Maggiori informazioni - Eurosportello Veneto
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TITOLO Upgrading the EU-Mexico Free Trade Agreement LUOGO E DATA 11 Maggio 2015 CEPS Conference Room Place du Congrès 1, 1040 Brussels ORGANIZZATORE CEPS RELAZIONE Il giorno 7 maggio, si è tenuta, presso la sede del Centre for European Policy Studies (CEPS), una conferenza dedicata ad illustrare le future opportunità e sfide, derivanti da un miglioramento ed un aggiornamento dell’Accordo di Libero Scambio (Free Trade Agreement. FTA), siglato tra Messico ed Unione Europea, ed entrato in vigore nel 2000. Il dibattito si è aperto con l’intervento di Cecilia Malmström (Commissario per il Commercio, DG TRADE, Commissione Europea), la quale ha illustrato le solide relazioni commerciali che intercorrono tra Messico ed Unione Europea, da ormai più di 15 anni. Allo stesso tempo, ha elencato una serie di fattori che richiedono la necessità di rinnovare ed aggiornare l’accordo commerciale tra i due Paesi. In particolare, ha constatato che, negli ultimi anni, il Messico ha registrato una notevole modernizzazione socio-economica, con un incremento della propria competitività. L’Unione Europea, invece, si è allargata, includendo nuovi Stati membri e sta ancora affrontando il prolungarsi della crisi economica. Inoltre, c’è stato un cambiamento importante dell’economia globale, attraverso un aumento della digitalizzazione e una rilevanza maggiore dei fondi ad investimento diretto (FDI). Ha poi rivelato che ci sono alcuni obiettivi comuni come il consolidamento dell’apertura verso il Nord America ed una semplificazione delle relazioni commerciali. Il Commissario si augura che, attraverso un aggiornamento del trattato, si possano includere dei capitoli sugli appalti pubblici, sui diritti di proprietà intellettuale, sui servizi (prendendo in esame anche i settori considerati nel Trade in Service Agreement, TiSA) e sullo sviluppo sostenibile. Infine, ha fatto presente che ci sarà un summit, tra le due parti negozianti, nel mese di giugno. Successivamente, Ildefonso Guajardo (Segretario dell’Economia, Messico) ha elencato ulteriori ragioni per cui, a suo parere, è necessario una modernizzazione del precedente accordo: 1) c’è una maggiore pressione dei Paesi emergenti, soprattutto da parte della Cina che, con l’ingresso nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, ha portato ad un aumento della competitività commerciale; 2) vi è l’esigenza di integrare l’economia europea e quella messicana in maniera più incisiva; 3) le condizioni economiche del Messico sono sempre più favorevoli. Negli ultimi anni, si è evoluto soprattuto nei settori dell’energia, della finanza e dell’educazione; 4) il Messico è entrato a far parte dell’Alleanza del Pacifico, un’iniziativa di integrazione regionale composta anche da Cile, Colombia e Perù con l’obiettivo principale di avanzare progressivamente verso la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone e trasformarsi in una piattaforma di articolazione politica, d’integrazione economica e commerciale e di proiezione verso il resto del mondo, con particolare attenzione verso l’area Asia-Pacifico; 5) si favorirebbe la convergenza con gli altri accordi commerciali di libero scambio che l’Europa ha avviato con gli Stati Uniti (TTIP) e concluso con il Canada (CETA). Ha infatti ricordato che l’interesse del Messico per quei mercati è testimoniato anche dal North American Free Trade Agreement (NAFTA), siglato con Stati Uniti e Canada nel 1992; 6) l’Unione Europea ha numerosi investimenti in Messico. Ha poi preso la parola Carlos Serrano Herrera (Chief Economist, BBVA), il quale ha presentato i risultati di uno studio condotto dal Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) sulla valutazione degli effetti di un ammodernamento del FTA. Dopo un’iniziale illustrazione dei benefici reali registrati a seguito dell’attuale accordo commerciale, il relatore si è concentrato sui potenziali vantaggi di un’espansione dell’accordo, soprattutto derivanti dall’inclusione di prodotti agricoli, precedentemente non considerati. Inoltre, ha sottolineato l’andamento positivo del Messico in certi settori, quali energia e telecomunicazioni, ed ha elencato una serie di punti di forza dell’economia messicana: dei salari competitivi; dei bassi costi per l’energia; una migliore qualità delle infrastrutture; dei vantaggi tariffari nel produrre ed esportare da territori messicani verso gli Stati Uniti; una global value chain importante per le esportazioni in Sud America; maggiori competenze qualificate nel settore automobilistico e aerospaziale. Jean-Luc Demarty (Direttore Generale, DG TRADE, Commissione Europea) si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti a seguito dell’entrata in vigore dell’accordo ed è fiducioso in un risultato positivo delle negoziazioni. Successivamente, ha rimarcato il fatto che l’FTA non dovrà portare ad un abbassamento degli standard riguardanti la salute e l’ambiente. Infine, ha ricordato che un rinnovamento del trattato potrebbe costituire anche l’inizio di ulteriori accordi commerciali con altri Paesi. Francisco de Rosenzweig (Sottosegretario del Commercio Internazionale del Ministero dell’Economia, Messico) ha posto l’accento sul fatto che l’Unione Europea è il secondo partner commerciale del Messico. Inoltre, nel ricordare i diversi accordi commerciali di libero scambio che l’Unione Europea ha stipulato con altri Paesi, ha spiegato la necessità di rivisitare anche questo trattato, in modo che anche il Messico possa mantenere un ruolo rilevante. Sorin Moisă (Europarlamentare membro della Commissione INTA, S&D) ha affermato che una modernizzazione del trattato rientra nella politica attuata verso il Nord America. Infatti, insieme agli altri accordi siglati con Canada e Stati Uniti, l’Unione Europea si è rivelata particolarmente attiva nel miglioramento delle relazioni transatlantiche con quest’area. Allo stesso tempo, ha fatto presente le maggiori preoccupazioni dell’UE nei confronti di quest’accordo: il rischio di un aumento della delocalizzazione (dovuta ad un costo della forza-lavoro messicana estremamente basso) e i disequilibri che si potrebbero creare come conseguenza della differenza dei prezzi reali nell’ambito dell’energia. Infine, si augura che il Parlamento Europeo partecipi attivamente alla stesura dell’accordo tramite una risoluzione, che incoraggi anche la ‘rule of law’. In seguito, ci sono stati degli interventi da parte di alcune aziende che hanno deciso di investire, in Europa o in Messico. Thomas Karig (Vice-Presidente con delega alle Relazioni Istituzionali, Volkswagen, Membro della Camera di Commercio Messico-tedesca) ha raccontato l’esperienza della Volkswagen, che da ormai quindici anni opera in Messico, ricordando la forte opposizione che riscontrata agli inizi dell’FTA, soprattutto da parte del Nord America. Ha poi dichiarato che una nuova fase del trattato potrebbe portare a maggiori benefici anche per il settore automobilistico. Dopo aver brevemente accennato all’esperienza di Telefonica in Messico, Enrique Medina (Funzionario Dipartimento di Politica, Telefonica) ha elencato una serie di elementi che, a suo parere, sarà necessario includere nel nuovo trattato: 1) le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) e i servizi digitali; 2) le Partnership tra enti pubblici e privati (PPP) nel settore digitale; 3) un regime di regole sul flusso dei dati; 4) un capitolo sugli appalti pubblici, assicurandosi una loro maggior apertura; 5) il commercio dei carburanti; 6) offrire le stesse protezioni ai consumatori. Kieran Simpson (Global Public Affairs Manager, Heineken) ha spiegato i vantaggi nell’investire in Messico, partner affidabile ed in continua crescita. Manuel Balmaseda (Chief Economist, CEMEX) si è soffermato sull’importanza dell’FTA nel permettere una maggiore integrazione, uno scambio di conoscenze e uno scambio di talenti. Questi fattori hanno, infatti, un ruolo rilevante nel rafforzamento della competitività delle imprese. Successivamente, ha fatto sapere che molte aziende messicane contano sulle esportazioni verso l’Unione Europea, per poter riprendersi dalla crisi che le ha coinvolte recentemente. Per concludere, H.E. José Gómez Camacho (Ambasciatore del Messico verso l’Unione Europea, la Monarchia del Belgio e il Gran Ducato del Lussemburgo) ha ribadito l’importanza di una stretta collaborazione tra Messico ed Unione Europea, soffermandosi sull’enorme potenziale del Messico: una nazione emergente, con un numero elevato di abitanti, che ha registrato un forte cambiamento economico negli ultimi anni e che dal punto di vista culturale, ha una natura latina, mentre, dal punto di vista economico, ha una natura più nord americana. LINK: Programma della conferenza Presentazione BBVA Eseguito da: Eleonora Colonna UNIONCAMERE DEL VENETO Delegazione di Bruxelles Av. de Tervueren 67 - B - 1040 Bruxelles Tel. +32 2 5510490 Fax +32 2 5510499 e-mail: [email protected]