Ubitennis - Chang celebrato a Newport

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HALL OF FAME
CHANG CELEBRATO A NEWPORT
All’età di 36 anni il giocatore statunitense è stato inserito nel prestigioso ele nco dell’istituzione no-profit americana per la
valorizzazione degli ideali e della storia del tennis. Piero Pardini
In occasione del torneo di Newport, l’ex giocatore americano Michael Chang è stat o inserito nella prestigiosa “Hall of fame” del
tennis. Fondato nel 1954 da James Van Alen come "un sacrario agli ideali del gioco", l'International Tennis Hall of Fame è uno dei
più grandi e raffinati musei del tennis al mondo. L'International Tennis Hall of Fame venne approvata ufficialmente dalla United
States Tennis Association nel 1954 e riconosciuta dall'International Tennis Feder ation nel 1986. I primi membri della Hall of Fame
vennero introdotti nel 1955 ed a tutt’oggi ne fanno parte 207 personalità del ten nis, provenienti da 18 nazioni: per il tennis italiano
abbiamo come rappresentanti Nicola Pietrangeli e il Prof. Gianni Clerici.
“ E’ stato un onore competere per sedici anni con i migliori giocatori del mondo: questa esperienza la porterò con me per tutta la
vita” Queste le prime parole pronunciate dal trentaseienne Michael Chang visibilm ente commosso dall’evento: “I miei risultati sono
giunti grazie al mio lavoro, al supporto costante della mia famiglia ed alla mia fede religiosa che mi è stata di grande aiuto nei
momenti più difficili”.
Roland Garros ovvero “ l’apoteosi”
Michael Chang inizia la sua carriera professionistica nel 1988 e già l’anno succe ssivo vince il suo primo, ed unico, torneo del Grande
Slam, il Roland Garros. E’ proprio la vittoria a questo torneo che lo pone al centro dell’attenzione del grande pubblico e degli addetti
ai lavori , nonché della storia del tennis. Quella vittoria lo consacra agli anna li dello sport come più giovane vincitore di un torneo del
grande slam, un giovane appena diciassettenne in grado di spodestare il tedesco B oris Becker che nel 1985, all’età di 17 anni e sette
mesi si era aggiudicato il torneo di Wimbledon. La sua popolarità, legata quell'e dizione del Roland Garros, deve molto ad un
incredibile ottavo di finale contro il campione uscente e numero uno del mondo Iv an Lendl. Colto dai crampi già alla fine del terzo
set, Chang riesce a portare a casa la vittoria al quinto (4-6, 4-6, 6-3, 6-3, 6-3) dopo un'epica battaglia. Memorabile rimane l'ottavo
gioco del quinto set quando, sul 4-3 per Chang, 15/30 per Lendl, il giovane ameri cano improvvisa la battuta della palla dal basso,
mandando su tutte le furie l’avversario. In quell'edizione batte successivamente l'haitiano Agenor, lo specialista della terra rossa
Chesnokov ed in finale Stefan Edberg (6-1, 3-6, 4-6, 6-4, 6-2). Una veloce scalata lo porta ai vertici della classifica ATP dove
raggiunge la posizione n°2 (il 9 settembre 1996) per arrivare a vincere nel 1990 anche la Coppa Davis con gli Stati Uniti. Stupiscono
ancor oggi di Chang la grande mobilità fisica e solidità mentale con cui ha duran te la sua attività ha sopperito alla carenza di muscoli
e centimetri (175 cm contro la media degli avversari ben oltre i 180). Rimanendo costantemente nei primi 10 giocatori del mondo,
vince 34 tornei maggiori ATP e nell'edizione 2003 degli Open USA annuncia il riti ro dall'attività professionistica. Nello stesso torneo
pone fine alla carriera anche Pete Sampras contro il quale il medesimo ha combattuto in ogni angolo di globo. Di lui ricordiamo una
curiosa abitudine ancor oggi presente e seguita su tutti i campi di tutto il mond o tra i tennisti di altissimo livello: mangiare banane
nelle pause tra un gioco e l'altro.
Piero Pardini
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