La leggenda più famosa delle Dolomiti

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La leggenda più famosa delle Dolomiti
Ecco la leggenda più famosa delle nostre Dolomiti, che dà una
spiegazione romantica del perché le montagne si tingano di rosa al
tramonto,momento che da noi si chiama anche "enrosadira", forse in
ricordo di quell'antico giardino...
UNA VOLTA le
Dolomiti non erano
cosi aspre e nude,
ma
un
unico
meraviglioso
giardino di rose
rosse. fra queste rose
abitava un popolo di
nani, tra i quali regnava l'amato Re Laurino. Il regno scavato
nella roccia era pieno di tesori ma non c'eran mura a
difenderlo, solo un sottile filo di seta ne segnava il con fine.
Un giorno il re seppe che un sovrano vicino aveva una figlia
splendida e la chiese in sposa. 3 ambasciatori andarono,la
principessa Similda rifiutò e vennero sbeffeggiati da Vitege, il
soldato che doveva farli passare. risposero per le rime e questi
uccise uno di loro. Gli altri due fuggiron dal re e questi, che
era abile incantatore, per contro rapì la principessa. Solo
dopo 7 anni il fratello Ildebrando scoprì che ne era stato e
chiese aiuto al famoso eroe Teodorico di Verona. Arrivarono al
regno a mezzogiorno sotto il sole estivo il giardino di rose era
magnifico. Teodorico disse: -Contro chi devo combattere?non
vedo guerrieri, ne mura, solo un filo di seta che non voglio ne
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posso violare!- Vitege, violento, saltò a strappare il filo e
calpestare le rose, da cui comparve un ometto armato di tutto
punto con la corona d'oro. Vitege lo sbeffeggiò: -vieni qui
nanerottolo,che ti prenda per i piedi e ti sbatta contro la
roccia!- Lottarono ma il re era forte e si trovò a chieder aiuto
di Teodorico che venne avvisato dal fratello della principessa
che Laurino aveva una cintura che dava la forza di 12 uomini:
togliendo quella vinse. La principessa uscì ma parlò di come
Laurino la avesse trattata da regina, chiedendo ai due popoli
di esser amici.
Solo Vitege se ne andò infuriato, gli altri vennero ospitati a
banchetto e a pernottare. Nella notte quando eran immersi
nel sonno tornò Vitege con un esercito e il Re Laurino coi
suoi uomini si trovarono di nuovo a far battaglia. Gli ospiti
udendo la lotta pensaron a un tradimento del nano, cosi ci fu
un 2°scontro.i nani avevan dei cappucci magici che davano
invisibilità cosi vinsero facilmente. Essi vennero imprigionati
e i nani tornaron a dormire. Però Teodorico fu cosi in collera
che sputò fiamme di fuoco e sciolse le catene. Similda in più
portò al fratello degli anelli che annullavano l'invisibilità' cosi
i nani vennero sopraffatti. Re Laurino fu segregato per molti
anni sotto la custodia di Vitege e sbeffeggiato.
Una notte riuscì a fuggire e corse verso il suo antico regno,
ma quando vide la valle di rose si disperò: -Son queste rose
che mi han tradito!se gli uomini non le avessero viste non
avrebbero scoperto il mio regno! Io le maledico e non voglio
più che si vedano né di giorno né di notte!-
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Ma il re dimenticò di
nominare il crepuscolo,
che non e' né giorno né
notte, cosi per qualche
breve istante ogni sera
dopo
il
tramonto
fioriscono le rose rosse del
giardino incantato. Gli
abitanti della montagna escono e per un breve attimo nelle
menti inconsapevoli torna l'intuizione del buon tempo che
fu, quando gli uomini non si odiavano ne uccidevano.
Dopo breve però le punte delle montagne tornano pallide e
fredde, e gli uomini tornano in casa, presi da un senso di
indefinita tristezza...
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