Newsflash 09_02_2011

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Newsflash 09_02_2011
Newsflash Europee 09/01/2017
- Fondi strutturali e di investimento: prima relazione della Commissione europea. Il 20
dicembre 2016, la Commissione europea ha pubblicato per la prima volta una relazione di attuazione
riguardante i fondi strutturali. Secondo tale relazione, negli ultimi mesi si è assistito a una forte
accelerazione degli investimenti la cui attuazione dovrebbe raggiungere la velocità di crociera nel
2017. Ricordando come già alla fine del 2015 erano stati erogati sostegni a 274 000 imprese, come
2,7 milioni di persone avevano beneficiato di assistenza per trovare un lavoro, ed era stato
selezionato un milione di progetti finanziati dall'UE per un valore complessivo di quasi 60 miliardi di
euro, questa cifra è raddoppiata nell'arco di nove mesi e nell'autunno 2016. Quasi 130 miliardi
(20 % della dotazione complessiva dei fondi strutturali) sono stati investiti in piccole imprese,
ricerca, banda larga, efficienza energetica e migliaia di altri progetti incentrati sulle priorità
fondamentali della strategia dell'UE a favore della crescita e dell'occupazione. Il raddoppio dell'uso di
strumenti finanziari negli investimenti dei fondi, come previsto negli obiettivi del piano di
investimenti, era stato quasi raggiunto alla fine del 2015. La dotazione dei fondi strutturali e di
investimento (SIE) 2014-2020, con il cofinanziamento nazionale, rappresenta uno sforzo
d'investimento di 638 miliardi di €, di cui 181 miliardi di €dedicati alla crescita intelligente, con
investimenti in ricerca e innovazione, tecnologie digitali e sostegno diretto a oltre due milioni di
piccole imprese. La relazione è la prima di una serie di relazioni annuali rivolte alle istituzioni dell'UE
sull'attuazione dei 533 programmi dei fondi SIE. Questa valutazione è effettuata nel contesto di
importanti novità introdotte nel 2014 per migliorare la qualità della spesa, come la concentrazione
tematica, le nuove condizioni preliminari per gli investimenti, un maggiore orientamento ai risultati e
i meccanismi di misurazione della performance. Il testo della relazione è disponibile al LINK.
- Digitale: presentato il programma di lavoro della Presidenza maltese. Una delle principali
priorità della nuova Presidenza maltese del Consiglio UE, insediatasi il 1 gennaio 2017, sarà il
mercato unico digitale. Nel programma di lavoro presentato, Malta si impegna a perseguire i colloqui
relativi al geoblocco, le tasse del roaming, la connettività, le alte frequenze e la portabilità
transfrontaliera. Nel documento, la Presidenza sottolinea come il mercato unico fornirà benefici
tangibili per le economie europee, per le imprese e le famiglie, contribuendo all’abbattimento delle
barriere al commercio, al miglioramento delle prestazioni e dell’accesso ai servizi per i consumatori.
Malta continuerà dunque il lavoro della precedente Presidenza slovacca sul dossier, soprattutto per
quel che riguarda la revisione delle regole sulla proprietà intellettuale, dove si sono registrati i minori
progressi. Un altro argomento delicato è relativo all’acquisto online, sul quale il Consiglio ha già
discusso l’argomento diverse volte. Si registra, tuttavia, una difficoltà al Parlamento europeo a causa
delle difficoltà di organizzazione dei relatori ombra sulla questione della fornitura del contenuto
digitale o la vendita online di prodotti tangibili (come ad esempio i vestiti). La nuova Presidenza
inizierà inoltre dei colloqui per regolare il sistema di imposta sul valore aggiunto per le aziende che
operano online, e dovrà tenere conto delle future proposte in materia di tutela della privacy (attese
per l’11 di gennaio in una comunicazione ed una proposta di regolamento nel mese di giugno). Nei
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primi sei mesi dell’anno sono in programma tre incontri formali del Consiglio sulle questioni chiave
del mercato unico digitale, a partire dal 20 febbraio, il 29-30 maggio, e il 9 giugno, con una riunione
informale a Malta prevista per il 6 aprile. Le priorità della Presidenza maltese sono consultabili al
LINK.
- Ambiente: lo sviluppo sostenibile al centro dell’agenda di Malta. Il ministro maltese per
l’ambiente, Jose Herrera, ha spiegato come il lavoro della Presidenza in merito all’ambiente sarà
orientato allo sviluppo sostenibile. In particolare, la concentrazione sarà rivolta su iniziative volte a
promuovere un’economia competitiva in termini di utilizzo delle risorse e sulla competitività
all’interno del quadro del programma di sviluppo sostenibile per il 2030. La Presidenza lavorerà per
raggiungere progressi tangibili e sostanziali sul progetto di revisione strutturale del sistema delle
quote delle emissioni (ETS) per il 2021-2030 e progressi nell’ambito del “pacchetto invernale” in
materia di energia pulita, in particolare la revisione delle fonti rinnovabili ed efficienza energetica. In
merito all’economia circolare, è intenzione della Presidenza maltese assicurare un evidente
progresso, portando il Consiglio a lavorare sul progetto di revisione delle sei direttive sui rifiuti.
- Agroalimentare: la Commissione rifiuta le offerte sul latte scremato in polvere. Nel
secondo appalto relativo al latte scremato in polvere detenuto nelle riserve pubbliche, la
Commissione europea ha deciso, con il sostegno degli Stati membri, di non accettare alcuna delle
offerte ricevute. Nella prima gara di appalto del dicembre 2016, 40 tonnellate di latte scremato in
polvere sono state restituite al mercato; in questa seconda gara, una parte ulteriore delle 21.963
tonnellate di latte è stata messa in vendita in nove paesi dell’Unione europea (Belgio, Lettonia,
Polonia, Irlanda, Francia, Regno Unito, Finlandia, Lituania e Germania). Le offerte, ricevute da otto
paesi per un totale di 11.914 tonnellate, hanno visto una variazione dei prezzi tra i 165.1€ ai 196.1€
per ogni 100 kg. La Commissione ha tuttavia proposto di rifiutare tali offerte, dal momento che i
prezzi risultano troppo lontani dai prezzi prevalenti di mercato (210€ per ogni 100 kg) e dal prezzo
minimo di vendita fissato con la precedente gara (215.1€/100kg). L’attenzione è ora rivolta al terzo
appalto, il cui termine ultimo è stato fissato per il prossimo 17 gennaio. Nel frattempo, lo scorso 22
dicembre 2016, la Commissione ha presentato l’ultima relazione mensile sui dati relativi al
commercio agroalimentare. In esso si evidenzia come, tra il novembre 2015 e l’ottobre 2016, le
esportazioni europee del settore si siano attestate intorno ai 129.9 miliardi di euro, con un
incremento dell’1.9% in termini di valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
(novembre 2014-ottobre 2015). Dal momento che le importazioni da Stati terzi è stato registrato di
un valore pari a 112 miliardi di euro, la Commissione registra un surplus di esportazioni di oltre 18
miliardi nel periodo considerato. Maggiori informazioni sulla relazione della Commissione sono
disponibili al LINK.
A cura dell’Ufficio CNA Bruxelles.
Per ulteriori approfondimenti contattare: [email protected]
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