Una visita in fabbrica

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Una visita in fabbrica
Classe quinta
Prova 20 · Testo letterario
Vittorio Sereni
Una visita in fabbrica
Vittorio Sereni (1913-83) è uno dei poeti italiani più importanti del secondo dopoguerra. Il carattere principale della
sua produzione è il tentativo di confrontare la propria esperienza esistenziale con la realtà storica, sociale e politica
dell’Italia contemporanea. La sua raccolta di versi più significativa s’intitola Gli strumenti umani e contiene alcune
poesie dedicate alla condizione operaia. La scelta di tale argomento porta Sereni a riallacciarsi a una fase precisa
della letteratura italiana, che si colloca tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta, quando alcuni scrittori, come Elio Vittorini e Paolo Volponi, provarono a descrivere e comprendere il mondo dell’industria.
Nel poemetto che segue Sereni racconta una visita alla grande fabbrica milanese della Pirelli. La poesia è composta da cinque strofe; qui ne sono riportate tre. Nella prima strofa, qui omessa, l’autore si ferma all’entrata della
fabbrica prima di cominciare la visita, sente la sirena che dà inizio al turno di lavoro e osserva gli operai che, in fila,
si accingono a entrare.
Una visita in fabbrica
II
[…]
Sfiora torrette, ora, passerelle
La visita da poco cominciata: s’imbuca in un fragore
Come di sottoterra, che pure ha regola e centro
E qualcuno t’illustra. Che cos’è
5 Un ciclo di lavorazione? Un cottimo
cos’è? Quel fragore. E le macchine, le trafile e calandre,
questi nomi per me presto di solo suono nel buio della mente,
rumore che si somma a rumore e presto spavento per me
straniero al grande moto e da questo agganciato.
10 Eccoli al loro posto quelli che sciamavano là fuori
Qualche momento fa: che sai di loro
Che ne sappiamo tu e io, ignari dell’arte loro…
Chiusi in un ordine, compassati e svelti,
relegati a un filo di benessere senza perdere un colpo – e su tutto implacabile
15 e ipnotico il ballo dei pezzi dall’una all’altra sala.
[…]
IV
«Non ce l’ho – dice – coi padroni. Loro almeno
sanno quello che vogliono. Non è questo,
non è più questo il punto».
E raffrontando
e
rammentando:
«… la sacca era chiusa per sempre
4. E qualcuno: la guida della visita.
6. le trafile e le calandre: sono le macchine che lavorano il metallo.
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10. quelli che sciamavano: sono gli
operai.
16. «Non ce l’ho – dice ...»: uno degli
operai parla con il poeta.
19. sacca: è il luogo in cui si viene cir-
condati dai nemici. L’operaio rievoca
episodi vissuti in guerra.
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20 e nessun moto di staffette, solo un coro
25 30 di rondini a distesa sulla scelta tra cattura
e morte…»
Ma qui non è peggio? Accerchiati da gran tempo
E ancora per anni e poi anni ben sapendo che non
Più duramente (non occorre) si stringerà la morsa.
C’è vita, sembra, e animazione dentro
quest’altra sacca, uomini in grembiuli neri
che si passano plichi
uniformati al passo delle teleferiche
di trasporto giù in fabbrica.
Salta su
Il più buono e il più inerme, cita:
E di me si spendea la miglior parte
Tra spesso e proteste degli altri – ma va là – scatenati.
V
La parte migliore? Non esiste. O è un senso
35 di sé sempre in regresso sul lavoro
o spento in esso, lieto dell’altrui pane
che solo a mente sveglia sa d’amaro.
Ecco. E si fa strada sul filo
cui si affida il tuo cuore,
40 ti rigetta
alla città selvosa:
– Chiamo da fuori porta.
Dimmi subito che mi pensi e ami.
Ti richiamo sul tardi –.
45 Ma beffarda e febbrile tuttavia
ad altro esorta la sirena artigiana.
Insiste che conta più della speranza l’ira
e più dell’ira la chiarezza,
fila per noi proverbi di pazienza
50 dell’occhiuta pazienza di addentrarsi
a fondo, sempre più a fondo
sin quando il nodo spezzerà di squallore e rigurgito
un grido troppo tempo in noi represso
dal fondo di questi asettici inferni.
(da V. Sereni, Poesie, Mondadori, Milano 2000)
34. La parte migliore: il poeta prende
spunto dalla citazione poetica precedente per formulare un giudizio sulla
condizione operaia.
38. E si fa strada sul filo: è il filo del
telefono, attraverso il quale il poeta
parla con la sua donna.
47. Insiste...: In questi ultimi versi il
poeta dimostra di aver raggiunto alcune consapevolezze di ordine politico.
Nella finzione poetica è la sirena della
fabbrica a formularle.
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1.
Rispondi alle domande.
1. Che cosa significa «cottimo»?
 a) Un macchinario particolarmente complicato.
 b) Un contratto di lavoro in cui è compreso il vitto per il lavoratore.
 c) Avere una retribuzione commisurata alla quantità di lavoro prodotta.
 d) Un ciclo di lavorazione che ottimizza la produzione.
2. Chi è il «tu» del v. 12? .............................................................................................................................................................................................................................................
3. Che cos’è «il ballo dei pezzi» al v. 15? ....................................................................................................................................................................................................
4. «E di me si spendea la miglior parte» (v. 32): l’operaio cita il verso di un famoso poeta. Quale?
 a) Dante.
 b) Petrarca.
 c) Leopardi.
 d) Saba.
2.
Quale significato ha, secondo te, la scena della reazione degli operai nei confronti del compagno che recita
versi?
 a) Sottolinea l’ignoranza degli operai.
 b) Sottolinea la mancanza di solidarietà tra gli operai.
 c) Indica il disprezzo degli operai per la cultura borghese.
 d) Indica che nella vita di fabbrica non c’è spazio per la poesia e la bellezza.
3.
Elenca le azioni compiute dal protagonista.
prima strofa: .............................................................................................................................................................................................................................
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seconda strofa: ........................................................................................................................................................................................................................
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terza strofa: ................................................................................................................................................................................................................................
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4.
Rispondi alle domande.
1. «che sai di loro / Che ne sappiamo tu e io, ignari dell’arte loro» (vv. 11-12): nella seconda strofa come giudica
il poeta il proprio rapporto con gli operai?
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2. A chi si riferisce il «noi» del v. 49, nella parte conclusiva?
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3. Che cosa ha reso possibile questo cambiamento?
 a) Il dialogo con la sua compagna al telefono.
 b) Il sollievo per la fine della visita alla fabbrica.
 c) Una migliore conoscenza della condizione degli operai.
 d) Le spiegazioni della guida.
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5.
All’inizio della quarta strofa un operaio paragona l’esperienza della guerra e quella della fabbrica. Il poeta aggiunge una sua riflessione (vv. 22-24). Sintetizzala con parole tue.
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6.
Spiega con parole tue il significato dei tre versi seguenti, in cui si descrive l’esperienza degli operai.
è un senso
di sé sempre in regresso sul
lavoro
7.
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o spento in esso, lieto
dell’altrui pane
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che solo a mente sveglia sa
d’amaro
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La prima strofa contiene alcuni rimandi all’Inferno di Dante. Chiariscili in breve, seguendo la traccia.
la guida
introduce il poeta nella fabbrica, lo accompagna tra i vari padiglioni…
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l’ambiente
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gli operai
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8.
La poesia di Sereni contiene un riferimento a un celebre passo del Paradiso di Dante: «tu proverai sì come sa di
sale / lo pane altrui». Dove?
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9.
«E si fa strada sul filo/cui si affida il tuo cuore, /ti rigetta alla città selvosa» (vv. 38-41). Anche qui si può cogliere
un richiamo alla Commedia dantesca, in particolare all’Inferno. Quale?
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10.Qual è, a tuo parere, la differenza più significativa tra il viaggio di Dante nella Divina Commedia e l’esperienza
in fabbrica di Sereni?
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11. Nelle seguenti frasi, tutte tratte dalla poesia di Sereni, notiamo lo stesso procedimento retorico. Quale? Quale
effetto espressivo produce?
1. Quel fragore. E le macchine, le trafile e calandre,
questi nomi per me presto di solo suono nel buio della mente,
2. presto spavento per me
/ straniero al grande moto e da questo agganciato.
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12.Indica a quali figure retoriche corrispondono le seguenti espressioni della prima strofa.
1. Sfiora torrette, ora, passerelle / La visita da poco cominciata: ................................................................................................................................
2. E le macchine, le trafile e calandre: .......................................................................................................................................................................................................
3. buio della mente: .....................................................................................................................................................................................................................................................
4. ballo dei pezzi: .............................................................................................................................................................................................................................................................
5. filo di benessere: .......................................................................................................................................................................................................................................................
6. arte loro: .............................................................................................................................................................................................................................................................................
7. che sai di loro / Che ne sappiamo tu e io: ..........................................................................................................................................................................................
13.Una caratteristica del poemetto è la varietà di registri lessicali. Completa la tabella rispetto alla prima strofa,
seguendo gli esempi.
Espressioni letterarie
Espressioni quotidiane
Termini tecnici
– ha regola e centro
– si imbuca
– cottimo
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14.Gli ultimi tre versi sono resi oscuri dalle inversioni sintattiche. Senza cambiarne la lettera, rimettili in ordine in
modo da renderli più chiari.
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15.Rispondi a queste domande riguardanti la forma metrica della poesia.
SìNo
1. Le strofe hanno lo stesso numero di versi?


2. I versi hanno una misura prestabilita?


3. Hai individuato delle rime?


4. Sereni ha usato il “verso libero”?


16.L’ultima parte della quinta strofa parla di una presa di coscienza che potrebbe preludere a un progetto politico.
Individua questo aspetto nel testo e prova a illustrarlo, facendo riferimento, se puoi, alla situazione storica in
cui visse l’autore.
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