ANALECTA PAPYROLOGICA

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ANALECTA PAPYROLOGICA
estratto da
ANALECTA PAPYROLOGICA
I
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k
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‘XII / 2000
MARTELLI, GRASSO, SENAPE E ALTRO ANCORA
IN UN REGISTRO DELL‘VIIP:
F HElD. I G 530+2926*
Pubblico qui un papiro della collezione di Heidelberg, ancora ricca
come molte altre collezioni di documenti contabili del periodo arabo. Si
tratta di un terreno ancora molto fertile, che tuttavia rimasto e rimane anco
ra singolarmente trascurato: vuoi per un generale disinteresse per quest‘epoca
di transizione, vuoi per ii modo in cui spesso sono organizzate le universitt.
La papirologia, considerata come scienza ausiliaria, incasellata o nella sto
na antica o nella filologia classica. Poco o nessuno spazio rimane per un setto
re come quello della piü tarda documentazione greca d‘Egitto, che in senso
stretto non rientra n nella storia antica, n nella filologia ciassica, n nella
bizantinistica, n nell‘islamistica.
P Heid. mv. G 530+2926 interessante perch riporta genen e materia
ii con anche le indicazioni dei prezzi altrimenti attestati pochissime vol
te. Ii documento proviene dall‘Antinoite, e attesta diversi toponimi finora
sconosciuti o poco noti contribuendo cos a una loro collocazione pii pre
cisa.
Esso si va ad aggiungere ai non numerosi documenti del periodo arabo
di provenienza non afroditopolita che attestano le stesse pratiche fiscali note
dall‘archivio di Qurra b. Shark, o piü propniamente archivio della pagarchia
di Afrodito. Dall‘Antinoite in particolare sarebbero stati editi finora Solo due
documenti del genere: F Cairo Masp. III 67359 e SB 1 5643. In realt la pro
venienza da Antinoe indicata da Maspero per P Cairo Masp. III 67359 sol
tanto una svista: il papiro riguarda Afrodito e le altre localit della 6toiK‘n—
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—
—
Questo lavoro stato iniziato ne! corso di una ricerca sui prezzi in Egitto tra V e VIII
secolo finanziato dal!a Alexander von Humboldt-Sttftung, e terminato ne! corso di un proget
to finanziato dallo START-Programm del Fond zur Förderung der Wissenschaftlichen Forschung
e inquadrato neue attivit. della Kommission für Antike Rechtsgeschichte della Osterreichische
Akademie der Wissenschaften. Ii progetto svolto in stretta collaborazione con !a Papyrussammlung de!!a Österreichische Nationalbibliothek. Ringrazio Dieter Hagedorn per ii permesso
di pubblicazione, e E!ke Fuchs per la ottima fotografia, spesso meg!io leggibile deIl‘originale.
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FEDERICO MORELLI
Martelli, grasso, senape e altro ancora in un registro de11‘VIII
ma di provenienza diversa: cos ad esempio la V&CLC diR Laur IV 192. L‘uni
ca differenza rispetto a P Heid. mv. G 530+2926 che al posto dei toponimi
sono indicate le causali delle requisizioni. Per l‘importanza degli incolonna
menti verticali in P Laur. IV 192, e per ja loro funzionalitä ai fini della com
prensione del testo, cfr. F. Morelli, R Laur. IV 192: rilettura della yv?i5etc, An.
Pap. 7 (1995), pp. 167-168.
R Laur. IV 192 un documento redatto negli uffici della amministrazio
ne centrale a al-Fust; R Heid. mv. G 530+2926 proviene invece piü proba
bilmente dagli uffici della pagarchia Antinoite, o di una sua divisione ammi
nistrativa. 1 contabili delle amministrazioni locali lavoravano allora secondo
le stesse tecniche utilizzate negli uffici della amministrazione centrale: o per
ch essi applieavano delle istruzioni impartite loro dalla ‘seuola‘ o dalla ammi
nistrazione centrale, ehe erano uguali per tutto l‘Egitto; o perch essi prende
vano a modello, imitandole, le comunicazioni ehe arrivavano da al-Fustät. La
capitale avrebbe funzionato cos da centro di irraggiamento delle tecniche am
ministrative e contabili.
L‘ineolonnamento verticale ha in ogni caso una importanza decisiva per
la comprensione di questo tipo di documentazione, almeno quanto l‘allinea
mento orizzontale. Questi conti sono eio strutturati come tabelle, e non piü
come una serie di registrazioni disposte su linee orizzontali.
Si tratta di un fenomeno tipico del periodo arabo, indice — insieme a ele
menti come la standardizzazione del vocabolario e delle formule usate, la coe
renza nell‘uso degli strumenti matematici, e a fatti piü propriamente grafici
come la scrittura e ii sistema abbreviativo di tecniche contabili estremamen
te raffinate. La stessa strutturazione in forma di tabella si ritrova in gran parte
della documentazione afroditopolita, e pone grossi problemi ai moderni edi
ton, eostretti a fare i conti con la larghezza delle pagine, le dimensioni deifonts
o la neeessitä ahim di sciogliere le abbreviazioni: tutti fattori ehe porta
no inevitabilmente alla perdita della dimensione verticale di questo tipo di do
cumentazione. Gi H.I. Bell, pur rinunciando a sciogliere le abbreviazioni, era
costretto a soluzioni non convenzionali come quella da lui adottata nella tra
serizione diR Lond. IV 1416, efr. F Lond. IV 1416 introd. pp. 155- 156.
D‘altra parte un esempio dei problemi cui puö portare la perdita della
dimensione verticale rappresentato da R Lond. IV 1414, la eui corretta in
terpretazione spesso pregiudieata dal fatto ehe nella edizione le linee e i
singoli dati in esse registrati non abbiano potuto essere ineolonnate cosi come
lo erano sul papiro. E cos spesso difficile distinguere quali siano i genen o
materiali cL1t6 6tOtK1ccoe, quelli uc6 ryoptc tfic &ot1ccEwc, e quelli &it6
äyopäc coOEv &Out1cEcoc. Come anehe non sempre facile capire a cosa si
riferiscano gli 6ioiwc indicati sulle diverse registrazioni.
Ii registro, si detto, organizzato in sezioni per localitä: aleune di esse
sono del tutto ignote o attestate una sola volta, senza ehe sia possibile una col
locazione piü preeisa ehe genericamente nel medio Egitto. Le altre portano
tutte in direzione di Antinoe: si tratta in alcuni di easi di localit ehe pur essen
do appartenute — almeno in aleuni periodi all‘Ermopolite, si trovavano di
fatto sulla riva destra del Nilo, e quindi piuttosto nella regione di Antinoe.
Soltanto per le loealit di flLv&pou e di ÄaI3aetptvre almeno nel 367/368
o 382/383, efr. n. a 1. 19— ehiaramente attestata la loro appartenenza all‘An
tinoite. Per le singole loealit efr. le note alle singole linee.
Sulla geografia del voj.t6c/itayapia Antinoite si sa poeo, e diverse loca
lit appartenute all‘Ermopolite sono poi passate all‘Antinoite, efr. M. Drew
Bear, Le nome Hermopolite: toponymes et sites, Ann Arbor 1979 (ASP 21), p.
49. verosimile ehe, almeno al tempo in eui stato seritto P Heid. Inv. G
530+2926 tutte le loealitä menzionate nel papiro faeessero parte dell‘Antinoite.
Per l‘evoluzione dell‘Ermoplite in relazione all‘Antinoite nel periodo arabo:
A. Grohmann, Studien zur historischen Geographie und Verwaltung desfrühmittelalterlichen Ägypten, Wien 1959,43-46. In ogni easo P Heid. mv. G 530+
2926 si riferisce sieuramente se non amministrativamente almeno geografi
eamente — alla zona di Antinoe.
Dalla eollezione di Heidelberg sono stati editi finora Solo tre doeumenti
provenienti da Antinoe: P Bad. II 20 (135“), IV 74 (138“; ritrovato in realt.
a al-Hibeh), SB 1 5643 = PSR 22: questo doeumento un ordine agli abitan
ti di Antinoe, inviato probabilmente ma la sieurezza manea, efr. PSR p. 20
da Qunna b. Shark.
PSR 22, per quanto edito insieme a doeumenti provenienti da Afrodito,
non fa parte dell‘arehivio, ed stato verosimilmente nitrovato altrove. La sua
pubblieazione eome anehe quella di PSR 10, da al-Ashmünin insieme ai
doeumenti da Afrodito, dipende Solo dalla identitä del mittente; non del luogo
di nitrovamento, efn. PSR p. 21. Ciö ehe per noi interessante eomunque
il fatto ehe dalla eollezione di Heidelberg gi noto un altro doeumento del
periodo arabo proveniente da Antinoe.
Ora, in eonsiderazione a) del basso numero di doeumenti editi di prove
nienza antinoita lo Heidelberger Gesamtverzeichnis der griechischen Papyrusurkunden Agyptens (http://aquila.papy.uni-heidelberg.de/gvzFM.html)
niponta poeo piü di 340 doeumenti —; b) delle eoineidenze tra P Heid. mv.
G 530+2926 e i papini di Afrodito per quanto niguarda prezzi e tipo di requi
sizioni, molto probabile ehe i due doeumenti antinoiti della eollezione di
Heidelberg siano stati ritrovati e aequistati insieme, e ehe anehe P Heid. mv.
G 530+2926 sia da datare intorno al periodo di eariea di Qurra b. Shark (709714), e eio grosso modo al primo trentennio dell‘VIII seeolo.
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Se si esclude ii gruppo dei PSR, sono pochissimi i documenti del periodo arabo della collezione di Heidelberg finora editi. t possibile che tra gli
inediti ci siano ancora altri documenti dello stesso gruppo di P Heid. mv. G
530+2926 e PSR 22.
w(ptou)
3
4
A
[vo(jitcjiczta)
[v6(jnciict) a (KEp&‘na) L]
a v6(j.acjia) a (IcEpüna) t
[tcEp&nct)] ic [ c]q»i(pia)
IlczcE(p‘r)
5
ryici(ptov) ci
II.
6
7
8
—
—
—‚
(icEprna)
9
10
11
12
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II (icptw)
1.
i.
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‚
flLv6&pOU 6oy(ytou)
‘AP&13WV
chjiöj3u(pca?)
vo(iicjiczta) 13
(iccp&‘cct)
6 vo(jiicicttct) y
6u‘yy(tou) i(tpat) o vo(,itcj.tata)
(KEP&Ua) 13 1 6‘
tyi(pta)
13
tf3
cEpiztux)
13
‘AKaV0VOC
II (icpatiou) 1
w6it(Ewc) i(rpat) 13
(E)lt(tot) ctut(ltivou) 1
T€pcw
II (icep&tta)
Tauptvou
II (cpitta) 13 1
II
(B)1r(töv) c‘riit(ittvov) ji()y(a) (icpä‘rta) 13
cLv6lt(Eü)c) U(at) [13? (Kepcrttou)] 1
PaOcO,,
II (ipixtw)
X(E)7c(‘ro) ctut(ltivou) 1
&yK)ptOv ci
II (ipua) K
‘AaPactpivT1c
vÖ(acJIa) ci (KEp&ucL) 13
Mq‘(x»,(nc) Kfiicpw
JIac(Ept) 1 (KEp&na) K (E)it(to3) cLf3E(vtvou) 1
14
15
16
17
18
19
20
21
(KEpirrta)
22
23
MtKpfi(c) KflItP(l)
JIciCEP(t)
1
II (p&uci)
ii
yi(vtat) vo(j.ttcjicita) 1(8
(cpätict)
1
Col. mm
10 o 11 hnee perdute
24
P Heid. mnv. G 530+2926
Antinoite
24,5 x 31,3 cm
25
[ ]‚[
26
27
‘I13Lvo[c
Pa‘rt, [
]•[
‚
VIII in,
Col. 1
Col
1
2
della indizione 1
come segue
nomismata 4 keratia 6
dalla localitä A,,.
pelli (?) 4 nomisma 1 keratta 16 cavo 1 nornisma 1 keratia 16
...
.
‚[‚ ‚],[‚‚].‚[‚‚‚ ]v[
o(5‘coc)
1...
ci
LV6(t1(tOV(c)
Ui
cEpfrrta) i43
II
)
] [öj,u[(yytou)]
yo(j.iiciiata) 6 (KEP&‘na)
vo(JIicIata) 13 (lcEp&rta) if3 1 6‘
t(tpat) p
vo(j.iciiata) (icsp&na) K13 1 6‘
]it(
;
o(tSrwc)
—
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() a[ (c€päua)
Ktctpou Äytou [
)d(‘rpat) p
.
—
—
8] (i?vzw) [;
dj.iöl3u(pccz ?) 6
tva)
11 papiro, di buona qualit e di colore medio-scuro, era diviso in due parti
conservate sotto due numeri di inventario diversi:
R Heid. mv. G 530 conserva la parte sinistra del foglio, e misura 9 x 31,3
cm; esso stato acquistato da Reinhardt nel 1897.
R Heid. mv. G 2926 conserva laparte destra e misura 15,5 x 30,8 cm; per
la provenienza di F Heid. mv. G 2926 lo schedario della collezione di Heidelberg riporta soltanto caIter Bestand“: anch‘esso sar stato acquistato da Reinhardt nello stesso 1897, insieme a P Heid. mv. G 530.
Le due parti restituiscono insieme un foglio di 24,5 x 31,3 cm, completo
in alto, in basso, e a sinistra. A destra invece, nel punto della massima larghezza
e cio in corrispondenza delle II. 14-17—, rimane l‘inizio di 4 linee di una
seconda colonna, per ii resto completamente perduta: la parte conservata dunque rappresenta al massimo se non sono andate perdute altre colonne circa
la met del foglio originario. In alto conservato un margine di c. 2 cm, mentre in basso ii foglio stato usato quasi per intero: tra l‘ultimo rigo e ii taglio
inferiore lo spazio libero meno di 1 cm. Ampio margine sulla sinistra, di
4,5 cm. Lo spazio tra le due colonne era di 3 cm. Una kollesis di fattura piuttosto cattiva e di larghezza massima di 2,5 cm, visibile sulla parte destra
cio su P Heid. mv. G 2926 lungo la linea di frattura tra i due frammenti. La scrittura, sul recto lungo le fibre, una minuscola di dimensioni medie,
leggermente inclinata a destra e non troppo accurata. L‘inchiostro diversamente da quel che sembra dalla fotografia
marrone e molto sbiadito. II
foglio era stato piegato sia nel senso della larghezza che in quello dell‘altezza:
piegature verticali sono visibili a c. 4,5 e c. 9 cm. dal margine sinistro; verti
cali a c. 4,5, 10, 15, 25 dal margine superiore. II verso bianco.
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i
[
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come segue
corde per ancore 4
pelli (?) 6 nomismata 2 keratia 12
namismata 3 keratia 8
grasso litrai 76 nomismata 2 keratia 2 1/2 1/4
senape litrai 2
keratian 1/2
da Akanthonos
corda sottile di stoppa 1/2
keratia 6
da Terso
keratia 12
da Taurinu
senape
grande corda sottile di stoppa 1 keratia 12
litrai 2 (?) keration 1/2
corda sottile di stoppa 1/2
keratia 6
da Psatho...
corda per ancore 1
keratia 20
da Alabastrines
nomisma 1 keratia 2
da Megale Kepro
cavo 1/2 keratia 20 corda sottile in fibra di palma 1/2 keratia 6
keratia 20
cavo 1/2
da Mikra Kepro
fanno nomismata 24 keratia 8 1/2
Col. II
da Ibionos
da Psati.
1. Nell‘intestazione era probabilmente indicato ii fine delle requisizioni: verosimilmente
operazioni navali e mantenimento dei musulmani di al-Fus. Non sono tuttavia in grado
di riconoscere neue tracce che rimangono per lo piü tratti verticali che scendono sotto ii
rigo una delle formule di intestazione usuali in questo tipo di documentazione. Anche la
lettura a tv(uctiov)o(c) in realt incerta; la stessa abbreviazione comunque nei papiri di
Afrodito, cfr. P Land. IV index 6b p. 604 s. v.
3. Le condizioni del papiro mi impediscono qui come a 1. 6— la lettura del toponimo.
[vo(itci.iata) 6] (icepitt.ta) [: la spesa ricostruibile sulla base delle spese parziali anch‘es
se per altro incerte delle regisrazioni secondarie dill. 4-5.
4. cbj.iöI3u(pca): o bjio13i(pctva) ? Una abbreviazione
) gi in P Land. IV 1416.4 1
s. e 1434.250 s., 296. H.I. BELL, R Lond. IV 1416.41 n., proponeva cbiof3i(pcta) o 1o13(pcLva),
termine gib. attestato nella letteratura, cfr. STEPHANUS, Thes. VIII 2024-2025, e riferito aun tipo
di pelle. Esso figura insieme a &pJlata tp&yeta in P Land. IV 1416.41 ss. Lo stesso termine
anche in P Brook. 25.11 cfr. F. MORELLJ, Oho e retribuzioni nell‘Egitto tardo (V-VIII d. C.),
da scioglie
Firenze 1996, p. 195 n. 9—, ein P Köln VII 318.3, letto da Maresch come
re in dt613upo(c): termine mai attestato che indicherebbe un tipo di cappuccio o mantello con
cappuccio, cfr. P Köln VII 3 18.3 n. Ora, il segno di abbreviazione in
) somiglia piü
a un punto sopra la lettera che aun o, di solito pii facilmente riconoscibile come tale nello stes
so F Köln VII 318. Un punto sopra l‘ultima lettera un segno di abbreviazione generico. Solo
alcuni esempi: wco = &itö voaciiixtwv in P Land. IV 1416.2a; f3• = 13ev in P Land. IV 13 74.14;
= yfic in P Land. IV 1427.12; yep& = yp&oc in P Land. IV 1424.65; K = icat in P Land. IV
1345.7; Kar = cajiica in F Land. IV 1632.4 (notare anche Ka = KQJ.dcta in F Land. IV 1434.77);
= 6jioixoc in!? Land. IV 14 19.5; ivpop
itpop&cewc in P Land. IV 1434.57. Una simile ab
breviazione puö dunque ben riferirsi anche aun c, in modo da leggere djita13«pctcx) o
va) anche in P Köln VII 3 18.3. D‘altra parte nella stessa linea, accanto a alcuni 13ppot, sono
—
—
1
—
—
—
—
ojiol3u(
—
j.tou13up0
o»iou13up(
martelli di legno keratia 2
corda per ancore 1 keratia 20
keratia 18
daP...
keratia 12
keratia 6
nomismata 4 keratia 16
dal castrum di San
grasso hitrai 168
grasso hitrai 106
namismata 2 keratia 22 1/2 1/4
da Pindaru
nomismata 7 keratia 22 1/2 1/4
da Arabon
...
...
...
FEDERICO MORELLI
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Martelli, grasso, senape e altro ancora in un registro deIl‘VIIIP
registrati anche diversi tipi di peili. Anzi, ii fatto di essere in peile sembra essere la caratteri
stica comune a tutti gii oggetti registrati in P Köln VII 318.3. [vö(i.uqicz) a (icepxna) L]: Si
ottiene cosi lo stesso prezzo di 10 KCpiLtta al pezzo dii. 12. Non sono noti altri prezzi per
questo tipo di pelli. 1 prezzi di P Heid. mv. G 53 0+2926 sono comunque confrontabili con
quelli ricavabiii da aitri documenti per peili di diverso tipo: 1/4 1/96 vöjitci.ia (equivalenti a 6
1/4 Kepincz con vojitciara da 24 tcep&tta) per una 3öpca in P Oxy. XVI 2037.30 (VIP ex.); 8
KEPilflcZ per un l3upcixptov in P Lond. 1113.10.14 (p. 222 s.) (639_640P); 13 Ktpiiflcz per una peile
di viteiio in P Ness. 85.6 (VII“ ex. ?). —jiace(pt): per questo tipo di corda cfr. da uitimo F. Moruiu,
Legname, palazzi e moschee: P Vindob. G 31 e il contributo dell‘Egitto alla prima architettu
ra islamica, Tyche 13 (1998), p. 168. Un prezzo dii v6j.acta 16 Kepirna per JlacEpr gi in P
Lond. IV 1414.12, 69 (dove questa somma corrisponde a 11/2 1/3 vojitciicsta äpt9ua), come
izitapyupLqlöc. Un prezzo di 11/2 1/3 vo.itqiatu izpOj.aci corrispondente probabilmente anche
qui a 1 väjacjiu 16 Ktpizttci
ancora in P Lond. IV 1442 A 2,21. Aitri costi per i 1lacept sono:
1 v6.aqia 8 icep6na per queiii acquistati fuori daiia pagarchia di Afrodito in P Lond. IV 14 14.44;
3 vojiLci.iata per queiii forniti direttamente daila &oücrictc in R Lond. IV 1414.44, 91, 127. 1
iiacept sono in ogni caso i piü costosi tra i numerosi tipi di corde attestate nei papiri dei perio
do arabo. Le differenze tra i prezzi dei jtacpt e la loro relazione con i prezzi di aitri tipi di
corde sono discussi nei mio lavoro sui prezzi in Egitto tra V e VIII secoio, in preparazione.
5. äyio5(ptov) cx [(ictpäna)j ic a dire ii vero, ii numero degli ryicita ‘e moito incerto; anco
ra meno rimane dell‘importo in denaro, : esso perö ricostruibile grazie al prezzo diii. 12 e
19; alla n. a 1. 12 rimando per i prezzi di queste corde. [ c]pu(pta) 6(tva): 0 piuttosto al
singolare? Ii numero degii oggetti non leggibile. Una requisizione di 4 c(pup( ) Eu( ) regi
strata anche in P Brook. 25.15: l‘editore intendeva cpu(i&a) &(tva), e traduceva quindi “woo
den baskets“. Ora, i‘idea di “cestini di legno“ in s poco convincente. D‘altra parte se si fosse
trattato di cassette o quaicosa del genere si sarebbe usato piuttosto un altro termine. In reait
ii termine c(p0pct con ii suo diminutivo cqmpiov indica ii marteiio. 1 due termini figurano in
P Cairo Zen. IV 59759.4, 5, e ne! senso di marteiio sono interpretati in LSJs. v.: questo docu
mento in effetti una iista di attrezzi da cavatore, come ad esempio cxtoi.ii&c (attrezzi per tagiia
re la pietra), cpvEc e itczpacipfva (tipi diversi di cuneo), 1ox.icKot (piccoie ieve), etc. Marteiii
e martelietti in legno di provenienza egiziana sono conservati numerosi. Soio aicuni esem
pi: P Fay. p. 46 e Pl. XV figs. 10-12; P KeIL IV Gr. 96 (KAB), introd. pp. 8-9 e pis. 18-20;
C. NAUERTH, Karara und El-Hibe. Die spätantiken (‘koptischen‘) Funde aus den badischen
Grabungen 1913-1914, Heidelberg 1996, pp. 145-146 nn. 118-122, Abb. 262,265; foto e uite
riore descnzione del n. 119 anche in A gypten. Schätze aus dem Wustensand. Kunst und Kultur
der Christen am Nil. Katalog zur Ausstellung, Wiesbaden 1996, p. 190 n. 183a. E soprattutto
W.M. FLINDERS PETRIE, Tools an Weapons Illustrated by the Egyptian Collection in University
College, London, and 2,000 Outlinesfrom OtherSources, London 1917, pp. 40-41, Pl. 45-46,
con utili osservazioni suila evoluzione dei marteiii egiziani e confronti e riferimenti a martei
ii di aitre aree geografiche e di aitre epoche. Dei iegni piü adatti alla fabbricazione di martei
ii parla Theophr., Hist. Plant. V. 7. 8. Marteiii in iegno potevano bene essere impiegati in iavo
ri alle imbarcazioni, e si adatterebbero dunque molto bene anche al contesto diR Brook. 25
eR Heid. mv. G 530+2926. In entrambi i documenti sarä dunque da leggere cpupia, non cIpu
pi&a. Preferisco la forma al diminutivo cquptov, che queila poi che si ritrova ne! greco moder
no cqmpi.
7. Questa registrazione secondaria aiiineata erroneamente con le registrazioni princi
paii. (iap6.na) : i‘importo di 6 Kepäna necessario per arrivare ai totale di 18 Kep&na indica
to neila registrazione principaie dii. 6. Non riesco a leggere i genen o materiali ai quali sono
—
—
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—
253
riferite le somme di denaro indicate su questa linea. Ne! secondo caso, anche in considerazio
ne deila spesa, potrebbe trattarsi di un (e)it(u6v) cttit(icivov) o ctJ3(vtvov): io spazio pu esse
re sufficiente.
8. Kizctpou Aytou [:una iocalitä con una denominazione che si possa adattare a queilo
che rimane non e nota da altri documenti. noto invece un Kastron di Hierakion, neila regio
ne di Antinoe, dove ii santo ‘Aitcx BiKtwp sarebbe stato martirizzato. Ora, uno o due töitoL
intitolati a un martire äytoc Bixtop sono connessi con la locaiitä di fftv&ipou, in Antinoite, e
con lo stesso Kastron di Hierakion, cfr. S. Tii, Das christlich-koptische Ägypten in arabischer
Zeit, Wiesbaden 1984-1992,1V pp. 1939-1940s. v. Pindaros, che conciude (cit. p. 1940): “Ob
der Topos des Viktor in/bei Pindaros mit dem Topos des Viktor in/bei Pkastron n-Hierakion
identisch war, läßt sich noch nicht mit Sicherheit sagen“. In R Heid. Inv. G 530+2926, subito
dopo il Käctpov Aytou [...‚figura per I‘appunto la localitä Htv&xpou (1. 9). E possibile allora
che ii täitoc &yiou BiKropoc e ii Kastron di Hierakion fossero la stessa cosa, e che quest‘ulti
mo potesse anche essere indicato come K6CtpOV fzytou BiKtcopoc, dal nome del santo che vi era
stato martirizzato. Questa localitä sarebbe allora quella indicata nel nostro documento, dove
si dovrebbe leggere Kixctpou Ay[ou [Bbctopoc. In tal caso i due täitot zytou BLKtopoc sarebbe
ro pifi probabilmente una unica iocalitä. [ÖIE»[Cyytou)]: deriva da! iatino axungia e indica gras
so animaie. La paroia, neue forme h&yytov o öixyyov, in pochi altri documenti: R Lond.
IV 1414.291, 1415.11, P Köln VII 318.6, P. Oxy. LIX 4001.24,29. In quest‘ultimo documento
esso ha un impiego come medicinale. Per questo materiale cfr. R Oxy. LIX 4001.24 n. eR Köln
VII 318.6 n. II prezzo ‘e di 36 ?itpat per v6iucj.ia, esattamente in questa registrazione, legger
mente approssimato in quelle dii. 9 e dii. 13: rispettivamente c. 35,96 e c. 35,94 .itpat per vb
jlLcJla. Lo stesso prezzo di 36 Xttprn per vöj.acj.xcx indicato come äitapyuptcjiöc in R Lond. IV
1414.291: unico aitro documento a informare sui prezzi di questo genere.
9. fltv&tpou: toxcoOtcia in Antinoite, cfr. A. CALDERINI-S. DARIS, Dizionario dei nomi
geografici e topografici dell‘Egitto Greco-Romano, Cairo, Madrid e Milano 1935-, IVp. 141,
M. DREW-BEAR, op. cit., p. 208, S. TIMM, op. dt., IV pp. 1939-1940.
10. ‘A6r3(,v iocaiitä con questo nome sono conosciute in Arsinoite e Panopolite. Una
omonima iocalitä doveva trovarsi anche in Ermopoiite o in Antinoite, cfr. M. Dltzw-BEAR, O,t.
dt., pp. 49 e 68; 5. TIMM, op. dt., 1 pp. 143-144. vo(piq.xara) C: deiio rimane in reaitä pochissi
mo; esso perö ricostruibile grazie alle somme di denaro indicate neue registrazioni seconda
nie diii. 12-13.
12. ityd(pta): ii prezzo qui come al. 19 e verosimilmente a 1. 5— di 20 KEpiltLcL. Lo
stesso prezzo indicato come 6itapyuptcjuic in R Lond. IV 1414.113. Per gli izyldpta acquista
ti fuori della &otqcc ii costo ‘e di 16 Ktpirnu in R Lond. IV 1414.45; per quelli utö &oudic&oc
di 1 v6jnca 12 icepirna in R Lond. IV 1414.128 e 239.
14. ‘\icavOwoc: A. CALDERINI-S. DARIS, op. cit., 1 pp. 41-42, riporta 6 locaiitä con que
sto nome: una in Arsinoite, una in Ossirinchite, due o tre in Afroditopolite, una fonse ne! Pa
nopoiite, e una forse in Ermopolite. M. DREW-BEAR, op. cit,, p. 54 scettica suli‘esistenza di
una Kci)llfl 4KavOJIvoc in Ermopoiite. Ii nostro documento mostra invece che una iocaiitä con
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questo nome doveva effettivamente trovarsi neiia zona intorno a Maiiawi. probabiie che
questa iocalitä sia appartenuta per un certo peniodo all‘Ermopolite, per poi passare all‘Antinoite.
ctvbit(eoc): L ctvizitecoc. Ii passaggio a>o molto raro per siiiabe accentate, cfr. F.T. GIGNAC,
A Grammar ofthe Greek Papyri ofthe Roman and Byzantine Periods, Milano 1976-, Ipp. 286—
287. In ogni caso la lettura csvo in R Heid. Inv. G 530+2926 sicura, cfr. anche 1. 17. Ii prez
zo di 96 ttpat per väJ.acj.xa. La senape nelia documentazione dei periodo arabo figura anche
in CPR VIII 85.8, 23, R ApolL Anö 93 B 17, 95 A 9, B 1, SPP X 1.3-6; ie sole aitre indicazio
Marteih, grasso, senape e altro ancora in un registro de11‘VIII
FEDERICO MORELLI
254
ni relative al prezzo deila senape sono in F Lond. IV 1414.50, e sono parzialmente in lacuna.
La spesa per 44 itpat di senape sarebbe, se corretta l‘integrazione di Beil e sembra essere
di fatto corretta di 16 eprna, per un prezzo di 66 dtpa per vüincpcz. D‘aitra parte questo
prezzo non si accorda con il prezzo indicato nella stessa registrazione di P Lond. IV 1414, che
sembrerebbe dii KEVTEV&ptOV (= 100 ±tpczt) per v6acjia, cfr. F Lond. IV 1414.50 n. Un prez
zo di 100 Xttpat per vÖJ.ucJla sarebbe decisamente piü vicino alle 96 itpat per vöjitcj.ta dei nostro
papiro. D‘aitra parte ia senape di P Lond. IV 1414.50 rientra tra i genen hith &oucticewc, i cui
costi sono di regoia molto piü aiti degii otapyuptciot, dei prezzi zicö äyopäc tflc &oucticeoc,
e di quelli &ivö ryopEtc oOEv &oucficeoc. Allora, anche una differenza come queila che ci sa
rebbe tra un prezzo di 66 rpa per väj.acjia in P Lond. IV 1414 e ii prezzo di 96 dtpat per
vÖuqta di P Heid. mv. G 53 0+2926 sarebbe dci tutto accettabile. In generale per la coltivazio
ne deila senape in Egitto, M. SCHNEBEL, Die Landwirtschaft im hellenistischen Agypten, Mün
chen 1925, p. 205.
15. Tepco: la localit attestata soitanto nel martirio di Apa Ciaudio di Antiochia, cfr.
M. DREW-BEAR, op. dt., pp. 280-281, eS. TIMM, op. dt., VI pp. 2600 e 2695-2696,s. v. Tirs.
Non possibile una identificazione precisa di questa iocaiit: si sa soio che essa doveva trovar
si tra al-Qüiya e Asyü. ?(c)it(ro) crut(tivoo): il prezzo qui di 12 iccpitrta per eicr6v.
Unico altro prezzo per questo tipo di corda in P Lond. IV 1442 A 2 e 21: un Xeittöv costa
1 vöj.acjicx, cio ii doppio che nei nostro documento. 1 prezzi di P Lond. IV 1442 sono gi in
altri casi superiori a queili conservati in altri documenti: cos ad esempio gii syKüpta CLl3VtVci
costano 11/6 vojÄcitara in P Lond. IV 1442 A 2 e 21, 1/2 1/12 v6.acia in F Lond, IV 1434.153,
154, etc. Ii rapporto di 2: 1 lo stesso che c‘ tra i prezzi dci eittis ctl3ivtva in P Lond. IV 1442
e in F Heid. mv. G 53 0+2926.
16. Taupivou: oltre a un viiiaggio Taupivou in Arsinoite, esistono un r6itoc Tauptvou e
uno Krfijla Tauptvou Eicupavtou, entrambi in Ermopoiite, cfr. A. CALDERINI-S. DARIS, op. dt.,
IV p. 369, e M. DREW-BEAR, op. dt., pp. 268 e 298 s. v. TtvOtc. Ii r6itoc/toLKLov Ta3ptvou
si trovava perö neue vicinanze di Tt.u?wGtc, neiia toparchia flatej.ittc &VO). Questa toparchia
si estendeva almeno parziaimente sulla riva destra dci Niio, probabilmente piuttosto a Sud, cfr.
M. DREW-BEAR, op. dt., pp. 46-47. Dunque nelie vicinanze deila citt di Antinoc.
17. (e)it(t6v) ctbt(ittvov) .i(i)y(a): un simiie denominazione sembra, almeno apparente
mente, una contraddizione in termini. Ii prezzo in ogni caso lo stesso dci .eitrü cttiunvcx tout
court. D‘altra parte i prezzi dci eittü ctiiuciva in F Lond. IV 1442 sono sulio stesso ordine
di grandezza di queili degii äyküpLa ad esempio 11/6 voittcitczta neiio stesso P Lond. IV 1442
A 2 e 21 e molto superiori a queiii degli cxotvia, in genere di pochi KEpitttct, cfr. ad esempio
P Lond. IV 1414.13, 34, 47, etc. Ii confronto tra i prezzi allora va contro ia traduzione di PREISIGKE
WB “dünner Bindfaden“: anche pensando ehe i Xaittx fossero molto piü lunghi degli ryicüpta,
comunque difficiie immaginare quanto iungo dovesse essere uno spago per raggiungere il prez
zo di un cavo per ancore di una nave. cLv6t(&oc) i(tpat) [j3 ?: con 2 d‘rpat si otterrebbe lo
stesso prezzo dii. 14.
18. PczGo ‚: sconosciuta una locaiit con questa denominazione.
19. al3actptvc: questa locaiit, ii cui nome deriva dalia presenza di cave di aiabastro,
appartenuta a fasi aiterne a Ermopolite e Antinoite. Al tempo in cui stato scritto SB XIV
11972(367/368,0382/383 ?J.D. THOMAS, Exactores in the Papyri and in the Legal Codes, in
Egitto e storia antica dall‘ellenismo all‘etz araba, Bologna 1989, p. 690 n. 32) essa faceva parte
deil‘Antinoite. La collocazione di questa iocaiit discussa; essa doveva comunque trovarsi
suila riva destra dci Niio, secondo alcuni tra Antinoe e Teil al-‘Amrna. Per questa iocaiit, la
sua collocazione, e una sua possibile identificazione con ‘a13ixctpwv it6?.tc, cfr., oltre a A. CAL
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255
DERINI-S. DARIS, op. dt., 1 pp. 50-51, M. DREW-BEAR, op. dt., pp. 56-61. Per questa possibile
identificazione cfr. anche D. KESSLER, Historische Topographie der Region zwischen Mallawi
und Samalu,t, Wiesbaden 1981, pp. 222-223. Perle numerose cave suila riva destra dci Nilo tra
Mallawi e Samalü,t, D. KESSLER, op. dt., carte 1 e 2.
20. Mey(&)Ä/c) Kivpw: n una Me‘yri n una Mucp& Krptpo sono note da altri do
cumenti. Una K(bIT1 Ketpo scritta con e e o invece che i e o
attestata in F Bad. IV 93.95,
dell‘Ermopolite: la sua collocazione non perü precisabile, cfr. M. DREW-BEAR, op. cit., p.
138.
21. i.sac(ept) .F (Kepimct) c: dcl K non rimane in realt quasi niente; con 20 KEpirna si ottie
ne perö io stesso prezzo dii. 4; d‘altra parte solo con 20 KEpiitta ‘e possibiie arrivare al totaie
dii vöittcjia 2 KEpirtW anch‘esso per aitro non leggibile con assoluta sicurezza indicato neila
registrazione principale di 1.20. (c)ic(to) ctl3e(vtvou): io stesso prezzo di 12 KEpiztta il prez
zo di utapyuptcji6c in R Lond. IV 1414.69, 113, 170,288. Altri prezzi per questo tipo di corde
sono 2/3 väjacjicx in P Laur. IV 192.32 e F Lond. IV 1442 A 2,21; 1 v6ucjia per i eivt& ci43vtva otä &oucflcEo)c in F Lond. IV 14 14.46, 129. In R Heid. Inv. G 53 0+2926 il prezzo dci
eittiz ci43vwa uguale a quelio dci eittä ctiitittva. In F Lond. IV 1442— i‘unico documento
che permette di fare un confronto il rapporto tra i due prezzi invece dii: 1,5.
22. (Kep&ttcz) tc [:il ic in realt quasi compietamente perduto; nella lacuna non devo
no essere andate perdute altre eifre: con 20 cep&na si ottiene io stesso prezzo dii. 4.
23. Si tratta dci totale degii importi indicati nelle registrazioni principali. Ora, aicuni
di questi importi sono stati integrati o letti suila base dci dati ricavabili daiie registrazioni se
condarie, i quali a loro volta hanno dovuto in diversi casi essere ricostruiti suila base dci prez
zi noti per certi genen o materiali dallo stesso P Heid. Inv. G 530+2926. Ii totaie di 24 voj.iic
p.ata 8 1/2 cepütta indicato a 1. 23 puü servire allora come riprova per le letture proposte.
Dunque:
i. 3
4 voji. 6 IcEp. (= 1 vöji. 16 icEp. + 1 vöp.. 16 icEp. di 1.4 + 20 icep. -i-2 Icep. dii. 5) +
i. 6
18 icep. (= 6 ep. + 12 icEp. di 1. 7)
+
1. 8
4vop..l6icep.
÷
1. 9
2vop..22 1/2 1/4Kcp.
÷
1. 10 7 vop.. 22 1/2 1/4 icep. (= 2 vog.s. 12 cep. + 3 voji. 8 KEp.
dii. 12 + 2 voll. 2 1/2 1/4 KEP. di 1. 13)
+
1. 14
1/2 icep.
+
1. 15
6 icep.
+
1. 16
12 1/2 icep. (= 12 IcEp. + 1/2 cep. dii. 17)
÷
1. 18
6 KEP.
÷
i. 19
20icep.
÷
i.20
1 vöj.i. 2 icep. (= 20 icep. + 6 icep. di 1. 21)
÷
1. 22
2OKep.
—
—
—
—
—
—
24 voi. 8 1/2 icep.
Si tratta cio esattamente dcl totaie indicato a 1. 23. Un simiie risuitato non puö essere
casuale, e conferma quindi la correttezza di tutte ie ietture proposte.
26. ‘II3Liivo[c: tra le numerose localit ii cui nome inizia con ‘If3tv A. CALDERJM-S. Daus,
—
op. dt., III pp. 8-15—, esiste una ‘I3uhv Xatpfjiwvoc da coilocare con ogni probabilit. in Anti
noite: A. CALDERINI-S. DARIS, op. dt., III p. 14. Aitre di queste iocalit si trovavano in Ermo
poiite, M. DREW-BEAR, op. dt., pp. 122-132. Tra queste ‘Iliuiw (?) Cop.ornab doveva trovarsi
nei Hatej.tttric ävw, cio probabilmente suila riva destra dci Niio: M. DREW-BEAR, op. dt., pp.
FEDERICO MORELLI
256
128-129 e 46. Nella stessa toparchia potrebbe trovarsi anche ‘I3idw Tavomecoc: M. D1w-BE.,
op. dt., p. 129. Per la relazione tra ‘If3tv Cecu3dOeoc e Antinoe, M. DREW-BEAR, Op.
dt.,
p.
128.
27. ‘1km
Wien
[:localit sconosciuta.
Federico Morelli
7-...
.‘