omogeneizzati alle verdure, succhi di frutta ed acqua.
I volumi consigliati sono 10-15 mL/kg q 6-8 ore, ma si possono utilizzare volumi maggiori ed a maggiore frequenza se vengono
accettati dal paziente senza eccessivo stress.
Se l'alimentazione assistita non viene accettata e non si riesce a somministrare una quantità efficace si ricorrerà all' alimentazione
forzata mediante sondino naso gastrico.
Inserimento sondino nasogastrico
In certi casi si può considerare una procedura ?salva vita?. Consiste nell'inserimento di un sondino attraverso una narice fino allo
stomaco per la somministrazione di alimenti in forma liquida o semiliquida.
Viene di solito mantenuto solo per 2-3 giorni perché è solo una procedura d'emergenza per evitare il digiuno completo, ma non
permettendo la somministrazione di fibra lunga non aiuta a ?rimettere in moto? l'apparato gastroenterico.
Correzione della dieta
Il prima possibile la dieta va corretta, tenendo conto per la tempistica della dieta precedente e della oggettiva possibilità di masticare
il fieno. Un coniglio con tavole molari gravemente alterate non riesce a masticare il fieno. In caso di errori dietetici gravi, come la
somministrazione di mangimi misto semi senza verdure, il cambio dietetico deve essere molto graduale e si continuerà almeno
inizialmente a somministrare la vecchia dieta perché bisogna comunque che il coniglio continui a mangiare.
Esercizio fisico
Se il paziente non è particolarmente debilitato si dovrebbe incoraggiare l'esercizio fisico per almeno 10-15 minuti ogni 6-8 ore per
stimolare la motilità gastroenterica.
Massaggio Addominale
Nelle forme con meteorismo, sembra che alcuni soggetti traggano beneficio da un massaggio addominale. L'animale viene tenuto in
braccio in decubito sternale avvolgendolo con un braccio, e tenendo il posteriore leggermente sollevato rispetto alla testa, con l'altra
mano si comincia delicatamente e lentamente ad ?impastare? l'addome aumentando gradatamente l'intensità (non la velocità)
facendo attenzione a segnali di dolore ed irrequietezza (nel qual caso ci si interrompe). Questa metodica dovrebbe favorire la
progressione del gas e la frammentazione delle grosse bolle in bolle più piccole, diminuendo quindi la pressione sui segmenti
intestinali.
Terapia farmacologica
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In linea di massima in pazienti con motilità gravemente compromessa se possibile preferire la via di somministrazione parenterale,
perché le medicazioni introdotte via orale potrebbero non essere adeguatamente assorbite.
Analgesia
Il dolore può causare o aggravare l'ipomotilità gastroenterica sia inducendo anoressia sia riducendo la secrezione di motilina
aumentando la secrezione di catecolamine.
L'utilizzo di antidolorifici è imperativo, una volta alleviato il dolore ed equilibrato lo stato di idratazione il coniglio potrebbe
cominciare a muoversi ed a mangiare (possibilmente il fieno o l'erba), stimolando la motilità gastrointestinale.
Farmaci più comunemente usati:
FANS: Meloxicam, Carprofen, Ketoprofene
I FANS vanno usati con cautela se si sospetta compromissione renale o possibilità di ulcerazione gastrica.
OPPIOIDI: Buprenorfina, Butorfanolo
Gli oppiodi sono potenzialmente causali di rallentamento intestinale, l'utilizzo ai dosaggi minimi-medi non da problemi. La morfina
ed il fentanile sono controindicati perché a grosso rischio di ileo.
Durante le chirurgie bisogna prestare sempre particolare attenzione all'analgesia (analgesia multimodale) anche per evitare la
possibilità di ipomotilità postchirurgica.
Procinetici
L'uso di procinetici dovrebbe stimolare la peristalsi e favorire il transito intestinale. Utili soprattutto per favorire lo svuotamento
gastrico. I farmaco più usato è il Clebopride. Altri farmaci utilizzati sono Trimebutina maleato e Metoclopramide. Sono
controindicati in caso di sospetto di ostruzione intestinale.
La Clebopride favorirebbe lo svuotamento gastrico ed dovrebbe accelerare il transito intestinale, in particolare dovrebbe stimolare le
contrazioni gastriche, rilassare lo sfintere pilorico ed aumentare la peristalsi di duodeno e digiuno.
La reale efficacia della Metoclopramide nel coniglio, soprattutto in seguito di somministrazione orale è messa in dubbio da alcuni
autori.
La Ranitidina ha sia azione procinetica intestinale che inibitoria della secrezione gastrica per l'azione H2 antagonista.
La somministrazione orale è in genere riservato alle forme di gravità media o nelle stasi in miglioramento per la terapia a casa.
La somministrazione parenterale può essere utilizzata in tutte le forme ma è soprattutto indicata per le forme gravi, la terapia in
ospedalizzazione e per la terapia postchirurgica.
Antimeteorici
Il meteorismo intestinale provoca dolore e dilatazione delle pareti aggravando così l'ipomotilità.
Simeticone: sembrerebbe utile in caso di meteorismo schiumoso. Abbassa la tensione superficiale permettendo alle bolle di confluire
e formare gas libero, che dovrebbe essere eliminato più facilmente.
Antibioticoterapia
L'utilizzo degli antibiotici, soprattutto via orale è controversa. Anche usando antibiotici ?sicuri? c'è il pericolo di favorire o
addirittura causare dismicrobismo, soprattutto in condizioni gastroenteriche non ottimali.
In linea di massima è consigliata se si sospetta una patologia infettiva sottostante o una proliferazione di clostridi e coliformi.
La stasi gastroenterica, in particolare del cieco, indipendentemente dalla causa, provoca una situazione che favorisce la disbiosi che
provoca proliferazione di batteri patogeni in particolare clostridi e quindi endotossiemia, meteorismo e aggravamento della stasi.
Questa situazione è più probabile in conigli anorettici da più giorni.
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L'antibiotico terapia è indicata soprattutto in pazienti con diarrea, citologia fecale anormale e sangue nelle feci (che indicano lesione
della mucosa intestinale).
L'antibiotico di scelta dovrebbe agire su G- ed anaerobi. In genere si utilizzano antibiotici ad ampio spettro come trimetoprim-sulfa e
fluorochinoloni. Se si sospetta una crescita eccessiva di clostridi si può utilizzare metronidazolo.
Trimethoprim-Sulfa
Enrofloxacina
Marbofloxacina
Azitromicina
Metronidazolo
Per contrastare l'endotossiemia causata dai clostridi intestinali che può essere favorita dal rallentamento intestinale causato
dall'anestesia sembra sia utile la somministrazione EV o IO di fluidi e antibiotici per diversi giorni nel periodo peri e post operatorio.
Probiotici
I fermenti intestinali vengono spesso utilizzati in corso di patologie gastrointestinali nel coniglio, soprattutto se si sopetta una
componente dismicrobica, ma la loro reale efficacia non è dimostrata. I dubbi riguardano soprattutto la loro sopravvivenza
nell'ambiente gastrico acido ed il fatto che i lattobacilli non fanno parte della flora intestinale del coniglio e non avrebbero capacità
adesive, cosa che ne preverrebbe la colonizzazione intestinale.
Alcuni hanno buoni risultati con fermenti per cani e gatti protetti da microincapsulatura DNR Enteromicro ®.
Viene suggerito l'utilizzo di ciecotrofo di conigli sani, somministrato intero perché i pellet di ciecotrofo sono avvolti da una pellicola
di muco che protegge gli enterobatteri contenuti al loro interno dagli acidi gastrici.
Alcuni autori suggeriscono anche l'utilizzo di pellet fecali mescolati a formule per l'alimentazione assistita e somministrati per bocca
o sciolti in soluzione fisiologica tiepida e somministrati via enema.
Colestiramina
La Colestiramina è una resina a scambio ionico, la sua funzione è quella di legare le enterotossine prodotte dai clostridi. Ridurrebbe
la mortalità in caso di enterotossiemie da terapia antibiotica inappropriata, viene da alcuni consigliata in qualsiasi sospetto di
dimicrobismo con possibile crescita eccessiva di clostridi. Può causare costipazione soprattutto se non viene curata adeguatamente
l'idratazione.
Complesso vitaminico B
terapia di supporto per stimolazione appetito e per contrastare la lipidosi epatica, da considerare sempre in corso di anoressia.
Antiacidi
Indicati in caso di sospetto di lesioni o ulcere gastriche (ad esempio se presenti tricobezoari).
Cimetidina
Ranitidina
Buscopan
In genere viene controindicato perché l'azione antispasmodica potrebbe aggravare l'ipomotilità. Viene consigliato nelle coliche renali
(stasi da dolore) e dopo gli interventi di gastrotomia.
Lubrificanti intestinali
Non sono di alcuna utilità; non servono a far avanzare eventuali tricobezoari e non servono a contrastare nessuno dei fattori
predisponenti o causali della sindrome. Sono anzi controindicati perché avvolgono la massa alimentare compattata di un film oleoso
che ne ostacola la reidratazione, che è invece uno degli obiettivi che dobbiamo prefiggerci con la terapia.
Enzimi proteolitici
Spesso viene suggerito l'utilizzo di enzimi pancreatici o la somministrazione di succo fresco d'ananas o papaya (enzima papaina) per
sciogliere i tricobezoari. A parte il fatto che i tricobezoari non sono la causa della stasi ma una conseguenza, la cheratina non viene
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intaccata da questi enzimi che al limite possono sciogliere la componente mucipara dei tricobezoari. In ogni caso queste sostanze se
usate, vanno impiegate con precauzione perché possono esacerbare lesioni mucosali. Inoltre non fanno nulla per contrastare la stasi
che è la causa della formazione dei tricobezoari, a parte per quanto riguarda i succhi ad idratare.
Decompressione gastrica
La dilatazione gastrica può provocare delle ripercussioni potenzialmente letali. Nella fase di stabilizzazione del paziente può essere
necessario decomprimere, svuotandolo, lo stomaco mediante una sonda orogastrica.
Chirurgia
Nella maggior parte dei casi la chirurgia non è necessaria; indicata in caso di ostruzione pilorica e stasi gastrica acuta o se si sospetta
un processo necrotico o ischemico a carico della parete intestinale per azione compressiva e/o abrasiva in caso di ostruzione
intestinale(es corpo estraneo) . In questo caso la chirurgia è l'unica alternativa nonostante la prognosi sia spesso infausta.
Alessandro Bellese Dr. Med. Vet. (c)
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