Resto del Carlino RE 10-02-2011
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Resto del Carlino RE 10-02-2011
•• 26 GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2011 Oggi terza tappa, da Ospitaletto di Ligonchio a Cerreto Laghi. Previsto il guado di Riarbero che costringerà musher e cani ad un bagno MONTAGNA “ “ Al rifugio Cesare Battisti gli equipaggi hanno affrontato una notte a - 4 gradi in tenda oppure nei sacchi a pelo Ieri mattina incontro con le scolaresche, la gente e le autorità dei vari enti: «L’iniziativa fa conoscere in Parco» ” di GIORGIO CAMPANINI — FEBBIO — «Una notte così è una di quelle esperienze che non si dimenticheranno facilmete». Questo il commento di molti musher che martedì hanno dormito all’aperto con i propri cani davanti al Rifugio Battisti. E’ stata la rima volta che “Balla coi lupi” ha provato questa esperienza, abbastanza comune nei paesi del grande Nord tra gli appassionati di sleedog. A contribuire al successo sono state anche le eccezionali condizioni atmosferiche. Una temperatuta che non è mai scesa sotto i -4 con un freddo secco ma senza un alito di vento. Come invece era stato all’arrivo, quando folate gelide avevano sferzato il tratto finale. Lo spettacolo è stato anche un cielo luminoso con le stelle che sembravano lì a portata di mano. Il campo notturno era una richiesta fatta dai musher e si è rivelata un successo. FACCIAMO un passo indietro. La prima tappa si era svolta in modo perfetto nonostante alcuni tratti in terra toscana l’innevamento non fosse eccellente. Il primo tratto ha portato la carovana dai 1300 metri del Casone ai 1500 del passo delle Forbici per poi scendere alle Segheria dell’Abetina Reale ed infine al 1700 metri del Battisti. Nel tratto reggiano la neve era eccezionale, ghiacciata al punto giusto. Una volta arrivati al rifugio la prima incombenza dei mu- ” Il diario della traversata Hanno dormito al freddo al fianco dei loro cani Prima esperienza per i musher di “Balla coi lupi” sher è stata dissetare i cani. Ovviamente con acqua calda. Poi si sono predisposte le buche dove avrebbero passato la notte con a fianco le tende o semplici sacchi a pelo. Nelle postazioni sono stati messi dei truccioli per attrenuare il gelo. UN GRUPPO di musher, forse anche per smaltire l’abbondante pasto preparato da Roberto Bagnoli gestore del rifugio, prima di andare a dormire ha fatto una lunga passeggiata notturna fino al passo di Lama Lite. La nottata è passata senza problemi. Racconta Donato Gambini uno dei musher: «E’ stata un’esperienza affascinante. La cosa che mi ha maggiormante colpito è stato il com- portamentre dei miei cani. Avevo qualche timore essendo la prima volta che passavamo la notte all’aperto in altura. Quando verso mattina ho visto le prime luci ho aperto la tenda e mi sono trovato seduto davanti uno dei miei cani che mi ha guardato come per chiedermi com’era andata. Evidentemente per lui era stata una bella esperienza. Così anche per me». La seconda tappa ha portato la caravana dal Rifugio Battisti a Febbio. Una lunga discesa con pendenze notevoli che ha messo a dura prova le qualità di cani e musher. ALL’ARRIVO ad attenderli una piccola folla di curiosi arrivati anche da Reggio per seguire e fotografare l’avvenimento. Presenti anche una cinquantina di ragazzi della scuola primaria e secondaria di Asta, uno dei complessi scolastici più alti della provinciza che dopo una ciaspolata a Lama Golese si sono portati nella zona dove arrivavano le slitte provenienti da Pian Valese. A far loro da cicerone uno dei musher, Piero Natali, che ha illustrato i segreti di questa disciplina ma sopratutto lo strettissimo rapporto uomo-cane. E per i protagonisti della Traversatata i bambini non hanno sesinato coccole e carezze. Ad accompagnare le scolaresche Marinella Masini, assessore alla scuola ed allo sport del comune di Villaminozzo, accompagnata dalle insegnanti Vittorina Chesi, Daniela Albertini, Tiziana Ibatici, Maria Dina Pedrazzoli. In tarda mattinata si è svolto poi l’incontro con il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovannelli che ha ringraziato i partecipanti alla Traversata appenninica per aver fatto conoscere in tutta Italia il territorio del Parco. Presenti anche i rappresentanti del Corpo forestale dello stato con il commisario capo Andrea Baldi.