DGR 111/15 P.U.A. Sintesi della restituzione frontale 02/12/2015
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DGR 111/15 P.U.A. Sintesi della restituzione frontale 02/12/2015
Formazione DD.GG.RR. 110/15 e 111/15 COSTRUIRE INSIEME L’ “UNITÀ OPERATIVA SOCIALE E SANITARIA” martedì 24 e mercoledì 25 novembre 2015 GOVERNO DELLA DOMANDA SOCIO-SANITARIA martedì 1 e mercoledì 2 dicembre 2015 DGR 111/15 P.U.A. Sintesi della restituzione frontale 02/12/2015 Nel corso della discussione del gruppo di lavoro sono emersi richiami ad alcuni temi che esulano dalla questione specifica dell’organizzazione del Punto Unico di Accesso ma che : La programmazione dei servizi con elevato grado di integrazione socio-sanitaria ed il contesto territoriale di riferimento La gestione dei flussi finanziari per i servizi convenzionati (contrattualizzati) con l’ASUR (il soggetto giuridico cui verrà assegnata la funzione, la procedura economicofinanziaria, la struttura tecnica che gestirà il funzionamento della nuova modalità) L’articolazione delle UOSES a livello Distrettuale o sub-Distrettuale, dislocazione fisica o modalità di coordinamento che utilizza supporti informatici Il sistema della committenza dei servizi socio-sanitari in relazione al nuovo sistema del governo della domanda Il sistema gestionale: le modalità di interconnessione tra i soggetti titolari e gestori dei servizi e delle strutture socio-sanitarie ed i soggetti deputati al governo della domanda Proposte Sono emerse le seguenti proposte e indicazioni: 1. Ogni territorio (Ambito/Distretto) deve fare l’analisi del proprio contesto per individuare quali sono le articolazioni organiche modulari e le modalità organizzative che tengano conto e riprendano le esperienze maturate in ciascun contesto. La diversità dei territori e delle esperienze sia in ambito sanitario che in ambito sociale hanno prodotto diverse organizzazioni dei servizi dai quali occorre ripartire per articolare il nuovo sistema dei PUA integrati (sportelli sociali-UPS d’Ambito, sportelli delle cure domiciliari distrettuali o sub distrettuali) Si è concordato che le scelte vadano fatte a livello locale (occorre rispettare la specificità delle esperienze, valutando se esiste la possibilità di ristrutturare completamente il sistema ovvero se utilizzare gli sportelli che già esistono, operando una progressiva integrazione del sanitario con il sociale e viceversa E’ emersa una generale indicazione a rispettare la disimmetria tra Ambiti e Distretti per assicurare una adeguata articolazione dei PUA per aree sub-distrettuali rispettando la territorialità degli Ambiti. Si è ritenuto comunemente di evitare la centralizzazione dei servizi al fine di mantenere i PUA vicini ai cittadini rispettando l’organizzazione consolidata negli ultimi 13 anni di esperienza maturata nell’identità territoriale di Ambiti e Distretti. Uno o più PUA livello di Ambito consente inoltre di favorire la prosecuzione di un assetto sovra comunale dei servizi in territori in cui è maturato un senso di appartenenza che travalica il municipalismo 2. Le funzioni e gli ambiti di operatività del PUA devono limitarsi (o partire) dal socio sanitario (vedi atto di fabbisogno e DGR 1331/14) anziché cimentarsi subito con tutti gli ambiti di attività. Il PUA viene individuato come una struttura leggera che si rivolge a chi non sa dove orientarsi, e non si aggiunge o sostituisce ai servizi che già ci sono e che sono già riconosciuti dal cittadini. Occorre una modalità “leggera” di accettazione e di registrazione dei dati, per cercare di capire di che cosa ha bisogno la persona per orientarla senza pretendere di iper-calssificare o appesantire le procedure di accesso. Formazione DD.GG.RR. 110/15 e 111/15 COSTRUIRE INSIEME L’ “UNITÀ OPERATIVA SOCIALE E SANITARIA” martedì 24 e mercoledì 25 novembre 2015 GOVERNO DELLA DOMANDA SOCIO-SANITARIA martedì 1 e mercoledì 2 dicembre 2015 3. Per quanto riguarda l’organizzazione e localizzazione dei PUA si predilige la realizzazione di sistema a rete, partendo dalle esperienze e specificità attuali e realizzando con gradualità l’implementazione del nuovo servizio. A questo proposito si ritiene di affrontare gradualmente anche l’organizzazione dei servizi in relazione alle tipologie di utenza (anziani, minori, disabili, ecc.), procedendo parallelamente a formare gli operatori e strutturando per aree in modo omogeneo il PUA in tutti i territori, mettendo a regime le esperienza già fatte in diversi territori 4. Si è concordato di mantenere almeno un PUA per Ambito (partendo dagli UPS) raccordandolo con il o i PUA distrettuali (vedi Sportelli della salute sanitari). A questo proposito sarà opportuno pensare all’articolazione dei PUA a livello d’Ambito anche in base all’articolazione delle realizzande Case della Salute che nasceranno dalla riorganizzazione del sistema ospedaliera 5. Una delle maggiori priorità individuate è l’importanza di utilizzare un sistema informativo condiviso in tutti i territori, facendo dialogare i sistemi e le piattaforme. A questo proposito sono state citate gli strumenti informatici che la sanità ha elaborato o sta elaborando a livello regionale e quelli che in alcuni Ambiti sociali sono utilizzati in previsione di utilizzo. In questo caso è necessario evidenziare che spesso non ci sono sistemi gestionali d’Ambito, mentre nella sanità ci sono molti programmi/piattaforme, alcune in evoluzione, che non sono utilizzate o neanche conosciute dagli operatori sanitari. 6. E’ emersa la necessità di lavorare all’elaborazione di un linguaggio comune da condividere tra gli operatori del sociale e quelli della sanità. Ciò significa prioritariamente lavorare per uniformare gli strumenti di valutazione. Anche a questo proposito si è evidenziato che ci sono percorsi avviati a livello regionale che sono da portare ad una elaborazione definitiva, e successivamente da far conoscere e condividere su scala regionale. 7. Una delle sensazioni maggiormente condivise è la criticità delle risorse. Si ritiene generalmente che le attuali risorse (umane e finanziarie) non siano sufficienti per dare attuazione alla riforma prefigurata. Una carenza di personale viene lamentata sia nel versante sanitario che, con particolare riguardo, nel versante sociale cronicamente sottodimensionato. Si ritiene necessario riorganizzare e integrare il personale addetto ai servizi. Si è ritenuto altresì fondamentale formare il personale socio-sanitario, promuovendo uno scambio di conoscenze, di linguaggi, competenze, informazioni, e strumenti di lavoro (modulistica, ecc.) 8. Come sopra accennato, il gruppo di lavoro ha ritenuto importante procedere con progressività nella realizzazione del nuovo assetto. E’ necessario al proposito prevedere una campagna informativa verso i cittadini per renderli partecipi della importante riorganizzazione in atto, sia tatticamente che strategicamente. In un regime di risorse decrescenti il cittadino diventerà sempre più esigente e conflittuale. La crescente richiesta di trasparenza richiede relazioni forti e capacitò di dare risposte efficienti. Per questo si è comunemente ritenuto di operare con gradualità.