L`autostop ora si fa su Internet voglia d`avventura e crisi, è boom
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L`autostop ora si fa su Internet voglia d`avventura e crisi, è boom
la Repubblica GIOVEDÌ 24 GIUGNO 2010 @ ATTUALITÀ PER SAPERNE DI PIÙ www.roadsharing.com www.passaggio.it ■ 19 L’autostop ora si fa su Internet voglia d’avventura e crisi, è boom netti, presidente di Assotravel, spiega che «sono proposte molto appetibili, ma bisogna fare le verifiche e mettersi in contatto diretto con l’interessato. Non abbiamo ancora un metro per misurare l’affidabilità di questi siti». Così anche Roberto Corbella, numero uno di Astoi. «Sono fenomeni molto lontani dai tour operator. È giusto che i giovani affrontino i MARIA ELENA VINCENZI ROMA — Niente più pollice in vista sul ciglio della strada, con fasce sulla fronte e gonnelloni a fiori. Ora basta una tastiera e un collegamento ad internet. Ma la sostanza non cambia, è sempre autostop. Un costume che ha il sapore degli anni Sessanta, il gusto della libertà e della giovinezza, e un pizzico di incoscienza. L’autostop, un mito che rivive. Oggi sul web. Arrivano le vacanze ed esplode il fenomeno del carpooling. Quello che permette di trovare via web un passaggio per qualche meta turistica. Non è più necessario stare sotto al sole di qualche provinciale sperduta alla ricerca della grande occasione, basta essere seduti davanti a un monitor. È il moderno autostop, alla Easy Rider, per intendersi. Diverse, forse, le motivazioni dei nuovi “hitchhikers”. Chi riscopre il piacere del viaggio in macchina, chi, vuole risparmiare, chi opta per una soluzione più ecologica: una macchina è meno inquinante di due. Più prosaico magari, ma più efficace. Sta di fatto che ormai è un vero e proprio boom. Nato in Italia nel 1997, cresciuto negli ultimi anni, esploso con lo stop al traffico aereo per l’eruzione del vulcano islandese, quando ci sono stati siti che hanno fatto registrare un aumento dell’800 per cento degli ingressi. E consacrato con l’estate che si sta aprendo, quella della crisi. Molti i portali che mettono in contatto tra di loro diversi viaggiatori. Roadsharing. com, uno di questi, in appena due anni può contare oltre 35mila iscritti e 3000 percorsi ogni giorno con un trend di crescita che si aggira sul 100 per cento quest’anno rispetto al 2009. Così passaggio.it sbarcato dalla Germania a marzo è già campione di “incassi” con oltre 3mila iscritti e 300.000 proposte di viaggio. Non più hippy, ma studenti universitari, famiglie, giovani coppie e pendolari. Il 60 per cento uomini e il 40 donne. Che sia per lavoro o per amore. Se infatti d’inverno i principali “autostoppisti” sono persone che si spostano per andare in ufficio, quest’estate c’è il pienone per i viaggi di vacanza. Ecco così che spuntano offerte per Parigi, Monaco, Barcellona, Madrid, Berlino, Budapest, Amsterdam, Praga. A vincere il premio del viaggio più strano è la tratta Berlino-Katmandù, che ha davvero il sapore del revival. I portali non chiedono com- Lo scrittore Enrico Brizzi sta viaggiando a piedi per l’Italia “È il fascino del sogno” missioni (pochi i casi di rimborso spese) e non impongono prezzi. Al massimo consigliano, con un tariffario che va dai 5 agli 8 euro ogni 100 chilometri, un contributo spese. In media per un viaggio Roma-Milano si paga sui 40 euro (il treno più economico, un espresso che impiega 8 ore, ne costa 63). E non manca chi, semplicemente, mette a disposizione la propria auto per avere qualcuno con cui chiacchierare o, al massimo, dividere la guida. Ma mentre il fenomeno corre veloce sul web, gli esperti consigliano prudenza. Andrea Gian- viaggi con entusiasmo sì, ma senza essere irresponsabili». Eppure forse, oltre al risparmio, il fascino resta proprio quello della libertà, dell’imprevedibile. «Quello dell’epopea degli anni Sessanta, dei periodi in cui si sognava di viaggiare», come spiega lo scrittore Enrico Brizzi, viaggiatore quasi professionista: dal 7 aprile sta attraversando l’Italia a piedi, dalla Valle Aurina a Capo Passero in Sicilia. Oltre 2mila chilometri per «non perdersi un metro del percorso. Vedere il nostro Paese bar per bar, marciapiede per marciapiede, piazzetta per piazzetta». Non è l’autostop, no. Ma è comunque sogno. Che sia a piedi, in macchina grazie a un pollice alzato, o su un computer. © RIPRODUZIONE RISERVATA