39.09 Citt del Messico
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39.09 Città del Messico 20-07-2006 14:37 Pagina 272 LA POLEMICA/DOSSIER Forum alternativo di Città del Messico* DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI MOVIMENTI IN DIFESA DELL’ACQUA (19 marzo 2006) D al 14 al 19 marzo, noi, esseri umani con una visione integrale della vita, attivisti di movimenti sociali, ONG e reti che lottano in tutto il mondo per la difesa dell’acqua, del territorio e dei beni comuni, abbiamo condiviso idee, preoccupazioni, lotte e proposte. Allo stesso tempo ci siamo resi conto di come le esperienze di lotta hanno cambiato la realtà frenando il processo di privatizzazione dell’acqua. Non siamo più in fase difensiva, ora siamo capaci di promuovere proposte concrete che sono già in cammino in ogni parte del mondo. A partire dallo spirito di Caracas, che ha riunito moltissime organizzazioni del mondo intorno alla difesa dell’acqua, ora nella nostra storia e nei nostri cuori portiamo le lotte di La Parota, La Laguna, Xoxocotla, Acuitlapilco 1 e di molti altri territori del Messico e del pianeta. L’impegno e l’umanità di tutti * La Dichiarazione congiunta dei movimenti in difesa dell’acqua conclude il Forum alternativo convocato a Città del Messico in opposizione al IV Forum mondiale dell’acqua (16-22 marzo), indetto dal Consiglio mondiale dell’acqua, una organizzazione internazionale, al di fuori dell’ONU, completamente subalterna alle grandi multinazionali private dell’acqua, della quale la Dichiarazione contesta la legittimità (NdR). 1 A La Parota (Messico) dal 2003 al 2006 si è svolta una durissima lotta (con morti, feriti e incarcerati) dei contadini conto la costruzione di una diga e di un complesso idroelettrico che, per assicurare acqua alle zone urbane del Messico, e soprattutto al centro turistico di Acapulco, avrebbe sommerso 37.000 ettari di buona terra e impoverito e disperso 47 comunità contadine. A La Laguna, nell’area semidesertica di Chacahua, dal 2003 è in corso una vertenza tra le comunità contadine, i grandi proprietari agrari e il governo federale sulla decisione di costruire due dighe sul fiume Aguanaval, che danneggerebbero la ricarica della falda acquifera principale da cui si preleva l'ac- Q U A L E S T A T O 272 39.09 Città del Messico 20-07-2006 14:37 Pagina 273 DOSSIER coloro che hanno organizzato questo Forum sono già un successo per la costruzione del nostro movimento. Per tutto questo e in continuità con i precedenti incontri tenutisi durante i Forum sociali mondiali, noi movimenti che lottano per il diritto all’acqua all’interno di una visione ecosistemica e integrale e contro la sua mercificazione in tutti i settori (domestico, agricolo ed industriale) confluiamo in una piattaforma di azione comune, a partire dai problemi di ogni singolo territorio e in funzione di una strategia globale. Considerando che l’acqua, in tutte le sue forme, è un bene comune e l’accesso ad essa è un diritto fondamentale e inalienabile; l’acqua è patrimonio delle comunità, dei popoli e dell'umanità, elemento costitutivo della vita del nostro pianeta; l’acqua non è merce, per questo ci opponiamo a tutte le forme di privatizzazione, compresa le partnerships pubblico-privato, che hanno dimostrato il loro totale fallimento in tutto il pianeta. La gestione e il controllo devono rimanere nell’ambito pubblico, sociale, comunitario, partecipativo, con equità e senza fine di lucro. È obbligo di tutte le istituzioni pubbliche locali, nazionali e internazionali garantire queste condizioni, dalla pianificazione del processo al controllo finale. Bisogna garantire la solidarietà tra le generazioni presenti e future, per questo respingiamo questo modello sviluppista, neoqua per consumo umano nella regione, costringendo a estrarla da strati sempre più profondi ricchi di sali, inclusi quelli dell’arsenico. L’acqua diventa così una fonte di avvelenamento. Xoxocotla è uno dei centri maggiori della lotta di comuneros, i contadini, donne, ecologisti, coloni e attivisti sociali nella difesa di terra, boschi, scuole, usi e costumi e di altri diritti civili contro l’appropriazione dei beni comuni da parte dei caciques, grandi agrari e allevatori, sostenuti dalla dura repressione del governo centrale. La laguna di Acuitlapilco è a rischio di estinzione non solo per la deviazione degli affluenti e il prelievo delle acque di falda per usi agricoli estensivi, ma soprattutto per il programma di urbanizzazione ad opera della società spagnola Nireo (NdR). Q U A L E S T A T O 273 39.09 Città del Messico 20-07-2006 14:37 Pagina 274 LA POLEMICA liberista e consumista che promuove lo sfruttamento intensivo della Madre Natura. Sono necessarie una gestione sostenibile degli ecosistemi e la preservazione del ciclo dell’acqua mediante la pianificazione territoriale e la conservazione degli ambienti naturali. I bacini idrici sono unità di base integrali per la gestione pubblica, fattori di identità e unione comunitaria, luogo dove si realizza la partecipazione cittadina e dei popoli. La difesa dell’acqua implica il recupero degli ecosistemi, dalle fonti di captazione alla depurazione delle acque reflue. Per tutte queste ragioni ribadiamo la nostra ferma opposizione a tutti i Global Water Forum in quanto ambiti escludenti e antidemocratici dove agiscono le grandi imprese multinazionali, le istituzioni finanziarie internazionali (Banca mondiale, Banca interamericana di sviluppo, Banca europea degli investimenti, ecc.) e le grandi potenze mondiali. Per questo non legittimiamo tali organismi che ignorano le richieste e le esigenze reali dei popoli e che continuano a cercare nuove forme di mercificazione dell’acqua, ignorando gli altissimi costi umani, sociali e ambientali di questo modello neoliberista. Ci appelliamo a tutte le organizzazioni, movimenti sociali, governi e Parlamenti affinché includano questi principi all’interno dei contesti giuridici locali, nazionali e internazionali; a tutte le cittadine e ai cittadini del pianeta affinché si promuovano azioni congiunte per unirci, organizzarci e concretizzare le nostre proposte di cambiamento per un Movimento mondiale dell’acqua. Esigiamo l’espulsione dell’OMC (Organizzazione mondiale del commercio), e di ogni accordo internazionale di libero commercio e investimento, sia bilaterali che multilaterali, dall’acqua; Q U A L E S T A T O 274 39.09 Città del Messico 20-07-2006 14:37 Pagina 275 DOSSIER l’abolizione del CIADI (Corte internazionale per la risoluzione delle controversie relative agli investimenti), alla luce dell’esperienza di Cochabamba 2 e di altri popoli che vogliono recuperare la sovranità sui loro beni comuni e la loro gestione pubblica; di recuperare e promuovere la gestione pubblica, sociale, comunitaria, partecipativa e integrale dell’acqua; che ogni essere umano abbia accesso e diritto all’acqua, di buona qualità e in quantità sufficiente per l’igiene e l’alimentazione, e che nei luoghi dove esiste il servizio idrico di acqua potabile si fornisca gratuitamente una quantità minima, indipendentemente dalla condizione culturale, religiosa, sociale, geografica, economica e di genere. Per questo respingiamo qualsiasi tipo di doppio standard. Nessuna impresa, governo o istituzione internazionale può interrompere per morosità il servizio idrico per consumo domestico; che le aziende e le industrie responsabili dell’inquinamento devono riparare ai danni ambientali, economici e umani che hanno causato. Rifiutiamo in quanto illegittime tutte le denunce per i mancati guadagni e le richieste d’indennizzo da parte di multinazionali e corporations; qualsiasi finanziamento delle istituzioni finanziarie internazionali (IFIS) subordinato alla liberalizzazione e alla privatizzazione dei servizi idrici; Tutte quelle legislazioni nazionali e regionali che aprono la porta al processo di privatizzazione e mercificazione dell’acqua; 2 Sulle lotte di Cochabamba, cfr in questo fascicolo, nota 1, p. 255 (NdR). Q U A L E S T A T O 275 39.09 Città del Messico 20-07-2006 14:37 Pagina 276 LA POLEMICA il modello insostenibile e predatorio dell’acqua come il suo imbottigliamento, la realizzazione di megaprogetti, dighe, costruzione di porti o lo sfruttamento minerario. Proponiamo di promuovere l’organizzazione di reti tra enti di gestione pubblica e di qualità dell’acqua, che funzionino su basi democratiche, attraverso lo scambio di esperienze e condividendo conoscenze tecniche, formazione e schemi e proposte di finanziamento, per il consolidamento di un modello pubblico, sociale, comunitario e partecipativo; di promuovere l’educazione e l’organizzazione comunitaria su uso e consumo responsabile e sostenibile dell’acqua; di diffondere le esperienze di costituzione di fondi di solidarietà per finanziare modelli di gestione pubblica, partecipativa, comunitaria e sociale dell’acqua; la creazione di osservatori sia internazionali che regionali che siano punto di incontro di organizzazioni sociali, movimenti e reti di cooperazione internazionale per monitorare ed esercitare il controllo sociale dell’attività delle multinazionali e delle IFIS che coinvolga anche i Parlamenti, i governi locali e le istituzioni democratiche; di rafforzare i tribunali internazionali esistenti e promuovere la loro formazione nelle diverse regioni del mondo. Ci impegnamo a sviluppare un piano di azione mondiale che continui questo processo di costruzione di reti e di mobilitazioni intorno all’acqua; a sostenere, a partire dalle lotte locali, una piattaforma a livello mondiale che sulla base della solidarietà ci unisca e ci rafforzi; Q U A L E S T A T O 276 39.09 Città del Messico 20-07-2006 14:37 Pagina 277 DOSSIER a valorizzare i contributi che vengono dalle donne, dai giovani, dai popoli originari, dagli indigeni e da tutte le persone, inserendo la difesa dei loro diritti nella costruzione di modelli che dimostrino che un’altra gestione dell’acqua è possibile; a continuare questo processo arricchendolo con tutti i contributi possibili nei prossimi incontri che i nostri movimenti sosterranno nel mondo: dall’incontro ‘Allacciando alternative Unione europea-America Latina’ in maggio a Vienna 3, alla riunione della Comunità sudamericana delle nazioni in Bolivia a settembre e alla Assemblea dei cittadini per l’acqua, a dicembre. In questo contesto il movimento mondiale dell’acqua si impegna a realizzare tre azioni congiunte: - un’attività globale, comune e simultanea tra settembre e ottobre 2006; - ad assumere come slogan comune in tutte le attività: «Il diritto all’acqua è possibile: gestione pubblica e partecipativa»; - a diffondere, al ritorno nei nostri territori, questa dichiarazione attraverso conferenze stampa, come obiettivo del movimento mondiale dell’acqua. Sulla riunione di Vienna, cfr., in questo fascicolo, l’articolo di N. Corossacz, pp. 366-381 (NdR). 3 Q U A L E S T A T O 277