Notiziario: Novembre 2015 - C.A.I. Sesto San Giovanni

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Notiziario: Novembre 2015 - C.A.I. Sesto San Giovanni
Sezione di Sesto San Giovanni
via Giardini, 8 - tel. 02-2426875 e-mail:[email protected]
Notiziario:
www.caisestosg.it
Novembre 2015
Questa
volta
attraverseremo
un
parco,
che
proviene
direttamente
dalla preistoria recente; un territorio tipico della Pianura Padana: il Parco delle Groane.
Terreno fluvioglaciale antico, che ha subìto la ferrettizzazione, che è stato cioè fortemente alterato da un processo di trasformazione chimica operato dalle acque meteoriche su masse detritiche, alluvionali,glaciali. Il materiale detritico, così trasformato, assume una caratteristica
tinta giallo-rossastra e si presenta di solito scarsamente coltivato o brullo. In un altro modo si
può chiamare “brughiera”. Pertanto siamo in pianura: niente salite, niente discese, però dobbiamo comunque camminare. È un Parco Regionale istituito nel 1976. Il parco ospita una ricca
fauna e flora, presenta elementi di interesse geologico e contiene numerosi siti di grande valore storico-artistico e di archeologia industriale. Il WWF, con i volontari della sezione WWF
Groane, protegge direttamente l’oasi Il Caloggio all’interno del territorio del parco. L’oasi
Fosso del Ronchetto, anch’essa gestita dal WWF, è curata
da volontari, come avviene anche qui da noi al Parco Nord.
Una GEV (Guardia Ecologica Volontaria) ci accompagnerà
alla scoperta di un piccolo tesoro ben conservato, la polveriera di Ceriano, illustrandoci inoltre le peculiarità di questo bel
luogo.
Più facile di così!
Arrivederci!
Un saluto dagli accompagnatori di A.G.
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AUGURI DI BUON COMPLEANNO A:
...nessuno questo mese!!!
11 ottobre - Monti della Brianza
vedi sito: http://www.caisestosg.it/caisestosg2.php?id=60&id_padre=59
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ALPINISMO GIOVANILE
Corso di Base
15 NOVEMBRE 2015
CERIANO - SOLARO - GARBAGNATE
(Parco delle Groane)
PROGRAMMA:
ore 08:15
ore 08:37
ore 09:15
ore 12:30
ore 15:34
ore 15:34
ore 15:58
ore 17:49
Ritrovo alla stazione F.S. di Sesto S.G. (puntuali - grazie)
Partenza in treno per Ceriano Laghetto
Inizio escursione e visita al centro Parco
Pranzo al sacco
Partenza in treno da Garbagnate
Partenza in treno da Garbagnate
a piedi da Cadorna a Porta Garibaldi
previsto arrivo a Sesto FS
costo della gita 13 Euro
(pranzo
pranzo al sacco
sacco)
Equipaggiamento: abbigliamento autunnale
(sempre con il metodo “ a cipolla” )
per chiarimenti e-mail a:
a:[email protected]
[email protected]
+ copia: [email protected]
oppure chiamare direttamente il n° 338-2511570
iscriviti entro martedì 10 novembre
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ALPINISMO GIOVANILE
CORSO DI BASE
1 orsetti = gita senza difficoltà (classificazione CAI = T )
Partenza: Stazione FS Ceriano Laghetto - altezza 216 m s.l.m.
Arrivo: Stazione FS Garbagnate - altezza 190 m. s.l.m.
dislivello: non significativo
Percorso: sentiero nel Parco + ciclabile
Tipo: [T] - Escursionistica.
Tempo di percorrenza: 5 - 6 ore
Interesse: culturale - ambientalistico
Per chi viene dalla metropoli convulsa e caotica, il giro nella Polveriera è
una sorpresa. É come un viaggio nell’immaginario naturale, disegnato nel
paesaggio dell’alta pianura lombarda, in un tempo che fu e che non è più.
Solo il rumore ovattato della vicina strada statale ci ricorda che la città è
tutta intorno a noi. Prevalgono i profumi dei fiori, la frescura del bosco, il
fruscio delle foglie sui pioppi tremuli, il grido della poiana, i conigli che si
affacciano da ogni dove, gli scoiattoli che saltano di ramo in ramo.
La passeggiata comincia dalla sede del consorzio, lungo un vialetto: un
bosco rado di robinie circonda i manufatti del posto di guardia. Qui, un
tempo, c’erano le più vecchie riservette di legno e alcune baracche in muratura; le ultime sono state abbattute dal Parco, perchè ormai pericolanti
ed irrrecuperabili. In un angolo appartato, protetto da un’ampia trincea
in calcestruzzo, si cela un impianto per intervenire sulle spolette dei materiali bellici: ogni millimetro in più di ruggine sulle sue
pulegge sarà un tempo in più dato alla pace e alla natura.
Oggi tutto intorno dominano le querce rosse, le robinie,
le quercette ... uno spazio rigoglioso di natura!
http://www.parcogroane.it
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In breve:
Arrivati con il treno a Ceriano Laghetto, proseguiamo verso il centro visite del
Parco (Solaro), dove ci aspetta un volontario, che ci accompagnerà nella visita
all’ex polveriera e ci aiuterà a conoscere meglio gli aspetti di flora e fauna del
parco.
Gentilmente l’ente mette a disposizione uno spazio per consumare il nostro pranzo al sacco, con la possibilità di relax e giochi.
Verso le ore 14 riprendiamo la nostra camminata, che ci porterà alla stazione FS
di Garbagnate, da dove raggiungeremo la stazione di Cadorna verso le ore 16.
Abbiamo pensato di cogliere l’occasione per farvi attraversare una parte della
città di Milano, passando dall’Arena, dall’acquario civico, da Corso Garibaldi,
da Corso Como e dalla nuova piazza Gae Aulenti (vista dei grattacieli, in particolare quello di Unicredit), per riprendere poi il treno a Porta Garibaldi, dove in
pochi minuti raggiungeremo Sesto S. Giovanni.
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I RAGAZZI PUBBLICANO!
...ragazzi ... non abbiate timore ... inviateci del materiale da pubblicare: disegni,
barzellette,storie,poesie ... non è poi così difficile.
.......l’invito sino ad ora è caduto nel vuoto...ma spero ancora che qualcuno si
“sblocchi” e contribuisca con del materiale da pubblicare ... la speranza è l’ultima
a morire”!
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....cenni su alcuni luoghi che attraverseremo:
FLORA
Le quercete Sono i boschi più maturi del parco, con le loro possenti farnie e
roveri, a cui si alternano le betulle, gli aceri, i carpini bianchi, e negli angoli più
freschi, i frassini, qui vive la fauna più interessante: la volpe, lo scoiattolo, il
picchio rosso maggiore, il ghiro, il gheppio, il gufo comune e tanti altri animali,
che, con pazienza e tranquillità, si potranno vedere.
Le brughiere Sono vaste praterie, caratterizzate da un piccolo arbusto, il
brugo o calluna, un’erica che a fine agosto esplode in rigogliose fioriture rosate; assieme ad essa si trovano splendidi fiori come la genziana pneumonante
i il ranuncolo, il raro salice rosmarinifoglia, giovani betulle e, nei ristagni d’acqua, acuminati giunchi e la elegante tifa. Nel Parco sopravvivono le ultime brughiere del milanese, a Castellazzo, nei Boschi di Cesate, a Cà del Re e all’Altipiano di Seveso.
Le pinete Sono radi boschi di pino silvestre, soprattutto a Cesate, impiantati dai forestali del XVIII secolo: i tecnici di MariaTeresa d’Austria speravano
di riuscire a dominare il difficile terreno argilloso con questa specie frugale e
rustica. Di fatto la pineta ha attecchito ma vive in condizioni estreme di areale,
e le piante oltre i vent’anni non si sviluppano più, e col tempo finiscono con i
deperire. Gradatamente, al loro posto si insedia il bosco di querce.
FAUNA
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“Groane”
è
un
termine
milanese
che
significa
brughiera, cioè la prateria caratterizzata da un piccolo arbusto, il brugo o calluna, che a fine agosto esplode in rigogliose fioriture rosa-lilla.
E Groane si chiama quel lembo di alta pianura (pianalto) che si stende fra il torrente Guisa e il fiume Severo occupando il più continuo ed importante terreno semi naturale dell´alta pianura lombarda.
Il Parco delle Groane è un´area protetta regionale che si estende per oltre 3.400
ettari all´interno della grande metropoli nord milanese. Il Parco Regionale è
stato istituito nel 1976, per volontà dei Comuni e della Regione Lombardia e,
dal 1984, dispone di un piano territoriale che ne disciplina l´utilizzo delle aree.
L´area del Parco sì è formata durante la prima parte dell´Era Quaternaria, da 1,8
milioni a 10.000 anni fa, con i detriti trascinati dai ghiacciai che scesero nella valle
Padana e si depositarono nella zona. Nello stesso periodo, quello della glaciazione, il vento trasportò in queste zone un forte quantitativo di particelle rocciose
di piccolo diametro, tra le quali erano presenti in maggiore quantità, grazie alla
loro “leggerezza”, le argille che crearono un manto dello spessore di alcuni metri.
La caratteristica terra argillosa è stata usata, fin dai tempi antichi, per la
fabbricazione dei mattoni. In tempi moderni, poi, le fornaci sono diventate una presenza importante per le Groane. Le prime risalgono al periodo tra il 1730 e il 1760, le altre sono state costruite ai primi del novecento.
Oltre alle vecchie fornaci, testimonianze di archeologia industriale, all´interno
del parco si possono ammirare altri beni culturali di notevole interesse
come Villa Mirabello, settecentesca dimora di Pietro Verri divenuta poi filanda nell´Ottocento, La Valera, borgo rurale comprendente una villa con giardino databile tra XVIII e XIX secolo, nonché il Castellazzo, antico borgo immerso nella campagna dove si trova il notevole complesso di Villa Arconti.
Nel Parco delle Groane sopravvivono ,protetti, gli ultimi boschi di grandi querce e
svettanti pini silvestri; vaste lande di brughiera si colorano dell´intensa fioritura
della calluna a fine estate. Le quercete sono i boschi più maturi del parco , con le
loro farnie e roveri, a cui si alternano le betulle, gli aceri , i carpini bianchi e i frassini.
Le brughiere sono vaste praterie caratterizzate da un piccolo arbusto,brugo
o calluna, un´erica; assieme ad essa si trovano splendidi fiori come la genziana pneumonante, il ranuncolo, il raro salice rosmarinifoglia, giovani betulle e, nei ristagni d´acqua acuminati giunchi e la elegante tifa.
Le pinete sono radi boschi di pino silvestre impiantati dai forestali del XVIII secolo. La
pineta però ha vita dura nel terreno argilloso del parco e le piante oltre i vent´anni non si
sviluppano più e col tempo, gradatamente, al loro posto si insedia il bosco di querce.
I boschi del Parco sono popolati da numerosi mammiferi e uccelli, alcuni anche rari. Con pazienza si può scorgere lo scoiattolo, la donnola, la volpe; e
poi il picchio rosso maggiore, quello verde, l´upupa, la cince, i fringuelli,
l´airone cenerino, il raro tarabusino; tra i rapaci diurni la poiana e il gheppio,
nidifica il raro falco pecchiaiolo. Di notte il parco è territorio del gufo comune,
dell´allocco e delle civette. Nelle polle d´acqua numerosi e pregiati sono gli anfibi: la rana di lataste, la rana dalmatina, quella verde e il raro tritone crestato.
Le riserve naturali del Parco rappresentano siti di interesse comunitario ma il
Parco, oltre ad essere un importante polmone verde da ammirare, è anche un
parco da vivere e dove passare ore piacevoli a contatto con al natura.
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In questo senso la sua vera ricchezza è il suo equipaggiamento di percorsi ciclocampestri. Già oggi è possibile passare una giornata interamente in bicicletta, su percorso protetto. Nel territorio, infatti, si trovano 30 km di piste ciclabili e 10 in fase di allestimento, per un programma di oltre 60 km complessivi.
Il Parco delle Groane è gestito da un Consorzio fra i Comuni e la Provincia di
Milano. Il Consorzio acquista i terreni del Parco, rimboschisce le aree nude, migliora i boschi, tutela la natura. Organizza, inoltre, per le scuole locali, percorsi
di conoscenza, esperienze di gioco-avventura, occasioni per osservare la natura, itinerari naturalistico-didattici.