Libretto "Come venne la Paura"

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Libretto "Come venne la Paura"
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Vai in fondo al libretto, colora, ritaglia e poi incolla
l’animale che rappresenta il tuo Popolo!
Nome:
Cognome:
Branco:
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ALTRI CANTI!
VIENI E SEGUIMI
Guarda Fratellino,
La puoi vedere già
La Roccia della Pace
Spunta proprio là,
Lascia che il mondo vada per la sua strada.
Lascia che l'uomo ritorni alla sua casa.
Lascia che la gente accumuli la sua fortuna.
Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi.
I fiori della Mowha
Son bruciati già
E tutti gli animali
Ora hanno sete e fam.
Lascia che la barca in mare spieghi la vela.
Lascia che trovi affetto chi segue il cuore.
Lascia che dall'albero cadano i frutti maturi.
Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi.
E sarai luce per gli uomini
e sarai sale della terra
e nel mondo deserto aprirai
una strada nuova. (2v)
Rit. Questa storia è vecchia come
stelle,
Siamo tutti sotto una stessa legge,
Guarda verso la Waingunga,
Tutti insieme in pace noi sarem.
E per questa strada va', va'
e non voltarti indietro, va'.
...e non voltarti indietro.
Eirene
Dolce cala la pace qui tra noi
il bosco dorme e Tu lassù ancora
ascolti nostra la dolce preghiera
scendi notte, va via la paura.
Il cinghiale va lontano
E gli uccelli verso nord,
La Giungla più non caccia
Tutti pelle e ossa son,
Hathi l’elefante
La tregua annuncia già,
Il sentiero per la fonte
Libero sarà.
Rit. Questa storia...
Il daino in pace beve
Bagheera a fianco ha
Il grande cacciatore
Del male non gli fa
Sospesa è la caccia
Finché l’acqua tornerà
Shere Kan la tigre zoppa
A pancia vuota resterà!
Rit. Questa storia….
Bianca luna, la notte tingi tu
quante stelle brillano lassù
dimmi Dio doman dove saremo
porteremo amor dove non c’è.
Porta il vento la nostra preghiera
fa che giunga lontano questa sera
che il risveglio sia pace ed un sorriso
splenda il sole domani su ogni viso
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CANTO FINALE
Sabato, 28 Aprile
Le ombre si distendono scende ormai la sera
e s'allontanano dietro i monti i riflessi di un giorno
che non finirà di un giorno che ora correrà sempre
perché sappiamo che una nuova vita
da qui è partita e mai più si fermerà.
Preghiera della Sera
Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento dal deserto di
Sin, secondo l'ordine che il Signore dava di tappa in tappa, e si accampò a Refidim. Ma non c'era acqua da bere per il popolo.
Il popolo protestò contro Mosè: «Dateci acqua da bere!». Mosè disse loro: «Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il
Signore?».
In quel luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatti
uscire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro
bestiame?».
Allora Mosè invocò l'aiuto del Signore, dicendo: «Che farò io per
questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!».
Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te
alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va'!
Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai sulla
roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà». Mosè così fece sotto gli
occhi degli anziani d'Israele.
Si chiamò quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli
Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è
in mezzo a noi sì o no?»
Es. 17, 1-7
Resta qui con noi il sole scende già
resta qui con noi Signore è sera ormai.
S'allarga verso il mare I il tuo cerchio d'onda che il
vento spingerà
fino a quando giungerà ai confini di ogni cuore, alle
porte dell'amore
vero come una fiamma che dove passa brucia
così il tuo amore tutto il mondo invaderà
Resta qui con noi il sole scende già
resta qui con noi Signore è sera ormai
Davanti a noi l'umanità lotta, soffre e spera
come una terra che, nell'arsura chiede acqua
da un cielo senza nuvole, ma che sempre le può dare vita
con Te saremo sorgente d'acqua pura
con Te fra noi il deserto fiorirà.
Resta qui con noi il sole scende già
se Tu sei fra noi la notte non verrà.
Canto: Mamma del Cielo
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COMUNIONE
Domenica, 29 Aprile
Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore
di trovare Te, di stare insieme a Te
unico riferimento del mio andare
unica ragione Tu, unico sostegno Tu,
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Preghiera del Mattino
Anche il cielo gira intorno e non ha pace
ma c’è un punto fermo, è quella stella là.
La stella polare è fissa ed è la sola
la stella polare Tu, la stella sicura Tu,
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
RIT.:Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te,
e poi non importa il “come”, il “dove” e il “se”.
Che Tu splenda sempre al cent ro del mio cuore
il significato allora sarai Tu
quello che farò sarà soltanto amore.
Unico sostegno Tu, la stella polare Tu,
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
RIT.:Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te,
e poi non importa il “dove”, il “come” e il “se”.
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Gesù, ti presento tutte le mie paure:
la paura di essere rifiutato,
la paura di essere preso in giro,
la paura di certi luoghi e animali,
la paura davanti a situazioni difficili,
la paura di dare una brutta impressione di me.
Ti presento tutte le mie insicurezze, i miei dubbi, le
mie incertezze.
Mi sento come in mezzo a una tempesta!
Tu hai detto agli apostoli sul lago di Galilea:
"Coraggio, sono Io, non temete!".
Dillo anche a me e nel mio cuore svaniranno le onde
furiose delle mie paure.
Amen
E tu?Quali sono le tue Paure?
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Preghiera della Sera
Quando il Signore venne a sapere che i
farisei avevan sentito dire: Gesù fa più
discepoli e battezza più di Giovanni sebbene non fosse Gesù in persona che
battezzava, ma i suoi discepoli -, lasciò la
Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. Doveva perciò attraversare la Samaria. Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno
che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo
figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe.
Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva
presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria
ad attingere acqua. Le disse Gesù:
«Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di
cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a
me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone
relazioni con i Samaritani.
Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice:
"Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua
viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo
è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del
nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e
il suo gregge?».
Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve
dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a
venire qui ad attingere acqua».
Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». Rispose la donna: «Non
ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli
replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna
adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo
monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli
che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che
deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo»
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ALLELUIA
Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia
Alleluia, Alleluia, Alleluia (2 v.)
La nostra festa non deve finire,
non deve finire e non finirà! (2 v.)
Perché la festa siamo noi che camminiamo
verso Te
Perché la festa siamo noi cantando insieme
così:
Alleluia, Alleluia...
SANTO (Zaire)
Santo. Santo!
Osanna (2 v.)
Osanna eh, Osanna eh,
Osanna a Cristo Signor! (2 v.)
I cieli e la terra, o Signore, Sono pieni di Te (2 v.)
Benedetto colui che viene nel nome tuo Signor (2 v.)
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CANTI DELLA MESSA
Lunedì, 30 Aprile
CANTO D’INIZIO
Preghiera del Mattino
In principio la terra Dio creò,
con i monti i prati e i suoi color
e il profumo dei suoi fior
che ogni giorno io rivedo intorno a me
che osservo la terra respirar
attraverso le piante e gli animal
che conoscere io dovrò
per sentirmi di esser parte almeno un po’.
Allora, disse il Gran Padre, il Padre di tutte le cose: "Vai, vai e non
ritornare da me, prima di aver mostrato agli esseri la mia presenza!". E ne fu spaventata. non era che una piccola goccioa d'acqua.
Come avrebbe potuto dimostrare la potenza di Dio? Voleva tornare
indietro, ma non poteva. Era stata mandata. Quando cadde dal
cielo, l'avvolse l'aria e quasi la consumò.
Poi, fu impastata dalla terra. Si vergognava, perché prima era stata
un piccolo specchio del cielo: ora, invece, era piena di polvere
"attaccaticcia"! E sentì una radice vicina.E la radice l'afferrò. Divenne parte di una pianta. Fu una fibra, una goccia di frutto. Si sentì
bere più volte. Spesso soffiata via nel vapore si rapprese col freddo, e ricadde giù. Una lunga storia.
Imparò a sentirsi terra e vegetale. Visse molte volte pulsazioni nel
sangue dei viventi. E fu fiume, lago, filo di perle, quando cadeva
nella rugiada del mattino. Le sembrò di perdersi, di sparire. Soffrì
molto. Ora cercata con rabbia, ora pestata e dimenticata.
Poi, un giorno, il sole la prese con più forza del solito, e la portò
con sé, in alto. Le disse:"Sono finite le tue stagioni, gocciolina, sali
di nuovo...Ti aspetta il Gran Padre!".
La goccia salì, e le sembrò di essere felice. Ma quando si vide protendersi in alto, ebbe nostalgia. Il Padre delle cose le sorrise: "Hai
fatto bene, piccola mia!", le disse. "Ora, cosa vuoi?". "Ritornare
giù, Papà, ritornare giù! Qui, vicino a te, sono un cristallo di gioia,
ma laggiù, nel mondo pieno di sete, io sono molto di più: sono la
tua presenza!"
RIT.
Questa avventura, queste scoperte
le
voglio
viver
con
Te
Guarda che incanto è questa natura
e noi siamo parte di lei.
Le
mia
mani
in
te
immergerò
fresca acqua che mentre corri via
fra
i
sassi
del
ruscello
una
canzone
lieve
fai
sentire
oh pioggia che scrosci fra le fronde
e tu mare che infrangi le tue onde
sugli
scogli
e
sulla
spiaggia
e orizzonti e lunghi viaggi fai sognar.
RIT.
Guarda
il
cielo
che
colori
ha!
E’ un gabbiano che in alto vola già
quasi
per
mostrare
che
ha imparato a viver la sua libertà
che
anch’io
a
tutti
canterò
se
nei
giorni
farfalla
diverrò
e
anche
te
inviterò
a puntare il tuo dito verso il sol.
RIT.
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Prima di Partire...
Tu sei con me, io sono contento
Tu il mio pastore, io il tuo agnellino
Mi porti nei prati più verdi
A bere dove l’acqua è più buona
Per sentieri dove dolce è il cammino
Se poi l’erba nei prati finisce
Se il deserto si fa più vicino
Se l’acqua interrompe la corsa
Se il buio fa perdere il sentiero
Io non tremo se tu sei con me
Mi metti alla prova
ma mi fai anche coraggio
Tu conosci la strada nel buio
Mi conduci fino a casa
Per me spalanchi le porte
E chi mi vuole male, lo chiudi fuori
La tua tavola è festa per me
Mi riempi il bicchiere di gioia
I giorni vengono, i giorni vanno
Fammi stare nella tua casa
I giorni vanno, i giorni vengono
Io sto con te.
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