Una legge a tutela del mercato del lavoro e della

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Una legge a tutela del mercato del lavoro e della
Gestione aziendale
Una legge a tutela del mercato del
lavoro e della concorrenza leale
Il lavoro nero, con le sue svariate sfaccettature, genera molti
problemi che si ripercuotono anche sull’economia. La legge
federale concernente i provvedimenti in materia di lotta contro
il lavoro nero e la relativa ordinanza sono volte a tutelare il
mercato del lavoro e la concorrenza leale.
La legge non precisa tuttavia
cosa si intende per «tutti i documenti necessari», una lacuna
che rischia di rendere più difficile il lavoro degli organi di controllo e di creare insicurezza
tra le imprese di costruzione.
Oltre che mettere a repentaglio
la tutela dei lavoratori e recare
pregiudizio alle assicurazioni sociali, al fisco e alle finanze statali, il lavoro nero genera distorsioni di concorrenza in diversi
rami economici. Non esiste una
definizione giuridica univoca del
lavoro nero. Di regola è considerata lavoro nero qualsiasi attività lucrativa dipendente o indipendente esercitata in violazione delle pertinenti prescrizioni
legali. Trattasi segnatamente
di attività svolte senza versare
i contributi legali alle assicurazioni sociali o senza rispettare le condizioni salariali e lavorative dichiarate di forza obbligatoria. Si va dai piccoli lavori artigianali effettuati al di
fuori degli orari di lavoro fino
all’esercizio illegale esclusivo di
un’attività lucrativa eludendo
il diritto fiscale, il diritto delle
assicurazioni sociali, il diritto
della concorrenza e in particolare il diritto in materia di stranieri.
altro esempio potrebbe essere
quello di una persona che lavora
illegalmente e nel contempo
percepisce una rendita dall’assicurazione disoccupazione o
invalidità.
Sanzioni più severe
Oltre ai controlli bisogna inasprire le sanzioni contro le aziende
che praticano il lavoro nero. Le
imprese che si rendono colpevoli di inosservanza grave o reiterata degli obblighi di annuncio e di autorizzazione per i
loro dipendenti possono essere
escluse per un massimo di cinque anni da futuri appalti pubblici. Da questo punto di vista,
sarebbe stato più opportuno
introdurre una prassi unitaria,
sovracantonale, dato che l’interpretazione di questa disposizione potrebbe variare da un
Cantone all’altro.
Forme di lavoro nero
Il lavoro nero assume diverse
forme e non concerne solo i lavoratori stranieri sprovvisti di
regolare permesso. Si parla infatti di lavoro nero anche nel
caso di un imprenditore che
deduce i contributi sociali dal
salario ma non li versa alle rispettive assicurazioni oppure in
quello di un lavoratore che durante il tempo libero svolge
dietro compenso una seconda
attività o un’attività accessoria
per arrotondare lo stipendio,
ma non dichiara l’entrata. Un
Singoli Cantoni vantano già ora
valide forme di collaborazione
con le commissioni tripartite,
composte di rappresentanti cantonali (ad esempio l’Ufficio del
lavoro), di organizzazioni padronali e sindacali. Si tratta in particolare di lottare contro il lavoro nero con controlli attivi a
sorpresa. Le imprese di costruzione sono tenute a garantire
agli organi di controllo il libero
accesso ai cantieri durante
l’orario di lavoro, a fornire informazioni e a presentare tutti
i documenti necessari.
Stando alle stime, il lavoro nero
raggiunge un volume di 38 miliardi di franchi l’anno e si ripercuote negativamente anche
sugli imprenditori e i lavoratori
onesti che devono pagare per le
perdite indotte dall’inosservanza
delle disposizioni.
Obbligo di informare sulle
condizioni di lavoro
Le conseguenze di questo fenomeno interessano varie autorità,
tra cui il fisco, l’AVS, le casse di
disoccupazione e gli uffici della
migrazione. Con la legge contro
il lavoro nero si tenta di instaurare una collaborazione più profonda tra le autorità coinvolte,
assegnando ai Cantoni la competenza di designare gli organi
di controllo.
Journal Suisse des Entrepreneurs | No 15 2. 8. 2007
Per sensibilizzare e informare
su questo fenomeno e sulla sua
portata verrà condotta una campagna, sostenuta dalla SSIC in
collaborazione con altre importanti associazioni padronali. I
Romina Harast,
Servizio giuridico SSIC
Romina Harast.
Siamo al vostro fianco
Noi del servizio giuridico della
Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) siamo
a disposizione delle imprese
associate per una prima consulenza gratuita. All’indirizzo
www.sse-sbv-ssic.ch, rubrica
«Service juridique», vi proponiamo inoltre tutta una serie di
documenti e supporti decisionali.
Uno dei nostri compiti è di risolvere questioni giuridiche rilevanti per l’associazione e difendere gli interessi della stessa
presso autorità e amministrazioni. Per richieste telefoniche
potete chiamare la nostra hotline al numero 044 258 82 00,
lunedì e giovedì dalle 14.00 alle
16.30, martedì e mercoledì dalle
8.30 alle 11.30.
Durante gli orari della hotline
potete anche inviare le vostre
richieste via email, all’indirizzo
[email protected],
indicando il vostro numero di
socio.
Le richieste scritte per una
prima consulenza, corredate di
tutti gli allegati del caso, vanno
inviate alla Società Svizzera
degli Impresari-Costruttori,
Servizio giuridico,
Weinbergstrasse 49,
8035 Zurigo.
Anche in questo caso va indicato
il numero di socio. I
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