Affrontare il mercato incrementando la ricerca
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Affrontare il mercato incrementando la ricerca
INCONTRI RENÉ ORLANDI, Presidente e Amministratore Delegato Schneider Electric SpA ■ Alberto Pivari Affrontare il mercato incrementando la ricerca A bbiamo incontrato l’ing. René Orlandi, Presidente e Amministratore Delegato Schneider Electric SpA. Con lui abbiamo parlato del gruppo Schneider Electric, dei prodotti offerti e delle sfide di mercato che si appresta ad affrontare. Ecco cosa ci ha raccontato… Ing. Orlandi, dopo una serie di acquisizioni e dismissioni di marchi il gruppo Schneider Electric appare oggi una realtà con molte sfaccettature; ci vuole fare un quadro più preciso? Schneider è nata in Francia circa di duecento anni fa e da allora ha continuato a crescere fino ad assumere dimensioni transnazionali; oggi il gruppo ha un mercato globale che si estende in tutto il mondo e le società e i brand posseduti sono più di cento; fra tutte, nel settore automazione, ricordo Telemecanique, Modicon, Square D, Crouzet, ELAU, Berger Lahr, Pro-Face solo per citarne alcune... Come si può intuire diversi marchi hanno carattere transnazionale, mentre altri coprono un mercato localizzato; grazie a queste differenze il gruppo Schneider Electric risulta quindi presente in tutto il mondo e in grado di coprire differenti segmenti di mercato. Ma più dei marchi di gruppo credo sia fondamentale il know-how di una moderna compagine industriale; la nostra competenza si può riassumere in tre brand che sono corredo stabile del nostro marchio: Merlin Gerin per quanto riguarda la distribuzione elettrica, Telemecanique per ciò che concerne l’automazione e infine Square D in entrambi gli ambiti, ma per i mercati a norme nordamericane. Su questi brand si basano oggi riconoscibilità e vocazione realmente internazionale di Schneider Electric che conta oggi oltre 90.000 dipendenti, con un fatturato di circa 11,5 miliardi di euro. Quali sono i principali settori di mercato in cui opera oggi il gruppo? Dal 1980 Schneider, fino ad allora attivamente impegnata nei comparti del navale, del ferroviario, del siderurgico, dell’edilizia e del nucleare, ha visto la ridefinizione del proprio business con una focalizzazione su prodotti, sistemi e servizi per la distribuzione elettrica, l’automazione e il controllo industriale e l’identificazione di quelli che sono oggi i quattro principali settori di mercato in cui il gruppo opera: “energia ed infrastrutture”, “manifatturiero”, “building” e “residenziale”. Quali, a grandi linee, i prodotti e i servizi che Schneider Electric fornisce in ogni settore? Il settore dell’energia e delle infrastrutture spazia dagli impianti di generazione e distribuzione dell’energia elettrica a quelli per il trattamento delle acque, dai trasporti alle comunicazioni; in questo ambito forniamo, ad esempio, soluzioni per la distribuzione e ottimizzazione dell’energia da fonti rinnovabili, sottostazioni di trasformazione per la distribuzione primaria, sistemi di controllo e gestione della distribuzione elettrica in MT, sottostazioni per la trasformazione dell’energia da MT in BT, soluzioni per il controllo e monitoraggio dell’energia e la gestione dei siti per il trattamento delle acque; sistemi per la distribuzione elettrica, il controllo di ventilazione, l’illuminazione e la sicurezza nei tunnel autostradali e ferroviari; la gestione degli impianti tecnici negli aeroporti e negli edifici per telecomunicazioni. Nel settore manifatturiero, oltre alle soluzioni di automazione per l’industria e i processi produttivi, ci occupiamo, ad esempio, di controllo e protezione motori, controllo di movimento, protezione e sicurezza macchine e operatori, comando e protezione dei circuiti di potenza, riuscendo a essere presenti in quasi tutti comparti, dall’alimentare al packaging, dall’automobilistico al farmaceutico, alle componenti elettroniche. Il settore building comprende tutte le soluzioni per gli edifici del terziario: dagli immobili commerciali a quelli dedicati ai servizi, dai magazzini agli uffici direzionali, dagli hotel ai centri commerciali, dalle scuole ai centri sportivi. In questo ambito Schneider Electric propone soluzioni per la distribuzione BT, cablaggio voce-datiimmagine, gestione sicurezza, controllo illuminazione e clima, ma anche servizi per ottimizzare la manutenzione, la sicurezza e i consumi energetici. L’ultimo settore, il residenziale, ci vede impegnati nella fornitura di soluzioni per tutte le necessità inerenti la distribuzione elettrica in bassa tensione, la distribuzione terminale e le tipiche applicazioni domotiche (comfort, sicurezza) con la necessità di essere assolutamente coerenti con i più svariati standard locali. Quali sono le sfide in termini di mercato e prodotto che Schneider Electric si appresta ad affrontare nel breve medio termine? Sicuramente intendiamo difendere e sviluppare le posizioni di mercato raggiunte sia nella distribuzione sia nell’automazione industriale, e per farlo siamo certi che una delle strade è automazioneintegrata • 22 • febbraio 2006 [email protected] 22 24-01-2006 11:15:11 René Orlandi, Presidente e Amministratore Delegato Schneider Electric SpA, ci parla del gruppo e delle sue strategie di mercato. incrementare la ricerca. Solo nel 2004 il nostro gruppo ha investito in ricerca e sviluppo ben 535 milioni di euro pari al 5% del proprio fatturato occupando più di 4.500 addetti in 25 paesi del mondo. Questo significa poter offrire al mercato non solo nuovi prodotti ma anche soluzioni sempre più integrate, facili da usare ed espandibili nel tempo. Per quanto riguarda l’innovazione di prodotto direi che la domanda capita a proposito: proprio nell’ottobre 2005 abbiamo presentato il nuovo software “Unity” che oltre a essere un ambiente comune di programmazione per tutti i PLC Telemecanique e Modicon, rappresenta anche una vera e propria piattaforma di sviluppo per progetti di automazione complessi che comprendono motion, communication e HMI. A breve, inoltre, saranno disponibili nuovi modelli di PLC di fascia media, un ampliamento della gamma dei variatori di velocità Altivar e, grazie alla recente acquisizione della società australiana Citect, anche un nuovo software SCADA. Come si sta preparando Schneider Electric ad affrontare in Europa e in particolare in Italia la concorrenza dei nuovi produttori cinesi? Occorre ricordare che la Cina non rappresenta solo un “pericolo” dal punto di vista della concorrenza ma anche un’opportunità. Il nostro gruppo ha già da tempo avviato in Cina ben dodici stabilimenti che producono componentistica da quadro e da pannello. La produzione riguarda esclusivamente il mercato interno cinese e questo già oggi fa di Schneider Electric il costruttore leader assoluto per la distribuzione elettrica in bassa tensione nell’area asiatica. Ma al di là di questo è chiaro che i prodotti cinesi di automazione invaderanno in maniera sempre più massiccia i nostri mercati e noi ci proponiamo di seguire fondamentalmente tre linee di azione. La preminenza va, in primo luogo, alla possibilità di distanziare la concorrenza cinese con innovazioni di prodotto e di soluzioni integrate che evidenzino una reale differenza in termini di qualità, efficacia e convenienza globale. Questo naturalmente non esclude che, come azione alternativa o integrativa, si possa in futuro pensare a linee di prodotto competitive in termini di prezzo. La terza possibilità, sicuramente meno desiderabile ma di cui occorre tenere realisticamente conto, potrà prevedere il ricorso ad azioni legali mirate a sconfiggere la concorrenza scorretta, quale ad esempio la copia di soluzioni protette da brevetti depositati. ■ Renè Orlandi, Presidente e Amministratore delegato Schneider Electric Spa. “Intendiamo difendere e sviluppare le posizioni di mercato raggiunte sia nella distribuzione sia nell’automazione; e per farlo siamo convinti che una delle strade essenziali è incrementare la ricerca. automazioneintegrata • 23 • febbraio 2006 [email protected] 23 24-01-2006 11:15:12