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GOMITO DEL TENNISTA E‟ un problema che affligge molti tennisti, sia coloro che giocano a livello amatoriale sia coloro che praticano questo sport a livello agonistico, ma sopratutto comincia a presentarsi quando si inizia a aumentare il numero delle ore di gioco o di allename dovuto a una serie di microtraumi (entesopatie). Ascoltando le opinioni espresse dagli appassionati ho notato che la disinformazione la fa da padrone, infatti quasi sempre le cause dei dolori al gomito vengono associate al peso eccessivo delle racchette. Ma si tratta di un errore. Se fosse così è probabile che avrebbe un altro nome: forse si chiamerebbe gomito del sollevatore di pesi, ma, anche se certi movimenti ripetuti possono far insorgere il problema, non mi sembra che sia la sindrome tipica di questi sportivi, che sollevano molti più pesi di un tennista, sia per numero che per quantità. Inoltre pochi grammi, per un tennista, sono da considerare un peso relativamente esiguo se un pacco di spaghetti pesa 500 grammi, come pesa, è facile avere una visione delle proporsioni. I motivi del dolore sono dovuti ai danni provocati al tendine dell „ extensor carpi radialis brevis. Le cause di tali danni possono essere molteplici, (predisposizione, iperattvità, fisico non più giovane, forse il gesto tecnico sbagliato) ma una delle concause è l‟utilizzo di una racchetta troppo leggera, magari associato a un periodo di iper allenamento, infatti un vecchio detto dice che “ dallo e ridallo scassa pure il metallo”, figuramoci qualche grammo. Perchè il peso? Cosa c‟entra? Il peso entra in gioco nello sport del tennis perchè questo sport non è uno sport di lancio, bensì uno sport di collisioni, e le leggi della fisica riguardo alle collisioni non possono non prendere in considerazione la massa, perchè al momento dell‟impatto entra in gioco il momento d‟inerzia. “In fisica la quantità di moto, detta anche momento lineare o semplicemente momento, è una grandezza vettoriale che misura la capacità di un corpo di modificare il movimento di altri corpi con cui interagisce dinamicamente. È una grandezza utile quando vengono trattati urti e reazioni. Un punto materiale di massa m che si sposta con velocità vettoriale v ha una quantità di moto p pari al prodotto della sua massa per la sua velocità.” Cioè: Il momento d‟inerzia angolare, ovvero di un corpo in rotazione (con velocità costante), è il risultato della sommatoria di tutti i punti di massa data per la loro distanza dall‟asse di rotazione al quadrato. E‟ il caso della racchetta il cui asse di rotazione è dato dallo snodo del polso e/o pronazione dell‟ulna e del radio, movimenti che generano un asse di rotazione che si colloca circa a metà mano. 1 Cosa succede in una collisione tra due corpi se uno dei due ha una massa minore? L‟esperienza empirica quotidiana degli incidenti stradali ce lo suggerisce in modo abbastanza evidente: ci dice che l‟auto con una massa minore subirà più danni nella collisione, ma anche quella più pesante subira dei microtraumi e più il peso tenderà a diminuire più il micro avrà la tendeza a divenire macro. Ma l‟esperienza empirica ci suggerisce anche un‟altra considerazione: ci dice che cercare di sopperire alla mancanza di peso aumentando la velocià è controproducente, infatti se siamo alla guida di una cinquecento che sbatte contro un muro a 100 chilometri orari riporteremo più danni di una collisione a 50 chilometri di velocità, e il muro solo qualche graffio in più. Questo accade perchè l‟energia cinetica dell‟auto, non avendo quest‟ultima un massa sufficiente per dirompere il muro, che non ha velocità ma solo una massa molto più grande rispetto all‟auto, “tornerà” sulla 500 stessa distruggendola e facedola ribalzare indietro o lateralmente. Colpire una pallina con una racchetta produce dal punto di vista fisico gli stessi effetti, quindi se a parità di velocità della pallina e dello swing riduciamo il peso delle racchette gli effetti della collisione si sentiranno sempre di più, sotto forma di vibrazioni, sulla racchetta. Tali vibrazioni si propagheranno al braccio contribuendo in modo sostanziale a creare piccoli traumi e a far insorgere con il tempo l‟infiammazione dell‟ epicondilo. La rigidità dei materiali di costruzione associata a un peso esiguo, tipico delle racchette di oggi, non farà che aumentare il problema, infatti l‟elasticità riesce ad assorbire e smorzare le vibrazioni dovute a un impatto. L‟esticità del legno associata a un peso maggiore delle racchette fino alla metà degli anni settanta era una condizione in meno a favore dell‟insorgenza dei problemi al gomito. Tra le cause del fastidioso problema, oggi, c‟è da aggiungere la tendenza a costruire racchette sempre più leggere nel complesso, rigide, e con il baricentro spostato verso il piatto corde. Per ulteriori approfondimenti rimando al sito Racquet Research. “Is a Lightweight Racquet a Good Idea? No, a lightweight racquet is a dumb idea, as pro customizers attest. Weight is not bad. You need weight to return a “heavy” ball (lots of pace and spin). Wimpy racquets can’t put much pace on the ball if you don’t have time to develop a long stroke, such as when you are stretched wide. Pete Sampras uses a racquet that is 14 oz. and evenly balanced, and when he is going for a putaway, he chokes down so the swingweight is even higher. Andre Agassi uses one that is 13.2 ounces and 5/8 inch (5 points) head-light. Mark Philippoussis uses one that is 13.5 ounces and is 3/4 inch head light. Lest you think that these heroic sticks are as unwieldy as the sword of Goliath, remember that the lightest wood racquet was 13 ounces. Ladies and children used them”. “Should Your Racquet Be Head-Heavy or Head-Light? Head-light is better, no question. A head-light racquet (balance point closer to the hand than the midpoint of the racquet’s length), has significantly lower Moment, resultant forces from impact (Torque and Impulse Reaction), Shock, Work, Shoulder Pull, Shoulder Crunch, Wrist Crunch, and Elbow Crunch. And it can have high mass (M) and high swingweight (I), but low Moment, with a handle end counterweight. That’s good, remember”. Wilmot H. McCutchen Sono quindi da suggerire racchette pesanti con il baricentro spostato verso il manico, come suggerisce la tabella che potete scaricare. tabelle racchette 2 C‟è inoltre da considerare che ai tempi delle racchette di legno gli uomini giocavano con racchette il cui peso variava tra le 13 e 14,5 oncie, mentre le donne rimanevano tra le 11,5 e le 13 oncie. (Tennis, Guido Cesura, Sperling & Kupfer-Milano, 1954). Oggi la racchetta più pesante in commercio è di 12,5 oncie (354 grammi), praticamente una racchetta da donna. Leggi anche misure, numeri e efficienze delle racchette. Per capire i misteri e i segreti del tennis rinnovo l‟appuntamento per 25.08.2008. p.s. del 05.10.2008. L‟epicondolite laterale è quella denominata gomito del tennista, ma ne esiste anche una forma denominata epicondolite mediale. 3