Il vento che accarezza l`erba - Cinema Verdi
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Il vento che accarezza l`erba - Cinema Verdi
Cineforum G. Verdi - Breganze 32°anno [email protected] Il vento che accarezza l’erba (The wind that shakes the barley) CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Ken Loach Sceneggiatura: Paul Laverty Fotografia: Barry Ackroyd Scenografia: Fergus Clegg Costumi: Eimer Ni Mhaoldomhnaigh Musica: George Fenton Montaggio: Jonathan Morris Prodotto: Rebecca O'Brien, Valerio De Paolis, Redmond Morris (Italia, Irlanda, Uk, Germania, Spagna, 2006) Durata: 124' Distribuzione cinematografica: BIM PERSONAGGI E INTERPRETI Damien: Cillian Murphy Teddy: Padraic Delaney Dunica: Gerard Kearney Dan Liam: Cunningham 22° film per i propri peccati più oscuri, vorrebbe essere ricordata dal mondo). Loach sceglie un passaggio storico preciso: tra il 1919 e il 1922 la guerra di indipendenza irlandese si trasforma in guerra civile. Tutti i successivi drammatici eventi della storia irlandese, fino quasi ai giorni nostri, troveranno origine e spiegazione proprio negli accadimenti di quegli anni. I giovani (tutti tra i 18 e i 25 anni) che insieme decisero di abbandonare studi e lavoro per passare alla lotta contro i colonizzatori britannici, ad un certo punto si dividono di fronte alla necessità o meno di scendere a compromessi. E allora capita che i fratelli finiscano su campi diversi, e così famiglie e amici di una vita. Da una parte la nuova autorità costituita da parte degli ex ribelli che comincia a esercitare il potere con un livello di corruttibilità e autoritarismo non dissimile da quello di chi li aveva preceduti, dall'altra i ribelli a oltranza, incapaci di cercare una mediazione e votati alla ricerca di un'irraggiungibile utopia. E’ guerra civile. a cura di Filiberto Battistello filibba@tin .it All’ottava partecipazione a Cannes, Ken Loach è riuscito finalmente ad ottenere la Palma d’Oro, battendo a sorpresa il favoritissimo (e amatissimo…ndr) Volver di Almodovar. Ci è riuscito con questo The Wind that shakes the Barley - Il vento che scuote sull'orzo- ( in Italia… accarezza l'erba, pazienza), titolo preso da un verso di una ballata tradizionale irlandese che inneggia alla resistenza contro l'invasore inglese. Film che proprio il mercato inglese aveva ricevuto senza (comprensibile) entusiasmo, con una distribuzione di appena 30 pellicole in tutto il Regno Unito. La sistematica ferocia della repressione inglese nell'Irlanda ribelle degli anni venti è nota e risaputa, ma evidentemente un film come questo continua a toccare il nervo scoperto di una nazione che, solo vent'anni più tardi, avrebbe sola difeso l'Europa dalla barbarie nazista (e che, ovviamente, per questo, e non certo Loach, evitando come sempre la spettacolarizzazione della violenza e dell'eroismo, preferisce concentrarsi sui sentimenti soffocati, i lutti e le vite spezzate di questa guerra fratricida. Descrive con il consueto rigore il percorso umano, morale e politico che ha condotto tanti ragazzi a mettere in gioco interamente se stessi, fino al dono della vita, fino alla disponibilità a privarne gli altri L’aspetto principale del film sta proprio nella scelta di puntare tutto sulla caratterizzazione dei personaggi, sui loro tormenti che si trasformano subito nei tormenti di noi spettatori, presi per due ore a cazzotti nello stomaco, incapaci di muovere lo sguardo da quelle immagini impietose, crude e strazianti. Sui volti e dalle parole di quei ragazzi troviamo la paura, tanti dubbi ma anche tanta voglia di realizzare un 14 - 15 – 16 – 17 marzo 2007 sogno: "Spero che l'Irlanda valga questo sacrificio" è probabilmente la battuta-chiave di questo film. E qui siamo di fronte alla Storia. A chi ha vissuto nella sottomissione e a chi ha cercato di alzare la testa per poi, purtroppo, non avere più l’umiltà di guardare i propri simili negli occhi. No, qui non si tratta di parteggiare per gli uni piuttosto che per gli altri Ed infatti non c’è giudizio morale da parte di Loach, proprio perché è la guerra stessa ad annullare ogni forma di eticità e quella distinzione, tanto di moda oggi, tra bene e male, innocenti e colpevoli. In questo senso è cinema che parla di passato per decifrare il presente. La macchina da presa di Loach va al di là della carrellata, del primo piano, del dettaglio: Il regista inglese attraverso dure ma efficaci immagini, prive di ogni retorica, ci dice molto sull’inutilità di ogni tentativo teso a giustificare la guerra, in qualsiasi forma essa venga presentata e concepita. Già, perché oggi come ieri la guerra è sporca, si appiccica alle mani, alla pancia, alla testa ed il suo tanfo che sa di morte non se ne va più. Il film della prossima settimana Manuale d’amore 2 Di Giovanni Veronesi Durata 120’ Dopo lo straordinario successo di «Manuale d'Amore», Giovanni Veronesi confeziona l'ovvio sequel che divide in quattro capitoli, alla maniera della gloriosa commedia all'italiana degli anni '70. In «Eros», un ragazzo, rimasto paraplegico in seguito ad un incidente, si invaghisce della sua bella fisioterapista; in «Maternità», una giovane coppia decide di ricorrere alla fecondazione in vitro per avere un figlio; in «Il matrimonio» due gay devono superare una serie di ostacoli per potersi sposare legalmente; ed infine in «Amore Estremo», un 50enne si innamora perdutamente di una deliziosa ragazza molto più giovane di lui. Con Carlo Verdone, Monica Bellucci, Sergio Rubini, Antonio Albanese ed Elsa Pataky. Cineforum G. Verdi - Breganze 22° film 32°anno [email protected] IL REGISTA Scheda film Il vento che accarezza l’erba CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM: Vincitore Palma d’oro al Festival di Cannes La colonna sonora Azzeccate come sempre le musiche di George Fenton che riescono a dare all’insieme del film una notevole dimensione epica catturando lo spirito e il clima di quegli anni. Inglese, 59 anni, Gorge Fenton è un ottimo chitarrista, ma anche pianista e organista, tocca tutti i generi spaziando dalla musica folkloristica a quella sacra per arrivare all'elettronica e al pop. Adattatore di musiche storiche, riesce a miscelare, grazie all'uso del computer, tonalità tradizionali con riferimenti moderni. Con Loach ha già composto le musiche di Terra e liberta, La canzone di Carla e di My name is Joe. Da ricordare anche le colonne sonore di film importanti come Ghandi, Grido di libertà, La leggenda del Re pescatore, C’è posta per te ecc. NOME: Ken Loach DATA DI NASCITA: 17/06/1936 LUOGO DI NASCITA: Nuneaton, Warwickshire, Inghilterra, UK (2006) (2005) (2004) (2002) (2002) (2001) (2000) (1998) (1997) (1996) (1995) (1994) (1993) (1990) (1990) (1986) (1984) (1981) (1980) (1979) (1975) (1971) (1971) (1969) (1967) Il vento che accarezza l'erba Tickets Un bacio appassionato 11 settembre 2001 Sweet Sixteen Paul, Mick e gli altri Bread and Roses My Name Is Joe The Flickering Flame La canzone di Carla Terra e libertà Ladybird Ladybird Piovono pietre Riff raff - meglio perderli che trovarli L'agenda nascosta Fatherland Which Side Are You On? Looks and Smiles The Gamekeeper Black Jack The Days of Hope (mini serie) The Save the Children Fund Film Family Life Kes Poor Cow Ken Loach riceve la Palma d’oro a Cannes Ken Loach sul set del film I PROSSIMI FILM IN PROGRAMMA 21 – 22 – 23 - 24 Marzo Manuale d’amore 2 28 – 29 – 30 - 31 Marzo Babel 11 – 12 –13 - 14 Aprile Flag of our father 14 - 15 – 16 – 17 marzo 2007 CINEFORUM G. VERDI - BREGANZE 20 - 21 – 22 APRILE 2007 GIORNATE DI CINEMA A BREGANZE PRIMA EDIZIONE L’ATTORE NOME: Cillian Murphy DATA DI NASCITA: 25/05/1976 LUOGO DI NASCITA: Douglas, Cork, Irlanda (2007) (2006) (2005) (2005) (2005) (2003) (2003) (2003) (2002) Sunshine Il vento che accarezza l’erba Red Eye Batman Begins Breakfast on Pluto Intermission Ritorno a Could Mountain La ragazza con l’orecchino di perla 28 giorni dopo Lunedicinema Cinema Verdi – Breganze Lunedì 19 marzo ore 20.45 PASOLINI PROSSIMO NOSTRO Di Giuseppe Bertolucci Dal set del suo ultimo film "Salò o le 120 giornate di Sodoma", Pier paolo Pasolini, persona apparentemente pacata, rilascia un'intervista che si trasforma in un attacco alla società. Questo accade nel periodo in cui la sua opera suscitava massimo scalpore. Pochi mesi dopo Pasolini morì tragicamente assassinato a Ostia. Bertolucci ha montato l'intervista assieme ad una serie di foto ed è nato così il documentario "Pasolini prossimo nostro" APERTO A TUTTI I SOCI CINEFORUM