3A - cine-tv

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3A - cine-tv
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER IL CINEMA E LA TELEVISIONE ROBERTO ROSSELLINI – ROMA
Anno scolastico 2012-‘13
CLASSE 3 - SEZ A
-LINGUAGGIO AUDIOVISIVO
-PROGETTAZIONE DELL’AUDIOVISIVO E LINGUAGGI E TECNICHE DI PRODUZIONE IN MONTAGGIO
DOCENTE: FRANCESCO FERRARI
PROGRAMMA SVOLTO
LINGUAGGIO AUDIOVISIVO
EVOLUZIONE TECNICO-ESPRESSIVA DEL LINGUAGGIO AUDIOVISIVO TRA LA FINE DEL “CINEMA MUTO” E L’
AVVENTO DEL “SONORO”
Il corso di Linguaggio audiovisivo si è basato su una costante integrazione concettuale tra la Progettazione
audiovisiva e quella del Linguaggio dell’audiovisivo e delle tecniche di produzione per il Montaggio, intendendo jn primo
luogo tali disicpline sia da un punto di vista storico sia affrontandole dal punto di vista sincronico, concettuale, linguisticoespressivo.
Nella prima parte dell’a.s. si è sviluppata pertanto una didattica incentrata sull’analisi del conflitto teorico e linguistico tra “
sincronismo e asincronismo cinematografico”, sviluppando poi l’analisi nella seconda parte del corso, con una
particolare attenzione al tema portante della “continuità e della discontinuità cinematografiche”, nonché
all’evoluzione del tenore naturalistico e anti-naturalistico dell’immagine audiovisiva in relazione allo sviluppo del rapporto
tra immagine e suono nella Storia del Cinema tra epoca del muto e avvento del sonoro.
Il concetto del naturalismo - sempre altamente convenzionale in cinematografia - e poi dell’ asincronismo tra suono e
immagine in movimento elaborato da grandi autori nell’epoca dello sviluppo del linguaggio classico nel Cinema, è stato
proposto sia attraverso proiezioni e analisi di testi filmici di tipo documentario, sia citando e leggendo brevi passi
estrapolati da testi teorici d’epoca, sia attraverso visione e analisi di alcuni film realizzati all’ avvento del sonoro, nei quali
il problema del rapporto tra scena e colonna sia stato particolarmente eminente e nodale, oltreché felicemente risolto dai
grandi cineasti europei e statunitensi del periodo in questione.
IL CINEMA COME SPECCHIO STORICO, TRA CRISI ETICA, POLITICA, ECONOMICA ANTEGUERRA
Il cinema dei primi anni Trenta, particolarmente quello tedesco, rivela echi di degradazione autoritaristica della
cultura e della politica, a vario titolo espressi da autori di diversa caratura e ideologia.
In alcune pellicole si rivelano inoltre, esemplarmente, grandi conquiste linguistico-espressive sempre in tali anni,
mediante le quali il linguaggio cinematografico riuscì a restare strumento d’Arte, adeguandosi perfettamente, non senza
timori e insofferenze, ai nuovi tempi, tenendo il passo rispetto al mutare della tecnologia sonora, fenomeno che
imponeva una nuova concezione dell’immagine di tipo maggiormente naturalistico.
Sono stati in tal senso esaminati proprio alcuni tra gli autori che, con la loro filmografia, hanno rispecchiato le
rivoluzioni linguistiche e tecnico-espressive sopra enunciate, il fermento o la crisi in gestazione nell’ambito della società
europea, sfociata nel conflitto bellico mondiale del 1939/40.
CONTENUTI TEORICI
-il “manifesto dell’asincronismo” di Pudovkin , Aleksandrov, Ejzenstejn
-l’avvento del sonoro: influenze tecnico-linguistiche sul Cinema a cavalo tra anni ’20 e ’30
-Il cinema europeo degli anni trenta: la Germania e l’adozione dell’asincronismo in alcuni grandi cineasti del muto: Fritz
Lang
-I nuovi teatri di posa: le nuove strutture e tecniche di produzione hollywoodiani
-Cenni generali sull’assetto industriale di Hollywood negli anni ’30.
-I principali generi cinematografici ad Hollywood. In particolare, il Gangster movie e il Western.
-I generi cinematografici e la struttura industriale del cinema hollywoodiano negli anni ’30
-L’età del “decoupage classico” e del “montaggio invisibile”
PROIEZIONI
-E’ stata effettuata una serie di proiezioni di l’analisi guidata di testi filmici particolari relativi alle filmografie dei cineasti
dei periodi storici sopra citati, particolarmente al sistema dei personaggi e alla forma narrativa dei seguenti testi filmici:
• “Der blau Engel(“L’angelo azzurro”) di Josef Von Sternberg, Ger 1930
• “M”, il mostro di Dusseldorf di Fritz Lang Ger 1931
• “Scarface” di H. Hawks Usa 1932
• “Stagecoach (Ombre rosse) di John Ford Usa 1939
E inoltre i documentari didattici
• Viaggio nel Cinema americano di Martin Scorsese, Usa 1995 (Prima parte, in particolare il genere western)
• Documentario-Intervista di William Friedkin a Fritz Lang Usa, 1974
Nell’ambito della trattazione di Storia del Cinema, sono stati inoltre affrontati, in particolare, i seguenti problemi di
semiologia:
-la “trasparenza cinematografica”, il “decoupage classico”
-i raccordi visivi e sonori nel linguaggio audiovisivo
-la “forma classica” nella cinematografia di Hollywood
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PROGRAMMA SVOLTO
PROGETTAZIONE DELL’AUDIOVISIVO E LINGUAGGI E TECNICHE DI PRODUZIONE IN MONTAGGIO
In relazione a quanto realizzato nel programma di carattere storico-linguistico, il Corso di Progettazione
audiovisiva e Linguaggio e Tecniche del Montaggio ha affrontato la trattazione delle fondamentali strutture operative
necessarie alla realizzazione di un film di finzione e di un audiovisivo lineareì di cortometraggio di tipo promozionale.
Gli allievi sono stati costantemente chiamati alla partecipazione attiva, sin dalle lezioni teoriche della prima e
seconda frazione, in vista di partecipare alla progettazione e all’esecuzione di un’ esercitazione pratica in laboratorio di
Montaggio, nell’ambito dei periodi di seconda e terza frazione dell’ a.s.
Modulo 1
GLI ELEMENTI BASILARI DELLA PROGETTAZIONE DI UN AUDIOVISIVO
-La delicata questione di ideare per il pubblico e per il mercato: la fase letteraria.
-I coautori dell’opera filmica. Il ruolo del regista, del soggettista, dello sceneggiatore, dell’autore della colonna
sonora musicale.
-Il produttore – ruolo europeo e negli Stati Uniti.
-La sceneggiatura letteraria all’italiana e all’americana
-La sceneggiatura tecnica (shooting script / decoupage tecnico)
-Lo storyboard
Modulo 2
ESERCITAZIONI TEORICO-PRATICHE DI PROGETTAZIONE DELLA FASE LETTERARIA E DEL MONTAGGIO
-Ideazione e soggetto: elaborazione di semplici spunti ideativi di film di cortometraggio a soggetto.
-Sviluppo di una scaletta
-Elaborazione di sceneggiatura tecniche.
-Compilazione di elementari esemplificazioni di un Piano di lavorazione per un film a soggetto .(PDL)
-Elaborazione di scalette di montaggio-tipo.
-I principi-guida della scelta del girato in sala di montaggio, con esercitazione teorico-pratica di visione e analisi
del “girato”.
-Realizzazione di progetti di trailer, a partire dalla sintesi cronologica dell’opera (messa in sequenza),
Modulo 3
ITER DI PRODUZIONE DELL’AUDIOVISIVO
-Le fasi di realizzazione di un audiovisivo. Il piano di produzione.
-Ideazione, Pianificazione, Finanziamento, Preparazione, Riprese, Montaggio ed edizione, Lancio.
-Principali documenti di produzione. Il piano di lavorazione e l’ordine del giorno.
-Principali reparti della troupe cinematografica.
Modulo 4
ELABORAZIONE DI TRAILER IN COMPRESENZA CON IL DOCENTE DI LABORATORIO DI MONTAGGIO
La classe è stata suddivisa in gruppi di lavoro ricomprendenti tre/cinque allievi per ciascun gruppo in laboratorio
di montaggio, allo scopo di realizzare un prodotto audiovisivo che utilizzasse materiali di repertorio.
La tipologia di prodotto audiovisivo di cortometraggio è stata quella del trailer di un celebre film da promuovere
presso diverse sistemi di comunicazione e pubblici diversi, sia quelle tradizionali (trailer per la sala cinematografica), sia
quelli di tipo televisivo, o per festival, convegni specialistici sulla tematica della pedofilia, etc,
L’opera utilizzata a tal scopo, la cui analisi era stata affrontata nel corso delle lezioni di Linguaggio audiovisivo,
è stato il primo film su un serial killer: “M”, il mostro di Dusseldorf di Fritz Lang - Ger., 1931
Le fasi di elaborazione di progetti autonomamenti elaborati e diversamente concepiti dai diversi gruppi di lavoro
sono state:
-Creazione di una sinossi audiovisiva del film (sintesi) di max 25 min.
-Trascrizione della sinossi in una lista di dialoghi
-Creazione di varie ipotesi testuali di voce narrante, da incidere come speach off
-Premontaggio, con alternanza di opera e speaker – voce narrante off max 2 min
-Montaggio finale (durata di 1’30” ca.) del promo con utilizzazione di effettistica di transizione tra
inquadratura
-Realizzazione della colonna sonora, con basilari nozioni di tecnica espressiva tra voce in primo piano
e sonoro di sottofondo, commento musicale, effetti, etc., in un mixage finale.
Nel corso della realizzazione del cortometraggio citato, ovverosia dei diversi trailers elaborati a partire dai
materiali estratti dalle opere filmiche trattate nell’ambito del programma della materia di Linguaggio audiovisivo, gli
allievi, guidati del docente, hanno certamente possano inverare, oltre ad acquisire nuove competenze e conoscenze
tecnico-espressive, anche la propria consapevolezza circa capacità e aspirazioni, in relazione alle concrete potenzialità
individuali in vista della prosecuzione della carriera scolastica e poi professionale, nonché al fine di potenziare la
capacità di rapportarsi agli altri nell’ambito dell’intero gruppo-classe per lavorare insieme ad un unico progetto portante
da elaborare però in modo creativo e originale.
Il docente
Prof. Francesco Ferrari
I rappresentanti degli allievI
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