LE MARCHE…. secondo la quarta A

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LE MARCHE…. secondo la quarta A
LE MARCHE…. secondo la quarta A
Purtroppo ci sono persone che ritengono che queste passeggiate siano inutili e da
abolire. Queste persone credono che i ragazzi siano in grado solo di provocare
confusione e urla; inoltre dicono che gli studenti siano come cavallette che
distruggono tutto quello che trovano. Dicono anche che noi ragazzi siamo solo capaci
di “schiacciare tasti di computer, natel, e apparecchi simili (Fabio)
La settimana è stato molto bella ma ha avuto i suoi pro e contro, naturalmente sono
stati molti più i pro che gli altri, infatti il posto era bello, il cibo ottimo e le visite non
erano troppo noiose, erano quasi divertenti, ma in compenso il tempo non è stato
sempre il migliore e per esempio nella biciclettata non mi sono affatto divertito
siccome le biciclette erano squallide. (Gioele)
Io invece sono dell’opinione che le gite scolastiche servano, e anche molto.
Perché so, grazie alla mia esperienza, che riusciamo a imparare molte cose più velocemente e più
volentieri in un museo che da un foglio a scuola dove non vedi mai qualcosa oltre al banco
scolastico .Un museo può sì essere noioso, ma qualcosa s’impara sempre.
Poi la prima volta in un museo può essere una brutta, noiosa, poco utile, ma pian piano ci si fa
l’abitudine, s’impara come stare in un museo, tanto che più tardi anche andare in un museo, può
diventare un piacere.(Judy)
Partendo dall’esperienza appena conclusa, ritengo che queste uscite di studio siano da
continuare a fare, perché comunque quando arrivi a casa non sei a “mani vuote”, perché
qualcosa di nuovo hai imparato.
Io dopo questa esperienza sono rientrato a casa felice perché so qualcosa in più di cosa offrono
le città nella regione delle Marche.
Sono contento dei docenti, che se anche era brutto tempo, sono riusciti a organizzare qualcosa
da farci fare.
Per conto mio l’uscita andava bene così, perché comunque non è stato per niente noioso.
Le regole che hanno messo i docenti erano giuste, e si dovevano rispettare. (Lorenzo)
Era il penultimo giorno, cioè, parliamo di giovedì e quel giorno andammo a visitare la
grandissima città di Ascoli Piceno. Lì ho perso il mio zaino ma lo abbiamo ritrovato per
fortuna! Di Ascoli mi sono piaciuti molto gli edifici antichi!(Max)
Personalmente credo che queste uscite di studio non siano da abolire perché in primo luogo
permettono a noi ragazzi di vedere, sperimentare, capire e soprattutto ad imparare le cose dal vivo.
Non si può pretendere che impareremo tutto in quanto siamo dei ragazzi e non delle macchine. Se
restassimo barricati a scuola ad imparare le cose dai libri senza avere la possibilità di poterle vedere
ci annoieremmo e il risultato sarebbe che a fine giornata tutto ciò che ci rimane in mente è
solamente il bla bla dei docenti. Certamente non sempre è così ma le gite ci aiutano a staccare un
po’ dallo stress della scuola. E’ un’opportunità per divertirsi con i compagni senza tralasciare lo
studio. (Nadine)
Il mio punto di vista sull’aspetto organizzativo di questa gita è che è stato ben fatto a parte il tempo
che ha causato delle variazioni nel programma della settimana e abbiamo dovuto spostare delle
attività il giorno prima e di conseguenza quelle di quel giorno a quello dopo.
Sempre per il punto organizzativo, io ho trovato la cucina veramente buona, mi sarei aspettata
prodotti della regione ma è meglio come è andata. Avere alla mattina la torta, alla sera tre portate
e persino il dessert è stato davvero squisito.
Per i contenuti dell’uscita non ho niente da dire per il semplice fatto che ho trovato tutte le attività
interessanti e allo stesso tempo divertenti perché le si faceva in compagnia. Le regole che ci hanno
dato per i “confini” nell’ora di pranzo andavano bene perché era giusto lasciare una certa libertà
e potersi dunque fidare degli allievi, anche se in certi casi non è stato evidente. (Sara)
Si vedono posti, regioni dove magari con la famiglia non si è mai stati, e in un certo senso, si
diventa più responsabili: si impara a girare per la città in gruppo, senza i genitori. Ogni giorno
avevamo quei momenti dove potevamo girare da soli, ed a un certo orario dovevamo incontrarci
tutti ad un determinato posto. Prima di lasciarci liberi i maestri ci consegnavano una certa somma di
denaro, che serviva per il pranzo.
Questo è un bel modo per essere più indipendenti, per far vedere che non abbiamo più bisogno di
mangiare tutti i giorni panini al parco giochi, ma siamo abbastanza maturi per girare soli,
mangiando quando e cosa avevamo voglia. (Duska)
Per me è stata una bella gita perché abbiamo visto molte cose interessanti, abbiamo
avuto anche attimi di libertà e abbiamo mangiato bene!
Su una scala da 1 a 10, a questa gita darei il voto 9: le stanze in cui dormivamo erano
piccole e le docce scomode, ma questi sono solo piccoli inconvenienti! (Elia)
Grazie alla mia recente esperienza ho potuto constatare che anche se da parte
degli allievi c’è sempre un po’ di distrazione, le gite permettono al singolo
studente di arricchirsi.
Ad esempio ho avuto l’opportunità di conoscere ancora meglio i miei compagni
e stringere nuove amicizie con quelli che non conoscevo bene, arricchendo nel
contempo anche la mia conoscenza della geografia.
Non mi trovo quindi d’accordo con chi afferma che questo tipo di attività
dovrebbe essere abolita, perché trovo che non sia vero che i ragazzi sono
paragonabili a delle orde barbariche che distruggono il patrimonio artistico.
(Simone)
Mi è piaciuto molto il paesaggio con le colline e con il mare, ma anche le città di: S.Marino che
abbiamo visitato il primo giorno, Fermo, Ascoli Piceno, S.Benedetto del Tronto e Urbino dove,
durante il tragitto di ritorno a casa, abbiamo visitato il palazzo ducale.
Inoltre abbiamo visitato le grandi e belle grotte di Frasassi e abbiamo passato un’intera giornata al
mare.
Mi ricordo anche che abbiamo fatto una bella biciclettata fino ad un faro, da dove vedevamo i nostri
compagni che giocavano sulla spiaggia.
È stata la prima volta che vedevo il mare e grazie a questa uscita sono riuscito addirittura a
tuffarmici dentro.(Vito)
Nel pomeriggio siamo andati a visitare San Benedetto del Tronto dove abbiamo avuto un
pomeriggio di “libertà” e abbiamo potuto fare quello che volevamo. L’ultimo giorno alla mattina
siamo andati Urbino e abbiamo visitato il Palazzo Ducale; e dopo aver mangiato e bevuto siamo
ripartiti verso la Svizzera. (Bryan)
Lunedì 16 aprile 2012, diana ore 04.45, ritrovo 05.45, 06.00 finalmente si parte. Eravamo tutti
molto assonnati, ma altrettanto felici ed entusiasti di partire.
Dopo diverse ore di viaggio ci siamo fermati /abbiamo fatto tappa (a far tappa )a San Marino per
visitare la città che vanta / un’incantevole vista su tutto il territori circostante per pranzare. Verso le
14.00 siamo ripartiti in bus verso le fantastiche Grotte di Frasassi. Dopo l’interessante visita alle
grotte, che erano molto grandi e contenevano stalagmiti e stalattiti di diversi metri, abbiamo
proseguito il nostro viaggio verso Cupra Marittima.(Cecilia)
Verso le 22:00 siamo finalmente arrivati all’agriturismo dove alloggiavamo, con la pancia vuota e con
una stanchezza tremenda.
Ci hanno offerto una cena molto abbondante e anche molto buona.
Subito dopo però siamo andati a dormire perché a malapena ci reggevamo in piedi.
I docenti ci hanno lasciato dormire mezz’ora in più, e ci hanno svegliati alle 7:30 ; alle 8:00 c’era la
colazione a base di torta, succo d’arancia o albicocca e pane. (Cristina)
Dopo la visita il nostro punto d’arrivo era la Cupra Marittima dove si
trovava l’agriturismo che ci ha ospitati per tutta la settimana.
Martedì mattina siamo andati a Fermo dove abbiamo visitato la
pinacoteca comunale e la biblioteca. Si dice che sia una biblioteca
preziosissima con libri originali e antichissimi. Poi abbiamo visitato le
cisterne romane che permettevano di raccogliere l' acqua delle
precipitazioni e la distribuivano alla città.(Davide)
Ripartiamo vedendo altri posti che solo nella fantasia potremmo immaginare e verso l’una
giungiamo a San Marino. La città è molto bella con molte case caratteristiche; è posta in cima ad
una collinetta ed raggiungibile con una funicolare dal piano. San Marino è una repubblica e non
appartiene all’Italia. Da San Marino godiamo un fantastico panorama. Visitiamo la città e notiamo
che, pur essendo piccola, presenta una grossa quantità di commerci. Nel nostro “tour” pomeridiano
noi allievi ci perdiamo in tanti negozi con diverse varietà ( artigianato, armerie, alimentari). La città
è piena di scolaresche; con un tempo più bello ce ne sarebbero state di più (Andrea)
Dopo essere ripartiti di nuovo con il nostro bus a sessantadue posti, siamo arrivati alle grotte di
Frasassi dove una guida ci ha fornito informazioni per ammirare ancora di più le fantastiche sale
formate da stalagmiti e stalattiti modellate in milioni di anni da gocce di calcare.
L’ultima tappa del viaggio era naturalmente l’arrivo a Cupra Marittima dove c’era l’agriturismo in
cui avremo dormito, fatto colazione e cenato per l’intera settimana.
Martedì mattina siamo andati a Fermo, dove abbiamo visitato la pinacoteca comunale e la biblioteca
comunale che è la più ricca delle marche contenente oltre quattrocento mila volumi e il
Mappamondo, con un diametro di 185 centimetri. Poi abbiamo visitato le cisterne romane costituite
da trenta sale tra loro collegate che servivano per raccogliere l’acqua piovana e poi rifornire la città.
Al pomeriggio abbiamo visitato il museo malacologico (studio dei molluschi) che conteneva
all’incirca un milione di conchiglie oltre a dinosauri, granchi, squali, coralli, perle, madreperle,
maschere ed etnografia.(Alex)