Un Big Game d`alto profilo tra Bonifacio e Mortorio
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Un Big Game d`alto profilo tra Bonifacio e Mortorio
Vela nazionale Finalmente un appuntamento dedicato ai piccoli velisti under 18 degli Optimist, dei Tyka e della nuova classe windsurf T293. L’evento, che si svolgerà dal 30 settembre al primo di ottobre a Trieste, si chiama Barcolina 06 e mette in palio tantissimi premi: una playstation 3, un viaggio a Parigi, tre Optimist, 20 vele, 20 coperture, 10 stage con il campione del mondo Mattia Pressich, una tavola Tiga, vele e rig per il windsurf. Come fare per esserci? Basta iscriversi ciccando sul sito internet www.barcolana.it oppure scrivendo all’email [email protected]. Per ulteriori informazioni si può contattare il personale organizzatore al numero telefonico 040.3498915. Caterina Grosso E rnest Hemingway si sarebbe trovato a suo agio al Big Game Fishing 2006 di Porto Rotondo. Giunta ormai alla quarta edizione, la gara di pesca d’altura ha richiamato, nei primi tre giorni di settembre, 41 barche tra Bertram, Pursuit, Tiara e Riviera con equipaggi agguerriti, ma sportivi e anche un pò goliardici. La competizione, quest’anno, si è svolta in traina in due giornate dense di emozioni. Campo di gara molto ampio, a nord fino alle Bocche di Bonifacio, a sud fino all’isola di Mortorio, dieci giudici di gara, a bordo di ogni barca un commissario per garantire la correttezza e una giuria a terra collegata con ponte radio. Un’organizzazione complessa, frutto dello sforzo di IBS-International Boat Service di Porto Rotondo, «dealer» di riferimento dei più prestigiosi marchi americani e australiani, che ha raccolto in Sardegna le più belle «macchine da Guazzoni domina Si è svolta sul Lago di Silvaplana, in Svizzera, la finale di Windsurf Freestyle del trofeo Stimorol Engadinwind. A dominare l’evento è stato Matteo Guazzoni (RRD/Simmer) che si è lasciato alle spalle, a suon di «chachos» e «spock 540», il fortissimo Andre Paskowski (F2/North Sails) e l’olandese Remki de Weerd (Fanatic/Gaastra). La manifestazione ha avuto grande successo di pubblico nonostante le condizioni non fossero delle migliori. Il vento, infatti, arrivato dai quadranti di Sud-Ovest, si è fatto sentire solamente nell’ultimo giorno. Si è svolta sul Lago di Como la rassegna annuale del Surf & Girl. L’organizzazione quest’anno è stata affidata al Club Tabo Surf Center di Gera Lario. La manifestazione si è articolata in due giornate dedicate interamente a stages didattici sul mondo del windsurf aperti a tutte le donne. Gli istruttori federali hanno fatto una vera e propria full immersion di 48 ore: la mattina teoria in spiaggia e il pomeriggio in acqua per la pratica. Al termine della rassegna tutte le iscritte hanno dimostrato di avere appreso appieno i segreti delle manovre più tecniche e difficili quali trapezio, straps, partenza dall’acqua, powerjibe e freestyle. Un Big Game d’alto profilo tra Bonifacio e Mortorio Gara di pesca d’altura scatenata fra 41 equipaggi agguerriti e sportivi guerra» di pesca d’altura italiane e straniere, anche di marchi concor- renti, dando vita a una gara scatenata ma corretta nei confronti di ricciole, tonni e alalunga. Partenza al mattino alle sette dai pontili di Porto Rotondo, rientro alla spicciolata in porto a sera quando il sole lascia le ultime strisce di rosa sull’azzurro sopra i moli, foto trionfanti in banchina con prede fino a trenta chili tra scherzi, commenti e battute poi la pesa ufficiale sul podio e un salto a casa a farsi una doccia. L’ultimo giorno lunga coda di attesa davanti allo Yacht Club di Porto Rotondo, organizzatore con IBS dell’evento, poi il verdetto: prima classificata «Gaia», seconda «Celtica», terza «Jackpot». Il regolamento parlava chiaro: no alla cattura di prede di dimensioni al di sotto delle misure minime (tonni al di sotto di 25 chili, alalunga otto, ricciola cinque), no allo sconfinamento dal campo di gara con la sola esclusione dell’azione di combattimento con la preda allamata, obbligo di rispondere alle chiamate radio di controllo, verifica delle lenze al rientro in porto, comunicazione immediata a ogni cattura, rilascio del pesce da parte dei concorrenti, vietato l’uso di “spreader bar”, esche multiple montate in serie, canne e lenze conformi all’etica sportiva. Molto importante il «Premio Rilascio», ottenuto da «Celtica», un Bertram 60, che si è qualificata rilasciando ben otto prede, avendo già tirato a bordo prede sufficienti, come ci ha spiegato Gabriele Azzi, amministratore di IBS e ideatore di Big Game. Pesca sportiva, infatti, significa combattere con il pesce ad armi pari, ad esempio usando lenze sottili. Vietato poi far arenare il pesce in acque troppo basse o usare esche di carne. «Big Game Italia collabora con i più importanti istituti scientifici mondiali per la salvaguardia della fauna marina - ci ha detto Azzi - e questo è uno sport assolutamente sostenibile». Le barche per la pesca d’altura sono potenti, veloci ma hanno caratteristiche molto diverse dai motor yacht di stile italiano. «Queste barche curano molto di più le performance marine e la sicurezza in alto mare - ha aggiunto Gabriele Azzi - i nostri clienti le usano con grande soddisfazione sia per pesca sia per crociera». A conferma dell’etica dello sport il parere di un biologo marino, imbarcato su «For Us», un Bertram 43 di equipaggio francese. «In dieci ore di gara abbiamo preso in media un pesce a barca - ci ha raccontato Lorenzo Rollandi - noi avremo sbarcato almeno una sessantina di pesci e ne avremo persi altrettanti. La pesca sportiva fatta in questo 8 Surf & Girl a Como modo si può benissimo coniugare con la gestione sostenibile della risorsa, purtroppo la taglia media delle catture è in diminuzione in quanto c’è un’over exploitation dello stock del tonno e lui reagisce riducendo la taglia». Prima Kermesse del Remo. Show a Lignano e Pineta CANOTTAGGIO Che premi alla Barcolina! 16 - 30 SETTEMBRE 2006 Nelle specchio acqueo antistante Lignano Sabbiadoro e Pineta si è svolta la Prima Kermesse del Remo, competizione riservata a canoe armate con quattro rematori di punta e un timoniere. Protagonisti della regata sono stati gli atleti delle società e degli enti affiliati alla Federazione Italiana Canottaggio e a quelle delle nazioni contermini. Gli equipaggi partecipanti, suddivisi in due categorie distinte (over 35 e under 35), hanno gareggiato su “legni” varati, armati e con tecnica remiera condotti per raggiungere il largo. A circa 400 metri dalla riva le imbarcazioni hanno virato alla prima boa e i canottieri hanno preso la direzione di Pineta. Una volta superata la boa antistante la spiaggia del pontile, hanno raggiunto la riva, dove ogni timoniere-saltatore ha rilevato il proprio guidone sociale, testimone dell’avvenuto percorso di gara. Gli equipaggi hanno poi ripreso il giro inverso e, superate le boe sempre sul lato di mare, sono ritornati a riva, sulla spiaggia della Terrazza a Mare, dove hanno issato nuovamente il guidone sulla prima asta libera; operazione utile a stabilire l’ordine d’arrivo degli equipaggi. La Prima Kermesse del Remo - organizzata dal Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia della F.I.C., dal Circolo Canottieri Lignano con il patrocinio della Città di Lignano Sabbiadoro e con il sostegno di Banca S. Biagio del Veneto Orientale, Lignano Pineta s.p.a., Friulpesca e Offshore Unimar s.r.l. - è stata un successo e verrà replicata negli anni a venire. Rondina Campione Italiano Kite 2006 Il sedicenne romagnolo bissa il titolo ottenuto lo scorso anno chiudendo davanti a Giovannelli «O ops, I didn’t again!» Deve aver pensato questo Alberto Rondina (classe 1989) alzando al cielo la coppa di Campione Italiano di Kitesurf 2006. Per il secondo anno consecutivo il sedicenne romagnolo ha vinto il titolo di miglior surfer davanti all’eterno rivale, Lorenzo Giovannelli (rider di Fregene). Lo scenario è la splendida costa pugliese e il campo di gara il tratto di mare di Torre Gualcito, Brindisi. Gli sfidanti, invece, sono agguerriti ragazzi, tra cui moltissimi teen-agers, pronti a entrare nell’olimpo di questo meraviglioso sport. Sotto l’attenta supervisione del club organizzatore, il Fly Kite Pro, e sospinto da un discreto vento da Sud, Alberto Rondina, l’enfant terrible di Cesena, ha dominato la due giorni di gara senza lasciare alcuna speranza di vittoria agli avversari. A fine campionato i punti totalizzati sono stati 1000 e, grazie ad essi, si è aggiudicato la testa della classifica . Al secondo posto della tappa brindisina, Lorenzo Giovannelli con 800 punti e la conseguente medaglia d’argento nel campionato FKI ( Federazione Italiana Kitesurf) . Terza piazza per un altro baby, ErikVolpe, che con i suoi quindici anni di carisma e spregiudicatezza ha conquistato anche il terzo posto assoluto del Tour. Molto vivace l’affluenza di appassionati e turisti che hanno occupato l’intera spiaggia per gustare la spettacolare esibizione dei surfisti. A fine gara balli e feste hanno colorato e coronato la vittoria di Alberto che non è certo nuovo a questi trionfi. Basta osservare il suo «personal score» dell’anno in corso per capire di che pasta è fatto: 1° posto al FKI di Puglia, 1° posto al FKI di Cagliari, 1° al Red Bull Kitemission, 3° all’Hang Time di Fuerteventura, 9° al PKRA (Professional Kiteboard Riders Associations) delle Canarie, 13° al PKRA del Portogallo e, infine, 17° al PKRA del Belgio. Il talento romagnolo è inoltre attivissimo anche nell’ambiente del surf da onda, del windsurf e dello snowboard; in più, da 8 anni è un ginnasta agonista con in bacheca due titoli italiani UISP e 3 ori azzurri nella disciplina Acrogym. A soli sedici anni conta ben 6 sponsor quali: Cabrinha, Bear, Reef, Arribarriba, Surf Paradise e Andrel Multimedia. Massimiliano Massimi 20 euro Annuale 40 euro Semestrale c/c postale intestato a n. 67559179 Mediaspee d srl