Biondi: «La gente cerca di sgretolarti La musica però

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Biondi: «La gente cerca di sgretolarti La musica però
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L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 5 MAGGIO 2015
Spettacoli
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Persino il cinepanettone
sarà ambientato a Gomorra
Il nuovo cinepanettone di Natale con Lillo e Greg
si intitolerà «Natale a Gomorra - Pallottole e champagne». Sarà diretto da Volfango De Biasi.
www.ecodibergamo.it
Biondi: «La gente cerca
di sgretolarti
La musica però ti aiuta»
Mario venerdì canta al Creberg Teatro
Con il nuovo album «Beyond» ha deciso
di andare oltre il blues, il soul, i suoi successi
E poi il moderno oggi è attraSoul, blues & oltre. versato dal vintage. Nel disco
Mario Biondi ha intitolato il ci sono influssi degli anni Otsuo nuovo album (in uscita tanta e Novanta, degli anni Setoggi) «Beyond», quasi a sottoli- tanta anche, accanto a un tratneare la voglia di andare al di to decisamente più attuale.
là dello stile consolidato. Voce “Beyond” è un progetto giovafonda da crooner rubacuori, ne. Propone una visione della
Biondi parte oggi stesso in musica che può abbracciare
tour, da Torino e venerdì - 8 anche un pubblico giovanile».
maggio - farà tappa al Creberg
Tra i solchi un funky-tango,
Teatro di Bergamo
«All Of My Life», e
(inizio ore 21; bipezzi come «Come
glietti disponibili).
«Ho voluto Down» dove la ricer«L’idea del titolo nava avanti. All’inrimettermi ca
sce dalla voglia di aldomani di «Sun»
zare un po’ l’asticelin gioco, Mario Biondi poteva
la. Mi piace metterreplicare una
esplorare anche
mi in gioco sul sound
formula vincente
altre facce che gli ha portato
e sui moduli di canto» spiega. «Volevo di me stesso» fortuna in Italia e alprovare a esplorare
l’estero, invece ha
altre sfaccettature
preferito sperimendel mio carattere, della vocali- tare dell’altro: «La verità è che
tà, della musica in genere».
sono un inquieto, un’anima in
pena. Non mi piace sedermi
Un suono moderno
sugli allori. Non mi va di essere
Il tratto caratteristico di una forma di me stesso e in
«Beyond» è la modernità del particolare quella che è piaciusuono, anche se qualche volta ta. Ognuno di noi ha tante sfacil clima ritorna vintage. «Ho cettature; siamo tutto, niente,
cercato di superare un cliché. siamo simpatici, antipatici,
Il termine modernità è aperto, belli, brutti. Mi piace dimoè difficile definirne il confine. strare tutto quello che sento e
UGO BACCI
vivo dalla parte artistica. Non
sempre combacia con la parte
personale, diciamo che c’è un
bel match».
A proposito di quello strano
equilibrio che si instaura tra
vintage e modernità, Biondi è
andato a girare il videoclip di
«Love Is A Temple» al Vittoriale di Gardone Riviera, la magnifica dimora di Gabriele
D’Annunzio. Dove le architetture, il parco fanno da sfondo
al racconto sentimentale. «È
quasi un tempio della modernità, e dell’amore, il Vittoriale.
Concede una visione che va al
di là, evoca un immaginario
molto osé. Supera i luoghi comuni».
Il tema dell’amore
In alcune canzoni il tema dell’amore è ricorrente, nel brano
finale, «Where Does The Money Go», ci si chiede dove vadano a finire i soldi. Tempo in
«levare», il pezzo sottolinea
ironicamente un tema forte
che attraversa la quotidianità
di ognuno: «Ho pensato di arrangiare quel brano in diverse
maniere, ma non prendeva la
forma giusta, non lo trovavo
A Stezzano arriva Fragola
«Preferisco imparare»
A vent’anni suonati Lorenzo
Fragola ha alle spalle un promettente
futuro e davanti a sé risultati brillanti.
Anche per questo è pensabile che
siano in molti oggi, alle 17, ad
aspettarlo al varco del centro
commerciale «Le due torri» di
Stezzano, dove il ragazzo si reca ad
incontrare i fan e a firmare le copie
del suo album d’esordio «1995».
Già vincitore di X-Factor, con alle
spalle un singolo certificato doppio platino, ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria
Big, con piazzamento a metà classifica. Ora l’album «1995», prodotto da Fausto Cogliati e Fabrizio
Ferraguzzo, ha già mietuto consensi in classifica, e a meno di un
mese dalla pubblicazione ha conquistato il disco d’oro. Lo stesso
Fragola ha scritto buona parte dei
testi, curato gli arrangiamenti, anche se tutti i brani portano la firma
Lorenzo Fragola a X Factor FOTO ANSA/ D. DAL ZENNARO
Mario Biondi a Bergamo nel 2012 FOTO FRAU
consono con il resto del progetto. Quando mi è venuta
l’idea del ritmo reggae la canzone “ha quagliato”. Il tema ci
tocca da sempre, tanto più ora
che c’è crisi. Il denaro è come
le donne: né con loro, né senza
di loro. È che i soldi non si sa
mai dove vadano a finire, se
l’hai dato a qualcuno non sai
mai se tornerà».
Nel disco precedente c’era
Chaka Khan a dialogare con
Biondi, qui compaiono altri
amici: l’immancabile Bluey degli Incognito, Jeff Cascaro, i
Dap Kings, Bernard Butler degli Suede, Dee Dee Bridgewater
che ha scritto un testo su melodia dolcissima. «C’è anche
Alain Clark, applicato a
“Blind”, Bluey mi ha aiutato a
scrivere il testo di “Another
Kind Of Love”. Sono in buona
compagnia. Dee Dee l’ho incontrata al Blue Note di Milano
e le ho detto: ho una canzone
dolcissima, mettici qualche parola. Lo ha fatto, ma mi ha fatto
penare: è l’ultimo testo che mi
è arrivato».
Biondi non dimentica che è
partito da Bergamo il successo
di «Handful Of Soul», dieci anni or sono: «Il percorso è stato
tortuoso, se si vivesse solo di
musica sarebbe tutto più facile;
la vita ti mette sempre alla
prova su tanti fronti. La gente
si attacca, ti attacca, magari
non vive bene il successo che
hai, cerca di sgretolarti. Allora
la musica aiuta». 1
di un coautore. Si va da Nek a Tom
Odell, tanto per confermare che
l’album è vario, multi-sfaccettato,
tra pop acustico e soul bianco, tra
Ed Sheeran, Paolo Nutini e JamesMorrison.
La formula della love ballad affiora qua e là, da «Siamo uguali» a
«Distante», passando per «La nostra vita è oggi». Un po’ di soft rock
non guasta il clima di «Best Of
Me», «Homeland» e «Da sempre».
Il linguaggio scelto da Fragola
e dal suo staff è moderno. «1995»
è un disco intelligente, al passo
con i tempi. Il singolo sanremese
è molto centrato. È di ieri la notizia
che è disco di platino. Successo
aperto, progressivo. Lorenzo è
una promessa già mantenuta, nonostante la giovanissima età. «Ho
sempre tenuto presente quello
che volevo» spiega Lorenzo. «E
così mi sono accostato al disco
avendo ben chiaro in testa le cose
che intendevo fare. È facile farsi
condizionare da quello che fanno
gli altri, dalle influenze musicali
in genere, ma ho avuto la fortuna
di incontrare uno staff di lavoro
che mi ha aiutato a portare avanti
le mie idee».
Lorenzo suona da quando ha
cinque anni, la musica lo ha ac-
compagnato da sempre. A un certo punto però il panorama che
aveva intorno è cambiato. Fare
canzoni è diventato un discorso
tremendamente serio. «Mi sono
reso conto che qualcosa stava
cambiando quando sono entrato
in studio per incidere “The Reason Why”. Lì ho capito che mi sarei confrontato con una realtà diversa, con altri cantanti. Diventavo un concorrente ed entravo in
quel mondo che scrutavo da lontano».
X-Factor prima e Sanremo poi
hanno cambiato radicalmente la
visione di Lorenzo che a «1995» ha
lavorato con grande dedizione,
seguendo ogni fase della lavorazione. «Preferisco imparare, mettermi in gioco in quel che non so
fare. Quando sono entrato in studio mi è piaciuto seguire ogni cosa,
dalla pre-produzione alla produzione, dagli arrangiamenti al master. Credo che mettere qualcosa
di tuo in ogni cosa alla fine ripaghi.
Se hai fatto un errore è tuo e non
puoi dare la colpa a nessuno. Se hai
fatto la cosa giusta sei felice, perché hai concretizzato una tua
idea». 1
©RIPRODUZIONE RISERVATA
U. B.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Omossessualità
Una rassegna
tra cinema,
danza, letture
Bergamo Città dei Mille? Certo, «ma dei mille amori»: così annuncia
una prossima iniziativa l’Assessore comunale alle Politiche sociali, Maria Carla
Marchesi, presentando la rassegna cinematografica «Orlando», alla seconda
edizione.
Si svolgerà all’Auditorium di
piazza della Libertà (e in altri spazi cittadini) dal 13 al 17 maggio. La
rassegna è stata presentata dall’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti, dall’assessore alle Politiche
sociali Maria Carla Marchesi e da
Mauro Danesi, l’organizzatore, e
Angelo Signorelli, presidente di
Laboratorio 80.
Dedicata a identità di genere
e orientamenti sessuali, proporrà
più di venti appuntamenti tra cinema, danza, performance, incontri e reading: in programma
diverse anteprime, tra le quali,
provenienti dal MoMA di New
York, due film di Andy Warhol:
sabato 16, «Camp» (1965) e domenica 17 «Mario Banana». In
calendario ci sono 12 film, tra cui
diversi in anteprima. Raccontano
amori, sperimentazioni, relazioni anti-convenzionali, differenze,
protagonismi, difficoltà. Tra i registi, lo svedese Ester Martin Bergsmark, il britannico Peter Strickland, l’italiano Francesco Scarponi, con la produzione di Lab 80
film (domenica 17, ore 20,45).
Venerdì 15 iniziative all’insegna della danza, in collaborazione con il Festival Danza Estate.
Protagonista lo spettacolo Joseph di Alessandro Sciarroni, alle
21 in Auditorium. Domenica 17
letture di Pier Vittorio Tondelli,
scrittore omosessuale scomparso nel 1991 (Teatro Tascabile, ore
17,30). 1