Santella, il dolce nome della solidarietà
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Santella, il dolce nome della solidarietà
SOCIETA’ Erika Pinieri Il calore di una casa per accogliere i familiari dei malati sottoposti a terapia in day ospital Santella, il dolce nome della solidarietà Santella aveva solo diciannove anni quando, per una grave forma di leucemia, fu strappata alla vita. Prima di spegnersi, dopo lunghi mesi di malattia e di soffe renze per le cure lontano da casa, lasciò ai suoi genito ri una missione da compiere. Queste le sue ultime parole. “Mamma, il mio desiderio sarebbe che Catania possa avere le strutture adatte ad aiutare i malati che sono costretti ad affrontare la malattia col peso della lontananza”. Così, nel maggio del 1986, è nata la FON.CA.NE.SA, la Fondazione Catanese per lo studio e la cura della malattie neoplastiche del sangue, a supporto dell’Is tituto di Ematologia dell’Università di Catania, Ospedale Ferrarotto, riconosciuta dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Tante, troppe, le difficoltà burocratiche da superare, ma per fortuna anche tante conquiste. La più grande è rap presentata dalla istituzione di due case di accoglienza gratuita, sorte in memoria e per volontà della giovane studentessa catanese. “Casa Santella”, oggi è finalmente una realtà e un punto di riferimento per i malati e per le loro famiglie, la maggior parte proveniente da altre province siciliane e addirittura dall’estero. Due appartamenti ubicati di fronte l’Ospedale Ferrarotto, destinati ai malati sottoposti a terapia in day–hospital, ognuno dotato di dieci posti letto, una cucina e un soggiorno dove potere guardare insieme la tv e trascorrere la giornata, quasi come a casa propria. Ciò che si è voluto dare è il “calo re di una casa” per chi, disorientato dalla paura della malattia e smarrito dalle difficoltà di trovarsi lontano dal proprio ambiente, possa essere sostenuto a livello psicologico dai propri familiari e vivere nella “ normalità” gli aspetti quotidiani, indispensabili per superare i momenti critici. Per questi motivi la Provincia regionale di Catania ha firmato un protocollo d’intesa con la Fondazione di cui è fondatrice la m amm a di Santella, R osalba Massimino (nella foto è la terza da sinistra). Dal Siracusano, però, giunge la maggior parte degli ospiti. Proprio da Rosolini proviene Marisa, 18 anni, in attesa di trapianto “ Avere qui mia madre e vederla cucinare come fa normalmente è uno conforto che non vi so spiegare. Faccio sei ore di chemioterapia al giorno e quando torno qui mi sento come a casa mia”. Da Ispica proviene la signora Giuseppina che da due mesi assiste il marito a Catania, grazie a Casa Santella: “Qui siamo tutti come una grande famiglia. Cuciniamo, guardiamo insieme la tv. Ci diamo conforto a vicenda. Non so come avremmo potuto fare senza la signora Massimino”. Grazie allo spirito di abnegazione di Carmelo Leanza, responsabile delle case di accoglienza, della segretaria Angela Tirenti, del presidente della Fondazione Alfio Cocuzza, altre iniziative sono in corso per sostenere “Casa Santella”. Il 31 marzo si svolgerà l’estrazione della IV Lotteria di Beneficenza a favore della Foncanesa. I biglietti sono in vendita presso gli sportelli del Banco di Sicilia, della Banca Popolare di Novara e della Banca Antonveneta. Per tutte le informazioni questi i recapiti telefonici della Foncanesa: Presidente: 095.532767 – Direttore 348.0339446- segretaria 328.6266798. Sede c omitato Scientifico – Ospedale Ferrarotto 095.7435968. 095.365174