Decine di aziende a caccia

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Decine di aziende a caccia
Decine di aziende a caccia
dl
prestito a tasso zero
Settanta pratiche inviate in poche ore da Cna, la richiesta media di lOmila euro
E la Regione raddoppia. L'assessore Bugli: «II budget salirà da 5 a 10 milioni»
1 EMPOLI
Oltre
settanta
aziende
dell'Empolese Valdelsa in fila
alla Cna nello stesso giorno
per accedere a un prestito a
tasso zero. Altre decine hanno
preso informazioni o hanno
inoltrato la pratica (solo online) nelle ore successive, anche attraverso le altre associazioni di categoria che fanno
parte della Rete Pem (Confartigianato, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e
Conflavoro). Una mobilitazione di massa che dimostra due
cose: la prima è che l'iniziativa
della Regione Toscana ha fatto centro e l'altra, decisamente più amara, è che le piccole
aziende dell'Empolese Valdelsa (ma non solo) hanno un bisogno disperato di ossigeno.
sos economia. L'iniziativa rivolta alle microimprese (cioè
che hanno al massimo 9 dipendenti) effettivamente è di
quelle appetitose: prestito fino a 15mila euro a tasso zero e
senza garanzia, da restituire
in comode rate (da 36 a 60 mesi). Con la prima rata che si potrà pagare un anno dopo la
concessione del prestito. I fon-
di possono andare a coprire
tantissime fattispecie di spese: da quelle per i macchinari
alle attrezzature, passando
per consulenze e servizi connessi all'avvio o sviluppo
dell'attività e da quelle generali (bollette, affitti e stipendi).
Le modalità. La Regione aveva
messo sul piatto cinque milioni di euro, dando la possibilità
alle imprese di presentare le ri chieste a partire da lunedì
scorso e fino a venerdì 31 gennaio. Con una particolarità: i
soldi saranno elargiti in base
all'ordine di prenotazione. Insomma, prestiti in palio da
giocarsi allo sprint.
La risposta. Già alla vigilia- viste le modalità di assegnazione - le associazioni di categoria avevano messo in conto
una corsa al prestito. E le previsioni non sono andate deluse. Anzi. Bastano pochi numeri per chiarire la portata del
successo. Nel primo giorno
(lunedì scorso) sono arrivate
al portale di Sviluppo Toscana
Spa 659 richieste di aiuto e altre 247 erano in fase di compilazione, con una richiesta media di diecimila euro di prestito. Soltanto per soddisfare
questi progetti, formalizzati
nell'arco di alcune ore, sono
necessari circa nove milioni di
euro.
Nel circondario. Decine le microimprese dell'Empolese Valdelsa che hanno deciso di bussare alla porta della Regione:
«Dai nostri uffici - spiega la coordinatrice di Cna del circondario, Elena Bardi - sono partite una settantina di pratiche.
Ma le richieste di informazioni, anche da parte di commercialisti ma anche di singoli imprenditori, sono state ben superiori: almeno venti di loro
non avevano i requisiti». Tra
quelle "ammesse" all'origina-
le sprint, quarantaquattro
aziende si sono rivolte ai nostri uffici di Empoli e Vinci,
quindici a quello di Fucecchio
e altre dieci alle sedi Cna di Castelfiorentino e Certaldo. Questi numeri sottolineano che
c'è un gran bisogno di liquidità.
il problema. I cinque milioni
del plafond iniziale sarebbero
stati sufficienti a soddisfare
poco più della metà delle pratiche pervenute il primo giorno (comprese quelle in fase di
elaborazione), con centinaia
di richieste tagliate fuori. E allora la Regione sta correndo ai
ripari, come spiega l'assessore
Vittorio Bugli: «Stiamo lavorando per raddoppiare il plafond, portandolo a dieci milioni di giuro. Cercheremo di
completare l'operazione nel
più breve tempo possibile:
l'obiettivo è erogare i soldi entro maggio-giugno. Da una
parte c'è la soddisfazione per
il successo dell'iniziativa e
dall'altra la consapevolezza
che bisogna accelerare di fronte a una richiesta di aiuto che
arriva da così tante realtà».
Poche possibilità. Il boom non
cambierà la tabella di marcia.
Il bando resterà aperto - conce
previsto - fino alle ore 17 di venerdì 31 gennaio, ma vista
l'enorme quantità di domande già presentate (è bene sottolineare che i numeri sono riferiti soltanto al primo giorno), le possibilità di accedere
al prestito sono piuttosto remote. Nel frattempo tutte le
pratiche inviate saranno esaminate e quelle ammissibili
accederanno alla graduatoria
in base all'ordine di presentazione. Quindi partiranno le
elargizioni, con ogni singola
azienda che firmerà un contratto con la Regione Toscana
con il quale sarà definito il piano di rientro.
Francesco Turchi
©RI PRODUZIONE RISERVATA
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Un artigiano al lavoro (foto d 'archivio)
Elena Bardi