Così la terra è di un altro pianeta
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Così la terra è di un altro pianeta
AREA TEST SPORT BUSINESS I NOSTRI TEST RACCHETTE SCARPE IMPIANTISTICA IL TECNICO RISPONDE PRO SHOP LISTINI Così la terra è di un altro pianeta DI MAURO SIMONCINI Si chiama Venus Terrarossa, una nuova macchina per la manutenzione della terra battuta, superficie che tanto è amata in Italia. Facilita le operazioni e mantiene costantemente in salute il campo, sostituendosi al tradizionale rifacimento primaverile. Un singolo acquisto a fronte di... Diego Naccari, consulente tecnico di Pro Tennis Italia “M a dai, è rimbalzata malissimo!” Quante volte ci è capitato? Tante, tantissime. D’altronde, se anche sui campi di Serie A il pallone scorre tutt’altro che uniformemente, è impensabile pretendere di giocare su un biliardo di terra rossa nel nostro Club, che non ha sicuramente a disposizione risorse e tecnologie da milioni di euro come Inter, Milan etc... Non per questo è giusto arrendersi di fronte a una riga sconnessa, a un avvallamento o a un campo secchissimo che ha perso ormai tutta la sua terra. Si può cercare la soluzione migliore, che potrebbe anche risultare meno impegna- 94 tiva del previsto dal punto di vista economico, grazie alla tecnologia. Una macchina per la manutenzione universale dei campi in terra rossa, per esempio. Uno strumento come questa nuova Venus, studiato per il mantenimento dell’efficienza della terra rossa, con operazioni ordinarie e straordinarie: dal ripristino parziale di una zona nei pressi della riga di fondo sino al rifacimento completo (manto e sottomanto) del campo di gioco, passando per la rigenerazione della terra stessa in seguito all’indurimento per la copertura invernale o a eventi climatici avversi. “Venus come il pianeta, in segno di novità assoluta” ci racconta Diego Naccari, con- sulente tecnico di Pro Tennis, il marchio che distribuisce la macchina prodotta da Paoloni Onelio e Figlio Snc. “Da anni viviamo il tennis sul campo. Abbiamo raccolto i pareri di chi gioca e gestisce campi in terra. E abbiamo testato per 4-5 mesi il primo esemplare Venus nel nostro Centro Tecnico (20 campi in terra) nella stagione estiva, quando i campi non si ‘fermano mai”. E’ proprio questo uno degli aspetti fondamentali: una gestione della manutenzione diversa, meno costosa ma frequente e costante, che non costringa il campo alla sosta forzata. “Più manutenzione ordinaria, meno straordinaria - prosegue Naccari - basta una persona e una mezz’ora abbondante per ogni intervento”. Ogni 45 giorni circa. E il campo non andrà rifatto ogni primavera: è stato calcolato che la manutenzione straordinaria potrebbe essere fatta anche ogni quattrocinque anni (esclusi eventi climatici particolari). Il tutto a soli 4200 euro, con il risparmio implicito delle imprese ingaggiate per il rifacimento dei campi, i cui prezzi, già difficili da fissare, cresceranno con il costo della vita, “giustamente, visto che le richieste restano numerose e concentrate in un breve lasso di tempo (a scapito anche della qualità del lavoro)”. Ma come funziona questa macchina? Senza eccedere nello specifico, Venus è una sorta di carrello che avanza senza fatica, spinto dal motore (Honda a benzina); pesa poco più di cento chili e occupa uno spazio minimo (127x94x49 cm), facile da manovrare e da trasportare (pensando anche all’ingresso dei palloni pressostatici). La fresatura può spingersi dai 3 mm sino ai 3 cm di profondità, per una larghezza di 40 cm. Nell’ordine ci sono un piccolo volante, un indicatore di profondità e una manopola per accelerare la rotazione del motore a 4 alberi; una leva di sicurezza per le emergenze, un telo piombato, nella parte posteriore, che distribuisce la terra rossa appena lavorata e un indicatore di direzione per procedere linearmente (specie lungo le righe). Le operazioni di rifacimento e manutenzione dei campi in terra rossa devono (o dovrebbero) riguardare solo i due ultimi strati in superficie, la cosiddetta zona operativa: il manto (circa 0,3 cm in superficie) e il sottomanto, oltre i 3 cm circa. Non va “toccata” la zona sottostante del drenante (macinato), poiché mescolarlo con gli strati superiori di terra rossa, alla lunga, comporterebbe il peggioramento del drenaggio. Ecco perché può capitare di veder emergere fastidiosi sassi... E in questi casi cercare di ovviare ricoprendo con altra terra battuta può solo ridurre ulteriormente la capacità filtrante del terreno. In quest’ottica, Venus e una precisa programmazione di manutenzione ordinaria consentono, lavorando solo la zona operativa, di salvaguardare le caratteri- stiche strutturali del campo. L’unica vera “concorrente” di Venus è una manutenzione integralmente manuale, oculata e puntigliosa, ma al contempo lunga, faticosa e onerosa, soprattutto se ripetuta (come dovrebbe essere) frequentemente. “Con Venus - ribadisce Naccari - viene eliminata solo la terra che esce dal campo sotto le nostre scarpe”. Rigenerare il manto significa poter riutilizzare la terra smossa in fase di manutenzione ordinaria e aggiungere quantitativi ridotti di terra nuova, da compattare successivamente. Venus si può noleggiare e, se acquistata entro trenta giorni, il costo del noleggio viene scalato dall’acquisto. “Finora il 70% dei noleggi si è tramutato in successivo acquisto. Venus è dotata di un motore a benzina, pesa poco più di 100 chili ed è facile da manovrare grazie a un volante e a un indicatore di direzione. E’ distribuita da Pro Tennis di Venezia. Costa 4200 euro Perché nella nostra idea il noleggio è concepito come test pre-acquisto”, ci confida Naccari, senza nascondere un certo orgoglio. Per sfruttare appieno Venus occore utilizzarla, come detto, ogni mese e mezzo (su ogni campo), e il noleggio sarebbe troppo oneroso, mentre l’acquisto si ammortizza in fretta. In sintesi, Venus consente una buona conservazione della “salute” del campo in terra, impedendone l’indurimento, mantenendolo drenante e quanto più regolare possibile. Inoltre non costringe il terreno a periodi di fermo prolungato, e bastano un addetto e mezz’ora di tempo per ogni “ritocco”. Perché il campo diventi un biliardo di terra rossa. ® tennis & squash strings MADE IN ITALY www.doublear.com 95