Ingegneria Ambiente e Territorio
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Ingegneria Ambiente e Territorio
Calcolo numerico [ 40439 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: ELEUTERIO FRANCISCO TORO Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Introdurre lo studente ad una selezione dei metodi numerici per equazioni differenziale ordinarie e parziali, adottando uno approccio modellistico, con enfasi sui metodi moderne per l'equazioni iperboliche. Prerequisiti Contenuti del corso PARTE I: Metodi numerici per equazioni differenziali ordinarie (10 ore). Richiami di teoria sulle equazioni differenziali ordinarie. Metodo di Eulero. Analisi degli errori di troncamento, della stabilità e della convergenza di uno schema numerico. Schemi impliciti. Metodo di Eulero migliorato esplicito. Metodo di Taylor. La famiglia dei metodi di Runge-Kutta. Schemi numerici per i sistemi di primo ordine. Caso di studio 1: un modello ecologico.PARTE II: Metodi numerici per problemi scalari iperbolici (15 ore). Legge di conservazione lineare e non lineare applicata ad problemi scalari. Concetti di base. Non unicità della soluzione e condizione sull'entropia. Il problema di Riemann per l'equazione della convezione lineare a coefficienti costanti e per l'equazione di Burgers. Uno schema semplificato per la modellazione delle onde di traffico. Approssimazione alle differenze finite, numero di Courant-Friedrichs-Levy, stencil, errore di troncamento, accuratezza, consistenza, stabilità, convergenza ed equazioni modificate. Schemi monotoni. Teorema dell'accuratezza. Teorema di Godunov. Schemi numerici conservativi e loro proprietà. Schemi ai volumi finiti per problemi scalari omegenei e non omogenei. Lo schema di Godunov. Problema di Riemann e flussi numerici. Metodi numerici non lineari: limitatori di flusso e schemi TVD. Lo schema WAF e lo schema MUSCL-Hancock. L'approccio ADER per la costruzione di schemi numerici di elevato ordine. Ricostruzioni di elevato ordine dei dati: ENO e WENO. Il problema di Riemann per le derivate. Esempio dello schema ADER per l'equazione della convezione lineare. Caso di studio 2: modellazione delle onde di traffico.PARTE III: Metodi numerici per le equazioni dell'acqua bassa (15 ore). Le equazioni dell'acqua bassa e loro proprietà. Formulazione linearizzata. Problema di Riemann. Soluzione esatta per il caso non lineare. Il metodo di Godunov e la definizione dei flussi numerici. Metodi WAF e MUSCL-Hancock. Metodi ADER per il caso omogeneo. Trattamento dei termini sorgente. Altri approcci alla soluzione numerica delle equazioni dell'acqua bassa. Caso di studio 3: modellazione di una corrente non stazionaria monodimensionalePARTE IV: Metodi numerici per le equazioni paraboloche ed ellittiche (8 ore). L'equazione del calore monodimensionale. L'equazione della convezione diffusione. Equazione di Laplace in due dimensioni Metodi didattici 48 ore di lezioni formale sulla teoria, con esempi da fare "a mano".12 ore di esercitazione prattica nel laboratorio computazionale. Modalità di verifica dell'apprendimento Esame scritto sulla teoria (60%). Tree miniprojetti che vengono valutati per mezzo di (i) relazioni scritte e (ii) discusioni orali. Testi di riferimento BIBLIOGRAFIASmith G D Numerical methods for partial differential equations. Oxford University Press, Second edition, 1978.Hoffmann K A. Computational Fluid Dynamics for Engineers. Publication of engineering education system, Austin, Texas, 78713, USA, 1989.Toro E F. Riemann solvers and numerical methods for flujid dynamics. Springer, Second edition, 1999. Toro, E F. Shock-capturing methods for free-surface shallow flows. Wiley and Sons, 2001.Zachmanoglou E C and Thoe D W. Introduction to partial differential equations. Dover publications, 1986. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Altre informazioni Professore: prof. E. F. Torofacolta d'Ingegneria, Universita di Trento, Mesiano, 5o piano, studio 502,Tel.: +39 0461 882674; Fax.: +39 0461 882672Email: [email protected]: http://www.ing.unitn.it/toroOrario di ricevimento: secondo semestre, mercoledi, dalle 14:30 alle 17:00Esercizatore: Dott. G. VignoliTheory : 48 hoursComputing Laboratory: 12 hoursMiniprojects: 3 L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 MAT/08 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Conversione termochimica [ 40567 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: PAOLO COSTA Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Syllabus non pubblicato dal Docente. L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse energetiche 5 ING-IND/24 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Cooperazione allo sviluppo [ 40568 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MASSIMO ZORTEA Periodo: Primo Ciclo Semestrale Syllabus non pubblicato dal Docente. L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Tecnologie ambientali 5 appropriate per i paesi in via di sviluppo S.S.D. NN/POST Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Economia e gestione di progetto per l'ambiente [ 40440 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: LUCIANO BUZZETTI Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Il corso vuole rappresentare un approfondimento dei concetti di economia applicati ai progetti che saranno più caratteristici della carriera professionale dell'ingegnere per l'ambiente ed il territorio. Prerequisiti Concetti fondamentali di economia Contenuti del corso Concetti di microeconomia, con speciale attenzione per gli aspetti territoriali ed in particolare per quelli connessi alle problematiche del mercato immobiliare Strumenti per la gestione interna del progetto: analisi costi-beneficiProcedure, normative e modalità per la gestione del progetto Metodi didattici Lezioni, seminari, esercitazioni Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso verranno proposti dei test di verifica dell'apprendimento (presumibilmente un paio). Tali test si rivolgono agli studenti che frequentano attivamente il corso, con lo scopo di consentire, a loro ed al docente, di valutare il procedere dell'apprendimento. Essi, inoltre, saranno organizzati secondo le modalità previste per l'esame.L'esame verrà proposto in forma scritta. Testi di riferimento Buzzetti L., Il mercato immobiliare, dispense.Suggerimenti ed integrazioni verranno forniti durante le lezioni. Further suggestions will be done during the course. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 SECS-P/06 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Energie rinnovabili [ 40569 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MAURIZIO GRIGIANTE Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Conoscenza delle principali tecnologie per la produzione di energia sia termica che elettrica da fonti rinnovabili: eolico, solare termico e fotovoltaico, biomasse. Conoscenza dello stato attuale delle tecnologie relative alle celle a combustibile ed impiego dell'idrogeno.Valutazione economica delle tecnologie rinnovabili attualmente in uso e confronto economico in relazione alle tecnologie energetiche tradizionali.Valutazione di impatto ambientale e riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera in relazione all'impiego di fonti rinnovabili. Prerequisiti 15 crediti di Analisi Matematica, 12 crediti di Fisica Generale, 5 crediti di Fisica Tecnica I. Contenuti del corso PARTE I : ENERGIA, CRESCITA ECONOMICA , COSTO DELL'ENERGIAPanoramica generale sull'energia. L'energia e le attività umane: energia e crescita economica, consumi nazionali e mondiali di energia. Intensità di energia e ruolo attuale degli idrocarburi fossili.Panoramica generale sulle fonti di energia rinnovabile. Potenzialità, pregi e difetti, densità di energia delle diverse fonti di energia rinnovabile. Condizioni per lo sfruttamento delle energie rinnovabili.Il costo ed il valore dell'energia rinnovabile. Costo di produzione del kWh da energie rinnovabili. Esempi di calcolo. Valorizzazione del kWh da energie rinnovabili in relazione ai costi evitati, alla riduzione delle emissioni di inquinanti. Limiti tecnici e valutazione dei costi aggiuntivi.PARTE II: TECNOLOGIE DELLE FONTI RINNOVABILIEnergia elettrica dal vento. Il vento e le sue caratteristiche. Elementi di funzionamento delle macchine eoliche. Energia elettrica prodotta da un aerogeneratore. Costo di produzione del kWh eolico. Contributo energetico e ambientale dell'eolico in Italia. Problemi di impatto ambientale e prospettive di sviluppo.Energia Solare. L'irraggiamento solare della terra. La radiazione solare disponibile al suolo in condizioni ideali e reali. Radiazione solare totale, diretta e diffusa. L'energia solare come motore delle fonti rinnovabili di energia.- Energia elettrica dal sole. Cenni relativi all'effetto fotoelettrico. La cella fotovoltaica come generatore elettrico elementare e i sistemi fotovoltaici per la generazione di potenza (modulo, pannello, campo). Efficienza di conversione dell'energia solare: corrente erogata, caratteristica I-V, potenza sviluppata ecc. Il costo dell'energia fotovoltaica. Bilancio ambientale ed energetico del ciclo di vita di un impianto fotovoltaico. - Energia termica dal sole. I collettori solari termici: principi di funzionamento e loro tipologie. Esempi di applicazione ai casi di produzione di acqua calda per uso domestico sanitario e riscaldamento domestico. Potenziale energetico praticabile. Costi dell'energia termica solare. Il tempo di ritorno dell'investimento in relazione al guadagno energetico. Valutazioni di impatto ambientale.- Cenni sull'energia termoelettrica dal sole. Principi di funzionamento e produzione di alte temperature con concentratori a specchio a fuoco puntiforme. Elementi di conversione fototermica dell'energia.Calore, elettricità e biocombustibili dalle biomasse. L'energia solare ed il contenuto energetico della biomassa vegetale: resa energetica delle principali colture di biomassa per usi termici. Produzione di energia termica ed elettrica. Produzione di bioidrocarburi tradizionali: bioestere e bioetanolo. Cenni ai metodi di conversione termochimica per la produzione di bioidrocarburi da processi di gassificazione e pirolisi delle biomasse. Le principali filiere di biocombustibili in Europa e costo di produzione dei biocombustibili.L'idrogeno come vettore energetico e cenni sulla tecnologie delle celle a combustibile. Tecnologie esistenti per la produzione di idrogeno. Il ciclo di produzione dell'idrogeno da fonte rinnovabile e relativi costi. Contenuto energetico dell'idrogeno in relazione ai combustibili tradizionali. Problemi di sicurezza nell'uso dell'idrogeno Le tecnologie delle celle a combustibile: tipologie e caratteristiche delle varie celle e loro prestazioni. Metodi didattici Lezioni in aula anche coordinate con esperti e visite a siti d'interesse di utilizzo di tecnologie per la produzione di energia da fonte rinnovabile Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Modalità di verifica dell'apprendimento Colloquio orale Testi di riferimento Monografie ed indicazioni di testi saranno fornite durante il corso dal docente Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse energetiche 5 ING-IND/11 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Fisica dell'atmosfera [ 40570 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: DINO ZARDI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Fisica dell'Atmosfera ha lo scopo di fornire una panoramica di vari fenomeni atmosferici: meteorologia a scala sinottica, alla mesoscala e a scala locale, formazione e dinamica delle precipitazioni, turbolenza atmosferica. Particolare attenzione viene dedicata ai processi rilevanti per applicazioni di interesse ingegneristico come il trasporto di contaminanti in atmosfera, l'utilizzo delle energie rinnovabili, l'agrometeorologia. Prerequisiti Contenuti del corso 1) Introduzione alle scienze dell'atmosfera. Meteorologia e climatologia e loro applicazioni. Il sistema solare. 2) L'atmosfera standard: composizione, struttura, climatologia. Scale dei moti atmosferici - Strutture e dinamiche dell'atmosfera alle varie scale (Globale e Sinottica, Meso e Locale)3) Richiami di termodinamica dei sistemi omogenei. Equilibri multifase. Termodinamica dei gas ideali. Primo principio della termodinamica. Trasformazioni adiabatiche, entalpia, calori specifici.4) Formulazione della termofluodinamica. Moti adiabatici. Temperatura potenziale. 5) Composizione e proprietà dell'aria secca. Gradiente adiabatico per aria secca. Effetti associati alla presenza di vapore acqueo in atmosfera. Grandezze atte a descrivere il contenuto di vapor acqueo in atmosfera. Stati di saturazione. Effetti associati alle transizoni di fase del vapor acqueo.6) Livello di condensazione. Diagramma pseudoadiabatico. Curve adiabatiche secche e sature. Nubi e precipitazioni7) Introduzione alla radiazione atmosferica. Teoria del corpo nero e sue applicazioni ai bilanci radiativi del sistema sole-terra-atmosfera. Interazioni radiazione-atmosfera. Bilanci di energia al suolo.8) Sistemi di misure meteorologiche. Strumenti per misure dirette (equipaggiamento delle stazioni meteorologiche al suolo, reti di rilevamento, radiosonde) e strumenti per misure in remoto (radar meteorologico, lidar, sodar, satellite). 9) Sistemi rotanti e forze apparenti. Equazioni dei moti atmosferici. Analisi di scala delle equazioni per i moti a scala sinottica alle medie latitudini. Vento geostrofico.10) Dinamica delle perturbazioni a scala sinottica e delle strutture frontali. 11) Dinamica dello strato limite atmosferico. Similitudine di Monin-Obukhov. Ciclo diurno dello strato limite su terreno omogeneo e complesso. Circolazioni forzate termicamente.12) Processi di trasporto di contaminanti in atmosfera. Modelli Gaussiani. Effetti delle condizioni atmosferiche. Classi di stabilità di Pasquill. Metodi didattici Lezioni ed esercitazioni in aula, dimostrazione di strumenti meteorologici in aula/laboratorio, visita ad una stazione meteorologica Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Testi di riferimento Wallace J.M. & Hobbs P.V., Atmospheric Science, Academic Press, New York, 1977Holton J.R., An Introduction to Dynamic Meteorology, Third Edition, Academic Press, San Diego, 1992Salby L., Fundamentals of Atmospheric Physics, Academic Press, New York, 1996Stull R. B., An Introduction to Boundary Layer Meteorology, Kluwer Academic Publishers, 1988.Panofsky, H. A. & Dutton J. A., Atmospheric Turbulence: Models and Methods for Engineering applications, John Wiley & Sons, New York, 1984.Eichembergher, W., 1990, Elementi di meteorologia, Mursia.Visconti, G., Fondamenti di fisica e chimica dell'atmosfera, CUEN, Napoli, 1998. Kappenberger, G., Kerkman, G., Il tempo in montagna, Zanichelli, Bologna, 1997.Lutgens, F. K., Tarbuck, E. J., The Atmosphere: an introduction to meteorology, Prentice Hall, 2001. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Difesa del suolo e protezione civile Gestione delle risorse energetiche 5 GEO/12 5 GEO/12 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Geotecnica 2 [ 40571 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: LUIGI MONGIOVI' Periodo: Primo Ciclo Semestrale Syllabus non pubblicato dal Docente. L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 ICAR/07 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Gestione delle risorse energetiche nel territorio [ 40572 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: PAOLO BAGGIO Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Acquisire le conoscenze necessarie a gestire le risorse energetiche su scala locale, a valutare le interazioni con l'ambiente dei processi di conversione dell'energia e a predisporre le misure necessarie per promuovere un razionale impiego dell'energia e a mitigare gli eventuali impatti negativi sull'ambiente. Prerequisiti Fisica Tecnica 1 e 2 (12 crediti). Contenuti del corso RISORSE ENERGETICHE E FABBISOGNO ENERGETICOAndamento storico dei fabbisogni energetici a livello mondiale e previsioni per il futuro. Risorse energetiche tradizionali (combustibili fossili) disponibili a livello mondiale. Stato e prospettive della produzione di energia idroelettrica e nucleare. Analisi dei consumi pro-capite e dell'intensità energetica nei paesi industrializzati. Analisi del bilancio energetico Italiano: fonti utilizzate, trasformazioni, utilizzazioni finali e perdite. Utilizzazione dell'energia: impieghi industriali, impieghi civili, riscaldamento, andamento storico dei consumi e delle fonti. TRASFORMAZIONE DELL'ENERGIA E RISPARMIO ENERGETICORichiami sulla combustione: stechiometria, eccesso d'aria, processi di combustione, poteri calorifici, combustibili solidi liquidi e gassosi.Sistemi di combustione: generatori di calore, combustione e motori a combustione interna (a ciclo Otto, Diesel e Turbina a gas),rendimento termico, analisi dei prodotti della combustione.Cogenerazione: impianti a vapore, a motore alternativo, a turbina a gas e cicli combinati. Taglie caratteristiche degli impianti e rendimenti ottenibili. Indici di valutazione. Cogenerazione e teleriscaldamento.Isolamento termico degli edifici: criteri di scelta dell'isolante termico e del suo spessore. ENERGIA E AMBIENTEImpatto ambientale delle trasformazioni di energia (emissioni gassose e inquinamento termico). Problematiche di inquinamento ambientale..ASPETTI ECONOMICI E NORMATIVICenni sul mercato dell'energia ed il processo di liberalizzaione: struttura tariffaria dell'energia elettrica e del gas metano, vettoriamento, scambio e vendita dell'energia elettrica.Cenni sulla legislazione italiana sull'uso efficiente dell'energia. Normativa sulla limitazione dei consumi per riscaldamento di edifici. Metodi didattici Tipo lezioni: lezioni frontali; Modalità di verifica dell'apprendimento Colloquio orale Testi di riferimento TESTI CONSIGLIATI:G. Chiesa, G. Dall'O' - Gestione delle Risorse Energetiche nel Territorio,. Masson, Milano 1997R. Lazzarin - Fabbisogno e Risorse di energia in Italia e nel Mondo, SGE, Padova 1997.A. Cavallini, L. Mattarolo - Termodinamica Applicata, CLEUP, Padova 1992.TESTI PER CONSULTAZIONE:G. Comini, G. Cortella - Energetica Generale, SGE 2001.A. Fantini - Fondamenti di Ingegneria Energetica, Masson 1995G. Rogers, Y. Mayhew - Engineering Thermodinamycs Work and Heat Transfer - 4th ed., Longman, 1992K. Wark - Advanced Thermodynamics for Engineers - Mc Graw Hill, 1995. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento Gestione delle risorse 5 energetiche S.S.D. ING-IND/11 ING-IND/11 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Gestione delle risorse idriche, acque reflue e rifiuti nei PVS [ 40573 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MARCO RAGAZZI, GUIDO ZOLEZZI Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Conoscenze.Acquisire un livello base di consapevolezza delle politiche e tendenze di gestione in atto a livello internazionale; dei problemi di accesso all'acqua e ai servizi di base ad essa correlati; delle tecnologie maggiormente in uso nel campo dell'approvvigionamento idrico (a fini enegetici, irrigui, potabili) e del trattamento delle acque reflue nei PVSCapacità.Sapere: ricercare informazioni e dati sulla gestione delle risorse idriche in contesto nazionale e internazionale; approfondire aspetti tecnologici specifici per lo sviluppo di progetti; integrare le metodologie di gestione di progetto di cooperazione alo sviluppo con le tematiche spcifiche del corso; applicare le conoscenze tecniche già sviluppate (Meccanica dei Fluidi, Ingegneria Sanitaria, Idrologia, Prog. di Acquedotti e Fognature, Idrodinamica, Sistemazione dei Bacini Idrografici) Sviluppare sensibilità su numeri e ordini di grandezza; saper dialogare con altre figure professionali che si occupano di gestione acqua e rifiuti; ...Attitudini/Valori:sviluppare un'attitudine critica al modello di sviluppo promosso dai progetti di gestione delle risorse idriche nei PVS. Prerequisiti Nessuno Contenuti del corso A1 Acqua e sviluppo: il contesto generale1. Le tendenze socio-politiche IWRM; diritto all'acqua come bene comune; i movimenti della società civile e le politiche delle organizzazioni internazionali di riferimento2. Accesso all'acqua e problemi dello sviluppo: la situazione internazionale; dati sull'accesso ai servizi di base; standard di riferimento (qualità e quantità); strategie obiettivi di sviluppo3. Fattori di sostenibilità nei programmi e nelle politiche di gestioneA2 Gestione a livello regionale e internazionale1. valutazione della risorsa a scala regionale e globale2. utilizzi e conservazione dell'acqua: metodi e finalità, aspetti tecnici, impatti ambientali, sociali ed economici3. grandi dighe e opere di derivazione; uso agricolo e navigazione; approfondimento di salinità; erosione;4. la gestione delle acque superficiali gestione dell'ambiente fluviale; problematiche dei bacini transfrontalieri; valutazione comparata di differenti approcci e strategie di gestioneA3 Approvvigionamento ad uso potabile1. Gestione di progetto, tecnologie di raccolta e distribuzione opere di presa da corsi d'acqua; ricarica artificiale e prelievo da falde sotterranee; raccolta acque piovane: impianti e strategie di distribuzione; la gestione comunitaria dell'acqua e l'approccio al progetto di sviluppo2. Trattamenti di potabilizzazionea. Sistemi di potabilizzazione per piccole comunitàb. Sistemi di potabilizzazione per interventi in emergenzaA4 Tecnologie per il trattamento delle acque reflue1. sistemi per la riduzione della produzione di acque reflue (ECOSAN, latrine a secco)2. sistemi autonomi3. sistemi collettivi4. sistemi decentralizzati per il riutilizzo (DESAR)5. sistemi anaerobici per paesi tropicali6. fitodepurazione, lagunaggiA5 Gestione e trattamento dei rifiuti solidi1. il contesto della problematica dei RS nei PVS (rurale, grandi città, gestione, economia informale, aspetti igienico sanitari e prospettive globali della gestione dei RS; 2. programmi di educazione e sensibilizzazione: punti di forza e criticità3. organizzazione di sistemi di raccolta e selezione4. opere per grandi comunità5. trattamento di rifiuti ospedalieri6. discarica sostenibile7. trattamenti biologici aerobici ed anaerobici8. esempi di riciclaggio Metodi didattici Problem based learning: la presentazione dei contenuti del corso viene fatta attraverso l'alternarsi di momenti frontali e discussione partecipata di problemi da situazioni reali, preferenzialmente utilizzati come introduzione alle tematiche del corso.Sviluppo di casi di studio: durante il corso l'apprendimento sarà stimolato dalla partecipazione attiva degli studenti che svolgeranno analisi di casi, simulazioni di progettazione di interventi tecnici interenti ad alcune tematiche del corsoSinergia con gli altri corsi: esplicita applicazione degli strumenti acquisibili in altri corsi dell'orientamento (Cooperazione allo sviluppo, Metodi partecipativi e gestione dei conflitti ambientali, Pianificazione territoriale nei PVS) e della LS; utilizzo di una metodologia comune e condivisaContratto formativo: gli obiettivi del Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it corso vengono esplicitamente presentati e condivisi nella fase iniziale del corsoFeedback e interazione continua fra docenti, tutor, studenti. Modalità di verifica dell'apprendimento Presentazione di un elaborato progettuale realizzato in gruppo: diagnostica di un problema e proposta di intervento (componente di un progetto di sviluppo)Colloquio orale sulle tematiche del corsoMonitoraggio in itinere, con metodi che dipendono anche dal numero di partecipanti. Testi di riferimento Small communities water supplies Altre informazioni . L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Tecnologie ambientali 10 appropriate per i paesi in via di sviluppo S.S.D. ICAR/01, ICAR/03 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Idraulica ambientale [ 40574 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MARCO TUBINO Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di fornire i fondamenti teorici per studiare i processi di trasporto di massa e le nozioni pratiche per la soluzione dei problemi ambientali connessi con i processi di miscelamento e di smaltimento di inquinanti nei corpi idrici naturali e artificiali. All'interno del corso vengono offerte inoltre le nozioni di morfodinamica fluviale necessarie per comprendere l'effetto dell'assetto plano-altimetrico dei corsi d'acqua sui processi di miscelamento.Il corso di Idraulica Ambientale è incentrato in particolare sul miscelamento di traccianti passivi nei corsi d'acqua. I processi riguardanti il miscelamento in ambienti stratificati, il comportamento dei soluti reattivi e i dispositivi di smaltimento (getti, pennacchi) vengono affrontanti nel corso di Idraulica Ambientale 2. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali della meccanica dei fluidi e dell'idraulica dei sistemi naturali. Contenuti del corso 1. Gli strumenti concettuali (15 ore).Definizioni e problemi di scala.La diffusione molecolare: la legge di Fick; l'equazione della diffusione in una dimensione, la soluzione fondamentale; la diffusione in due e tre dimensioni; condizioni iniziali e al contorno; l'equazione della convezione-diffusione; diffusione e convezione uniforme.La diffusione turbolenta: strumenti probabilistici; la teoria di Taylor; l'equazione semi-empirica della diffusione turbolenta; il tensore diffusività turbolenta; diffusione per tempi minori della scala lagrangiana. La dispersione: la dispersione laminare, teoria di Taylor; la dispersione turbolenta: la soluzione di Elder; la dispersione in correnti non stazionarie.2. Processi di miscelamento nei corsi d'acqua (30 ore).Miscelamento e dispersione di inquinanti nei corsi d'acqua. Miscelamento verticale (campo vicino): la diffusione turbolenta verticale; gli effetti della stratificazione sul coefficiente di diffusione. Miscelamento trasversale (campo intermedio): modelli mediati sulla verticale; la diffusione turbolenta e la dispersione trasversale; l'effetto della variabilità plano-altimetrica; il metodo dei tubi di flusso. Miscelamento longitudinale (campo lontano): la teoria di Fischer per la dispersione longitudinale; soluzioni analitiche.3. Elementi di morfodinamica fluviale (10 ore).Forme di fondo di varia scala.L'assetto plano-altimetrico dei corsi d'acqua e i moti secondari. Il campo di moto e la dispersione in correnti curvilinee.4. Cenni di modellazione numerica (5 ore).La simulazione numerica dei processi di convezione-diffusione. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova orale. Testi di riferimento 1) Fischer H.B., Koh J., List J., Imberger J., Brooks H., Mixing in Inland and Coastal Waters, Academic Press, New York, 1988.2) Rutherford J.C., River Mixing, John Wiley & Sons, Chichester, 1994.3) G. Seminara, M. Tubino, Fondamenti sulla diffusione e dispersione di traccianti passivi, Dispense del corso, Università di Genova, a.a. 1995/96.4) G. Seminara, M. Tubino, Appunti di idraulica ambientale, Dispense del corso, Università di Trento, a.a. 2004/05.5) M. Toffolon, G. Vignoli, Esercizi di idraulica ambientale, Dispense del corso, Università di Trento, a.a. 2004/05. Altre informazioni Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Corso di Laurea Specialistica Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento Gestione delle risorse 5 energetiche Tecnologie ambientali 5 appropriate per i paesi in via di sviluppo S.S.D. ICAR/01 ICAR/01 ICAR/01 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Idraulica ambientale 2 [ 40575 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MARCO TUBINO Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Il corso di Idraulica Ambientale 2 affronta numerosi temi riguardanti problematiche ambientali attuali: lo studio del comportamento di soluti reattivi (inquinanti chimici e biologici) e del loro decadimento; gli effetti della stratificazione termica sul miscelamento degli scarichi nei corpi idrici e in atmosfera; le modalità di rilascio (getti, pennacchi). Vengono inoltre affrontate alcune problematiche relative a corpi idrici particolarmente sensibili come i laghi, attraverso la caratterizzazione dei processi idrodinamici e biologici tipici. Prerequisiti Il corso si basa sugli strumenti concettuali acquisiti nel corso di Idraulica Ambientale riguardanti i processi di trasporto di massa e di miscelamento nei corpi idrici. Contenuti del corso 1. Gli strumenti concettuali (10 ore). La stratificazione dovuta a variazioni di densità associate a fenomeni termici e alla presenza di soluti. L'approssimazione di Boussinesq.2. Processi di miscelamento di inquinanti in ambienti stratificati (10 ore). Gli effetti della stratificazione sul miscelamento verticale nei corsi d'acqua. 3. Dispersione di inquinanti in atmosfera (10 ore). Modelli di dispersione in atmosfera e ambiti di utilizzo.4. Dispositivi di smaltimento di inquinanti (10 ore). Elementi di turbolenza libera. Meccanica di getti, pennacchi e getti galleggianti.5. Dinamica dei laghi (15 ore). Caratterizzazione dei laghi e classificazione. Processi idrotermodinamici caratteristici. Modelli e applicazioni a casi reali. Metodi didattici Lezioni frontali. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova orale. Testi di riferimento 1) Fischer H.B., Koh J., List J., Imberger J., Brooks H., Mixing in Inland and Coastal Waters, Academic Press, New York, 1988.2) Rutherford J.C., River Mixing, John Wiley & Sons, Chichester, 1994.3) G. Seminara, M. Tubino, Fondamenti sulla diffusione e dispersione di traccianti passivi, Dispense del corso, Università di Genova, a.a. 1995/96.4) G. Seminara, M. Tubino, Appunti di idraulica ambientale, Dispense del corso, Università di Trento, a.a. 2004/05.5) M. Toffolon, G. Vignoli, Esercizi di idraulica ambientale, Dispense del corso, Università di Trento, a.a. 2004/05.6) P. Zannetti, Pollution Modeling: theories, computational methods and available software.7) R. Sozzi, T. Georgiadis, M. Valentini, Introduzione alla turbolenza atmosferica, Pitagora Editrice, Bologna, pp. 525, 2002.8) J.L. Martin, S.C. McCutcheon, Hydrodynamic and transport for water quality modeling, LewisPublishers CRC Press. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento ICAR/01 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Idrodinamica [ 40437 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MARCO TUBINO Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Idrodinamica è rivolto agli studenti del primo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio. Il corso è dedicato all'approfondimento dei contenuti formativi di base impartiti nei corsi di Meccanica dei Fluidi e alla loro applicazione ai sistemi idrici naturali, con particolare riferimento alle correnti fluviali. Il corso fornisce in particolare gli strumenti necessari per la determinazione del comportamento di correnti a superficie libera in condizioni permanenti e per la modellazione di deflussi non stazionari. Il corso fornisce inoltre alcuni elementi propedeutici per lo studio del comportamento dinamico degli alvei fluviali. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali della meccanica dei fluidi. Contenuti del corso 1. Formulazione del problema dei moti a superficie libera- Il modello tridimensionale istantaneo: le equazioni di Navier-Stokes.- Elementi di meccanica della turbolenza.- I modelli su bassa profondità: il modello tridimensionale, il modello bidimensionale, le correnti.2. Correnti a superficie libera- Gli alvei naturali: l'assetto plano-altimetrico dei corsi d'acqua e le forme di fondo; le proprietà dei sedimenti; le resistenze al moto negli alvei naturali.- Il moto uniforme e le leggi di resistenza.- Correnti in moto permanente: le grandezze critiche; i profili di corrente in moto permanente; le condizioni al contorno e le sezioni di controllo; gli alvei non cilindrici; i fenomeni localizzati e distribuiti in tronchi brevi (luci di fondo, soglie, restringimenti, variazioni di portata).- Correnti non stazionarie: onde iperboliche e onde dispersive; le onde di mare; onde iperboliche nelle correnti: il metodo delle caratteristiche, la soluzione linearizzata; le onde di piena: l'approssimazione cinematica, l'approssimazione parabolica; onde progressive e onde frangenti.- Modellazione numerica di correnti stazionarie e non stazionarie in alvei naturali.3. Modelli bidimensionali- Moti stazionari supercritici: l'equazione di Monge-Ampere, il metodo delle caratteristiche.Applicazioni: i graduali allargamenti; le curve; il ventaglio di Prandtl; i restringimenti: urto debole e urto forte. Metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni in aula, in laboratorio, in campo e numeriche. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova che si svolge in parte in forma scritta e in parte in forma orale e nella revisione degli elaborati relativi alle esercitazioni di laboratorio e numeriche. Testi di riferimento - Appunti del corso di Idrodinamica - Facoltà di Ingegneria - Università di Trento- Jansen P.Ph., Bendegom L. van, Berg J. van den, Vries M. de, Zanen A., Principles of River Engineering. The non tidal alluvial river, Pitman, 1979Marchi E., Rubatta A., Meccanica dei Fluidi, Utet, 1981 Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 10 ICAR/01 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Idrologia [ 40433 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: ALBERTO BELLIN Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Il corso introduce l'allievo alla modellistica dei processi idrologici a scala di bacino. L'attenzione è incentrata sui modelli di formazione dei deflussi superficiali e sotterranei con applicazioni riguardanti gli studi idrologici per la progettazione delle opere idrauliche di utilizzazione e difesa. Prerequisiti Per una proficua frequenza al corso sono utili le nozioni impartite nei corsi di primo livello di Idraulica e Meccanica dei Fluidi, nonché nozioni di base di statistica e trattamento delle osservazioni Contenuti del corso 1. Introduzione Il ciclo idrologico; le equazioni di bilancio; precipitazioni; formazione delle piene; le magre; il tempo di ritorno.2. PrecipitazioniMisura a terra delle precipitazioni; raccolta e archiviazione dei dati meteorologici e idrologici; annali idrologici; analisi dei dati; metodi d'interpolazione spaziale delle precipitazioni; modelli geostatistici di variabilità spaziale (Kriging); evapotraspirazione; intercettazione vegetale; infiltrazione; precipitazioni nevose; accumulo e scioglimento nivale.3. Modelli idrologiciIl bacino idrografico: definizione e delineazione, applicazioni GIS; curve caratteristiche dei corsi d'acqua; misura delle portate, scala delle portate; origine dei deflussi; piene; modelli di formazione delle piene: il modello cinematico, l'idrogramma unitario istantaneo, il modello di Nash, il modello geomorfologico; piogge di progetto: l'equazione di possibilità pluviometrica, modelli di divisione delle piogge: il metodo del coefficiente di deflusso, il modello SCS, il modello di Green-Ampt, modelli avanzati, la laminazione delle onde di piena; la modellazione continua dei deflussi4. Idrologia StatisticaModelli probabilistici; le distribuzioni di probabilità più usate in idrologia; i massimi annuali; metodi d'adattamento delle distribuzioni al campione; i test statistici. Metodi didattici Il corso si compone di circa 45 ore di lezione frontale alle quali si aggiungono circa 15 ore di esercitazioni guidate.EsercitazioniIl corso prevede lo svolgimento di due esercitazioni. La prima esercitazione consiste nell'effettuazione di uno studio idrologico finalizzato al calcolo dell'onda di piena di progetto per un'opera idraulica di difesa. La seconda riguarda l'applicazione delle metodologie statistiche per la regolarizzazione degli eventi estremi. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova orale, alla quale lo studente accede previa approvazione delle esercitazioni. Le esercitazioni concorrono alla formulazione del voto finale. Testi di riferimento Testi Consigliati- Appunti delle Lezioni- S. L. Dingman, Physical Hydrology, Prentice Hall, New Jersey, 1994- U. Maione e U. Moisello, Elementi di Statistica per l'Idrologia, la Goliardica Pavese, 1993Testi per la ConsultazioneR.L. Bras, Hydrology, An Introduction to Hydrologic Science, Addison-Wesley, New York, 1990- R. K. Linsley , M.A. Kolher and J.L.H. Paulhus, Hydrology for Engineers, McGraw-Hill, New-York 1984.- V. T. Chow, D. R. Maidment and L.W Mays, Applied Hydrology, McGraw-Hill, New-York 1988.- R.L. Bras and I. Rodriguez-Iturbe, Random Functions and Hydrology, Addison-Wesley, 1985.Suggested textbooks- Lecture notes;- S.L. Dingman, Physical hydrology, Prentice Hall, Englewood Cliffs, New Jersey, 1993;- U. Maione and U. Moisello, Elementi di statistica per l'idrologia, La Goliardica Pavese, 1993;Suggested Readings- R.L. Bras, Hydrology. An introduction to hydrologic science;- R. K. Linsley, M.A. Kolher and J.L.H. Paulhus, Hydrology for engineers, McGraw-Hill, New-York, 1984;R.L. Bras and I. Rodriguez-Iturbe, Random functions and hydrology, Addison Weiley, 1985- V.T. Chow, R.D. Maidment and L.W. Mays, Applied Hydrology, McGraw-Hill, New-York, 1988 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 ICAR/02 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Impianti di trattamento dei rifiuti solidi [ 40576 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MARCO RAGAZZI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Formazione di un ingenere con capacità decisionali e progettuali nel settore dei rifiuti Prerequisiti Contenuti del corso Caratteristiche dei rifiuti solidi - Classificazione dei rifiuti solidi: urbani e speciali; rifiuti pericolosi e non pericolosi. Qualità dei rifiuti solidi urbani: analisi merceologica ed elementare. Produzione di rifiuti solidi. Catasto dei rifiuti speciali. Criteri di pianificazione del trattamento/smaltimento dei rifiuti solidi e casi di studio. Interazione tra soluzioni gestionali e casi di studio. Life Cycle Analysis. Conferimento, raccolta e trasporto.Raccolta differenziata (criteri organizzativi). Impianti di selezione automatica. Smaltimento sul terreno. Degradazione anaerobica dei rifiuti. Biogas. Percolato. Pretrattamenti. Termodistruzione: soluzioni convenzionali ed avanzate. Trattamenti biologici dei rifiuti urbani: compostaggio e digestione anaerobica. Tecnologie di compostaggio. Tecnologie di digestione anaerobica. Smaltimento dei rifiuti industriali. Esercitazioniruolo della raccolta differenziata nei piani di smaltimento; criteri progettualibilanci di massa ed energia negli impianti di selezione automatica; criteri progettualibilancio di massa ed energia nella combustione dei RSU; criteri progettualibilanci di massa ed energia nei trattamenti biologici aerobici; criteri progettualibilanci di massa ed energia nei trattamenti biologici anaerobici; ; criteri progettualibilanci di massa ed energia nelle discariche per rifiuti urbani; criteri progettuali Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Orale Testi di riferimento Dispense del docente (pagina web del docente) Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento Gestione delle risorse 5 energetiche S.S.D. ICAR/03 ICAR/03 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Impianti di trattamento di acque di rifiuto [ 40577 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: GIANNI ANDREOTTOLA Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Il Corso è finalizzato a fornire agli studenti un'approfondita conoscenza delle modalità di caratterizzazione delle acque reflue e dei processi unitari di trattamento, per costruire le basi di conoscenza indipensabili per la progettazione e gestione degli impianti di depurazione Prerequisiti Contenuti del corso Introduzione del corsoTipologie e fliere di trattamento nella depurazione delle acque.Caratterizzazione delle acque reflue (metodi convenzionali, tecniche avanzate di frazionamento del COD, metodi biologici convenzionali ed avanzati di misura della biomassa)Principi di reattoristica.Bilanci di massa e cinetiche di reazione.processi chimico-fisici (stacciatura, filtrazione, sedimentazione, flottazione, omogeneizzazione, adsorbimento)processi chimici (ossidazione chimica, precipitazione, ecc.)Cenni di microbiologiaCinetiche biologicheProcessi biologici (rimozione carbonio, nitrificazione, denitrificazione, rimozione biologica del fosforo, digestione anaerobica).Sistemi naturali di trattamento delle acque reflue Metodi didattici Lezioni frontaliEsercitazioniVisite tecniche Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale a fine corso. Testi di riferimento Dispense del Corso a cura del docente.Copia delle slide utilizzate dal docente. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento S.S.D. ICAR/03 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Impianti idroelettrici [ 40578 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: PAOLO BERTOLA Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Impianti idroelettrici è attualmente attivato per l'orientamento 'Gestione delle risorse energetiche' della laurea specialistica in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio. Il corso ha lo scopo di fornire competenze specifiche sia per quanto attiene i fondamenti teorici sia per le applicazioni pratiche in un settore tradizionale delle energie rinnovabili. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dell'idraulica in pressione, di quella a pelo libero e dell'idrologia. Contenuti del corso 1. Dati e modelli idrologici: caratteristiche morfologiche e morfometriche dei bacini idrografici e loro rappresentazione; curve caratteristiche (diagramma di Stecher, diagramma area cumulata, curva idrodinamica). Raccolta e archiviazione dei dati idrologici. Misura delle forzanti meteorologiche (Precipitazione, Temperatura, Radiazione, Umidità). Misura delle portate. Serie temporali: aggregazione dei dati, caratterizzazione statistica. Costruzione delle curve di durata caratteristiche del corso d'acqua. Portate caratteristiche degli impianti idroelettrici. Contributo specifico medio e legame con le caratteristiche morfometriche. Criteri di similitudine ed effetti scala sui deflussi. Modelli continui di generazione dei deflussi (cenni).2. Lo schema classico di un impianto idroelettrico: opera di sbarramento, galleria di derivazione, pozzo piezometrico, condotta forzata, centrale e opere di scarico. Alcuni esempi significativi di impianti realizzati. Richiami dei problemi idraulici del moto vario nelle condotte in pressione: trattazione non propagatoria e trattazione propagatoria; i metodi di risoluzione.3. I mini impianti: il problema del deflusso minimo vitale. Opere di presa, condotta forzata, macchine idrauliche ed elettriche, la centrale e le opere di restituzione. Dimensionamento di una centrale; il ritorno dell'investimento economico. L'iter amministrativo di approvazione di un progetto; la valutazione di impatto ambientale. Metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche con l'effettuazione di misure su un impianto. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova orale, dopo aver effettuato relazioni approvate sulle esercitazioni. Testi di riferimento Arredi F., Costruzioni idrauliche, UTET, 1972. Altre informazioni L'esercitazione con l'effettuazione di misure sull'impianto idroelettrico avrà luogo nell'ultima settimana di ottobre. L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse energetiche 5 ICAR/02 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Ingegneria fluviale e sistemazione di bacini idrografici [ 40581 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: ARONNE ARMANINI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Ingegneria Fluviale e Sistemazione di Bacini Idrografici è rivolto agli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio e fa parte dell'offerta formativa prevista per i seguenti percorsi di studio: Difesa del Suolo e Protezione Civile, Gestione delle Risorse Ambientali e Tecniche di Risanamento, Gestione delle Risorse Energetiche, Tecnologie Ambientali Appropriate per i Paesi in Via di Sviluppo.L'insegnamento si presenta come un corso di carattere applicativo, che completa la formazione dell'allievo ingegnere nel settore della progettazione delle opere di sistemazione dei corsi d'acqua e del controllo dei bacini idrografici. L'insegnamento conserva tuttavia alcune caratteristiche di tipo formativo di base, in quanto offre strumenti teorici e analitici per impostare la parte progettuale, che verrà successivamente approfondita ed applicata allo studio di casi reali nell'ambito del corso Progetto di Ingegneria Fluviale. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali della meccanica dei fluidi e dell'idraulica dei sistemi naturali. Contenuti del corso 1. Scabrezza degli alvei naturali.- Effetto della forma della sezione e della bassa sommergenza sul coefficiente di scabrezza. - Resistenza indotta dalla vegetazione in alveo. - Canali con sezione composta e con scabrezza non uniforme.2. Trasporto solido.- Caratterizzazione dei sedimenti. - Classificazione del trasporto solido: materiale d'alveo e trasporto di fondo ed in sospensione; trasporto per dilavamento.- Condizione di incipiente movimento: teoria di Shields.- Effetti secondari per la definizione del moto incipiente: pendenza del fondo, pendenza della sponda, bassa sommergenza, disomogeneità del materiale, corazzamento statico, nascondimento, canali in curva.Resistenza negli alvei a fondo mobile.- Trasporto di fondo: teoria di Einstein, teoria di du Boys, formule empiriche, estensione a granulometrie non uniformi, armouring dinamico.- Trasporto in sospensione: distribuzione delle concentrazioni in moto uniforme, soluzioni di Rouse e di Lane.- Formule per il trasporto solido totale.3. Modelli matematici di evoluzione morfologica.- Equazione di conservazione della massa solida (equazione di Exner).Equazioni accoppiate ed analisi mediante il metodo delle caratteristiche.- Condizioni iniziali e condizioni al contorno.- Soluzioni particolari e schemi semplificati dei modelli a fondo mobile: onda cinematica ed onda parabolica.- Modelli plurigranulari.- Modelli di adattamento. 4. Opere di difesa.- Classificazione generale.- Pendenza di compensazione e pendenza di trasporto.- Dimensionamento della gaveta con e senza trasporto solido.- Briglie chiuse: dimensionamento e verifica.- Scavo a valle di una briglia e suo contenimento; briglia e controbriglia.Verifiche statiche per le briglie chiuse.- Briglie filtranti: briglie a griglia e briglie a fessura.- Effetto di trattenuta delle briglie a fessura: metodo razionale per il calcolo del deposito a monte di una briglia aperta.- Dispositivi per l'intercettazione del materiale vegetale.- Piazze di deposito.- Opere di difesa longitudinale: arginature, muri di sponda, protezioni di sponda in massi sciolti, filtri meccanici, scavi prodotti dalle barre alternate.- Pennelli: tipologie costruttive, localizzazione, progettazione di lunghezza e distanza tra i pennelli, scavi localizzati in prossimità delle teste.- Scavi localizzati.- Opere di ingegneria naturalistica.5. Colate di detriti e di fango.- Analisi di stabilità di un ammasso granulare e cause di movimentazione di una colata.- Caratteristiche cinematiche di una colata di detriti.Teoria delle pressioni dispersive di Bagnold e teorie cinetiche.- Formule di resistenza di una colata.Determinazione della portata di picco di una colata.- Opere di difesa dalle colate di detriti. Metodi didattici Lezioni frontali.Numero ore di lezione: 60. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in un colloquio orale sugli argomenti del corso. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Testi di riferimento - Armanini A., Principi di idraulica fluviale, Ed. BIOS, Cosenza, 1999.Durante lo svolgimento delle lezioni verranno inoltre forniti materiali intefrativi e riferimenti bibliografici sui diversi argomenti.Some more material and specific references will be given during the lectures. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 ICAR/01 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Laboratorio di rilevamento territoriale [ 40579 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: GIOVANNI B. BENCIOLINI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento "Laboratorio di rilevamento territoriale" è rivolto agli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Ambientale. Lo scopo del corso è di fornire le conoscenze per progettare ed eseguire rilievi topografici per scopi specifici, con particolare riguardo per i rilievi applicati al controllo, i rilievi ad alta produttività con tecniche GPS in tempo reale e i rilievi speciali. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso e per lo svolgimento delle esercitazioni sono necessarie le conoscenze di base di topografia e di trattamento delle osservazioni. Contenuti del corso STRUMENTI CONCETTUALI GENERALIRichiami sulla teoria delle reti topografiche (terrestri e basate su GNSS)Richiami sulla teoria della stima a minimi quadrati e sue applicazioni alle reti.Risultati distribuzionali sulle stime a minimi quadrati.I test statistici di pura significatività : teoria ed esempi significativi.I test sui risultati delle stime a minimi quadrati.TOPOGRAFIA PER IL CONTROLLOModalità operative per la esecuzione di misure topografiche per il controllo.Analisi dei dati e applicazione di test statistici per la verifica di stabilitàTOPOGRAFIA MODERNA AD ALTA PRODUTTIVITARichiami sulle equazioni di osservazione del GPS.Le diverse modalità di utilizzo del GPS. Gli usi del GPS con calcolo in tempo reale. Le reti GPS permanenti. La scelta del sistema di riferimento e le trasformazioni di coordinate per il cambiamento di sistema di riferimento. TOPOGRAFIA PER APPLICAZIONI SPECIALIModelli concettuali e schemi di misura per applicazioni speciali.ESERCITAZIONIProgettazione, misurazione, calcolo ed analisi di una rete topografica di controllo.Prove di rilievo con sistemi ad alta prodittività (GPS in modalità DGPS e RTK). Un rilievo per scopi speciali (es.: rilievo del profilo altimetrico di un elettrodotto). Metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni strumentali, esercitazioni di elaborazione di dati.Alcune esercitazioni potranno essere svolte per gruppi. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova orale nella quale saranno anche discussi gli elaborati preparati individualmente o in gruppo con il materiale elaborato nelle esercitazioni. Testi di riferimento IN PREPARAZIONE Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Difesa del suolo e protezione civile 5 ICAR/06 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Laboratorio di valutazione ambientale [ 40580 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: DAVIDE GENELETTI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Laboratorio di Valutazione Ambientale è rivolto agli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Ambientale e fa parte dell'offerta formativa prevista per l'ordinamento Difesa del suolo e protezione civile. Il corso ha lo scopo di fornire:- i fondamenti teorici per la comprensione delle principali procedure, metodologie e tecniche di valutazione ambientale; - le nozioni pratiche per portare a termine valutazioni dell'impatto ambientale di opere e strumenti di piano. Il corso intende concorrere alla formazione di un ingegnere ambientale capace di intervenire nella redazione di Studi di Impatto Ambientale e di Relazioni ambientali strategiche di piani e progetti territoriali. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali di pianificazione e analisi del territorio e di ecologia. Alcune esercitazioni richiederanno l'uso dei Sistemi Informativi Territoriali Contenuti del corso 1. Introduzione alla valutazione ambientale: concetti, procedure e normativa di riferimento;2. La Valutazione di Impatto Ambientale: definizione, aspetti tecnici e aspetti procedurali, passi metodologici e attori;3. Articolazione di uno Studio di impatto Ambientale e analisi settoriali: Atmosfera; Ambiente idrico; Suolo e sottosuolo: rischi ed impatti geomorfologici; Flora, fauna, ecosistemi; Rumore e vibrazioni; Paesaggio.4. Revisione critica di alcuni Studi di Impatto Ambientale;5. Analisi multicriteriale e Sistemi di Supporto alle Decisioni: tecniche di normalizzazione e confronto tra tipologie distinte di impatti; tecniche di aggregazione e confronto tra alternative progettuali;6. Valutazione Ambientale Strategica: definizione, aspetti procedurali e riferimenti metodologici;7. La Valutazione Ambientale Strategica dei Piani territoriali: tecniche e casi di studio con riferimento in particolare alle esperienze di Milano, Bologna e Torino.8. Le analisi a supporto della Valutazione Ambientale Strategica dei Piani territoriali:a. Ecosistemi e biodiversità: stima delle interferenze tra le previsioni di piano e l'assetto ecosistemico del territorio, indicatori di disturbo e frammentazione;b. Uso razionale del territorio: calcolo di indicatori spaziali di sprawl e di consumo di suolo; analisi di visibilità degli elementi impattanti;c. Qualità ambientale dell'area urbana: mappatura dell' accessibilità alle aree verdi e ai servizi territoriali; rapporto tra distribuzione della popolazione e l'inquinamento acustico e atmosferico; calcolo di mappe di performance del piano;d. Rischi naturali: relazioni tra previsioni di piano e rischi naturali cui è soggetto il territorio; indici di performance del piano;e. Risorsa idrica: distribuzione degli inquinanti e indici di performance del piano; f. Suolo: indici di erosione e suscettibilità a dissesti; capacità d'uso dei suoli e relazione con le previsioni di piano;g. Integrazione delle analisi precedenti tramite Sistemi Informativi Territoriali e analisi multicriteriale.9. Valutazione ambientale in un'area protetta: il caso del Parco di Paneveggio-Pale di San Martino;10. Il Sistema Informativo della Sensibilità Ambientale come strumento a supporto della valutazione ambientale. Metodi didattici Il metodo didattico prevede lezioni frontali, esercitazioni in laboratorio e lo svolgimento guidato di casi di studio.Numero ore di lezione complessive: 50. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nella preparazione di elaborati e nel superamento di una prova orale. Testi di riferimento Oltre agli articoli e alle dispense che verranno distribuiti durante il corso, si indicano i seguenti riferimenti Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it bibliografici:Caggiati, P. e Ragazzoni, A. (2000). La valutazione dell'ambiente. Metodologie di analisi e casi di studio. Pitagora Editrice Bologna.Geneletti, D. (2005). Multicriteria analysis for the evaluation of alternative road corridors. Impact Assessment and Project Appraisal.Socco, C. (2005) Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei PRG, Francoangeli;Zeppetella, A. e Presso, M. (1992) Valutazione ambientale e processi di decisione. Nuova Italia Scientifica. Altre informazioni E' vivamente consigliata la frequenza L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Difesa del suolo e protezione civile 5 ICAR/20 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Metodologie partecipate e gestione dei conflitti ambientali [ 40582 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MASSIMO DE MARCHI, MARIANELLA SCLAVI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi ConoscenzeConoscere le principali tecniche e strumenti di progettazione partecipata del territorio.Conoscere le principali problematiche dei metodi partecipativi e sapere "quali domande porsi".CapacitàSaper leggere contesti e conflitti dell'ambito dove si opera da professionista.Sapersi relazionare con altre figure professionali (facilitatori, chi lavora nei processi partecipati, ...).Atteggiamenti/valorisviluppare consapevolezza dell'importanza di:- adottare un atteggiamento esplorativo- del valore conoscitivo delle emozioni.Visione del conflitto come potenziale apportatore di trasformazione di relazioni. Prerequisiti Contenuti del corso Introduzione: "La cultura della pace, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e dell'ambiente per un nuovo eco-sviluppo della terra".1. Limiti della democrazia rappresentativa, lo spazio delle minoranze e democrazia deliberativa. Approccio multitrack.2a Le principali tecniche di progettazione partecipata del territorio (LGIM): planning for real, consensus building, Open Space Technology, future search, Participatory Learning and Action (PLA).2b I principali programmi di progettazione partecipata del territorio: URBAN, Agenda 21, PRU, patti territoriali, contratti di quartiere, Water parlament. Studio e confronto di casi; scrittura di paper di sintesi.3 Imparare a leggere il conflitto. Soluzione, gestione e trasformazione dei conflitti. Rapporto fra ascolto attivo, autoconsapevolezza emozionale e gestione creativa dei conflitti, nei rapporti faccia a faccia e nelle istituzioni con facilitatore, mediatore, arbitrato. Costruzione di capitale sociale (fiducia). Giochi di ruolo e simulazione di facilitazione.4a Il professionista riflessivo.4b Storia della gestione dei conflitti: Kurt Lewin, Chris Argyris, Fischer, Ury.5 Il territorio fra cooperazione e conflitto.6 Approcci partecipativi nello sviluppo rurale e sviluppo locale: Training for Transformation, Method for Active Participation; tecniche di valutazione di impatto sociale ("do no harm").7 Approcci partecipativi nelle agenzie internazionali: FAO, UNDP, UNEP, Banca Mondiale e agenzie nazionali di cooperazione.8 Conflitti ambientali e ambienti di conflitto.9 Conflitto e partecipazione tra scarsità della natura e natura della scarsità. 10 Casi di studio: flussi di risorse, attori, ambienti di conflitto. Metodi didattici Il corso integra le tradizionali tecniche di insegnamento (lezione frontale) con metodologie di apprendimento attivo e cooperativo, quali le simulazioni di situazioni reali, lo studio di casi, il role play ed è basato su una attiva interazione fra docenti e allievi. Modalità di verifica dell'apprendimento Relazione su un caso.Partecipazione attiva alla discussione sui casi propri e quelli presentati dagli altri.Partecipazione attiva alle simulazioni e ai Giochi di ruolo.Questionario a risposta multipla. Testi di riferimento John Forrester, 1998. The deliberative practitionerDonald Schon 1983 The reflective practitioner. (Il professionista riflessivo trad. it.)Donald Schon & Marin Rein. 1994 Frame reflection.Da aggiornare con input Marianella e Massimo(CD ROM)Da decidere acquisto testi didattici per la biblioteca e/o abbonamenti a riviste Altre informazioni Il corso inizierà venerdì 11 novembre; le lezioni saranno distribuite sul primo e il secondo semestre. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Tecnologie ambientali 5 appropriate per i paesi in via di sviluppo S.S.D. NN/POST, NN/POST Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Morfologia ed ecologia fluviale [ 40583 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MARCO TUBINO Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento è rivolto agli studenti del secondo anno del corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio. Il corso fornisce conoscenze necessarie per la pianificazione e progettazione di interventi di sistemazione e rinaturalizzazione delle aste fluviali con particolare riferimento ai processi dinamici che ne caratterizzano l'evoluzione plano-altimetrica in risposta ad eventi naturali e antropici. Il corso fornisce inoltre alcuni elementi di ecologia fluviale, approfondendo in particolare le relazioni fra funzionalità ecologica e morfologia delle aste fluviali. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali della meccanica dei fluidi, dell'idraulica dei sistemi naturali e dei processi di trasporto solido. Contenuti del corso Prima Parte: docente Marco Tubino1. Introduzione alla morfodinamica fluviale (4 ore).2. La sezione di equilibrio dei corsi d'acqua (4 ore).- Teoria del regime: relazioni empiriche e approccio razionale.- Sezione di equilibrio per alvei in granulometria grossolana e in sabbia.- Erosione spondale.3. Forme altimetriche: le barre fluviali (8 ore).- Aspetti fenomenologici.- Condizioni di formazione e configurazione di equilibrio.- Barre in alvei in granulometria grossolana e in sabbia.- Sviluppo di barre in condizioni di moto vario.- Osservazioni sperimentali (esercitazione in laboratorio).4. Configurazioni planimetriche: alvei monocursali (10 ore).- Aspetti fenomenologici.- Richiami sul moto in curva.- Alvei meandriformi: formazione, equilibrio, evoluzione.- Influenza morfodinamica.- Presentazione di casi di studio.5. Configurazioni planimetriche: alvei pluricursali (8 ore).- Aspetti fenomenologici.- Modelli di evoluzione.- Biforcazioni: equilibrio e stabilità.- Presentazione di casi di studio.Seconda Parte: docente Maurizio Siligardi1. INTRODUZIONE ALL'ECOLOGIA FLUVIALE - Concetto di ecosistema, di sistema di ecosistemi, di biota, di relazione trofica, di resilienza, di souce-sink2. I FATTORI FISICI IMPORTANTI PER IL BIOTA ACQUATICO - velocità della corrente; morfologia dell'alveo; temperatura; ossigeno3. IL BIOTA DEI CORSI D'ACQUA - I comparti biologico funzionali: macrobenthos; periphyton; macrophyte; pesci4. LE FONTI ENERGETICHE DEL BIOTA - Decomposizione della sostanza organica; sostanza organica grossolana, fine e disciolta; drift attivo e passivo; ritenzione della sostanza organica; trasferimento di energia all'interno del comparto biologico e tra i comparti5. DINAMICA DEI NUTRIENTI la ciclizzazione dei nutrienti; concentrazione, trasporto e immagazzinamento dei nutrienti; spiralizzazione; il concetto di River Continuum6. IL RUOLO DELLA ZONA PERIFLUVIALE - La formazione vegetale della fascia riparia; le funzioni prevalenti: buffer strip, controllo della temperatura, diversità di habitat, corridoio fluviale, cotono fluviale; fascia riparia come wetlands.7. CAUSE DI DEGRADO DELLA FUNZIONALITA' ECOLOGICA DI UN CORSO D'ACQUA - gli impatti antropici: chimici, fisici, gestionali, pianificatori8. METODI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA' E FUNZIONALITA' FLUVIALE - metodi biologici (IBE, EPI-D, GIS, Indici Ittici) e metodi ambientali: IFF 9. RACCOLTA ED ELABORAZIONE DEI DATI - Raccolta di dati qualitativi e quantitativi; cenni sul trattamento statistico dei dati ( metodi parametri, non parametrici ed analisi multivariate); uso dei dati ai fini di salvaguardia, tutela, gestione dei corsi d'acqua; applicazioni pianificatorie (casi di studio). Metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio e in campo. Analisi di casi di studio. Durante il corso verranno assegnate esercitazioni da svolgere come compito a casa. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova orale. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Testi di riferimento - Knighton, D., 1998. Fluvial forms and processes: a new perspective. London, Edward Arnold.- Bridge, J.S., 2003. Rivers and floodplains, forms, processes and sedimentary record. Blackwell, Malden, MA. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Difesa del suolo e protezione civile 5 ICAR/01 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Pianificazione ecologica e sostenibile del territorio [ 40592 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: MARCO CIOLLI Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'obiettivo delle lezioni è quello di formare delle figure professionali capaci di muoversi nel campo della Pianificazione Ecologica e Sostenibile del Territorio in un ampio spettro di casistiche e di situazioni che mettono al centro delle scelte pianificatorie gli ecosistemi e l'ambiente nell'ottica della sostenibilità. Ci si propone quindi di dare allo studente gli strumenti per affrontare con un'ottica ecologica le scelte pianificatorie e di interpretare criticamente i piani esistenti. Nel corso ci si propone di fornire i fondamenti teorici per comprendere a fondo la Pianificazione Ecologica, quali la sostenibilità, l'ecocertificazione, i criteri per la pianificazione e la gestione di aree protette, tenendo presenti non solo le problematiche relative al nostro paese e quelle degli ambienti europei ma anche quelle dei Paesi in Via di Sviluppo. E' scopo del corso non solo offrire agli studenti gli strumenti per pianificare ma anche per interpretare la pianificazione già esistente. Per fare questo è necessario sia introdurre dei concetti teorici di pianificazione ecologica che realizzare delle esperienze pratiche attraverso l'analisi di situazioni reali. Queste ultime verranno sia effettuate dagli studenti con l'ausilio dei GIS ed il supporto attivo del docente attraverso esercitazioni mirate che per mezzo dell'osservazione sul campo di alcuni esempi di Pianificazione ecologica e di visite presso uffici che si occupano di Pianificazione. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali dell'ecologia ed è consigliato avere già acquisito delle esperienze di utilizzo dei GIS. Contenuti del corso 1) La Pianificazione Ecologica e l'ambienteCos'è lo Sviluppo sostenibile e come si rapporta con la Pianificazione. Cos'è la Pianificazione ecologica del territorio. L'ecosistema come unità della pianificazione. I vari livelli della Pianificazione ecologica.Rapporto fra l'ecologia applicata e la pianificazione sostenibile.2) Pianificazione e gestione del territorioEsempi di pianificazione ecologica in Italia e nel mondo. La Pianificazione forestale come esempio di Pianificazione Ecologica.Impronta ecologica.Ecocertificazione e Pianificazione.3) Applicazione dei GIS in PianificazioneRapporti fra la mappatura del territorio e la pianificazione. Come si realizza la mappatura per pianificare. Esempi di utilizzo dei GIS per pianificare diversi tipi di problematiche. Pianificazione ecologica nei Paesi industrializzati e nei Paesi in Via di Sviluppo. 4) Esercitazioni pratiche al PC con i GIS su tematiche specifiche.Svolgimento di un lavoro di Pianificazione in aula PC con il supporto del docente per mettere in pratica i concetti teorici del corso 5) Visita ad un ufficio che si occupa di Pianificazione6) Visita in campo per osservare gli effetti della Pianificazione e per mettere in pratica i concetti teorici del corso. Metodi didattici Le strategie didattiche adottate includono lezioni frontali, esercitazioni in aula PC e redazione di un progetto, una uscita presso degli uffici che si occupano di Pianificazione, ed almeno una uscita in campo per un totale di 50 ore. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nella realizzazione e presentazione di un progetto di pianificazione. Testi di riferimento Altre informazioni Il materiale didattico del corso sarà disponibile da novembre 2005 all'indirizzo: www.ing.unitn.it/~ciolli/PagineMarco/lucidipianificazione.htmÈ vivamente consigliata la frequenza.Coloro che per giustificati motivi fossero impossibilitati a frequentare sono tenuti a presentarsi aricevimento entro le prime due Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it settimane di lezione L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Difesa del suolo e protezione civile 5 AGR/06 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Pianificazione territoriale [ 40435 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: CORRADO DIAMANTINI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Il Corso si propone di fornire agli studenti un quadro degli strumenti e degli approcci alla poianificazione. In particolare:- l'acquisizione di conoscenze relative al governo delle trasformazioni territoriali, con particolare riferimento al ruolo dei piani urbanistici:- l'acquisizione di criteri di redazione di piani e progetti, con particolare riferimento ai piani di settore rivolti alla salvaguardia dell'ambiente;- l'acquisizione di un approccio al piano urbanistico basato sui principi di sostenibilità nonché sulla collaborazione dei diversi soggetti coinvolti.L'intento è quello di concorrere alla formazione di un ingegnere ambientale capace di interagire con altre figure nella redazione di piani e progetti territoriali, nonché capace di redigere piani e progetti ambientali. Prerequisiti Il Corso richiede l'acquisizione delle conoscenze impartite nel Corso di Analisi territoriale nonché abilità nell'implementazione di sistemi informativi geografici. Contenuti del corso Il corso si articola nei seguenti temi:- il ruolo del piano nei processi di trasformazione del territorio;- norme, soggetti, strumenti e forme del piano- modalità ed esperienze recenti di governo del territorio;- la pianificazione di area vasta, con particolare riferimento alla componente ambientale;- la pianificazione di settore, con particolare riferimento alla pianificazione ambientale e paesaggistica;- i processi partecipativi nell'indirizzo e il controllo delle trasformazioni territoriali;- il paradigma della sostenibilità dello sviluppo e sue implicazioni nelle pianificazione del territorio;- il ruolo del progetto nell'azione di recupero e di riqualificazione ambientale del territorio. Metodi didattici Il Corso si avvale di lezioni frontali e di esercitazioni condotte in laboratorio, rivolte alla costruzione di quadri conoscitivi a supporto delle decisioni territoriali. E' richiesta agli studenti la costruzione di un quadro conoscitivo relativo all'assetto di un particolare ambito territoriale. Modalità di verifica dell'apprendimento Testi di riferimento De Marchi B., Pellizzoni L., Ungaro D., Il rischio ambientale, Il Mulino, Bologna, 2001.Faludi A., Decisione e pianificazione ambientale, Laterza, Bari, 2000.Gambino R., Conservare/Innovare: paesaggio, ambiente, territorio, Utet, Torino, 1997.Healey P., Collaborative Planning, Macmillan, London, 1997.Maciocco G., Pittaluga P., Territorio e progetto, Angeli, Milano, 2003.Magnaghi A., Il Progetto locale, Bollati-Boringhieri, Torino, 2000.Palermo P. C., Prove di innovazione, Angeli, Milano, 2001.Ravetz J., City Region 2020. Integrated Planning for a Sustainable Environment, Earthscan, London, 2000.Steiner F., Costruire il paesaggio. Un approccio ecologico alla pianificazione del territorio, Mc Graw-Hill, Milano, 2004. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 ICAR/20 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Pianificazione territoriale e analisi ambientale nei PVS [ 40584 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: DAVIDE GENELETTI Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Pianificazione territoriale e analisi ambientale nei PVS è rivolto agli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Ambientale e fa parte dell'offerta formativa prevista per l'ordinamento Tecnologie Ambientali Appropriate per i Paesi in Via di Sviluppo. Il corso ha lo scopo di fornire:- i fondamenti teorici per comprendere i processi di urbanizzazione e utilizzo del territorio nei Paesi in via di sviluppo, per quanto riguarda in particolare la loro interazione con le risorse naturali;- le nozioni pratiche necessarie a predisporre quadri ambientali e analisi settoriali a supporto della pianificazione territoriale e urbana nei PVS (es. mappatura della povertà, riqualificazione di insediamenti spontanei, analisi dei processi di deforestazione, analisi di idoneità del territorio agli usi antropici). Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali di pianificazione e analisi del territorio e di ecologia. Alcune esercitazioni richiederanno l'uso dei Sistemi Informativi Territoriali. Contenuti del corso 1.Città e territorio nei PVS: cenni introduttivi sulle dinamiche in atto (6 h) Processi urbani: urbanizzazione, rapporto città-campagna, ... Processi ambientali: il contesto e le principali problematiche (deforestazione, erosione, etc). 2.Costruzione di un sistema ambientale e territoriale in un contesto PVS (10 h) la cartografia di base: metodologie, strumenti e applicazioni con particolare attenzione all'analisi dell'uso e della copertura del suolo; l'inventario ambientale e le indagini bibliografiche e di terreno; costruzione di un sistema informativo: analisi di sostenibilità.3.Costruzione di un quadro socio-economico in un contesto PVS (6-8 h) flussi migratori, economia moderna ed economia tradizionale in contesto urbano e rurale, aspetti istituzionali, la città multietnica, indicatori di sviluppo e povertà, Caso di studio: analisi statistiche e indicatori di povertà (Itogon, Filippine). 4.Analisi e progettazione urbana: concetti di base e casi di studio (10 h) Regime dei suoli, insediamenti formali e informali, Approcci al piano e al progetto Progetti di ampliamento e di risanamento Casi di studio5.Analisi territoriale e ambientale: rassegna di casi di studio (10 h). Fra i possibili casi affrontati: Analisi ambientale a supporto della pianificazione territoriale (Caia, Mozambico); Pianificazione ecologicamente orientata e approcci partecipativi (Morelos, Messico); Pianificazione e gestione sostenibile di un'area protetta (Pinar del Rio, Cuba); Utilizzo della geoinformatica per la riqualificazione di insediamenti informali (Dar es Salaam, Tanzania).6.Seminari tematici (6-8 h). Fra i possibili temi: Housing: progettazione di un intervento "site and service"; Progettazione di un intervento di emergenza Analisi delle interazioni città-campagna in contesti di sottosviluppo; Metodi didattici Il metodo didattico prevede lezioni frontali (40% circa delle ore complessive), esercitazioni di gruppo in aula e in laboratorio (30%), svolgimento guidato di casi di studio (30%).Numero ore di lezione complessive: 50. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nella preparazione di un elaborato contenente l'approfondimento di un caso di studio e nel superamento di una prova orale. Testi di riferimento Oltre agli articoli e alle dispense che verranno distribuiti durante il corso, si indicano i seguenti riferimenti bibliografici:Lee, N. and Gorge, C. (2000). Environmental assessment in developing and transitional countries. WileyPotter, R.B. and Lloyd-Evans, S. (1998) The city in the developing world. Prentice Hall.Sliuzas, R.V. (2004), Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Managing Informal Settlements. ITC Publication n.112Hardoy, J.E. et al. (2001). Environmental Problems in an Urbanizing World: Finding Solutions in Africa, Asia and Latin America. Earthscan Publications Altre informazioni E' vivamente consigliata la frequenza L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Tecnologie ambientali 5 appropriate per i paesi in via di sviluppo S.S.D. ICAR/20 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Potabilizzazione delle acque [ 40111 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: GIULIANO ZIGLIO Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Le risorse idriche superficiali coprono circa il 30% dell'approvigionamento idropotabile nazionale.Date le caratteristiche qualitative di tali acque sono necessari trattamenti di potabilizzazione che sfruttano processi e tecnologie ormai consolidati. Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base circa i più importanti processi impiegabili nella depurazione delle acque destinate al consumo umano e la loro applicazione alle tipologie di contaminazione più frequenti. Prerequisiti - Aver superato l'esame di Ingegneria Sanitaria- Conoscenze generali di Chimica- Conoscenze di microbiologia e di chimica ambientale (con particolare riferimento all'acqua) Contenuti del corso Il corso sarà organizzato in due parti.Nella prima s'intende fornire alcune informazioni di base sulla tipologia e sul significato/interpretazione della contaminazione delle acque e descrivere gli schemi convenzionali da adottare in funzione di differenti tipologie di contaminazione ed indicare le metodologie di controllo per monitorare le prestazioni della filiera di trattamento.Nella seconda, gruppi formati da un limitato numero di studenti, sulla base della documentazione tecnica fornita, produrranno e presenteranno un lavoro finalizzato all'applicazione delle conoscenze acquisite nella prima parte del corso.Argomenti specifici:· Processi e tecnologie per rimuovere la torbidità e componenti biologiche (alghe, protozoi): coagulazione-flocculazione, sedimentazione, flottazione, filtrazione diretta, filtrazione lenta, ecc.· Processi e tecnologie per l'inattivazione di batteri, virus e protozoi: cloro, biossido di cloro, ozono, radiazione ultravioletta.· Il controllo dei by-products da processi di disinfezione.· Contaminazione da sostanze organiche: processi e tecnologie di depurazione (GAC, volatilizzazione, ossidazione);Tecnologie a membrane. Metodi didattici Lezioni frontali: 30-35 ore totaliLezioni di gruppo: 15-20 ore totali Modalità di verifica dell'apprendimento Testi di riferimento Dispensa fornita agli studenti (disponibile sul sito Web della Facoltà di Ingegneria)Testo di supporto: Water Quality and Treatment, V Edizione, American Water Works Association, Mc Graw-Hill Inc., 1999. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Ingegneria del Controllo Ambientale Monitoraggio ambientale5 S.S.D. ICAR/03 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Corso di Laurea Corso di Laurea Corso di Laurea Corso di Laurea Specialistica (2001) Ingegneria del Controllo Ambientale (2001) Ingegneria del Controllo Ambientale (2004) Ingegneria del Controllo Ambientale (2004) Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Opere igienico sanitarie 5 ICAR/03 Monitoraggio ambientale5 ICAR/03 Opere igienico sanitarie 5 ICAR/03 Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento ICAR/03 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Principi di ingegneria chimica ambientale [ 40436 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: PAOLO COSTA Periodo: Primo Ciclo Semestrale Syllabus non pubblicato dal Docente. L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 ING-IND/24 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Progetto di acquedotti e fognature [ 40438 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: PAOLO BERTOLA Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Progetto di Acquedotti e Fognature completa la formazione di coloro che, già in possesso di laurea triennale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio o in Ingegneria del Controllo ambientale, vogliono affinare la loro preparazione in un settore tradizionale delle infrastrutture idrauliche. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesto l'avvenuto conseguimento della laurea triennale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio o in Ingegneria del Controllo ambientale. Contenuti del corso 1. Economia applicata all'Ingegneria: funzioni di costo; costo unitario e costo marginale; grado di utilizzazione degli impianti ed economie di scala. Alcuni esempi significativi di ottimizzazione economica.2. La redazione del progetto di fognatura; gli attraversamenti ferroviari; impianti a well-point; l'impiego delle palancole e la tecnica del microtunneling. Dimensionamento delle vasche di sollevamento in funzione della sequenza di avvio delle pompe.3. La redazione del progetto di acquedotto; le pompe da pozzo; transitori idraulici nelle condotte di mandata e sistemi di protezione delle medesime. L'affidabilità dei sistemi acquedottistici: scelte progettuali e problemi di manutenzione; il caso delle stazioni di pompaggio. Metodi didattici Lezioni frontali e sviluppo del progetto di una fognatura e di un acquedotto; relazioni sugli esempi di ottimizzazione economica proposti. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova orale, dopo che le relazioni ed i progetti di fognatura e d'acquedotto assegnati e sviluppati dallo studente sono stati approvati dal docente. Testi di riferimento Centro Studi Deflussi Urbani, Sistemi di fognatura - Manuale di progettazione, Hoepli, Milano, 1977.Bianchi A. e Sanfilippo U., Pompe e impianti di sollevamento - Manuale di progettazione e realizzazione, Hoepli, Milano, 2001. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 ICAR/02 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Progetto di impianti di trattamento sanitario-ambientali [ 40585 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: GIANNI ANDREOTTOLA Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Syllabus non pubblicato dal Docente. L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento S.S.D. ICAR/03 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Progetto di ingegneria fluviale [ 40586 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: ARONNE ARMANINI Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Il Progetto di ingegneria fluviale è rivolto agli studenti del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio e fa parte dell'offerta formativa prevista per i seguenti percorsi di studio: Difesa del Suolo e Protezione Civile, Gestione delle Risorse Ambientali e Tecniche di Risanamento, Gestione delle Risorse Energetiche, Tecnologie Ambientali Appropriate per i Paesi in Via di Sviluppo.Il Progetto consiste in una applicazione guidata, che completa la formazione dell'allievo ingegnere conferendogli competenze di tipo progettuale. All'inizio del primo anno della Laurea Specialistica viene assegnato ad ogni studente un progetto di una infrastruttura complessa che incide sull'ambiente, che lo studente dovrà svolgere durante il biennio. Si tratta di un vero e proprio progetto esecutivo di un'opera civile, composto sia dalle relazioni di analisi e di calcolo che dalle tavole progettuali, le cui scelte fondamentali sono lasciate allo studente. Questa scelta si differenzia dall'approccio, che ancora oggi sopravvive in molte sedi universitarie, di far compiere allo studente tutta una serie di esercitazioni progettuali spesso scollegate tra loro. Nel progetto si fanno così confluire molte delle competenze che vengono fornite all'allievo ingegnere durante il suo corso degli studi. Si tratta di un'occasione per imparare a mettere a frutto le diverse nozioni in modo coordinato. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali dell'ingegneria fluviale, della meccanica dei fluidi, dell'idraulica dei sistemi naturali, dell'idrologia, delle costruzioni idrauliche, della geotecnica, della tecnica delle costruzioni, della geologia, della pianificazione del territorio. Contenuti del corso Si forniscono gli strumenti necessari per la redazione del progetto finale. Tenendo presente che la moderna progettazione di un'opera civile parte dalla valutazione preliminare dei vincoli ambientali e territoriali, particolare cura viene posta nell'individuazione delle possibili alternative, che sono di norma precedute da un'attenta analisi ambientale del sito dove l'opera andrà costruita.Procedendo negli studi viene quindi chiesto allo studente di addentrarsi in tutte le procedure di calcolo, comprese quelle strutturali. Il progetto richiede l'individuazione di tutte le misure atte a minimizzare gli impatti ambientali negativi e si chiude con lo studio d'impatto ambientale, il computo economico dell'opera e le disposizioni in termini di sicurezza nella fase di cantiere.Per l'impegno richiesto ogni progetto viene eseguito da un gruppo di studenti. Anche questa attività di collaborazione tra gli studenti è particolarmente formativa, in quanto abitua ogni studente ad un approccio di equipe (o di squadra) come avviene nella progettazione professionale moderna.Il progetto riguarda essenzialmente un'opera di sistemazione fluviale, volta alla sicurezza idrogeologica di un bacino o al recupero ambientale di un corso d'acqua.Esso si compone delle seguenti fasi:1. Relazione generale, inquadramento geografico, geologico e ambientale del sito: Introduzione al progetto, spiegazione delle modalità di esecuzione, studio geografico del bacino, studio della copertura vegetale, studio del tipo di suolo, valutazione dell'indice di funzionalità fluviale.2. Relazione idrologica: studio climatico, analisi pluviometrica, analisi storica degli eventi eccezionali, modello afflussi-deflussi, taratura del modello, determinazione dell'idrogramma di piena di progetto.3. Relazione idraulica preliminare: caratterizzazione del tratto di studio, studio idrodinamico a fondo fisso con riferimento allo stato attuale, evidenziazione delle problematiche relative al tratto in esame.4. Progettazione idraulica e ambientale delle opere di difesa, rispetto alle possibili alternative: studio idrodinamico ed evoluzione morfologica con riferimento allo stato attuale, evidenziazione delle problematiche relative al tratto in esame, formulazione di proposte di intervento, studio idrodinamico ed evoluzione morfologica con riferimento allo stato di progetto.5. Studio di impatto ambientale riferito alle alternative progettuali proposte6. Dimensionamento e verifica statica e geotecnica delle opere della soluzione definitiva: progettazione e verifiche statiche delle opere di difesa.7. Piani di sicurezza, organizzazione del cantiere e relazione economica: piani di sicurezza e computo metrico estimativo. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Metodi didattici Lezioni frontali.Numero ore di lezione: 60. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una presentazione del progetto ed in una discussione sulle scelte progettuali adottate. Testi di riferimento - Armanini A., Principi di idraulica fluviale, Ed. BIOS, Cosenza, 1999.Fanno parte del corso i materiali didattici di Idrologia e Idrodinamica.Durante lo svolgimento delle lezioni verranno inoltre forniti materiali sui diversi argomentio e riferimenti bibliografici specifici sui diversi argomenti.The lecture notes of Hydrology and Hydrodynamics are to be considered didattical material for this courseSome more specific references will be given during the lectures. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 5 ICAR/01 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Programmazione e algoritmi [ 40431 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: FABIO MASSACCI Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi Fornire gli strumenti metodologici per la realizzazione di semplici progetti software (documentazione, validatzione e correttezza, complessità) Prerequisiti ELementi di programmazione come acquisiti dal corso di Fondamenti di informatica di questa Facoltà. Elementi di analisi numerica.Buona conoscenza delle discipline caratterizzanti l'indirizzo per il progetto. Contenuti del corso METODOLOGIES - Lezioni (Introduzione agli algoritmi, alle metodologie di test, anali degli algoritmi di ordinamento, aritmetica del calcolatore, documentazione e modellazione del software); ALGORITMI - Lezioni (Vettori, Matrici moltiplicazioni per matrici, algortmi di scheduling); ALGORITMI - Lezioni (ottimizzazione, algoritmi numerici, programamzione lineare); LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE - Laboratorio (FORTRAN); PROGETTI IN IDRAULICA, IDROLOGIA E SCIENZA DELLE COSTRUZIONI Metodi didattici Lezioni ed esercitazioni al calcolatore nelle aule PC della Facoltà. Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti dovranno realizzare in gruppo un piccolo progetto software e documentarlo con una relazione. Testi di riferimento Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Ingegneria Civile (Specialistica) (2004) Standard 3 ING-INF/05 Standard 3 ING-INF/05 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Protezione delle risorse idriche [ 40587 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: ALBERTO BELLIN Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Protezione delle Risorse Idriche è rivolto agli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio. Il corso affronta i problemi derivantii dalla pressione antropica sulle risorse idriche sotterranee fornendo agli studenti gli strumenti necessari alla progettazione di interventi di recupero degli acquiferi contaminati e di sistemi di utilizzo compatibili con la conservazione della risorsa. La prima parte del corso affronta lo studio del flusso dell'acqua e del trasporto di agenti contaminanti nel sottosuolo. La seconda parte è invece dedicata alla progettazione di sistemi di utilizzazione delle risorse idriche sotterranee, alla loro difesa e monitoraggio, nonché alla progettazione degli interventi di bonifica degli acquiferi contaminati. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali della meccanica dei fluidi e dell'idraulica dei sistemi naturali. Contenuti del corso 1. IntroduzioneRisorse idriche e loro distribuzione; acque superficiali ed acque sotterranee; utilizzazione delle risorse idriche; contaminazione.2. Flusso delle acque sotterranee.Legge di Darcy; formazioni porose naturali; carico idraulico; conducibilità idraulica; eterogeneità ed anisotropia delle formazioni; acquiferi confinati e freatici; pozzi; gallerie filtranti; meccanica del movimento delle acque nel sottosuolo; equazione del flusso. 3. Modellazione del flusso. Schematizzazione dell'acquifero; schemi bidimensionali e tridimensionali; filtrazione attraverso i rilevati arginali; soluzioni analitiche; soluzioni numeriche; costruzione della griglia di calcolo; discretizzazione dell'equazione del flusso; condizioni al contorno; condizioni iniziali; soluzione dell'equazione del flusso ai volumi finiti (Modflow); caratterizzazione dell'acquifero; prove di pompaggio; prove con traccianti; metodi geofisici (cenni); raccolta dei dati per le simulazioni; influenza delle eterogeneità.4. Il trasporto degli inquinanti meccanismi di trasporto; equazione della convezione-dispersione; soluti passivi; trasporto degli inquinanti in fase non acquosa (LNAPL; DNAPL); cinetiche di reazione fra il soluto ed il suolo; equilibrio chimico.5. Modellazione del trasportoSoluzioni analitiche; soluzioni numeriche; schemi di calcolo alle differenze finite ed agli elementi finiti; metodi Lagrangiani; metodi Euleriano-Lagrangiani (cenni).6. Bonifica degli acquiferi contaminatiPiani di caratterizzazione; confinamento fisico e idraulico della sorgente della contaminazione; sistemi pump and treat; metodologie per il miglioramento dell'efficienza dei sistemi pump and treat; barriere reattive; sistemi funnel and gate; trattamento in situ, soil vapor extraction, bonifica biologica (bioremediation); biosparging; cause di riduzione dell'efficacia della bonifica; legislazione vigente. Metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni di gruppo nel laboratorio di calcolo per un totale di 60 oreEsercitazioni.Gli studenti, suddivisi in gruppi di due, risolveranno alcuni problemi predisposti dagli esercitatori e riguardanti gli argomenti trattati nel corso. I problemi saranno tali da richiedere l'effettuazione di scelte progettuali e l'esecuzione di simulazioni numeriche per la loro verifica. Per questo gli studenti potranno avvalersi degli strumenti messi a disposizione dal Centro di Calcolo della Facoltà di Ingegneria e dovranno predisporre un elaborato da discutere durante l'esame orale. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova orale nella quale oltre a domande sugli argomenti trattati durante il corso ai candidati verrà chiesta l'esposizione del lavoro effettuato durante le esercitazioni. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Testi di riferimento Testi Consigliati-C. W. Fetter, Applied Hydrogeology, Prentice Hall, 1994;C.W. Fetter, Contaminant Hydrogeology, Macmillan Publishing Company, New York, 1993.;Letture Consigliate-Freeze, R. A. e J. A. Cherry, Groundwater, Prentice Hall, Englewood Cliffs, New York 07632, 1979;- G. De Marsily, Quantitative Hydrogeology: Groundwater Hydrology for Engineers, Academic Press, San Diego, 1986;-M. P. Andreson e W. W. Woessner, Applied Groundwater Modeling, Simulation of Flow and Advective Transport, Academic Press, San Diego, 1992TextbooksC. W. Fetter, Applied Hydrogeology, Prentice Hall, 1994;- C.W. Fetter, Contaminant Hydrogeology, Macmillan Publishing Company, New York, 1993.;Suggested readings- Freeze, R. A. e J. A. Cherry, Groundwater, Prentice Hall, Englewood Cliffs, New York 07632, 1979;- G. De Marsily, Quantitative Hydrogeology: Groundwater Hydrology for Engineers, Academic Press, San Diego, 1986;- M. P. Andreson e W. W. Woessner, Applied Groundwater Modeling, Simulation of Flow and Advective Transport, Academic Press, San Diego, 1992 Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Gestione delle risorse 5 ambientali e tecniche di risanamento S.S.D. ICAR/02 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Protezione idraulica del territorio [ 40588 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: PAOLO SCOTTON Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento di Protezione Idraulica del Territorio è rivolto agli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Ambientale.Nel corso viene affrontato il problema della progettazione consapevole in campo ambientale e vengono definiti e discussi gli elementi critici del processo progettuale ed il significato dell'uso dei metodi ingegneristici. Prendendo in considerazione alcuni aspetti del comportamento dei sistemi naturali, vengono identificate alcune situazioni di rischio idrogeologico (piene, valanghe di neve, etc.) e vengono proposte soluzioni operative per la comprensione e la gestione delle risorse e dei pericoli. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali della Idrologia e della Meccanica dei Fluidi; soni utili nozioni di Fisica Tecnica e di Sistemazione dei Bacini Idrografici. Contenuti del corso 1. Risorse naturali e pericolo naturale (8 ore).Proprietà delle risorse territoriali ed idriche; il comportamento delle risorse; esempi di comportamento di sistemi naturali; modificazione delle risorse e risposta naturale; il passaggio dalla risorsa al pericolo; il ruolo dell'ingegneria; la statistica, la probabilità, il rischio; il processo decisionale nella pratica ingegneristica; strategie per la gestione del rischio.2. La comprensione dei fenomeni naturali mediante la teoria dei modelli (16 ore).Analisi dimensionale; teoria della similitudine; applicazioni a fenomeni naturali in territorio montano: le colate di detriti, le valanghe di neve.3. Tecniche di protezione dalle piene in territorio montano e di pianura (8 ore).La definizione dell'evento di progetto; i serbatoi di laminazione; le casse di espansione; criteri di ottimizzazione; la modellazione numerica. 4. Neve e dinamica delle valanghe (22 ore).Formazione della neve in atmosfera ed evoluzione morfologica; metamorfismo al suolo: distruttivo e costruttivo; proprietà meccaniche della neve al suolo. Le valanghe di neve: formazione, propagazione, arresto; modellistica matematica delle valanghe; modalità per la definizione delle aree a rischio. Metodi didattici La attività didattica include lezioni frontali, esercitazioni in aula svolte a gruppi, visite di studio (in siti rilevanti della Provincia di Trento).Numero ore di lezione: 54.Visite di Studio giornaliere (una o due).La modalità di verifica dell'apprendimento consiste in una prova orale che comprende anche la discussione delle esercitazioni svolte. Modalità di verifica dell'apprendimento La modalità di verifica dell'apprendimento consiste in una prova orale che comprende anche la discussione delle esercitazioni svolte. Testi di riferimento - Appunti delle lezioni;- Henderson, (1996), Open Channel Flow, Macmillan, New York;- Novak and Cabelka, (1981), Models in Hydraulic Engineering, Pitman, Boston;- McClung, D., Schaerer, P., 1993, The Avalanche Handbook Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Difesa del suolo e protezione civile 5 ICAR/01 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Sistemi di telerilevamento [ 40115 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: LORENZO BRUZZONE Periodo: Terzo Ciclo Bimestrale Obiettivi formativi I sistemi di telerilevamento sono uno dei più complessi sistemi di telecomunicazione, in quanto coinvolgono le principali tecnologie e metodologie che caratterizzano il settore delle telecomunicazioni (satelliti, sensori passivi e sensori radar per acquisizione immagini, tecniche di trasmissione dati, tecniche avanzate di elaborazione segnali ed immagini, tecniche di archiviazione e gestione dati). Il corso analizza gli elementi principali che compongono i sistemi di telerilevamento e fornisce competenze di base di elaborazione e riconoscimento automatico di immagini e segnali. Il programma è articolato in 5 parti. La prima parte è dedicata allo studio generale dei sistemi di telerilevamento e dei principi su cui tali sistemi sono fondati. La seconda parte è rivolta all'analisi della fase di acquisizione delle immagini telerilevate; vengono studiati satelliti, sensori, e sistemi di trasmissione dei dati. La terza parte è dedicata alle tecniche automatiche utilizzate per l'elaborazione delle immagini telerilevate. In particolare, vengono presentate le principali tecniche di base per elaborazione immagini e vengono studiate metodologie avanzate per l'analisi di immagini ottiche multispettrali e immagini radar. La quarta parte del corso si focalizza sulle tecniche finalizzate al riconoscimento automatico di immagini e segnali telerilevati. Infine, l'ultima parte presenta alcuni esempi di applicazione dei sistemi di telerilevamento e delle relative tecniche di analisi delle immagini a problemi reali.Il corso e' strettamente legato al modulo di Laboratorio di Sistemi di Telerilevamento, nel quale sono previste esercitazioni finalizzate ad approfondire e a sperimentare su dati telerilevati reali le tecniche di elaborazione studiate nelle varie parti teoriche. Inoltre sono previsti alcuni seminari specialistici tenuti da esperti del settore provenienti da enti di ricerca nazionali e internazionali e da industrie. Prerequisiti Nessuno Contenuti del corso 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI DI TELERILEVAMENTO Introduzione al telerilevamento. Descrizione generale di un sistema di telerilevamento. Principi fondamentali del telerilevamento: teoria della radiazione. Radiazione emessa dal Sole e dalla Terra. Finestre atmosferiche. Regioni spettrali utilizzate nel telerilevamento: visibile, infrarosso e microonde. Concetto di firma spettrale. Fasi in cui si articola un processo di telerilevamento: acquisizione, elaborazione ed interpretazione delle immagini.2. ACQUISIZIONE DI IMMAGINI TELERILEVATEPrincipali piattaforme di acquisizione: satelliti, space shuttle, aerei. Caratteristiche dei satelliti per telerilevamento e telecomunicazioni: altezza da terra, tipo di orbita, inclinazione piano orbitale, tempo di rivisitazione, nodi ascendenti/discendenti, payload, sistema energetico. Sistemi di trasmissione dei dati telerilevati. Sensori per telerilevamento: sensori passivi e sensori attivi. Proprietà dei sensori per l'acquisizione di immagini: risoluzione geometrica, radiometrica, spettrale. Sensori passivi: scanner multispettrali; scanner iperspettrali. Immagini multispettrali e iperspettrali. Sensori attivi: radar a visione laterale; synthetic aperture radar. Geometria di un'immagine radar. Risoluzione geometrica di sensori radar: range e azimuth. Principali satelliti per telerilevamento e relativi sensori: Meteosat; Landsat; SPOT; IKONOS; ERS; ENVISAT.3. ELABORAZIONE AUTOMATICA DI IMMAGINIConcetti fondamentali di elaborazione immagini. Istogramma. Tabella di Look-Up. Immagini multispettrali. Sorgenti di errore nelle immagini e relative tecniche di correzione: distorsioni radiometriche e geometriche. Miglioramento radiometrico delle immagini: modifica dell'istogramma; modifica lineare e non lineare del contrasto; equalizzazione. Visualizzazione in falso colore di immagini multispettrali. Georeferenziazione e registrazione delle immagini. Filtraggio delle immagini: filtro di media, mediano, ecc. Estrazione dei contorni. Segmentazione. Estrazione di parametri informativi dalle immagini: analisi delle componenti principali; parametri di tessitura. Caratteristiche delle immagini radar: segnali in forma complessa, immagini in intensità ed ampiezza, rumore moltiplicativo (speckle). Tecniche di elaborazione specifiche per immagini radar.4. RICONOSCIMENTO AUTOMATICO DI IMMAGINISchema generale di un sistema per la classificazione automatica di immagini telerilevate. Spazio multispettrale e classi spettrali. Classificazione supervisionata: metodo del parallelepipedo; classificatore di Bayes; classificatore a massima verosimiglianza; classificatore basato sui k punti vicini, reti neurali Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it artificiali. Classificazione non-supervisionata: clustering (cenni). Rivelazione di cambiamenti in immagini multitemporali (cenni).5. APPLICAZIONI DEL TELERILEVAMENTOMonitoraggio ambientale su scala locale (espansione urbana, deforestazione, inquinamento marino, ecc.) e su scala globale (concentrazione ozono e NO2, surriscaldamento del pianeta, ecc.). Analisi del rischio ambientale e protezione civile (incendi, frane valanghe, ecc.). Analisi dei danni provocati da eventi naturali estremi (terremoti, alluvioni, incendi, ecc.). Esplorazione di risorse naturali (foreste, suoli, ghiacciai, ecc.). Agricoltura (monitoraggio rotazione colture, stima della produzione, ecc.). Meteorologia (studio dinamica dell'atmosfera, previsione delle piogge, stima quantità di pioggia, ecc.). Produzione di mappe (topografia, copertura/uso del suolo, ingegneria civile). Produzione di mappe digitali tridimensionali del terreno. Esplorazioni planetarie. Metodi didattici Lezioni frontali, seminari e lezioni in laboratorio (integrate con il modulo di "Laboratorio di Sistemi di Telerilevamento") Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede una prova orale su tutto il programma del corso o lo svolgimento di un progetto su calcolatore integrato da una prova orale sulle prime 2 parti del programma del corso. Testi di riferimento TESTI CONSIGLIATI- R.A. Schowengerdt, Remote Sensing: Models and Methods for Image Processing, Seconda Edizione, London: Academic Press, 1997.- Copie del materiale proiettato a lezione e fornito in laboratorio.TESTI PER LA CONSULTAZIONE - J.A. Richards, Remote Sensing Digital Image Analysis: An Introduction, Terza Edizione, New York: Springer-Verlag, 1999.- D. A. Landgrebe, Signal Theory Methods in Multispectral Remote Sensing, New Jersey: John Wiley & Sons, 2003- C. Oliver, S. Quegan, Understanding Synthetic Aperture Radar Images, London: Artech House, 1998. - T. M. Lillesand, R. W. Kiefer, Remote Sensing and Image Interpretation, New York: John Wiley, 1994. Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Corso di Laurea Ingegneria delle Telecomunicazioni (triennale) (2001) Ingegneria delle Telecomunicazioni (triennale) (2004) Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 6 ING-INF/03 standard 6 ING-INF/03 Difesa del suolo e protezione civile 6 ING-INF/03 Corso di Laurea Corso di Laurea Specialistica Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Stabilità dei pendii [ 40500 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: GIOVANNI BOSCO Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi L'insegnamento è rivolto agli studenti del secondo anno del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Ambientale. Il programma è strutturato con l'obiettivo di fornire agli allievi le conoscenze di base per inquadrare e riconoscere i problemi di stabilità dei versanti, i criteri di analisi per la verifica di sicurezza, il dimensionamento di diversi possibili interventi di stabilizzazione. Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso è richiesta la conoscenza dei concetti fondamentali della geotecnica. Contenuti del corso Il corso prende le mosse dalla definizione della cinematica di dissesto dei principali movimenti franosi nelle rocce sciolte e nelle rocce lapidee; quindi si inquadrano i fattori condizionanti la cinematica del dissesto. Seguono i richiami al comportamento meccanico dei terreni con riferimento alla stabilita' dei pendii, resistenza al taglio di picco, ultima e residua; influenza delle pressioni interstiziali. In tale ottica si inquadrano le indagini geotecniche finalizzate alla caratterizzazione dei terreni e delle rocce interessate da movimenti franosi.Successivamente si discutono i procedimenti per l'analisi di stabilità di pendii in rocce sciolte e lapidee, in particolare le analisi basate sul metodo dell'equilibrio limite, definendo le ipotesi ed i procedimenti di calcolo per i differenti metodi. Quindi si discute la strumentazioni per il controllo dei movimenti franosi, i criteri generali di scelta, di installazione, di interpretazione delle misure.Muovendo da queste conoscenze si definiscono i criteri di scelta e di progettazione degli interventi di stabilizzazione anche basati sull'impiego della terra rinforzata. per questa tipologia di opere si presentano i procedimenti per la progettazione di semplici manufatti, di interventi di terra rinforzata quali pendii e muri di sostegno, tutti basati sull'impiego di elementi artificiali resistenti a trazione.In ultimo si affronta il tema della valutazione della stabilità dei pendii in presenza di azioni sismiche, inquadrando il metodo statico, il metodo pseudostatico, il metodo pseudodinamico ed il metodo dinamico. In tale ambito si affronta la rappresentazione e caratterizzazione delle azioni sismiche e la definizione degli accelerogrammi di progetto. Metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni.Numero ore di lezione: 60. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nel superamento di una prova orale comprendente la discussione delle esercitazioni. Testi di riferimento · Tanzini M., Stabilità dei pendii, Flaccovio Editore, Palermo Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Corso di Laurea Specialistica Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Corso di Laurea Specialistica Ingegneria Civile (Specialistica) (2004) Difesa del suolo e 5 protezione civile Tecnologie ambientali 5 appropriate per i paesi in via di sviluppo Standard 5 ICAR/07 ICAR/07 ICAR/07 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Stage di progetto [ 40593 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: Periodo: Secondo Ciclo Semestrale Syllabus non pubblicato dal Docente. L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Tecnologie ambientali 5 appropriate per i paesi in via di sviluppo S.S.D. NN/POST Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Tecnica delle costruzioni [ 40434 ] Nessun partizionamento Offerta didattica a.a. 2005/2006 Docenti: RICCARDO ZANDONINI, NADIA BALDASSINO Periodo: Primo Ciclo Semestrale Obiettivi formativi MODULO AIl corso intende fornire le conoscenze di base della progettazione di elementi strutturali in conglomerato cementizio armato.Il corso sarà affiancato da alcuni esempi di progettazione di semplici elementi strutturali che consentiranno allo studente di approfondire le tematiche trattate durante le lezioni.MODULO BIl corso intende fornire le conoscenze di base della progettazione delle strutture, con riferimento agli edifici in acciaio sia ad uso civile sia ad uso industriale.Lo sviluppo di alcuni esempi di progetto di membrature e collegamenti verrà impostato in modo da consentire il trasferimento delle conoscenze acquisite in termini di procedure operative. Prerequisiti La conoscenza delle basi della scienza delle costruzioni (Statica delle strutture, Teoria elastica della trave, Instabilità elastica). Contenuti del corso MODULO A1. Normative per le costruzioni2. La sicurezza strutturale3. Azioni sulle costruzioni4. Il materiale 5. Verifica e progetto di elementi strutturali in presenza di stati di sollecitazioni elementari.MODULO B1. Il materiale acciaio2. Tipologie strutturali3. La verifica delle membrature4. Unioni bullonate5. Unioni saldate6. I collegamenti Metodi didattici MODULO AIl corso si articola in lezioni frontali ed esercitazioni relative alla progettazione di semplici elementi strutturali.MODULO BIl corso si articola in lezioni frontali ed esercitazioni che vedono sviluppata la progettazione di membrature e collegamenti. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta ed in un colloquio. Testi di riferimento MODULO A - PART AC. Bernuzzi e C. Chesi, Proporzionamento di elementi strutturali, Cedam, Padova.E. Giangreco, Teoria e tecnica delle costruzioni, Ed. Liguori, Napoli F. Leonhardt, C.A. e C.A.P. Calcolo di progetto e tecniche costruttive, Ed. Tecniche Internazionali A. Migliacci, F. Mola, Progetto agli stati limite delle strutture in c.a., Masson, Milano, 1978 E. F Radogna, Tecnica delle costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" Cemento armato - Cemento armato precompresso, vol.2 , Zanichelli, Bologna.G. Toniolo, Elementi strutturali in cemento armato, Ed. MassonMODULO B - PART BBallio, G., Bernuzzi,c. Progettare costruzioni in acciaio, Ulrico Hoepli EditoreBallio, G., Mazzolani, F.M., Strutture in Acciaio, MondadoriCorradi Dell'Acqua, L. Meccanica delle strutture, vol.3, McGraw Hill Italia Altre informazioni L'attività didattica è offerta in: Facoltà Ingegneria Tipo corso Corso di studio (Ordinamento) Percorso Crediti S.S.D. Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it Corso di Laurea Specialistica Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio (Specialistica) (2004) Standard 10 ICAR/09, ICAR/09 Stampa del 23/11/2005 Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it