La teoria del controllo analizzata da travis Hirschi e micheal. R
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La teoria del controllo analizzata da travis Hirschi e micheal. R
LA TEORIA DEL CONTROLLO ANALIZZATA DA TRAVIS HIRSCHI E MICHEAL. R. GOTTFREDSON RICERCA MONOGRAFICA Francesca Abballe A.A 2013 INTRODUZIONE La ricerca muove dall’interesse verso le teorie del controllo, dove è possibile riscontrare una maggiore attenzione alle linee educative. L’interesse si riflette nell’osservare come l’essere umano cresce e matura nel pieno controllo delle sue abilità e nella profonda conoscenza di se. OBIETTIVI: Introdurre la vita di Hirschi e il contesto che lo ha influito; Esporre le due principali teorie (controllo e autocontrollo) definendone gli elementi principali; Fare riferimento ai punti critici che emergono dalla letteratura adiacente; Lasciar spazio alle aree tematiche di maggiore interesse come la famiglia La teoria del controllo sociale di Hirschi parte dal presupposto che i legami sociali deboli causino devianza. Gli elementi insiti in un legame sociale valido che portano il soggetto ad uno stato di conformità sono: L’attaccamento sicuro e la sensibilità verso gli altri; L’impegno verso un progetto di vita (carriera); Il coinvolgimento in attività (extra); Le credenze e un orientamento morale; La teoria dell’autocontrollo (M.R. Gottfredson-T. Hirschi, 1990) distingue tra: Reato : fatto circoscritto relativo alle circostanze, presuppone che ci siano stati i mezzi per compierlo Delinquenza : caratteristica propria dell’individuo che si esprime con la tendenza a violare la legge L’autocontrollo è la capacità di procrastinare la gratificazione, propensione ad evitare atti i cui costi a lungo termine sono superiori ai benefici immediati, o a breve termine. Gli atti criminali permettono un immediato e facile soddisfacimento dei bisogni, ma hanno conseguenze negative. Un autocontrollo ben sviluppato permette di evitare situazioni nelle quali si mette a repentaglio la vita futura. L’autocontrollo presenta sei diverse dimensioni: L’orientamento temporale verso il presente e il futuro; La costanza delle azioni; L’importanza assunta dall’attività intellettuale e fisica; La sensibilità ai bisogni altrui; La capacità di tollerare frustrazioni; L’atteggiamento consapevole e maturo nei confronti dei rischi; Si tratta di aspetti insiti nella personalità che si apprendono nei primi 10 anni di vita. Gli autori hanno predisposto una serie di punti cardine che fanno riferimento al processo di socializzazione, attivato nei primi anni di vita: I genitori amino abbastanza i figli da investire tempo e energie I genitori esercitino un controllo effettivo sui figli I genitori si accorgano delle trasgressioni dei figli I genitori si impegnino nel punirli, perché ogni violazione ha un costo Controllo Locus of sociale Autocontrollo esterno interno Infanzia infanzia control Età cruciale adolescenza DIFFERENZE TRA LE DUE TEORIE «THE GENERALITY OF DEVIANCE» La finalità del testo è quella di dimostrare la generalità della teoria L’autocontrollo è la qualità insita in ogni comportamento umano, emerge in età precoce e rimane pressoché costante nel resto della vita La socializzazione come processo individuale, attraverso il quale il soggetto interiorizza i comportamenti consoni all’orientamento collettivo Un’attenzione particolare è rivolta alla famiglia Gli autori affermano ripetutamente come la famiglia monoparentale (soprattutto a conduzione materna) sia una condizione di rischio, in quanto si registra una connessione tra questo tipo di famiglia e la condotta criminale e casi d’abuso. le caratteristiche generali riferite ai ragazzi che vivono questo contesto: Orientati sul «qui ed ora» Problemi a relazionarsi con gli adulti Numero alto di fratelli Risultati bassi ai test d’intelligenza (QI) Nella parte dedicata agli incidenti dove sono coinvolti i minori. Le variabili che hanno una relazione positiva con queste situazioni sono: Problemi psichiatrici e di salute nel nucleo familiare Un basso livello di educazione da parte della madre Maternità precoce Tensioni coniugali La struttura monoparentale e il clima malsano Pratiche socializzanti (permissività, aggressività etc.) Eventi avversi (divorzi, lutti) Ci sono anche delle caratteristiche individuali possono portare il minore a situazioni di rischio: Mancanza di autocontrollo Estroversione Impulsività Distruttività Frustrazione Ostilità Intolleranza Problemi psicosomatici Incapacità di sottomettersi all’autorità Aggressività Nella parte dedicata all’uso delle sostanze: È espressa la forte relazione tra crimine e droghe è stata dimostrata a prescindere dai fattori d’età, etnia, genere o appartenenza sociale. Vengono ribaditi i concetti di autocontrollo, scasa lungimiranza Viene trattato il concetto di versatilità come proprietà insita nel comportamento deviante: colui che manifesta atti illegali sarà facilmente coinvolto in altri tipi di comportamenti affini Il capitolo dedicato allo stupro parte dall’illustrazione delle teorie femministe, che in maniera unilaterale dimostrano come quest’atto derivi da un sessismo istituzionalizzato e/o da una violenta subcultura. Gli autori lo definiscono come un processo conscio di intimidazione, attraverso il quale gli uomini tengono tutte le donne sotto uno stato di paura Dopo aver messo in dubbio le teorie femministe, cercano di rinvenire le cause plausibili: Stupro come comportamento appreso: ruoli sessuali appresi, enfatizzazione della mascolinità. Stupro come frustrazione: la devianza come tentativo di soddisfare un desiderio irrealizzabile nell’immediato. In merito ai punti critici riferiti alla teoria e al pensiero degli autori è possibile evidenziare come la teoria appaia: Generica Tautologica Non considera come le cause della comparsa del crimine possano essere diverse dalle cause della persistenza del crimine Non fa distinzioni tra le classi di trasgressori che differiscono nel livello e nella varietà di devianza Suggerisce il fatto che la penalità del sistema giudiziario sia inefficace Sopravvaluta l’importanza dell’autocontrollo, come se fosse la causa principe Da per scontato che l’autocontrollo sia costante nell’arco di vita Considerazioni pedagogiche in negativo: Si riscontrano toni paternalistici nel ruolo tradizionale delle donne e degli uomini Vengono elencati dei semplici consigli sulla cura dei figli, dove gli autori si limitano ad indicare azioni imprescindibili dal ruolo genitoriale Nella sezione sulla famiglia, la ricerca risulta superata e obsoleta Presenta odierna una vena maschilista inconciliabile con la situazione Considerazioni pedagogiche in positivo: Gli autori danno importanza alle attività extra e al tempo libero dei ragazzi, al bisogno che hanno di maturare le loro personali attitudini, al fine di evitare un percorso erroneo. GRAZIE PER L’ATTENZIONE!