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LA BUONA SCUOLA Politica scolastica Parla il responsabile della divisione Consumer & Educational di Casio Come utilizzare bene le calcolatrici in classe C ome possono essere utilizzate le calcolatrici in classe? Lo abbiamo chiesto direttamente al “cervellone” della Casio, colui che guida la Divisione Consumer & Educational Solution del colosso giapponese, che progetta e lancia sul mercato i modelli, compresi quelli dedicati esclusivamente al mondo della scuola. Il suo nome è Tomoaki Satoh e lo abbiamo ricevuto nella nostra redazione insieme con una folta delegazione di manager della multinazionale nipponica, tra cui il direttore generale per la Ricerca & Sviluppo Shinji Ota, e il presidente per l’Italia, Tomoo Kato. Satoh parla di calcolatrici con un certo entusiasmo e con una notevole visione strategica: è chiaro che per lui è un divertimento. La Casio vende 25 milioni di calcolatrici all’anno nel mondo e milioni di studenti le utilizzano. La parola a chi guida questo business, Executive Officer, Senior General Manager Casio. Mister Satoh, il credo aziendale di Casio è “creatività e contributo”, intesa come contributo al miglioramento della società. Come è nato il vostro interesse per lo specifico settore della scuola? “Nel 1974 abbiamo creato una calcolatrice scientifica con una nuova tecnologia, per ingegneri: la fx-10. Poi, nel 1985, abbiamo prodotto la prima calcolatrice grafica al mondo: la fx-7000G. A questo punto abbiamo pensato che fosse una buona cosa per la nostra azienda fare calcolatrici non solo per ingegneri ma anche per il mondo della scuola. La decisione fu presa perché in seguito al lancio di questo modello alcuni insegnanti ci contattarono 12 di Luigi Conte chiedendoci come poter utilizzarlo nel settore della scuola. Cosa che tra l’altro ci lasciò abbastanza sorpresi. A partire da quel momento abbiamo quindi iniziato a produrre calcolatrici per un uso esclusivamente scolastico. Nel 2004 abbiamo poi lanciato la fx-82 ES, dotata di un natural text display: le formule matematiche e i risultati sono scritti nella loro forma naturale, esattamente come sui libri di testo. Grazie a questa innovazione, la lettura è immediata e si riduce il rischio di errore. Nel 2011 è quindi arrivata la fx-CG20, calcolatrice grafica con display ad alta risoluzione e oltre 65.000 colori, display che ha permesso lo sviluppo della funzione “picture plot”: si possono importare video e filmati nella calcolatrice, quindi analizzarli dal punto di vista matematico”. Tenete conto dei suggerimenti “dal campo” degli insegnanti? “E’ diventato sempre più importante per noi ascoltare le richieste degli insegnanti prima di lanciare i nostri nuovi prodotti. Ogni anno incontriamo numerosi insegnanti, che ci esprimono le loro opinioni, e poi creiamo i nuovi modelli. Per esempio, nel 2004, prima di dar vita alla fx-82ES, abbiamo incontrato degli insegnanti asiatici in un meeting che si è tenuto a Singapore. Lo stesso è avvenuto nel 2006, a Hong Kong e in Messico, nel 2008, e nel 2010 a Tokyo. In queste occasioni abbiamo spiegato agli insegnanti quali erano le nuove funzioni dei modelli che stavano per nascere e loro ci hanno detto cosa ne pensavano. Questa è la filosofia che abbiamo scelto per lo sviluppo dei nostri nuovi modelli: creare prodotti capaci di rispondere ad esigenze concrete della vita scolastica, contribuendo allo sviluppo delle attività educative”. Quanti Paesi sono attualmente raggiunti e quali mostrano i più alti tassi di crescita? “Essendo un’azienda multinazionale, collaboriamo con insegnanti di tutto il mondo per essere vicini alle loro esigenze particolari. Per esempio, in Germania e in Francia abbiamo raggiunto un buon livello e sviluppato calcolatrici scientifiche e grafiche che dialogano con gli studenti in tedesco e in francese. In questo momento stiamo immettendo le nostre calcolatrici grafiche e scientifiche nel mercato asiatico. Loro vogliono aumentare i risultati dei test in matematica, per esempio Tomoaki Satoh nei test OCSE-Pisa e ritengono che le calcolatrici grafiche e i personal computer possano contribuire a questo obiettivo. Questa è una delle nostre più importanti sfide in questo momento, contribuire al loro risultato”. In che modo le calcolatrici si rapportano con i Pc/tablet? Ci sono sinergie o i diversi devices soddisfano esigenze formative diverse? “Buona domanda. Rispetto agli smartphone, le calcolatrici grafiche hanno il vantaggio di essere uno strumento completamente dedicato alla matematica, per questo possono essere generalmente utilizzate in classe, mentre gli insegnanti temono TuttoscuolA n. 561 Politica scolastica Un momento dell’intervista nella redazione di Tuttoscuola che gli studenti potrebbero fare anche un altro uso dello smartphone. I PC sono invece uno strumento sicuramente da utilizzare in sinergia con le calcolatrici. E’ possibile, per esempio, collegare la calcolatrice grafica al computer e visualizzare le operazioni anche sullo schermo del computer. Abbiamo creato anche dei software ad hoc che emulano lo schermo delle nostre calcolatrici sul PC: molti insegnanti utilizzano questi software in classe, per permettere agli studenti di seguire meglio la lezione, riproducendo i passaggi sulla propria calcolatrice”. Le calcolatrici sono più adatte a un apprendimento a livello individuale o alcuni loro modelli si prestano anche a un apprendimento di tipo cooperativo? “Entrambi. Il motivo principale per il quale gli insegnanti consigliano l’utilizzo di questo tipo di calcolatrici è però un altro. Immaginiamo una lezione di 60 minuti: i primi 10 minuti sono dedicati alla spiegazione, gli ultimi 10 alla correzione, il tempo centrale alla risoluzione dell’esercizio. Se durante questo tempo, gli studenti devono fare i conti a mente, si concentrano esclusivamente sui calcoli, sui singoli passaggi; al contrario, se possono utilizzare uno strumento di calcolo, possono cogliere con maggiore facilità il ragionamento strategico che porta alla risoluzione dell’esercizio. Hanno quindi più tempo per pensare. Sia durante la fase iniziale, sia durante quella finale, gli insegnanti possono sfruttare i software emulatori per condividere i passaggi e i risultati, visualizzandoli sulla lavagna interattiva. E’ un momento molto importante per gli insegnanti, TuttoscuolA n. 561 perché si condividono in tempo reale i calcoli. Così, gli insegnanti possono illustrare al meglio i risultati. Questo già avviene in Europa, per esempio in Francia e in Germania, e poi in Asia e Oceania”. Tra gli insegnanti, in particolare - anche se non solo - quelli di matematica, ci sono resistenze verso strumenti, come le calcolatrici, il cui uso esonererebbe gli studenti dal compiere una serie di operazioni mentali da essi considerate essenziali per la formazione di autonome capacità critiche e riflessive. Avete una risposta a questa obiezione? “Innanzitutto devo dire che come azienda riteniamo assolutamente importante che gli insegnanti spieghino come compiere le operazioni mentalmente. Fortunatamente dialoghiamo con molti insegnanti sparsi per il mondo. Questo confronto ci ha permesso di confermare il nostro approccio verso la matematica. Nel 2004 la Oxford University pubblicò un interessante studio in cui si ipotizzava che le donne che partecipano a gare di sprint potrebbero superare gli uomini sprinter alle Olimpiadi del 2156. Questa stima è stata fatta basandosi su dati statistici: per gli studenti è molto difficile, però, arrivare a formulare questa stima facendo operazioni a mano. Utilizzando le nostre calcolatrici è invece possibile. Questo è un esempio che dimostra chiaramente le potenzialità legate all’utilizzo di uno strumento di calcolo in classe, perché dimostra come impostare il ragionamento per ot tenere risultati statistici attraverso una calcolatrice, laddove i calcoli mentali sarebbero una sequenza Come immaginate il futuro della matematica? Le neuroscienze, l’intelligenza artificiale, la biochimica puntano a potenziare le capacità del cervello umano, anche quella di fare calcoli complessi. Questa prospettiva influisce sulle vostre strategie per il futuro, o ritenete che ci sarà comunque bisogno di calcolatrici, via via più evolute? “È una delle sfide più importanti per noi. Le calcolatrici sono uno strumento che ha accompagnato e conti nua ad accompag nare l’apprendimento della matematica, in tutto il mondo. Il punto di forza della nostra tecnologia è utilizzare bassa energia per creare funzioni sempre più efficaci mutuandole dallo sviluppo tecnologico intorno a noi. Per esempio, la calcolatrice scientifica CLASSWIZ fx-991EX è la prima calcolatrice al mondo ad avere la funzione codice QR: premendo due tasti, la formula si trasforma in un codice QR e può essere trasferita su un PC, per continuare i calcoli. Per fare un altro esempio, per la calcolatrice grafica fx-CG20 abbiamo creato uno schermo ad altissima risoluzione, caratterizzato da una definizione delle immagini e dei colori molto chiara”. E come immaginate la calcolatrice del futuro? Nel 1957 Casio ha rivoluzionato il mondo del calcolo con la calcolatrice 14-A, la prima interamente elettronica, realizzata dai quattro fratelli Kashio (uno dei quali, Kazuo, è oggi Presidente e Ceo a livello mondiale): c’è da aspettarsi nei prossimi decenni che il mondo del calcolo subirà una rivoluzione della stessa portata? “Il futuro, soprattutto in ambito tecnologico, diventa sempre più imprevedibile, ma fedeli al nostro principio guida, creatività e contributo, siamo certi che ne saremo ancora parte del motore”. 13 LA BUONA SCUOLA impossibile da affrontare durante l’anno scolastico”.