documento CdC 5^CMB A

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documento CdC 5^CMB A
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“ARTURO MALIGNANI”
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(L.425/97 - DPR 323/98)
a.s. 2015/2016
Documento del Consiglio della classe 5 A CMB
per l’Esame di Stato di Istruzione Secondaria Superiore
per la Commissione Esaminatrice (15 maggio 2016)
Il Dirigente Scolastico
Esposto all’Albo
Prof. Andrea Carlet
il 15/05/2016
1
INDICE
1.
Composizione del Consiglio di Classe
2.
Profilo professionale dello studente
3.
Relazione generale sulla classe
3.1.
Composizione
3.2.
Profitto
3.3.
Comportamento
3.4.
Obiettivi educativo-formativi
3.5.
Metodologie didattiche
3.6.
Esperienze didattiche e formative di particolare rilievo
3.7.
Attività integrative ed extracurricolari
4.
Relazione finale per disciplina
4.1.
Profitto
4.2.
Comportamento
4.3.
Obiettivi raggiunti in relazione ai contenuti, alle competenze e alle abilità
4.4.
Attività integrative ed extracurriculari svolte
4.5.
Metodologia e strumenti utilizzati
4.6.
Verifiche e valutazione
4.7.
Programma svolto
5.
Scheda informativa relativa alle prove integrate svolte durante l'anno
5.1.
Criteri seguiti per la progettazione delle simulazioni delle terze prove
5.2.
Scheda informativa relativa alle prove svolte durante l'anno
5.3.
Note informative per la predisposizione della terza prova scritta
ALLEGATI
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●
●
●
●
●
●
●
●
Testo PRIMA PROVA SCRITTA - simulazione del 20/05/2016
Testo SECONDA PROVA SCRITTA - simulazione di febbraio 2016
Testo SECONDA PROVA SCRITTA - simulazione di aprile 2016
Testo TERZA PROVA SCRITTA – simulazione del 19/02/2016
Testo TERZA PROVA SCRITTA – simulazione del 1/04/2016
Testo TERZA PROVA SCRITTA – simulazione del 05/05/2016
Griglie di valutazione delle simulazioni delle tre prove scritte
Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo
Tabella di corrispondenza voti/giudizio
2
1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Materie comuni alle articolazioni: Chimica e Materiali / Biotecnologie Ambientali
Docente
Materia
Ore setmanali
Nunzia Valeria Fusiello
Religione
1
Mauro Bullo
Lingua e letteratura italiana
4
Mauro Bullo
Storia
2
Annamaria Romano
Lingua Inglese
3
Roberto Bezzo
Matematica
3
Mariangela Peloi
Scienze Motorie
2
Articolazione Biotecnologie ambientali
Docente
Materia
Ore setmanali
Maria Gasparini
Biologia, microbiologia e tecnologie di
controllo ambientale
6
Livia Mercato
Laboratorio di Biologia, microbiologia e
tecnologie di controllo ambientale
4
Stefano Bareggi
Chimica analitica e strumentale
4
Giancarlo Biasco
Chimica organica e biochimica
4
Livia Mercato
Laboratorio di Chimica analitica e
strumentale
3
Livia Mercato
Laboratorio di Chimica organica e
biochimica
3
Paolo Lena
Fisica ambientale
3
Articolazione Chimica e Materiali
Clementina Mazzeo
Chimica analitica e strumentale
8
Gaspare Romano
Laboratorio di Chimica analitica e
strumentale
6
Giuseppe Motisi
Tecnologie chimiche e industriali
6
Giuseppe Maniaci
Laboratorio di Tecnologie chimiche e
industriali
2
Giancarlo Biasco
Chimica organica e biochimica
3
Livia Mercato
Laboratorio di Chimica organica e
biochimica
2
La continuità didattica è stata interrotta nel passaggio dalla 4^ alla 5^ classe per le seguenti discipline:
Articolazione Biotecnologie: Chimica analitica e strumentale. Articolazione Chimica e Materiali: Laboratorio
di Tecnologie chimiche e industriali, Laboratorio di Chimica organica. Entrambe le articolazioni: Religione.
3
Nel passaggio dalla 3^ alla 4^ classe la continuità didattica è stata interrotta limitatamente a Articolazione
Biotecnologie: Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e microbiologia; Articolazione Chimica e
Materiali: Chimica analitica e Chimica organica. Entrambe le articolazioni: Religione.
2. PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE
Il Diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie ha competenze:
● pratico – analitiche - sperimentali, nel campo della realtà naturale e artificiale ma anche nell'analisi
qualitativa e quantitativa dei fenomeni legati alle trasformazioni di energia;
● progettuali e di cittadinanza, che si esplicano nell'essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Il corso forma figure professionali con
capacità e competenze polivalenti in grado di soddisfare numerose e variegate richieste provenienti dal
mondo del lavoro e della ricerca. I contenuti trattano a fondo gli argomenti base della chimica-fisica,
dell’analisi chimica e degli impianti di tipo industriale, con particolare riferimento agli aspetti della sicurezza,
dell’igiene industriale e del controllo ambientale. Vengono forniti inoltre elementi di biochimica e biologia.
L’organica preparazione scientifico-tecnologica garantita dalle discipline di indirizzo è integrata da un buon
livello di cultura generale cui concorrono la matematica e tutte le altre discipline umanistico-sociali.
3. RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE
3.1 Composizione
La classe risulta così composta nel corrente anno scolastico
Maschi
Femmine
Totale
Numero studenti
12
14
26
Provenienti da altra scuola
0
0
0
Abbandoni/ ritiri durante l’anno
0
0
0
Studenti non italofoni
0
0
0
Studenti Disturbi S.A.
0
0
0
Provenienza
Numero studenti
Residenti a Udine
Residenti in località entro i 20
Km di distanza da Udine
Residenti in località oltre i 20
Km di distanza da Udine
26
2
18
6
3.2 Profitto
3.2.1 Regolarità degli studi
Numero studenti
26
Regolari
In ritardo di un anno
In ritardo maggiore di un
anno
23
3
0
3.3 Comportamento
La classe ha evidenziato, durante il triennio, un livello di socializzazione sia nei rapporti interpersonali, sia
nei confronti degli insegnanti e dell'istituzione scolastica, specie in terza, poco omogeneo. Ciò è dipeso dal
fatto che la classe, essendo articolata su due indirizzi professionalizzanti, ha svolto la gran parte delle attività
in orari e aule diversificati e sostanzialmente le due parti non si sono mai compiutamente amalgamate. Nel
4
corso degli anni questa distinzione è andata affievolendosi e ciò è dovuto all’impegno degli allievi che,
consapevoli di interpretare un percorso normativamente e contenutisticamente inedito, hanno contribuito
alla crescita complessiva del curricolo, oltre che della acquisizione di competenze e conoscenze. Va notata la
correttezza di comportamento nei confronti dell’Istituzione, che è stata ammirevole. E’ inoltre caratteristica
peculiare della classe la dedizione e la volontà all’apprendimento.
3.4 Obietvi educativi-formativi e cognitivi
In sede di programmazione collegiale dell’attività didattica per l’a.s. 2015/2016 il consiglio di classe ha
elaborato i seguenti obiettivi educativo-formativi, articolati come di seguito riportati:
3.4.1 Obiettivi educativi-formativi
Lo studente dovrà essere in grado di
● essere disponibile al dialogo e al confronto tra modelli e contenuti diversi;
● essere consapevole che la sua identità si rivela e si arricchisce anche nel rapporto con le
diversità;
● rielaborare criticamente i contenuti proposti;
● assumere un atteggiamento responsabile ed è capace di rendere conto a se stesso e agli
altri dei propri comportamenti e delle proprie ragioni;
● praticare condotte di trasparenza e di rispetto della legalità;
● cogliere le implicazioni etiche e sociali della pratica e della riflessione scientifica.
1.3.2 Obiettivi cognitivi
Gli obiettivi cognitivi formulati dal Consiglio di classe in sede di programmazione collegiale dell’attività
didattica sono i seguenti:
Lo studente dovrà essere in grado di
● effettuare collegamenti di carattere interdisciplinare, cogliendo rapporti causa/effetto;
● operare analisi, sintesi e rielaborazione personale;
● comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici specifici di ogni
disciplina;
● saper consultare documentazioni, codici, dizionari;
● operare nelle attività laboratoriali
● saper elaborare dati anche con l’utilizzo di strumenti automatizzati.
3.5 Metodologia e strategie didatche
Metodologie didattiche utilizzate dal CdC:
Lezioni frontali, gruppi di lavoro, ricerche, discussione, attività multimediali:sono stati utilizzati in tutte le
discipline
Laboratori delle materie professionalizzanti, Conferenze/Seminari: hanno coinvolto Biologia, microbiologia e
tecniche di controllo ambientale, Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Chimica
organica e biochimica, Tecnologie chimiche e industriali.
Per gli allievi che hanno incontrato nel corso dell'anno scolastico difficoltà nell'assimilazione dei contenuti/
competenze sviluppati nelle diverse discipline si è provveduto ad attivare i seguenti interventi:
Recupero assistito (pausa didattica) in tutte le discipline coinvolte.
Sportello Didattico in Chimica organica.
5
3.6 Esperienze didatche e formative di particolare rilievo- Atvità integrative ed extracurriculari
Classe terza
Classe quarta
Atvità
Depuratore acque reflue
FRISALI
Solar expo (fiera
fotovoltaico)
Visita di istruzione
Teatro in lingua inglese
Lezioni biomonitoraggio
ambientale ARPA
FRISALI
Biolearning (lezione di
biotecnologia) e Risiera
Conferenza sulle
biotecnologie FRIULI
INNOVAZIONE
Visita all’EXPO
Teatro in lingua inglese
Luogo
Udine
Atene (Grecia)
Milano
Docente referente
Mercato-Ripanti
Mauro Bullo
Paolo Lena
Monaco di Baviera
Udine
Udine
Paolo Lena
Annamaria Romano
Livia Mercato – Maria
Gasparini
Mauro Bullo
Livia Mercato – Maria
Gasparini
Livia Mercato – Maria
Gasparini
Bosa (Sardegna)
Trieste
Udine
Milano
Udine
Paolo Lena
Annamaria Romano
Classe quinta
Attività
Docente referente
Docente
accompagnatore
Utilizzo ore
in orario
curricolare
Utilizzo ore
in orario
extracurrico
lare
Periodo
Mese
Stages articolazione
BIO
Livia Mercato
x
x
dal 15/09 al 27/09
Stages articolazione
Giuseppe Motisi
x
x
Inizi prima o seconda
settimana di Febbraio 2016
MAT
Cinema per studenti Mauro Bullo
“Il sale della terra”
x
Spettacolo teatrale
“La scuola”
Mauro Bullo
Giochi della Chimica
Giancarlo Biasco
x
Corso di Primo
soccorso
Mariangela Peloi
x
7 novembre 2015 dalle ore
10.30 alle ore 13.00
x
16/02/16
x
30 aprile 2016
6 ore in orario di Ed. fisica
Visite e viaggi di istruzione
Meta
Docente referente
Durata
Periodo
Praga
Mauro Bullo
5 gg.
Moggio Udinese –
Cartiera Ermolli e
Livia Mercato
1 gg.
14 - 18 dicembre
2015
Mercoledì 20 aprile
2016
6
Docenti
Accompagnatori
Mauro Bullo
Livia Mercato
Abbazia di San Gallo
(Articolazione BIO)
Bertiolo- Impianto
Biogas
(Articolazione BIO)
Povoletto - Gesteco
(Articolazione MAT+
BIO)
Livia Mercato
1 gg.
mercoledì 18
novembre 2015
Livia Mercato
Giuseppe Motisi
1gg.
martedì 17 novembre
2015
Giuseppe Motisi
Gaspare Romano
Relazione sull’atvità di STAGE classe 5 A CBA Articolazione biotecnologie ambientali
PERIODO DI SVOLGIMENTO: DAL 15/09/2015 AL 25/09/2015
ZONA DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’: PROVINCIE DI UDINE E GORIZIA
ORGANIZZAZIONE E TUTORAGGIO: LIVIA MERCATO
L’attività di Stage (alternanza scuola lavoro) organizzata per la classe 5A CBA per l’anno scolastico 2015/16
s'inserisce nell’attuale quadro normativo che caratterizza una metodologia didattica atta a sviluppare negli
studenti la consapevolezza del valore formativo ed educativo del lavoro, ed è risultata fondamentale per
iniziare al meglio il quinto anno del percorso degli allievi coinvolti.
L’organizzazione pratica è iniziata fin dal mese di aprile 2015 per trovare e consolidare i contatti con Aziende
del settore chimico-biologico che purtroppo in zona non sono molte.
Trovate le poche Aziende disponibili ad accettare uno o più studenti, si è passati alla parte burocratica che
comprende anche la conoscenza diretta del Tutor aziendale (la persona che seguirà in Azienda l’allievo e che
si interfaccerà con la scuola) con il quale si pianifica il programma di lavoro in base alle competenze richieste
e alle conoscenze fin ora acquisite da ogni singolo allievo.
Data la scarsità di risorse tecniche che la nostra scuola ha in questo momento nel campo degli strumenti
analitici, ho puntato molto sul fatto che tutti gli allievi potessero accedere nei laboratori per provare di
persona analisi strumentali che a scuola non avrebbero potuto effettuare.
Prima di iniziare l’attività in azienda gli studenti hanno partecipato ad alcune mie lezioni introduttive di
chimica analitica e sull’utilizzo di tecniche analitiche che avrebbero trovato presso le Aziende ospitanti.
Hanno inoltre effettuato un corso on line in materia di sicurezza ed igiene in ambienti di lavoro per ottenere
l’attestato di frequenza e di superamento come richiesto dalla legge D.lgs 81/2008.
Al rientro a scuola la ricaduta è stata molto forte in termini di conoscenze, abilità e soddisfazioni.
Ogni allievo ha prodotto un Power point che esplicita il suo percorso e il tipo di lavoro che svolge l’azienda
ospitante, presentandolo in classe e commentando con i compagni.
Così al termine tutti gli allievi hanno potuto dare uno sguardo su un panorama più ampio sul mondo del
lavoro che li potrebbe coinvolgere tre pochi mesi.
Gli allievi hanno presentato in una conferenza le loro esperienze, le difficoltà (es. il raggiungimento del
luogo di lavoro), ai compagni delle due classi 4^ BIO che dovranno accingersi ad affrontate il prossimo anno
questa nuova esperienza.
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AZIENDE COINVOLTE:
FRIULAB (UDINE)
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DELLE VENEZIE (CAMPOFORMIDO)
OSPEDALE DI SAN DANIELE (SAN DANIELE DEL FRIULI)
ALIFAX-SIRE (NIMIS)
CATAS (SAN GIOVANNI AL NATISONE)
PARMALAT (CAMPOFORMIDO)
NATURALFOOD (SAN VITO DI FAGAGNA)
BRAVA (CORMONS)
FRIULI-CORAM (UDINE)
AZIENDA VITIVINICOLA BASTIANICH (CIVIDALE DEL FRIULI)
ALLIEVO
ORE
VOTO AZIENDA
PRESENZA /100
TUTOR AZIENDALE
LUOGO
ARTENI
LUCA
68
80
FRIULAB
Dr.ssa Martelossi
UDINE
CAMPIGOTTO
ALBERTO
85
95
IS.ZOOPROFILATTICO
DELLE VENEZIE
Dr.Passera
BASALDELLA
CARPI
GIADA
53
100
OSPEDALE SAN DANIELE
Dott.ssa Pomtarolo
SAN DANIELE
COLUSSA
ALICE
53
100
OSPEDALE SAN DANIELE
Dott.ssa Pomtarolo
SAN DANIELE
CONCHIN
LETIZIA
40
95
IS.ZOOPROFILATTICO
DELLE VENEZIE
Dr. Passera
BASALDELLA
FONTANINI
VIRGINIA
80
100
AZ. AGRICOLA
BASTIANICH
Sig.Bastianich
CIVIDALE
GRILLO
MARCO
80
100
ALIFAX-SIRE
Dr. Duic Gianbattista
NIMIS
NOVELLO
MONICA
72
94
CATAS
Dr.Collavini Roberto
SAN GIOVANNI
NAT.
SAMOHVALOV 52
CESAR
100
LATTERIE PARMALAT
Dott.ssa Croattini
Isabella
CAMPOFORMIDO
TONIUTTI
SIMONETTA
80
100
NATURAL FOOD
Dr. Regeni Alberto
COSEANO
TOROS
FRANCESCA
152
100
BRAVA
Dr.Michelini Maurizio CORMONS
TURCHETTI
ENDISA
112
100
BRAVA
Dr.Michelini Maurizio CORMONS
VIDA
EVA
42,5
100
FRIULI CORAM
Dr.Muscarà Andrea
UDINE
VIGNOLO
ANDREA
68
80
FRIULAB
Dr.ssa Martelossi
UDINE
8
Relazione sull’atvità di STAGE classe 5A CMA Articolazione CHIMICA e MATERIALI
PERIODO DI SVOLGIMENTO: DAL 25/01/2016 AL 05/02/2016
ZONA DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’: PROVINCIA DI UDINE
ORGANIZZAZIONE : prof. Giuseppe MOTISI ( docente di Tecnologie Chimiche industriali)
TUTORAGGIO: prof. MANIACI Giuseppe, prof. MERCATO Livia, prof. MAZZEO Clementina, prof. MOTISI
Giuseppe, prof. ROMANO Gaspare e prof. BIASCO Giancarlo
Il Progetto Alternanza Scuola-Lavoro costituisce un’attività di interazione tra il sistema scolastico e il mondo
del lavoro rivolto a tutti gli studenti che frequentano il 5° anno.
Esso ha avuto come momento “clou” lo svolgimento, da parte degli studenti, di stage di lavoro presso
aziende che operano nel campo chimico di sintesi, ricerca, sviluppo, e analisi.
E’ obiettivo di tale attività fare acquisire agli studenti una consapevolezza di sé e delle proprie capacità e di
trasferire le competenze scolastiche in un contesto lavorativo.
Gli stage hanno avuto una durata di due settimane e costituiscono una fase fondamentale di un percorso a
valenza orientativa, con l’obiettivo di sviluppare nei giovani la capacità di effettuare scelte consapevoli,
relativamente al loro futuro universitario e lavorativo e stimolare interessi professionali. Ha rappresentato
un primo reale momento di contatto con le caratteristiche e le esigenze del mondo del lavoro, ha portato
sicuramente ad un ampliamento delle competenze professionali e ha contribuito all’orientamento delle
scelte future.
Prima dello stage in Azienda, durante apposite lezioni, è stato posto l’accento su alcuni requisiti ed abilità
importanti che superano le competenze di natura tecnico-professionale ed operativo e diventano
competenze trasversali, di comportamento e relazionali.
La collocazione degli studenti è stata effettuata tenendo conto delle competenze e conoscenze richieste dai
vari ambienti di lavoro, e, ove possibile, della vicinanza al comune di residenza
Il monitoraggio dell’andamento dell’esperienza è stato effettuato in itinere tramite contatti telefonici con i
tutor aziendali e mediante visita aziendale e a conclusione dello stage dichiarazione delle competenze dei
tutor aziendali e contatti diretti.
Dai contatti con i tutor aziendali si sono avute informazioni sugli studenti riguardo alla puntualità, eventuali
ritardi e assenze, risposta agli stimoli e agli stress aziendali, abilità relazionali, tutti parametri che hanno
contribuito alla valutazione dell’allievo.
Lo sforzo organizzativo per la realizzazione di questa attività è stata sicuramente notevole.
I risultati positivi e l’atteggiamento responsabile e coscienzioso dimostrato dalla stragrande maggioranza
degli studenti, nonché l’apprezzamento espresso dai soggetti ospitanti, costituiscono tuttavia motivo di
incoraggiamento a continuare, perfezionando ulteriormente determinati aspetti.
In un bilancio generale dell’attività si rileva un profitto positivo anche in allievi che in genere non dimostrano
un curriculum scolastico particolarmente brillante.
Tutti gli allievi hanno evidenziato il desiderio di protrarre l’attività di stage per almeno un’altra settimana
9
ALLIEVO
Barbieri
Federico
Bazzichetto
Michele
Cancian
Michela
Livio
Marianna
Menini
Nicola
Michelotti
Matteo
Oliveri
Riccardo
Picilli Chiara
Pisoni
Chiara
Posenato
Tommaso
Riva
Federico
Turco
Chiara
ORE
PRESENZA
AZIENDA
80
Gesteco S.p.A
80
80
80
Coats thread
Italy Srl
Dipharma
(Udine)
Dipharma
(Udine)
80
Friulab Srl
80
GAIA di Ruffini
Stefano
80
Biopharma Spa
80
80
GAIA di Ruffini
Stefano
Dipharma
(Udine)
80
Gesteco S.p.A
80
Fantoni Spa
80
Friulab Srl
TUTOR
AZIENDALE
Dr Fregonese
Massimo
Dr. Zanin
Dr. Scubla
Tiziano
Dr. Scubla
Tiziano
Dr.
Martellossi
Paola
Dr. Ruffini
Stefano
Dr. Nencioni
Emanuele
Dr. Ruffini
Stefano
Dr. Scubla
Tiziano
Dr Fregonese
Massimo
Dr. Barzazi
Giorgio
Dr.
Martellossi
Paola
10
TUTOR
SCOLASTICO
Maniaci
Giuseppe
Romano
Gaspare
Motisi Giuseppe
Motisi Giuseppe
Biasco Giancarlo
Mazzeo
Clementina
Motisi Giuseppe
Mazzeo
Clementina
Motisi Giuseppe
Maniaci
Giuseppe
Motisi Giuseppe
Biasco Giancarlo
LUOGO
Via Promollo 6,
Povoletto (UD)
Via Beano 10,
Codroipo (UD)
Via XXIV Maggio 40,
Mereto di Tomba (UD)
Via XXIV Maggio 40,
Mereto di Tomba (UD)
Via del Cotonificio 60,
Udine
Via Maddalena, 5,
Povoletto (UD)
Via Castelliere 2,
Mereto di Tomba (UD)
Via Maddalena, 5,
Povoletto (UD)
Via XXIV Maggio 40,
Mereto di Tomba (UD)
Via Promollo 6,
Povoletto (UD)
Via Europa Unita 1,
Osoppo (UD)
Via del Cotonificio 60,
Udine
4. RELAZIONI FINALI PER DISCIPLINA
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMB
MATERIA: ITALIANO
DOCENTE: Mauro Bullo
Brevi note sul profitto
La quasi totalità della classe ha dimostrato nel corso del triennio una crescita solo a volte limitata ma il più
delle volte cospicua nel raggiungimento dei traguardi formativi. Il passaggio più significativo è avvenuto tra
la terza e la quarta, essendosi verificata in terza la fusione di due seconde ad indirizzo professionale distinto.
In terza la classe quindi ha dovuto impegnarsi nel raggiungimento di uno standard comune in termini di
acquisizione delle competenze e più in generale nella preparazione. A conclusione del ciclo posso rilevare
che 2 alunni si sttestano su un livello di più che sufficienza; la parte più cospicua, formata da 18 alunni
raggiunge livelli discreti o buoni mentre 6 alunni si attestano su livelli più che buoni o ottimi.
Brevi note sulla motivazione
E' senza dubbio un punto di forza di questo gruppo classe in altri aspetti eterogeneo. Gli alunni si sono
costantemente contraddistinti per la motivazione esercitata, pur nelle differenze dovute a discontinuità di
impegno o di preparazione. Il carattere innovativo e sperimentale del corso ha contribuito a rafforzarne il
profilo.
Brevi note sulla partecipazione
Specialmente nell'ultimo anno di corso la partecipazione è stata assicurata da comportamenti maturi,
consoni all'età degli studenti. Le numerose attività collaterali o extracurricolari svolte, le visite in azienda,
l'alternanza scuola lavoro hanno contribuito a generare un clima di compattezza partecipativa.
Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
L'allievo dovrà consolidare gli obiettivi raggiunti nella classe precedente ed acquisire nuove capacità, qui di
seguito elencate:
A. Analisi e contestualizzazione dei testi e riflessione sulla letteratura
·
lettura autonoma dei testi;
·
confrontare il testo con altre opere dello stesso/a autore/trice o di altri autori/trici coevi o di altre
epoche, e, in alcuni casi, con altre espressioni artistiche, collocandolo nel proprio contesto storicoculturale;
·
cogliere la capacità del testo letterario di interpretare la realtà;
·
cogliere le linee fondamentali dello svolgimento storico-letterario.
B. Competenze e conoscenze linguistiche
·
eseguire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta e organica;
·
analizzare testi di vario genere ( narrativi, poetici, saggistici) con consapevolezza e autonomia
·
produrre testi di vario tipo, a scelta tra le varie tipologie previste dall'esame di Stato, con coerenza e
chiarezza argomentativa ed espositiva;
·
riconoscere le fondamentali strutture grammaticali e sintattiche della lingua.
A. Autori-Autrici
Lo studio verterà sul periodo letterario che va dal Verismo ai nostri giorni. Nella programmazione troverà
posto un congruo numero di testi tratti dalle opere più significative della nostra tradizione letteraria;
potranno essere presenti, accanto a questi, altri testi di autori/autrici stranieri/e. Nel complesso delle
attività di studio va collocata anche la lettura individuale, da parte dello studente, di almeno un'opera, di
carattere narrativo o poetico o saggistico.
B. Conoscenze generali e inquadramento storico
11
Sono contenuti della riflessione letteraria le conoscenze riguardanti:
il concetto di testo letterario e tipologia di testi;
le istituzioni letterarie: ampliamento dello studio dei procedimenti retorici, delle forme e tradizioni
metriche e dei generi e codici formali (lirica, novella, romanzo, teatro);
le relazioni tra produzione letteraria e società;
rapporti tra letteratura ed altre espressioni artistiche;
C. Versante linguistico
Le competenze e conoscenze linguistiche degli allievi saranno ampliate con le seguenti attività connesse con
le attività di studio e con l’intera tematica proposta dalla disciplina:
esposizione orale in forme che raggiungano un sufficiente livello di corettezza formale e organicità;
lettura consapevole ed autonoma;
·
produzione scritta di: riassunti di singoli testi; analisi e commenti guidati ai testi; testi a scelta tra le
varie tipologie previste dall'esame di Stato.
Verifiche e valutazione
Forme di verifica orale:
·
commento orale a un testo dato secondo istruzioni prestabilite
·
esposizione ordinata di argomenti studiati
·
interrogazione per ottenere risposta su dati di conoscenza
·
relazioni individuali di approfondimenti
·
partecipazione alla discussione in classe
·
test di comprensione con domande aperte/chiuse, a trattazione sintetica, a risposta multipla, ecc.(vedi
terza prova).
Forme di verifica scritta:
·
riassunto
·
analisi e commento ai testi secondo istruzioni prestabilite
·
componimenti (in accordo con quanto previsto per la prima prova degli esami di stato) che sviluppino
argomentazioni con coerenza e chiarezza.
La valutazione terrà conto dei seguenti elementi:
·
la conoscenza dei dati
·
la comprensione dei testi
·
la capacità di partecipare in maniera critica alla discussione
·
la capacità di cogliere elementi essenziali in una lettura o in un’esposizione, nonché nello sviluppo
storico- letterario
·
la capacità di chiarezza e di controllo formale, all’orale come allo scritto
·
impegno e partecipazione
·
progressivo miglioramento rispetto alla situazione di partenza.
Programma svolto
Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data
successiva all’approvazione del presente documento
15/09/2015
Presentazione del programma
Movimenti culturali e ideologie tra secondo Ottocento e Primo Novecento - Quadro di insieme
17/09/2015
Freud e la psicoanalisi
18/09/2015
Freud e il darwinismo sociale
12
L'età post unitaria: le nuove tendenze poetiche e il trionfo del romanzo
I modelli francesi: Il Naturalismo francese, Gustave Flaubert
24/09/2015
T1 I sogni di Emma, lettura. Il bovarismo
25/09/2015
Analisi dei temi per l'esame di stato
25/09/2015
Interpretazione dei sogni: analisi e lettura dei testi degli studenti
Il metodo verista
29/09/2015
Vita e opere di Verga
01/10/2015
Gli artifici narrativi in Verga. Lo straniamento.
Lettura di T3 Rosso Malpelo e T5 Il mondo arcaico e l'irruzione della storia, da Cap I dei Malavoglia
02/10/2015
Discussione guidata su globalizzazione, migrazioni, soluzioni europee. Proiezione di
"Another brick in the wall".
06/10/2015
La condizione femminile nell'età borghese: Flaubert, Madame Bovary
Tristi amori di Giuseppe Giacosa, T2 La trasgressione e il rientro nella norma
08/10/2015
Tip. A,B,C,D Esame di Stato
09/10/2015
Compito di Italiano
13/10/2015
La condizione femminile nell'età borghese: Ibsen, Casa di bambola
T3 La presa di coscienza di una donna,
16/10/2015 Lettura di T9 "Libertà", da Novelle rusticane
20/10/2015
Verga e il Ciclo dei vinti. Esercizi su Pearson.it
Il Decadentismo e l'esperienza dell'ignoto e dell'assoluto
La visione del mondo decadente
Charles Baudelaire tra romanticismo e decadentismo
Giovanni Pascoli. la forza innovativa delle soluzioni formali
22/10/2015
Correzione del compito di Italiano. Il simbolismo francese.
Baudelaire, L'albatro
Baudelaire, Spleen
Baudelaire, Corrispondenze
23/10/2015
La scapigliatura: atteggiamenti e temi
29/10/2015
Pascolo: X Agosto; Il fanciullino: lettura e analisi
30/10/2015
Il Fanciullino: lettura di T1 “Una poetica decadente”
03/11/2015
Ripasso sulla produzione pascoliana. Piattaforma digitale Pearson
05/11/2015
Preparazione al Compito di Italiano. Analisi dei documenti
05/11/2015
G. Pascoli, l'assiuolo: analisi testuale
06/11/2015
G. Pascoli, Il gelsomino notturno: lettura e analisi testuale piattaforma Pearson
10/11/2015
Preparazione alla verifica di letteratura
12/11/2015
Dal mito del fanciullino al mito del superuomo. L'estetismo
12/11/2015
G. Verga (ripasso)
13/11/2015
Gabriele D'Annunzio: vita e opere da piattaforma MyLab
19/11/2015
Consegna pagelline; preparazione al compito di Italiano
20/11/2015
G. Pascoli. Verifica di conoscenza e analisi testuale
24/11/2015
Tipologie A, B, C, D Sessione esame 2014
26/11/2015
Conclusione del compito di Italiano
Le avanguardie in letteratura
27/11/2015
Correzione della verifica di letteratura. Le avanguardie del primo Novecento
01/12/2015
T1 Manifesto del Futurismo, T2 Manifesto tecnico del Futurismo,
Marinetti, T3 Bombardamento
Palazzeschi, T4 Lasciatemi divertire
T7 Manifesto del surrealismo
T8 Manifesto del surrealismo
03/12/2015
Kafka, La metamorfosi: lettura integrale
13
04/12/2015
Kafka, La metamorfosi: lettura integrale
Dal Futurismo a Ungaret
07/01/2016
Ungaretti, Il porto sepolto; Veglia, Sono una creatura. Analisi testuale
08/01/2016
Ungaretti. Veglia, Mattino, I fiumi. Lettura ed analisi
12/01/2016
Il pensiero pirandelliano
15/01/2016
Compito di Italiano. Pirandello, saggio su l'umorismo
19/01/2016
Mal di luna, lettura e analisi
21/01/2016
Correzione del compito di Italiano. Proiezione di "Kaos" dei F.lli Taviani. Analisi e
comparazione
22/01/2016
La lirica ungarettiana
Luigi Pirandello
28/01/2016
Lettura de Il giuoco delle parti, Atto I
29/01/2016
Il giuoco delle parti. Lettura Atti II e III
02/02/2016
Il giuoco delle parti. Lettura e recitazione
04/02/2016
Interrogazioni. L'arte contemporanea dalle Avanguardie storiche alle performances
05/02/2016
Il giuoco delle parti: drammatizzazione. Il treno ha fischiato. Lettura ed analisi
11/02/2016
Consegna pagelline
11/02/2016
Pirandello, Il giuoco delle parti e attività di sintesi
Italo Svevo
12/02/2016
16/02/2016
23/02/2016
26/02/2016
01/03/2016
03/03/2016
04/03/2016
08/03/2016
Italo Svevo: vita e opere
La Coscienza di Zeno: Prefazione e Cap. III T5 Il fumo
Interrogazioni. La coscienza di Zeno: sintesi della vicenda
Pirandello: tematiche e produzione artistica
Interrogazioni. La coscienza di Zeno: T6 la morte del padre
Interrogazioni. La coscienza di Zeno, T9 La profezia di un'apocalisse cosmica
Tip b Articolo di giornale
Consegna compiti di italiano. Interrogazioni
Il romanzo italiano nel 900 e il mito del popolo
15/03/2016
Interrogazioni. La situazione culturale tra le due guerre
17/03/2016
Interrogazioni. I caratteri generali del romanzo italiano nel primo novecento. Silone,
Fontamara, Il furto dell'acqua. Lettura e interpretazione
31/03/2016
Interrogazioni. La concezione dell'intellettuale in Gramsci. Il mito del popolo nel
neorealismo
01/04/2016
Simulazione terza prova
05/04/2016
Interrogazioni. Il mito del popolo; Lettura da Pratolini T2 La prima educazione dell'operaio,
da Metello
07/04/2016
Interrogazioni. Preparazione al compito di Italiano
12/04/2016
Conversazione in Sicilia di Vittorini e T1 “Il mondo offeso”
14/04/2016
Tip A, B, C, D
19/04/2016
Interrogazioni
21/04/2016
Interrogazioni. Letture da Calvino e Vittorini T2 “L'offesa all'uomo” da Uomini e no
22/04/2016
Interrogazioni
Dal 22/04/2016 fino al termine delle lezioni:
La guerra e la resistenza
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno: T1 Fiaba e storia
Beppe Fenoglio, il partigiano Johnny: T2 Il «settore sbagliato della parte giusta»
Primo Levi, Se questo è un uomo: T2 Il canto di Ulisse
PASOLINI E L'ORIGINARIA INNOCENZA DEL POPOLO
Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta: T2 Degradazione e innocenza del popolo
14
IL SUPERAMENTO DEL NEOREALISMO
Calvino Se una notte d’inverno un viaggiatore: T7 La letteratura: realtà e finzione
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
15
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMB
MATERIA: STORIA
DOCENTE: Mauro Bullo
Bevi note sul profitto
La quasi totalità della classe ha dimostrato nel corso del triennio una crescita solo a volte limitata ma il più
delle volte cospicua nel raggiungimento dei traguardi formativi. Il passaggio più significativo è avvenuto tra
la terza e la quarta, essendosi verificata in terza la fusione di due seconde ad indirizzo professionale distinto.
In terza la classe quindi ha dovuto impegnarsi nel raggiungimento di uno standard comune in termini di
acquisizione delle competenze e più in generale nella preparazione. A conclusione del ciclo posso rilevare
che solo in un caso il profitto non risulta sufficiente mentre 5 alunni si sttestano su un livello di sufficienza o
più che sufficienza; la parte più cospicua, formata da 13 alunni raggiunge livelli discreti o buoni mentre 6
alunni si attestano su livelli più che buoni o ottimi.
Brevi note sulla motivazione
E' senza dubbio un punto di forza di questo gruppo classe in altri aspetti eterogeneo. Gli alunni si sono
costantemente contraddistinti per la motivazione esercitata, pur nelle differenze dovute a discontinuità di
impegno o di preparazione. Il carattere innovativo e sperimentale del corso ha contribuito a rafforzarne il
profilo.
Brevi note sulla partecipazione
Specialmente nell'ultimo anno di corso la partecipazione è stata assicurata da comportamenti maturi,
consoni all'età degli studenti. Le numerose attività collaterali o extracurricolari svolte, le visite in azienda,
l'alternanza scuola lavoro hanno contribuito a generare un clima di compattezza partecipativa.
Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
COMPETENZA 1
Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
1. Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di
riferimento.
2. Utilizzare strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con
riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel secondo biennio discutendo e confrontando diverse
interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici.
3. Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.
4. Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.
COMPETENZA 2
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente
1. Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico
e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana.
● Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose
nel mondo attuale e le loro interconnessioni.
●
Verifiche e valutazione
Esposizione: narrazione, relazione, riassunto, risposta a domanda mediata in forma aperta
Argomentazione: valutazione critica su un documento o su una lettura, commento su argomenti di studio,
rielaborazione critica di un argomento di studio o di una tematica generale; saggio breve
Risposta: a domanda diretta non mediata, in forma aperta o chiusa
Intervento in forma non strutturata durante la discussione su argomento storico- sociale
16
Programma svolto
Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data
successiva all’approvazione del presente documento.
5/09/2015
Presentazione del programma
Modulo di raccordo sull'età giolitana
17/09/2015
Politica e società di fine Ottocento
18/09/2015
L'età del Positivismo con accenni a Freud, Marx, Nietsche
24/09/2015
Giolitti e i socialisti
29/09/2015
Clientelismo e trasformismo in età giolittiana
02/10/2015
Il Patto Gentiloni e la conquista della Libia
La Prima Guerra Mondiale
06/10/2015
Cause della 1GM
09/10/2015
Cause e schieramenti nella 1GM
13/10/2015
L'età giolittiana
16/10/2015
1GM dalla guerra lampo alla guerra di logoramento
20/10/2015
Correzione della verifica. La 1 GM fino al 17
23/10/2015
La guerra di genere.
27/10/2015
Ripasso
30/10/2015
La Prima Guerra Mondiale
L'Italia in guerra
03/11/2015
L'Italia in guerra
06/11/2015
L'Italia nella 1GM
10/11/2015
La conclusione del conflitto mondiale sul fronte italiano. La Russia verso il 17
La Rivoluzione russa
13/11/2015
Dalla Rivoluzione di Febbraio alla Rivoluzione d'Ottobre. Lenin e le tesi di Aprile
20/11/2015
Il comunismo di guerra nella Russia rivoluzionaria
Il Fascismo
26/11/2015
27/11/2015
01/12/2015
04/12/2015
10/12/2015
11/12/2015
08/01/2016
Il Fascismo delle origini
L'Italia nella Prima Guerra Mondiale
Il Fascismo delle orogini fino alla nascita del PNF
Dalla marcia su Roma alle leggi fascistissime
Il Fascismo dal 26 AL 38
Il Fascismo dal 26 AL 38
Il trattato di Versailles e la Repubblica di Weimar
Il Nazismo
12/01/2016
15/01/2016
19/01/2016
L'affermazione del Nazismo
Lo spazio vitale e le leggi di Norimberga
Politica ed economia tra le due guerre mondiali
La Seconda Guerra Mondiale
22/01/2016
La 2GM in sintesi
12/02/2016
L'entrata in guerra dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale
16/02/2016
La partecipazione italiana alla guerra: Grecia e campagna di Russia. Il fronte interno.
23/02/2016
Interrogazioni. 2GM: il 1942
01/03/2016
Interrogazioni. La resa della Germania e del Giappone.
17
La Resistenza
03/03/2016
08/03/2016
10/03/2016
11/03/2016
15/03/2016
Interrogazioni. Il 24 luglio e l'8 settembre 1943
Interrogazioni. L'8 settembre e la guerra di liberazione
Miracolo a Sant Anna: proiezione
Miracolo a Sant Anna. Interrogazioni
Interrogazioni. La Conferenza di Yalta e l'ONU
Dalla guerra fredda alla crisi petrolifera
18/03/2016
Interrogazioni. L'Unione Sovietica e il dopo Stalin
05/04/2016
Interrogazioni
08/04/2016
Il 1968
Dopo il 08/04/2016 sino alla conclusione delle lezioni: interrogazioni di presentazione dei seguenti
argomenti e con le seguenti attribuzioni:
A L'Italia dal 48 a Mani Pulite: Cancian, Michelotti, Menini, Turchetti
B la decolonizzazione: Grillo, Oliveri, Vida
C la lunga marcia di Mao e la rivoluzione comunista: Colussa, Pisoni, Toniutti, Turco, Vignolo
D la rivoluzione cubana e i golpe sudamericani: Carpi, Riva
E il movimento dei non allineati e le guerre nella Jugoslavia: Arteni, Bazzichetto, Conchin, Picilli, Novello,
Toros
F il Medio Oriente, la nascita dello stato di Israele e il conflitto arabo-israeliano: Barbieri, Campigotto,
Fontanini, Livio, Posenato, Samohvalov
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
18
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMB
MATERIA: INGLESE
DOCENTE: Annamaria Romano
Profitto
La classe risulta eterogenea e suddivisa in tre gruppi di allievi con diversi livelli di competenza linguistica:
- allievi autonomi e costanti nell’applicazione che hanno raggiunto un profitto buono o più che buono
e possiedono capacità di rielaborazione dei contenuti acquisiti;
- allievi che hanno conseguito risultati positivi superando, quasi completamente, le difficoltà iniziali con
un impegno costante nel corso dell’anno;
- allievi che hanno parzialmente colmato le pregresse lacune grammaticali raggiungendo un livello
di competenza linguistica quasi sufficiente.
Sei allievi hanno conseguito la certificazione linguistica FCE - livello B2.
Motivazione e partecipazione
L’interesse e la partecipazione sono stati nel complesso discreti; buona la motivazione all’apprendimento
per un numeroso gruppo di allievi che hanno lavorato con serietà, collaborando in modo attivo e
conseguendo risultati soddisfacenti; altri studenti hanno dimostrato, nello svolgimento delle consegne,
l’impegno e la costanza necessari per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; pochi si sono applicati in
modo alterno e non sempre hanno dimostrato interesse e partecipazione.
Obietvi
Lo studio della lingua straniera nella classe quinta si prefigge essenzialmente i seguenti obiettivi didattici:
• potenziare la competenza comunicativa precedentemente acquisita, ampliando i contesti in cui la
lingua viene usata e fornendo i mezzi linguistici per attivare tale competenza;
• approfondire il codice linguistico tecnico con particolare riferimento al settore chimico-biologico.
Nell’ambito del linguaggio tecnico gli allievi sono in grado di:
• leggere testi autentici concernenti il proprio settore di specializzazione attivando le strategie di
decodifica di volta in volta più appropriate;
• tradurre in buon italiano;
• relazionare oralmente e per iscritto su contenuti tecnici;
• effettuare collegamenti tra gli argomenti studiati dimostrando anche capacità di rielaborazione
personale.
Verifiche e valutazione
Le verifiche scritte sono state di tipo semi-strutturato con esercizi grammaticali e di produzione e, nel sec ondo quadrimestre, di argomento tecnico con quesiti a risposta singola.
Tutte le prove sono state svolte senza l’ausilio del dizionario.
Le verifiche orali sono state improntate alla presentazione di argomenti di microlingua.
Nella valutazione delle prove si è tenuto conto: della conoscenza e organizzazione dei contenuti, della
correttezza formale, del lessico utilizzato e della pronuncia; l’indicatore globale di sufficienza è stata la
comunicazione comprensibile del messaggio.
Alla valutazione finale di ogni allievo concorreranno anche l’impegno dimostrato, la partecipazione al
dialogo educativo nonché la progressione rispetto al livello di partenza.
19
Programma svolto
Nonostante le interruzioni dovute ai periodi di stage e a svariate attività extracurricolari, il programma di
lingua e microlingua è stato svolto in tutte le sue parti.
Dal testo J. Comyns Carr, J. Parsons, B2 Champion, Pearson - Longman, sono stati svolte le seguenti unità:
Unit 9 – No place like home - grammar: defining and non-defining relative clauses; vocabulary: attitude
adjectives, collocations with adjectives; communication: criticising and
showing annoyance; writing: description of an event.
Unit 10 – No regrets – grammar: conditionals, I wish, if only, should, had better; vocabulary: time and
money - idioms and phrasal verbs; writing: for-and-against essay.
Dal testo M. Bonomi, V. Kaye, First Challenge, EUROPASS, sono state svolte attività di reading and use of
English ed esercizi di revisione grammaticale relativi alle seguenti strutture:
past tenses, used to, would; perfect forms with for and since; modal verbs; would rather; the passive voice;
have/get something done; verbs followed by the infinitive with or without to, verbs followed by the –ing
form; reported speech and reporting verbs.
Dal testo P. Briano, New A Matter of Life, edisco, sono stati affrontati i seguenti moduli di microlingua:
Module 5: TAKING CARE OF THE EARTH
Unit 1 The Earth is in danger
Pollution
Go green!
Green power: where our energy will come from
Unit 2 For a cleaner and safer world
Air pollution control technology
Potable water supplies
The types and causes of water pollution
Sewage treatment
Sampling and analysis of soil
Soil microbiology: the ecosystem
Unit 3 Biotechnology for the environment
Environmental biotechnology
Bioremediation
Module 6: WHAT’S ON THE TABLE
Unit 1 Eat healthy, stay healthy
Healthy eating
How to read food labels
Food preservation
Food additives
Food biotechnology
Unit 2 Food risks
What is food safety?
Foodborne illness
20
Foodborne pathogens
HACCP: protection from foodborne diseases
Unit 3 Milk and dairies
Microbiological aspects of milk Dairies
Unit 4 Not for teetotallers
How wine is made
Beer: the brewing process
Approfondimenti
Depletion of the ozone layer
Global warming
The greenhouse effect
What is biotechnology?
Genetic engineering
Agricultural biotechnology
Bioplastics
Packaging that knows when food is going bad
Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data
successiva all’approvazione del presente documento.
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMB
MATERIA: MATEMATICA
DOCENTE: Roberto Bezzo
Brevi note sul profitto
Il profitto della classe è mediamente più che sufficiente con cinque allievi ottimi, sette discreti, dodici
sufficienti e due insufficienti.
Brevi note sulla motivazione
In generale la classe è motivata ed impegnata costantemente durante l’anno scolastico.
Brevi note sulla partecipazione
Un gruppo ristretto è molto partecipe alle attività proposte, un gruppo più numeroso interviene con
continuità, pochi risultano passivi.
Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
Gli obiettivi prefissati sono quelli indicati nella programmazione di classe e riportati nel programma svolto
allegato.
Verifiche e valutazione
Le verifiche somministrate sono state:
·
Interrogazioni orali,
·
Prove di tipo formativo a risposta aperta e/o chiusa,
·
Prove di tipo sommativo, prefissate e concordate con gli allievi, con risoluzione di esercizi e problemi a
diversi livelli di complessità.
Per la formulazione della valutazione complessiva si è tenuto conto:
·
del raggiungimento degli obiettivi prefissati,
·
della situazione iniziale e finale di ciascun allievo,
·
della partecipazione attiva e dell'impegno.
Il punteggio finale corrisponde ad un voto decimale secondo le seguenti fasce di giudizio:
1.
nullo
1-2
2.
gravemente insufficiente 3-4
3.
insufficiente
5
4.
sufficiente
6
5.
buono
7-8
6.
ottimo
9-10
Programma svolto
MODULO 0: RIPASSO, COMPLETAMENTO E AMPLIAMENTO
UNITA' DIDATTICA 0.1: FUNZIONI REALI
OBIETTIVI
·
Saper rappresentare semplici funzioni
·
Saper determinare gli asintoti obliqui di una funzione
·
Saper stabilire la continuità in un punto di una funzione
CONTENUTI
·
Continuità in un punto ed in un intervallo di una funzione
22
·
·
Studio di funzione (fino al comportamento agli estremi del dominio e nei punti di discontinuità).
Ricerca degli asintoti obliqui.
Alla fine del modulo 0 lo studente dovrà almeno
§ Riconoscere i vari tipi di funzione
§ Determinare l’insieme di esistenza di una funzione, le intersezioni con gli assi, il segno e gli asintoti
§ Tracciare i grafici presunti di funzioni elementari
MODULO 1: CALCOLO DIFFERENZIALE
UNITA' DIDATTICA 1.1: DERIVATE
Prerequisiti: Concetto di limite e calcolo di limiti. Conoscenza di funzioni logaritmiche esponenziali
trigonometriche ed inverse.
OBIETTIVI
·
Conoscere la definizione di derivata in un punto.
·
Conoscere il concetto di derivata.
·
Conoscere la formula di derivazione delle principali funzioni, di somma, prodotto, quoziente, di
funzione composta, della funzione potenza e logaritmo
·
Saper distinguere tra derivata in un punto e funzione derivata
·
Sapere il significato geometrico di derivata e interpretare i casi di non derivabilità
·
Saper riconoscere le funzioni derivabili come sottoinsiemi delle funzioni continue
CONTENUTI
·
Definizione di derivata come limite del rapporto incrementale
·
Concetto geometrico di derivata
·
Tavola delle derivate
·
Correlazione tra continuità e derivabilità
·
Algebra delle derivate
UNITA' DIDATTICA 1.2: APPLICAZIONI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE.
Prerequisiti: Modulo 0 e unità 1.1.
OBIETTIVI
·
Conoscere gli enunciati dei teoremi di Rolle e Lagrange
·
Conoscere le conseguenze del teorema di Lagrange e saper dimostrare il criterio di monotonia per
funzioni
derivabili.
·
Conoscere l’enunciato e applicare il teorema di De L’Hopital
CONTENUTI
·
Significato geometrico della derivata.
·
Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hopital.
·
Criterio di monotonia per funzioni derivabili.
Alla fine del modulo 1 lo studente dovrà almeno
§ Saper definire la derivata di una funzione in un punto
§ Saper calcolare la derivata di funzioni elementari
§ Saper calcolare le derivate di funzioni servendosi dei teoremi e delle regole di derivazione
§ Saper determinare l’equazione delle retta tangente in un punto alla curva rappresentativa della funzione
§ Saper calcolare le derivate successive di una funzione
§ Saper enunciare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale
23
MODULO 2: STUDIO DI FUNZIONE
UNITA’ DIDATTICA 2.1: STUDIO DI FUNZIONE
Prerequisiti: modulo 0, modulo 1
OBIETTIVI
·
Saper applicare la nozione di derivata e il suo significato geometrico,
·
Saper applicare la regola di De L’Hopital,
·
Saper applicare i teoremi di Rolle, Lagrange ed il criterio di monotonia per funzioni derivabili.
·
Sapere determinare i punti stazionari e riconoscere la loro natura
·
Saper riconoscere l’andamento di una funzione attraverso il segno di derivata prima e seconda
·
Saper riconoscere i punti di non derivabilità e determinare la loro natura
·
Saper utilizzare gli strumenti matematici che servono per lo studio di funzione e tracciare il relativo
grafico.
·
Saper dedurre e interpretare dati e relazioni dal diagramma di una o più funzioni.
CONTENUTI
·
Segno della derivata prima e seconda in relazione all’andamento della funzione.
·
Ricerca e classificazione dei punti stazionari.
·
Concavità e convessità, flessi.
·
Studio di funzioni e tracciamento di grafici, determinazione di punti di flesso, punti angolosi, punti di
cuspide, punti di flesso a tangente verticale.
Alla fine del Modulo 2 lo studente dovrà sapere almeno:
§ Definire algebricamente la derivata
§ Conoscere e applicare le regole di derivazione
§ Il significato geometrico di derivata
§ L’enunciato dei teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hopital, criterio di monotonia per le funzioni derivabili
§ Trovare il minimo ed il massimo assoluto e relativo di un funzione
§ Determinare i punti di flesso a tangente orizzontale, verticale ed obliqua
§ Rappresentare graficamente semplici funzioni razionali,irrazionali,esponenziali,logaritmiche,con valori
assoluti.
MODULO 3: INTEGRALI
UNITA' DIDATTICA 3.1: INTEGRALI INDEFINITI
Prerequisiti: concetto di derivata e calcolo delle derivate principali, regole di derivazione.
OBIETTIVI
·
Conoscere il concetto di integrale indefinito ed i vari metodi di integrazione;
·
Essere in grado di individuare le strategie risolutive;
·
Essere in grado di calcolare l'integrale.
CONTENUTI
·
Definizione della primitiva di una funzione, ricerca della primitiva di semplici funzioni.
·
Teorema (con dimostrazione): se una funzione ha due primitive, queste differiscono per una costante.
·
Definizione di integrale indefinito di una funzione.
·
Calcolo di integrali indefiniti immediati.
·
Integrazione per decomposizione, per parti, integrazione per sostituzione.
·
Integrali di funzioni razionali fratte proprie e improprie con zeri reali e distinti, reali e coincidenti.
UNITA' DIDATTICA 3.2: INTEGRALI DEFINITI
Prerequisiti: derivate, integrali indefiniti.
OBIETTIVI
·
Conoscere il problema dell'area e il concetto di integrale definito
·
Conoscere i teoremi fondamentali e i procedimenti del calcolo integrale
24
·
Individuare l’applicazione dell’integrale nella risoluzione di un problema ed essere in grado di
risolverlo
CONTENUTI
·
Problema delle aree (cenni); area di un trapezoide.
·
Definizione e proprietà dell'integrale definito.
·
Teorema della media.
·
Teorema fondamentale del calcolo integrale, relazione fra integrale indefinito e l'integrale definito di
una funzione
·
Applicazione dell'integrale definito: calcolo di aree delimitate dal grafico di due o più funzioni; volume
dei solidi di rotazione
·
Lunghezza di una curva in un dato intervallo
UNITA' DIDATTICA 3.3: INTEGRALI IMPROPRI
Prerequisiti: concetto di limite di una funzione, integrali definiti
OBIETTIVI
·
Conoscere le condizioni di integrabilità di una funzione.
·
Essere in grado di individuare l'intervallo di integrazione.
·
Essere in grado di calcolare integrali impropri.
CONTENUTI
·
Integrali impropri: integrale di una funzione che diventa infinita in qualche punto.
·
Integrali estesi ed intervalli illimitati.
Alla fine del modulo 3 lo/a studente dovrà almeno
§ Conoscere il concetto di primitive di una funzione e i teoremi relativi
§ Saper calcolare integrali indefiniti immediati
§ Saper applicare i vari metodi di integrazione
§ Saper definire l’integrale definito e conoscerne le proprietà
§ Saper enunciare i teoremi della media e fondamentale del calcolo integrale
§ Saper calcolare aree di semplici figure piane e volumi di semplici solidi di rotazione
§ Saper calcolare integrali impropri per funzioni illimitate e su intervalli illimitati.
LIBRO DI TESTO
Bergamini,Trifone,Barozzi, MATEMATICA.VERDE, 4 e 5 Zanichelli
Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data
successiva all’approvazione del presente documento.
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
25
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMB
MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE: Mariangela Peloi
Brevi note sul profitto, motivazione e partecipazione
La classe è composta da 26 alunni, tutti con regolare sviluppo morfologico e funzionale e con capacità
motorie generali adeguate all’età. L’impegno e la partecipazione sono stati molto buoni per un gruppo,
adeguati o per lo più sufficienti per la restante parte della classe. Lo stesso andamento può essere rilevato
nel profitto. Il gruppo più impegnato ha ottenuto ottimi risultati sia nella parte teorica sia in quella pratica. Il
comportamento è stato sempre corretto, c’è stata apertura al dialogo e al confronto. La maggior parte degli
alunni ha avuto un percorso di crescita personale positivo.
Obietvi concernenti i contenuti, le abilità e le competenze
1 Percezione di sé e completamento dello sviluppo delle capacità motorie ed espressive:
a) Conoscenze: apprendimento motorio e capacità coordinative
Competenze: saper progettare ed eseguire combinazioni motorie sempre più
complesse
b) Conoscenze: capacità condizionali e teoria dell’allenamento
Competenze: saper eseguire esercizi con carico adeguato rispetto alle
proprie capacità per allenare specifiche capacità.
2 Lo sport, le regole, il fair play
a) Conoscenze: conoscere le regole degli sport praticati
Competenze: saper utilizzare i gesti tecnici e tattici delle singole
discipline adattandosi alle situazioni.
Conoscenze: competizione ed etica sportiva.
Competenze: saper organizzare e arbitrare partite e tornei affrontando il
confronto agonistico con un etica corretta.
3 Salute e benessere
a) Conoscenze: i rischi della sedentarietà e il movimento come prevenzione
Competenze: assumere stili di vita e comportamenti attivi nei confronti
della propria salute attribuendo il giusto valore alla
attività fisica sportiva.
b) Conoscenze: principi di una corretta alimentazione
Competenze: assumere comportamenti alimentari responsabili e riflettere
sui danni provocati dall’assunzione di sostanze nocive per
la salute.
Per l’ambito salute e benessere la classe ha partecipato ad un corso di 4 ore di primo soccorso
comprendente 2 ore di teoria e 2 ore di pratica ( basic life support, rianimazione cardiopolmonare di base
su manichino simulatore, posizione laterale di sicurezza ).
La classe ha inoltre prodotto un lavoro sull’alimentazione, a coppie sono stati sviluppati i seguenti
argomenti:
- La catena alimentare
- La piramide alimentare
- Elementi nutritivi essenziali
- Funzioni dei macronutrienti
- Apparato digerente
- Calorie giornaliere e metabolismo
- Dieta equilibrata e divisione dei pasti
- Dieta vegetariana, vegana e mediterranea
- La dieta dello sportivo
- Obesità e cibo spazzatura
26
- Anoressia e bulimia
- Il diabete
- La celiachia
- Le intolleranze e le allergie
Verifiche e valutazione
Per la verifica si è tenuto conto della situazione di partenza dei singoli studenti verificando i progressi,
dando particolare importanza all’impegno, al metodo di lavoro, alla capacità di collaborare con i propri
compagni e con il docente piuttosto che alla singola performance.
Come strumenti per la valutazione sono stati utilizzati test individuali di tipo pratico, osservazioni
sistematiche durante l’attività, valutazioni dell’attività di teoria e della sua esposizione alla classe.
Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data
successiva all’approvazione del presente documento.
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CBA
MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE
DOCENTI: Maria Gasparini – Livia Mercato
Brevi note sul profitto
Il profitto raggiunto è positivo per l’intera classe, pur risultando differenziato. In generale gli alunni, che
dimostrano un rendimento discreto, hanno raggiunto un profitto più che sufficiente. Alcuni alunni, che
presentano buoni e costanti risultati ottenuti, si evidenziano per un profitto buono o molto buono.
Brevi note sulla motivazione
Nel corso dell’anno scolastico gli allievi della classe hanno dimostrato in generale interesse per la disciplina
in relazione ai percorsi tematici; alcuni di loro più motivati e preparati hanno evidenziato un interesse
particolare ad approfondire i contenuti proposti.
Brevi note sulla partecipazione
Gli allievi, nel complesso, hanno partecipato in modo abbastanza attivo durante le lezioni e le attività di
laboratorio. La maggior parte della classe ha saputo collaborare ed intervenire in particolare nelle attività
effettuate fuori dall’ambiente scolastico (uscite didattiche, stage, conferenze, incontri con esperti).
Obietvi raggiunti in relazione ai contenuti, alle abilità e competenze
La progettazione didattica ha prefissato per gli allievi il raggiungimento dell’acquisizione delle seguenti
conoscenze (sapere) ed abilità (saper fare):
Conoscenze: conoscere le tecnologie utilizzate per il trattamento chimico, fisico e biologico delle acque, per
lo smaltimento di fanghi e produzione di biogas; conoscere il trattamento di fitodepurazione; conoscere il
trattamento chimico, fisico e biologico del suolo, il biorisanamento e il recupero dei siti contaminati;
conoscere origine, classificazione, produzione, smaltimento, recupero e riciclaggio dei rifiuti solidi;
conoscere le tecnologie di recupero energetico dei rifiuti e il loro utilizzo nelle produzione di energia e nel
riciclaggio; conoscere il trattamento chimico, fisico e biologico dei rifiuti gassosi; conoscere la sicurezza
negli ambienti di lavoro e la prevenzione microbiologica; conoscere elementi normativi e legislativi.
Abilità: analizzare lo schema di processo di un impianto di depurazione biologico e i principali parametri
fisici biologici; progettare un intervento di biorisanamento del suolo; stabilire quali sono le tecniche di
smaltimento e di recupero dei rifiuti; individuare le tecniche di rimozione dei composti organici, dei
composti di zolfo e di azoto dai fumi di scarico; analizzare le normative ed individuare le tecniche di
monitoraggio per la protezione e tutela dell’ambiente e la sicurezza negli ambienti di lavoro.
Al termine del percorso quinquennale dell’insegnamento di “Biologia, microbiologia, e tecnologie di
controllo ambientale”, i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale
raggiunti dagli allievi sono:
riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo;
padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto,
per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione controllo;
orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento con particolare
attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio.
28
I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale hanno costituito il riferimento
delle attività didattiche della disciplina nel quinto anno. La disciplina, nell’ambito della
programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti
risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza:
·
acquisire dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle
osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;
·
individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali;
·
utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei
sistemi e le loro trasformazioni;
·
elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio;
·
controllare progetti e attività applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza;
·
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
Nell’articolazione di Biotecnologie ambientali sono state integrate le conoscenze di chimica, biologia,
microbiologia e ecologia; sono state acquisite competenze specifiche per l’analisi e il controllo di matrici
ambientali in relazione alle esigenze territoriali e alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nel rispetto
della normativa specifica. Sono state sviluppate, inoltre, competenze nel settore della prevenzione/gestione
di situazioni a rischio ambientale derivanti da impianti e dalle relative emissioni inquinanti.
Atvità integrative ed extracurricolari svolte
·
Periodo di Stage in Azienda svolto dagli allievi nel primo periodo dell’anno scolastico (dal 14 al
25 settembre 2015).
·
Incontro con esperto ARPA sul tema “ Dragaggi in laguna di Marano-Grado per la ricerca di
metalli pesanti”.
·
Visita di un Impianto di produzione di Biogas (Bertiolo) presente nella nostra Regione.
·
Visita ad un Impianto di Riciclo della carta (Moggio Udinese) presente nella nostra Regione.
Metodologie e strumenti utilizzati
L’insegnamento della disciplina “Biotecnologie, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale” si è
basato sull’utilizzo delle seguenti metodologie e strumenti :
·
lezioni frontali;
·
attività di ricerca di materiale da Internet;
·
letture guidate di testi scientifici;
·
attività di laboratorio;
·
attività di gruppo.
Verifiche e valutazione
L’ utilizzo sia di prove scritte sia di prove orali ha permesso di verificare sistematicamente il
raggiungimento degli obiettivi delle unità di apprendimento, valutando in particolare il conseguimento e
l’acquisizione di conoscenze, di competenze e di capacità di osservazione ed in particolare l’acquisizione e
l’uso di un corretto linguaggio specifico.
Le relazioni, presentate dagli alunni in seguito allo svolgimento delle attività pratiche e di laboratorio,
hanno costituito un valido strumento per verificare, oltre agli obiettivi di conoscenza, obiettivi relativi alle
capacità di organizzazione, progettazione, interpretazione critica, ricerca in campo scientifico.
Le presentazioni PowerPoint, effettuate dagli allievi e presentate alla classe, hanno creato inoltre occasione
per valutare la capacità di ampliamento e di organizzazione delle conoscenze, di problematizzazione e di
esposizione.
29
Durante l’anno scolastico sono state effettuate due Simulazioni di Seconda Prova in preparazione all’Esame
di Stato.
In relazione all’individuazione dei criteri di valutazione e di corrispondenza tra livelli tassonomici e voti
decimali si fa riferimento alla Tabella approvata dal Collegio Docenti e fatta propria dal Consiglio di Classe.
Al termine dell’anno scolastico il voto finale di Biologia, Microbiologia e Tecnologie di controllo ambientale
deriva dalle valutazioni riportate in tutte le prove in itinere sia nella teoria sia nell’ attività pratica di
laboratorio, considerando anche la partecipazione, l’interesse, l’impegno e la progressione
nell’apprendimento da parte degli allievi. La valutazione dell’attività di laboratorio terrà conto della
relazione e dei test di verifica orale e/o scritta.
Programma svolto
METABOLISMO ED ENERGIA
·
Energia dal metabolismo. Strategie metaboliche per la produzione di energia. Le fermentazioni.
·
Gli enzimi. I coenzimi, i cofattori e gli isoenzimi.
·
Cinetica ed attività enzimatica. Fattori che influenzano la velocità di reazione.
·
Inibizione enzimatica. Regolazione della sintesi degli enzimi nei procarioti.
CICLO INTEGRATO E POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE
·
Ciclo naturale e ciclo integrato dell’acqua.
·
Le riserve naturali di acqua e la loro captazione.
·
Adduzione delle acque captate, trattamenti di potabilizzazione e distribuzione.
·
Potabilizzazione delle acque telluriche di falda o sorgente: rimozione di ferro, manganese,
ammoniaca, nitrati.
·
Trattamenti chimici. Correzione della durezza. Potabilizzazione delle acque dolci superficiali.
·
Desalinizzazione delle acque. Raccolta e depurazione delle acque.
DEPURAZIONE, IMPIANTI E TECNOLOGIE PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
·
Gradi di inquinamento. Le acque di rifiuto.
·
Autodepurazione delle acque. Biodegradabilità dei reflui.
·
Indicatori di inquinamento organico e biodegradabilità. Parametri chimico-fisici.
·
Riferimenti normativi nel trattamento delle acque reflue.
·
Depurazione in singoli edifici: fosse settiche, vasche Imhoff, sistemi a evapotraspirazione.
·
Impianti di depurazione delle acque reflue. Trattamento primario. Trattamento secondario:
fattori che influenzano la depurazione; sistemi a biomassa adesa; sistemi a biomassa libera. Monitoraggio
biologico dei fanghi attivi. Trattamenti anaerobi. Trattamento terziario o finale: coagulazione,
neutralizzazione, eliminazione patogeni, rimozione azoto e fosforo, filtrazione su fanghi attivi.
·
Gestione dei prodotti dell’impianto: effluente liquido; fanghi; biogas.
·
Stagni biologici: lagunaggio.
·
Fitodepurazione, ruolo delle piante nella fitodepurazione. Sistemi a flusso superficiale. Sistemi a
flusso sommerso.
COMPOSTAGGIO – TRATTAMENTO E BIORISANAMENTO DEI SUOLI INQUINATI:
·
Produzione di compost e schema del processo.
·
I microrganismi responsabili e i fattori condizionanti. Le tecnologie utilizzate per il
compostaggio.
·
Siti contaminati e biorisanamento. Analisi dei rischi e fattibilità degli interventi di bonifica
biologica.
·
Microrganismi e degradazione degli inquinanti. Fattori di biodegradabilità.
·
Tecniche di biorisanamento in situ: bioattenuazione, bioventilazione, bioaugmentation,
biostimolazione , barriere bioattive, fitorisanamento.
30
·
Tecnologie di biorisanamento ex situ: landfarming, impiego del compostaggio, soil windrow
composting, soil biopiling.
·
Bioreattori.
BIODEGRADAZIONE DEI COMPOSTI ORGANICI NATURALI E DI SINTESI
·
Biodegradabilità e fattori condizionanti.
·
Biodegradazione dei derivati del petrolio. Biodegradazione aerobia dello xilene.
Biodegradazione degli IPA. Biodegradazione anaerobia degli idrocarburi. Biodegradazione degli xenobiotici.
Biodegradazione dei composti organici alogenati. Biodegradazione dei PCB.
·
Aspetti genetici del metabolismo biodegradativo.
MICRORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI E BIORISANAMENTO
·
MGM e biorisanamento.
·
Trasferimento di geni estranei nei procarioti. Identificazione delle cellule trasformate,
integrazione ed espressione del transgene. MGM: trasferimento di geni già esistenti in altro ospite.
·
Modificazione dei geni codificanti enzimi degradativi. Modifica delle proteine di regolazione.
Incremento della biodisponibilità degli inquinanti idrofobici.
·
Immissione di MGM in ambiente: capacità di sopravvivenza e stabilità genetica. Effetti degli
MGM sui microrganismi autoctoni.
·
I ceppi microbici suicidi.
EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE
·
Emissioni nell’atmosfera non inquinata.
·
Emissioni inquinanti in atmosfera: macroinquinanti, microinquinanti, composti organici volatili,
non volatili. Lo smog fotochimico e le reazioni che lo formano.
·
Convertitori catalitici.
·
Emissioni industriali: emissioni dalle centrali termoelettriche; componenti dello zolfo e piogge
acide. Rimozione per adsorbimento: impianti a letto fisso e fluido; pannelli di filtri a carbone attivo.
·
Biofiltrazione.
·
Abbattimento per mezzo di condensazione. Sistemi di rimozione a umido. Combustori a torcia,
termici e catalitici. Rimozione del particolato: filtri a tessuto. Precipitazione elettrostatica.
RIFIUTI SOLIDI URBANI: RACCOLTA DIFFERENZIATA, RICICLO E SMALTIMENTO
·
RSU: normativa nazionale e direttiva CEE. Classificazione dei rifiuti.
·
Raccolta differenziata. Il riciclo dei materiali: metalli, vetro, carta, pneumatici, plastica.
·
Rifiuti differenziati e indifferenziati.
·
Smaltimento dei rifiuti: interramento in discarica controllata. Processi di decomposizione dei
rifiuti.
·
Smaltimento dei rifiuti: incenerimento. Reazioni chimiche nei processi di incenerimento di RSU.
Tecnologie di incenerimento: inceneritori a griglia, inceneritori a tamburo rotante, inceneritori a letto fluido.
Tecnologie innovative.
·
Abbattimento delle emissioni: rimozione degli ossidi di zolfo, rimozione degli ossidi di azoto,
sistema SCR, sistema NSCR, abbattimento di diossine e furani.
BIODETERIORAMENTO DEI MATERIALI (aspet fondamentali)
·
Il biodeterioramento. Fattori condizionanti. Metodi di studio.
·
Biodeterioramento dei materiali di natura organica.
·
Biodeterioramento dei materiali di natura inorganica.
·
Metodi di controllo.
INQUINANTI XENOBIOTICI E MUTAGENESI, ESPOSIZIONE PROFESSIONALE E VALUTAZIONE DEL DANNO
·
Genotossicità e cancerogenesi.
31
·
Mutazioni. Mutageni fisici. Mutageni chimici. Fonti di esposizione ai mutageni.
·
Meccanismi di riparazione del DNA.
·
Destino degli xenobiotici al’interno dell’organismo.
·
Metabolismo degli xenobiotrici: reazioni di fase I e di fase II.
·
Esempi di attivazione metabolica.
·
Controlli di genotossicità su matrici ambientali.
·
Esposizione ambientale e biomarcatori: biomarcatori di esposizione, di effetto biologico, di
suscettibilità.
·
Aspetti normativi e linee guida comunitarie.
·
Prevenzione microbiologica.
LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA
Dato l’esiguo numero di ore previste durante il quinto anno (4 ore) ed essendo gli argomenti trattati spesso
comuni con il programma di Biochimica e di Chimica analitica-strumentale, le prove si sono completate a
volte durante le ore di attività dei tre laboratori.
Gli argomenti trattati sono stati incentrati sulle analisi chimico-fisiche di matrici ambientali ed alimentari.
Ove possibile sono state effettuate conferenze e visite guidate per verificare ed approfondire le conoscenze
acquisite in classe.
Di fondamentale aiuto è stato il periodo di Stage in Azienda svolto dagli allievi nel primo periodo dell’anno
scolastico (dal 14 al 25 settembre 2015).
Gli allievi hanno potuto toccare con mano strumenti e tecnologie che il nostro Istituto ad oggi non possiede;
inoltre hanno potuto capire come si organizza e funziona la giornata lavorativa in un vero laboratorio
chimico-biologico e il percorso che segue un campione di diversa matrice, dal suo arrivo in laboratorio alla
consegna del referto finale in uscita.
Le Aziende coinvolte sono state di diversissimo genere, ma al rientro in classe ogni allievo ha esposto ai
compagni un PowerPoint illustrando le caratteristiche ed il tipo di lavoro svolto nelle singole realtà aziendali.
LABORATORIO: NORME DI COMPORTAMENTO E PREVENZIONE
·
Norme di sicurezza. Comportamento e prevenzione in un laboratorio di biologia.
·
Pittogrammi e loro significato.
·
Rischi legati alla manipolazione di materiale biologico.
METABOLISMO ED ENERGIA – ENZIMI
·
Ripasso delle principali tecniche di preparazione, semina, sterilizzazione di diversi terreni
microbiologici disidratati, conta batterica.
·
Applicazione delle caratteristiche selettive dei diversi terreni.
·
Semina e conteggio di coliformi fecali.
·
Prove biochimiche di riconoscimento (lipasi-amilasi-catalasi).
CICLO INTEGRATO DELL’ACQUA – TECNOLOGIE E IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE –
TECNOLOGIE NATURALI PER LA DEPURAZIONE DEI REFLUI
·
Rilevamento della diversa azione di alcuni disinfettanti in popolazioni microbiche su piastra.
·
Determinazione dei parametri biologici nelle acque:
o
Metodi di prelievo, conservazione e trasporto del campione.
o
Conteggio di colonie a 22° C e 37° C (semina e conta UFC).
o
Determinazione di Enterococchi (metodo MF).
o
Determinazione BOD5 e Ossigeno disciolto.
o
Trattamento delle acque reflue (fanghi attivi, fitodepurazione).
o
Analisi microbiologica delle acque.
o
Trattamento di potabilizzazione delle acque.
o
Allestimento di un acquario per allevamento di Daphnia magna.
o
Osservazione al microscopio di campioni di Daphnia magna.
o
Prove di ecotossicità.
32
o
o
·
o
o
o
o
Preparazioni delle soluzioni stock (mercurio e cromo).
Saggio di ecotossicità con utilizzo di Daphnia magna (diluizioni seriali).
Determinazione dei parametri chimici nelle acque:
Determinazione del pH e della conducibilità.
Ricerca dei nitriti, nitrati e ammonio.
Ricerca di sostanze organiche inquinanti derivate dal benzene.
Determinazione del COD (a riflusso e con spettrofotometro VIS).
·
Incontro con esperto ARPA sul tema “ Dragaggi in laguna di Marano-Grado per la ricerca di
metalli pesanti”.
·
Visita di un Impianto di produzione di Biogas (Bertiolo) presente nella nostra Regione.
COMPOST – TRATTAMENTO DEI SUOLI INQUINATI E BIORISANAMENTO
·
Determinazione dei parametri biologici nel suolo:
o
Metodi di prelievo, conservazione e trasporto del campione.
o
Determinazione di batteri aerobi e anaerobi (conteggio in piastra).
o
Conteggio degli Attinomiceti (conteggio in piastra).
o
Il ciclo dell’azoto: batteri ammonificanti, batteri nitrosanti, nitrificanti.
·
Determinazione dei parametri chimici nel suolo:
o
Tutte le prove inerenti il ciclo dell’azoto verranno verificate allo spettrofotometro UV-VIS nel
laboratorio di Chimica.
·
Prove di citotossicità con semi di monocotiledone.
o
Preparazioni soluzioni stock (mercurio e cromo).
o
Preparazione del terreno sintetico per le prove.
o
Verifica della ecotossicità con semi di cetriolo e crescione (diluizioni seriali).
·
Esposizione e commento di Power Point effettuati dagli allievi su Siti contaminati nazionali.
EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE
·
Determinazione dei parametri biologici nell’ aria:
o
Prelievo di aria interna ed esterna.
o
Protocollo per il controllo microbiologico dell’aria: determinazione fungina.
o
Determinazione delle polveri sottili ( PM10 ) e spore ambientali.
RIFIUTI SOLIDI URBANI E TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO
·
Il processo di riciclaggio della carta.
·
Visita ad un Impianto di riciclo della carta (Moggio Udinese) presente nella nostra Regione.
INQUINANTI XENOBIOTICI
·
·
·
Controlli di genotossicità: prova di germinazione radicale del crescione e cetriolo.
Analisi di composti alimentari dal punto di vista chimico e microbiologico.
Norme di sicurezza e rischio biochimico.
TESTI UTIZZATI
BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE. Tecnologie di controllo ambientale- di F.Fanti Ed.Zanichelli
BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE. Laboratorio di microbiologia.- di F.Fanti Ed.Zanichelli
Fotocopie, materiale multimediale, PowerPoint, appunti forniti dai docenti.
I docenti si riservano di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data
successiva all’approvazione del presente documento.
33
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
34
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CBA
MATERIA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE
DOCENTI: Stefano Bareggi – Livia Mercato
Numero di ore settimanali di lezione
Numero di ore annuali previste
Numero di ore annuali svolte
(fino al 15 maggio)
4
132
Curricolari
115
Attività varie
2
Brevi note sul profitto
Alla data del 15 maggio il profitto della maggior parte della classe risulta positivo; quattro allievi presentano
però profitto incerto.
Brevi note sulla motivazione
La maggior parte degli allievi ha dimostrato e mantenuto buoni livelli di motivazione durante l'intero anno
scolastico; alcuni allievi hanno però evidenziato motivazione non sempre adeguata e discontinua.
Brevi note sulla partecipazione
La maggior parte degli allievi ha partecipato alle lezioni in modo attivo e propositivo, sottoponendo quesiti e
proponendo spunti utili; alcuni allievi però sono risultati un po' passivi o discontinui nella partecipazione.
Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
- Conoscere e saper individuare e descrivere i principi teorici su cui si fondano i metodi ottici di analisi in
generale e, in particolare, spettrofotometria UV/visibile ed IR;
- Conoscere e saper individuare e descrivere i principi teorici su cui si fondano le tecniche cromatografiche
in generale
e, in particolare, gascromatografia ed HPLC;
- Acquisire, elaborare ed interpretare dati, correlando gli esiti sperimentali con i principi teorici di
riferimento;
- Individuare e selezionare le informazioni per organizzare e gestire le attività di laboratorio, operando nel
rispetto delle norme sulla protezione ambientale e sulla sicurezza;
- Redigere relazioni per documentare le attività individuali e di gruppo (esprimendo qualitativamente e
quantitativamente i risultati attraverso grandezze fondamentali e derivate) e presentare criticamente gli
esiti delle analisi.
Verifiche e valutazione
Modalità di verifica:
- compiti in classe disciplinari (verifiche scritte e simulazioni di terza prova d'Esame di Stato);
- prove pratiche e relazioni di laboratorio;
- elaborazione di dati e calcoli;
- interventi dal posto e contributi alla discussione;
- interrogazioni orali.
Nella valutazione sono stati considerati i seguenti aspetti:
- effettiva acquisizione delle conoscenze;
- padronanza del lessico disciplinare;
- comprensione di richieste, quesiti, messaggi (orali, scritti, multimediali), rispetto delle consegne;
- autonomia nella esecuzione dei compiti;
- competenze nel reperire e selezionare le informazioni sui manuali e sugli altri materiali di studio, e
nell'utilizzarle;
- capacità di contestualizzare le informazioni apprese;
35
-
competenze logiche di analisi, sintesi e collegamenti fra le informazioni;
competenze nella formulazione di ipotesi e nella soluzione di problemi;
competenze organizzative nel lavoro (ordine e organicità nella presentazione dei materiali);
competenze progettuali (abilità nel definire obiettivi e strategie di azione e valutare i risultati conseguiti);
capacità di utilizzare le informazioni in modo interdisciplinare;
capacità di mettere in relazione i contenuti disciplinari con informazioni colte in contesti extrascolastici
(apprendimenti non formali);
- capacità di giudizio critico.
Programma svolto
Parte Teorica:
INTRODUZIONE AI METODI OTTICI
Radiazioni e spettro elettromagnetico
Principali caratteristiche delle radiazioni elettromagnetiche. Lo spettro elettromagnetico. Energia associata
alle radiazioni; concetti teorici ed esercizi applicativi. Natura fisica della luce e dell’elettrone; il dualismo
onda-particella.
Modello orbitalico ed energia interna di atomi e molecole
Il concetto di “orbitale”. Energia interna di atomi e molecole, energia quantizzata e "salti quantici"
(traslazionali, rotazionali, vibrazionali, elettronici). Cenni sulla teoria degli orbitali molecolari; orbitali leganti
(sigma e pi-greco), antileganti e di non legame.
Interazioni fra radiazioni e materia: assorbimento ed emissione
Transizioni energetiche: modalità di somministrazione e di rilascio dell'energia (rilassamento termico e
radiante).
Interpretazione dell'assorbimento con il modello corpuscolare. Principi teorici della spettrofotometria di
assorbimento. Differenze fra assorbimento ed emissione, fra assorbimento atomico ed assorbimento
molecolare, fra assorbimento molecolare UV/visibile ed assorbimento IR.
LA SPETTROFOTOMETRIA UV/VISIBILE
Principi teorici del metodo
Classificazione delle radiazioni UV. Orbitali molecolari e transizioni elettroniche; transizioni che coinvolgono
orbitali sigma, pi-greco, "n". Concetti di HOMO e LUMO. Probabilità di transizione e coefficiente di
assorbimento molare. Transizioni elettroniche e cromofori; transizioni caratteristiche dei composti organici
(valutazione delle tipologie di transizione, dei coefficienti di assorbimento molare e delle lunghezze d'onda
di analisi per alcani, alcheni, alcoli, alogenuri alchilici, aldeidi). Effetti dell'intorno del cromoforo sulla
lunghezza d'onda delle radiazioni assorbite e sul coefficiente di assorbimento molare; effetto batocromico
(shift rosso), ipsocromico (shift blu), ipercromico, ipocromico. Influenza di gruppi alchilici, di eteroatomi (con
doppietti di non legame), della coniugazione di doppi legami. Spettri di assorbimento "a bande" nell'UVvisibile; transizioni elettroniche e vibrazionali. Utilizzo degli spettri per l'analisi qualitativa e scelta della
lunghezza d'onda analitica per l'analisi quantitativa.
La legge di Lambert-Beer
Intensità della radiazione, trasmittanza, trasmittanza percentuale, assorbanza. Legge di Lambert-Beer e suo
utilizzo; concetti teorici ed esercizi applicativi.
Cenni sulla strumentazione
Sorgenti, monocromatori, rivelatori, sistemi di elaborazione del segnale. Ampiezza della banda passante ed
azzeramento contro bianco. Spettrofotometri monoraggio.
LA SPETTROFOTOMETRIA IR
Principi teorici del metodo
"Numero d'onda" e principali regioni dell'IR: NIR, MIR, FIR. Relazione fra lunghezza d'onda, frequenza,
numero d'onda ed energia associata alle radiazioni. Vibrazioni molecolari: allungamento/accorciamento dei
legami e deformazione degli angoli di legame. Diverse tipologie di "stretching" e "bending". Influenza, sul
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numero d’onda della radiazione assorbita, della forza del legame e della massa degli atomi coinvolti. Modi di
vibrazione delle molecole e bande di assorbimento: modi di vibrazione di molecole lineari e non, momento
dipolare di un legame chimico, variazione del momento dipolare ed assorbimento IR, vibrazioni IR attive ed
IR non attive (il caso di CO2 e H2O).
Vibrazioni fondamentali e bande di sovratono. I sottolivelli rotazionali.
Lo spettro IR
Regione dei gruppi funzionali e regione delle "impronte digitali". Regioni di assorbimento di legami semplici,
doppi, tripli, e di legami semplici in cui sono coinvolti atomi di idrogeno. Posizione e forma di alcuni picchi
caratteristici (stretching e bending dei -CH2 - e dei -CH3, stretching del carbonile e dell’ossidrile, stretching
del C-O, del C=C, etc.).
Riconoscimento di spettri IR
Analisi di spettri IR di alcani, alcheni, alchini, alcoli, eteri, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri.
Bande e picchi di assorbimento dei gruppi funzionali caratteristici di tali composti.
LE TECNICHE CROMATOGRAFICHE
Principi teorici del metodo
Principi generali della separazione cromatografica. Principali meccanismi chimico-fisici della separazione
cromatografica; confronto fra adsorbimento e ripartizione. Classificazione delle tecniche cromatografiche.
Il cromatogramma
Principali caratteristiche di un cromatogramma; posizione, forma ed intensità dei picchi cromatografici,
tempo di ritenzione e tempo di ritenzione corretto, area dei picchi. Concetti di punti di flesso e deviazione
standard.
Grandezze, equazioni e parametri fondamentali della cromatografia
Costante di distribuzione, fattore di ritenzione, efficienza, selettività, risoluzione e tempi di lavoro.
LA GASCROMATOGRAFIA
Principi generali della gascromatografia; analogie e differenze con le altre tecniche cromatografiche.
Aspet impiantistico/operativi della gascromatografia
Cromatografia gas-solido e gas-liquido. Il “carrier”. Colonne per gascromatografia: colonne impaccate e
capillari. Diverse tipologie di colonne capillari. La camera termostatica; analisi a temperatura costante e
programmata. Cenni ad iniettori e rivelatori. Illustrazione del gascromatografo presente in Istituto.
Il modulo didatco verrà ultimato dopo il 15 maggio.
LA HPLC
Il modulo didatco verrà svolto dopo il 15 maggio.
Parte Pratica:
In tutte le prove sottoelencate sono stati effettuati, ove possibile, gli spettri UV-Vis ed IR, commentandoli e
rivedendo i principi teorici sui quali si fonda la tecnica analitica utilizzata. Quando si sono effettuate
separazioni in TLC sono state riprese tutte le condizioni e le variabili che possono influire sulla riuscita
ottimale della separazione.
Per quanto riguarda la gascromatografia e l'HPLC non possedendo la strumentazione abbiamo simulato le
prove pratiche utilizzando e commentando cromatogrammi di miscele note.
- Determinazione del COD in campioni di acqua (con metodo classico e spettrofotometrico).
- Analisi delle acque reflue (nitrati, nitriti, ammonio, alcalinità, ossigeno disciolto, cromo, ferro, solfati,
cloruri) utilizzando diverse tecniche analitiche.
- Analisi degli oli di oliva (acidità, n° di perossidi, rancidità, indice di rifrazione,spettri UV).
- Estrazione e riconoscimento dei principi attivi di un farmaco (caffeina, paracetamolo, acido
acetilsalicilico).
- Idrolisi di una proteina (separazione in TLC degli AA).
- Determinazione quantitativa dell'Albumina in UV-Vis (metodo di Lowry e del Biureto).
- Determinazione delle proteine con metodo di Kjeldahl.
- Titolazione di un amminoacido e determinazione del punto isoelettrico.
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- Sintesi del lattosio e riconoscimento quali-quantitativo utilizzando diverse tecniche (polarimetrico,
spettrofotometrico, titolazione con reattivo di Fehling).
- Determinazione delle polveri sottili nell'aria PM 10.
- Principi di gascromatografia e di HPLC con simulazione di cromatogrammi di diverse miscele (non avendo
la strumentazione funzionante).
I docenti segnaleranno alla Commissione le integrazioni al programma svolto avvenute in data successiva
all’approvazione del presente documento.
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CBA
MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
DOCENTE: Giancarlo Biasco
Brevi note sul profitto, sulla partecipazione, sulla motivazione
Tutti i componenti della classe hanno dimostrato attenzione, interesse per la materia ed hanno accolto con
buona partecipazione le attività proposte. La classe ha dimostrato un certo impegno. Alcuni studenti, più
motivati, hanno conseguito ottimi risultati, la maggior parte della classe ha raggiunto un profitto sufficiente,
per qualcuno la sufficienza è stata raggiunta con fatica data la complessità e la portata della disciplina. Il
comportamento complessivo è stato corretto e ha favorito lo svolgimento delle attività. Buona la
partecipazione al dialogo educativo.
Programma svolto
ACIDI CARBOSSILICI:nomenclatura,proprietà fisiche,metodi di preparazione:ossidazione degli alcoli
primari,ossidazione di areni,carbonatazione dei reattivi di Grignard, idrolisi di nitrili. Reazioni degli AC:
formazione dei derivati funzionali, riduzione con idruri di litio e alluminio, acidità e ionizzazione,costanti di
acidità ed effetti dei sostituenti sull’acidità, , alfa-alogenazione reazione di Hell-Volhard-Zelinskj. Acidi
bicarbossilici:nomenclatura, acidità e sintesi dei principali acidi bicarbossilici.Esercizi relativi a sintesi di AC di
interesse farmacologico: ARTROSILENE, e FENCLORAC.
DERIVATI FUNZIONALI DEGLI ACIDI CARBOSSILICI.
Struttura, nomenclatura proprietà fisiche. SOSTITUZIONE NUCLEOFILA ACILICA,
meccanismo della S.N.A.in ambiente acido e basico.Sostituzione nucleofila:confronto fra quella alchilica e
quella acilica.
CLORURI ACILICI: Sintesi di cloruri acilici dagli A.C. con cloruro di Tionile e alogenuri di fosforo.Reazioni degli
alogenuri acilici: passaggio ad acidi: idrolisi; passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi;
formazione di chetoni aromatici: Acilazione di Friedel-Crafts.
ANIDRIDI: sintesi di anidridi acicliche e cicliche: disidratazione di acidi mono e bicarbossilici, sostituzione
nucleofila di sali di AC con cloruri acilici. Reazioni delle anidridi: passaggio ad acidi: idrolisi; passaggio ad
ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi; formazione di chetoni aromatici, acilazione di FriedelCrafts.
AMMIDI: sintesi di ammidi per ammonolisi di cloruri acilici.Lattami
ESTERI:sintesi di esteri:reazione acido-alcool,reazione di SNA tra alcossidi e cloruri acilici.Esteri ciclici: lattoni
sintesi di gamma-lattoni e delta-lattoni a partire da gamma- e delta-ossiacidi.
Reazioni degli esteri.idrolisi con catalisi acida e basica, passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad
esteri: transesterificazione.e alcoolisi, reazione con i reattivi di Grignard, riduzione ad alcoli con idrogeno
molecolare e cromito di rame come catalizzatore,e riduzione chimica con idruri di litio e alluminio.Reazione
con carbanioni: condensazione di Claisen e sintesi di beta-chetoesteri, estere malonico e acetoacetico,
sintesi malonica di acidi carbossilici. Sintesi acetoacetica dei chetoni. Decarbossilazione dei beta-chetoacidi
e degli acidi malonici.Esercizi relativi alle sintesi dei derivati degli acidi carbossilici di interesse farmacologico
es: CS, AUTAN, NOVOCAINA
FENOLI: struttura e nomenclatura, proprietà fisiche, sali dei fenoli, fonti industriali, tecnica di isolamento dei
fenoli da olii essenziali es. Vanillina,Timolo,Safrolo.Eugenolo.Sintesi del fenolo da fusione alcalina e
dall’idroperossido di cumene per trasposizione,utilizzo dei sali di diazonio nella sintesi dei fenoli.Reazioni
dei fenoli: acidità e formazione di sali, formazione di eteri fenolici: sintesi di Williamson, formazione di esteri
fenolici per S.N.A. Reazioni di sostituzione elettrofila nell’anello aromatico: nitrazione, solfonazione,
Alogenazione, carbonatazione: reazione di Kolbe e sintesi dell’ASPIRINA. Sintesi di derivati fenolici di
interesse industriale e farmacologico: ACIDO CAFFEICO,
AMMINE:basicità delle ammine alifatiche ed aromatiche,nomenclatura IUPAC, sintesi a partire da alogenuri
SN2,sintesi dell’anilina, degradazione di Hoffmann delle ammidi, sintesi della FENTERMINA,ADRENALINA,
DOPAMINA, TIRAMMINA,
AMMINOACIDI: struttura e nomenclatura IUPAC, fonti naturali e concetto di amminoacido essenziale,gli
amminoacidi come ioni dipolari, punto isoelettrico,configurazione degli amminoacidi naturali. Sintesi di
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amminoacidi. Ammirazione di alfa-alogenoacidi, sintesi malonica,sintesi di Strecker. Esercizi relativi alla
sintesi di amminoacidi di interesse farmacologico:L-DOPA,
PEPTIDI:Geometria del legame peptidico,sintesi di peptidi di Merrifield, peptidi di interesse biologico:
ossitocina, angiotesina, insulina. PROTEINE: classificazione e funzione biologica, protene fibrose e globulari,
struttura primaria, secondaria terziaria e quaternaria, denaturazione per azione di agenti fisici e chimici.
DERIVATI FUNZIONALI DELL’ACIDO CARBONICO: fosgene, urea, cianammide, acido cianico e cianati, uretani,
caratteristiche chimiche e reazioni di decomposizione e loro utilizzo nella sintesi di composti organici.
BARBITURICI :acidità dell’acido barbiturico, sintesi del LUMINAL.
Polimeri
e
reazioni
di
polimerizzazione
cationica,
anionica
e
radicalica,
PVC,
PLEXIGAS,POLIPROPILENE,catalizzatore di Ziegler-Natta,Degradazione biologica delle materie plastiche.
Policondensazione Nylon 66.
LIPIDI: classificazione e nomenclatura dei lipidi,proprietà chimico-fisiche, distinzione tra grassi e olii,
caratteristiche strutturali e proprietà, saponificazione dei trigliceridi o idrolisi alcalina,processo di
margarinizzazione degli olii, idrogenolisi dei trigliceridi come fonte di alcoli grassi utili per la sintesi di
detergenti, ossidazione di oli e grassi e irrancidimento, detergenti anionici cationici e non ionici, sintesi e
biodegradabilità, fosfolipidi, sfingofosfolipidi, glicolipidi,cerebrosidi, loro importanza come costituenti di
membrane cellulari.
CARBOIDRATI:classificazione in monosaccaridi, oligosaccaridi, e polisaccaridi, struttura ciclica dei
monosaccaridi più importanti: glucosio e fruttosio,mutarotazione, ossidazione e riduzione, Disaccaridi più
importanti:lattosio, maltosio, e saccarosio, reazioni di ricoscimento analitico col reattivo di Tollens, di Feeling
e di Benedict, struttura dei polisaccaridi più importanti amido e cellulosa.
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CBA
MATERIA: LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
DOCENTE: Livia Mercato
Testo in adozione :CHIMICA ORGANICA Hart-Hadad-Craine-Hart (ed. Zanichelli)
Fotocopie fornite dal docente per le metodiche dell'attività sperimentale.
Ho avuto questa classe da tre anni e ho seguito l'attività di Chimica organica e biochimica per tutto il
triennio, quindi conoscendo gli allievi e la loro preparazione di base ho potuto dedicare poco tempo ad un
ripasso delle principali tecniche analitiche-strumentali utilizzate nei laboratori di chimica organica.
In tutte le prove sottoelencate sono stati effettuati,ove possibile, gli spettri UV-Vis e IR commentandoli e
rivedendo i principi teorici sui quali fonda la tecnica analitica utilizzata. Quando si sono effettuate
separazioni in TLC sono state riprese tutte le condizioni e le variabili che possono influire sulla riuscita
ottimale della separazione.
Principi fondamentali per effettuare una sintesi organica
Ripasso delle sintesi dell'Acetanilide e dell'Aspirina
Analisi degli oli di oliva (acidità, n°di perossidi, rangidità, indice di rifrazione,spettri UV)
Estrazioni di acidi organici di diversa forza
Ossidazione del Mentolo a Mentone (separazione TLC)
Estrazione selettiva di una miscela di tre sostanze: acida,basica e neutra
Idrolisi di una proteina (separazione in TLC degli AA)
Titolazione di un amminoacido e determinazione del punto isoelettrico
Preparazione del Biodiesel (differenze chimico-fisiche del prodotti di partenza e dei prodotti finali)
Sintesi del lattosio e riconoscimento quali-quantitativo utilizzando diverse tecniche (polarimetrico,
spettrofotometrico, titolazione con reattivo di Fehling)
Preparazione dell’acido Mucico
Preparazione di diverse classi di polimeri (polimeri di addizione e di condensazione)
Preparazione dell'acetato di cellulosa
Udine 15 maggio 2016
Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CBA
MATERIA: FISICA AMBIENTALE
DOCENTE: Paolo Lena
Bevi note sul profitto
Il profitto è differenziato ed è classificabile in due gruppi: il primo gruppo di allievi sempre impegnato e
partecipe che ha studiato con continuità con risultati molto buoni (in alcuni casi anche ottimi), il secondo
gruppo che ha studiato in maniera più o meno costante anche se con risultati mediamente più che
sufficienti.
Il livello medio di preparazione raggiunto può essere considerato buono.
Brevi note sulla motivazione
La classe è costituita da allievi capaci, intellettualmente vivaci e dotati, nella maggioranza, di una buona
motivazione.
Brevi note sulla partecipazione
La classe si è dimostrata sempre partecipe ed interessata allo svolgimento degli argomenti trattati.
Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
Al termine del percorso quinquennale, il corso di Fisica Ambientale ha concorso a far conseguire agli allievi i
seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere gli
aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture
demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
Verifiche e valutazione
Compiti scritti, verifiche orali, sia alla lavagna che dal posto, con simulazione di Commissione di Esame, per
accertare la padronanza complessiva della materia e la capacità di orientarsi in essa.
Programma svolto
Con espresso riferimento al testo in adozione (Luigi Mirri e Michele Parente – "Fisica Ambientale" Inquinamento acustico ed elettromagnetico, energia nucleare, radon, celle a idrogeno – Edizione Zanichelli),
i contenuti didattici sono stati suddivisi nelle seguenti unità di apprendimento, moduli e capitoli:
Unità d'apprendimento 11: ELETTRICITA’ ED ELETTROMAGNETISMO
Modulo I – Cap. 17 – Elementi di elettromagnetismo
17.1
17.2
17.3
Il campo elettrico
Il campo magnetico
Le onde elettromagnetiche
Unità d'apprendimento 12: INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
Modulo I – Cap. 18 – Radiazioni non ionizzanti
18.1
18.2
18.3
Principali sorgenti di campi elettromagnetici
Classificazione dei campi elettromagnetici
Effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana
Modulo I – Cap. 19 – I raggi ultraviolet
19.1
19.2
Classificazione dei raggi UV
Energia dei raggi UV
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19.3
Utilizzo medico e cosmetico dei raggi UV
Unità d'apprendimento 13: INQUINAMENTO DA GAS RADON
Modulo M – Cap. 23 – Il radon
23.1
23.2
23.3
23.4
Storia del radon
Caratteristiche chimico-fisiche del radon
La mappa del radon in Italia
Radon e terremoti
Modulo M – Cap. 24 – La difesa dal radon
24.1
24.2
24.3
La misura del radon
La normativa italiana
Come difendersi dal radon
Unità d'apprendimento 14: ENERGIA DEL NUCLEO E CENTRALI NUCLEARI
Modulo L – Cap. 20 – Il nucleo atomico
20.1
20.2
20.3
20.4
La struttura del nucleo atomico
Il difetto di massa
Stabilità nucleare
La legge del decadimento radioattivo
Modulo L – Cap. 21 – Fondamenti di dosimetria
21.1
21.2
21.3
Grandezze dosimetriche
Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
Principi di radioprotezione
Modulo L – Cap. 22 – Le centrali nucleari
22.1
22.2
22.3
22.4
La fissione nucleare
Schema di una centrale nucleare
Il problema delle scorie radioattive
La fusione nucleare
Unità d'apprendimento 15: LE CELLE AD IDROGENO
Modulo N – Cap. 25 – Le celle a idrogeno
25.1
25.2
25.3
25.4
25.5
Celle a combustibile
Tipi di celle e applicazioni
Termodinamica di una cella
Rendimento di una cella
Ulteriori sviluppi
Udine, 15 maggio 2016-05-10
Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMA
MATERIA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE
DOCENTE: Clementina Mazzeo
Profitto
Il profitto complessivo della classe ha, per quasi tutti gli alunni, raggiunto livelli sufficientemente adeguati,
rispetto alle conoscenze, alle competenze ed alle abilità richieste dalla disciplina, alcuni alunni hanno
raggiunto livelli di apprendimento molto buoni.
Un'esigua minoranza di alunni, nonostante le discrete capacità, ha mostrato apatia e disinteresse per le
attività didattiche in classe e per il consolidamento domestico ed al momento, non ha raggiunto
completamente gli obiettivi minimi.
Alcuni allievi non hanno dimostrato autonomia e maturità nell’organizzazione dello studio spesso
mnemonico e privo di rielaborazione personale.
Motivazione
Nonostante la classe si caratterizzi per una certa eterogeneità nello stile di apprendimento, nella capacità di
rielaborazione e di approfondimento personale, nel complesso gli alunni hanno mostrato interesse e
motivazione al dialogo educativo, consentendo di attivare con l’insegnante un’interazione positiva e
proficua .
Partecipazione
Gli alunni hanno mediamente manifestato discrete capacità e seguito le lezioni con interesse.
Alcuni allievi si sono dimostrati particolarmente collaborativi e interessati ed hanno sempre risposto
attivamente ad ogni proposta. Solo un ristretto numero di allievi ha manifestato una limitata partecipazione
al dialogo educativo e non ha consolidato i contenuti con uno studio regolare e approfondito, ma ha
piuttosto limitato l’ impegno ai momenti delle verifiche.
Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
Tutti gli studenti, anche se a vari livelli di approfondimento, hanno acquisito i seguenti obiettivi in termini di
conoscenze, abilità e competenze.
Conoscenze
Conoscere le seguenti tecniche analitiche: spettrofotometria UV-vis ,
spettrofotometria IR,
spettrofotometria di assorbimento atomico, cromatografia.
Conoscere le principali determinazioni analitiche di acqua, vino, olio, latte, terreno, carne e derivati carnei.
Conoscere la sequenza delle fasi del processo analitico.
Abilità
Individuare la complessità di una matrice reale e le problematiche relative alla determinazione di un’analisi.
Individuare le tecniche di analisi e purificazione di un campione reale.
Progettare e realizzare in modo autonomo i controlli analitici sui campioni reali.
Analizzare criticamente i risultati di una indagine allo scopo di migliorare la procedura d’analisi.
Interpretare i dati analitici.
Competenze
Acquisire una conoscenza operativa e teorica dei metodi e degli strumenti di analisi.
Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un
fenomeno.
Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali applicando le normative sulla
protezione ambientale e sulla sicurezza.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo.
Verifiche e valutazione
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Riguardo alla valutazione oltre a fare riferimento alle prove oggettive (interrogazioni, verifiche scritte, ,
relazioni scritte, test, esercitazioni di laboratorio) si è tenuto conto della situazione iniziale dei singoli alunni
e dei loro progressi nel corso dell’anno, dell’interesse e dell’impegno dimostrato in classe ed in laboratorio.
Metodologie didatche
● Lezioni frontali, per introdurre in modo sistematico gli argomenti.
● Lezioni interattive, per favorire la partecipazione degli allievi.
● Discussioni relative ad aspetti teorici, allo svolgimento delle esercitazioni di laboratorio ed
all’interpretazione dei risultati.
●
Esercitazioni (risoluzione di problemi ed esercizi numerici).
●
Attività di laboratorio (analisi quantitative e qualitative strumentali e non individuali o più
frequentemente di gruppo su campioni di laboratorio e su campioni reali).
Programma svolto
SPETTROFOTOMETRIA UV-VISIBILE
Principi generali: Le radiazioni elettromagnetiche: lunghezza d’onda, frequenza, ampiezza, intensità. Lo
spettro elettromagnetico, la legge di Plank.
Classificazione delle tecniche spettroscopiche di assorbimento: assorbimento atomico e molecolare.
Interazioni tra radiazioni e materia. Effetto fotoelettrico. Cenni su riflessione, rifrazione, interferenza,
diffrazione.
Spettrofotometria UV-visibile: Principi teorici, assorbimento nell’UV/visibile.
Spettri di assorbimento a bande per l’assorbimento molecolare.
Definizione di T, T%, A. Legge di Lambert Beer. Fattori di deviazione dalla linearità. Schema a blocchi di uno
spettrofotometro a singolo e doppio raggio. Dettagli strumentali: sorgenti, monocromatori, rivelatori
(fotomoltiplicatori) celle (materiali, spessori).
Analisi quantitativa: criteri di scelta della di lavoro. Utilizzo della legge di Beer nell' analisi quantitativa:
metodo della retta di taratura.
SPETTROFOTOMETRIA IR
Assorbimento nell’IR
Principio di assorbimento applicato alle transizioni vibro-rotazionali: trattazione teorica dal punto di vista
classico e quantomeccanico del problema dell’interazione tra radiazione IR e materia. l'oscillatore armonico
ed anarmonico. Tipi di vibrazione nelle molecole e relative bande di assorbimento IR. Gradi di libertà
vibrazionali, vibrazioni fondamentali (3N-5, 3N-6). Esempi: la molecola di H2O, la molecola di CO2.
Parametri che caratterizzano le bande (frequensa, intensità, ampiezza). Spettri IR: influenza dell'effetto
induttivo e dell'effetto mesomerico sulla frequenza di assorbimento del gruppo carbonilico. Effetto della
tensione dell'anello, dell'ibridazione e del legame idrogeno sulla frequenza di assorbimento
Analisi dei picchi di uno spettro IR. Schema a blocchi di uno spettrofotometro I.R.a dispersione. Dettagli di
tipo strumentale: sorgenti, rivelatori. Celle porta campione per solidi, liquidi, gas: pastiglie di KBr. Schema a
blocchi e principio di funzionamento di uno spettrofotometro FT IR.
Analisi qualitativa e quantitativa
Le principali regioni di assorbimento di uno spettro I.R. Zona dei gruppi funzionali, zona dei doppi e tripli
legami, zona di “fingerprint”. Bande di assorbimento dei principali gruppi funzionali.
SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO
Assorbimento atomico
Generalità sull’assorbimento atomico. Spettri di assorbimento atomico e confronto con lo spettro di
assorbimento molecolare. Allargamento delle righe spettrali; relazione tra assorbimento atomico e
concentrazione; schema a blocchi di uno spettrofotometro per assorbimento atomico; sorgenti (lampada a
catodo cavo, a scarica elettrodica di gas e radiofrequenza); sistema di atomizzazione del campione a fiamma
(tipi di fiamma); sistema di atomizzazione con fornetto di grafite. Confronto fra i sistemi di atomizzazione.
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TECNICHE CROMATOGRAFICHE
Introduzione alle tecniche cromatografiche
Principi generali della separazione cromatografica; classificazione secondo i meccanismi chimico-fisici e
secondo lo stato fisico delle fasi; tecniche cromatografiche; cromatogramma; grandezze, equazioni e
parametri fondamentali (coefficiente di distribuzione - tempo e volume di ritenzione - fattore di ritenzione selettività - efficienza); altezza del piatto teorico H; teoria del non-equilibrio di Giddings ed equazione di Van
Deemter; fattori che intervengono nel fenomeno di allargamento di banda (percorsi multipli, diffusione
molecolare, diffusione longitudinale, trasferimento di massa).risoluzione; tempi di lavoro; asimmetria dei
picchi; capacità.
Cromatografia su strato sotle (TLC) Contenuti Principi teorici ed applicazioni; grandezze, parametri e
prestazioni (selettività e fattore di ritenzione - efficienza - risoluzione - capacità - riproducibilità); materiali e
strumentazione (materiali di sostegno - principali fasi stazionarie e fasi mobili); principali tecniche operative
(lastrine - deposizione del campione - eluizione del campione - rivelazione delle sostanze separate); analisi
qualitativa.
Cromatografia su colonna a bassa pressione (LPC)
Cenni.
LABORATORIO
Determinazione del fenolo in un campione di acqua di scarico con il metodo delle aggiunte.
Determinazione spettrofotometrica della caffeina in un campione.
Determinazione della durezza permanente, temporanea e totale e del residuo fisso a 180°C in un campione
di acqua.
Determinazione dell'azoto nitroso per via spettrofotometrica (reattivo di GRIESS).
Determinazione dell'azoto ammoniacale con il reattivo di Nessler.
Determinazione COD in un campione di acqua.
Determinazione del fosforo (fosfati) in un campione di acqua e nella CocaCola.
Determinazione del grado alcolico in un campione di vino.
Determinazione dell'acidità totale e della prolina in un campione di vino rosso.
Determinazione dell'acidità volatile in un campione di vino.
Determinazione dell'anidride solforosa totale e dell'acidità volatile in un campione di vino bianco.
Determinazione dei polifenoli in un campione di vino.
Ricerca dei polifenoli in un campione di vino.
Determinazione spettrofotometrica del ferro nel vino.
Preparazione del campione per la registrazione di spettri IR
Registrazione di spettri IR su campioni incogniti (riconoscimento di alcuni gruppi funzionali).
Classificazione dei fondi del vino (IR).
Determinazione dell’acidità in alcuni campioni di latte.
Determinazione del proteine nel latte (metodo STEINEGGER (metodo volumetrico) e KJELDHAL.
Determinazione del grasso nel latte (estrazione).
Determinazione dell'acidità complessiva, dell’acidità scambiabile e dell’idrogeno scambiabile in un
campione di terreno. Capacità di scambio anionico e cationico di un campione di terreno.
Determinazione del carbonio organico in un campione di terreno.
Impaccamento della colonna cromatografica per la separazione e la determinazione di cromato e
permanganato in una miscela.
Separazione dei cationi del secondo gruppo analitico mediante TLC.
Separazione di amminoacidi mediante TLC.
Determinazione della nicotina nel fumo di sigaretta mediante TLC.
Determinazione dei grassi e delle proteine in un campione di carne bovina.
Riconoscimento e determinazione quantitativa dei nitriti in alcuni campioni di carne e derivati carnei.
ENTRO FINE ANNO
Gascromatografia (GC)
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Schema a blocchi di un gascromatografo. Principi ed applicazioni; classificazione delle tecniche
gascromatografiche; grandezze, parametri e prestazioni; caratteristiche generali delle fasi mobili e
stazionarie; principi generali della strumentazione; analisi qualitativa e quantitativa.
Cromatografia liquida a elevate prestazioni (HPLC)
Schema a blocchi di uno strumento HPLC. Principi e applicazioni; classificazione delle tecniche HPLC;
grandezze, parametri e prestazioni; caratteristiche generali delle fasi; principi generali della
strumentazione utilizzata.
Udine, 15 maggio 2016
Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMA
MATERIA: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI
DOCENTE: Giuseppe Motisi
Bevi note sul profitto
Una esigua componente classe ha lavorato con impegno costante critico e costruttivo raggiungendo buoni
risultati Un altro gruppo ha ugualmente lavorato con impegno e serietà raggiungendo un grado di
preparazione di piena sufficienza. Un esiguo numero di allievi presenta difficoltà sia nella gestione dei
calcoli sia a fase progettuale e grafica espositive e nonostante le continue e ripetute sollecitazioni non è
riuscito ha raggiungere la piena sufficienza
Brevi note sulla motivazione
All’interno della classe, purtroppo, è stato individuato un allievo che ha mostrato una scarsa motivazione
nello studio della disciplina; il suo ritmo è lento e sembra che ancora non vi sia la consapevolezza di dover
affrontare un esame di stato
Brevi note sulla partecipazione
Quasi tutti gli alunni hanno partecipato regolarmente e positivamente allo svolgimento delle attività
scolastiche. L’impegno nello studio, il comportamento e la frequenza alle lezioni è stato soddisfacente
permettendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di programmazione di inizio anno scolastico
Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
Gli obiettivi disciplinari minimi sono stati raggiunti dalla quasi totalità degli alunni anche se in modo e
tempistica differenziata. Il programma disciplinare è stato svolto quasi completamente secondo quanto
previsto all’inizio dell’anno scolastico e sono state svolte numerose esercitazioni in classe con la
partecipazione di tutti gli alunni sia in occasione della trattazione degli argomenti specifici programmati e sia
in occasione delle numerose esercitazioni e effettuate con gli allievi permettendo l’approfondimento degli
argomenti trattati.
Verifiche e valutazione
Sono state effettuate verifiche sia orali che scritte; alcune di queste verifiche sono state programmate con
gli stessi allievi in base alle loro esigenze d’impegno con lo studio delle altre discipline e con le diverse
esigenze dovute sia agli impegni pomeridiani e sia alle verifiche scritte programmate dagli altri colleghi.
Gli allievi sono stati molto spesso interpellati dal posto per costatare il grado di attenzione e la capacità di
rielaborazione
Programma svolto
Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data
successiva all’approvazione del presente documento
RICHIAMI SULLO SCAMBIO TERMICO
Richiami delle conoscenze sulle varie apparecchiature di scambio termico. Calcoli relativi al loro
dimensionamento.
LA DISTILLAZIONE E IL CONTROLLO AUTOMATICO DEI PROCESSI
Il controllo automatico nei processi chimici
- Le variabili di processo
- L’anello di regolazione in retroazione
- La rappresentazione a blocchi dei processi
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- Il regolatore: comportamento e tipi di regolatori
- La regolazione nei processi continui e discontinui
Teoria della distillazione
- Aspetti generali della distillazione
- L’equilibrio liquido - vapore
Distillazione per retfica continua in colonne a piat e a riempimento
- La retfica continua
- Il bilancio di materia
- Determinazione degli stadi con il metodo di McCabe e Thiele
- Tipi di piatti (cenni)
- Diametro della colonna
- Efficienza della colonna e calcolo dei piatti reali
- Colonne a riempimento
- Il controllo di processo nella distillazione
Altre tecniche di distillazione
- La distillazione discontinua
- Stripping
- Distillazione azeotropica
- Distillazione in corrente di vapore
ASSORBIMENTO E STRIPPAGGIO
Principi teorici dell’assorbimento e dello strippaggio
- Generalità su assorbimento e strippaggio
- La solubilità dei gas nei liquidi
- Le equazioni di trasferimento di materia
Dimensionamento di un impianto di assorbimento e di strippaggio
- Il dimensionamento delle colonne di strippaggio a stadi
- Dimensionamento delle colonne di strippaggio e assorbimento a riempimento
Apparecchiature e schemi di impianto
- Apparecchiature usate per l’assorbimento
- Il dimensionamento delle colonne di assorbimento a stadi
- Determinazione del numero di stadi
ESTRAZIONE CON SOLVENTI
Principi teorici di sistemi totalmente e parzialmente miscibili
- la chimica fisica collegata all’operazione unitaria dell’estrazione liquido-liquido e solido-liquido
Tecniche di estrazione con solventi
- Estrazione liquido-liquido
- Principali impieghi dell’estrazione liquido – liquido
- Modalità di conduzione dell’estrazione liquido-liquido
- Condizioni limite nell’estrazione liquido – liquido
- Stadi ideali e stadi reali nell’estrazione liquido – liquido
- Estrazione solido-liquido
- Principali impieghi dell’estrazione solido – liquido
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- Meccanismi e fattori che influenzano il processo
- Bilancio di materia nell’estrazione solido – liquido
- Modalità di conduzione dell’estrazione solido-liquido
Apparecchiature e impianti per l’estrazione con solvente liquido-liquido e solido-liquido
- Le apparecchiature per l’estrazione liquido-liquido
- Le apparecchiature per l’estrazione solido-liquido
IL PETROLIO
Processi di raffineria: gli impianti nell’industria petrolifera
- Caratterizzazione del petrolio e dei suoi derivati
- Lavorazioni in una raffineria: schema generale, trattamenti preliminari, topping, vacuum, craking catalitico,
reforming, alchilazione, desolforazione, produzione di benzine e gasoli, hydrocraking, visbreaking.
- Raffinazione dei prodotti petroliferi
Processi petrolchimici: analisi di alcuni impianti
- Lavorazione petrolchimica: schemi generali, produzione di olefine leggere, frazionamento dei C4,
produzione degli aromatici
I POLIMERI
Caratteristiche e classificazione dei polimeri
- Definizioni e classificazioni
- Relazioni proprietà-struttura
- Reazioni di polimerizzazione
UD2: Tecniche di polimerizzazione e analisi di impianti di produzione dei polimeri
- Tecniche di polimerizzazione
- Lavorazione dei polimeri
- Esempi di produzioni
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Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMA
MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
DOCENTE: Giancarlo Biasco
Brevi note sul profitto, sulla partecipazione, sulla motivazione
Tutti i componenti della classe hanno dimostrato attenzione, interesse per la materia, una buona
motivazione ed hanno accolto con buona partecipazione le attività proposte. Sono emerse fin dall’inizio
buone individualità e altri studenti nel corso dell’anno hanno migliorato le loro prestazioni. Gli studenti
hanno dato dimostrazione di buone capacità organizzative e di iniziativa. Il clima sereno che si è instaurato
ha influito positivamente sull’apprendimento che ha presentato indubbiamente molte difficoltà soprattutto
iniziali. La maggior parte degli studenti ha conseguito risultati sufficienti, altri, anche se particolarmente
dotati, non hanno prodotto un impegno costante necessario per conseguire risultati di più alto profilo.
Programma svolto
ACIDI CARBOSSILICI:nomenclatura,proprietà fisiche,metodi di preparazione:ossidazione degli alcoli
primari,ossidazione di areni,carbonatazione dei reattivi di Grignard, idrolisi di nitrili. Reazioni degli AC:
formazione dei derivati funzionali, riduzione con idruri di litio e alluminio, acidità e ionizzazione,costanti di
acidità ed effetti dei sostituenti sull’acidità, reazione di Hunsdieker, alfa-alogenazione reazione di HellVolhard-Zelinskj.Acidi bicarbossilici:nomenclatura, acidità e sintesi dei principali acidi bicarbossilici.Esercizi
relativi a sintesi di AC di interesse farmacologico: ARTROSILENE, e FENCLORAC.
DERIVATI FUNZIONALI DEGLI ACIDI CARBOSSILICI.
Struttura, nomenclatura proprietà fisiche. SOSTITUZIONE NUCLEOFILA ACILICA,
meccanismo della S.N.A.in ambiente acido e basico.Sostituzione nucleofila:confronto fra quella alchilica e
quella acilica.
CLORURI ACILICI: Sintesi di cloruri acilici dagli A.C.con cloruro di Tionile e alogenuri di fosforo.Reazioni degli
alogenuri acilici: passaggio ad acidi: idrolisi; passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi;
formazione di chetoni aromatici: Acilazione di Friedel-Crafts.Reazione di Rosenmund per la formazione di
aldeidi.
ANIDRIDI: sintesi di anidridi acicliche e cicliche:disidratazione di acidi mono e bicarbossilici, sostituzione
nucleofila di sali di AC con cloruri acilici. Reazioni delle anidridi: passaggio ad acidi:idrolisi; passaggio ad
ammidi:ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi; formazione di chetoni aromatici:acilazione di FriedelCrafts.
AMMIDI: sintesi di ammidi per ammonolisi di cloruri acilici.
ESTERI:sintesi di esteri:reazione acido-alcool,reazione di SNA tra alcossidi e cloruri acilici.Esteri ciclici: lattoni
sintesi di gamma-lattoni e delta-lattoni a partire da gamma- e delta-ossiacidi.
Reazioni degli esteri.idrolisi con catalisi acida e basica, passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad
esteri:transesterificazione.e alcoolisi, reazione con i reattivi di Grignard, riduzione ad alcoli con idrogeno
molecolare e cromito di rame come catalizzatore,e riduzione chimica con idruri di litio e alluminio.Reazione
con carbanioni: condensazione di Claisen e Dieckmann, sintesi di beta-chetoesteri, estere malonico e
acetoacetico,sintesi malonica di acidi carbossilici. Sintesi acetoacetica dei chetoni. Decarbossilazione dei
beta-chetoacidi e degli acidi malonici.Sintesi di ADRENALINA, DOPAMINA.
Esercizi relativi alle sintesi dei derivati degli acidi carbossilici di interesse farmacologico es: CS, AUTAN,
NOVOCAINA
FENOLI: struttura e nomenclatura, proprietà fisiche, sali dei fenoli, fonti industriali, tecnica di isolamento dei
fenoli da olii essenziali es. Vanillina,Timolo,Safrolo.Eugenolo.Sintesi del fenolo da fusione alcalina e
dall’idroperossido di cumene per trasposizione,utilizzo dei sali di diazonio nella sintesi dei fenoli.Reazioni
dei fenoli: acidità e formazione di sali, formazione di eteri fenolici: sintesi di Williamson, formazione di esteri
fenolici per S.N.A. Reazioni di sostituzione elettrofila nell’anello aromatico:nitrazione, solfonazione,
Alogenazione,carbonatazione: reazione di Kolbe e sintesi dell’ASPIRINA. Sintesi di derivati fenolici di
interesse industriale e farmacologico: ACIDO CAFFEICO,TIRAMMINA,
AMMINE:basicità delle ammine alifatiche ed aromatiche,nomenclatura IUPAC, sintesi a partire da alogenuri
SN2,sintesi dell’anilina, degradazione di Hoffmann delle ammidi, sintesi della FENTERMINA
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AMMINOACIDI: struttura e nomenclatura IUPAC, fonti naturali e concetto di amminoacido essenziale,gli
amminoacidi come ioni dipolari, punto isoelettrico,configurazione degli amminoacidi naturali.
Sintesi di amminoacidi. Ammirazione di alfa-alogenoacidi, sintesi malonica,sintesi di Strecker. Esercizi relativi
alla sintesi di amminoacidi di interesse farmacologico:L-DOPA,
PEPTIDI:Geometria del legame peptidico,sintesi di peptidi di Merrifield, peptidi di interesse biologico:
ossitocina, angiotesina, insulina. PROTEINE: classificazione e funzione biologica, protene fibrose e globulari,
struttura primaria, secondaria terziaria e quaternaria, denaturazione per azione di agenti fisici e chimici.
DERIVATI FUNZIONALI DELL’ACIDO CARBONICO: fosgene, urea, cianammide, acido cianico e cianati, uretani,
caratteristiche chimiche e reazioni di decomposizione e loro utilizzo nella sintesi di composti organici.
BARBITURICI :acidità dell’acido barbiturico, sintesi del LUMINAL del VERONAL, del DIAL
Polimeri
e
reazioni
di
polimerizzazione
cationica,
anionica
e
radicalica,
PVC,
PLEXIGAS,POLIPROPILENE,catalizzatore di Ziegler-Natta,Degradazione biologica delle materie plastiche.
Policondensazione Nylon 66.
LIPIDI: classificazione e nomenclatura dei lipidi,proprietà chimico-fisiche, distinzione tra grassi e olii,
caratteristiche strutturali e proprietà, saponificazione dei trigliceridi o idrolisi alcalina,processo di
margarinizzazione degli olii, idrogenolisi dei trigliceridi come fonte di alcoli grassi utili per la sintesi di
detergenti, ossidazione di olii egrassi e irrancidimento,detergenti anionici cationici e non ionici, sintesi e
biodegradabilità, fosfolipidi, sfingofosfolipidi, glicolipidi., cerebrosidi, loro importanza come costituenti di
membrane cellulari.
CARBOIDRATI:classificazione in monosaccaridi, oligosaccaridi, e polisaccaridi, struttura ciclica dei
monosaccaridi più importanti: glucosio e fruttosio,mutarotazione, ossidazione e riduzione, Disaccaridi più
importanti:lattosio, maltosio, e saccarosio, reazioni di ricoscimento analitico col reattivo di Tollens, di Feeling
e di Benedict, struttura dei polisaccaridi più importanti amido e cellulosa.
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Gli studenti
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE 5 A CMA
MATERIA: LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
DOCENTE: Livia Mercato
Testo in adozione :CHIMICA ORGANICA Hart-Hadad-Craine-Hart (ed. Zanichelli)
Fotocopie fornite dal docente per le metodiche dell'attività sperimentale
Ho ricevuto la nomina, per l'attività di laboratorio, in questa classe per la prima volta nel quinquennio,
quindi non conoscendo gli allievi e la loro preparazione di base ho dedicato ad un ripasso alle principali
tecniche analitiche-strumentali utilizzate nei laboratori di chimica organica.
In tutte le prove sottoelencate sono stati effettuati,ove possibile, gli spettri UV-Vis e IR commentandoli e
rivedendo i principi teorici sui quali fonda la tecnica analitica utilizzata. Quando si sono effettuate
separazioni in TLC sono state riprese tutte le condizioni e le variabili che possono influire sulla riuscita
ottimale della separazione.
Principi fondamentali per effettuare una sintesi organica
Scelta del solvente adatto e relative condizioni operative di una cristallizzazione
Sintesi dell’Acetanilide (sostituzione nucleofila)
Nitrazione dell’Acetanilide (sostituzione elettrofila)
Ossidazione del Mentolo a Mentone (separazione TLC)
Estrazione selettiva di una miscela di tre sostanze: acida,basica e neutra
Preparazione dell’Arancio II (diazotazione)
Preparazione del Biodiesel (differenze chimico-fisiche del prodotti di partenza e dei prodotti finali)
Sintesi del lattosio e riconoscimento quali-quantitativo utilizzando diverse tecniche (polarimetrico,
spettrofotometrico, titolazione con reattivo di Fehling)
Preparazione dell’acido Mucico
Preparazione di diverse classi di polimeri (polimeri di addizione e di condensazione)
I detergenti e le diverse classi(estrazione del principio attivo alcolico e riconoscimento in IR e TLC di alcuni
prodotti commerciali)
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Gli studenti
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5. SCHEDA INFORMATIVA RELATIVA ALLE PROVE INTEGRATE SVOLTE DURANTE L’ANNO
●
Criteri seguiti per la progettazione delle simulazioni delle terze prove
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia il consiglio di
questa classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria
programmazione didattica e delle materie oggetto della 1ª e della 2ª prova scritta, che sono state escluse –
ha individuato come particolarmente significative le seguenti discipline:
● Chimica analitica
● Chimica organica
● Inglese
● Matematica
e su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne in preparazione della terza prova scritta
degli esami conclusivi del corso.
5.2 Scheda informativa relativa alle prove svolte durante l'anno
Coerentemente con quanto precedentemente indicato, sono state svolte all’interno della classe due
simulazioni di terza prova, con le seguenti modalità:
Data di svolgimento
Tempo assegnato
Materie coinvolte nella
Tipologie di prova
prova
19/02/2016
3 ore
Chimica analitica
B
Chimica organica
Inglese
Storia
01/04/2016
3 ore
Chimica analitica
B
Chimica organica
Inglese
Matematica
05/05/2016
3 ore
Chimica analitica
B
Chimica organica
Inglese
Matematica
In particolare, per conseguire una valutazione di sufficienza, è stato ritenuto necessario che gli elaborati
soddisfacessero i seguenti criteri:
● Comprensione del testo
● Conoscenza dei contenuti fondamentali inerenti l'argomento
● Uso del linguaggio specifico essenziale
● Applicazione delle conoscenze acquisite
5.3 Note informative per la predisposizione della terza prova scritta
In considerazione dell’esito delle simulazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico, il Consiglio di classe
ritiene che i risultati più attendibili in ordine alla valutazione della preparazione degli allievi sulle materie
che non siano già oggetto delle prime due prove scritte possano essere ottenuti mediante la
somministrazione di una prova dI Tipologia B
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Il CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 A CMB
Docente
Materia
Firma
Nunzia Valeria Fusiello
Religione
Mauro Bullo
Letteratura italiana e Storia
Annamaria Romano
Lingua Inglese
Roberto Bezzo
Matematica
Mariangela Peloi
Scienze Motorie e Sportive
Maria Gasparini
Biologia, microbiologia e tecnologie
di controllo ambientale
Livia Mercato
Laboratorio di Biologia, microbiologia
e tecnologie di controllo ambientale,
Laboratorio di Chimica organica e
biochimica, Laboratorio di Chimica
analitica e strumentale
Stefano Bareggi
Chimica analitica e strumentale
Giancarlo Biasco
Chimica organica e biochimica
Paolo Lena
Fisica ambientale
Clementina Mazzeo
Chimica analitica
Gaspare Romano
Laboratorio di Chimica analitica
Giuseppe Motisi
Tecnologie chimiche e industriali
Giuseppe Maniaci
Laboratorio di Tecnologie chimiche e
industriali
Udine, 15 maggio 2016
Il Coordinatore della classe
Il Segretario
Prof.
Prof. Roberto Bezzo
Mauro Bullo
Il Dirigente Scolastico
Prof. Andrea Carletti
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