Una voragine all`ex ospedale
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Una voragine all`ex ospedale
Latina Il giornale di GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015 Roccasecca SEZZE 27 Sezze Paura all’interno della Casa della Salute: forte boato e poi cascata di polvere Una voragine all’ex ospedale Crolla il solaio di un corridoio interdetto poche ore prima dai Vigili del fuoco venire da lì fino ad inondare i corridoi che portano da una parte a radiologia e dall'altra al Consultorio. Il personale che prendeva servizio in quel momento per il turno pomeridiano, non si è cambiato per nulla capendo che non avrebbe lavorato. I Vigili del Fuoco sono quindi dovuti tornare per applicare delle barriere ad interdire anche visivamente il crollo. Crollo che ha portato alla luce, al di sotto del pavimento, dei muri in pietra viva, probabilmente appartenenti al vecchio convento su cui il “San Carlo” è stato edificato e del quale restano la chiesa di Sant'Antonio e il Chiostro. Domani l'edificio resta chiuso per la festa patronale (San Lidano e San Carlo). Una mano santa per chi dovrà svolgere i necessari controlli di stabilità ed, eventualmente, stabilire la riapertura. Comunque, serviranno lavori per riparare gli ingenti danni. di LUCA MORAZZANO A ttimi di paura e smarrimento ieri pomeriggio a Sezze dove è venuta giù una porzione di pavimento della Casa della Salute. Il crollo ha visibilmente incrinato anche le strutture circostanti rendendo impossibile l'accesso a due locali adibiti da poco a magazzini ma fino a qualche anno fa, utilizzati come ambulatori di oculistica. L’ala in questione è quella al primo piano, ovvero il piano accessibile dalla rampa di discesa dell'ingresso del vecchio Pronto Soccorso dell’ex ospedale San Carlo. Nello specifico, a venire giù è stato il corridoio che collega le vecchie scale, per salire a medicina, all'atrio della nuova ala che dà accesso agli ascensori, alla scala e a tutta la frazione di riabilitazione. Proprio nella mattinata di ieri, l'area in cui è avvenuto il crollo era stata transennata dai vigili del fuoco intervenuti in loco su segnalazione degli stessi operatori sanitari che avevano notato dei segni di cedimento. Di certo, la squadra del 115 capitanata BASSIANO Licenze Ncc, Sette a giudizio È stato rinviato a giudizio Pasquale Sette, l’uomo che aveva fatto partire l’inchiesta sulla dirigente comunale Angela Coluzzi e altre 15 persone sulla vicenda delle licenze per i Noleggio con conducente (Ncc). Sette è accusato di aver contraffatto l’autorizzazione per l’esercizio di Ncc rilasciata dal Comune di Bassiano e il relativo contrassegno da apporre sull’autovettura. Ieri mattina si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice per l’udienza preliminare Guido Marcelli che ha fissato l’inizio del processo al 1 aprile prossimo davanti al giudice monocratico Morselli. L’avvocato Diego Brancia del foro di Reggio Calabria ha presentato una eccezione per incompetenza di territorialità del Tribunale di Latina trattandosi di un reato connesso ai fatti per i quali si procede nll’ambito di un procedimento pendente dinanzi al Tribunale di Latina. Il Gup Marcelli ha però respinto l’eccezione e rinviato Sette a giudizio davanti al Tribunale del capoluogo pontino. Il processo davanti al Tribunale di Roma e altri è il frutto delle indagini del pm Attilio Pisani, avviate sulla scorta della denuncia fatta cinque anni fa proprio dal tassista abusivo, Pasquale Sette, che parlò di un sistema di bustarelle per ottenere licenze, a partire da quelle per il Noleggio con conducente. Cinque i pontini mandati a giudizio per corruzione. Secondo gli inquirenti, nel marzo 2011, il vigile urbano Mario Ciliberto, insieme ai pontini Antonio Giovannelli e Roberto Campagna, ex assessore a Bassiano, avrebbe avvicinato Pasquale Sette, 32enne di Roma, interessato a una licenza di Noleggio con conducente, chiedendo 10mila euro per il rilascio di quell’atto da parte della commissione incaricata delle licenze Ncc a Bassiano, composta da Angela Coluzzi, Maurizio Salvatori e Maurizio Longo. Una somma chiesta quale “prezzo per il rilascio da parte dei pubblici ufficiali della commissione”, ovvero Coluzzi, Salvatori e Longo, “della licenza”. Il denaro sarebbe stato quindi versato a Ciliberto e poi consegnato a Campagna. Si.Co. da Luigi Conte, non immaginava che sarebbe di lì a poco venuta giù una porzione così ampia di struttura. Chi era dentro, racconta di un boato fragoroso e poi polvere pro- ROCCASECCA, PROSEGUONO LE RICERCHE DI CASCONI IN ATTESA DEI TEST DEL DNA Arrigo, continua il mistero I cani fiutano una ciocca di capelli, altro reperto per il Ris Continuano le ricerche di Arrigo Casconi, il 62enne ex maresciallo dell’Aeronautica di Roccasecca dei Volsci (compirà gli anni il prossimo 13 luglio) dichiarato scomparso ormai da domenica. Gli inquirenti e le squadre di ricerca, hanno deciso ieri di allargare il raggio rispetto al primo cerchio tracciato intorno al punto di ritrovamento della sua auto (davanti alla sbarra della via che porta al suo orto in località Valdolenti). Sulla zona sono tornati i cani delle unità cinofile dei Vigili del Fuoco e insieme a Carabinieri, Protezione Civile e Polizia Municipale, sono partiti i controlli che hanno portato a setacciare anche la vicina cava dismessa in territorio di Prossedi. Nel corso della battuta i cani hanno fiutato una ciocca di capelli: altro materiale consegnato agli specialisti dell’Arma. Intanto, dal punto di vista investigativo arrivano delle novità: l’ultimo avvistamento certo di Arrigo Casconi è stato fissato a mercoledì 24 giugno quando ha scambiato qualche parola con un agente della Polizia Locale. Da lì in poi alcuni altri avvistamenti rimasti però da verificare (non ha trovato verifica la voce riguardo ad un litigio in paese venerdì sera). I vicini di casa di via Roma, confermano di aver notato una finestra del bagno rimasta aperta da giorni prima dell’arrivo in via Roma degli inquirenti che lunedì hanno posto i sigilli all’appartamento affittato dall’uomo. Ormai chiara anche la dinamica che ha portato alla denuncia di scomparsa, effettuata dal fratello Augusto e dal cognato Gaspare nella serata di domenica (poco dopo sono partite le ricerche). Le forze dell’ordine dislocate sul posto attendono con impazienza i risultati delle analisi condotte sulle ossa rinvenute vicino alla casa diroccata nell’orto di Arrigo. Ossa e alcuni brandelli che sono transitati attraverso il medico legale a Latina e poi inviati al Ris per la prova del dna. A condurre le indagini è il sostituto pro- curatore Giuseppe Miliano che ha ricevuto il caso affidato in un primo tempo (era lei di turno domenica sera) alla dottoressa Luigia Spinelli. In paese e nei dintorni non si parla d’altro. Ognuno dà la sua ipotesi, alcune anche abbastanza fantasiose. Tra questi c’è chi parla di una situazione economica ultimamente compromessa. L.M.