La gastronomia dell`Algarve

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La gastronomia dell`Algarve
La gastronomia dell’Algarve
RIGUARDO A
Photo: Pedro Reis - Turismo do Algarve
La gastronomia dell’Algarve
Dal mare vengono il pesce fresco e i frutti di mare, i principali ingredienti della cucina dell’Algarve. Si
aggiungano verdure e frutta, che il sole ha maturato alla perfezione, ed ecco riuniti gli elementi per
un’esperienza gastronomica indimenticabile.
Cominciamo da quello che offre l’oceano, come i frutti di mare: vongole, ostriche, telline e cappetonde
particolarmente saporiti quando vengono cucinati in padella o alla piastra. I perceves ao natural (lepadi al naturale), in
una spiaggia della costa vicentina, l’arroz de lingueirão (riso alle cappelunghe), la feijoada de búzios (fagiolata di
buccini), il xerém de conquilhas (specie di polenta con telline) e la açorda de marisco (pane cotto insaporito con aglio
e coriandolo e guarnito con frutti di mare) sono piatti che fanno venire l’acquolina in bocca. Molto popolare è una
ricetta di vongole, amêijoas na cataplana, uno dei piatti tradizionali più apprezzati, il cui segreto consiste nell’uso
della cataplana, una pentola di rame, di origine araba, che mantiene tutto il sapore e l’aroma degli ingredienti
cucinati. Per insaporire i piatti, nulla di meglio che un po’ di sale proveniente dalle saline del posto, magari proprio il
fiore di sale. Queste specialità gastronomiche si possono assaporare in molti ristoranti e durante l’estate ci sono dei
festival dedicati ai frutti di mare a Olhão e a Faro, vicino alla Ria Formosa, dove si trovano in abbondanza.
Qualsiasi pesce fresco, cucinato alla griglia, o lentamente sulla brace, al modo dei pescatori, è una vera leccornia.
Fra le altre specialità, si segnalano i carapaus alimados (sgombro lesso) e la sardinha assada (sardina alla
griglia) che si mangia dappertutto, ma che a Portimão è davvero speciale. È squisita con il pane o abbinata a
un’insalata montanheira, preparata con pomodori ai quali l’origano dà un gusto peculiare. Dal tonno, al trancio o in
salamoia, di Tavira, al polpo, che a Santa Luzia si serve in vari modi – cotto nel vino, impanato, alla griglia, con riso o
semplicemente al forno, passando per i gustosi calamari e le seppioline, l’Algarve vanta un menù straordinario.
Nello barrocal, nella zona di transizione fra il litorale e i monti, varia il tipo di alimentazione, e si mangia di più la
carne, come la galinha cerejada (pollo in umido), il cozido de grão (bollito di carni con ceci), o gli insaccati, ai quali
vengono dedicate fiere e feste a São Brás de Alportel e Querença. L’agricoltura è una delle attività principali di questa
zona, e gli alberi, che producono la frutta essenziale per la preparazione dei liquori e dei dolci tradizionali, quando
fioriscono, danno una bellezza particolare ai campi. I mandorli in fiore, nel mese di febbraio, sono una delle immagini
emblematiche dell’ Algarve.
L’arancia si mangia al naturale o in succo, mentre le mandorle, i fichi e la carruba si utilizzano nella preparazione
di dolci molto graditi. Come il dom rodrigo, che si presenta avvolto in variopinta carta stagnola, o il morgado, una torta
che in genere viene guarnita con motivi regionali e fiori di mandorlo, e il maçapão (marzapane), i dolci fatti di pasta di
mandorla a forma di frutta e vegetali. Ci sono anche altre specialità da non perdere, come i fichi ripieni, o i formaggi e
le trufas de figo (tartufi di fico). Il medronho (acquavite di corbezzolo) o i distillati di fico e il liquore di mandorla amara
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sono ottimi digestivi dopo un buon pasto.
In effetti, il meglio dell’Algarve si serve a tavola: in un piccolo locale con tavolini all’aperto sulla spiaggia, o in raffinati
ristoranti diretti da Chef di fama mondiale. È un’esperienza da non perdere, e da ripetere più volte!
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