giornali di carta, copie ko

106MILA COPIe e-MAIL IN
edICOLA
Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia
VeNeRdì 13 geNNAIO 2016 - NUMero 1892 ANNo 20 - QUoTIDIANo oNLINe, VIA FAX e IN eDICoLA - FoNDATore e DIreTTore: AChILLe OTTAVIANI
AUT. TrIb. DI VeroNA N° 41356 DeL 20/01/1997 - ALCoGrAM SrL - eDITorI DI reTe - VIA LeoNe GAeTANo PATUZZI, 5 - 37121 VeroNA TeLeFoNo 045591316 - FAX 0458020812 - e-MAIL: [email protected] - STAMPA IN ProPrIo - TUTTI I DIrITTI rISerVATI
in attesa dei nomi
degli insolventi
di Achille Ottaviani
I dATI dI AgCOM e L’ANALISI dI NIeLSeN
gioRnali di CaRta, CoPie Ko
In ItaLIa
Bene ha fatto il presidente
dell’Associazione
Bancaria
Italiana Antonio Patuelli a chiedere ufficialmente l’elenco dei
più importanti clienti insolventi
di Montepaschi. Al di là del fatto
che saranno gli italiani a coprire
le voragini lasciate a questi
signori, è quantomeno doveroso che il paese sappia chi deve
ringraziare. Non si tratta di giustizialismo, ma di semplice trasparenza. Ciò che è accaduto
nelle segrete stanze della più
antica banca italiana, finita nella
polvere, principalmente per
l’enorme massa di insolvenza,
merita chiarezza. Quindi fuori i
nomi. Più a nordest ci pensa
Massimo Finco, presidente di
Confindustria Padova che fa
sua la richiesta di Patuelli per
Monte Paschi e la trasferisce
alla Banca Popolare di Vicenza
e a Veneto Banca. A gran voce
Finco chiede che vengano resi
pubblici tutti i nomi dei debitori
insolventi. Serve trasparenza.
Oggi più che mai perchè è per
mancanza di questa nella conduzione degli istituti sopra citati che centinaia di migliaia di
risparmiatori italiani hanno
visto sparire, inghiottiti i risparmi di una vita insieme al proprio
orgoglio e alla propria dignità.
sale
daL 2011 aL 2015 IL nuMero deI
quotIdIanI vendutI oGnI anno sono caLatI deL
36%: da 4,8 a 3,1 MILIonI. Per soLe24ore,
corsera e rePuBBLIca vendIte dIGItaLI sIGnIfIcatIve
In Italia tra il 2011 e il 2015 le
copie vendute ogni anno dei
quotidiani cartacei sono calate
del 36% da 4,8 a 3,1 milioni di
unità. Una crisi nelle vendite che
proiettata nel tempo si gonfia
anziché ridurre per carenza di
validi progetti editoriali di rilancio. Al menzionato dato
dell’Agcom occorre associare
quello rilasciato da Nielsen che
di anno in anno conferma lo
scarso appeal degli investimenti
pubblicitari per la carta stampata
in generale e per i quotidiani in
particolare.I dati Ads e il caso del
Sole 24 Ore dimostrano ancora
una volta come l’unica colonna
utile rimanga quella delle copie
cartacee pagate perché solo le
principali tre testate mostrano
vendite digitali significative,
anche se ancora largamente
insufficienti a mantenere l’attuale struttura dei costi fissi. A
novembre 2016 i dati Ads, scrive Affari Italiani, mostrano
61mila copie digitali vendute del
Sole, 46mila del CorSera di
Urbano Cairo e solo 29mila per
Gregorio Borgo
Torinese, classe 1964, è il nuovo amministratore delegato di Geox. Proviene dal
Gruppo Pirelli dove è stato direttore generale del settore pneumatici.
Urbano
la Repubblica di .Fino a quando potranno poi resistere gli
oltre 88mila abbonamenti pagati ad Avvenire a fronte di una
esile vendita nelle edicole di
circa 20mila copie? Fra i grandi
quotidiani regionali regge bene
Il Messaggero con le sue
113mila copie tra carta e digitale
mentre, per rimanere in casa
Caltagirone, le 38mila copie del
Mattino di Napoli dimostrano
la crisi profonda di un giornale.
Male, purtroppo, anche la gloriosa testata Il Tempo con le sue
15mila copie. La Stampa con-
Cairo
serva le sue 153mila copie di cui
solo 7mila digitali. Prosegue la
contenuta riduzione delle copie
vendute del Fatto Quotidiano
che nonostante tutto continua a
rimanere un caso di successo
editoriale anche se le 9mila
copie digitali evidenziano delle
difficoltà.In questa desolata ricostruzione della stampa quotidiana italiana c’è modo di aggregare testate, sviluppare piani editoriali e redigere business model
che all’online affianchino la carta
con mission diverse e target di
lettori differenti.
Moratti
sCende La CorteLetizia
dei Conti ha condannato l'ex
sindaco di Milano, a versare 591 mila per
il danno erariale causato nella vicenda
risalente al 2007 delle 'consulenze d'oro'.
vaI suL sIto IndustrIaefInanZa.coM e seGuIcI su
2 • 13 gennaio 2017
AzIeNde
geox Cambia veRtiCe
C’è boRgo (ex PiRelli)
Il Cda di geox ha cooptato
gregorio Borgo all’interno del
Consiglio e lo ha successivamente nominato amministratore delegato con effetto immediato. Nato a Torino nel 1964,
Borgo proviene dal gruppo
Pirelli dove è stato direttore
generale Operations del settore
pneumatici fino al 31 dicembre
2016. Le sue responsabilità
erano estese alle unità organizzative legate alla gestione operativa (Manufacturing, Supply
Chain, Marketing and Sales),
alle Business Unit e alle diverse Regions. Precedentemente
ha ricoperto, nel gruppo, posizioni di gestione di business
globali in particolare nell’area
del marketing e commerciale,
sia presso l’headquarters sia a
livello internazionale, dal Nord
America al giappone e alla
Cina. In particolare dal 2011 al
2013 è stato il CeO della
Region Asia-Pacific. Borgo
arriva al posto di giorgio
Presca, che esce con un
bonus, come scrive il
gazzettino, di 4,35 milioni di
euro lordi a fronte della risoluzione consensuale del rapporto. La nomina di Borgo viene
definita come una mossa
aggressiva mirata a conquitare
ulteriore spazio sui mercati
esteri. geox raccoglie oggi
circa il 30% del suo fatturato in
Italia. Presca è stato artefice
del consolidamento e del rilancio di geox dopo la crisi della
fine del duemila. Nel 2015 è tornato il dividendo da 0,06 euro
per azione. Consolidati anche i
ricavi dell’e-commerce.
Gregorio Borgo
Industria e Finanza.com
BPVI e VeNeTO BANCA
lasogliadel15%nonsitoCCa
Viola e Carrus lo hanno ribadito ai soci riuniti dal parroco
don Torta. Ma Adusbef continua la sua battaglia legale
Gli «scavalcati» nelle vendite
delle azioni saranno valutati
«con un occhio di riguardo»,
per loro le due ex banche
popolari venete stanno studiando soluzioni migliorative,
con una percentuale superiore
del 15% di rimborso. Fabrizio
Viola (nuovo ad di Popolare di
Vicenza) e Cristiano Carrus
(dg di Veneto banca), come
scrive il Mattino di Padova,
sono arrivati a Dese, la parrocchia di don enrico Torta,
che in questi 18 mesi ha
messo insieme molte associazioni di risparmiatori veneti. Ad
ascoltarli una trentina di persone, i rappresentanti di 10
associazioni del territorio, che
raggruppano gli azionistirisparmiatori di Vicenza e
Montebelluna. I
dirigenti dei due
istituti si sono detti
disponibili
ad
ascoltare il territorio, ma la proposta presentata nei
giorni scorsi a
Padova non può
essere cambiata.
e invitano a fare
una considerazione razionale della
Cristiano Carrus
situazione generale e della proposta per i esaminato si evidenziano irreristori. «L’offerta del 15% rima- golarità per cui le banche
ne inaccettabile, non si può dovrebbero risarcire il 100%:
rinunciare all’85% dei propri noi proseguiamo con le battarisparmi - ha commentato l’av- glie legali». Ma per Viola e
vocato Camilla Cusumano Carrus la soglia del 15% non
(Adusbef Verona) - Dalla può essere toccata, pena il
documentazione che abbiamo futuro dei due istituti.
ASSOPOPOLARI e CONSIgLIO dI STATO
niente sPa PeR le banChe
“finalmente fatta giustizia”
banche Popolari: il verdetto è
arrivato: il Consiglio di Stato,
ha detto no alla trasformazione in società per azioni. “La
decisione del Consiglio di
Stato”, ha subito sottolineato il
presidente di Assopopolari
Corrado Sforza Fogliani, “fa
giustizia di una situazione
creata dalla legge contro le
Popolari. La politica - ha
aggiunto- non aveva provveduto e ci ha pensato la giustizia, risolvendo una situazione
nella quale le banche che
ancora non si sono convertite
sono state inopinatamente
poste, e ciò assumendo un
ruolo di supplenza alla politica
non solo legittimo ma che
sarebbe stato doveroso da
parte di altri”. Ma a questo
Corrado Sforza Fogliani
punto cosa accadrà visto che
ci sono ancora situazioni aperte e sulle quali era intervenuto
anche il Tribunale di Milano
bloccando alcune assemblee
un attimo prima dello svolgimento? “ora la questione è del
tutto aperta”, ha concluso
Sforza Fogliani, ”e certamente
ci sono oggi le condizioni perché possa essere risolta salvaguardando la funzione
essenziale delle banche territoriali e il ruolo insostituibile
che le stesse svolgono a favore delle zone di appartenenza,
anche salvaguardando la concorrenza da ogni oligopolio”.
3 • 13 gennaio 2017
Industria e Finanza.com
4 • 13 gennaio 2017
Industria e Finanza.com
BANCA deLLA MARCA
seRnagiotto PResidente
Il commercialista di Montebelluna succede a Michielin
che ha condotto l’istituto fino alla riforma del credito coop
il Cda di Banca della
Marca ha nominato
Claudio Sernagiotto nuovo presidente di Banca
della Marca dopo le iirrevocabili dimissioni di
gianpiero Michielin che,
come anticipato in assemblea, ha voluto condurre la Banca fino alla
riforma del credito cooperativo. Il voto è stato
all'unanimità nella totale e piena
condivisione della scelta da
parte di tutti i consiglieri.
Claudio Sernagiotto sposato con
tre figli è nato a Montebelluna, in
provincia di Treviso, il 17 giugno
1968. Si è laureato in economia e
Commercio a Bologna e successivamente ha conseguito l'abilitazione per l'esercizio della pro-
Claudio Sernagiotto
fessione di dottore commercialista nel 1993 presso l'Università
degli Studi di Trento. ha frequentato, inoltre, il master in diritto
del commercio e della finanza
internazionale. Tra i diversi incarichi da lui ricoperti è stato
anche revisore dei conti del
Ministero del
Salute e
dell'Istruzione. Oggi esercita la libera professione
di dottore commercialista
a
Montebelluna (Tv).
All'interno di Banca della
Marca è stato sindaco
effettivo del collegio sindacale nel periodo 2013 2016 e in seguito membro
dell'organismo di vigilanza nel periodo 2016-2017
ed, infine, presidente del
collegio sindacale nel periodo
2016-2018. “Le sfide che abbiamo di fronte”, ha detto il neo presidente, “ sono molteplici e complesse a partire dalla riforma del
credito cooperativo e della scelta di eventuali fusioni. Noi lavoreremo con l’obiettivo di mantenere intatta la nostra identità e i
nostri valori”.
UNIONCAMeRe deL VeNeTO
oCChiali da sole e gioCattoli
molti non sono in Regola
Cinque occhiali da sole su sei
sono immessi in commercio
senza avere le carte in regola;
per i giocattoli la percentuale
raggiunge quasi la metà. Questi
i dati più allarmanti dell’indagine
“Sicurezza dei Consumatori”,
promossa all’inizio del 2015
dalla regione Veneto all’interno
del programma “Misure di contrasto alle frodi, alle falsificazioni
e sofisticazioni e implementazione degli sportelli per i consumatori e gli utenti nella regione
Veneto” e condotta da
Unioncamere Veneto per verificare la sicurezza di una serie di
prodotti immessi sul mercato
veneto.«I risultati per il settore
occhiale sono preoccupanti se
si pensa che le contestazioni
non riguardano solo prodotti di
dISTRIBUzIONe
selex, nuovo looK
e linea vegetale
L'attenzione alle nuove tendenze di consumo e l'impegno
costante sulla qualità premiano le marche del distributore
del gruppo Selex, che crescono e si arricchiscono di tante
novità. Archiviato il 2016 con
un incremento medio delle
vendite superiore al 3% (con
picchi del +15% nei segmenti
premium e bio) il 2017 vedrà
l'ingresso in nuovi mercati e il
rilancio di molte categorie. Tra
le principali novità, il debutto
di una linea 100% vegetale, per
soddisfare le esigenze di consumatori vegetariani e vegani,
e il rinnovamento del marchio petfood Amico Mio Selex,
che si articolerà in un'ampia
proposta con prodotti segmentati per età, razza e stile di vita
dei nostri amici a quattro
zampe. Il 2017 sarà anche l'anno del rinnovamento del marchio Selex. e' stata infatti studiata una grafica ad hoc per le
diverse categorie di prodotti,
come alimentari e bevande,
cura persona, cura casa e non
food, petfood, parafarmacia,
per differenziare l'offerta a
seconda del mondo di appartenenza. “Con i nostri marchi
siamo leader in molte categorie e siamo il prodotto di riferimento in segmenti in forte sviluppo come biologico e salutistico – ha dichiarato Maniele
Tasca, direttore generale di
Selex - Alla sfida della qualità
abbiamo affiancato quella dell'innovazione, per la quale la
collaborazione con i nostri
partner fornitori è ancora più
importante”.
Giuseppe Fedalto
importazione cinese, ma anche
marchi di aziende italiane» afferma giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto.Il
coordinamento delle attività è
stato svolto da Unioncamere
Veneto, mentre gli ispettori delle
Camere di Commercio hanno
agito sul campo. braccio opera-
tivo, analizzando i campioni prelevati in numerosi negozi e centri commerciali, sono stati
Certottica, l’Istituto Italiano di
Certificazione dei prodotti ottici
con sede a Longarone
(belluno), e l’Istituto Italiano di
Sicurezza dei Giocattoli di
Cabiate (Como).
Maniele Tasca
5 • 13 gennaio 2017
Industria e Finanza.com
Cronacadelveneto.com
5 • 13 gennaio 2017
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