Tre nuovi mezzi per la flotta di Onorato

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Tre nuovi mezzi per la flotta di Onorato
Shipping
06/09/16 18:37
Tre nuovi mezzi per la flotta di Onorato
Moby attende due traghetti dalla Russia, mentre Toremar accoglierà il
catamarano hi-speed Schiopparello Jet
Mentre si avvia a conclusione la stagione estiva, la più intensa per i collegamenti via traghetto nel Mar
Tirreno, il gruppo Onorato Armatori guarda già al futuro muovendosi sul mercato per rafforzare la dotazione
di flotta delle due controllate Moby e Toremar.
Per quanto riguarda la compagnia della balena blu, secondo diverse fonti di mercato il target sarebbe stato
individuato nei due ferry Princess Maria e Princess Anastasia, attualmente operati dalla shipping company
russa St Peter Line. Dal gruppo di Onorato non arrivano riscontri in merito, ma secondo quanto risulta
a Ship2Shore l’operazione di acquisizione dei due mezzi sarebbe ormai in via di conclusione.
Il Princess Maria, costruito nel 1981 dai cantieri finlandesi di Turku, è un ro-pax da 26.000 tonnellate di
stazza lorda, in grado di trasportare 1670 passeggeri e circa 1000 metri lineari di carico rotabile. Dai registri
risulta essere di proprietà della compagnia scandinava DFDS (dal 1990), e dal 2010 è operata da St Peter
Line nel collegamento tra Helsinki e San Pietroburgo.
La Princess Anastasia è stata invece costruita, sempre a Turku, nel 1986 e per anni posseduta da P&O
Ferries, che la impiegava nel collegamento tra Portsmouth e Bilbao col nome di Pride of Bilbao prima di
cederla, nel 2010, a St Peter Line che la utilizza invece per la rotazione Stoccolma, Tallin, San Pietroburgo,
Helsinki. Ha una stazza lorda di circa 38.000 tonnellate ed è in grado di trasportare 2.500 passeggeri e oltre
1000 metri di carichi rotabili.
In entrambi i casi non si conosce il valore della transazione, né il futuro impiego di questi due mezzi qualora
dovessero effettivamente entrare nella flotta di Moby.
Sembra invece già conclusa in via più che definitiva l’acquisizione di un nuovo mezzo hi-speed da parte di
Toremar: la compagnia toscana parte del gruppo Onorato, attiva nei collegamenti tra Piombino e l’Isola
d’Elba, si è infatti assicurata dall’armatore inglese Red Funnel il Red Star 5, catamarano veloce costruito nel
1999 e fino ad oggi attivo nel collegamento tra il porto di Southampton e l’Isola di Wight, con una capacità di
187 passeggeri.
Anche in questo caso dal gruppo Onorato non sono arrivati riscontri, ma il mezzo risulta essere di proprietà
di Toremar sui registri internazionali, da dove si apprende anche che ha già assunto bandiera italiana ed è
stato registrato col nome di Schiopparello Jet. Secondo il sistema di tracking AIS si trova a Pisa, presso i
cantieri Seven Stars Marina & Shipyard, dove presumibilmente sta ricevendo le necessarie ‘cure’ prima di
debuttare nella flotta di Toremar.
Porti
06/09/16 15:01
È in vigore la nuova normativa sui dragaggi
Lo ha annunciato oggi la Sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo
È in vigore da oggi la nuova normativa per le operazioni di dragaggio nei porti italiani.
A darne notizia è la Sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo, che ha dichiarato: “Con la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale del decreto dragaggi SIN che disciplina le operazioni di dragaggio nelle aree portuali
all’interno dei Siti di Interesse Nazionale e del regolamento per l’immersione in mare dei materiali da escavo
dei fondali marini, si conclude il lavoro portato avanti dal Ministero dell’Ambiente per superare le difficoltà che
sono state riscontrate in questi anni nella realizzazione delle opere di dragaggio.
Il ‘pacchetto’ comprende due regolamenti e una modifica normativa.
Per quanto riguarda i regolamenti, il primo tratta le modalità di dragaggio nelle aree portuali e marino-costiere
che ricadono all’interno dei SIN (Siti di Interesse Nazionale), mentre il secondo , in attuazione dell'art. 109 del
D.Lgs 152/2006, è disciplina la procedura per l'approvazione dei progetti di dragaggio al di fuori delle aree
SIN, le modalità e i criteri per la gestione del materiale dragato, tra cui l'immersione in mare dei materiali di
escavo dei fondali marini.
Due provvedimenti – ha affermato Velo – che si aggiungono alle modifiche contenute nel Collegato
Ambientale, in vigore da febbraio, con cui sono stati semplificati i criteri di costruzione delle casse di colmata
e delle vasche di raccolta e in cui si prevede che la tutela delle acque e del suolo avvenga attraverso le migliori
tecnologie disponibili.
Con un’altra modifica al Collegato Ambientale, infine, sono state definite le linee guida e i valori di riferimento
che consentono l’automatica deperimetrazione delle aree a mare da SIN a SIR (Siti di Interesse Regionale).
Si tratta – ha continuato Velo - di “un percorso di riforma atteso da anni che va nella direzione della
semplificazione normativa e che favorisce l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per l'esecuzione degli
interventi, a dimostrazione che sviluppo economico e sostenibilità ambientale possono e, anzi, devono
coesistere.”
Un lavoro – ha concluso la Sottosegretaria - “che il Ministero dell’Ambiente, anche in vista della riforma del
sistema portuale italiano avviata dal Governo, ha portato avanti per più di un anno assieme ad altre
amministrazioni e con il supporto del mondo scientifico”.