Dicembre 2006 - Istituto Comprensivo "L. Sanzo" di Capizzi

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Dicembre 2006 - Istituto Comprensivo "L. Sanzo" di Capizzi
ANNO 6-NUMERO 1
CAPITIUM NEWS
DICEMBRE
CAPITIUM NEWS
Premessa
Memoria o memoriale?
Il Natale
pag. 1
pag. 2-3
Riviviamo la notte di Natale
pag.. 4
Natale in versi
pag. 5
Problematiche varie
La felicità si può raggiungere? pag. 6
Il bello in noi e negli altri
pag. 7
I giovani d’oggi…
pag. 8
La festa di Halloween
pag. 9
Attualità
Test nucleare in Corea del Nord pag. 10
Il ponte sullo Stretto
pag. 11
Scienza e tecnica
Biodisel: energia pulita
pag. 12
Fusione Nucleare….
pag.13
E a Capizzi
Uomini illustri e virtuosi da pag.14 a 18
Conosciamo gli antichi mestieri pag.. 19
Ricordando il 1° novembre
pag. 20
In ricordo di Adelina e Nicoletta pag. 21
Il gruppo majorettes …………pag. 22-23
Informazione:
QUIENEL
pag. 24
Il calcio a Capizzi
pag. 25
Il Natale:lo spirito e la festa
AUGURI E….
BUONA LETTURA!
E a scuola
Elezioni Organi collegiali… pag. 26
Telethon
pag. 27
Attività
Accoglienza
pag. 28 - 29
Esperienza treno
pag. 30-31-32
Alla ricerca di funghi…
pag. 33
1° Torneo di dama
pag. 34-35
All’insegna della drammat.
pag. 36
La danza dell’albero di Natale pag. 37
Con la nostra matita
pag. 38
Il Natale dal punto di vista dei ragazzi pag 39
Poeticamente insieme
pag. 40-41
Rubriche
Proverbi natalizi
pag. 42
Oroscopo
da pag. 43 a 46
Curiosità:
Sentite questa
pag. 47 -48
Ricette
I sapori delle feste natalizie
pag. 49-50
Sul nostro scaffale
pag. 51
Non solo note
pag. 52
Cruciverba
pag. 53-54
Facciamoci quattro risate
pag. 55
CAPITIUM NEWS
(a cura di Giacomo Purrazzo)
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Il puntuale avvicinarsi del 25 Dicembre mette, ogni anno, nell’animo di ciascuno di noi un forte senso di
eccitazione, una spesso inesplicabile smania, talvolta dettata da un asettico conformismo e da una
frenetica – forse in alcuni casi anche inevitabile – corsa ai preparativi, i quali alimentano l’ormai
“SACRO” consumismo che contraddistingue la nostra attuale preparazione all’avvento. A tale
agitazione collettiva nessuno si sottrae, nemmeno i più giovani che, forse indebitamente, accusati di
eccessiva noncuranza e perfino di mancanza di valori, scardinano i pregiudizi di molti adulti diffidenti
dimostrando una preparazione interiore, magari sapientemente dissimulata, ma sicuramente spontanea a
quella che è la ricorrenza liturgica più ricca di motivi umani ed affettivi, suscitati dalla mistica nascita
di Cristo nel cuore di ogni uomo, nascita che fuga, purtroppo solo per qualche effimero istante, il
senso della caduta del peccato, del rancore e della violenza e conduce ad un accurato torpore
spirituale. È ovvio che sarebbe inopportuno generalizzare, ma al
contempo appare palese il notevole contributo giovanile alla realizzazione
di quell’atmosfera eterea ed ovattata che è propria del Natale.
Notevole intraprendenza e grande entusiasmo, per esempio, dimostrano
ormai da anni i giovani allievi del nostro Istituto Comprensivo che si
misurano con la realtà che ci circonda e ne tracciano ritratti brevi, ma
incisivi, ingenui, ma pieni di partecipazione individuale, evitando di
scadere nel banale patetismo ed impegnandosi a rimarcare quei valori
che nella purezza dell’infanzia e dell’adolescenza è ancora un privilegio saper riconoscere e condividere.
Nasce da questo comune tentativo di dipingere il panorama della nostra attualità, la sesta edizione de
CAPITIUM NEWS, a seguito di lusinghiere esortazioni ed incitamenti per un lavoro sempre più nuovo
ed accattivante, capace di suggestionare, divertire, emozionare, informare, incuriosire…
Immutati, come sempre, sono rimasti la volontà di testimoniare concretamente l’entità dell’impegno
profuso per un’iniziativa di così impatto sociale, il gusto che deriva dalla possibilità di poter parlare
apertamente alla comunità focalizzando i problemi di oggi da diverse prospettive e nuove angolazioni, la
determinazione di portare a compimento un progetto arduo e laborioso, ma non irrealizzabile.
Primissima novità di questo nuovo anno è la costituzione di una “redazione allargata” molti insegnanti
hanno deciso di aderire e collaborare revisionando gli articoli e guidando i giornalisti più piccoli
nell’impostazione dei loro “lavoretti”. Ma non solo! È un grande piacere, infatti, per la redazione
vantare vari collaboratori esterni che hanno scelto le pagine del nostro periodico per raccontare la
storia, i personaggi illustri, le tradizioni del nostro bellissimo paese, dimostrando il grande valore della
MEMORIA perché “A EGREGIE COSE IL FORTE ANIMO ACCENDONO L’URNE DEI FORTI”
(U.Foscolo), cioè il ricordo degli avi garantisce la sopravvivenza di valori esemplari che stimolano a
compiere grandi azioni e a tentare un eventuale riscatto del presente, sicuramente troppo vizioso e
corrotto. Proprio per la valenza di questi interventi, la redazione rivolge a tutti voi lettori un invito a
scrivere articoli, poesie, racconti relativi ai più svariati argomenti, aprendo così ai più piccoli una
finestrella dalla quale affacciarsi per sbirciare nel complesso e variegato mondo degli adulti.
Larga parte del giornale, poi, è stata concepita e direttamente organizzata dai ragazzi che hanno
voluto indagare circa le tradizioni natalizie che, quasi meccanicamente, si ripetono ogni anno
cercandone di ricostruire origini ed evoluzione: alcuni hanno voluto cimentarsi con grandi questioni del
nostro tempo quali la “nuclearizzazione” della Corea, tema ampiamente dibattuto nei mesi scorsi ed
ancora oggetto di parecchie controversie. Non mancheranno, infine, i dettagliati resoconti delle
attività scolastiche (drammaturgiche e ricreative) svolte in questa prima fase dell’anno scolastico e,
ovviamente, le vivacissime rubriche che cercheranno di intrattenervi ed alleggerire la lettura. Per
scoprire le restanti novità non resta che congedarci con i migliori auguri per un Natale che non sia solo
un “avvento redivivo” ma un momento di congregazione, un “memoriale” sentito (non mera estrinseca
memoria) ed una festa “universale”. ALLA FINE BUONA LETTURA!
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CAPITIUM NEWS
DA PIU’ DI DUEMILA ANNI TUTTO IL MONDO CELEBRA LA FESTA PIU’ ATTESA
Il Natale è senza dubbio il momento più magico dell’anno, corredato da gesti e tradizioni ricchi
di significato ed inoltre presenta tutti i caratteri e le manifestazioni
dei giorni che segnano l'inizio di un ciclo annuale.
Periodo preparatorio è la "novena di Natale" che in Sicilia viene
allietata dai ciaramiddari (suonatori di cennamella).
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Originario carattere purificatorio ha il cenone della vigilia di Natale,
tutto di "magro" a cominciare dal capitone che a Roma si vende per
tradizione al portico di Ottavia che ha soprattutto significato di
affratellamento e di amicizia.
Per finire nella più antica tradizione popolare, il centro della festa è costituito dal ceppo.
Nell'accensione del ceppo, che rimane sul focolare fino a Capodanno, si fondono due elementi
propiziatori: il valore del fuoco, immagine del sole, e il simbolico consumarsi del vecchio anno
con tutto ciò che di male vi si era accumulato.
Anticamente a Genova, il ceppo natalizio veniva offerto al Doge dalle
genti della montagna in una pittoresca cerimonia pubblica chiamata
col bellissimo nome di "confuoco", il Doge poi versava sul tronco vino e
confetti tra la gioia dei presenti.
San Bernardino invece si scagliava sia contro chi buttava vino sul
ceppo che su chi si serviva del ceppo per scongiurare le tempeste.
Entrambe gli usi si sono conservati in Abruzzo fino ai tempi moderni.
A Polena, sempre in Abruzzo, si mettono ad ardere tredici piccoli
legni "in memoria di Cristo e degli apostoli".In Puglia si crede che
l'accensione del ceppo simboleggi la distruzione del peccato originale.
Alcuni spiegano l'aspersione col vino col ricordo del sangue di Cristo.
A Isernia il capo famiglia benedice il ceppo con l'acqua santa, mentre i familiari gridano "viva
Gesù".
Nella notte di Natale si crede avvengano prodigi e incantesimi e che solo in essa si possano
trasmettere segreti e scongiuri per guarire gravi malattie.
Secondo un'antica tradizione chi nasce in quella notte diventa lupo mannaro, perchè essa è
riservata per l'eternità alla nascita di Gesù, e chi osa violarla viene punito.
Tra le credenze positive vi è quella che l’acqua attinta alle fontane a mezzanotte e in perfetto
silenzio ("acqua muta") rechi benessere e ricchezza.
Un tempo si festeggiava il Natale in modo semplice. La maggior parte della popolazione era
costituita da contadini la cui vita nel periodo di Natale era molto diversa rispetto al resto
dell'anno; non c'era infatti lavoro nei campi e perciò si aveva più tempo per trovarsi,
raccontare e ricordare mille cose sorseggiando un bicchiere di vino caldo. La sera della vigilia
alcune persone giravano per le vie del paese portando una stella, cantavano e suonavano le
pastorelle e sul carro si teneva una damigiana di vino, che veniva man mano riempita dai più
generosi.
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CAPITIUM NEWS
Le donne la sera della vigilia, con tanto amore e gioia, preparavano il pranzo di Natale con i
semplici prodotti della terra (polli, conigli, patate).
Gli uomini accatastavano tanta legna per il fuoco, il ceppo più grande veniva messo a bruciare e
doveva durare per tutto il Natale.
Spesso c'era anche la neve alta, ma tutti dovevano assistere alla messa di mezzanotte. Il
giorno di Natale, euforici e pieni di allegria, si alzavano molto presto e si scambiavano gli
auguri , qualcuno portava un regalo al parroco (cappone, gallina, dolce).
A mezzogiorno erano tutti
a tavola. Il pranzo era in
genere frugale: per le
famiglie più facoltose
consisteva in tortellini,
cappone o gallina ripiena e
cotechino, ma molte erano
però le persone che anche
quel giorno si dovevano
accontentare di un po’ di latte
con la polenta.
Non vi erano illuminazione,
alberi addobbati, vetrine
con strenne e regali lussuosi;
solo qualche modesto
fiocco rallegrava alcuni alberi.
In Chiesa vi era un
semplice presepio con un Gesù
di gesso, per farlo si utilizzava molto muschio, la capanna e le montagne erano fatti di ceppi di
legno, carta e frasche, le strade erano realizzate con sassolini oppure con farina gialla, le
poche statuine erano di gesso e cartapesta, piccole e semplici (ora qualcuna di queste si può
trovare nei mercatini dell' antiquariato); il presepio era tutto spruzzato di farina bianca e
ricordava un paesino di montagna.
Anche l'arrivo dei Magi era festeggiato con semplicità. Per l'Epifania i fedeli dopo aver
assistito alla messa e alle funzioni partecipavano alla processione dei re Magi.
Era tradizione fare per tale ricorrenza, o nella sera di San Silvestro, un grande falò detto
"buriel".
Natale
Dal tronco nasce il ramo,
dal ramo nasce il fiore,
da Dio venne Maria,
da Lei Nostro Signore.
E’ Natale di gelo
e il bimbo non ha panni:
Maria si toglie il velo
che porta sui capelli.
Ha un velo come fascia,
nel presepe, il Messia
ed ha come sua culla
le braccia di Maria.
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CAPITIUM NEWS
RIVIVIAMO LA NOTTE DI NATALE NEL NOSTRO
CAPIZZI RICORDANDO IL PRESEPE VIVENTE
(a cura della maestra Lina Intili)
L’allestimento del Presepe vivente dello scorso anno, realizzato nel nostro Capizzi è stato senza dubbio
una delle iniziative più interessanti e suggestive che il paese abbia
potuto vivere, come avevamo accennato nel giornalino del Natale
2005.
I protagonisti sono stati proprio i bambini, i ragazzi e i giovani
capitini di diverse fasce d’età.
Prima di parlare, però, dei risultati perseguiti, vogliamo illustrare ai
lettori tutto l’itinerario percorso che ha prodotto la magica serata
del 24 dicembre.
Alcuni giovani si sono incontrati con l’Arciprete Don Gino Cardella e
con alcuni componenti dell’E.P.A.P. per stabilire quale sarebbe stata l’iniziativa più efficace da
realizzare nel periodo natalizio. Di comune accordo si è optato verso la realizzazione del Presepe
vivente che avesse come itinerario Piazza Umberto 1°, Via Vespri e Piazza dei Plebisciti.
In seguito si è tenuto l’incontro decisivo con il Sindaco che con entusiasmo si è impegnato a far
allestire lungo il percorso degli stands per rappresentare le varie
scene con i personaggi del Presepe e la presenza del gruppo
folkloristico.
Certamente per arrivare ai risultati c’è voluto grande impegno e
lavoro da parte di tutti, compresi i genitori dei partecipanti.
La prima scena è stata rappresentata in Piazza Umberto I° e
precisamente sotto i portici. Qui abbiamo potuto rivivere
affascinanti momenti di vita del pecoraio e dei boscaioli capitini,
dalla parte opposta il fornaio al lavoro e in Piazza Belvedere,
falegname e fabbro in azione. Lungo Via Vespri abbiamo rivissuto la
scena della tessitrice all’opera, nel famoso telaio tradizionale.
Ai lati di Piazza dei Plebisciti lavandaie, canestrai, ortolani e l’osteria del vino. Infine, accanto al
portone principale della Chiesa Madre, la Natività con tutti gli animali veri messi a disposizione dalla
famiglia Iraci Fuintino, che ha allestito, con tanta maestria, collaborata da qualche altra persona, la
suggestiva grotta. La funzione si è svolta a partire dalle 23.30 della
notte di Natale quando tutti i personaggi hanno sfilato lungo il percorso
prestabilito per poi radunarsi attorno alla grotta, dove, con canti
accompagnati dal gruppo folkloristico, abbiamo atteso con giubilo la
nascita del Redentore. A mezzanotte è nato Gesù rappresentato da un
neonato capitino. E’ stato un momento emozionante e gioioso per tutti i
partecipanti. Successivamente, in processione, siamo entrati in Chiesa
dove è proseguita la cerimonia fino all’una e trenta con la solenne
celebrazione della Mezzanotte.
Volendo fare delle considerazioni generali, a circa un anno di distanza, possiamo senza alcun dubbio
affermare che i risultati sono stati positivi al massimo, sia dal punto di
vista religioso in quanto ogni scena, ogni personaggio ha voluto lanciare un
messaggio cristiano di amore, pace e serenità, come pure dal punto di
vista storico-tradizionale. Infatti sono state rappresentate vecchie
tradizioni con mestieri antichi del paese e qualcuno non del tutto
scomparso, per valorizzare al massimo parte del patrimonio culturale del
luogo con la partecipazione fattiva da parte di tante famiglie che si sono
adoperate per la buona riuscita. GRAZIE A TUTTI E AUGURI!
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CAPITIUM NEWS
IL NATALE
Qualcuno sta arrivando,
ma non si sa chi è!
Si vedono alberelli e presepi
e io mi chiedo: che cos’è?
È Natale che bussa alle porte,
dicendoci: Natale in compagnia
e tutti i cuori in allegria,
Gesù nasce in povertà
e i pastori vanno là.
I Re Magi con i cammelli,
portan doni proprio belli,
per il povero Gesù,
che non ha niente laggiù.
Solo un po’ di paglia e fieno,
che lo riscaldano dal gelo.
Il cattivo re Erode vuole uccidere Gesù
mentre un Angelo scende dal cielo,
per avviarsi laggiù.
Il Natale è una festa,
aspettata da tanta gente,
soprattutto dai bambini,
per ricevere regali carini.
(E. Cardella, M.C. Fascetto S.,
E. Fascetto, B. Fatati, J. Mancuso.
S. Pittalà, classe I^ A S. M.)
E’ NATALE
E’ Natale, ma non per tutti
in questo mondo infame…
c’è chi vive nell’allegria
chi prova solo tristezza e malinconia.
Anche se nel mondo
c’è tanto spreco di pane
c’è chi invece muore di fame.
Il Natale non è solo per i ricchi e belli
ma anche per i poverelli;
penso ai bambini di quelle terre
dove i padri fan le guerre.
Il Natale dovrebbe essere un giorno di pace
quando invece c’è chi subisce e tace.
(Emanuele Calandra, classe I^ B S.M.)
Una poesia per Natale
Se Natale vuol dire volersi bene
vorrei che fosse Natale ogni giorno.
Se Natale vuol dire Pace
vorrei che fosse Natale ogni ora.
Se Natale vuol dire stare insieme
non festeggiamolo nel mese di dicembre
perché Natale è sempre.
(Giantonio Calandra, classe I^ B S. M.)
E’ NATO
L’angelo volò sotto le stelle
e videro dei pastori in una corte,
presso un fuoco, ravvolti in una pelle.
-È NATO!
I pastori si misero in cammino
coi montoni, le pecore, gli agnelli.
e per la prima volta Dio Bambino
apparve: a dei pastori poverelli.
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CAPITIUM NEWS
Viviamo in una società dove i mezzi di comunicazione di massa fanno di tutto per farci credere
che la felicità deriva dal possedere solo beni materiali. Il mondo
del commercio proclama questa pretesa attraverso una
pubblicità martellante che cerca di condizionarci la vita.
La triste realtà ci insegna, però, che cercare la felicità nei beni
materiali è come costruire castelli in aria. Costruirli può essere
entusiasmante, ma sarà un po’ difficile abitarci. Cercano di
sviarci facendoci credere che l’acquisto di beni di lusso sia
sufficiente a renderci felici. Ci dicono che la felicità sta
nell’avere un computer, la videocamera, la macchina fotografica digitale, il lettore mp3, il
cellulare, l’automobile prestigiosa, le ultime attrezzature sportive, abiti alla moda e chi più ne
ha più ne metta.
Ciò che non ci dicono è che nel mondo decine di milioni di persone non hanno queste cose e non
sono necessariamente infelici. Anche se forse possono rendere la vita più comoda e agiata,
queste cose non sono indispensabili. Da non sottovalutare e talvolta dimenticare è la
precarietà delle cose. Tutto ciò che si possiede non è mai definitivo, perché un evento
qualsiasi lo può distruggere.
Purtroppo l’amore del denaro ha promosso in questa società un atteggiamento egoistico che
alimenta insoddisfazione, ingratitudine e avidità. Si è creato così uno spirito materialistico
che incoraggia l’egocentrismo e porta al crollo della famiglia e al moltiplicarsi dei mali sociali.
Come dice un proverbio cinese: <<Quando si è sazi e al caldo si comincia a pensare agli
eccessi>>.
Dobbiamo modificare il nostro punto di vista e imparare ad accontentarci di quello che
abbiamo.
Ma fino a che punto la felicità dovrebbe essere considerata una meta da raggiungere?
L’esperienza umana insegna che non troveremo la felicità inseguendola come una meta da
raggiungere, ma l’avremo come frutto dell’amore e dell’altruismo.
Se la inseguiamo con entusiasmo, cercando di afferrarla a ogni costo, ci sfuggirà sempre. Può
essere che quando non ci pensiamo più e ci dedichiamo a vivere in pace con noi stessi e con il
prossimo potrebbe arrivare. L’importante è dare un senso alla propria vita. Se sentiamo che la
nostra vita ha un senso, troveremo la forza necessaria per vivere in armonia con essa e
affrontare i problemi.
Difficilmente cadremo preda di scoraggianti
sentimenti di inutilità.
Lo dimostra in maniera interessante ciò che
Viktor Franki ha scritto in un suo libro: <<La
principale preoccupazione dell’uomo non è quella
di provare piacere o evitare il dolore, bensì
quello di dare un senso alla vita. Per questo
l’uomo è disposto anche a soffrire, a condizione,
beninteso, che la sua sofferenza abbia un
senso>>.
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CAPITIUM NEWS
(a cura dell’insegnante Francesco G. Steccato, Scuola Primaria )
Quando, all’inizio dell’anno, mi è stato proposto di far parte della commissione Giornalino
Scolastico ne sono stato entusiasta soprattutto perché mi veniva offerta la possibilità di
scrivere su queste pagine il mio pensiero. Pensando a cosa potessi scrivere la mia scelta è
ricaduta sul tema “il bello in noi e negli altri” e all’inizio ho avvertito un senso di smarrimento
e inadeguatezza. La nostra Scuola tratta da anni questo tema affrontandolo da tutte le
possibili angolazioni e, ciò nonostante, l’idea che ne deriva è soggettiva e personale. Il bello
non è una categoria compatta. Inoltre, di questi tempi, il mio sguardo sul mondo non genera
in me un particolare ottimismo. E’ difficile individuare il bello, occorre veramente armarsi di
piccone per scavare nelle situazioni di tutti i giorni e avere voglia di cercarlo. Quasi quasi
potrei, per provocazione, arrivare a dire che già questa voglia di ricerca rappresenta il bello.
Ma ritornando ad un tema serio e cercando di concentrarmi su una possibile definizione della
bellezza, mi sono sentito trasportare su quelle che, secondo me sono le sue radici. Il bello è
il succoso frutto di un albero che trae forza e nutrimento dalla terra, attraverso le sue
radici. In modo inconsapevole mi è tornata in mente una poesia che ho a lungo (a volte con
fastidio) studiato negli anni della scuola media e del Magistrale, una poesia che solo in età
adulta mi ha affascinato ed ha risuonato dentro di me, facendomi vibrare. Si tratta
dell’Infinito di G. Leopardi, che secondo me racchiude una delle ragioni d’essere del bello.
Leggiamola:
Penso che questa poesia esprime
SEMPRE CARO MI FU QUEST’ERMO COLLE,
contemporaneamente
l’immensità
E QUESTA SIEPE, CHE DA TANTA PARTE
dello spazio e l’eternità del tempo,
DELL’ULTIMO ORIZZONTE IL GUARDO ESCLUDE.
elementi
apparentemente
MA SEDENDO E MIRANDO, INTERMINATI
contradditori.
La
capacità
di
SPAZI DI LA’ DA QUELLA, E SOVRUMANI
percepire
l’armonia
nelle
cose
che
SILENZI, E PROFONDISSIMA QUIETE
in apparenza stridono tra loro ci fa
IO NEL PENSIER MI FINGO; OVE PER POCO
vivere l’esperienza dell’ineffabile e
IL COR NON SI SPAURA. E COME IL VENTO
del “sublime”. La possibilità che
ODO STORMIR TRA QUESTE PIANTE, IO QUELLO
intimamente
possediamo
di
INFINITO SILENZIO A QUESTA VOCE
trascendere i limiti concreti e reali
VO COMPARANDO: E MI SOVVIEN L’ETERNO,
della nostra esperienza, rende
E LE MORTE STAGIONI, E LA PRESENTE
questi limiti degli stimoli per
E VIVA, E IL SUON DI LEI. COSI’ TRA QUESTA
IMMENSITA’ S’ANNEGA IL PENSIERO MIO:
sviluppare e nutrire la nostra
E IL NAUFRAGAR M’È DOLCE IN QUESTO MARE.
immaginazione. Tutta la tensione
interiore che noi utilizziamo nel
coltivare la capacità di desiderare, e nel mantenere quest’aspirazione alla realizzazione del
desiderio sempre in bilico tra una realtà che la ostacola e una volontà che la persegue, ha
nella sua essenza un’idea di bellezza. Bellezza nonostante tutto; nonostante i limiti, gli
ostacoli, le difficoltà e le vere “bruttezze” che vediamo nel mondo. Un’anima bella non si
ferma davanti alla prima siepe che incontra e che nasconde il resto del mondo alla sua vista
ma, con senso di paura per il non conosciuto, prosegue nel suo cammino comunque, anche
rischiando. Coltiva, curiosa, impara e magari oggi fa un passo in più rispetto a ieri. E cresce.
Tutto questo al fine di raggiungere una nuova e più profonda consapevolezza umana.
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CAPITIUM NEWS
Imitano gli adulti nei modelli sbagliati
TANTA fretta di diventare grandi senza sapere da dove
cominciare. Coscienziosi a parole, strafottenti e imprudenti
nei fatti, fondamentalmente sbandati e soli anche nei momenti
più importanti e decisivi per il loro futuro. Emerge un quadro
desolante dall’identikit dei teenager italiani nel X Rapporto
Annuale dell’Osservatorio adolescenti della Società Italiana
Pediatri (Sip) presentato nel novembre scorso a Milano e
condotto su 1.251 ragazzini dai 12 ai 14 anni. Il loro motto è
«vivere come i grandi». E nel tentativo di imitare gli adulti
scelgono i modelli più sbagliati: fumano, bevono alcolici e fanno sesso non protetto. Come tanti grilli
parlanti riconoscono i comportamenti a rischio poi però si trasformano in altrettanti lucignoli e
razzolano male: il 75% circa (79,9% dei maschi e 69,5% delle femmine) infatti si mostra sprezzante del
pericolo e solo il 24% (30% delle femmine) assicura di non fare mai
cose che considera rischiose. Addirittura, il 13% (17% dei maschi)
confessa di farle spesso. «I nostri teenager fanno gli adulti senza
esserlo» denunciano gli esperti. «Autonomia e indipendenza sono
desideri normali a questa età» ammettono, ma «il processo di
adultizzazione cresce e ci allarma», spiega il past president Sip, Giorgio
Rondini. In generale, dunque, i baby-italiani sanno cosa può far male:
fumare canne (87,1% degli intervistati), ubriacarsi (86,8%), guidare
senza patente (86,6%), rubare (86,2%) o avere rapporti sessuali a
rischio (84,9%). Eppure aumentano i ragazzi che fumano sigarette
(28,8% contro il 25,7% del 2005) e che bevono vino (47,5% contro
46%), birra (53% contro 48,3%) o liquori (23,2% contro 22,5%). Crescono anche le testimonianze su
amici che fumano spinelli (44,3% contro 40,1%) o si ubriacano (37,4% contro 35,8%), e il 41% ha
persino compagni che rubano. Le minacce per la salute sono in agguato e così il 44% del campione è
finito almeno una volta al pronto soccorso. C’è poi il fenomeno del bullismo che viene confermato dai
dati del Sip. Più del 70% dei 12-14enni della penisola (77% dei maschi e 68% delle femmine) sarebbe
stato, infatti, spettatore di episodi di violenza di gruppo. Ma solo il 53% dei teenager (+ 10%) in caso di
bisogno si dice determinato a difendersi da solo, e uno su quattro (+3%) giudica «fifone» o «spia» chi si
confida con un adulto. Ma perchè si diventa bulli? Secondo l'84,1% degli intervistati «per essere
ammirato all'interno del gruppo», il 78,8% dice «per diventare leader» e il 75,6% «per essere
attraente» agli occhi dei compagni dell'altro sesso. Un altro trend segnalato dall'indagine Sip è infatti
la disabitudine dei ragazzi a considerare la famiglia come un punto di riferimento: per chiedere un
consiglio si rivolgono più agli amici (60%) che a mamma (34%) o papà (12%), e solo l'1,9% va
dall'insegnante. E quando si tratta di consigliare i giovani su amicizie, scuola, look e hobby, oltre la metà
dei genitori è latitante. E i ruoli si invertono, con mamma e papà che ubbidiscono ai figli e non più
viceversa. E se pure al 64,8% del campione (71,4% delle femmine) capita di sentirsi solo, e al 92%
(96,5% delle ragazzine) di essere triste, lo sconforto che i teenager avvertono non può essere colmato
dai familiari: solo il 21% vorrebbe trascorrere più tempo con loro e il 12% ritiene di spendere con i
parenti addirittura troppe ore. La famiglia, comunque, si fa da parte in silenzio: l'unico settore in cui si
permette di aprire bocca (70% dei casi) rimane l'alimentazione. Dai dati, certo, non emerge un quadro
molto confortante.
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CAPITIUM NEWS
(a cura di Maria Lucia Fazio, classe II A S. M.)
Da alcuni anni anche noi giovani capitini amiamo festeggiare la festa di Halloween e
pertanto mi sono incuriosita e ho voluto ricercare le sue origini.
La parola Halloween ha origini anglosassoni e deriva dalla frase “All Hallows Eve’’,
ovvero la notte di Ognissanti. In Irlanda Halloween coincideva con la fine dell’estate e
l’inizio dell’inverno, e i colori che lo caratterizzano sono
l’arancio e il nero. La leggenda narra che gli spiriti dei morti
durante l’anno tornassero la notte del 31 Ottobre in cerca di
un corpo da possedere l’anno successivo. I contadini
ovviamente non volevano essere posseduti, quindi
rendevano le loro case fredde e si mascheravano da
mostri, gironzolando tra le case per far scappare
tutti gli spiriti che incontravano. Il motto che
caratterizza la festa è “ Dolcetto o
scherzetto “, infatti si narra che il 1°
novembre i primi Cristiani vagassero
elemosinando un po’ di “pane d’anima“ dolce
quadrato con uva passa. Un’altra tradizione è
quella di Jack-o-Lantern: narra che un uomo
di nome Jack ingannò Satana, sfidandolo la
notte di Ognissanti a scalare un albero che lo
avrebbe intrappolato tra i rami. Jack fece un
patto col diavolo: se non lo avesse più indotto
a tentazioni lo avrebbe fatto scendere. Alla
sua morte gli venne impedito di entrare in paradiso per la cattiva condotta avuta in
vita e gli venne negato pure l’ingresso all’inferno perché aveva ingannato il diavolo.
Allora Satana gli porse un piccolo tozzo d’inferno, per far durare più a lungo la
fiamma: Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la porse all’interno. successivamente
scoprì che le zucche erano più grosse e più facili da scavare dei cavoli rapa. Ecco
perché tutt’oggi Jack-o-lantern è una zucca intagliata al cui interno è posata una
lanterna.
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CAPITIUM NEWS
(a cura di Pierluigi Fasolo, classe III A)
Nel 1896 il fisico francese Antoine-Henri Becquerel, osservò che l’uranio emetteva delle
radiazioni capaci di impressionare una lastra fotografica, benché protetta da uno
schermo opaco ai raggi luminosi. Le ricerche iniziate da Bequerel vennero riprese dagli
scienziati Marie et Pierre Curie, i quali nel 1898 scoprirono che la proprietà di emettere
radiazioni penetranti era una proprietà dell’atomo e non dipendeva dallo stato chimico o
fisico dell’elemento, diedero pertanto al fenomeno il nome di radioattività. Nei primi
tempi si è creduto che la radioattività servisse solo a produrre energia, ma qualche
tempo dopo il fisico tedesco Albert Einstein scoprì che la radioattività aveva anche la
capacità di diventare una delle bombe più potenti esistenti al mondo. La prima esplosione
di una bomba nucleare, come ormai è risaputo, si ebbe il 6 agosto 1945 e riguardò la
città giapponese di Hiroshima.
Anche quest’anno si è avuto un test nucleare ed è stato realizzato dalla Corea del Nord
il 9 ottobre scorso. A conferma della notizia c’è stata una scossa di magnitudo 3,58
Richter registrata proprio in Corea del Nord dai servizi d’intelligence sudcoreani. Analoga
conferma è giunta anche da un centro sismologico in Australia. Anche l’Istituto nazionale
di geofisica americano ha “localizzato un’attività sismica” di magnitudo 4,2 della scala
Richter a circa 385 chilometri da Pyongyang, sotto il livello del mare. Secondo il
Ministro della difesa russo Sergei Ivanov, la bomba fatta esplodere dai nordcoreani è di
potenza compresa tra 5 e 15 kilotoni. Per fare un confronto la
bomba che ha distrutto Hiroshima aveva una potenza di circa 12,5
kilotoni. Anche l’Organizzazione per l’applicazione del trattato per il
bando completo della sperimentazione nucleare (CTBTO) ha
confermato di aver registrato un evento di magnitudo 4,0 scala
Richter in Corea del Nord.
La Korean Central News Agency, agenzia ufficiale del governo di
Pyongyang, ha annunciato che il test è stato completato con
successo e che non è stata registrata
alcuna perdita di radioattività: ”Il test
nucleare è un evento storico che porta
felicità ai nostri militari ed al nostro popolo – ha dichiarato
la KCNA – esso contribuirà al mantenimento della pace e
della stabilità nella penisola coreana e nella regione
circostante”. Il test è stato effettuato a Hawaderi, vicino
alla città costiera di Kilju. L’Agenzia per la sicurezza
nucleare giapponese ha confermato la totale assenza di
contaminazione radioattiva anche nell’arcipelago.
Il regime di Pyongyang aveva già messo in subbuglio l’intera
area asiatica lo scorso luglio con un improvviso esperimento missilistico, che aveva visto il
lancio di 6 ordigni a media gittata e uno intercontinentale.
È il caso di chiedersi dunque: può mai portare veramente felicità qualcosa che ha insito
nella sua natura il totale annientamento di qualsiasi forma vitale?
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(a cura di Giacomo Stanzù, classe III C S. Media)
La camera blocca l’iter per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina
eliminandolo dalla lista delle priorità. Con 272 voti favorevoli e 234 contrari, l’aula di
Montecitorio ha infatti approvato la mozione del centrosinistra giudicando “non
prioritaria” la costruzione del ponte e impegna il governo a realizzare interventi per il
miglioramento della viabilità nel Mezzogiorno.
Tra essi il completamento della Salerno - Reggio Calabria e il risanamento della rete
autostradale siciliana.
Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici
giudica la decisione molto positiva. Viene demandato al Parlamento di dover indicare la
tempistica e le priorità per avviare questa realizzazione del sistema infrastrutturale
del sud del nostro paese, in particolare Sicilia, Calabria, a cominciare dalla rete
ferroviaria, fino alla Salerno – Reggio Calabria.
Il presidente della regione Siciliana Salvatore Cuffaro non si scoraggia ma accetta la
notizia e si rivolge agli investitori privati sui mercati internazionali.
Dall’opposizione, il presidente dei senatori di Forza Italia R. Schifani, riferisce che
Prodi e il centro sinistra vogliono una Sicilia legata al passato, lontana dal resto
d’Italia, lontana dall’Europa. Lo stesso Schifani afferma che il governo Prodi è contro
la Sicilia e vuole colpire la nostra regione, dove la maggioranza della popolazione ha
scelto la CDL. La mozione approvata dall’unione vuole bloccare la costruzione del ponte
sullo stretto, facendo tornare la nostra isola indietro nel tempo. Una strategia che sa
di vecchio e che avevamo dimenticato grazie alle modernizzazioni del governo
Berlusconi.
L’associazione Legambiente parla della vittoria della ragione. Essa riuscì a soddisfare
anche il Codacons che chiede di concentrare le attenzioni e gli investimenti non solo
sulla rete autostradale, ma anche su quella ferroviaria. Lo stesso Carlo Rienzi spiega
che nel nostro paese le infrastrutture sono pericolose e obsolete nel sud Italia e a
dimostrarlo sono i continui incidenti che disagiano gli utenti e caratterizzano il
trasporto ferroviario italiano.
CAPITIUM NEWS
(a cura di Claudio Lentini, classe I A)
E’ stato inventato il motore ad olio di semi: non inquina, costa poco e lascia solo un leggero odore
di patatine fritte (sicuramente migliore di quello del petrolio).
Il biodiesel è un combustibile rivoluzionario, perché non contiene zolfo e libera la stessa quantità
d’anidride carbonica assorbita dalle piante per la fotosintesi e quindi per produrre i semi da cui si
estrae l’olio.
Il biodiesel è carburante per le macchine, come il gasolio, e combustibile per il riscaldamento,
come il metano, è derivato dalle piante, semi di colza e di girasole; queste sono piante oleose
usate soprattutto come condimento. Come si ottiene l’olio di semi o biodisel? Si ottiene dalla
spremitura dei semi di colza o girasole che, uniti ad alcol etilico creano una reazione chimica.
L’olio di colza è il più utilizzato per il biodiesel poiché come condimento ha una qualità inferiore
dell’olio di soia o di girasole ed è prodotto in grosse quantità. Soprattutto in Cina, India e
Pakistan, ma anche l’Italia ha una grossa produzione d’olio di colza, oltre che di soia e di
girasole.
In realtà quest’olio è stato sempre usato come carburante, infatti,
quando Diesel inventò il suo motore, mise nel serbatoio olio di
semi; e, durante la seconda guerra mondiale, fu utilizzato per le
navi perché mancava il petrolio.
L’utilizzo di quest’olio è molto importante per l’ambiente perché:
non crea zolfo che è responsabile delle piogge acide, né anidride
carbonica, che crea l’effetto serra;
è biodegradabile, cioè è un prodotto naturale che ha un ciclo ed è
anche rinnovabile come tutto ciò che la natura crea;
è molto economico, costa circa la metà del gasolio con una potenza
quasi maggiore e, per farne carburante, si può addirittura usare
l’olio vegetale usato, che così non finirebbe nell’ambiente;
la produzione di quest’olio è molto ecologica e può essere usato puro
o mischiato a gasolio, sia per il riscaldamento che per le macchine,
di qualsiasi genere, con motore a diesel;
la prestazione è la stessa del gasolio, anzi giova al motore perché non incrosta.
Un’altra cosa interessante è la possibilità di trasformare le zone povere del mondo (anche alcune
zone della Sicilia) che sono abbandonate dall’agricoltura e creare piantagioni di colza o di girasole,
dando anche alle popolazioni una possibilità di
guadagnare.
Ancora non si utilizza, forse perché i governi
hanno applicato a quest’olio le tasse sui
carburanti speciali e così il prezzo è diventato
lo stesso di quello del gasolio.
Ad Alessandria stanno provando ad utilizzarlo
sui mezzi pubblici. La Provincia di Alessandria
ha un progetto per utilizzare l’olio di semi su
almeno 100 autobus nel prossimo anno fino ad
arrivare a circa un terzo del trasporto pubblico.
Se tutti i Comuni la pensassero così
cominceremmo a risolvere il problema del
traffico e dell’inquinamento nelle grandi città, infatti, l’olio di semi è una fonte di ENERGIA
PULITA E RINNOVABILE
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CAPITIUM NEWS
FUSIONE NUCLEARE: TEST SULLE MONTAGNE
PARIGI, Francia -- Produrre energia nucleare pulita
come quella del sole. E' l'ambizioso progetto in
fase di avvio sulle montagne della Provenza, nel
sud della Francia, a poca distanza da quel Monte
Ventoso che ha dato i primordi alla storia
alpinismo.
Il progetto si chiama Iter. E sta per reattore sperimentale termonucleare
internazionale. Si prefigge di ottenere energia dalla fusione atomica e non
più dalla fissione come avviene oggi nelle normali centrali nucleari. I
ministri dell'Unione Europea, degli Stati Uniti, e di Russia, Cina, India,
Giappone e Corea del sud hanno firmato, il 21 novembre scorso, all'Eliseo
un accordo per la costruzione del primo grande reattore a fusione nucleare. Si tratta di un accordo
senza precedenti che, nelle parole del direttore del progetto Kaname Ikeda "potrà contribuire a
creare una nuova fonte di energia per l'umanità". L'impianto verrà costruito sulle montagne di
Cadarache, nel sud della Francia. Negli stessi luoghi in cui Petrarca
compose "l'ascesa al Monte Ventoso" nel lontano 1336, considerata
l'alba dell'alpinismo. Ora, potremmo essere di fronte a una nuova alba,
per l'intera umanità. Quella di un'energia naturale e infinita come il sole
che illumina queste vette.
Il reattore nucleare a fusione che verrà
costruito lassù è basato su una configurazione detta "tokamak", "nel
quale intensi campi magnetici confinano un plasma di forma toroidale
che dovrà produrre più
energia di fusione di quella
consumata", spiegano gli
esperti. Il reattore avrà le
dimensioni di una normale centrale elettrica, dovrebbe
diventare operativo nel 2016 dopodichè spetterà alla
Comunità scientifica verificare come potrà essere
sfruttato commercialmente, produrrà circa 500
megawatt di potenza per circa un'ora utilizzando pochi
grammi di Deuterio e Trizio derivato dal litio. Deuterio
e litio sono elementi abbondantissimi sulla Terra,
disciolti nelle acque degli oceani o nelle rocce. La
radioattività prodotta all'interno della centrale avrà un
decadimento di circa 100 anni: molto minore delle
attuali centrali nucleari a fissione. Inoltre il prodotto della fusione è l'elio, un gas nobile inerte. La
fusione nucleare è di per sè sicura. L'eventuale perdita di controllo del processo porterebbe infatti
all'immediato spegnimento della reazione. I costi di tanto ben di Dio? Intorno ai 5 miliardi di euro
in 10 anni. Tra gli enti di ricerca italiani coinvolti nel progetto ci sono l'Enea, l'Istituto nazionale di
fisica nucleare (Infn) e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Grazie alla loro competenza,
svilupperanno tecnologie necessarie all'operatività di Iter, nel campo del plasma e della fusione
nucleare controllata.
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CAPITIUM NEWS
Uomini illustri di scienze, lettere, belle arti, di santità
e virtuosi di Capizzi
(A cura di Sarra Minichello Francesco)
-Padre Illuminato Xharra (Sarra) predicatore. Padre Illuminato nacque a Capizzi nel 1683 e morì
a Gibilmanna nel 1760. Ex provinciale della provincia di Messina era un uomo di grande virtù, fu
visto elevarsi in estasi. I posteri dopo la sua morte curarono di perpetuarne il nome ritraendone
l’effigie in una tela con questa iscrizione:”Il Rev.Padre Illuminato da Capizzi ex provinciale, uomo
veramente pio e pieno di carità, quanto per i suoi talenti e disciplina. Fu elevato nell’ordine dei
cappuccini come capo supremo della provincia di Messina. Ma per amore della contemplazione,
della vita solitaria, senza ancora aver finito il triennio come provinciale abdicò
con molta fermezza, perciò ritornò al convento di Gibilmanna dove dedito al culto
della Beatissima Vergine, si distinse nella misericordia verso i poveri e i fratelli
malati che era solito confortare con dolcissime parole se non ci riusciva con la
preghiera. Infine ricco di meriti morì all’età di 77 anni da Santo,dopo aver vissuto
ben 51anni nella religione”. Visse nel Santuario del convento di Gibilmanna 42
anni da come viene dimostrato nelle sue scritture.
Dottissimo in filosofia e teologia nel 1720 essendo guardiano del convento di Gibilmanna,
incominciò a ingrandirlo e nel 1724 furono terminati i lavori per la costruzione del nuovo
refettorio.
-Dottore Abate Maccagnone Antonino; morto nel 1597. Lodato come uomo illustre dal Pirri e
dall’Amico.
-Dottore Abate Giacomo Braccetti; canonico del Duomo di Messina. Segretario dell’arcivescovo e
nel 1617 eletto vicario generale.
-Dottore Abate Filippo Gullo; vissuto nella prima metà del 1600, peritissimo nelle scienze
astronomiche ed ecclesiastiche.
-Abate Giuseppe Ganguzza; dottore in teologia, morto nel 1663. Lodato per la sua vasta
conoscenza dal Mongitore, dall’Amico e da altri storici.
-Abate Bruno Marcantonio; morto nel 1662, insigne dottore in teologia e in legge.
-Padre Antonino Saccone; gesuita nato a Capizzi. Pubblicò nel 1746 a Palermo un volume dal
titolo”Arte da dare e fare gli esercizi del patriarca S. Inizio di Lodola”.
-Sacerdote Antonino Sarra; professore di filosofia nel 1700. Lasciò un manoscritto su questa
scienza.
-Dottore Domenico Saccone; scrisse un’opera di medicina teorica-pratica nel 1700.
-Sac. Giovanni Saccone; dottore di Salamanca (Spagna) in teologia e fisica. Compose delle opere
in latino intorno il 1760.
-Barone Dott. Luigi Saccone; morto nel 1818. Scrisse 5 volumi di
medicina.
-Sacerdote Pietro del Campo; famoso architetto. Discepolo
dell’abate Saba Gullo, disegnò a Capizzi la facciata della Chiesa
Madre, il portico nella piazza Umberto I; morì nel 1813.
-Sacerdote Giuseppe Cacciato; conoscitore della Bibbia e del latino,
morì nel 1842.
-Architetto Giacomo Ferrauto; per ben 40 anni fu professore di
lettere umane. Morì nel 1849.
-Canonici Giacomo Palazzolo e Giuseppe del Campo; dotti
predicatori del 1800.
-Dottore Giuseppe Mancuso; pubblicò “Riflessioni critiche alla
memoria sul primato della madrina chiesa in Capizzi nel 1851”.
-Filadelfio Russo; diligente cultore di latino, francese, tedesco e inglese. Pubblicò a Palermo nel
1889 il “Viaggiatore intelligente”.
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CAPITIUM NEWS
-Dottore Matteo Ferrauto; eccellente medico, scrisse sulla medicina. Morì nel 1859.
-Girolamo Larcan; pubblicò diverse poesie in diversi anni. Si ricorda “poesie”stampato a Palermo
nel 1859 nella tipografia del commercio.
-Notaio Erasmo Ferrauto; poesie siciliane e italiane. Morì nel 1859.
-Giuseppe Ruggiero Larcan; scrisse un’opera chiamata “Il purgatorio” nel 1865 e molte altre
opere inedite.
-Natale Gullo; morto nel 1873 scrisse “La vita militare”,”La rivoluzione del 1849”,”Sulle
alpi”,”Traduzione in versi italiani dei profeti Nahum e Geremia”.
-Can. Giuseppe Laganga; esperto nelle scienze naturali. Fu parroco di Resuttana. Scrisse “Il
diario storico biografico universale”.
-Giuseppe Bruno; valente chimico e fotografo. Fu membro della commissione delle belle arti di
Taormina. Morì nel 1904.
-Prof. Antonino Larcan; direttore del ginnasio di Ragusa. Pubblicò vari opuscoli sulle scuole.
-Avvocato cavaliere Niccolò Russo Mancusio; fu consigliere provinciale e segretario del consiglio
provinciale. Ha pubblicato a Roma e a Messina parecchie memorie legali.
-Dottore Antonino Zaffiro; tenente medico, aiutante maggiore in seconda all’ospedale militare di
Venezia. Scrisse “Toxidermie” nel 1900.
-Basilio Bontempo; corrispondente di parecchi giornali dell’isola e del continente. Insegnante,
prese moglie in Capizzi. Compose 8 opuscoli in Capizzi, mentre era in vacanza.
-Niccolò Salvo; pittore di adorni, paesaggi e figure.
-Santoro Gullo; pittore del 1700.
-Vincenzo Mustazz; poeta contadino seicentesco scrisse la settimana
santa del comune di Palagonia.
-Prof. Antonino Francesco Larcan; nacque a Capizzi nel 1860.
Conseguì la laurea in lettere a Messina nel 1889. Insegnò a Patti,
Giarre, Messina e Ragusa e fu socio della società per la patria e di altri
importanti sodalizi. Lo spense la meningite a Capizzi il 24 agosto 1906.
Dedicò tutta la sua vita alla cultura, famiglia e scuola.
-La famiglia Culò. Giovanni Culò, il figlio Leonardo e il nipote
Giacomino; valenti scalpellini, erano chiamati a lavorare nei paesi
limitrofi e nelle grandi città siciliane. Delle loro opere a Capizzi si può
vedere:il pavimento di marmo bianco e rosso venato nel Santuario di
San Giacomo Apostolo Maggiore, quello della chiesa Madre, nella facciata del collegio di Maria,
che gli costarono tanto sacrifici e i bei portali dei palazzi del centro storico di Capizzi (palazzo
Russo in Piazza Russo e il palazzo Mancusjo in via Vespri).
-I fratelli Antonino e Giacomo Mascali Calandra; capi muratori del nuovo acquedotto cittadino.
-Antonino Mascali Scicchitano; scalpellino famoso ed intelligente fu autore della Statua di San
Giacomo nella facciata del Santuario omonimo.
-Paolo Scicchitano Iraci e Pasquale Casabona Liuzzo: bravi falegnami e scultori del legno.
-Salvatore Pagliaro Bordone; scrittore, storico. Nato il 18 aprile 1843
scrisse varie opere edite e inedite tra cui: ”Sull’Aurea citta di Capizzi”,
”Pretura di Capizzi”, ”Brevi notizie storiche e geografiche di Capizzi”,
”Mistretta antica e moderna” e altre ancora.
-Antonino Mancuso Fuoco; famoso pittore naif. Nato nel 1921, i suoi
quadri si possono ammirare in tutto il mondo, da Stoccarda a Parigi, da
New York a Capizzi. Muore l’1 luglio 1996.
-Ignazio Russo; sposato con donna Marianna Larcan, fu chiamato “Il
padre dei poveri”. Fece scolpire a Roma la bella e imponente statua della
Madonna delle Grazie. Muore il 10 agosto 1838.
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CAPITIUM NEWS
-Baronessa Caterina Russo nata Principato; Donna religiosa, fondò il Collegio di Maria con
annesso ospedale. Finanziò il completamento per la realizzazione di
una pregevole campana per il Santuario di San Giacomo, e la stessa
donna, per dare un suono più armonioso, fece fondere nella colata i
suoi numerosi gioielli, che fusero insieme al bronzo. Donò per voto
alla Madonna della Concezione che si osserva nel Santuario di San
Giacomo, un attrezzo con due anelli di brillanti e rubini e una corona
del rosario d’oro con misteri d’ambra (atto 17/06/1806). I suoi possedimenti terrieri arrivavano
fino a Siracusa, fu chiamata “La signora dell’oro”. Morì nel 1808.
-Abate Don Saverio Xharra; fece costruire nel 1775 la chiesa suburbana della Madonna
Addolorata.
-Virgulzio Cardella; Fu il primo beneficiale eletto dal cavaliere aragonese Sancio d’Eredia. Fondò
il monastero benedettino di Suore di Maria Santissima Annunziata.
-Dottor Giacomo Cav. Calandra; figlio di un ricco massaro, ottenne la laurea di medico chirurgo
con lode dei suoi professori. Eletto due volte sindaco di Capizzi e poi assessore, caldeggiò la
costruzione dell’acquedotto civico. Sposo una figlia dei baroni Russo di Capizzi e Mistretta, donna
Maria Antonietta Russo, e nel 1895 fu nominato cavaliere della corona
d’Italia. Morì a Palermo il 3 dicembre 1903, all’età di 51 anni, lasciando la
moglie, i quattro figli e il vecchio genitore.
-Berna Stefano; pittore. Lo scrittore Larcan dice che sia stato uno scolaro
di Polidoro da Caravaggio ed addita in Capizzi molte opere.
-Berna Giacomo; pittore, di cui il Russo rinvenne atti notarili nel 1661 e
nel 1669.
-Berna Benedetto; figlio di Giacomo. Verso il 1680 e nei primordi del 1700
dipinse due quadri che si osservano nelle due chiese parrocchiali.
-Barone Nicola Russo; Nato nel 1800 e morto il 7 maggio 1884
giureconsulto eminente, difese il comune vittoriosamente e gli istituti civili
ed ecclesiastici del paese contro la pretura e le rapacità del fisco e del
fedaulesimo.
-Dottore Antonino Zaffiro; tenente medico, aiutante maggiore in seconda all’ospedale militare di
Venezia. Scrisse “Toxidermie” nel 1900.
Storico e scrittore insigne pubblicò la “Monografia della città di Capizzi”,”Le memorie storiche
sulle chiese e luoghi pii”, un opera “sull’elemosina” e molti altri manoscritti e opere inedite. Fu
consigliere provinciale, sindaco, giudice supplente. Eletto deputato al parlamento siciliano, dovette
rinunciare per salute malferma. Aiutò i poveri e i bisognosi che come il padre meritò il titolo
di”Padre dei poveri e della patria”.
-Cavaliere gerosolimitano Fra Pietro Matteo Mancuso, morto nel 1633 e per suo testamento
(prima di morire) dispose 50 onze annuali da doversi pagare alle università di Capizzi al
guardiano procuratore del Convento Santa Maria di Gesù. Impose che quel denaro si dovesse
usare per abbellire la chiesa di San Francesco (annessa al convento citato), per pagare la
sepoltura nel cappellone dei suoi consanguinei, e passarle a povere o orfane che erano pronte a
nozze.
-Famiglia Gullo; Sei fratelli della famiglia si distinsero per la laurea a quei tempi molto difficile a
prenderla. Diventarono conosciuti per i saggi di letteratura. Il settimo fratello Don Filippo Gullo,
laureato a Salamanca (città spagnola della provincia omonima sede delle più antiche università
d’Europa), fu un perito di astronomia.
-Don Michele Garces de Diaz; si distinse per la poesia toscana. Si trovano diverse opere
drammatiche tra cui un’opera di Santa Oliva e altri manoscritti che attestano che fu un ottimo
poeta.
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CAPITIUM NEWS
Marco Volumnio; poeta lirico romano morto a Capizzi a 37 anni e 7 mesi. Cajo Ancito Micone gli
costruì il sepolcro che fu ritrovato a Capizzi nella contrada del Fiume Giano (antico dio romano
creatore del mondo inventore delle navi e della moneta) nel 1687.
-Sacerdote Girolamo Lentini; nel 1603 istituì in legato per le sue consanguinee e fanciulle povere
di Capizzi, una rendita di 2 mulini in contrada Albano e Pulchera e altri terreni con il divieto di
censirli.
-Giacomino Calandra (figlio del cav. Giacomo Calandra); medico di bordo, quando si trovava
nella sua Capizzi, era il medico di tutti specialmente dei poveri. Si tramanda che, quando qualcuno
stava male e veniva chiamato a domicilio, lui non solo non accettava mai denaro, ma piuttosto
metteva dei soldi propri sotto il cuscino per permettere all’ammalato di potersi comprare le
medicine a quei tempi tutte a pagamento.
-Suor Donna Arcangela Cacciato; Suora del monastero benedettino morta nel 1905. Quando il
monastero venne chiuso, le suore furono affidate alle famiglie di origine. A lei si debbono tutti i
dolci tradizionali di mandorla (un tempo fatte solo dentro il monastero), mandorle zuccherate,
biscotti, briosce, e persino le caramelle. Hanno ereditato veri e propri tesori culinari tradizionali
tipici del paese. Era anche una brava ricamatrice, tramandando cosi le tradizioni alle nipoti, e poi
a tutti quelli di Capizzi.
-Dott. Nicolò Mingari; ammogliato con Donna Larcan. Medico di tutti, persona vicino al popolo,
aiutava gli ultimi e gli umili, donando sempre buone parole. Fu presidente della deputazione del
collegio di Maria di Capizzi dal 24 Luglio 1939.
-Russo Giacomo; terziario francescano. Suocero del Cav. Calandra Giacomo, aveva avuto
relazioni con San Giovanni Bosco, il quale conservava con grande venerazione un biglietto
autografo di ringraziamento per la beneficenza. Aveva donato alla Chiesa Madre un magnifico
organo restaurato. Aveva sposato la baronessa Maria Rosa Larcan.
-Cavaliere Giuseppe Calandra; fratello di Giacomino, figlio di Giacomo
Calandra. Rimasto orfano appena conseguita la licenza classica, presso
Palermo, dovette abbandonare gli studi ed assumere le
responsabilità del capo famiglia. Sposò Donna Francesca
Schillaci di Troina, che fu la donna che ebbe la più ricca
dote del paese. Ottenne il grado di tenente di fanteria ed
ebbe al merito di guerra due croci. Venne coronato
cavaliere della corona d’Italia. Muore qualche anno dopo la seconda guerra
mondiale. Ebbe 3 figli: Maria nel 1908,Giacomo nel 1909 e Frate Vittorio nel
1916.
-Frate Vittorio Maria Antonio Francesco Calandra; Figlio del Cav. Giuseppe Calandra. Nasce il
22 febbraio 1916, chierico cappuccino. Si distinse per le qualità di bontà, carità e umiltà. Stimato
da tutti muore in fama di santità a Troina il 25 Dicembre, giorno di Natale del 1938 a soli 22 anni
di età. Fissando l’immagine di Gesù Cristo che sale al calvario portando la sua croce. Mentre
esalava l’ultimo respiro la sua casa tremava fortemente.
-Nicolò Calandra; approdato nel dopoguerra a Torino spinto dalla passione per la moda, divenne
sarto di alta moda. Famoso in tutto il mondo da Roma a Tokyo, da Francoforte a New York. Il suo
fiore all’occhiello era di essere stato sarto del Papa Giovanni Paolo II. Muore nel 1998.
-Rita Maddalena Mancuso Fuoco; nata a Capizzi nel 1915. Famosa nel mondo per alcuni quadri
di notevole pregio artistico. Muore nel 1995.
-Suor Donna Benedetta Gullo; figlia di Benedetto Gullo, una delle famiglie più aristocratiche di
Capizzi, Diventa suora del monastero Maria Santissima Annunziata. Muore in fama di santità e
virtù il 15 ottobre 1799.
-Suor Donna Caterina Russo; figlia di D. Francesco Russo e Donna Larcan nasce il 6 Settembre
1739. Suora del monastero benedettino si distinse per l’amore verso il prossimo, la bontà, la carità
e umiltà. Muore l’8 marzo 1826.
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CAPITIUM NEWS
- Frate Illuminato da Capizzi; sacerdote, predicatore cappuccino. Teologo di tutta la provincia di
Messina, uomo celebre per dottrina e facondia. Ascese tutti i gradi con dignità e
soddisfazione,coprendo anche la carica di commissario e visitatore generale nei regni di Castiglia
in Spagna. Abbiamo di Lui un’orazione dell’Immacolata Concezione, tenuta a Roma nel 1618, alla
presenza del Sommo pontefice Paolo V, con tutti i cardinali e i prelati. Morì nel 1665. Scrisse altri
vari libri.
- Frate Benedetto Mazzara da Capizzi (anno 1670). Riformato, agiografo, compose un
leggendario, ossia” Vite de Santi, Beati e Venerabili dei tre ordini francescani”, con molto studio
che gli costò tanta fatica. Opera stimata e pregevole.
- Giunipero da Capizzi??, frate laico dei minori osservanti. Mandato dal padre superiore a
Gerusalemme,come infermiere. Accadde un giorno che un cristiano di nazione giacobita ossia della
Siria, rinnegò la fede cattolica per abbracciare quella islamica. Poco dopo però pentitosi, dello
sbaglio,reduce alla vera fede cristiana, venne condannato a morte dai turchi. Questo avvenimento
accese nel cuore del frate la brama del martirio, che si porta per lungo tempo dentro fino a quando
un giorno entrato nel tempio di Salomone, essendo proibito l’ingresso a qualunque cristiano,fu
scacciato a forza di pugni e calci. Ma vedendosi deluso nel suo desiderio,vi tornò un altro giorno.
Allora i turchi, sdegnati per il tanto coraggio che dimostrava di aver il frate, prima lo riempirono
d’ingiurie, poi con molte percosse lo presentarono al cadì (magistrato che amministra la giustizia
nei paesi musulmani) dove fu pronunciata la sentenza di morte. Contento per l’accaduto
incominciò ad insultare Maometto, a condannare la sua legge, confessandosi servo indegno di Dio.
Accese i turchi d’ira per le ingiurie pronunciate da fra
Giunipero, che chiesero ad alta voce giustizia. Il cadì allora,
per mostrarsi zelante della sua legge, impugnò la scimitarra e
con un colpo secco tolse la vita al frate, che ottenne, così, come
desiderava di essere martire di Gesù Cristo.
- Frate Giovanni Angelo Xharra;predicatore cappuccinoE’
autore dell’opera analitica su Marco Tullio Cicerone. Muore
nel 1700.
- Donna Francesca Mancusj: nata a Capizzi, sposata a
Caronia, fu la seconda donna in Italia a prendere nel 1913 la
patente di guida automobilistica. La sua macchina con patente
si può ancora osservare nel museo della città di Torino.
- Maestro Nunzio La Farina; compositore, nasce a Capizzi nel
1896. Emigrato in Argentina nel 1926 ottiene il diploma di
professore e compositore di musica a Buenos Aires. Incise
grandi successi sui dischi Columbia e Brunswich: valzer, tango,
ranchera, tarantelle e una marcia intitolata “Madre Patria”.
Muore a Capizzi nell’agosto del 1961 da famoso compositore
in tutto il mondo.
-Barone Nicola Larcan Lanza; pubblicò un manoscritto dal
titolo le “Memorie topografiche della città di Capizzi” . Lasciò
anche un manoscritto su un lavoro sulla musica.
Articolo pubblicato nel “Risorgimento”di lunedì, 19 Gennaio 1953 di Buonos Aires.
LA REDAZIONE DI QUESTO GIORNALINO RINGRAZIA
FRANCESCO SARRA MINICHELLO PER L’IMPEGNATIVO LAVORO DI
REPERIMENTO DI MATERIALE AL FINE DI REALIZZARE QUESTO
IMPORTANTE ARTICOLO.
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CAPITIUM NEWS
( a cura di Mallaci Bocchio Antonino, figlio di un mulinaro)
Il mugnaio
Erano tanti, nei tempi passati, i mulinari a Capizzi, che spendevano tutta la vita immersi nella farina, e cercavano
di campare la famiglia facendo uno dei mestieri più pericolosi e rischiosi di quel tempo: il mulinaro.
Il primo mulino fu quello che pestava i chicchi di frumento nel mortaio. Ciascuno si faceva il pane per conto
proprio: schiacciato il cereale con la polvere ricavata ossia farina,miscelata ad acqua e poi cotta su
apposite”ciappe”arroventate dal fuoco, panificava. Ma la grande quantità necessaria di pane che bisognava
produrre per il fabbisogno collettivo,spinse l’ingegno umano ad inventare il mulino,e da qui nasce il mestiere di
“mulinaru”o mugnaio (chiamalo come vuoi), cioè colui che con la sua macchina riduceva in farina il chicco di
cereale che le massaie trasformavano in pagnotte.
La prima macchina consisteva in due grandi ruote di pietra che si muovevano una sull’altra e giravano in senso
contrario,oppure la macchina di fondo era in stato di blocco e la macina superiore girava. Tra loro,per caduta si
immergeva il grano o qualsiasi altro cereale:con il peso di quelle macine il frumento veniva sbriciolato
minuziosamente e poi la forza centrifuga spingeva verso l’esterno le sue componenti. La polvere ottenuta
(farina)veniva separata dalla caniglia (crusca), mediante crivellatura con un setaccio: la farina bianca veniva
impiegata per gli uomini, la crusca per gli animali.
Per poter fare girare queste pesanti macine accorreva energia ed ecco che ogni paese sfruttò quello che la natura
offriva. Capizzi,infatti,situato in un territorio scosceso ma ricco di torrenti e vari fiumiciattoli, non aveva altro da
scegliere che sfruttare la forza dell’acqua. Nacquero così i mulini ad acqua che adoperavano grandissime ruote a
tazza o a pala che venivano alimentate per caduta dell’acqua da una pala all’altra e una volta avviate non si
fermavano più, se non con la deviazione del flusso situato al di sopra. Tutto incominciava così:il mulino utilizzava
l’energia dell’acqua che era captata all’inizio del sito e,in lieve pendio,era fatta scorrere in un canale a mezza
costa,il cui percosso si concludeva in una” oria”. L’acqua poi veniva incanalata per mezzo di apposite
saracinesche in un torrione di pietra, detto “saitta”, all’altezza di ben 10 metri, di forma prismatica all’esterno,
dove all’interno vi era una condotta forzata, con dei conci di pietra a tenuta d’acqua. L’acqua così dopo un salto
di 10 metri giunge con violenza sulle palette di una turbina idraulica orizzontale,che mediante albero di
trasmissione verticale, fa girare una delle due macine di pietra,che costituisce la parte attiva del mulino. I cereali
da macinare arrivano alle macine attraverso un crogiolo ottenendo così la farina che veniva raccolta in cassoni
di legno.
Particolarmente sviluppata era la produzione di frumento (Robba forti, maiurcuni, atruminia, maiorca,
russieddu), se nel 1606 si contavano sino a 48 mulini funzionanti nel territorio capitino,alimentati la maggior
parte dal fiume Giano in Bidi-Cirasa.
Agli inizi del 1900 ha inizio lo sfruttamento del gas. Capizzi non aveva nessuna traccia di gas naturale e così non
rimaneva altro che sfruttare i boschi:dalla legna si riusciva a produrre carbone,che in seguito bruciato in
apposite grandi caldaie di ghisa o acciaio,si otteneva del vapore che riusciva a far girare le solite macine dei
mulini ad acqua. A parte tutto il sistema di stritolamento del chicco,la pulitura della farina e la trivellazione,il
mugnaio lavorava sempre con il solito stile:ma i macchinari che adoperava erano molto più pericolosi,infatti i
fuochi e gli scoppi erano all’ordine del giorno.
Quando poi a Capizzi fu portata l’energia elettrica nelle
case,anche i mulini passano a funzionare con l’energia
elettrica: le macine di pietra vengono sostituite con cilindri
d’acciaio,il frumento prima lavato, poi ripulito con la
spazzolagrano, viene fatto riposare in degli appositi cassoni
ed ancora un pochino umidi vengono guidati fra due rulli di
acciaio;il ricavato continua il suo percosso verso altri rulli,
sempre a diventare meno grezzo e a far ottenere diversi tipi
di farina:farina 0, farina 00, semola, semolina, farinaccia,
crusca. Ma il mulinaro o mugnaio rimane sempre infarinato
e non dimenticare il detto:”Chi va al mulino si infarina”.
vecchi mulinara di Capizzi nel mulino a codda
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CAPITIUM NEWS
(a cura di Maria Rita Testa Camillo, classe 1^ B)
LI PENI CHI PATIU SAN BASTIANU,
PATIU LI PENI DI CRISTU DIVINU
LI CANI E LI GIUDEI LU SSICUTARU
LU SSICUTARU FINU A LU GIARDINU
NTA NU PEDI DI RANCI LU TTACCARU
CU NA ROSSA CATINA NTA LI PIEDI
TENI LA FIDI FORTI BASTIANO
CHI AVI LA MAGGIURI PARTE DI CIELO.
SANTA LUCIA DI JUORNU TAGGHIAVA
E DI NOTTI CUSIA
PASSAU U SIGNURI E CI DISSI:
CHI FAI LUCIA? SCINNI NA L’UORTU
C’E UN PEDI DI FINUOCCHIU
CHI MANU U CHIANTAI
E CHI PIEDI LU SCARPISAI
CI FICI PASSARI U DULURI DI L’UOCCHI CH’AVIA.
SANTA NICOLA FICI I LASAGNI,
SAN GIUSEPPI U LASAGNATURI,
U CRIU U PURTAU SAN CIUVANNI
E A MAIDDA SAN SARVATURI.
SANT’ANTUNINU QUANNERA MALATU
TUTTI LI SANTI LU IENNU A TRUVARI
CU CI PURTAVA PUMA E RANATI,
CU CI PURTAVA PUMA GENTILI
RISUSCITA, RISUSCITA MALATU
CHI ‘N PARADISU NI IMU A VIDIRI.
SUTTA UN PEDI DI NUCIDDA
C’E’ NA NACA PICCIRIDDA
SI CI NNACA U BAMBINU
SAN GIUSEPPI E SAN IACHINU,
LA CANUZZA FA BAU-BAU
LA CIDDUZZU FA CIU CIU
BEDDU DORMIRI CHI FA DIU.
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CAPITIUM NEWS
(A cura di Fra’ Sebastiano Carmelo Lupica)
Sono passati tre anni, ma ancora il loro ricordo è indelebile nel cuore dei capitini
….. e non solo!
Ci piace ricordarle così, Nicoletta e
Adelina, due piccole-grandi donne, la
cui vita ci resta come un esempio di
semplicità e saggezza.
Nella ordinarietà della vita quotidiana,
pur occupando un “piccolo spazio”,
vivevano al centro di Capizzi, non solo
per l’abitazione, vicina alla chiesa
Madre, ma proprio per il ruolo che
avevano per la gente del paese.
Persone
di
preghiera,
semplici,
autentiche, hanno vissuto pienamente il
loro essere cristiane. Donne dalla fede
schietta,si sono donate interamente
rendendosi prossime a chiunque ne
avesse di bisogno. L’attenzione e la
cura che avevano traspariva anche nel loro paziente lavoro di ricamo. Attive in
parrocchia, dall’animazione della liturgia, alla cura dei bambini del catechismo e
dell’azione cattolica, esprimevano la loro fede anche “fuori dalla sacrestia”:
generose nell’offrire tempo e risorse a chi ricorreva a loro per ogni tipo di aiuto.
Ma il sostegno maggiore era quello dell’ascolto e del consiglio. Chi,pieno di
problemi,si rivolgeva a loro trovava sempre la porta aperta e il cuore disponibile.
Vicine a tutti (….anche ai sacerdoti passati da Capizzi, tra cui non possiamo
dimenticare P. Di Marco), erano volute davvero bene le “signorine”. E non era raro
vederle presenti ai matrimoni e a tutti gli eventi di festa. Partecipi delle
sofferenze e delle gioie dei capitini, erano stimate persone di famiglia, care a
ciascuno.
È per questo che vogliamo ancora ricordarle e ringraziarle per l’esempio che sono
state e per i valori che ci hanno trasmesso. Grazie, di cuore, a loro e al buon Dio
che ce le ha donate.
Grazie a voi che avete permesso di pubblicare un ricordo a me e a voi caro.
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CAPITIUM NEWS
(a cura di Giuseppina Fazio)
Forse pochi sanno che il gruppo delle Majorettes è nato dall’idea della Prof.ssa Pina Iraci che,
nell’Aprile del 1998 chiamò un gruppo di mamme ed espose questo suo progetto. L’idea piacque
a tutte e subito si cominciò a lavorare versando un piccolo contributo mensile ciascuno, per
creare un fondo cassa al fine di affrontare le prime spese. Furono acquistati uno stereo e 4
tamburi. Inizialmente le ragazze iscritte risultavano complessivamente n° 36 di età compresa
fra i 5 e i 10 anni, oltre ad altre 5 ragazze più grandi (Maria Carmela, Letizia, Giacoma,
Rosanna ed Elisa) che avrebbero suonato i 4 tamburi, mentre una sarebbe stata designata
come capo-gruppo. Fu coinvolta la carissima insegnante (oggi in pensione) Maestra Lina Intili,
che con tanta dedizione, buona volontà e con tanta passione cominciò ad insegnare alle
ragazzine i primi movimenti, nella palestra della scuola elementare, messa a disposizione dal
nostro Preside, Prof. Mimmo Bonanno Conti. Intanto, le mamme, riunite in palestra, e
comprati un bel po’ di rafia di colore azzurro e bianco ed un po’ di nastro bi-adesivo,
realizzarono,
rigorosamente
a
mano, i primi pon-pon (che ancora
oggi si utilizzano durante le prove).
Poi, con tanto entusiasmo, cucirono
i vestitini, di colore azzurro, le
gonnelline a pieghe, i gilet con i
bottoni dorati e le camice bianche;
tutto era pronto. E così, dopo
un’estate di lavoro, una domenica
del mese di ottobre del 1998 ci fu
la prima uscita, e poiché quel
giorno il tempo fu poco clemente
(c’erano vento e pioggia) si chiese
aiuto al Sindaco, il quale mise a
disposizione il Centro Sociale, dove
il gruppo potè esibirsi per la prima volta, fra l’entusiasmo di tutti i partecipanti. Col passare
degli anni, e con l’aiuto dei vari Sindaci e delle Amministrazioni comunali che, annualmente
hanno elargito un contributo economico, via via sono stati acquistati i baschi, poi gli stivali, i
pon-pon, le bacchette ed infine i cappelli con le piume. Da allora il gruppo, aggregato alla
Banda Musicale che quest’anno ha festeggiato i 30 anni, è parte integrante dell’Associazione
Circolo musicale S. Giacomo.
Le uscite del Gruppo majorettes si svolgono durante le nostre Feste principali: S. Giacomo, S.
Antonio. S. Bartolomeo, durante qualche ricorrenza civile o durante le manifestazioni
dell’Agosto capitino. Insieme alla Banda il gruppo delle Majorettes ha partecipato, ogni anno,
ai vari raduni bandistici, in Sicilia: Tusa, Pettineo, Gangi, Nicosia, Cerami e, ultimamente
Maletto, per la sagra delle fragole. Con l’Istituto Comprensivo il gruppo ha partecipato a vari
progetti: “Ragazzi in gamba” e “Sport a scuola”, nei comuni di Messina, Castel di Lucio e S.
Stefano, ed inoltre, alle manifestazioni organizzate da Telethon, a S.Agata di M.llo nel
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CAPITIUM NEWS
2004 ed a Messina nel 2005.
Col passare del tempo qualche ragazza si è ritirata dal gruppo e così nel 2004 ci sono state le
nuove iscrizioni di 19 ragazzine dall’età compresa fra i 4 ed i 12 anni, ed intanto anche la
Maestra Lina, per motivi personali, lasciava il Gruppo.
Nel 2005 se ne andava anche la Capomajorettes Elisa Principato. Attualmente
il gruppo è formato da n. 37 ragazze, di
cui 18 del gruppo dei grandi e 19 del
gruppo dei piccoli di un’età compresa fra i
5 ed i 17 anni, con 2 ragazze, Marilena
Steccato e Rosita Fazio che fungono da
capi-gruppo, ed alcune mamme, Giuseppina
Fazio
e
Giuseppina
Ferraro,
che
coordinano il gruppo, coadiuvate da altre
mamme volontarie. Le ragazze sono:
Antonella Buttaccio, Ilenia Cavallaro,
Adele Di Giorgio, Eloisa Fascetto, Sara
Fascetto, Antonella Fatati, Rosita Fazio,
Maria Lucia Giaimi ,Roberta Giaimi, Beatrice Lentini, Benedetta Mazzara, Sabrina Milia,
Annalisa
Pappalardo,
Domenica
Pirrone,
Marianna Principato, Piera Principato, Marilena
Steccato, Giusj Tacito, Marianna Allegra,
Erica Fascetto, Chiara Fascetto, Caterina
Fazio, Rosj Fazio, Federica e Lorenza
Giangrasso, Lorena Lentini, Jessica Mancuso,
Serena Mazzara, Michela e Sara Pittala’, Alice
Principato e Caterina Principato, Giusj
Rotondo, Marica Russo, Marica Scauzzo, M.
Rita Testa Camillo e Federica Fascetto.
Un saluto e un augurio a Maria Sarra e M.
Giacoma Buttaccio che sono andate via da
poco.
Il gruppo, nato quasi per gioco, oggi è al suo ottavo anno di vita. L’ultima uscita di quest’anno è
stata in occasione dell’inizio del Campionato di calcio locale, con l’inaugurazione dei nuovi
spogliatoi facenti parte del campo sportivo di
Capizzi, con la partita “Capizzi – Pettineo”, il
giorno 5 Novembre scorso.
Ci auguriamo che il gruppo resista ancora per molti
anni, visto che rappresenta importanti momenti
ricreativi e, contemporaneamente, educativi per le
nostre giovani capitine.
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CAPITIUM NEWS
Comune di Capizzi
Provincia di Messina
Il Comune di Capizzi, in collaborazione con Enel Distribuzione Sicilia, ha predisposto, presso
l’ufficio autentiche, una postazione informatica che permetterà alla cittadinanza di svolgere tutte le
operazioni commerciali relative alla fornitura di energia elettrica fino a 30 kW.
Si comunica inoltre alla Cittadinanza che il giorno 24 novembre 2006, alle ore 11.00, si è svolta
presso la sala consiliare l'inaugurazione del servizio :
DOVE SI POSSONO ESEGUIRE LE SEGUENTI OPERAZIONI:
‰
PIUWATT (Modifica potenza impegnata per lo stesso cliente)
‰
SUBENTRI/VOLTURE
‰
CESSAZIONI
‰
VISUALIZZAZIONE SITUAZIONE FATTURE E STORICO
CONSUMI
‰
ACQUISIZIONE LETTURE
‰
SERVIZIO CONTOWATT
‰
SERVIZIO CARTAWATT
‰
MODIFICA INDIRIZZO DI RECAPITO FATTURE
‰
INSERIMENTO CODICE FISCALE
‰
DIMOSTRATI PAGAMENTI
‰
RICHIESTA PREVENTIVO PER SPOSTAMENTO GRUPPO DI MISURA
‰
RICHIESTA VERIFICA MISURATORE
‰
SIMULAZIONE MIGLIOR CONTRATTO
‰
RICHIESTA NUOVO ALLACCIAMENTO (NOVITA’)
‰
MODIFICA SITUAZIONE ANAGRAFICA (PASSAGGIO DA NON RESIDENTE A RESIDENTE)
‰
RICHIESTA NUOVE OPZIONI TARIFFARIE
IL SERVIZIO VIENE SVOLTO DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE ORE 09:30
ALLE ORE 13:00 E MARTEDI E GIOVEDI ORE 16:30 ALLE ORE 17:30
ED E’ COMPLETAMENTE GRATUITO.
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R
M
A
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CAPITIUM NEWS
A.S.D. CAPIZZI IN TESTA ALLA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO DI 3^
CATEGORIA
(A cura di Pierluigi FASOLO)
S
P
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R
T
Dopo vari tentativi il campionato di calcio di 3^ categoria dell’Associazione Dilettantistica Capizzi
sembra essere iniziato sotto una buona stella.
Evidentemente il cambio di Dirigenza sotto la presidenza dell’Arch. Leonardo PRINCIPATO ha impresso
dinamismo, entusiasmo e voglia di fare bene.
Dopo l’esordio con la Citta di Pettineo vinta per 4-3, l’undici di Mister CAPUANA è andato a vincere
anche in trasferta a Mirto con un perentorio 2-0. La serie positiva è continuata anche con la vittoria
casalinga ai danni del Longi che è uscito battuto per 3-2, solamente a Cesarò la locale squadra di calcio
è stata sconfitta per 2-1 nonostante abbia espresso grande gioco ed impegno, tuttavia la squadra ha
reagito con entusiasmo ed ha proseguito la marcia battendo per 1-0 il Tusa ed andando a vincere a
Castel di Lucio per 3-1 ed attestandosi in vetta alla classifica con 4 punti di vantaggio sulla seconda.
Capocannoniere della squadra è
il nostro goleador Salvatore
GIAIMI che ha realizzato la
bellezza di 6 reti.
“Credo nell’importanza dello
sport per la crescita socioculturale della nostra piccola
comunità – ha dichiarato il
Presidente – il vedere tante
persone ed in particolare tanti
giovani al campo sportivo a
tifare per la nostra squadra mi
riempie di orgoglio. Da parte
mia - ha proseguito - assicuro
il massimo impegno per portare
la squadra in 2^ categoria ed a
proseguire
incentivando
le
attività sportive calcistiche e
non, nella nostra cittadina.
Dall’anno prossimo cercheremo di mettere a punto una squadra di giovanissimi che possano affrontare
con successo il campionato Juniores ed essere il vivaio della prima squadra.
Mi auguro – ha concluso- che la cittadinanza tutta risponda con entusiasmo e con
contributi vari per supportare la squadra nel cammino agonistico intrapreso.”
Formazione: Cardella S., Testa G., Iraci Maurizio, Laganga S., Sacco T., Fazio A., Allegra C.,
Manerchia B., Vivaldi N., Iraci A., Iraci Michele, Lo Castro T., Pirrone G., Sarra A., Steccato G.,
Giaimi S., Laganga A., Fasolo G., Mingari A., Mancino G., Prestianni R..
Allenatore: Fabio Capuana
Dirigenti : PRINCIPATO TROSSO Leonardo Giuseppe, LAGANGA SENZIO Mario Antonino,
CACCIATO INSILLA Antonino, CALANDRA SEBASTIANELLA Ignazio, FASOLO BENNARDO
Pietro, GIAIMI Giacomo Anselmo, GUARNERA Mario, LARCAN Eugenio, MANCUSO PRIZZITANO
Giuseppe Fernando, MARINO Antonino Maria, PRESTIFILIPPO CIRIMBOLO Antonino, SARRA
FIORE Antonino, STANZU’ Antonino.
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CAPITIUM NEWS
QUEST’ANNO SI SONO SVOLTE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO
D’ISTITUTO E I TRE COMPONENTI R.S.U.
Il 26 e 27 novembre scorso, presso il nostro Istituto, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del
Consiglio d’Istituto in un clima di massima serenità. Ci sembra alquanto doveroso, ed è il minimo che
possiamo fare, dopo che il nostro Dirigente lo ha fatto pubblicamente durante l’assemblea dei genitori
del 3 novembre, ringraziare tutti i membri del Consiglio precedente ed in particolare il Presidente nella
persona della signora Giuseppina Fazio che per sei anni ha collaborato con massima serietà e
disponibilità con la Scuola. Nell’augurare buon lavoro ai neoeletti, vi proponiamo la composizione del
nuovo Consiglio che resterà in carica per i prossimi tre anni:
rappresentanti genitori:
rappresentanti docenti:
rappresentante personale ATA
FERRARO GIUSEPPINA
MANERCHIA M. ROSANNA
MAZZARA BOLOGNA FILIPPO
RUFFINO MARIANNINA
RUSSO LINA
SCHILLACI MARIA ANTONIA
CAMANO MARIA ROSARIA
FASCETTO SIVILLO M. BENEDETTA
FASCETTO SIVILLO GIACOMO
IRACI SARERI GIUSEPPA
QUINTASSENZA MARIA LUISA
RUSSO MARIA
CALANDRA GIUSEPPA
E
Trascorsi i tempi tecnici, il Dirigente ha convocato la seduta di insediamento del nuovo Consiglio,
durante la quale si è proceduto all’elezioni delle varie cariche che sono avvenute in un clima di massima
collaborazione e tutte per acclamazione, Ve le elenchiamo in ordine la composizione del neo-Consiglio
d’Istituto:
SCHILLACI MARIA ANTONIA
RUFFINO MARIANNINA
CAMANO MARIA ROSARIA
FASCETTO SIVILLO GIACOMO
RUSSO LINA
MAZZARA BOLOGNA FILIPPO
CALANDRA GIUSEPPA
FERRARO GIUSEPPINA
(Presidente)
(Vice Presidente)
(Segretaria)
(Giunta esecutiva)
(Giunta esecutiva)
(Giunta esecutiva)
(Giunta esecutiva)
(Consigliere)
S
C
U
O
L
A
MANERCHIA M. ROSANNA
(Consigliere)
FASCETTO SIVILLO M. BENEDETTA (Consigliere)
IRACI SARERI GIUSEPPA
(Consigliere)
QUINTASSENZA MARIA LUISA (Consigliere)
RUSSO MARIA
(Consigliere)
Inoltre il componente di diritto è il nostro Dirigente Scolastico pro-tempore, Mimmo Bonanno.
Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica e con l’attribuzione della dirigenza ai capi d’istituto ciascuna
istituzione scolastica è sede di contrattazione integrativa, per cui in ciascuna di esse operano le R.S.U. demandate
a tutelare i diritti del personale docente e Ata in materia di organizzazione del servizio scolastico, coinvolgendoli
nelle deliberazioni che riguardano l’adeguamento di norme generali ai contesti operativi e configurandosi come
fattore di mediazione tra gli interessi dell’azienda e i diritti dei lavoratori.
Il mandato delle R.S.U. ha la durata complessiva di tre anni, la costituzione di esse avviene mediante elezioni con
voto segreto e con il metodo proporzionale tra liste concorrenti.
Le elezioni si sono svolte nei giorni 4, 5 e 6 Dicembre presso i locali della scuola elementare, si sono presentate
quattro liste e cioè La CISAL-SCUOLA, lo SNALS, la GILDA-UNAMS e la FLC-CGIL. I candidati eletti sono stati:
ALLEGRA FILOSICO CARMELO, TESTA CAMILLO MARIA LUISA E BRUNO MIRELLA.
auguriamo buon lavoro.
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A
A loro
CAPITIUM NEWS
(a cura dell’Ins. Maria Salvo, Scuola Media)
Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo di Capizzi aderendo all’iniziativa del MIUR e del C.S.A. di
Messina, si è mobilitato per Telethon. Gli alunni dei tre ordini di Scuola dislocati nei plessi di via Roma, via
Pertini e via Berlinguer si sono impegnati in questa gara di solidarietà che ogni anno coinvolge l’Italia intera
e che vede sempre primeggiare le scuole siciliane mettendo insieme la cifra di circa 450 Euro.
Le scuole della Regione Siciliana, nello scorso anno, si sono infatti distinte particolarmente in occasione
della raccolta di fondi destinati alla ricerca scientifica attraverso Telethon, in particolar modo, la scuola
messinese è stata la più generosa in assoluto.
L’idea di una raccolta simbolica "Un euro per Telethon” con la conseguente distribuzione di salvadanai in
tutti i locali pubblici del paese, ha inteso coinvolgere tutta la cittadinanza mediante l'opera di
sensibilizzazione attuata dai ragazzi dell'Istituto verso la necessità di sostenere la ricerca scientifica al fine di
contrastare le malattie genetiche, al grido di:
“INSIEME PER TELETHON ... INSIEME PER UN FUTURO MIGLIORE!”
L'Istituto Comprensivo ha aderito inoltre al Progetto TELETHON YOUNG, un’iniziativa didattica sorta nel
2003 con grande successo, promossa dal Comitato Telethon Fondazione ONLUS, sotto l’egida del
Ministero della Pubblica Istruzione, con lo scopo di informare e sensibilizzare i bambini del secondo biennio
delle Scuole Primarie sull’importante missione di Telethon di far avanzare la ricerca scientifica verso la cura
della distrofia muscolare e delle altre malattie genetiche.
Il grande interesse dimostrato dal mondo scolastico e l’immenso valore
sociale attribuito a questa iniziativa hanno indotto il Comitato Telethon
ad estendere il Progetto anche alle scuole secondarie di 1° grado.
I numeri raggiunti in soli 3 anni scolastici testimoniano la validità del
progetto: più di 3.000 scuole aderenti, 8.000 classi coinvolte e oltre
100.000 ragazzi e famiglie sensibilizzate. Inoltre, in 3 anni, le scuole
hanno raccolto oltre 1.700.000 euro in favore della ricerca scientifica
sulle malattie genetiche.
I docenti avvalendosi di un apposito Kit di materiali didattici offerti dal
Progetto Telethon Young avranno l’opportunità di aiutare i ragazzi ad
avvicinarsi alle problematiche legate alle malattie genetiche utilizzando
in maniera chiara e semplice mappa concettuale, giochi ed esercizi
divertenti.
Ma cos’è realmente Telethon?
Telethon, “Television marathon” cioè una “Maratona televisiva”, è una corsa speciale cui ha dato inizio per
la prima volta, nel 1966 negli Stati Uniti, l’attore Jerry Lewis che ha avuto per primo l’idea di usare la TV
per chiedere aiuti per i malati di “distrofia muscolare”, una malattia ereditaria che indebolisce sempre più i
muscoli del corpo di chi si ammala. L’idea della Maratona televisiva è stata ripresa quasi 20 anni dopo in
Francia da AFM, un’associazione di famiglie di malati di distrofia muscolare. In Italia Telethon nasce nel
1990 grazie alla U.I.L.D.M. – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – ed alla caparbietà di Susanna
Agnelli che ne diviene la Presidente.
La missione di Telethon dopo tutti questi anni è sempre una sola: fare avanzare la ricerca verso la cura di
malattie genetiche ancora più rare. Molte ricerche hanno consentito di capire quali fossero le cause di
malattie come le anemie o le distrofie muscolari; altre hanno permesso di trovare cure efficaci come nel caso
della cosiddetta SCID-ADA, una grave malattia ereditaria in cui le persone che ne sono affette sono
praticamente prive di difese immunitarie fin dalla nascita.
Su migliaia di progetti messi in cantiere sono stati raggiunti centinaia di successi ed ogni giorno si fanno
nuove scoperte grazie ai finanziamenti Telethon, ma purtroppo, allo stesso tempo, molte altre persone
rimangono ancora senza una cura, senza una seppur minima speranza di guarigione. Il cammino da compiere
è ancora in salita; i progetti sono tanti così come sono tanti i bisogni a cui si deve rispondere... la solidarietà
risulta essere pertanto un valore fondamentale, un modo per sentirsi vicino agli altri, per questo motivo ogni
piccola nostra iniziativa può andare ad acquistare un significato davvero speciale!
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(a cura degli alunni della classe V A)
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(Relazione della classe II B, coordinata dalla prof. ssa I. Saccà)
I Nebrodi sono una bellezza naturale di cui l’uomo può disporre per il suo
benessere, ciò non significa che l’uomo deve abusare di queste bellezze
sfruttando senza criterio le risorse che la natura offre. I boschi di Capizzi fanno
parte del Parco dei Nebrodi, che ha lo scopo di tutelare questo interessante
patrimonio naturale. Quest’anno nel nostro Istituto è stato proposto un
interessante Progetto e cioè: “I funghi del
Parco”, rivolto alle classi seconde della
Scuola Media che ha suscitato grande
entusiasmo. Il 26 Ottobre queste classi
hanno realizzato un aspetto del Progetto recandosi sul luogo insieme
ai prof. C. Allegra, T. Fascetto, S. Folisi, G. Iraci, F. Imbesi e la
gradita presenza del nostro Dirigente M. Bonanno Conti. Le
condizioni climatiche hanno permesso di effettuare una bella
escursione.
La parola direttamente agli alunni: “Siamo partiti con il pulmino per
arrivare a destinazione, una zona ritenuta dai proff. ricca di una di una
grande varietà di funghi sia commestibili che tossici. Abbiamo esplorato la zona del bosco “Pizzo Ruetto” in
cerca di funghi per vedere come e dove nascono. I professori ci
hanno spiegato la struttura del fungo, costituito dal cappello, le
lamelle, l’anello, il gambo e la volva; la maggior parte dei funghi è
costituita da filamenti microscopici dette “ife” che si sviluppano
ramificandosi nel materiale organico tra cui traggono nutrimento.
L’intreccio complesso delle “ife” forma il “micelio”. Nei funghi a
cappello, il micelio si trova nel terreno mentre ciò che sorge è solo
la struttura riproduttiva che prende il nome di corpo fruttifero. I
funghi si riproducono per mezzo di spore microscopiche
unicellullari, provenienti da speciali “ ife” riproduttive. I funghi a cappello presentano, nella parte inferiore
numerose lamelle o sottili tubuli costituiti da ife sporigene dalla quale si liberano le spore. Anche la muffa è
un fungo microscopico alcune muffe producono antibiotici, sostanze molto utili per l’uomo perché in grado
di impedire la crescita e distruggere i batteri. Le industrie farmaceutiche utilizzano numerose specie di muffe
per la produzione su vasta scala di vari tipi di antibiotici come per esempio la penicillina, prodotta da una
muffa simile a quella che possiamo osservare sugli agrumi. I funghi
commestibili sono: Agarico
(prataiolo, champignon); Boletus,
Gallinaccio (cresce in autunno);
Porcino (molto pregiato e buono);
Mazza di tamburo, tartufo (difficile
da trovare perché cresce sottoterra e
si cerca con l’aiuto dei cani). I funghi
velenosi sono: Porcino Malefico o
Boleto Satanas, che si riconosce
facilmente perché ha i pori rossi, e
vari tipi di Amanita. Alcune specie
arboree, private dei funghi, soffrono e tutto l’ambiente viene impoverito e danneggiato. Per questo motivo,la
raccolta dei funghi dovrebbe effettuarsi nel pieno rispetto delle norme per la protezione dell’ambiente. Gli
esemplari di specie velenose non vanno distrutti, calpestati o estirpati, i funghi commestibili non devono
essere raccolti in modo indiscriminato; inoltre, per favorire la diffusione delle spore, sarebbe opportuno
collocarli in cesti e non in sacchetti di plastica, quando andiamo in cerca di funghi, dobbiamo stare attenti a
quello che troviamo perchè, se c’è un metallo vicino al fungo, esso sarà sicuramente velenoso perché ha
attirato tutti i batteri del metallo. È necessario consultare un esperto per essere sicuri che siano commestibili.
Questa escursione è stata molto piacevole perché abbiamo imparato tante cose nuove e ci siamo divertiti. Si
può definire un‘esperienza indimenticabile.”
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CAPITIUM NEWS
(A cura di Valeria Pellegrino, Carmen Fatati, Cristina Fazio e Roberta Giaimi, classe III A)
LA DAMA
Quest’anno scolastico, abbiamo organizzato un torneo di dama.
L’iniziativa è partita dalla professoressa di Ed. fisica, grazie a lei ora
conosciamo questo gioco, riusciamo ad applicare il
regolamento,conosciamo la storia e l’esistenza di una federazione
sportiva italiana, la nostra impressione in merito è positiva.
Secondo alcune ricerche archeologiche la dama risale a molti secoli
prima dell’era cristiana. Di questo gioco è stata trovata traccia in
Egitto nella città di Elmahash, la tavola su cui giocavano, era divisa in
tre linee orizzontali e si trova nel museo di Bruxelles.
Presso gli antichi Greci erano diffusi due giochi con la damiera:
la “Petteia” che deriva dal termine greco “Pressos”, e la “Cubea”.
Tra gli antichi Romani si conoscono solo tre tipi di giochi da tavola chiamati:
“Ludus duedecim scripta” , “Alea”, “Ludus la Trunculorum”.
Gli Arabi non conoscevano la dama, non esisteva nella loro lingua, perciò siccome gli europei chiamavano il
gioco con la parola che indicava la regina (Dama), ha seguito questa strada anche in Arabo. Le regole del
gioco della dama francese e inglese di quel periodo erano diverse da quelle attuali. Le pedine potevano
prendere solo in avanti e la dama poteva spostarsi solo di una casella per volta, le pedine si spostavano anche
all’indietro e le dame avevano il movimento lungo. La presa non era obbligatoria e questo rende il gioco
povero di contenuti e di combinazioni.
Abbiamo visto che la dama possiede tante varianti nazionali. Le altre varianti nazionali hanno in comune le
seguenti caratteristiche: somiglianza accentuata, scarsa stabilità nel tempo e convivenza.
In Germania la dama era molto diffusa, ma si giocava in diversi modi. In quello stesso periodo si giocava con
il nome “Polacca”. Quasi tutti gli Stati usavano questa parola, ma fece eccezione la Polonia, dove
chiamarono il gioco “warcaby”. La prima descrizione esatta della dama si trova nell’enciclopedia di Diderot
e D’Alambert che erano appassionati di questo gioco. Ultimo appassionato di questo gioco era il Manoury
che scrisse: “La giovantù non capisce questo gioco e dà la preferenza al dominio”; si riferiva al gioco della
dama. Abbiamo visto come Manoury rimpiangesse il gioco della dama a 100 caselle, quasi dimenticate alla
fine del 1700.
Agli inizi del XIX secolo, la dama, dopo un breve periodo di rifioritura, venne nuovamente dimenticata. Però
nella seconda metà dello stesso secolo rifiorì. Il primo libro-manuale della dama fù stampato in Olanda nel
1785. Nel 1953 si cominciarono a disputare regolarmente i campionati sovietici di dama internazionale di cui
il primo vincitore fu Kuperman.
Verso la metà del XVIII secolo, i francesi portarono il gioco in Canada. Un’altra variante molto interessante
della dama è quella Turca, le regole sono uguali a quelle del gioco tradizionale. Abbiamo così descritto, la
storia dello sviluppo di questo gioco. Di seguito riportiamo alcune delle regole più importanti del gioco: la
dama è un gioco da tavola tra due giocatori, ciascuno dei quali dispone di 12 pedine (nere per un giocatore,
bianche per l’altro) che muove su un tavoliere quadrato composto da 64 caselle bianche e nere, come quello
degli scacchi. Le pedine si muovono in direzione dello schieramento avversario spostandosi di una casella
alla volta lungo le diagonali nere, con lo scopo di eliminare le pedine avversarie. Una pedina elimina
“mangia” quello avversaria, quando questa si trova in una casella adiacente seguita da una casella libera.
Quando una pedina raggiunge la fila estrema in capo avversario diventa damone, e ad essa viene sovrapposta
una pedina dello stesso colore. La dama è diffusa in diverse varianti: Italiana, Spagnola, Tedesca, Russa,
Turca e Cinese. Quest’anno nella nostra scuola abbiamo organizzato un torneo di dama, dove tutti hanno
avuto la possibilità di giocare, ma solo uno riuscirà a vincere e ad essere il migliore, successivamente
abbiamo la ferma intenzione con l’aiuto e il permesso del Preside di poterci confrontare con i nostri coetanei
appartenenti ad altri istituti. Riteniamo che il gioco dalla dama sia un gioco molto stimolante, ci aiuta a
sfruttare le nostre capacità intellettive, migliorando l’attenzione e la concentrazione e poi, essendo una gara,
ci insegna a rispettare le regole e l’avversario. Il gioco contribuisce inoltre a creare degli ottimi spunti per
una sana e piacevole competizione.
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CAPITIUM NEWS
Il 15 dicembre 2006, nella palestra della scuola media, si è svolto il “I
torneo di dama.” Hanno partecipato
28 ragazzi della scuola media.
Questi si sono classificati in una
prima selezione in classe, si sono
confrontati tra loro in palestra,
superando le varie fasi che li ha visti
infine impegnati nelle semifinali e
finali.
Alla semifinale si classificano: Fazio Giuseppe, Callozzo Giovanni,
Frasconà Raffaela e Fazio Cristina.
La finale vede impegnati: Frasconà Raffaela e Fazio Cristina.
Per concludere ringraziamo i partecipanti all’organizzazione:Il Preside, la prof. Privitera , i componenti della
C.R.I , il giudice di gara
Prof. Principato, con la maestra Intili, e il maestro Larcan, gli arbitri il
maestro Marino, il prof. Imbesi, e il sig. Nino Fazio.
AND THE WINNER IS...
CRISTINA FAZIO
Le attività dell’Istituto non si sono concluse certo con il Torneo di Dama..,
infatti, da qualche giorno fervono i preparativi in occasione del Santo Natale.
Le classi sono impegnate in divertenti attività di laboratorio con l’obiettivo di
realizzare uno spettacolo natalizio con il quale scambiarsi gli auguri anche in
francese e inglese, le lingue da loro studiate.
Il programma di venerdì 22 dicembre si aprirà con il benvenuto delle prime classi
sulle note di “Jingle Bells / Vive le Temps”; seguiranno le classi seconde e terze con
l’esecuzione di brani appartenenti alla tradizione natalizia mediante tastiere e flauti e la recita
di alcune poesie.
Ma accanto alla tradizione, troveremo anche delle novità: le ragazze della classe 3C ci meraviglieranno tutti con
una danza moderna.
Ed il presepe? Non poteva certo mancare! I ragazzi di 1 B si sono impegnati a fondo nella rappresentazione della
Natività recitando in francese i passi salienti sulla storia della nascita di Gesù
Bambino tratti dalla Bibbia e cercando di stupirci con un finale da leggenda.
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CAPITIUM NEWS
GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA SI PREPARANO ALL’ARRIVO DI GESU’ATTRAVERSO “
LA DRAMMATIZZAZIONE ’’.
La recita costituisce un elemento importante della festa del Natale. La drammatizzazione
della storia della nascita di Gesù, che richiede oltre all’interpretazione del testo, l’allestimento,
quindi la preparazione dei costumi, delle scene di fondo, l’esecuzione di musiche e canti, è
un’esperienza educativa importante poiché offre l’occasione per vivere insieme l’EVENTO nella
riflessione, nella gioia e nella speranza.
“In quel tempo a Betlemme” è il titolo della recita che gli alunni
delle classi seconde devono interpretare. E’ un progetto didattico che
presenta l’evento della nascita di Gesù nel suo contesto storico, geografico,
fornendo una serie di stimoli e informazioni utili all’arricchimento del
bagaglio multidisciplinare.
“Dirottate su Betlemme ’’ è il titolo della recita che gli alunni delle
classi terze devono interpretare. Il progetto comprende delle canzoni e una
drammatizzazione, dove gli angeli del cielo si danno da fare per preparare a
Nazaret una festa d’accoglienza per il figlio di Dio che sta per nascere sulla
terra. Ma…ultime notizie : Gesù nascerà in un paesino della Giudea più a sud!
E allora via verso Betlemme, in una corsa frenetica all’ultimo minuto.
“Natale di pace ’’ è il titolo del recital che gli alunni delle classi quarte
devono interpretare. Il progetto comprende delle canzoni incentrate sui momenti
principali del Natale di Gesù e sui valori della pace, accoglienza e solidarietà.
“Il Natale di San Francesco’’ è il titolo della recita
che gli alunni delle classi quinte devono interpretare. Il
progetto comprende delle canzoni e una drammatizzazione,
incentrate sulla storia del primo presepio, realizzato a Greccio nel 1223. In
un’alternanza di narrazioni, flashback e sei canzoni, questo musical, per le notizie
e i riferimenti che contiene, si rivela anche uno strumento di conoscenza ed
approfondimento sulla storia e sui luoghi in cui visse e operò il Santo di Assisi.
Dei percorsi didattici, per festeggiare la ricorrenza più attesa dell’anno
liturgico, come occasione di arricchimento culturale, suscitando interesse e curiosità
nei bambini e per raggiungere l’obiettivo generale del progetto: “Il teatro un gioco..’’
che è quello di fortificare lo spirito di gruppo della classe e favorire le tecniche del
lavorare insieme, studiando e approfondendo i linguaggi del teatro.
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CAPITIUM NEWS
(a cura dell’insegnante Carmelina Medina, Scuola dell’infanzia)
Il clima di festa che precede l’arrivo del Natale, coinvolge emotivamente i bambini. Nel nostro
centro, però, la realtà che li circonda non subisce molte trasformazioni: le vie, i negozi, le vetrine,
gli alberi non sempre lasciano intravedere l’avvicinarsi della festa più attesa dell’anno.
Per questo è nell’ambito della scuola che essi percepiscono il Natale soprattutto nel suo significato
più intrinseco.
Quest’anno la scuola dell’infanzia, oltre alle attività didattiche proposte normalmente nel periodo
natalizio, ha organizzato un’accademia, all’insegna della drammatizzazione, del canto, della danza e
delle tradizioni nel rispetto della natura.
Le tematiche trattate sono dunque il Natale e l’ecologia, la
salvaguardia dell’ambiente e l’esaltazione della vita di ogni
creatura.
“La danza dell’albero di Natale” è una piccola fiaba teatrale,
musicale, della quale è protagonista un giovane abete,
desideroso di diventare un albero di natale di quelli decorati,
ammirati da tutti.
Il desiderio dell’abetino è talmente grande, da fargli provare
invidia per tutti gli altri alberi del bosco, portati via, un
giorno d’inverno, dai taglialegna.
Immagina i loro rami ornati di oggetti scintillanti, di luci e di
fili dorati, al caldo e al centro dell’attenzione nelle case degli
uomini, tutte addobbate a festa. L’abete ancora non sa che
quegli alberi, strappati per sempre dalla terra, poco tempo
dopo moriranno. Alcuni personaggi –la madre terra, la luna, le
stelline del cielo, insieme a Maria con Gesù, agli angioletti, ai
bambini e persino a Babbo Natale- gli faranno comprendere
quale fortuna sia stata, per lui, l’essere dimenticato laggiù, sotto il cielo: << l’abete infatti è
ancora vivo, ha ancora le sue radici! >>. È allora che inizia la sua danza di gioia per la vita, una
danza al ritmo del vento, nella bellezza della natura.
La finalità del nostro lavoro è dunque quella di esaltare da una parte un elemento decorativo laico
del Natale, ovvero l’abete (che è anche parte del nostro ambiente di vita) e dall’altra
salvaguardare nell’immaginario collettivo il rapporto vitale tra la terra intesa, come natura, e i suoi
figli che spesso subiscono l’intervento devastante dell’uomo.
Il disboscamento diventa, anche se in modo velato, il tema principale della rappresentazione, che
si prefigge di lanciare questo messaggio educativo: ”La nostra natura, se rispettata e
preservata, si presenta come lo spettacolo più bello e velato”.
Con questa proposta educativa, i bambini saranno sensibilizzati al rispetto dell’ambiente, senza
però rinunciare a simboli, personaggi e tradizioni. Attraverso la drammatizzazione e l’uso
speculare della musica, saranno indotti a mettersi alla prova durante l’allestimento e soprattutto a
superare talune renitenze, con l’aiuto dei docenti, nei confronti della loro esposizione davanti al
pubblico esterno.
Inoltre vengono indotti dalla storia a riflettere, in un clima di festa che vuole però risolversi in un
momento ludico, ma al contempo di riflessione e sensibilizzazione per tutti.
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CAPITIUM NEWS
Nella classe II A della scuola Media si sono svolte diverse attività nelle ore di compresenza.
Varie le tematiche trattate: dallo studio dell’ambiente circostante – in particolare il bosco e il
sottobosco – alla difesa dell’ambiente, dai diversi aspetti dell’inquinamento alla difesa degli
animali, in particolare a quelli in estinzione. I temi trattati sono supportati da questi elaborati
espressi graficamente dagli alunni.
D
I
S
E
G
N
I
Di Dio Fiamma
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CAPITIUM NEWS
(a cura di Iraci Sareri Antony, classe II B)
Siamo a Natale, come d'incanto .. le città si sono vestite di luci. Mille
luminarie festose che riempiono l'aria di gioia… È Natale... Un
Natale che riempie di gioia i cuori di tutti.. la festa delle feste... Un
bambinello ci ricorda amore... Dio degli uomini... nato povero... in
una stalla.. scaldato da un asino ed un bue.. e da tanto amore di Maria e Giuseppe.. Il
verbo che si fa uomo e viene ad abitare tra noi... e noi... noi abbiamo forse dimenticato,
accecati da tanta luce e tanto benessere.. dimentichiamo che le sofferenze ci sono ancora
e sono più di sempre. Tanti bambinelli nati sotto le bombe.. in mezzo ad una strada... che
sono soli prima di nascere... perchè la madre li rinnega.. quanti bambinelli nelle case.. in
presepi preparati con cura.. Quanti bimbi che soffrono la fame e non sanno neanche cos'è
questo nostro Natale.
Tu
che
ne dici
SIGNORE se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni giorno e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.
Un albero con radici
molto profonde, perché
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore; un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto il
mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita.
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CAPITIUM NEWS
NATALE
L’ALBERO DI NATALE
Mentre la neve cade fitta
Babbo Natale corre nella slitta.
E’ Natale, è Natale!
Nelle strade e nei vialetti
I bambini giocano allegretti.
A mezzanotte in punto
Suonano le campane.
Evviva, evviva, è nato Gesù,
Nostro Signore!
Gli angeli cantano la ninna nanna,
le stelle illuminano la capanna
dove dorme il Bambinello,
riscaldato dal bue e l’asinello.
Alla fine di quel giorno
Tutti dormono sognando
un mondo di pace, di amore e di bontà
senza né odio, né guerra, né rivalità.
(Marica Principato V A)
L’albero piccino un altro anno deve aspettare,
e le sue amiche stelle lo vanno a consolare.
Un anno è passato, l’albero forte e robusto è diventato.
Il grande giorno finalmente è arrivato.
L’albero nel salotto è rigoglioso e bello,
il bimbo lo decora come fosse gioiello.
La luce delle stelle vede in lontananza,
delle sue amiche sente la mancanza.
Ogni stella arriva vicino al finestrino
e gli fa dono di un campanellino.
Ora è perfetta la notte di Natale
Con i doni, il fuoco e l’albero di Natale.
(FASOLO GISELLA II A S. MEDIA)
I RAGAZZI DELLE QUARTE DELLA S.PRIMARIA CI
PROPONGONO QUESTE POESIE D’AUTORE
A TEMATICA NATALIZIA:
PACE SULLA TERRA di Giovanni Pascoli
E un canto invase allora i cieli
“Pace sopra la terra”
E i fuochi quasi spenti arsero
e desta scintillò la brace.
Già pronti erano in piedi i pastori
e un angelo era tra loro,
con le braccia stese e diceva:
“Sia gioia! Scese Dio sulla terra”.
Mossero: e Betlemme,
sotto l’osanna dei cieli dormiva.
E videro, ecco una capanna…
Ai pastori l’accennò col dito
un angelo: una stalla umile e nera
donde gemeva un filo di vagito.
C’ERA di J. Ramòn Jiménez
L’angelo belava dolce.
Il cane latrava,
quasi parlando alle stelle.
Mi svegliai. Uscii.
Vidi orme celesti
nel terreno fiorito.
La luna stava tramontando
fra veli d’oro e di seta.
Aprii la stalla per vedere
se Egli era là sulla paglia.
C’era…
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CAPITIUM NEWS
A GESU’ BAMBINO di Umberto Saba
HO NEL CUORE UN PRESEPE
di M. Riccò
Ho nel cuore un presepe
con solo un vagito di bambino
e tante pupille di volti
africani, cinesi ed indiani.
Un presepe da nulla:
una culla, un bimbo sconsolato
e un pellerossa a lato
che lo scalda con il fiato…
E il Bambino Gesù
non piange più.
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha sognato.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda, nel Tuo nome.
CULLA D’AMORE di L. Fiorentini
Gesù bambino
il mondo è un vecchio pellegrino
carico di fatica e di dolore,
va cercando nella notte
la luce del tuo presepe.
Gesù lasciati ritrovare
nella culla d’amore
perché il mondo ti possa riabbracciare.
IL PIU’ POVERO DEI POVERI
di P. Mazzolari
Gesù venne al mondo nella povertà. Per
mamma ebbe la più povera delle mamme.
Come padre in terra volle un falegname.
Nasce a Betlemme, fuori casa, senza casa;
una stalla al posto di una casa; una greppia
al posto della culla.
L’adorarono poveri pastori; fugge davanti al
crudele Erode e accetta l’esilio come fa il povero. Poi torna a Nazareth. Vive con i
poveri del paese; veste come un povero; lavora come un povero. Poveri sono i suoi
apostoli; povere sono le turbe che lo ascoltano. Condannato alla morte dei poveri, muore
sulla croce; il più povero di tutti i poveri che il mondo abbia visto.
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CAPITIUM NEWS
A Natale il solicello, a Pasqua il focherello
A Natale, o grosso o piccino, su ogni tavola c'è il tacchino
Chi rinnova a Capodanno, rinnova tutto l'anno.
Da San Martino a Natale chi è povero sta male.
Freddo prima di Natale non lo paga alcun quattrino.
Durare da Natale a Santo Stefano
Il tempo dei Santi è già come quello di
Natale
Natale al balcone e Pasqua al tizzone.
Natale sereno, covoni di meno.
Natale viene una volta l'anno, chi non ne profitta, tutto a suo danno
Se fa dolce il Natale, a Pasqua i tetti avranno il ghiaccio appeso in
candeletti.
Se le rondini vedi a San Michele solo dopo il Natale inverno viene.
Van tanti agnelli a Pasqua quanti buoi a Natale.
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CAPITIUM NEWS
ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile)
Anno favoloso segnato dal transito di Giove e Saturno. Se nel corso del 2006 siete riusciti a seminare bene e a
moderare la vostra naturale impazienza nel voler ottenere tutto e subito, il 2007 si presenta come un anno ricco di
soddisfazioni. Grazie al transito di Giove finalmente riuscirete a raccogliere i frutti del vostro lavoro, soprattutto se
in qualche modo ricollegabile ad una attività legata all'estero o alla ricerca spirituale (Giove in Sagittario occupa il
vostro nono campo). Ampie soddisfazioni anche per coloro che sono impegnati in studi giuridici universitari o corsi affini. Il
2007 potrà essere l'anno della vostra laurea o di una vostra folgorante entrata in scena (aspetto favoloso per chi ricopre
cariche pubbliche). Mentre Nettuno arricchirà soprattutto il lato creativo di coloro che sono nati nella seconda decade,
Plutone favorirà la nascita di interessi insoliti per i nati della terza decade. I migliori transiti per la vita affettiva si avranno in
gennaio con il passaggio di Venere in Acquario e Marte in Sagittario, e così nuovamente a Marzo quando Venere transiterà
nel vostro segno sempre sorretta da un focoso Marte in Acquario. Con questi transiti la vostra voglia di sperimentare in
amore potrà farsi strada. Giugno e Agosto saranno mesi decisivi per chi ancor non ha incontrato la propria anima gemella.
Probabile concepimento all'estero favorito dal transito di Saturno in quinta casa. Evoluzioni sul piano immobiliare: cambio o
rinnovamento radicale del proprio habitat o ampi investimenti nel settore. Successi professionali o avanzamenti di carriera
nei mesi da Maggio ad Agosto, Giove entra in una fase retrograda e così vedrà potenziati i propri influssi, soprattutto verso
tutti coloro che sono nati da fine marzo alla prima decade di aprile. A ottobre, l'ingresso di Saturno in Vergine favorirà una
riorganizzazione delle proprie attività lavorative e così un rinato interesse verso terapie salutari di tipo naturale. Per i nati
della terza decade, verso la fine dell'anno, grazie alla irrepetibile congiuntura tra Giove e Plutone, guadagni od occasioni del
tutto inaspettate provenienti dall'estero. Forte affiatamento sessuale.
TORO (21 Aprile - 20 Maggio)
Siete finalmente usciti dalla terribile morsa della grande croce fissa del 2006. Nel corso dell'anno passato siete
stati costretti a fare i conti con voi stessi e così a smettere di inseguire tutto quello che in realtà assolutamente
non andava per poter dimostrare al mondo intero che "avevate ragione voi". A che cosa è servito ? A niente ?
Imparate a godervi la vita attimo per attimo. L'unica cosa che realmente conta è il "Qui ed Ora." E così anche se
Saturno tiene ancora sotto gioco i nati dell'ultima decade, e per quest'ultimi c'è ancor qualche conto da saldare
con se stessi, per gli altri è arrivato di iniziare a vivere la vita con leggerezza. Giove per quasi tutto l'anno sarà di transito
nella vostra ottava casa : questo aspetto favorirà un rapido recupero, oltre a possibili guadagni inaspettati. Grazie a Marte e
a Venere febbraio si potrà colorare di "rosa". Possibili incontri sentimentali. Periodo ideale per prendersi un po' di vacanza.
Grazie a Marte riuscirete a trovare la giusta determinazione per sfondare nel mondo del lavoro. Così positivi anche i passaggi
planetari di Maggio. Tra Luglio e Agosto Marte farà capolino nel vostro segno : probabilmente il periodo sarà segnato da
incredibili colpi di testa. Ad Ottobre Saturno entrerà nell'amico segno della Vergine: questo aspetto sarà positivo per tutti
coloro che dovessero avere dei progetti matrimoniali in corso. Considerate che questo passaggio attraversa la vostra quinta
casa: potreste decidere di avere un figlio. Così questo transito sarà ugualmente positivo per tutti coloro che stanno
riorganizzando la propria attività lavorativa. Urano potrà invece favorire cambiamenti radicali e svolte di vita per i nati
intorno al 5-6-7 maggio.
GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno)
Anno caratterizzato da continui colpi di scena. Per tutto il 2007 il vostro destino sarà movimentato da un
fortissimo Giove in Sagittario. Grazie a questo passaggio probabilmente crolleranno gran parte dei vostri freni
inibitori. E così per raggiungere i vostri obiettivi non andrete mai tanto per il sottile. Se durante il 2007 vi si
dovesse assegnare una parte in un film quella del "Macchiavelli" vi andrebbe a pennello. Durante tutto l'anno
Giove alimenterà gli aspetti meno evoluti della vostra personalità: eccessi nel parlare, un valzer continuo di flirts, eccessi
alimentari, e così tanti, tanti, eccessi sessuali. State però sempre attenti a tenere a freno le vostre finanze; con Giove
disarmonico il pericolo di fare il passo più lungo della gamba è sempre agguato. La natura dilatatoria del pianeta porta ad
una sopravvalutazione delle proprie capacità.
Oltretutto durante questo transito si è soggetti oltre che ad una maggiore ingordigia anche ad un maggiore pericolo di
ritenzione idrica, per cui diviene facilissimo "ingrassare". Ricordate inoltre che questo passaggio si realizza nella vostra
settima casa, quella del matrimonio e/o delle associazioni, e per cui soprattutto se siete anche della seconda decade, e quindi
sotto la spinta rivoluzionaria di Urano nei Pesci, la vostra unione corre il serio rischio di essere stravolta da vertenze legali
(separazione o divorzio) o da grossi scandali. Per non considerare poi i nati della terza decade, altresì soggetti all'azione lenta
ma implacabile di Plutone: atteggiamenti contradditori uniti ad una accresciuta ingordigia sessuale potrebbero creare non
pochi problemi alle vecchie coppie. Diversamente a fine anno i nati della prima decade dovranno misurarsi con un razionale
Saturno in Vergine: con questo transito si dovrà imparare ad eliminare tutto ciò che non è necessario. Possibili problemi in
famiglia di carattere immobiliare. Comunque per tutti i Gemelli l'amore a Gennaio sarà caratterizzato da momenti di
passione scatenati da una forte complicità (Marte in Sagittario e Venere in Acquario) ; così in primavera, il passaggio di
Venere nel vostro segno, potrà essere il preludio ad un nuovo flirt, e così anche ad un nuovo look. Tra giugno e agosto Venere
retrograda tra la Vergine e il Leone, potenziata dagli influssi gioviani potrebbe fare da battistrada ad una relazione
clandestina (state quindi attenti a quanto sopra enunciato e ai pericoli che correte).
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CAPITIUM NEWS
CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio)
Anche quest'anno sarete baciati dalla fortuna. Dopo le rivoluzioni e i distacchi non sempre piacevoli del 2005, i
successi del 2006 , il 2007 si prospetta come un anno ricco di promesse e di soddisfazioni. Saturno fino a Settembre
transiterà nella vostra seconda casa e sarà sostenuto da un forte transito di Giove in Sagittario (ricollegabile ai valori
della sesta casa, quella del lavoro), questo è il momento giusto per costruirsi un proprio nido e mettere così su una bella casetta.
Difatti grazie a questi passaggi sono fortemente favoriti gli investimenti immobiliari, ancor meglio se finalizzati ad un uso personale.
Urano nel corso dell'anno punterà il suo dito soprattutto verso i nati della seconda decade (i nati nella prima metà di luglio); costoro
nel corso dell'anno potranno vedere piacevolmente stravolto il proprio destino, magari con un incontro inaspettato in un paese estero
o così nell'intraprendere improvvisamente una attività professionale del tutto innovativa in grado di esaudire tutte le più profonde
recondite aspirazioni. Da settembre in poi, l'ingresso di Saturno in Vergine porterà i nati in giugno (1° Decade) verso una
riorganizzazione e così anche verso un consolidamento della propria posizione lavorativa. Venere favorirà gli incontri sentimentali a
febbraio, in primavera e così nuovamente in ottobre; in particolare nel mese di Febbraio potrà essere stimolata da un implacabile
Marte in Capricorno. Questo passaggio non solo accentuerà la vostra carica erotica ma potrà fare incontrare alle ragazze del segno,
un vero e proprio "Otello" (vivete la sua passione ma state attente alla sua gelosia). L'autunno sarà caratterizzato dal forte passaggio
di Marte nel vostro segno: questo aspetto vi renderà più determinati e così vi permetterà, se ben canalizzato, di raggiungere tutti i
vostri obiettivi. Questo transito potrà inoltre favorire tutte quelle attività che si potranno svolgere all'interno della famiglia. In alcuni
casi possibili vertenze legali in difesa dei propri figli. Si ricorda ancora che il transito di Nettuno in Acquario potrà rendere
particolarmente ricettivi verso la spiritualità e la creatività i nati nella seconda decade.
LEONE (23 Luglio – 23 Agosto)
L'oroscopo del 2007 per i nativi sotto il segno del Leone non riserva un buon inizio anno a
causa dei transiti negativi di Marte in Toro e di Giove in Scorpione.
Vivrete un periodo iniziale di crisi sentimentale e lavorativa che però sarete in grado di
gestire molto bene nonostante qualche malumore.
Un aiuto arriverà da Saturno che allontanerà da voi, mettendovi in guardia, le persone negative e false che
cercheranno di ostacolarvi.
Vi sarà una ripresa verso la fine della primavera e l'inizio dell'estate quando il cielo astrale sarà
particolarmente sereno.
L'estate sarà il periodo migliore soprattutto dal punto di vista sentimentale, i single troveranno nuove persone
e vivranno serate intense di emozioni.
Vivrete un secondo periodo di stanca tra inizio Ottobre e metà Dicembre. Buona la chiusura dell'anno.
VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre)
L'anno solare inizia sotto la spinta incredibile di Marte e Giove in Sagittario. Il 2007 sarà senz'altro un anno in cui
potrete sorprendervi. Gran parte delle vostre inibizioni crolleranno, e senza freni, cercherete di sperimentare tutto
quello che più vi aggrada anche se spesso sarete soggetti alle forte critiche del vostro ambiente familiare di origine
(Giove transita nella vostra quarta casa). Difatti non sono da escludersi nella prima parte dell'anno questioni legali
con i propri familiari per problemi di ordine economico o per la gestione di cose comuni. Oltretutto se siete anche della
seconda decade, siete soggetti all'azione di Urano, e quindi le vostre reazioni potranno essere del tutto imprevedibili. Potrete
anche lasciare il paese in cui vivete per andare ad abitare da tutta una altra parte. L'importante che la realizzazione dei
vostri desideri non si tramuti in una sterile ribellione infarcita di capricci infantili. Ricordate che i transiti di Urano spesso
sono segno di una occasione imperdibile che si realizza una volta sola ogni 83 anni circa (opposizione). La sua spinta
innovativa cova sotto la cenere per lungo tempo per poi esplodere in pochi attimi. Le decisioni prese durante un transito di
Urano possono lasciare perplessi anche quelli che ci conoscono meglio, perchè con questo tipo di passaggio, si apre una porta
verso un nuovo mondo, assai lontano da quello tradizionalmente vissuto. Spesso, con Giove angolare, è facile compiere errori
di valutazione. In autunno la situazione potrà comunque avere una metamorfosi: Saturno entra nel vostro segno, e quindi
inizierete a fare un bilancio della vostra vita e tutto quello che salverete avrà un valore definitivo. A fine anno l'azione
Saturnina sarà premiata dall'ingresso di Giove in Capricorno, e se avrete avuto il coraggio di guardarvi a fondo eliminando
tutto quello che non vi appartiene il 2007 potrebbe concludersi anche con la nascita di un bambino (giove in quinta casa).
Evitate di affrontare i vostri rivali nei mesi di Gennaio e Agosto, non siete al massimo della vostra forma fisica e correte il
rischio di disturbi psicosomatici. Cercate di controllare la vostra dieta. Questa anno anche la vita amorosa potrà essere
caratterizzata da un forte saliscendi: forti atmosfere non solo ricche di eros e di passione, ma anche di un po' di stress.
Cercate prima di centrarvi, accettandovi per tutto quello che realmente siete, altrimenti correte il rischio di disperdere le
vostre energie. Una promozione a fine anno.
BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre)
L’anno inizia positivamente con un ottima configurazione astrale. Giove per tutto l’anno si troverà in sestile, nel
segno dello Sagittario, questo aspetto non solo favorirà chi è ancora impegnato negli studi, ma anche chi ha deciso
di intraprendere nuove attività. Difatti Saturno è di transito nella vostra undicesima casa, nel segno del Leone
(fino al 2 Settembre), e pertanto tutti coloro che vorranno iniziare nuovi progetti potranno contare su solide
fondamenta. D’altronde il pianeta garantisce una forte serietà in fase progettuale, per cui ogni pianificazione sarà in grado di
resistere all’azione del tempo. Grazie alla combinata azione di Marte, sempre in Sagittario, ad inizio anno potrete contare su
di un buono stato psichico e così su di un buon patrimonio energetico.
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CAPITIUM NEWS
Probabilmente potranno nascere delle storie d’amore all’interno del vostro gruppo di studi. Incontri e colpi di
fulmine con persone originali e creative favoriti dal passaggio di Venere in Acquario (sostenuta da Nettuno, da
anni di transito nel segno). Fiori d’arancio e progetti matrimoniali potranno andare in porto durante il periodo
estivo. Venere transiterà a lungo nel segno del Leone congiungendosi con Saturno: favorite tutte le storie
alimentate da obiettivi comuni. E' comunque importante che i nati della seconda decade imparino a non
idealizzare il Partner, altrimenti con Nettuno c'è sempre il rischio di incorrere in una delusione. Calo psicofisico
nella fase autunnale caratterizzata dal transito di Marte in Cancro. Provate a non strafare e a dosare le vostre
energie. Fate in modo di non mettere in contrasto la vostra famiglia con le vostre ambizioni professionali.
SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre)
Se l'anno scorso siete riusciti a sfondare (Giove in Scorpione) lasciandovi dietro tutto quello che non vi
apparteneva (Saturno il Leone), nel 2007 è venuto il momento di raccoglierne i frutti. Difatti Giove,
transitando nella vostra seconda casa, oltre tutto accompagnato da Plutone, vostro pianeta protettore, re
delle ricchezze, favorisce l'ingresso di nuovi guadagni e così una forte espansione della vostra
situazione economica. Urano offre importanti possibilità ai nati della seconda decade. Per quasi tutto l'anno sarà
retrogrado, e molti di voi avranno la possibilità di rivoluzionare la propria vita. I risultati saranno imprevedibili.
Evitate però di farvi confondere le idee dal vostro ambiente di origine (famiglia nativa - Nettuno in Acquario in
quadratura), seguite le vostre sensazioni e il vostro essere, è andate dritti verso lo scopo senza fare poi il passo del
"gambero". I nati della terza decade, ancor sotto l'azione del gelido Saturno corrono il rischio di congelare i propri
sentimenti per cercare raggiungere le proprie ambizioni. Marte potrebbe mettere in difficoltà il vostro rendimento
psicofisico nel mese di Marzo, così a Luglio ci potrebbero essere dei problemi di gelosia con il partner. In autunno
potrete invece contare oltre che su di un nuovo Saturno, di transito nell'amico segno della Vergine (dal 2
Settembre), su di un forte passaggio di Marte nel segno del Cancro: grazie a questa forte azione combinata sarete
vigorosi e determinati, e avrete l'energia necessaria per ribaltare qualunque situazione in vostro favore. I migliori
periodi per l'amore: Febbraio, Maggio, e da fine ottobre in poi. L'estate invece potrebbe essere caratterizzata da
una forte Venere in Leone: fasi conflittuali con il partner, cercate di essere meno gelosi e più comprensivi.
SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre)
Un anno veramente con i fiocchi !Giove, vostro pianeta, nonché signore della fortuna, con i suoi
influssi sosterrà ogni vostra azione per tutto il 2007. Durante l'anno potranno stranamente realizzarsi dei
ritorni storici ricollegabili al 1983 e così al 1995. Però questa volta, tutto quello che otterrete, ve lo
porterete con voi negli anni venire. Difatti l'azione Gioviana sarà sorretta da un benefico Saturno in
Leone (importanti aiuti dall'estero - karma positivo), e così il "Signore contare su di un importante passaggio
retrogrado di Venere in Leone; grazie a questo transito potrete incontrare la vostra anima del Tempo" quest'anno
si dimenticherà di dare una scadenza alle vostre gioie e ai vostri successi. Durante l'estate potrete oltretutto
gemella, sintonizzatevi sul vostro cuore e ascoltate i vostri più profondi , e se lo sentirete, convolate a nozze (o
similia), non ve ne pentirete. Probabile nascita di un figlio (desiderato). Successi e promozioni nell'attività
professionale o lavorativa. Riconoscimento pubblico delle vostre capacità.Incontri con persone importanti. Grazie
alla vostra incredibile energia e così al vostro grande ottimismo anche chi vi starà accanto potrà beneficiarsi dei
vostri doni. Ricordate però, che in autunno, i nati in novembre saranno interessati dall'ingresso di Saturno in
Vergine, e quindi con quel transito dovranno imparare a scegliere, se vorranno godere delle gioie di Giove. Così
se siete della seconda decade, tenete presente che ormai siete sotto l'azione dell'imprevedibile Urano, e che quindi
ormai, una vita fatta di troppa quotidianità vi sta a questo punto stretta. Potrete approfittare della benefica azione
di Giove e Saturno per dare una svolta alla vostra vita. Se siete invece della terza decade, verso la fine dell'anno
potrete approfittare della formidabile (ed incredibile) congiunzione tra Giove e Plutone: grazie a questo
irrepetibile matrimonio astrale potranno realizzarsi progetti grandiosi; non solo il vostro prestigio si arrichirrà
enormemente, ma potrete anche contare su nuovi grossi guadagni.
CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio)
Anche se non vi sono posizione disarmoniche la prima parte dell'anno potrebbe rivelarsi
impegnativa sotto il profilo finanziario. Tutto dipenderà da quello che sarete riusciti a raccogliere
nel corso del 2006. Difatti Saturno attraversando la vostra ottava casa pone l'accento sugli aspetti
economici e immobiliari. Così sarà almeno fino alla prima meta dell'anno, poi a Settembre la musica
cambia e potrete contare su di un benevolo ingresso del vostro pianeta nel segno della Vergine (soprattutto per chi
nato nella prima decade). Saranno particolarmente favoriti coloro che svolgono attività con l'estero o sono
fortemente impegnati nel mondo della cultura.
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CAPITIUM NEWS
Comunque qualunque cosa accada, vedete di non preoccuparvi troppo: a fine anno Giove, dopo 12 anni, entrerà
nel vostro segno, e finalmente potrete iniziare a raccogliere tutti i frutti del vostro impegno. Nel corso dell'anno
Urano continuerà a favorire i nati della seconda decade, beneficiando soprattutto chi avrà il coraggio di adottare le
scelte più innovative. Venere propizierà la vita amorosa soprattutto nei mesi di Marzo, Agosto ed Ottobre. In
particolar modo ad Agosto potrete contare in un formidabile passaggio retrogrado: un amore in vacanza, un
incontro con uno straniero, una periodo passionale con il proprio partner. In autunno l'ingresso di Marte in Cancro
potrebbe slatentizzare alcune conflittualità all'interno della coppia: imparate a rispettare e a farvi rispettare dal
vostro partner. Possibili problemi in famiglia provocati da vecchie conflittualità risalenti dall'infanzia. Cercate di
canalizzare le vostre energie familiari verso un obiettivo comune.
ACQUARIO (21 Gennaio - 18 Febbraio)
Le nebbie si diradano e il Sole torna ad illuminare il vostro cammino. Finalmente con il 2007 si
ritorna a sorridere ! L'anno inizia sotto ottimi auspici. Marte (a gennaio) e Giove (fino alla fine dell'anno)
si trovano nel Sagittario e sono confortati da una calda Venere in Acquario. Con questi importanti transiti
si preannunzia un periodo estremamente positivo. Potrete finalmente tornare a ricaricare le vostre energie ormai
logore e così ritornare al vostro modo naturale di essere: "quello di superarvi sempre". Grazie al passaggio di
Giove l'anno sarà caratterizzato dal successo di importanti progetti, probabilmente collegati con l'estero. Grazie a
questo transito ritroverete la gioia di vivere e poterete far conto sul ritrovato aiuto di importanti amici, vecchi e
nuovi. Viaggi di piacere, incontri fortuiti e una ritrovata forma psicofisica caratterizzeranno questo 2007 (sotto
alcuni aspetti il 2007 ricorda il 1983 e così anche il 1995 - cercate di ricordarvi che cosa vi è successo in quegli
anni ). A Settembre (2.9.2007) finalmente Saturno toglierà il disturbo anche ai nati della terza decade, che se
saranno stati bravi, saranno ormai riusciti a liberarsi di tutto quello che ormai non più gli appartiene. Per la vita
amorosa significativi i mesi di Marzo e Maggio. Durante il periodo estivo sarete sollecitati da una fortissima
Venere in Leone: cercate di divertitivi, ma non di combinare troppi guai. Correte il rischio di essere troppo
sollecitati. Curate l'alimentazione ! Durante tutto l'anno i nati della seconda decade saranno sotto l'influsso di
Nettuno. Grazie a questo transito le anime più evolute potranno affrontare importanti svolte in campo spirituale.
Mentre i nati della terza decade, anche se ancora soggetti all'influsso di Saturno, potranno contare oltre che
sull'aiuto di Giove, anche sulla lenta ma efficace azione di Plutone: risorse nascoste, possibili guadagni inaspettati.
PESCI (22 Febbraio - 20 Marzo)
Il 2007 si presenta come un anno fortemente dinamico. Per tutto l'anno sarete sollecitati dalle spinte
ipertrofiche di Giove in Sagittario. Grazie alla forte pressione di questo transito, se ci sarà una cosa che
non farete mai, sarà quella di porvi dei limiti. Qualunque cosa farete, la sentirete sempre troppo stretta,
e cercherete sempre di averne di più. Se però vorrete ottenere il massimo, paradossalmente, in alcune
situazioni, dovrete imparare ad accontentarvi. Ricordate sempre che spesso l'ottimo può essere il peggior nemico
del bello. Oltretutto con Giove in quadratura è facilissimo compiere errori di valutazione. Se poi siete anche della
seconda decade, siete da diverso tempo sottoposti dall'azione di Urano. Questo pianeta trovandosi in
congiunzione (una sola volta ogni 84 anni circa) oltre a predisporvi al cambiamento può favorire la nascita
di azioni imprevedibili, a volte sconsiderate. E quindi, prima di decidere contate sempre almeno fino a
mille. Si ricorda comunque che Urano offre una spinta innovativa formidabile, la sua azione cova per lungo
tempo sotto la cenere e poi si realizza in pochi attimi. Con Urano nasce il rifiuto per l'aridità delle
convenzioni e dei formalismi, e così sorge un desiderio di appartenenza ad una realtà universale. La
funzione Uraniana è indispensabile per non rimanere prigionieri di uno stile di vita che non ci appartiene, e
così spinge l'individuo verso una sua liberazione dai falsi meccanismi della frammentazione (Maya o
Matrix). L'importante che il grado evolutivo raggiunto dal soggetto si risolva in una ascesa verso
l'autoconsapevolezza e non in uno sterile scatenarsi di desideri repressi fin dall'infanzia.Chi invece è nato
nella prima decade, a Settembre dovrà fare i conti con Saturno. Innanzitutto dovrete fare chiarezza dentro voi se
stessi, e solo successivamente dovrete eliminare tutti quegli aspetti che non fanno assolutamente parte del vostro
essere. State però attenti a non esagerare con meccanismi autobloccanti e a frenare ogni vostra azione. Ma grazie
agli dei potrete contare sull'appoggio di Marte. Con il dio della guerra al vostro fianco (retrogrado in Cancro)
riuscirete a trovare la forza in voi stessi ed ad affrontare ogni sfida con energia e determinazione (soprattutto se si
tratterà di difendere i propri valori e così la propria famiglia). Se volete concedervi un po' di svago puntate su
febbraio, maggio e giugno, e così su fine anno. Venere sarà con voi : possibili incontri amorosi. Diversamente la
Venere retrograda di Agosto, sostenuta da Giove ed Urano potrà favorire la nascita di amori im-possibili e così di
storie clandestine.
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CAPITIUM NEWS
(a cura di Giacomo Purrazzo)
Torna la rubrica delle curiosità: notizie assurde, record incredibili; fatti inimmaginabili vi terranno
compagnia e, ci auguriamo, stuzzicheranno il vostro interesse anche in questa edizione 2006/2007 di
Capitium News.”Anno nuovo,vita nuova” dice il proverbio e anche in questo spazio abbiamo introdotto delle
novità che di certo incontreranno il vostro gradimento: prima fra tutte ,e senz’altro la più appariscente , è
la “sottorubrica” PERCHÉ? Che tenterà di dare risposta agli interrogativi che quotidianamente ci poniamo,
ma che spesso e volentieri lasciamo insoluti.Buona lettura e Buone Feste!
UN BAGNO NEL PETROLIO E IL DOLORE SCOMPARE!
L’ENERGIA DEL “CARDO”
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U
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O
S
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T
À
In Spagna da qualche tempo è allo studio una
nuova fonte di energia, meno inquinante del
petrolio: a tale scopo in alcune località situate
nelle regioni settentrionali del Paese è stata
progettata la costruzione di innovative centrali
Per la cura del corpo si fa di tutto: decine e decine di centri
specializzati propongono le cure più assurde, dai bagni nel
vino a quelli nel latte. Ma certamente la terapia più bizzarra è
quella proposta da una clinica dell’Azerbaigian:
un’immersione per 20 minuti in una vasca colma di petrolio
garantisce l’attuazione e, in alcuni casi, la scomparsa di
reumatismi, artriti, eczemi, ecc… Unico inconveniente:
dover trovare il petrolio!
elettriche alimentate con i …cardi! Queste
piante, infatti, oltre a provocare meno danni
all’ambiente
rispetto
ai
tradizionali
combustibili, hanno anche il vantaggio di
essere poco costosi, poiché nella penisola
iberica
crescono
spontaneamente
e
rigogliosamente.
IL “GIUBILEO” NUZIALE DEGLI INDU’
I matrimoni tra Indù sono caratterizzati dalla presenza di moltissimi invitati, che non di rado arrivano a
mille. E’ anche normale il fatto che, se una coppia ha diramato inviti, ad esempio, per 700 persone, le due
famiglie si preoccupano di preparare cibo per almeno 1000 invitati! E’ sempre possibile, infatti, che alcuni
Indiani vogliano prendere parte al banchetto nuziale senza invito. Questo è tranquillamente accettato,
dato che un buon Indù considererebbe offensivo chiedere l’esibizione dell’invito. Così, accade spesso che
gli studenti, per rifarsi della mediocre qualità dei cibi serviti nelle mense, si vestano di tutto punto e si
rechino al convito indisturbati.
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CAPITIUM NEWS
IL PROFUMO DEL CINEMA
DOVE SONO FINITE LE LUCCIOLE?
che
talvolta impedisce il
totale
coinvolgimento
dello
spettatore che guarda un film è
spesso
la
mancanza
della
percezione degli odori. Ma oggi è
stato progettato il sistema “Gratta
e annusa” che fa si che sullo
schermo
appaiano
dei
numeri
corrispondenti a quelli di un
cartoncino
che,
se
grattato,
riproduce gli odori del film.
Ovviamente una simile invenzione
non poteva non essere MADE IN
JAPAN!
In Italia ci sono almeno una ventina di varietà
di coleotteri della famiglia cui appartengono le
lucciole, ma solo due sono diffuse praticamente
in tutto il paese. La ragione della loro
rarefazione è dovuta a più fattori. Le larve,
per esempio, hanno bisogno di terra calcarea in
cui ci siano chiocciole di cui cibarsi. Anche
l’intossicazione da pesticidi e la dispersione di
sostanze tossiche nell’ambiente sono nocive per
le
lucciole,
senza
contare
l’incremento
dell’illuminazione pubblica che impedisce il
riconoscimento dei diversi esemplari limitando
gli accoppiamenti.
Ciò
- PERCHE’ QUANDO SI RIDE MOLTO SGORGANO LE LACRIME DAGLI OCCHI?
Secondo i fisiologi, una risata di gusto crea una sorta di corto circuito nervoso, che finisce per
stimolare i nervi che di solito, si attivano nel caso di un forte dolore o di un’emozione intensa.
- PERCHE’ AI SACERDOTI SI DA’ DEL “DON”?
Si tratta della riduzione dell’antico “donno”, cioè signore, padrone, a sua volta derivato dal
latino DOMINUS, signore. Oggi si usa davanti al nome di personaggi illustri o, appunto, di
sacerdoti. Si tratta di un titolo d’onore molto diffuso sin dal Medioevo ed ancora in uso in
alcune regioni meridionali, nel significato di “SIGNORE”.
- PERCHE’ LE AUTO SCOPERTE SI CHIAMANO “SPIDER”?
Prima dell’invenzione delle auto la “spider” era un tipo di carrozza leggera con ruote molto
grandi e sottili, tanto alte da farla sembrare una specie di ragno (SPIDER in inglese significa
ragno).
- PERCHE’ DOPO AVER MANGIATO IL GELATO VIENE SETE?
La bassa temperatura del gelato comporta un rallentamento momentaneo del flusso
sanguigno alle mucose della bocca e della gola. Per ristabilire l’equilibrio termico il sangue
stesso affluisce in maggiore quantità, provocando una lieve congestione delle mucose che
diventano secche, con conseguente voglia di bere.
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CAPITIUM NEWS
La cena della Vigilia e il pranzo di Natale sono il momento delle feste in cui tutta la famiglia si riunisce
intorno alla stessa tavola, per degustare i piatti della tradizione. Dunque non rimane che sperimentare
le ricette che seguono, buon appetito e Buone Feste a tutti, anche a tavola!
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I
C
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T
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Spaghetti alle vongole in bianco
Ingredienti:
500 gr di spaghetti
1 kg di vongole
200 gr di olio d'oliva
2 spicchi d'aglio
prezzemolo tritato
sale e pepe
Preparazione: Far aprire i frutti di mare, dopo averli
ben lavati, in una pentola coperta con uno spicchio
d'aglio, un filo d'olio e un pizzico di pepe. Sgusciarli e
tenerli da parte, in una scodella coperti dal proprio
liquido di cottura filtrato (conservarne qualcuno intero
per guarnizione). In una capiente padella imbiondire uno spicchio d'aglio nell'olio d'oliva, eliminarlo e
aggiungere le vongole sgusciate con il loro brodo, farle insaporire per qualche minuto e aromatizzare
con pepe e prezzemolo tritato. In questa salsa condire gli spaghetti cotti molto al dente, mescolandoli
accuratamente nella padella a fuoco moderato. Passarli in un piatto da portata e guarnire con altro
prezzemolo tritato e i frutti di mare con il guscio.
Baccalà alla Napoletana
Ingredienti:
1 kg di baccalà
500 g di pomodori freschi
1 dl olio extravergine d’oliva
150 g di olive
30 g di capperi
un pizzico di origano
prezzemolo tritato q.b.
sale e pepe q.b.
Preparazione: Sciacquate il baccalà. Sminuzzatelo a pezzi di circa 6 cm. Passatelo nella farina.
Fatelo friggere. Passatelo su carta da cucina in modo da levare l'olio in eccesso. Adagiatelo in
una pirofila da forno. Preparate in un tegame un soffritto di aglio. Levate lo spicchio non
appena avrà preso colore. Unite i pomodori e insaporite con una parte del prezzemolo.
Aggiungeteci le olive prive del nocciolo e i capperi. Cucinate la salsa per 20 min. circa.
Stendetela sul baccalà. Passate in forno non troppo caldo per un quarto d’ora. Velate con il
restante prezzemolo un attimo prima di portarlo in tavola.
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CAPITIUM NEWS
È ormai tradizionale l’appuntamento con lo scaffale di Capitium News: una carrellata di
suggerimenti per i vostri regali natalizi vi indirizzerà verso gli acquisti migliori evitandovi
di vagare alla cieca fra vetrine e scaffali. Buon divertimento!
LIBRI PER RAGAZZI
Per quanto riguarda il settore dei classici vi consigliamo di leggere l’intramontabile “UN CANTO
DI
NATALE” di CHARLES DICKENS, la storia dell’avaro SCROOGE che cambia vita
dopo aver ricevuto la visita di tre fantasmi proprio la notte di Natale.
L’altro libro, sicuramente più moderno, ma altrettanto appassionante che
desideriamo consigliarvi è “GRIMPOW” di RAFAEL ABALOS, la
vicenda di un giovane orfano alla scoperta dei segreti dei templari.
Imperdibili!
CD PER RAGAZZI
Le proposte musicali per ragazzi sono talmente numerose che ci limitiamo ad offrirvi
un piccolo elenco di quelli che hanno riscosso maggiore successo nelle HIT
PARADE di tutto il mondo: “ERO CONTENTISSIMO” di TIZIANO FERRO; “IO
CANTO” di LAURA PAUSINI; “BACK TO BASICS” di CRISTINA AGUILERA;
“SANCTUARY” di SIMON WEBBE. Buon ascolto!
CD PER PLAYSTATION & CO.
Salpate per mari sconosciuti e vivete una grande avventura tra combattimenti e minigiochi, alla
ricerca del tesoro dei pirati. Raccogliete la vostra ciurma, scegliete la destinazione e immergetevi
in SHONEN JUMP’S ONEPIEC-GRAND ADVENTURE per P.S.2. I 26 personaggi vi aspettano
pronti ad issare la bandiera dei pirati!
LIBRI PER ADULTI
I primo libro di cui desideriamo
suggerirvi la lettura è un romanzo che ha ottenuto il “PREMIO
SELEZIONE CAMPIELLO 2006” dal titolo “LA VEDOVA SCALZA”. Esso racconta le vicende di
Mintonia, donna ribelle e sensuale che giura vendetta contro il colpevole della morte atroce del marito e per
raggiungere il suo scopo è disposta a stravolgere la sua vita.
Altro titolo estremamente interessante per arricchire la vostra biblioteca è “LO ZAR NON E’ MORTO” di
autori misteriosi che si firmano “I DIECI”: nel 1931 riappare lo zar Nicola II da tempo ritenuto scomparso e i
servizi segreti di tutto il mondo entrano in azione per scoprire se si tratta davvero dello zar o se di un
semplice sosia. Due trame avvincenti che senz’altro allieteranno le vostre letture natalizie…
La redazione
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CAPITIUM NEWS
(a cura di Carmela Purrazzo)
Una delle canzoni più belle di ROBBIE WILLIAMS è
TRIPPING (INCIAMPANDO). Vi proponiamo il testo in lingua
inglese e vi consigliamo di concentrare la vostra attenzione e
magari riflettere, sulla traduzione dall’inglese che abbiamo
fatto per voi. BUON ASCOLTO!
TRIPPING
di Robbie Williams
First they ignore you
Then laugh at you and hate you
Then they fight you, then you win
When the truth dies very bad things happen
They're being heartless again
I know it's coming
there's going to be violence
I've taken as much as I'm willing to take
But why do you think we should suffer in silence?
When a heart is broken there's nothing to break
INCIAMPARE
Prima ti ignorano
poi ti deridono e ti odiano
poi ti combattono, e allora vinci
quando la verità viene meno
accadono cose molto spiacevoli
Saranno di nuovo spietati
So che sta arrivando e ci sarà violenza
Ho sopportato tutto ciò che son disposto a sopportare
ma perché dici che dovremmo soffrire in silenzio?
Quando un cuore si spezza non c’è niente da spezzare
You've been mixing with some very heavy faces
The boys have done a bit of bird
They don't kill their own
and They all love their mothers
But you're out of your depth son have a word
Ti stai mescolando a brutte compagnie
I ragazzi sono stati per un po’ al fresco
Non uccidono i loro congiunti
Tutti amano le loro madri
Ma sei uscito dal tuo buco figliolo ascolta una cosa
I know it's coming and there's gonna be violence
I've taken as much as I'm willing to take
Why do you think we should suffer in silence?
The heart is broken there's nothing to break
So che sta arrivando e ci sarà violenza
Ho sopportato tutto ciò che son disposto a sopportare
ma perché dici che dovremmo soffrire in silenzio?
Quando un cuore si spezza non c’è niente da spezzare
All is wonderful in past lives
Dreaming of the sun she warms
You should see me in the afterlife
Picking up the sons of dust
Tutto è meraviglioso nelle vite passate
Lei si scalda sognando il sole
Dovresti vedermi nell’aldilà
raccogliendo i figli del vento
When you think we're lost, we're exploring
What you think is wortless I'm adoring
You don't want the truth, truth is boring
I've got this fever need to
Leave the house, leave the car
Leave the bad men where they are
I'll leave a few shells in my gun
stop me staring at the sun
Quando pensi che siamo perduti, stiamo esplorando
Ciò che pensi non valga la pena, io lo sto adorando
Non vuoi la verità, la verità è noiosa
Ho questa febbre e ho bisogno di
Lasciare la casa, lasciare l’auto
Lasciare gli uomini cattivi laddove sono
Lascerò qualche colpo nella mia pistola
non farmi più guardare il sole
I know it's coming and there's gonna be violence
I've taken as much as I'm willing to take
But why do you say we should suffer in silence?
My heart is broken there's nothing to break
So che non sta arrivando e ci sarà violenza
Ho sopportato tutto ciò che son disposto a sopportare
ma perché dici che dovremmo soffrire in silenzio?
Il mio cuore è spezzato non c’è niente da spezzare
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Un tale ha la spiacevole sorpresa di trovare la propria auto, parcheggiata sotto casa, con una
vistosa ammaccatura. Nel vedere un biglietto infilato sotto il tergicristallo si rincuora, poi lo
legge. C'è scritto: "Gentile signore, purtroppo nell'uscire dal parcheggio, ho urtato la sua
macchina danneggiandola. La gente che mi osserva pensa che ora io stia scrivendo le mie
generalità, come sarebbe di rigore in questi casi. Ma non mi sogno nemmeno di farlo. Buona
giornata!"
Un tizio fa ad un amico:
- Hanno rapito mia suocera!
- Accidenti! - fa l'amico - E cosa è successo? Hanno chiesto dei soldi?
- Si - dice lui - 500 mila euro!
- E allora?
- Glieli ho dati, ma sono preoccupato...
- Perché?
- Ne vogliono ancora!
- Altrimenti?
- Altrimenti me la riportano...
Quante donne occorrono per avvitare una lampadina?
- Dieci: una che la avvita e le altre nove che la criticano per come lo fa.
Un amico di Mike Bongiorno gli fa:
- Scusa Mike... mi presteresti 100 Euro?
- Mi dispiace ma non le ho con me!
- E a casa?
- Tutti bene grazie!
Mike Bongiorno viene invitato a cena a casa di amici. Durante la cena la padrona di casa gira tra
gli ospiti per assicurarsi che vada tutto bene. Arrivata da Mike Bongiorno gli fa:
- Allora Mike... com'è il passato di verdura?
E lui:
- Aloraaaa... io verdurai, tu verdurasti, egli verdurò....
Ad una cena di gala un uomo è seduto vicino ad una vecchia orripilante. Questa ad un certo punto
della cena gli si rivolge:
- Buon uomo... ma come siete galante... è la sesta volta che mi baciate la mano da quando siamo
a tavola... voi mi confondete!!
- Ma che ha capito! E' solo che il cameriere s'è dimenticato di mettermi il tovagliolo!
Ad una grande festa un invitato si avvicina ad un uomo senza sapere che è il padrone di casa e gli fa:
- Lei non trova che questa festa sia noiosissima? Poi gli invitati... sono tutti brutti... guardi per
esempio quella signora seduta là in fondo!
- Quella è mia moglie!!!
- Eh ehm... ma non quella... quella accanto!
- Quella è mia sorella!!!
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GIORNALINO PERIODICO REDATTO DALL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAPIZZI